Ci troviamo a Bologna. Qui, CMB si è aggiudicata per un

Transcript

1 Torre Unifimm, tecnologie avanzate al lavoro Ci troviamo a Bologna. Qui, CMB si è aggiudicata per un importo superiore a 62 milioni di euro, con la modalità del confronto concorrenziale, la gara per costruzione di un edificio torre alto circa 120 m per una superficie lorda complessiva di circa metri quadrati. La struttura si colloca all terno di un complesso immobiliare polifunzionale dotato anche di un albergo, un edificio a destazione commerciale e due piani di parcheggi terrati. In cantiere con Doka a bologna per toccare con mano il sistema autorampante di nalzamento dell edificio VISTI CANTIERE Nelle scorse settimane Doka e CMB ci hanno vitato cantiere per vedere da vico l edificio e i sistemi costruttivi adottati. L opera, commissionata da Unifimm (Gruppo Unipol) e progettata dallo Studio di Architettura e Ingegneria Open Project di Bologna, è già ben visibile sia dalla tangenziale che dall A14 e caratterizzerà la zona della città cui è situata. La Torre, così denomata perché perimetrata da un fossato, di pianta triangolare, ha le sue fondazioni profonde su pali che consentono la realizzazione di tre piani completamente terrati destati a locali di servizio. Al piano terra un doppio volume caratterizzato da un importante portale d gresso consentirà l accesso ai 28 piani a destazione prevalentemente commerciale, realizzati con nuclei scaleascensori e servizi cemento armato (ricordiamo che il subappaltatore delle opere c.a. è il Gruppo Bison, Consorzio Edile C.M.) posti su pilastri, travi e solai acciaio. L edificio sarà rivestito con particolari moduli vetrati chiari che non falsano la percezione dei colori e che consenti- 43

2 VISTI CANTIERE ranno una suggestiva veduta sulla città. L edificio utilizza una tipologia costruttiva che assicura una maggior sicurezza antcendio sezionando orizzontalmente i vari piani. Essa è paragonabile a quelle adottate per la costruzione di grattacieli di notevoli altezze: prevede gru con tecnologia avanzata attrezzate con ascensori e telecamere che cresceranno ancorate all edificio fo ad avere l operatore a circa 150 m da terra. La sicurezza e l nalzamento dell edificio, per consentirne le varie tipologie di lavorazioni, sono affidate a casserature autorampanti. La costruzione sarà realizzata 27 mesi complessivi e, con i suoi circa 120 m di altezza, si candida a essere tra i grattacieli più alti d Italia. Sistema Autorampante SKE 50 plus Doka Il Sistema Autorampante SKE 50 plus Doka (50 di portata per ogni sgola mensola) è il sistema ideale per eseguire, completa autonomia dai mezzi di sollevamento, opere ad altezze rilevanti e di una certa complessità, con la massima efficienza e sicurezza. La movimentazione totalmente idraulica dei moduli, e l ancoraggio del sistema alla struttura, permettono ritmi produttivi costanti per tutto lo sviluppo dell opera, con qualsiasi condizione atmosferica. Le piattaforme di lavoro, ampie e chiuse su tutti i lati, garantiscono la massima sicurezza del personale durante tutte le fasi del lavoro. Ogni tipo di soluzione costruttiva viene supportata dalle molteplici combazioni del sistema come, ad esempio, il getto contemporaneo di solai e pareti. Quattro chiacchiere con... Ciro Menna, Project Manager Doka Doka mette l novazione anche nel servizio. La figura del Project Manager Doka, lanciata qualche anno fa, raccoglie il consenso delle imprese, che la richiedono sempre più spesso. In questa tervista, dalla viva voce del Project Manager di Doka Italia, il valore aggiunto della sua funzione cantiere. Qual è il reale valore aggiunto del Project Manager Doka per l impresa cliente? Avere un referente tecnico presente cantiere, che si faccia carico di ogni aspetto connesso ai sistemi di casseratura, e che risolva qualsiasi situazione senza rallentare i lavori. Il Project Manager segue sia l aspetto progettuale sia quello esecutivo e, qualità di referente unico, s terfaccia con tutti i protagonisti del cantiere: l impresa esecutrice, la direzione lavori, i progettisti strutturali e architettonici e i responsabili per la sicurezza. Inoltre, coorda la fornitura del materiale Doka cantiere, sollevando il cliente dall impegno di preoccuparsene. È qualificato per rispondere a tutte le implicazioni relative all impiego dei sistemi sicurezza, tanto da supportare i tecnici d impresa nella redazione del POS. Insomma, un consulente a 360 per tutto quello che 44 PT PT 01/

3 Tecnologia Doka La torre di Bologna viene realizzata con il metodo costruttivo dei nuclei avanzamento. I tre nuclei cemento armato vengono nalzati con l impiego del sistema autorampante e sistema per vani Doka SKE 50 plus. Questo sistema consente l avanzamento delle casseforme, unitamente alle piattaforme di servizio e getto, un unica soluzione, e senza l ausilio della gru. La movimentazione idraulica dei moduli, e l ancoraggio alla struttura, permettono ritmi produttivi costanti per tutto lo sviluppo dell opera, con qualsiasi condizione atmosferica. Il sistema autorampante SKE 50 plus è costituito da quattro livelli di piattaforme di lavoro: al livello più alto è posizionata la piattaforma di getto, impiegata dalle maestranze come piano di lavoro per posizionare i ferri di armatura ed effettuare le operazioni di getto; a livello 0 si trova la piattaforma che ospita i pannelli di casseratura, nello specifico elementi a travi e correnti Top50 che, movimentabili su slitte metalliche, possono essere traslati orizzontalmente, arretrandoli dal getto fase di disarmo, e riposizionandoli per il getto successivo. L altezza di getto consentita varia da 2,7 a 5,5 m. Dalla piattaforma del livello -1 sono ispezionabili e manovrabili i meccanismi idraulici per il sollevamento automatico del sistema. Infe, la piattaforma a livello -2 consente agli operatori di recuperare i coni di ancoraggio del sistema alla struttura, rimossi per permetterne l avanzamento. Tutte le piattaforme di lavoro hanno portata elevata, e sono collegate fra di loro da un sistema di scale a pioli e botole con chiusura a gravità, conformi alle normative sulla sicurezza. La velocità di rampata del sistema si attesta torno a 5 m/m, con una velocità massima del vento di 72 km/h, e riguarda l applicazione dei sistemi Doka, con know-how tecnico, gestionale ed esperienza. Quando ha izio il vostro covolgimento e quale supporto date all impresa nelle diverse fasi del progetto? Il nostro covolgimento izia f dalla fase progettuale, durante la quale ci viene richiesto di verificare la fattibilità dell opera. Il questa fase collaboriamo con i progettisti e l impresa, concordando gli aggiustamenti necessari perché la costruzione avvenga secondo i tempi e i costi previsti. Segue la fase esecutiva, durante la quale è l impresa a trarre prcipalmente vantaggio dal nostro supporto. Per l impresa coordiamo le lavorazioni con i sistemi Doka, programmiamo i cicli di lavoro e identifichiamo le migliorie esecutive che consentiranno di ottimizzare la produzione cantiere. Per esempio nel cantiere della Torre Unifimm di Bologna, per la quale sono Project Manager, abbiamo suggerito il getto dei solaio tipo 2 fasi, per impiegare al meglio la manodopera. Questo lavoro è anche un valido esempio dello sviluppo del nostro ruolo nel ciclo di vita del cantiere. Io ho iziato dando supporto tecnico all impresa subappaltatrice, qudi sono passato a dialogare con il general contractor, assumendo spesso il ruolo di terfaccia fra le due imprese, fo ad arrivare a confrontarmi con la Direzione Lavori, con la quale oggi collaboro regolarmente. Si tratta dunque di un supporto costante, completo, sul quale l impresa può contare dalla fase di offerta per l acquisizione del lavoro alla consegna dell opera. Senza riserve, per quanto concerne i sistemi Doka. 45

4 VISTI CANTIERE un clazione del getto fo a +/- 15 gradi. Per l accesso ai sistemi rampanti quota sono stati studiati degli appositi by-pass, che sfruttano le scale strutturali dei nuclei, con l aggiunta di un sistema di risalita esterno costituito da tre rampe di torre scala appesa al sistema rampante. Questo sistema di risalita esterno copre gli ultimi 5 piani dei nuclei, dove le lavorazioni per il getto delle scale strutturali renderebbero poco agevole e sicura la salita, e ha consentito di velocizzare i tempi di lavorazione, pur rispettando gli alti standard di sicurezza del cantiere. I ritmi di lavoro sui nuclei si assestano su un ciclo completo (disarmo, rampata, riposizionamento dei moduli cassaforma e getto) di 2 giorni per il nucleo est, 4 per il nucleo ovest e 6 per quello centrale. Per la protezione della zona solai, vece, è stato adottato lo schermo XClimb60 Doka, un sistema di protezione perimetrale completo, costituito da un manto lamiera grecata che protegge sia il piano teressato dalla lavorazione (sezione di getto), sia quello sottostante (piano di ripuntellazione). Questo sistema di protezione viene movimentato idraulicamente su profili XClimb, con le stesse modalità dei sistemi rampanti. Migliora sensibilmente le condizioni di lavoro degli operatori, che si trovano a lavorare un ambiente protetto anche quota, e costituisce una barriera agli agenti atmosferici, pur non impedendo il passaggio della luce naturale. Lo schermo di protezione ha un altezza massima d terpiano di 4,5 m, e una velocità di rampata di 3 m/m con movimentazione idraulica. Inoltre, consente l stallazione di apposite piattaforme, che agevola la movimentazione di materiali e attrezzature, nonché dei sistemi solaio. Il coordamento dei sistemi di casseratura impiegati sulla torre Unifimm è affidato ad un Project Manager Doka, un referente tecnico appositamente dedicato che CMB, cento anni di costruzioni Oggi CMB si colloca a buon diritto fra le prime dieci imprese di costruzione Italia. Il giro di affari complessivo, registrato a fe 2009, si attesta a 640 milioni di euro, con un patrimonio netto che è cresciuto fo a sfiorare i 190 milioni di euro. Forte di cento anni di esperienza, CMB riveste un ruolo di rilievo nella progettazione e realizzazione di opere frastrutturali ed edili, ma anche nelle iziative immobiliari complesse. Alle riconosciute capacità esecutive associa una predisposizione a coordare la progettazione e le successive fasi di gestione, manutenzione ed erogazione di servizi. Composta da oltre soci tra cooperatori e sovventori, CMB fonda la propria strategia di espansione su un forte legame imprenditoriale e sociale con i territori di appartenenza: Carpi, Milano e Roma sono da decenni le sedi stabili a partire dalle quali la Cooperativa terviene per costruire nuovi spazi e nuove funzionalità. Fra gli terventi di maggior rilievo, negli ultimi anni CMB è stata impegnata nella realizzazione della nuova sede dell Editrice Sole24ore a Milano, su progetto dell architetto Renzo Piano, dell Headquarter della Pirelli, dei due Alberghi presso la Nuova Fiera di Milano, dei nuovi Ospedali di Fidenza e Modena e dell Ospedale Fondazione Macchi di Varese, mentre nell ambito delle frastrutture ha lavorato sulla Lea Ferroviaria ad Alta Velocità Milano- Bologna, sull ampliamento del Grande Raccordo Anulare a Roma e sulla Lea 1 della Tranvia Firenze - Scandicci. Tra le opere corso di realizzazione meritano una menzione il nuovo Shoppg Center presso lo Stadio delle Alpi di Toro, l Ospedale Maggiore di Trieste e l Ospedale Niguarda di Milano, la realizzazione della Lea C della Metropolitana di Roma. Da cento anni CMB risponde alla sua vocazione: valorizzare gli dividui e trasformare gli spazi luoghi ideati per l uomo. Dopo un secolo di storia, la Cooperativa di Carpi guarda al futuro, pronta ad affrontarlo con le armi dell novazione e della forte motivazione di tutti i soci. 46 PT PT 01/

5 s terfaccia con tutti i protagonisti del cantiere: l impresa esecutrice, la direzione lavori, i progettisti strutturali e architettonici e i responsabili per la sicurezza. Il Project Manager Doka è una figura novativa nel panorama dei servizi per l impresa: segue sia l aspetto progettuale sia quello esecutivo, coorda la fornitura del materiale Doka cantiere, ed è qualificato per rispondere a tutte le implicazioni relative all impiego dei sistemi sicurezza. Il Project Manager Doka svolge un ruolo di consulente a 360 per tutto quello che riguarda l applicazione dei sistemi, con know-how tecnico, gestionale ed esperienza, e offre un supporto costante e completo, sul quale l impresa può contare dalla fase di offerta per l acquisizione del lavoro, alla consegna dell opera. A Bologna, questo contributo di coordamento ha rappresentato un reale valore aggiunto per il raggiungimento degli obiettivi di cantiere, falizzati nella consegna del fabbricato entro il n Liebherr Le gru a torre rappresentano, nella costruzione di grattacieli, uno degli aspetti con maggiore criticità. Un approfondita analisi tecnica ha permesso di dividuare nelle gru a torre Liebherr 280EC-H 12 Litronic e 250 EC-B 12 Litronic la soluzione migliore. La conformazione dei nuclei (tre e di forma irregolare), il sistema misto cemento/struttura metallica (i nuclei cemento e i solai struttura metallica), la quantità di materiale da movimentare, sono stati i criteri di scelta per macche ad elevate prestazioni, sia come portate (12 ton), sia come velocità di impiego, mantenendo il rvio sempre seconda. Le gru sono equipaggiate con il sistema di comando Litronic che, oltre a monitorare lo stato di funzionamento, ne permette di ottimizzare la resa. Entro la fe di novembre 2010 sono state raggiunte le altezze gancio di 147,2 m e di 139,4 m, dopo aver effettuato complessivamente 5 diverse fasi di sopraelevazione tramite telescopaggio. Electroelsa Giorgio Taliani, Ammistratore Delegato di Electroelsa: «L impiego della nostra piattaforma di trasporto EHPM 2500/35 da 35 qutali di portata che mette a disposizione una superficie di carico di 13,5 metri quadrati (dimensioni cesta 4,2 x 3,2 m) per la distribuzione del materiale ai vari piani di lavoro, e dei 2 ascensori EHP800 da 800 kg che agevolano considerevolmente la salita e la discesa degli operatori dalle postazioni di lavoro sul fabbricato, contribuiscono a snellire e velocizzare i lavori di un cantiere di per se complesso, donando damicità a tutte quelle operazioni che porteranno il grattacielo a toccare i 125 metri di altezza. Le nostre macche permettono fatti alla torre di crescere verso l alto e allestire nel frattempo i piani già realizzati. Abbiamo anche stallato due ascensori EHP 400 per permettere l accesso con facilità ed piena sicurezza degli operatori alla caba di pilotaggio delle due gru a torre di servizio al cantiere». 47