I passi per la valutazione di un sito Internet collegato alla Rete Civica Mo-Net Versione 5.0 Novembre 2004

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1 CHECKLIST MO-NET I passi per la valutazione di un sito Internet collegato alla Rete Civica Mo-Net Versione 5.0 Novembre 2004 [Aggiornata sulla base della check list per la registrazione dei domini, 21/02/2003, reperibile all indirizzo: I punti di controllo tratti da questo documento sono contrassegnati con la voce ] REQUISITI NECESSARI Le seguenti verifiche costituiscono la condizione imprescindibile affinché venga garantito un buon livello di qualità del sito Internet. Indicazioni si no 1 Validare il codice HTML / XHTML. Il principale validatore per codice html è: 2 Validare i CSS. Il principale validatore di css è: 3 Verificare che siano stati rispettati i principali criteri di accessibilità adottati dal Comune di Modena utilizzando la checklist dell Allegato A 4 Verificare l accessibilità del sito con uno degli appositi validatori: - Bobby - A-Prompt - Wave - Torquemada 1

2 5 Verificare che siano stati rispettati i principali criteri di usabilità adottati dal Comune di Modena utilizzando la checklist dell ALLEGATO B USABILITA 6 Visualizzare le pagine del sito con i seguenti browser visuali e con i relativi sistemi operativi, verificando che non ci siano differenze significative di visualizzazione e soprattutto che queste differenze non alterino: - la percezione visiva e l impaginazione del sito; - il funzionamento e la navigazione dello stesso. Sistema operativo Browser si no Windows ME Internet Explorer 5.5 Netscape 4.78 Netscape 7.0 Opera 7.03 Linux (Mandrake) Mozilla 1.3 Links Konqueror Mozilla Netscape 4.78 Netscape 7.01 Galeon Windows 2000 Internet Explorer 5.0 Linux (Red Hat) Netscape 7.0 Konqueror Mozilla Netscape 4.78 Galeon Visualizzare le pagine del sito con le seguenti risoluzioni dello schermo 1024 x 768 pixel 2

3 800 x 600 pixel 8 Visualizzare le pagine del sito con un browser testuale (es. Lynx) per verificarne l accessibilità ai non vedenti 9 Visualizzare le pagine del sito con uno screen reader (es. Home Page Reader 3.0) per verificarne l accessibilità ai non vedenti 10 Controllare che i colori utilizzati siano percepibili anche dai daltonici, dagli ipovedenti o da individui affetti da analoghi disturbi del sistema visivo. Un valido simulatore di daltonismo si trova sul sito: N.B. Il laboratorio per la valutazione della qualità delle pubblicazioni web del Comune di Modena mette a disposizione tutta la strumentazione necessaria alle verifiche indicate. 3

4 Allegato A ACCESSIBILITA ORGANIZZAZIONE DELLE PAGINE 1 Distinguere e trattare separatamente, il contenuto, la struttura e la presentazione di una pagina, facendo uso di fogli di stile (CSS) 2 Assicurarsi che i documenti possano essere letti anche senza i fogli di stile (es. quando un documento HTML viene reso senza i fogli di stile associati, deve comunque essere possibile leggerlo) 3 Non usare il colore come unico veicolo di informazione: tutta l informazione veicolata per mezzo del colore deve essere comprensibile anche senza l uso dello stesso (es. grazie al contrasto o ai marcatori) 4 Usare grandezze relative per indicare le dimensioni e la posizione delle componenti di una pagina. Usare possibilmente componenti scalabili, come ad esempio nella homepage della rete civica Mo-Net 5 Mantenere una struttura omogenea delle pagine per favorire la navigazione e l orientamento 6 Identificare (mediante l attributo lang ) la lingua principale e, quando necessario, i cambiamenti rispetto ad essa FORMATO DELLE INFORMAZIONI 1 Predisporre una versione compressa dei documenti di grandi dimensioni (in modo da poterla scaricare con facilità). E preferibile utilizzare formati accessibili e non proprietari: es. HTML, RTF, testo. Nel caso siano indispensabili formati immagine non accessibili (es. GIF, JPG) occorre accompagnarli con una descrizione testuale 4

5 VERSIONI PARALLELE 1 E sconsigliabile il ricorso a versioni parallele (grafica, solo testo, grandi caratteri, ecc.), per le conseguenti maggiori difficoltà di aggiornamento, a meno che non sia questo l unico modo per garantire un miglioramento effettivo del grado di accessibilità 2 Nel caso di versioni parallele, deve essere assicurato l allineamento del contenuto delle pagine del sito accessibile e con quelle del sito principale IMMAGINI e ANIMAZIONI 1 Limitare l uso di queste componenti ai casi di vera utilità, corredandole di didascalie o descrizioni testuali. Usare: - l attributo ALT per una breve descrizione delle immagini e per indicarne la funzione; - l attributo LONGDESC per una descrizione completa del loro contenuto 2 Evitare oggetti (GIF animate, applet JAVA, applicazioni, ecc.) che lampeggiano o provocano sfarfallio sullo schermo 3 Nel caso non si possa fare a meno di scritte o oggetti lampeggianti o in movimento, prevedere la possibilità che queste funzioni possano essere disattivate e controllare che le loro frequenze di funzionamento non siano comprese tra 2 Hz e 55 Hz COMPONENTI MULTIMEDIALI 1 Corredare le componenti sonore della presentazione multimediale di segnalazioni 5

6 alternative visive 2 Corredare le presentazioni multimediali di descrizioni testuali delle immagini e di sottotitolazione dei dialoghi 3 Per ogni presentazione multimediale (es. un filmato o una animazione), sincronizzare le alternative equivalenti (es. didascalie o descrizioni parlate del filmato) con la presentazione 4 L informazione veicolata mediante una presentazione multimediale deve essere accessibile dalle tecnologie assistive LINK 1 Usare parole o brevi frasi di chiaro e univoco significato anche fuori del contesto, evitando espressioni generiche come premi qui 2 Seguire la stessa regola anche per la didascalia alternativa dei collegamenti realizzati con immagini o simboli grafici 3 Se possibile aumentare l espressività dei link compilando l attributo TITLE ICONE, GRAFICI e SCHEMI 1 Tutte le icone devono avere una chiara etichetta testuale o prevedere un'alternativa testuale selezionabile dall'utilizzatore 2 Per grafici e schemi, aggiungere descrizioni testuali alternative che permettano la comprensione del loro significato anche a chi non può vederli 6

7 COMPONENTI INTERATTIVE (script, applets, plug-ins) 1 Limitarne l'uso ai casi di vera utilità e prevedere procedure alternative nel caso che non siano gestibili con i comuni ausili usati dagli utenti disabili (es. pagine alternative accessibili contenenti informazione equivalente e aggiornate con la stessa frequenza delle componenti interattive) 2 Le pagine devono essere leggibili e accessibili dalle tecnologie assistive anche quando script, applet, o altri oggetti di programmazione sono disabilitati oppure non supportati 3 Applet, script e altri oggetti di programmazione (compresi i gestori di eventi) che veicolano informazione o che richiedono azioni da parte dell utente devono essere indipendenti dal tipo di dispositivo utilizzato (mouse, tastiera, ecc.) 4 Prevedere un messaggio di avvertimento nel caso le componenti interattive provochino l apertura di una finestra sovrapposta a quella corrente FRAMES 1 Se non si può fare a meno di utilizzarli, associarli a titoli testuali significativi in base al loro contenuto per facilitarne la navigazione e l identificazione da parte dell utente 2 Prevedere sempre l'alternativa "noframes" del sito web 3 Descrivere lo scopo dei frame e il modo in cui essi interagiscono TABELLE 1 Evitare il più possibile l uso di tabelle di layout 7

8 2 Garantire una struttura coerente della pagina anche quando viene letta con browser che non supportano le tabelle di layout (ad esempio Lynx) 3 Nelle tabelle di layout non specificare l intestazione di righe e colonne 4 Nelle tabelle di dati usare dimensioni relative per evitare l'invasione del contenuto di una cella in quella adiacente in caso di riformattazione della pagina con diversa risoluzione 5 Quando si debbano creare delle tabelle di dati complesse (es. a struttura nidificata, con tabelle all interno di altre tabelle) è consigliabile fornire una pagina alternativa con una versione linearizzata delle tabelle stesse in modo da rendere leggibili i dati anche dalle tecnologie assistive 6 Assicurarsi che gli elenchi alfabetici che sono visibili nelle tabelle di dati corrispondano anche agli elenchi alfabetici che verranno processati dai screen reader 7 Identificare le tabelle di dati, le intestazioni di righe e colonne mediante gli opportuni elementi ed attributi HTML 8 Per le tabelle di dati che hanno due o più livelli logici di intestazioni di righe o colonne utilizzare gli opportuni marcatori per associare le celle di dati e le celle di intestazione 9 Creare un sommario per tutti i tipi di tabelle 10 Verificare come appaiono con i magnificatori sia le tabelle di dati che le pagine che utilizzano tabelle di layout 8

9 MAPPE - IMMAGINE SENSIBILI 1 Preferire le mappe-immagine sensibili di tipo lato client, invece di immagini sensibili sul lato server 2 Se è indispensabile utilizzare mappe-immagini sensibili di tipo lato server fornire per ogni zona attiva di esse collegamenti testuali ridondanti 9

10 Allegato B USABILITA Mo-Net: IMMAGINE COORDINATA della RETE CIVICA del COMUNE DI MODENA 1 Inserire sempre un link alla Rete Civica del Comune di Modena Mo-Net utilizzando gli elementi grafici standard reperibili alla pagina: 2 Inserire sempre il riferimento Comune di Modena o Rete Civica Mo-Net, oltre all indicazione dello specifico settore/ufficio che si occupa del sito 3 Inserire sempre il box con le modalità di ricerca e di ricerca avanzata già adottato per Mo-Net. Alcuni esempi alla pagina: 4 Inserire gli indirizzi dei responsabili per ogni settore del sito 5 Rispettare gli standard di aggiornamento adottati dal Comune di Modena e indicare sempre la data di pubblicazione di ogni documento 6 Per i documenti in formato diverso da HTML o da puro testo (ad esempio: file PDF, file WinWord, file PowerPoint, ecc.) indicare il tipo di formato e la dimensione in Kbyte del file rispettando la forma standard: es. [pdf 1.901Kb ] 7 Inserire la mappa del sito oppure un indice delle informazioni presenti o una overview page (accessibile al massimo entro i primi 2 livelli della struttura del sito) 10

11 WEB DESIGN e ORGANIZZAZIONE DELLE PAGINE 1 Disegnare le pagine in modo coerente, mantenendo un layout omogeneo ed elementi costanti che indichino l identità del sito 2 Evitare di appesantire la pagina e rallentare la navigazione inserendo troppe immagini o elementi grafici non funzionali alle informazioni e ai servizi offerti dal sito (es. strutturando il contenuto delle pagine mediante elementi di marcatura come le intestazioni H) 3 Nel caso siano inserite immagini come puntatori per marcare le voci di lista non compilare l attributo ALT per evitare una lettura ridondante della pagina tramite screen reader 4 Evitare l uso superfluo di introduzioni o pagine di copertina prima della homepage. Assicurarsi che la prima pagina vista dagli utenti sia quella che descrive nel modo migliore il sito 5 Dare la possibilità di saltare agevolmente qualsiasi presentazione multimediale o in Flash 6 Nel caso esista una versione solo testo del sito (per utenti dotati di connessioni molto lente), non generarla automaticamente, ma proporre sempre all utente la scelta tra solo testo / con immagini ed elementi grafici 7 Limitare al minimo la necessità di scorrere verticalmente le pagine (skrolling) e fare in modo che non si debba mai scorrerle orizzontalmente 8 Quando gli utenti devono fare una scelta, mettere tutte le possibili opzioni nella stessa area e indicarne chiaramente il numero 9 Utilizzare il grigio o colori sbiaditi solo per indicare comandi disabilitati 10 Mantenere un buon contrasto tra il testo e lo sfondo della pagina per garantire la leggibilità del contenuto agli utenti con difficoltà nella percezione dei colori 11 Non usare un immagine come sfondo della pagina per creare un contrasto con il testo 11

12 12 Assicurarsi che sia possibile ingrandire il testo senza che ciò comporti troppi sconvolgimenti nell impaginazione delle singole pagine. Impostare il browser su un font predefinito diverso da quello usato per costruire il sito, e su una dimensione diversa del carattere e verificare che non ci siano cambiamenti significativi 13 Non usare caratteri troppo piccoli per il corpo del testo. Anche se la dimensione del carattere è personalizzabile su ogni browser, non tutti gli utenti conoscono questa opzione 14 Fare in modo che il testo dei titoli e delle categorie risulti ben distinguibile dal corpo del testo, e che quindi non sia troppo piccolo o sottile 15 Se si incolla o si importa il testo da un programma di videoscrittura (es. Word o Excel), controllare che non venga incollato due volte lo stesso periodo o che, al contrario, non ne manchino dei pezzi. 16 Se il testo viene scritto direttamente sulla pagina web (es. attraverso form di aggiornamento delle pagine), impostare una scaletta dei contenuti in modo da controllare di aver detto tutto 17 Eseguire sempre un controllo ortografico del testo inserito nella pagina 18 Per i documenti che richiedono plug-in per la visualizzazione (ad esempio: file PDF, animazioni, ecc.) indicare il collegamento al sito che fornisce il plug-in, possibilmente in lingua italiana e nella versione accessibile, se esistono TESTO E CONTENUTI 1 Scrivere in modo coinciso ed eliminare il superfluo (la lettura su web è più difficile e lenta di quella su carta ed i testi dovrebbero essere brevi, significativi e non ripetitivi). Preferire frasi brevi, parole quotidiane ma precise, verbi alla forma attiva e un uso 12

13 moderato di aggettivi e avverbi 2 Parlare il linguaggio degli utenti: utilizzare concetti e parole tipiche dell ambiente dell utente; non utilizzare termini tecnici specifici del sistema 3 Se non si riesce ad abbreviare il testo in maniera efficace: - costruire un indice iniziale di link che rimandino alle varie sezioni in cui il testo si può suddividere - oppure creare una pagina introduttiva e una serie di link alle pagine successive che trattano i diversi aspetti del tema 4 Utilizzare una suddivisione in paragrafi e il grassetto per le parole chiave (la lettura su web non sempre è lineare poichè gli utenti tendono a scansionare le pagine in cerca di ciò che interessa loro) 5 Fare attenzione alle relazioni spaziali tra gli elementi testuali della pagina: - titoli e sottotitoli vicino ai testi di riferimento; - didascalie vicino alle foto o alle immagini, - spazi vuoti per far risaltare il testo, - corretto allineamento verticale del testo (meglio se a sinistra); - corretto allineamento orizzontale degli elementi della barra di navigazione 6 Eseguire sempre un controllo ortografico del testo 13

14 ORIENTAMENTO e FEEDBACK 1 Inserire tutti i page title, cioè il testo descrittivo della pagina che appare in alto sulla barra del browser 2 Controllare che siano stati inseriti i seguenti metatag: - Content type (utilizzato dai browser per settare i caratteri utilizzati nel sito); - Description e Keywords (utilizzati dai motori di ricerca per indicizzare i siti) 3 Controllare che sia stato inserito il doctype per indicare al browser che tipo di documento si sta visualizzando e per definire la versione html o xhtml del documento 4 Controllare che siano stati inseriti tutti i testi mouseover, cioè i testi che appaiono quando si passa il mouse su link o immagini 5 Fornire informazione sulla struttura generale e sui contenuti del sito (es. per mezzo di una mappa del sito, di un indice, ecc) 6 Mantenere costanti in tutte le pagine i meccanismi di navigazione (ad esempio occupando sempre la stessa posizione nelle pagine, impiegando gli stessi elementi, ecc.) 7 Mantenere, almeno nei primi due livelli, una striscia di navigazione sulla destra o sulla sinistra dello schermo (coerente con quella adottata nella homepage) 8 Rendere comprensibile la localizzazione della pagina che si sta visitando nel percorso di navigazione del sito attraverso le briciole (es: home >> Mi interessa >> Viaggiare con un mezzo di trasporto) 9 Fornire meccanismi che consentono di saltare dalla barra di navigazione al contenuto e viceversa (in modo da rendere più agevole la lettura della pagina per mezzo degli screen reader) 10 Se possibile rendere disponibili aiuti alla navigazione (help on line call center ) 14

15 navigazione (help on line, call center ) 11 Da ogni pagina si deve poter tornare alla homepage e anche alla mappa e alle sezioni principali del sito (barra di navigazione principale) 12 Rendere raggiungibili le informazioni e i servizi più significativi presenti nel sito direttamente dalla homepage 13 Minimizzare il carico di lavoro della memoria lasciando le informazioni sullo schermo fino a quando non sono più necessarie: non si deve costringere l utente a ricordarsi oggetti e comandi contenuti in videate precedenti. 14 Mantenere inferiore a 5 il numero di azioni (click) che l utente deve compiere per ottenere il servizio desiderato 15 Fornire adeguati messaggi di errore che permettono all utente di capire qual è il problema e come correggerlo 16 Gestire gli errori in modo che l utente possa comunque portare a termine l operazione in corso 17 Nelle operazioni che richiedono all utente un alto livello di interattività (es. l invio di una form) richiedere la conferma del comando 18 Prevenire gli errori: ogni volta che si scrive un messaggio di errore ci si deve chiedere se l errore può essere evitato in qualche modo LINK 1 Limitare il numero di link su una pagina per non creare un eccessivo affollamento visivo 2 Controllare che tutti i link funzionino e che il puntamento ai siti/pagine referenziati nei link sia corretto 3 Usare testi brevi per i link e cercare di mettere la parola chiave all inizio 15

16 4 In ogni collegamento deve essere chiaramente indicata la destinazione (ad esempio attraverso il contesto, l attributo title, ecc.) 5 Creare un link all interno del testo della pagina solamente quando ha un senso logico e controllare che il testo in cui il link è inserito indichi chiaramente dove porta il collegamento (attraverso il titolo del link o attraverso il contesto) 6 Per i link all interno del testo, usare il più possibile la forma standard: testo di colore blu e sottolineato. In ogni caso, sottolineare o evidenziare sempre il testo di ogni link che non sia immediatamente riconoscibile come tale 7 Evitare l uso di immagini come unico modo per linkare a qualsiasi cosa 8 Ridurre al minimo l uso di finestre pop-up o di link che aprono una nuova finestra del browser (link con target=new) sovrapposta a quella corrente, per non disorientare l utente. Nel caso in cui vengano aperte nuove finestre browser, è necessario avvertire l utente e fornire sempre un modo veloce per tornare all homepage del sito 9 Evitare bottoni troppo piccoli e testi molto piccoli sui link FORMS e CAMPI DA COMPILARE 1 Limitare la quantità di informazioni richieste dai forms; raccogliere solo il minimo necessario 2 Associare ad ogni campo un etichetta che ne specifichi il contenuto e le relative istruzioni di compilazione, possibilmente facendola precedere il campo stesso 3 Non fare affidamento solo sull asterisco (*) per indicare i campi necessari: occorre scrivere in maniera esplicita e visibile che i campi contrassegnati dall asterisco sono obbligatori 4 Se l ordine logico lo rende possibile, quando sono presenti campi obbligatori e campi opzionali, i campi obbligatori devono essere 16

17 raggruppati e ben distinti da quelli opzionali, precedendoli nell ordine di compilazione 5 Nei moduli, mettere il bottone Invia il più vicino possibile all ultimo campo 6 Se, dopo aver cliccato il tasto Invia, ci sono errori nella compilazione di alcuni campi oppure non tutti i campi obbligatori sono stati compilati, indicare chiaramente i problemi, ad esempio anche con l utilizzo di un testo che metta in evidenza la spiegazione dei singoli problemi 7 Controllare la coerenza dei testi dei messaggi di errore RICERCA 1 Rendere disponibile un motore di ricerca: non fare affidamento solamente sull interfaccia del browser per la capacità di ricerca del sito 2 Se possibile predisporre un motore di ricerca che tralasci gli errori di ortografia 3 Descrivere chiaramente i risultati della ricerca ed organizzarli in ordine di rilevanza 17

18 USABILITA : EVENTUALI APPROFONDIMENTI I seguenti metodi di indagine, data la loro complessità, richiedono l assistenza di un esperto. Prototipazione Analizza prototipi successivi dell interfaccia già in corso di progettazione diminuendo gli sforzi successivi di revisione. Permette ai progettisti di vedere concretizzate rapidamente le loro idee di funzionamento dell interfaccia, di creare e testare contemporaneamente più alternative scartando le variabili meno usabili e attuando velocemente le modifiche. Bassi costi realizzativi, per il fatto che non richiedono il rigore e la conoscenza esperta necessari per altri metodi. Adatto per interfacce con basso livello di interazione con l utente (siti-vetrina, di presentazione, informativi senza funzioni avanzate di ricerca) e target di utenti ristretti. Tempi di realizzazione brevi per assenza di utenti da testare e compiti particolari da individuare. Keystroke level Ha lo scopo di prevedere il tempo necessario ad un utente esperto per eseguire un compito assegnato. La base del metodo consiste nel dividere il compito in sottocompiti fino a raggiungere il livello delle operazioni elementari, fisiche o mentali, e nell'assegnare ad ognuna il tempo di esecuzione in secondi. Fornisce indicazioni tecniche e quantificabili, utili non tanto per guidare la progettazione, quanto soprattutto per ottimizzare un interfaccia nelle fasi conclusive. L'analisi può rilevare, ad esempio, se sono necessari troppi passi per eseguire un compito semplice o se l'esecuzione richiede troppo tempo. Il metodo ha una natura più descrittiva che prescrittiva: permette di valutare un progetto prevedendone l'usabilità ma non fornisce una struttura per guidare le idee di progettazione. E inoltre necessario poter disporre anche di metodi (linee guida ecc.) per analizzare i progetti nelle situazioni in cui le sequenze di esecuzione dei compiti non sono completamente prevedibili e l'utente non è completamente inesperto. Adatto per siti web che non richiedano agli utenti di effettuare operazioni troppo lunghe e complesse per l utilizzo delle funzionalità disponibili. Trattandosi di un lavoro di analisi senza bisogno di utenti da testare, i tempi sono mediamente abbastanza brevi, anche se dipendono dal numero e dal grado di complessità dei possibili compiti-tipo da analizzare. Cognitive walkthrough Mira a prevedere le difficoltà che alcuni utenti-tipo del sito web in analisi riscontrano utilizzando un interfaccia per la prima volta, evidenziando gli errori di 18

19 progettazione che interferiscono con la facilità di apprendimento delle modalità di utilizzo da parte dell utente. Una breve lista di domande guida un analisi dettagliata dei problemi che si incontrano nella formulazione degli obiettivi necessari ad eseguire un compito specifico, nella identificazione delle azioni, nell associare l azione corretta all obiettivo e nell esecuzione delle azioni. Richiede tempi e risorse limitate perché può essere condotto anche senza ricorrere ad utenti-campione e su prototipi o emulatori del sito (cartacei o software). Pur scomponendo allo stesso modo il compito nelle sue componenti principali, questo metodo si differenzia dal keystroke level in quanto non interessa tanto il numero di passaggi necessari o la velocità per portare a termine un compito, ma si considera la complessità e lo sforzo cognitivo richiesto da ogni azione. Metodo adatto per siti web che richiedono un livello medio o basso di interazione all utente (es. form non complesse) e target di utenti non molto ampi. Richiede tempi e risorse abbastanza limitate perché può essere condotto anche senza ricorrere ad utenti-campione e su prototipi o emulatori del sito (cartacei o software). Test informali di usabilità Mirano all osservazione diretta o indiretta delle reazioni dell utente nell interazione con l interfaccia. Si creano dei compiti-tipo da sottoporre ad un campione di utenti reali che rifletta il target a cui il sito si riferisce. Il test, condotto su un minimo di 3 fino ad un massimo di 15 utenti, permette di effettuare analisi dettagliate su aspetti specifici dell interfaccia allo scopo di valutarne la compatibilità con gli obiettivi di usabilità stabiliti all inizio della progettazione del sito. L enfasi è posta sul monitoraggio, in ambiente controllato, della performance di un gruppo di utenti impegnati nell esecuzione di compiti standard attentamente costruiti. Il test deve essere attentamente pianificato al fine di ricavare dati mirati e misurabili, ed è indispensabile il supporto di un esperto per la progettazione, la conduzione e l analisi dei dati. Richiedono un dispendio maggiore in termine di tempi, energie ecc. però la completezza e l affidabilità (ci si basa sempre su un campione di utenti reali) dei risultati raggiunti sono di molto superiori rispetto agli altri metodi. Metodo adatto anche per siti web complessi, che necessitano di un alto livello di interazione per l utilizzo da parte di target di utenti anche ampi e variegati. Tra analisi preventiva del sito, individuazione dei possibili task, organizzazione e svolgimento del test e analisi dei dati risultanti, questo è sicuramente il metodo che richiede tempi più lunghi (impensabile portarlo a termine nell arco di una giornata, anche in caso di siti non troppo complessi), però la completezza e l affidabilità delle indicazioni che ne derivano è mediamente molto maggiore. Per i test di usabilità, è possibile avvalersi di ulteriori tecniche particolari per approfondire l analisi: Interviste e questionari: permettono di raccogliere opinioni e suggerimenti tra gli utenti coinvolti nei test, con particolare attenzione alla percezione di usabilità maturata durante la 19

20 navigazione, ma anche ad utilità percepita del sito, attrattiva grafica, completezza e comprensibilità delle informazioni. Thinking aloud: si richiede all utente di esternare, durante l esecuzione del compito, pensieri ed opinioni riguardo l interfaccia, le sue azioni o le reazioni alle risposte del sistema. Questa tecnica, oltre ad individuare i problemi riscontrati dall utente nell utilizzo, permette di capire perché tali problemi insorgono. Ha lo svantaggio di essere intrusiva: l utente medio non è abituato a pensare ad alta voce e l essere sollecitato a farlo può costituire una forzatura. Valutazione cooperativa: prevede che l osservatore e l utente interagiscano durante la sessione di valutazione: l utente è incoraggiato non solo ad usare il prodotto, ma anche a criticarlo attivamente, mentre l osservatore può intervenire durante i momenti più critici dell interazione per indagare maggiormente a fondo sulle difficoltà dell utente e verificare proposte alternative. Test formali di usabilità Funzionano come i test informali, però prevedono solo la valutazione di una o più ipotesi sperimentali stabilite a priori: ad esempio la scelta tra due versioni diverse di un interfaccia o tra l inserimento o meno di un elemento in un interfaccia, o il suo posizionamento e così via. Sono perciò utilizzati solo in questi casi. Occorre utilizzare un campione significativo di soggetti e suddividerli in due (o più) gruppi, cui sottoporre gli stessi compiti, da eseguire però con le diverse versioni dell interfaccia. Occorre prestare attenzione affinché le differenze scaturite dall analisi siano veramente dovute alle diverse caratteristiche delle versioni dell interfaccia e non a fattori esterni (composizione del campione di utenti o dei gruppi interni). Tempi non brevissimi; questo tipo di test è da utilizzare solo in casi in cui la scelta tra due versioni di un interfaccia (o di uno o più elementi che la compongono) è fondamentale. Scelta del metodo da utilizzare La scelta del metodo da utilizzare dipende dal singolo caso specifico: occorre considerare sia il genere di risultati attesi, ossia la profondità dell analisi che si intende eseguire e, conseguentemente, il livello di usabilità che si vuole garantire, sia le risorse disponibili (tempo e denaro). La scelta deve inoltre tenere conto del grado di maturità del progetto: se lo sviluppo del sito è a livello di prototipo, versione definitiva o prodotto già esistente. Nella maggior parte dei casi si ritiene conveniente ricorrere checklist e metodi che non prevedano l utilizzo di utenti reali in fase di progettazione, in modo da operare seguendo istruzioni concrete, riducendo i tempi. I test veri e propri sono invece più utilizzati nel momento in cui si dispone di un prodotto già finito, pronto per essere testato da un campione di utenti che rifletta il target di possibili utilizzatori reali. L ideale potrebbe essere ricorrere ad entrambe le metodologie: una valutazione di usabilità da parte di esperti effettuata in un primo momento può risultare utile per 20

21 identificare e risolvere da subito i problemi più gravi ed evidenti, in modo da consentire una focalizzazione su elementi più particolari nella fase di testing con utenti. Una seconda fase è poi necessaria in quanto gli esperti di usabilità possono sì simulare il comportamento degli utilizzatori, ma gli utenti reali incontrano spesso problemi inaspettati, non considerati o ritenuti marginali da progettisti ed esperti stessi. I test sono utili a questo scopo in quanto si basano sull osservazione e sull analisi dei comportamenti effettivi e delle reazioni di un campione rappresentativo del target a cui il sito si rivolge. Per informazioni e per una valutazione dei singoli casi contattare direttamente il Servizio Marketing e Comunicazione del Comune di Modena Tel Fax retecivica@comune.modena.it 21

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