COMUNE DI CAMPI SALENTINA PROVINCIA DI LECCE
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- Aureliano Landi
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2 COMUNE DI CAMPI SALENTINA PROVINCIA DI LECCE LL.NN.179/92-493/93 e 85/94- Localizzazione Interventi di Edilizia Sovvenzionata - Opere di Urbanizzazione primaria - Riutilizzo somme disponibili per Progetto di completamento dell'importo di ,92. Progetto di completamento della rete pluviale della Zona 167/A Zona Mamma Bella. PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA E DELLE SUE PARTI (Opere di fognatura pluviale) CAT. OG6 Importo lavori: Euro ,69 di cui: A. soggetti a ribasso d asta Euro ,69 B. oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso Euro ,00 1
3 Sommario PREMESSA... 3 ASPETTI PRELIMINARI... 3 DOCUMENTI OPERATIVI... 4 FOGNATURA PLUVIALE... 5 ELEMENTI IN C.A. COSTITUENTI LA RETE PLUVIALE... 5 ELEMENTI ACCESSORI IN METALLO... 9 PAVIMENTAZIONI STADALI
4 1. PREMESSA. Il Piano di Manutenzione dell Opera e delle sue parti è documento la cui redazione è prevista dall art.93 (Livelli della progettazione per gli appalti e le concessioni di lavori) del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163; il comma 5 di detto articolo, infatti, prevede che il progetto esecutivo debba essere corredato da apposito piano di manutenzione dell opera e delle sue parti da redigersi nei termini, con le modalità, i contenuti, i tempi e la gradualità stabiliti dal regolamento di cui all art.5. Il D.P.R. n 207/2010, in ottemperanza a quanto previsto dall art. 93 comma 5 del D.Lgs. n.163/06, riprende l argomento al Capo II La progettazione, Sezione IV: progetto esecutivo, e più in particolare all articolo 38, si precisa innanzi tutto che il piano di manutenzione dell opera e delle sue parti è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, omissis l attività di manutenzione dell intervento al fine di mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l efficienza ed il valore economico dell opera realizzata. Gli obiettivi cui si deve fare riferimento nella predisposizione del Piano di manutenzione sono quindi quelli di: - Prevedere gli interventi di manutenzione necessari con particolare riferimento alle opere realizzate, alle modalità di realizzazione delle stesse ed ai materiali impiegati; - Pianificare gli interventi di manutenzione con indicazione delle scadenze temporali da prevedersi per ciascun ambito manutentivo o manutenzione delle varie parti di opera realizzata; - Programmare prevedendo le necessarie risorse alle scadenze definite in fase di pianificazione per l effettuazione degli interventi manutentivi. Le tre precedenti azioni devono essere fissate per garantire non solo l efficienza e la funzionalità dell opera realizzata, ma anche il mantenimento del valore economico della stessa. 2. ASPETTI PRELIMINARI. Il progetto riguarda il completamento della rete pluviale della Zona 167/A (Zona Mamma Bella) del Comune di Campi Salentina. In sintesi l opera proposta, consiste nella realizzazione della rete di fogna bianca a servizio dell area come individuato dagli elaborati di progetto e nel successivo ripristino delle porzioni di pavimentazioni bituminose interessate dagli scavi. Prima di predisporre un piano di manutenzione per opere in progetto è necessario dare indicazione dello standard di efficienza, funzionalità e qualità che si ritiene di prevedere. Si possono definire semplicemente tre livelli di efficienza in funzione della durata (o durata residua nel caso di un progetto di manutenzione straordinaria) prevista per l opera, della tipologia di opera, della geometria, del profilo longitudinale e dei materiali impiegati. La definizione dello standard di efficienza da garantire deve essere fissata caso per caso dopo una attenta analisi e composizione degli elementi sopra citatati. Non è infatti possibile prevedere una combinazione predefinita di tutte queste variabili che in genere si combinano in modo vario, ma che soprattutto risentono anche, ai fini della decisione da adottare, delle influenze dirette delle reti nel loro complesso. In generale è possibile, avendo come riferimento la durata di vita utile prevista delle opere di progetto e combinando tra loro tutte le altre variabili, determinare lo standard di efficienza che si vuole garantire in alto, medio e basso. 3
5 Per quanto concerne la fognatura pluviale e le relative opere d arte, si deve ritenere inizialmente alto lo standard da assicurare ad un collettore la cui durata residua sia superiore a 50 anni, medio quello da assicurare ad un condotto la cui durata residua sia compresa tra 20 e 50 anni, basso quello da assicurare ad un condotto la cui durata residua sia inferiore a 20 anni. Si definiscono di seguito i contenuti degli standard da assicurare: - ALTO controlli e verifiche all interno del condotto frequenti, almeno 2 volte l anno; espurghi effettuati in modo da evitare anche il minimo deposito sia sul fondo del condotto che in prossimità dei pozzetti oltre che nelle caditoie stradali; interventi di manutenzione edile immediati. - MEDIO controlli e verifiche all interno del condotto da effettuarsi una volta l anno; accettabile un deposito di materiale sul fondo del condotto pari al 10% della sezione utile; interventi di manutenzione edile, in caso di necessità, a cadenza annuale. - BASSO controlli e verifiche all interno del condotto da effettuarsi una volta ogni due anni; accettabile un deposito di materiale sul fondo del condotto pari al 25% della sezione utile; interventi di manutenzione edile, in caso di necessità, a cadenza biennale. È utile ricordare che il Piano di Manutenzione dell Opera e delle sue Parti è documento da redigersi in fase di progettazione esecutiva, ma deve, poi, essere aggiornato durante la fase di realizzazione fino a renderlo definitivo dopo il collaudo dell opera, assume, dunque, la forma tipica di un work in progress. 3. DOCUMENTI OPERATIVI. Così come previsto dal D.P.R. 207/2010 Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»., il Piano di Manutenzione dell Opera e delle sue parti è costituito dai seguenti documenti operativi: a) manuale d uso, b) manuale di manutenzione, c) programma di manutenzione. Nello specifico: a) Il Manuale d'uso deve contenere e descrivere tutte le informazioni necessarie all'utente per conoscere le modalità di fruizione e per la gestione corretta dell'opera in modo tale da evitarne il degrado anticipato ed una utilizzazione impropria; inoltre dovranno essere riportate indicazioni per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specifici. b) Il Manuale di manutenzione è un documento operativo costitutivo del Piano di Manutenzione dell Opera nel quale devono essere riportate, con riferimento alle diverse unità tecnologiche, alle caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le indicazioni circa le modalità corrette per l effettuazione degli interventi manutentivi specifici per l opera realizzata. c) Il Programma di manutenzione deve definire una serie di controlli, di interventi e delle scadenze alle quali devono essere eseguiti finalizzati alla corretta gestione dell opera di rete idrica realizzata. 4
6 La manutenzione ordinaria programmata, come definita nel presente testo, deve intendersi come minimo, per cui quando le opere necessitano di interventi di manutenzione con frequenze maggiori di quelle previste per effetto di particolari condizioni di lavoro, queste dovranno essere attuate. FOGNATURA PLUVIALE DESCRIZIONE RIDOTTA: ELEMENTI IN C.A. COSTITUENTI LA RETE PLUVIALE. Descrizione estesa La presente sezione interessa gli elementi principali costituenti la rete della fognatura pluviale: - condotte in c.a.; - pozzetti prefabbricati in c.a. ovvero elemento di fondo (pozzetto propriamente detto), elementi anulari raggiungi quota, soletta di copertura del pozzetto; - pozzetto per caditoie; - fognoli di collegamento. MANUALE D USO L'obiettivo dell'efficienza dell'opera, appare conseguibile in prima battuta, mediante attività, prevalentemente di controllo, espletabili con risorse interne; tali attività possono essere così riassunte: - ispezioni frequenti dello stato delle linee della rete; - interventi sulla rete, prevalentemente di pulizia, atti a mantenerne nel tempo l'efficienza sempre al massimo; - pianificazione di eventuali ulteriori sviluppi del bacino d'utenza, prevenendo il rischio che si possa sconvolgere i limiti intrinseci della potenzialità dell'opera. È inoltre fondamentale non compromettere l integrità delle strutture. È necessaria una periodica verifica di comparsa di eventuali anomalie che possano anticipare l insorgenza di fenomeni di dissesto e/o cedimenti strutturali (fessurazioni, lesioni, ecc.). Dovrà essere posta particolare attenzione al rispetto delle prescrizioni relative alle tipologie di scarico ammesse al collettamento e rispettare tassativamente le annotazioni relative agli obblighi e divieti previsti dalla normativa di settore per la rete delle acque reflue urbane. E fatto divieto assoluto di immettere scarichi fognari diversi da quelli in progetto (acque bianche), così come qualsiasi materiale solido. È necessario verificare e valutare la prestazione dei pozzetti durante la realizzazione dei lavori, al termine dei lavori e anche durante la vita del sistema. Le verifiche e le valutazioni comprendono per esempio: - prova di tenuta all'acqua; - prova di tenuta all'aria; - prova di infiltrazione; - esame a vista; - valutazione della portata in condizioni di tempo asciutto; - tenuta agli odori. MANUALE DI MANUTENZIONE L attività principale di manutenzione sui condotti fognari consiste nell espurgo degli stessi, necessario a mantenere sgombra la sezione idraulica dal deposito dei materiali di sedimentazione sul fondo delle tubazioni; l operazione dovrà essere eseguita mediante l impiego di apparecchiatura combinata montata su autocarro provvisto di pompa, cisterna 5
7 provvista di due scomparti, impianto oleodinamico e aspirante combinato con attrezzatura per rifornimento idrico, naspo girevole con tubazione ad alta resistenza ed ugelli piatti e radiali per getti d acqua ad alta pressione. Per la corretta esecuzione dei lavori è necessario eseguire gli stessi su ogni tratto di fognatura tra i pozzetti d ispezione iniziando a valle e risalendo a monte lungo il percorso della fognatura stessa (pertanto in senso contrario al flusso di scorrimento dell acqua). I rifiuti asportati durante le operazioni di espurgo dei condotti sono classificati speciali e pertanto dovranno essere trasportati e conferiti presso impianti e/o discariche autorizzate allo smaltimento di tali rifiuti nel pieno rispetto delle normative nazionali e regionali vigenti in materia. In particolar modo si evidenzia che il trasporto di detti rifiuti presso gli impianti e/o discariche deve essere eseguito da ditte autorizzate e iscritte in apposito albo per la categoria del rifiuto da trasportare. La manutenzione dell opera consiste principalmente nella riparazione e/o sostituzione dei pozzetti d ispezione alle fognature di acque bianche. Tutte le manutenzioni ordinarie possono di norma essere eseguite direttamente dal personale interno, mentre per quelle straordinarie è preferibile rivolgersi a ditte specializzate. Si rammenta inoltre che gli elementi della rete devono essere in grado di garantire in ogni momento la tenuta dei fluidi. MANUALE DI MANUTENZIONE Anomalie riscontrabili Possibili cause 1. Scarsa efficienza della rete 1. Cattivo dimensionamento 2. Deposito solido nelle caditoie 2. Perdite di fluido in prossimità di raccordi 1. Errori di montaggio 2. Sconnessione delle giunzioni 3. Perdite di fluido lungo le condotte 1. Errori di montaggio 2. Sconnessione delle giunzioni 3. Locali fessurazioni, lesioni delle condotte 4. Perdite di fluido in corrispondenza dei pozzetti 1. Errori di montaggio 2. Sconnessione delle giunzioni 3. Locali fessurazioni, lesioni Incrostazioni 1. Velocità dei liquidi trasportati non adeguata 2. Presenza di materiali incrostanti nel liquido trasportato 6. Alveolizzazione (Formazione di cavità di forme e 1. Azione di agenti atmosferici dimensioni variabili) 2. Attacco chimico 7. Efflorescenze 8. Erosione superficiale scheggiature 1. Azioni dannose di natura meccanica 9. Fessurazioni 1. Azione di agenti atmosferici 2. Attacco chimico 10. Formazione di patina biologica o di vegetazione 1. Sviluppo di microrganismi 2. Formazione di licheni, muschi e piante 11. Comparsa di macchie di umidità 1. Penetrazione di umidità 12. Esfoliazione 1. Azione di agenti atmosferici 2. Attacco chimico 13. Esposizione dei ferri di armatura 1. Azione di agenti atmosferici 2. Attacco chimico 3. Corrosione dei ferri 14. Decolorazione (alterazione cromatica della superficie) 1. Esposizione prolungata ai raggi solari 6
8 2. Attacco chimico Manutenzioni eseguibili direttamente dall utente Risorse necessarie 1. Controlli generali 2. Pulizia delle caditoie Piccola utensileria 3. Controlli a vista 4. Pulizia delle superfici Spazzole, idropulitrici, ecc. Piccoli interventi di ripristino Attrezzature da carpentiere Manutenzioni eseguibili da personale specializzato 1. Operazioni di consolidamento di strutture danneggiate 2. Controlli con apparecchiature PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Le prestazioni attese dalle reti fognarie sono quelle di smaltire correttamente le portate previste verso l emissario finale, il calo di tali prestazioni non si presenterà improvvisamente ma solo come una lenta riduzione della portata negli anni. I controlli da effettuarsi sono sostanzialmente i seguenti: - Verifica dello stato dei pozzetti e della funzionalità degli allacciamenti almeno una volta all anno - Pulizia ordinaria delle caditoie almeno due volte l anno; Gli interventi di manutenzione possono procedere di pari passo con il programma di verifica ed essere determinati dallo stesso; in particolare la verifica delle caditoie e dei pozzetti possono essere accompagnati immediatamente dalle operazioni di pulizia e manutenzione. PROGRAMMA DI MANUTENZIONE CONTROLLI Programma verifiche e controlli (per rilevare il livello prestazionale qualitativo/quantitativo) Verifica/controllo Periodicità 1. Controllo generale Ogni 12 mesi 2. Controllo stato caditoie Ogni 6 mesi 3. Controllo dell integrità delle pareti (verifica dell assenza di fessurazioni, lesioni, ecc.) 4. Controllo di eventuali smottamenti de terreno circostante la struttura Ogni 12 mesi Ogni 12 mesi Verifica dello stato del calcestruzzo Ogni 12 mesi 7
9 e controllo del degrado e/o di eventuali processi di carbonatazione 6. Controllo dell impermeabilizzazione Ogni 12 mesi 7. Controllo delle condizioni estetiche delle strutture Ogni 12 mesi 8. Controllo della tenuta Ogni 24 mesi 9. Resistenza meccanica Ogni 12 mesi 10. Assenza della emissione di odori sgradevoli INTERVENTI DI MANUTENZIONE Intervento Periodicità 1. Pulizia Periodicamente (almeno una volta l anno) 2. Interventi di pulizia delle caditoie Ogni 6 mesi (e comunque quando necessario) 3. Trattamento di consolidamento delle parti strutturali 4. Trattamento protettivo delle parti strutturali Quando necessario Quando necessario Ripristino impermeabilizzazione Quando necessario 6. Ripristino resistenza meccanica Quando necessario 7. Eliminazione emissione di odori sgradevoli Quando necessario 8
10 DESCRIZIONE RIDOTTA: ELEMENTI ACCESSORI IN METALLO. Descrizione estesa La presente sezione interessa precisamente: - griglie per caditoie in ghisa sferoidale; - chiusini per pozzetti in ghisa sferoidale; - pozzetto per caditoie; - scalini a pioli in metallo a corredo dei pozzetti. MANUALE D USO Prima dell installazione degli elementi metallici è necessario verificare che le pareti dei pozzetti siano perfettamente piane e livellate. In particolare le griglie di raccolta delle acque meteoriche sono concepite per essere attraversate con continuità dalle acque pluviali. Conseguentemente la perfetta efficienza è necessaria una opportuna e periodica manutenzione. E necessario controllare periodicamente l integrità degli elementi metallici in genere; particolare attenzione deve essere riposta per la verifica di stabilità di elementi il cui degrado può compromettere la sicurezza degli operatori (scalini a pioli). Per quanto attiene ai chiusini, le verifiche e le valutazioni comprendono la capacità di apertura e chiusura, la resistenza alla corrosione, la capacità di tenuta ad infiltrazioni di materiale di risulta. Eseguire periodicamente una lubrificazione delle cerniere e delle parti apribili. MANUALE DI MANUTENZIONE Anomalie riscontrabili Possibili cause 1. Intasamenti 1. Riduzione della luce di filtrazione 2. Mancata pulizia della griglia 2. Corrosione 1. Difetti del materiale 2. Attacco di agenti aggressivi 3. Deformazione 1. Sollecitazioni superiori a quelle di progetto 2. Eccessive dilatazioni termiche 4. Accumulo di polverei Formazione di patina biologica 1. Sviluppo di microrganismi Manutenzioni eseguibili direttamente dall utente Risorse necessarie 1. Controlli generali (a vista) 2. Pulizia Acqua, detergenti, spazzole, panni 3. Controllo apertura delle griglie e dei chiusini Lubrificanti 4. 9
11 Manutenzioni eseguibili da personale specializzato 1. Non sono prevedibili interventi di entità tale da non poter essere effettuati direttamente dall utente PROGRAMMA DI MANUTENZIONE La manutenzione dell opera consiste nella costante verifica, manutenzione e/o sostituzione dei manufatti in ghisa posti sulle sedi viarie e pedonali che, causa traffico o assestamenti del sottofondo risultino instabili o danneggiati. PROGRAMMA DI MANUTENZIONE CONTROLLI Programma verifiche e controlli (per rilevare il livello prestazionale qualitativo/quantitativo) Verifica/controllo Periodicità 1. Controllo generale a vista Ogni mese 2. Verifica della stabilità Ogni mese 3. Controllo delle condizioni estetiche Ogni 12 mesi 4. Apertura delle griglie e dei chiusini Ogni 12 mesi INTERVENTI DI MANUTENZIONE Intervento 1. Pulizia tramite spruzzi di acqua o di aria Periodicità Periodicamente 2. Rimozione materiale grigliato Periodicamente 3. Immediata sostituzione degli elementi in ghisa in caso di danneggiamento; Quando necessario 4. Ripristino serraggi bulloni e Quando necessario 10
12 connessioni metalliche Sostituzione di elementi degradati Quando necessario DESCRIZIONE RIDOTTA: PAVIMENTAZIONI STADALI Descrizione estesa La presente sezione interessa la manutenzione delle pavimentazioni stradali in conglomerato bituminoso. MANUALE D USO E necessario controllare periodicamente, tramite verifica visiva, l integrità delle superfici al fine di: - assicurare standard prestazionali delle pavimentazioni coerenti con la classificazione funzionale e con le caratteristiche dell esercizio di ciascuna tratta stradale, in particolare lungo un itinerario; - pervenire, compatibilmente con l ambito di appartenenza della tratta stradale (urbano), ad una omogeneizzazione sul territorio degli standard prestazionali delle pavimentazioni di strade caratterizzate dalla medesima classificazione funzionale e dalle medesime condizioni di esercizio. Si eseguiranno interventi manutentivi mirati al mantenimento dell efficienza funzionale della pavimentazione stessa, prediligendo una manutenzione immediata ai primi segni di deterioramento. La manutenzione della viabilità stradale è, parzialmente, collegata alla manutenzione dei manufatti fognari, che garantiscono contro la formazione di ristagni d acqua. E inoltre necessario verificare che, per eventuali futuri interventi, siano mantenute le pendenze trasversali atte a garantire lo smaltimento delle acque meteoriche e la pendenza longitudinale della pavimentazione sul bordo della laterale, ricorrendo, ove necessario ad eventuali fresature del conglomerato bituminoso. MANUALE DI MANUTENZIONE Per le pavimentazioni in conglomerato bituminoso, oltre a quanto sopra esposto, si consiglia una pulizia periodica eseguita con mezzi meccanici (autospazzatrice, aspirafoglie, autoinnaffiatrice). È consigliato inoltre un moderato uso dei Sali antigelo, poiché, come noto, provocano una forte accelerazione nell usura dei conglomerati bituminosi. MANUALE DI MANUTENZIONE Anomalie riscontrabili Possibili cause 1. Alterazioni delle condizioni della superficie della 1. Temperature d esercizio differenti da quelle di progetto pavimentazione 2. Attacco di agenti aggressivi 2. Alterazioni della regolarità della pavimentazione 1. Sollecitazioni superiori a quelle di progetto 2. Infiltrazioni d acqua 3. Fessurazione della pavimentazione 1. Infiltrazioni d acqua
13 Manutenzioni eseguibili direttamente dall utente Risorse necessarie 1. Controlli generali 2. Sigillatura fessure Bitume 3. Piccoli ripristini pavimentazione Conglomerato bituminoso 4. Pulizia Manutenzioni eseguibili da personale specializzato 1. Ripristino del tappeto di usura. 2. Ripristino della fondazione stradale PROGRAMMA DI MANUTENZIONE CONTROLLI Programma verifiche e controlli (per rilevare il livello prestazionale qualitativo/quantitativo) Verifica/controllo 1. Controllo della regolarità longitudinale 2. Controllo della regolarità trasversale Periodicità Ogni 3-4 anni Ogni 3-4 anni 3. Controllo dell aderenza Ogni 2-3 anni 4. Controllo dei dissesti superficiali Ogni 6 mesi
14 INTERVENTI DI MANUTENZIONE Intervento Periodicità 1. Trattamenti superficiali Quando necessario 2. Rafforzamenti con aggiunta di nuovi strati Quando necessario 3. Rifacimento dei soli strati legati Quando necessario 4. Risanamenti profondi Quando necessario Campi Salentina, lì GIUGNO 2015 Il PROGETTISTA Dott. Ing. Antonio DI GREGORIO 13
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