Relazione Semestrale al 30 giugno 2014 dei Fondi Comuni di Investimento Mobiliare Aperti 8a+ Latemar 8a+ Eiger 8a+ Gran Paradiso

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1 Relazione Semestrale al 30 giugno 2014 dei Fondi Comuni di Investimento Mobiliare Aperti 8a+ Latemar 8a+ Eiger 8a+ Gran Paradiso Istituiti e gestiti da 8a+ Investimenti SGR S.p.A. Sede sociale: Piazza Monte Grappa Varese Capitale Sociale: Euro ,00 interamente versato Iscritta al Registro delle Imprese di Varese Reg. Soc , Numero R.E.A Iscritta al N 226 dell albo di cui all art. 35, 1 comma del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n.58 con provvedimento della Banca d Italia del 14 novembre /19

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3 RELAZIONE SEMESTRALE DEI FONDI al 30 giugno 2014 CONSIDERAZIONI GENERALI Scenario economico mondiale ed andamento dei mercati finanziari Il primo semestre 2014 si chiude con un moderato progresso di tutte le asset class, sospinte da attese di miglioramento della crescita globale, soprattutto in quelle aree problematiche a lungo depresse da politiche di austerity e da una tendenziale attenzione al contenimento della spesa. La politica economica delle maggiori Banche Centrali è rimasta estremamente espansiva: la Federal Reserve Bank, al cui timone è seduta ora Janet Yellen, la BCE di Mario Draghi e la Banca del Giappone di Kuroda hanno iniettato massicce dosi di liquidità anche in questo semestre, garantendo tassi estremamente contenuti, rendimenti sempre più sacrificati e poche alternative all investimento azionario per gli investitori. In realtà le attese di crescita delle economie maggiormente sviluppate sono state nel corso del semestre corrette al ribasso a causa di un primo trimestre americano estremamente deludente per ragioni meteorologiche, del suo impatto sull economia globale e di un effetto incertezza sulle valute emergenti che a tratti ha fatto temere ripercussioni sulle economie meno sviluppate. L economia americana, proprio per quanto detto poc anzi, ha visto vanificare la propria crescita relativa al primo trimestre di quest anno, da un preliminare superiore al 2% ad un dato definitivo di segno opposto, negativo di 2,9 punti percentuali. Attualmente, a livello globale, siamo in presenza di un attesa di crescita per il 2014 del 3,6%, vista rafforzarsi nel 2015 al 3,9% a seguito di una crescita che nel 2013 era stata del 3,5%. Nel mese di aprile il Fondo Monetario Internazionale ha confermato tali attese sottolineando come le basi su cui poggia la crescita sono oggi più solide grazie al consolidamento fiscale ed al rafforzamento a cui si è sottoposto il sistema bancario. Certamente l operato delle Banche Centrali ha portato al raggiungimento di molti obiettivi che si attende possano contribuire a concretizzare un maggior vigore economico. Negli Stati Uniti si è raggiunto un tasso di disoccupazione pari al 6,085%, non lontano dal 6,05% che a maggio la FED aveva posto come target di fine anno. Mario Draghi ha determinato, con l operato della BCE, un restringimento degli spread ed un abbassamento del costo del debito che da solo ha determinato un notevole impatto positivo sui bilanci bancari, sulle loro valutazioni, e sulla capacità di tornare a proporsi ai mercati come investimento interessante dopo aver portato a termine i numerosi aumenti di capitale come suggerito dai regolatori. Nel secondo semestre di quest anno la verifica della 3/19

4 qualità degli attivi delle banche (AQR) porrà forse un marchio definitivo di qualità su un settore che molto ha fatto per riguadagnare la fiducia degli investitori. La solidità del sistema bancario europeo è sicuramente stato uno degli argomenti cardine di questi ultimi mesi, strettamente legato al ruolo della Banca Centrale come anello di trasmissione della politica monetaria e prestatore nei confronti del tessuto economico. È proprio sulla difficoltà ad erogare credito al settore privato (soprattutto in alcune aree, come nel caso dell Europa periferica) che la BCE ha indirizzato i suoi ultimi interventi di natura straordinaria come il TLTRO (Targeted-LTRO) varato a giugno, attraverso il quale le banche potranno prendere a prestito e concedere alle SME a condizioni estremamente vantaggiose per queste ultime, proprio con l intento di arrivare dove le sofferenze bancarie troppo elevate non hanno permesso di arrivare prima. È di 200 miliardi di Euro il potenziale importo che le banche italiane potrebbero prendere a prestito dalla Banca Centrale secondo le stime della Banca d Italia. Questo sarebbe l ennesimo tentativo di mettere in moto un economia, quella europea, che a differenza di quella americana stenta a concretizzare in dati reali una fiducia crescente. La differenza di velocità tra le economie europea ed americana pone seri interrogativi su possibili scenari in tema di tassi, altrettanto differenti tra loro: la riduzione degli stimoli monetari (al momento riduzione degli acquisti, quindi sempre in presenza di aumento della liquidità nel sistema) attuata dalla FED in questi primi mesi della presidenza Yellen potrà portare, nel secondo trimestre del prossimo anno, ad un primo intervento di aumento del costo del denaro segnando la fine dei tassi americani a zero. L idea che sta promuovendo il mercato, originale per quanto visto fino ad oggi, è la dicotomia tra andamenti economici e scenari dei tassi che stanno già portando a differenze minime di rendimento lungo la curva tra Treasury e Btp. Da non tralasciare la portata della politica economica Giapponese, che a fine 2014 avrà contribuito a creare base monetaria per 900 miliardi di Dollari. Il secondo semestre dell anno che ci accingiamo ad iniziare sarà ancora sotto l operato benevolo delle Banche Centrali, ma necessiterà sempre di più, per giustificare le valutazioni raggiunte, del miglioramento dello scenario, soprattutto di quello dell economia europea, che necessita, oltre alla forza della locomotiva tedesca, dell apporto dei Paesi periferici e di una Francia anch essa bisognosa di tornare a crescere; viceversa le economie emergenti hanno continuato a contribuire alla crescita globale senza essere nel semestre motivo di preoccupazione, a meno delle tensioni valutarie avvenute nei mesi primaverili in cui la dinamica dei flussi di investimento tra Paesi emergenti e mercati europei ha probabilmente assunto un ruolo determinante. Poche sorprese dall economia cinese, la cui crescita sembra attestarsi intorno ad un credibile 7,5% con timori di surriscaldamento del mercato immobiliare tenuti sotto stretta sorveglianza da un attenta azione governativa. 4/19

5 Mercati finanziari: Obbligazionari: Il primo semestre del 2014 ha evidenziato la continuazione del processo di riduzione degli spread dei Paesi periferici europei (spread Btp/Bund max 225 min 132, attuale 160), guidati dall azione delle Banche Centrali e dalla conseguente ricerca di rendimento da parte degli investitori. A fronte di questo processo di recupero delle curve periferiche dobbiamo riconoscere il ridotto differenziale di queste con i governativi di Paesi con meriti di credito di qualità ben superiore quali gli Stati Uniti, dove però si prospetta uno scenario dei tassi dicotomico rispetto a quello dell Area Euro. I rendimenti della curva italiana sono oggi sui minimi di sempre, situandosi vicino a 0,50% sui due anni e ben sotto il 3% (2,80% circa) sulle scadenze decennale. Se storicamente le inclinazioni delle curve Euro e Dollaro hanno avuto movimenti analoghi con gap temporali più o meno ampi, questa volta sembrerebbe invece che le politiche economiche rimangano diverse per fronteggiare scenari economici sottostanti altrettanto dissimili. Per quanto i recenti mesi abbiano offerto ancora ritorni positivi sui mercati obbligazionari sull intera curva - a prescindere dalla qualità dello strumento - oggi siamo in presenza di rischi maggiori soprattutto sulla curva Dollaro, dove si può ritenere opportuno prendere profitto sulle scadenze più lunghe. A questo devono aggiungersi i minori acquisti da parte della FED, che andranno ad esaurirsi in autunno, e che invece in Europa potrebbero addirittura aumentare sotto eventuali ulteriori manovre straordinarie della BCE. Azionari: Il primo semestre 2014 ha mostrato ulteriori rialzi per i maggiori listini azionari internazionali, guidati dalle performance dei Paesi della periferia europea. Spagna ed Italia hanno ottenuto infatti risultati superiori ai 10 punti percentuali grazie alle attese di crescita economica e dall ottima performance di gran parte dei bancari, guidati da ulteriori riduzioni del costo del debito e del differenziale dei titoli di Stato nei confronti dei pari scadenza tedeschi. Positivi ma di entità inferiore i ritorni dei listini dell area core europea e del mercato americano, che bene ha digerito la delusione dei dati di crescita del primo trimestre dell anno e l inizio della riduzione degli stimoli monetari. Nonostante questo, grazie alle attese di utili in crescita e all accelerazione successiva alla brusca frenata del primo trimestre, l indice S&P ha guadagnato oltre 7 punti percentuali, contro un 3% circa dell indice Dax. Ottime performance hanno fornito i titoli appartenenti ai settori sensibili al basso livello dei tassi quali utilities e telecommunications, mentre i bancari hanno incontrato 5/19

6 qualche difficoltà in chiusura di semestre in concomitanza con la fase correttiva e successivamente ai numerosi aumenti di capitale promossi. Ottima performance anche per il settore petrolifero, spinto da valutazioni del greggio costantemente sopra i 100$ al barile in un mercato delle commodities anch esso ben performante. Evoluzioni prospettive: Le performance ottenute dai mercati negli ultimi anni (nonostante una sicuramente più lunga fase positiva dei mercati appartenenti ad economie solide quali Stati Uniti e Germania nei confronti di listini come quello Italiano) hanno contribuito a rendere le valutazioni dell asset azionario meno cheap in senso assoluto ma sempre interessanti all interno di alternative d investimento in cui la ricerca del rendimento si è resa sempre più difficile. Deve inoltre essere tenuta in considerazione la politica economica adottata dalle Banche Centrali che, benché in fase meno accomodante nel caso americano, rimane assolutamente improntata alla espansione monetaria. Siamo quindi in attesa che le aspettative di crescita si traducano in miglioramenti reali della congiuntura soprattutto in Area Euro, condizione necessaria affinché la prosecuzione dei trend positivi sui mercati azionari possa trovare spunti dalla crescita degli utili delle aziende, dopo il lungo fenomeno di espansione dei multipli a cui abbiamo assistito. 6/19

7 POLITICHE DI GESTIONE DEI FONDI 8a+ Latemar Il fondo 8a+ Latemar ha realizzato nel primo semestre dell anno una performance positiva pari a +3,68%. Il rendimento si confronta con un risultato dell indice Eurostoxx50 TR pari a + 6,31% e dell indice FTSE MIB TR positivo per il 14,52%. Nel corso del semestre il fondo ha raggiunto il massimo il 9 giugno (quota 6,076 pari a + 5,85% da inizio anno) nelle sedute successive all esito delle elezioni europee, mentre il minimo è stato raggiunto nella prima seduta dell anno. Il semestre è stato caratterizzato da un trend in costante rialzo, lontano dalla volatilità degli scorsi anni. Questo si è tradotto in particolare in una sensibile riduzione del rischio di portafoglio (VaR), che si è posizionato tra un minimo del 2,36% ed un massimo del 4,80%, con un valore medio del 3,49%. Lo scenario di riferimento in cui si è trovato ad operare il fondo è stato influenzato in positivo nel corso del primo trimestre dal costante miglioramento degli spread dei Paesi periferici e dalla diminuzione dei rendimenti di tutti gli asset obbligazionari. I mercati azionari europei nei primi mesi del 2014 hanno beneficiato dell abbondante liquidità ancora fornita dalle Banche Centrali. Sul finire del secondo trimestre la tendenza positiva è stata in parte mitigata, in particolare sul mercato azionario italiano, dall importante drenaggio di liquidità compiuta dalle banche quotate attraverso aumenti di capitale e da una intensa stagione di IPO, utilizzata dalle aziende e dai collocatori per sfruttare il periodo favorevole dei mercati azionari. Il fondo ha incrementato la percentuale investita in titoli di Stato spagnoli, con una piccola presenza di obbligazioni portoghesi e greche (le prime emesse dallo scoppio della crisi), privilegiando sul mercato obbligazionario l esposizione ai titoli di Stato e corporate italiani a discapito dei titoli di debito appartenenti ai cosiddetti Paesi core. Per quanto riguarda la componente azionaria, si è confermato nel periodo un moderato sovrappeso sul mercato azionario spagnolo, ma più significativamente sul quello italiano. Per contro per l intero periodo si è mantenuto un deciso sottopeso sul mercato francese, ed in misura minore su quello tedesco. In termini settoriali la strategia di investimento del fondo ha privilegiato per buona parte del semestre una concentrazione degli investimenti azionari a favore della componente ciclica a discapito di quelle finanziaria, difensiva e consumer. Nel corso del semestre i settori industriale, 7/19

8 costruzioni e media sono stati quasi costantemente sovrappesati, mentre sul fronte opposto sono stati sottopesati i settori bancario, alimentare, petrolifero e automobilistico. La percentuale degli investimenti azionari è oscillata tra il 21% ed il 33% lordo, limite massimo consentito dal regolamento del fondo sino alla data del 31 marzo Dal 1 aprile, pur essendo stato modificato al rialzo il limite massimo consentito dal regolamento, al 40%, non si è ritenuto di sfruttare tale possibilità in considerazione del già cospicuo rialzo dei mercati azionari dei primi mesi dell anno. Con la stessa motivazione si è sfruttato solo in minima parte l incremento del limite massimo del possesso di obbligazioni convertibili. In considerazione di una scenario positivo per l investimento azionario nel corso del semestre non è stata effettuata una copertura parziale del portafoglio mediante la vendita di future sull indice Eurostoxx50. La componente obbligazionaria del fondo nel corso del semestre ha marginalmente diminuito l esposizione ai Paesi core a causa dei rendimenti sempre più vicino allo zero, almeno sulla parte più corta della curva dei rendimenti, mentre è stata mantenuta invariata l esposizione al rischio Italia, sia per quanto riguarda i titoli governativi che per i titoli corporate. La duration di portafoglio, attorno a 2,8 anni, è leggermente salita rispetto al semestre precedente. L impostazione per l inizio del semestre non prevede modifiche significative rispetto agli investimenti, sia sulla componente azionaria che su quella obbligazionaria. Si ritiene di mantenere gli investimenti azionari sostanzialmente invariati in termini di aggregati, salvo valutare l opportunità di un incremento dell esposizione vicino ai nuovi limiti regolamentari del fondo qualora le prospettive economiche e di crescita degli utili dovessero rafforzarsi. Per quanto riguarda la componente obbligazionaria, non si ritiene di apportare variazioni alla duration e all allocazione geografica. Da un punto di vista della raccolta si sono registrati rimborsi netti per poco più di quote; l effetto combinato di sottoscrizioni e rimborsi, unito alle performance del fondo, hanno portato ad un incremento del patrimonio del fondo di circa 1,4 milioni di Euro, attualmente a 36,6 milioni di Euro. 8/19

9 8a+ Eiger Il fondo 8a+ Eiger ha realizzato nel primo semestre dell anno una performance positiva del 5,62% a fronte di una performance dell indice EuroStoxx 50 TR del 6,31% nello stesso periodo. Il rendimento poco sopra espresso è stato ottenuto a fronte di una deviazione standard annualizzata pari al 15,71% (12,93% quella dell indice Eurostoxx50), ed un livello di VaR medio del 9,11%. Per quanto riguarda l esposizione complessiva del fondo, gli investimenti azionari sono variati da un minimo attorno al 78,5% ad un massimo di poco inferiore al 100%, con un esposizione media nel semestre del 93% circa. Il semestre trascorso ha messo in luce il divario tra la velocità di ripresa dell Europa e quella degli USA, riflessa tanto nei dati macroeconomici quanto nell atteggiamento della politica monetaria conseguentemente adottata nelle due aree. Se in USA la nuova Presidente della FED, in carica da gennaio, ha intrapreso il cammino verso la fine degli stimoli e il rialzo dei tassi (ora previsto per i mesi centrali del 2015), in Europa la BCE ha dovuto fare i conti con un economia ancora sbilanciata verso il downside risk, arrivando a giugno ad annunciare un nuovo programma di stimoli (Targeted-LTRO) studiato per raggiungere il sistema bancario solo ove questo produca net lending positivo nei confronti delle SME o delle famiglie. Sulla scia dell espansione monetaria gli spread periferici europei hanno proseguito nella contrazione, raggiungendo i livelli di 160 e 140 punti circa rispettivamente in Italia e Spagna rispetto al Bund decennale tedesco. Non sono tuttavia mancati motivi per una potenziale correzione: dalla crisi Ucraina scoppiata a marzo alle elezioni europee di fine maggio, al rischio di un nuovo default dell Argentina, e ancora, alla debolezza delle valute emergenti a seguito della diminuzione della liquidità immessa dalla FED e all intensificarsi delle tensioni in Iraq e Israele. L andamento dei mercati azionari ha seguito un trend positivo durante tutto il semestre, salvo correzioni di lieve entità prontamente recuperate; influenzato dalle dinamiche degli spread, il mercato ha premiato soprattutto i mercati periferici, ed in particolare quello italiano, mentre la Francia e soprattutto la Germania hanno sottoperformato rispetto alla media di Area Euro. Il fondo ha mantenuto un esposizione piuttosto elevata, in media del 93% circa, ridotta soprattutto durante il mese di giugno data la correzione che, pur di entità contenuta sull indice europeo, ha interessato soprattutto i mercati italiano e spagnolo; in termini di allocazione settoriale abbiamo adottato per gran parte del semestre un posizionamento tendente al sovrappeso sull aggregato 9/19

10 ciclico e al sottopeso sul consumer e difensivi; sui finanziari invece l esposizione è stata in media bilanciata nei confronti del benchmark, essendo stata leggermente in sovrappeso nei mesi centrali del periodo e sottopesata soprattutto negli ultimi due mesi. Il posizionamento settoriale non ha, in generale, contribuito positivamente data la sottoperformance dei finanziari, in particolare degli assicurativi; anche il sottopeso sul comparto difensivo è stato foriero di contributi di periodo negativi, soprattutto sui settori più forti: utilities e telecommunications. Sui ciclici, per lo più sottoperformanti, l esposizione a petroliferi e costruzioni ha parzialmente bilanciato le performance deboli degli altri settori, mentre sui consumer il contributo differenziale dato dal sottopeso è stato sostanzialmente nullo. La performance attribution settoriale mostra come il maggiore contributore assoluto nel periodo sia stato il settore automobilistico, seguito a distanza dai difensivi food&beverage e telecommunications; sul fronte dei peggiori contributori troviamo invece travel&leisure (penalizzato da alcuni profit warning, tra cui quello di Lufthansa) e materie prime, il peggiore settore del semestre. In termini relativi al benchmark invece i maggiori contributi differenziali si sono ottenuti su automobilistico e industriale, mentre i peggiori su petrolifero e utilities. Quanto ai singoli titoli, tra i maggiori contributori troviamo gli automobilistici Fiat e Renault e il bancario Unicredit; tra i peggiori performer annoveriamo invece i bancari Banco Popolare e Deutsche Bank e il travel&leisure Lufthansa. In termini geografici, il fondo ha mantenuto un esposizione piuttosto differente da quella del benchmark: generalmente sovrappesata sul mercato italiano, sottopesata su quelli francese e spagnolo e sovrappesata (nel primo trimestre) o neutrale (nel secondo) sul mercato tedesco. Dal punto di vista della generazione di performance rispetto al benchmark, il fondo ha generato sovraperformance durante i primi 4 mesi dell anno grazie soprattutto alla sovraperformance del mercato domestico, per poi correggere più del benchmark in occasione dello storno, particolarmente evidente sui mercati periferici, di maggio, alla vigilia delle elezioni europee. L impostazione per l inizio del prossimo semestre non prevede modifiche significative rispetto agli investimenti sulla componente azionaria, almeno per quanto riguarda l esposizione settoriale, al momento piuttosto bilanciata ad esclusione dei consumer, sempre sottopeso. Tuttavia si valuterà se mantenere l attuale sovrappeso sul mercato domestico in uno scenario di prosecuzione della 10/19

11 sottoperformance delle ultime settimane o se, in caso di rientro della correzione in atto, tornare ad incrementare l attuale esposizione complessiva azionaria. Da un punto di vista della raccolta si sono registrati rimborsi per quote (al netto delle sottoscrizioni), per un complessivo decremento del patrimonio (ridotto per effetto della performance positiva) pari a circa 0,6 milioni di Euro. 8a+ Gran Paradiso Il fondo 8a+ Gran Paradiso ha realizzato, nel semestre chiusosi il 30 giugno 2014, una performance di -0,54%. Il rendimento poco sopra espresso è stato ottenuto a fronte di un livello di VaR medio dell 1,93% e di un valore di deviazione standard annualizzata pari al 3,23%. Durante il primo semestre del 2014 abbiamo mantenuto un livello di esposizione alla componente azionaria compreso tra il 30,7% (livello raggiunto solo in occasione di un importante investimento che ha diluito il portafoglio) ed il 73,8% circa del patrimonio del fondo ed una copertura sostanzialmente di pari ammontare, salvo giornate in cui si è ritenuto di adottare un esposizione netta lunga o corta in chiave tattica (comunque entro i limiti consentiti); l esposizione netta è rimasta pertanto vicina allo zero per l intero semestre. In media nel periodo si è mantenuta un esposizione azionaria (lorda della copertura in Futures) del 60,7% circa, che riflette un maggiore investimento nella seconda parte del semestre, mentre nel primo trimestre è rimasta al di sotto della soglia del 60%. Nel semestre i mercati europei hanno sposato la positività sulla ripresa economica e una rinnovata fiducia nella politica dei Paesi periferici; emblematica la situazione italiana, che ha visto la sfiducia al Governo Letta e l insediamento in febbraio del Governo Renzi, accolto molto favorevolmente in Europa nella speranza di un importante azione riformatrice. La politica monetaria europea non ha fatto mancare il suo supporto, essendo stati annunciati recentemente ulteriori fondi messi a disposizione al sistema bancario (ma chiaramente indirizzati ad SME e al consumo privato) attraverso TLTRO, fino a 400 miliardi di Euro; se però in Europa una stretta creditizia (e dunque l attesa di una tangibile ripresa) non è prevista fino al 2016, termine ultimo dei TLTRO, negli USA 11/19

12 si avvicina non solo il momento in cui termineranno gli stimoli quantitativi del QE3, ma soprattutto la decisione di una stretta creditizia con un aumento dei tassi, grazie a migliori prospettive di crescita e di occupazione. Questo è stato elemento determinante per la disordinata svalutazione delle valute emergenti, dato il minore afflussi di Dollari in quelle aree. Il fondo ha mantenuto un differenziale di performance positivo fino a maggio, grazie soprattutto al posizionamento settoriale su alcuni ciclici e consumer (industriali e personal goods), ma anche al peso bilanciato sul comparto difensivo, generalmente sovraperformante. Le correzioni di aprile e di maggio hanno azzerato il vantaggio: la presenza in portafoglio di molti titoli estranei all indice Eurostoxx 50, i cui componenti nelle ultime settimane si sono rivelati particolarmente resistenti alle ondate di vendite (soprattutto sulla parte value), ha determinato di per sé una sottoperformance, più evidente su titoli finanziari e ciclici. Dal punto di vista settoriale, il posizionamento durante il semestre è stato piuttosto bilanciato e non particolarmente impattante in termini di performance rispetto all indice, con sovraesposizione ai finanziari nel primo trimestre (ridotta tra aprile e maggio), sottopeso dei consumer ed esposizione pressoché neutrale sui ciclici. Sui difensivi invece si è adottato un sottopeso nel primo trimestre, gradualmente ridotto nel corso del secondo. Quanto all esposizione geografica, l iniziale sovrappeso sul mercato tedesco è stato ridotto, così come il sottopeso sul mercato francese; inoltre nel secondo trimestre è stata incrementata l esposizione alla Spagna, autrice di ottime performance relative, e solo in parte incrementata quella al mercato domestico. La performance attribution settoriale mostra come il differenziale di performance rispetto al mercato sia stato generato per la maggior parte sui settori industriale e personal goods. Tra i settori che hanno invece contribuito negativamente alla performance di periodo segnaliamo quelli chimico e petrolifero. Tra i titoli che maggiormente hanno contribuito alla performance del portafoglio azionario troviamo Unicredit, Thyssenkrupp e Iberdrola, mentre a contribuire negativamente sono state soprattutto BNP Paribas e Deutsche Bank. Per quanto riguarda l esposizione settoriale attuale del fondo, questa risulta piuttosto bilanciata, senza particolari sottopesi e sovrappesi, sugli aggregati settoriali. In termini di esposizione geografica, il fondo mantiene un leggero sottopeso sui mercati core (soprattutto sulla Francia) ed un peso neutrale sui mercati periferici italiano e spagnolo; inoltre a fine periodo il fondo risulta avere un esposizione al mercato svizzero pari a circa il 6% del patrimonio del fondo. L impostazione per 12/19

13 l inizio del prossimo semestre non prevede modifiche significative rispetto agli investimenti sulla componente azionaria, almeno per quanto riguarda l esposizione settoriale. Così come è stato nell intero semestre, riteniamo che sarà, nel breve termine, determinante l allocazione geografica; si valuterà se ad un eventuale ritorno di fiducia sulla ripresa nei Paesi periferici possa tornare a corrispondere una sovraperformance degli stessi, venuta meno nelle ultime settimane, o se invece lo scetticismo verso le riforme approntate possa premiare i Paesi core, ed in particolare la Germania, autrice di una marcata sottoperformance da inizio anno. Dal punto di vista della raccolta, sono state registrate sottoscrizioni (al netto dei rimborsi per circa quote); in conseguenza delle sottoscrizioni nette e della performance di periodo la dimensione del fondo si è lievemente ridotta di circa 0,02 milioni di Euro complessivi. * * * Come prescritto dalle vigenti normative di vigilanza in materia di fondi comuni, si riportano di seguito la situazione patrimoniale al 30 giugno a+ Investimenti SGR S.p.A. Varese, 29 luglio /19

14 Relazione Semestrale al 30 giugno 2014 del fondo 8a+ Latemar SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITA' Situazione al 30/06/2014 Valore complessivo In percentuale del totale attività Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo In percentuale del totale attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI ,89% ,92% A1. Titoli di debito ,82% ,77% A1.1 titoli di Stato ,41% ,35% A1.2 altri ,41% ,41% A2. Titoli di capitale ,06% ,15% A3. Parti di OICR B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. Titoli di debito B2. Titoli di capitale B3. Parti di OICR C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI ,10% ,37% C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia ,10% ,37% C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non C3. quotati D. DEPOSITI BANCARI ,12% ,50% D1. A vista ,12% ,50% D2. Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' ,11% ,51% F1. Liquidità disponibile ,61% ,23% F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare ,19% ,35% F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare ,68% ,06% G. ALTRE ATTIVITA' ,77% ,70% G1. Ratei attivi ,77% ,70% G2. Risparmio di imposta G3. Altre 194 0,00% 13 0,00% TOTALE ATTIVITA' ,00% ,00% 14/19

15 PASSIVITA' E NETTO Situazione al 30/06/2014 Valore complessivo Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo H. FINANZIAMENTI RICEVUTI I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI M1. Rimborsi richiesti e non regolati M2. Proventi da distribuire M3. Altri N. ALTRE PASSIVITA' N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2. Debiti di imposta N3. Altre TOTALE PASSIVITA' VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO Numero delle quote in circolazione , ,036 Valore unitario delle quote 5,951 5,740 Movimenti delle quote nel semestre Quote emesse ,190 Quote rimborsate ,597 15/19

16 Relazione Semestrale al 30 giugno 2014 del fondo 8a+ Eiger SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITA' Situazione al 30/06/2014 Valore complessivo In percentuale del totale attività Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo In percentuale del totale attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI ,18% ,56% A1. Titoli di debito A1.1 titoli di Stato A1.2 altri A2. Titoli di capitale ,18% ,56% A3. Parti di OICR B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. Titoli di debito B2. Titoli di capitale B3. Parti di OICR C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI ,08% ,08% C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia ,08% ,08% C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati D. DEPOSITI BANCARI D1. A vista D2. Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' ,73% ,35% F1. Liquidità disponibile ,49% ,72% F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare ,36% ,63% F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare ,12% G. ALTRE ATTIVITA' ,01% ,01% G1. Ratei attivi ,01% ,01% G2. Risparmio di imposta G3. Altre TOTALE ATTIVITA' ,00% ,00% 16/19

17 PASSIVITA' E NETTO Situazione al 30/06/2014 Valore complessivo Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo H. FINANZIAMENTI RICEVUTI I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI M1. Rimborsi richiesti e non regolati M2. Proventi da distribuire M3. Altri N. ALTRE PASSIVITA' N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2. Debiti di imposta N3. Altre TOTALE PASSIVITA' VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO Numero delle quote in circolazione , ,869 Valore unitario delle quote 6,204 5,874 Movimenti delle quote nel semestre Quote emesse ,237 Quote rimborsate ,567 17/19

18 Relazione Semestrale al 30 giugno 2014 del fondo 8a+ Gran Paradiso SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITA' Situazione al 30/06/2014 Valore complessivo In percentuale del totale attività Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo In percentuale del totale attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI ,94% ,41% A1. Titoli di debito A1.1 titoli di Stato A1.2 altri A2. Titoli di capitale ,94% ,41% A3. Parti di OICR B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. Titoli di debito B2. Titoli di capitale B3. Parti di OICR C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI ,47% ,67% C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia ,47% ,67% C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non C3. quotati D. DEPOSITI BANCARI ,41% ,68% D1. A vista ,41% ,68% D2. Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' ,15% ,17% F1. Liquidità disponibile ,55% ,35% F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare ,29% ,03% F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare ,69% ,21% G. ALTRE ATTIVITA' ,03% ,08% G1. Ratei attivi ,03% ,08% G2. Risparmio di imposta G3. Altre TOTALE ATTIVITA' ,00% ,00% 18/19

19 PASSIVITA' E NETTO Situazione al 30/06/2014 Valore complessivo Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo H. FINANZIAMENTI RICEVUTI I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI M1. Rimborsi richiesti e non regolati M2. Proventi da distribuire M3. Altri N. ALTRE PASSIVITA' N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2. Debiti di imposta N3. Altre TOTALE PASSIVITA' VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO Numero delle quote in circolazione , ,591 Valore unitario delle quote 5,193 5,221 Movimenti delle quote nel semestre Quote emesse ,704 Quote rimborsate ,159 19/19

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