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1 INCENTIVI REGIONALI PER LE PMI CHE INVESTONO IN RICERCA: TREND, NOVITA E ANTICIPAZIONI di Alessandro Pica Produzione e Logistica >> Sistema di management

2 In un sistema produttivo sempre più caratterizzato dalla necessità di gestire situazioni complesse, contrassegnate da fattori di rischi diversificati e dalla necessità di massimizzare l efficacia degli interventi, solo l insieme di conoscenze, di competenze e capacità, adeguatamente sostenute da un attenta politica su ricerca e sviluppo, possono consentire alle imprese di dotarsi di idonei mezzi in grado di anticipare e soddisfare la domanda dei mercati di riferimento in linea con la costante evoluzione tecnologico-scientifica. I dati relativi al «trend» sugli investimenti in R&S (Ricerca e Sviluppo) nel settore delle imprese sono chiari e marcano le ragioni della nostra premessa: a causa dell interazione di molteplici fattori, tra cui non ultimi quelli culturali, ma certamente strutturali e dimensionali, il settore imprese ha contribuito in quota limitata agli investimenti in R&S. I dati relativi all'anno 2002, ad esempio, mettono in evidenza come la parte di spese in ricerca sostenute dal settore privato sia pari al 49,0% del totale nazionale, mentre nell UE25 la relativa quota è pari a 65,0%, in Giappone a 74,0% e in USA a 75,0%. E opportuno considerare che in Italia si registra una bassa propensione delle imprese agli investimenti in R&S, pur in presenza della quota più alta di ricerca industriale finanziata dallo Stato (11,6% sul totale della R&S realizzata dalla imprese) mentre la stessa percentuale è del 7,1% in Germania, del 9,3% in Francia, del 9,8% nel Regno Unito e dell 11.1% negli Stati Uniti 1. Molte analisi hanno evidenziato che gli scarsi investimenti in R&S da parte delle nostre imprese sono correlati al basso peso che in Italia hanno i settori manifatturieri a alto tasso di contenuto tecnologico (10% su una media europea del 19-22%). Quando la dimensione aziendale è troppo ridotta diviene difficile per un impresa orientarsi alla ricerca e all innovazione, perché tali spese non possono essere inserite in un vero e proprio progetto di sviluppo: l imprenditore si trova fagocitato dalla «routine» gestionale e produttiva; le poche figure al contorno dell imprenditore sono per lo più «generaliste» e non possono sedimentare un «know-how» su cui costruire competenze da far valere come vantaggio competitivo; viene, così, a ridursi la capacità assimilativa dell innovazione e la possibilità di valorizzarla in termini produttivi e di mercato. Se si procede ad una analisi per «macro-area» della spesa di R&S delle imprese si rileva il consistente «gap» esistente tra il dato del Centro-Nord e quello del Mezzogiorno. Anche la componente culturale non è tuttavia da sottovalutare: ad esempio, il miglioramento degli attuali meccanismi di scelta, impiego e valorizzazione del capitale umano per la ricerca, dovrebbe rappresentare un obiettivo prioritario per le Pmi italiane. Infatti il capitale umano è un «asset» cruciale con un carattere trasversale la cui consistenza, sviluppo e valorizzazione, rappresentano gli elementi determinanti per il successo di un gruppo di lavoro, di una istituzione o un intero sistema di ricerca. Generalmente il capitale umano può essere definito come l'insieme delle conoscenze, capacità, competenze e prerogative degli individui, che agevola la creazione del benessere personale, sociale ed economico. Il capitale umano, insieme alle risorse fisiche e finanziarie, costituisce il patrimonio complessivo di ogni sistema economico. A riprova di ciò Il MIUR (Ministero Università e Ricerca Scientifica) considera che la formazione del capitale umano, da conseguire attraverso e in favore della ricerca scientifica e tecnologica, è da considerarsi il più alto livello nella scala formativa di un individuo e ne costituisce l'ultimo anello delle fasi formative di primo, secondo e terzo livello 2. GLI INCENTIVI ECONOMICI L universo-mondo degli incentivi destinati alla ricerca in Italia è rivolto sostanzialmente ad incentivarne due filoni di attività: la ricerca industriale e sviluppo pre-competitivo. 1) la ricerca industriale: s intende quel ramo della ricerca che si occupa del complesso delle attività e degli studi progettuali orientati a fornire soluzioni a problematiche tecnologiche e 1 Fonte dati: Documento di orientamento programmatico del MIUR per il Quadro Strategico Nazionale Fonte: Programma Nazionale della Ricerca Pagina 2 di 11

3 scientifiche, note e individuate, la cui soluzione non è tuttavia nota: questa attività di ricerca ha in sè una necessaria e diretta ricaduta (fall-out) in ambito di applicazione industriale; 2) sviluppo pre-competitivo: è questa l attività di ricerca che applica i risultati della ricerca industriale a livello prototipale intervenendo nell ultima fase prima dell avvio del processo industriale (last step). La ricerca di base, ovvero la ricerca scientifica pura, di carattere anche generico che non ha in sè una necessaria e conseguente ricaduta (fall-out) in ambito d applicazione industriale generalmente non concerne le Pmi e non rappresenta un «target» d incentivazione e agevolazione per queste ultime. Le Regioni in Italia, anche in virtù del recente decreto Bassanini, svolgono un ruolo molto attivo nel campo della Ricerca e dello Sviluppo Tecnologico, sia attraverso lo stanziamento di fondi propri, sia attraverso la gestione dei fondi di derivazione comunitaria. Attraverso le politiche di sviluppo regionali si articola oggi una straordinaria produzione di nuova conoscenza, in particolare nei settori delle nano-tecnologie e dei nuovi materiali, delle biotecnologie, delle tecnologie medicali, delle applicazioni dell'informatica, del software applicativo ed innovativo e dei nuovi sistemi di comunicazione. Ciò prefigura ampi spazi di sviluppo per nuove imprese altamente innovative e la prospettiva di nuova occupazione qualificata. STRUMENTI FINANZIARI A LIVELLO NAZIONALE E tuttavia opportuno in questa sede citare anche i principali strumenti finanziari a livello nazionale in quanto complementari con gli stessi incentivi regionali alla ricerca: Il Fondo Agevolazioni Ricerca (FAR) - di competenza del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca - agevola iniziative caratterizzate da prevalente attività di ricerca industriale, realizzate anche in collaborazione con Università e/o centri di ricerca. Le agevolazioni, dopo una procedura istruttoria di tipo valutativo, possono essere concesse alternativamente nelle seguenti forme 3 : a. finanziamento agevolato congiuntamente a un contributo a fondo perduto: la copertura finanziaria degli investimenti può arrivare al 100% dei costi previsti; b. contributo in conto interessi - concesso a fronte di un finanziamento ordinario - congiuntamente a un contributo in conto capitale. La copertura finanziaria degli investimenti può arrivare anche al 95% dei costi previsti. Il Fondo Innovazione tecnologica 4 (FIT) - di competenza del Ministero delle Attività Produttive - agevola programmi di ricerca a prevalente carattere di sviluppo precompetitivo, presentati da imprese anche in collaborazione con Università e/o enti di ricerca. Le agevolazioni consistono in un finanziamento agevolato congiuntamente a un contributo a fondo perduto: la copertura finanziaria dell investimento può arrivare anche al 100% dei costi. Il Pacchetto Integrato Agevolazioni (PIA) - di competenza del Ministero delle Attività Produttive - incentiva progetti di ricerca agevolabili sul Fondo Innovazione Tecnologica e investimenti industriali agevolabili con la legge «488/92 Industria». Gli incentivi prevedono un finanziamento agevolato congiuntamente a un contributo a fondo perduto: la copertura finanziaria dell investimento può arrivare anche al 100% dei costi ammessi. Il Fondo di Garanzia favorisce l accesso delle Pmi alle fonti finanziarie attraverso la concessione di garanzie e contro-garanzie: le agevolazioni possono essere cumulate, entro le intensità d aiuto massime previste dalla normativa comunitaria, con gli incentivi previsti dalla Legge «598 Ricerca». La «Sezione tecnologie digitali» del Fondo di Garanzia rilascia garanzie su finanziamenti - di importo non superiore a 200 mila euro - concessi a piccole e medie imprese che realizzino investimenti in tecnologie digitali 3 I meccanismi di intervento sono oggetto di riforma di prossima attuazione. 4 L operatività del Fondo secondo il meccanismo a sportello è sospesa dal marzo 2002 per carenza di risorse. Sono tuttavia in corso bandi tematici e territoriali. Pagina 3 di 11

4 finalizzati all introduzione di innovazioni di prodotti e servizi ed alla integrazione dei processi aziendali. La «Sezione tecnologie digitali» può intervenire concedendo garanzia diretta a banche e intermediari finanziari o contro-garanzia a confidi e fondi di garanzia gestiti da banche o da intermediari finanziari: la garanzia è rilasciata a titolo gratuito su tutto il territorio nazionale. La percentuale massima di copertura concedibile dalla Sezione è pari all 80% dell importo del finanziamento, nel caso di operazioni di garanzia diretta, ed al 90% dell importo garantito dai confidi o altri fondi di garanzia, nel caso di controgaranzia. Anticipazioni per investimenti in capitale di rischio (Legge 388/00): La legge 388/00 art. 103 e partecipazioni al capitale di rischio - favorisce l'accesso al capitale di rischio di piccole e medie imprese. Gli interventi prevedono la concessione di anticipazioni finanziarie pubbliche a banche e intermediari finanziari - preventivamente accreditati presso il Ministero delle Attività Produttive - finalizzate alla acquisizione di partecipazioni temporanee e di minoranza nel capitale di rischio di: a. nuove imprese, a fronte di programmi pluriennali di sviluppo di processi produttivi, prodotti e servizi nel campo dell ICT; b. nuove imprese, a fronte di programmi pluriennali di sviluppo innovativi e ad elevato impatto tecnologico; c. Pmi localizzate nelle aree di cui agli obiettivi 1 e 2, a fronte di programmi pluriennali di sviluppo. STRUMENTI FINANZIARI DI NATURA REGIONALE Per quanto concerne viceversa gli strumenti finanziari di natura regionale in favore della Ricerca e Sviluppo per le PMI, la Legge 598 «Ricerca» riveste certamente un ruolo di primario livello; le regioni possono adottare anche strumenti finanziari complementari, tramite le proprie società finanziarie regionali, per le cui peculiarità si consiglia tuttavia un approccio territoriale diretto da parte delle imprese per l impossibilità di tracciare un quadro organico e esaustivo in questa sede. In merito alla Legge 598 Ricerca tale strumento agevola i progetti di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo di durata non superiore a 3 anni, finalizzati ad acquisire nuove conoscenze necessarie al miglioramento di prodotti, servizi e processi produttivi esistenti. Il nuovo strumento per la ricerca è stato attivato nelle Regioni Lazio, Molise, Toscana, Liguria, Puglia, Marche, Umbria, Piemonte, Basilicata e Campania con modalità operative diverse tra loro. La legge 598/94 «Ricerca» adotta inoltre una procedura istruttoria di carattere valutativo finalizzata a selezionare le imprese in base alla loro capacità finanziaria di realizzare il progetto, alla validità tecnica, scientifica ed economica del progetto, alla efficacia di quest ultimo di accrescere la competitività dell impresa. Tra i costi agevolabili rientrano le spese per il personale dipendente di ricerca, il costo delle strumentazioni, attrezzature e/o macchinari, materiali direttamente imputabili all attività di ricerca, servizi di consulenza, spese generali. Medio Credito Centrale (MCC) è leader nel settore degli incentivi alla ricerca; la banca gestisce infatti i principali interventi agevolativi disponibili per le imprese a livello nazionale ed è concessionario e gestore unico a livello regionale per la Legge «598 ricerca». MCC gestisce le agevolazioni previste dalla citata Legge «598 ricerca», quale specifico e mirato strumento a favore degli investimenti in ricerca e sviluppo pre-competitivo delle Pmi. A livello nazionale, viceversa MCC, in qualità di banca convenzionata con il Ministero dell Istruzione Università e Ricerca e con il Ministero delle Attività Produttive ad oggi ha acquisito oltre progetti per ricerca industriale e pre-competitiva per oltre 2,5 miliardi di euro di investimenti in ricerca confermando la sua posizione di leadership in questo settore. Le attività di valutazione dei progetti di ricerca sono svolte in stretta collaborazione con esperti scientifici di settore provenienti dalle principali Università italiane ed Enti pubblici di ricerca. Pagina 4 di 11

5 E opportuno rammentare che le linee di incentivazioni alla ricerca industriale e/o sviluppo precompetitivo regionali, ovvero afferenti al tema del Trasferimento Tecnologico, possono essere considerate agevolazioni complementari rispetto a quelle nazionali, e sono state da sempre tarate dalle Regioni su «target» di progetti di piccola/media dimensione (in genere si incentivano progetti di importo non superiore a ,00); stiamo infatti parlando di incentivi rivolti solo ed esclusivamente a Pmi e non anche alle Grandi imprese (come invece avviene sulle normative nazionali). Si può affermare, in linea generale, che le normative di incentivazione regionali siano accessibili ad una platea molto vasta di Pmi di produzione o di servizi; i requisiti di accesso agli incentivi sono incentrati, generalmente, ad individuare i soggetti ammissibili prima di tutto sulla base delle attività economiche (Cod.ISTAT) da questi espletate con particolare riferimento al progetto di ricerca per il quale si chiedono le agevolazioni. Le Pmi che risultano ammissibili dal punto di vista dell attività economica e dei requisiti formali di accesso alle agevolazioni richiesti dai bandi regionali, devono possedere inoltre adeguate ed idonee strutture ove realizzare i progetti di ricerca, adeguato «know how» necessario a dare concreta attuazione al progetto di ricerca, un'adeguata struttura economico finanziaria ed infine è necessario che il progetto di ricerca sia realmente innovativo; é tuttavia necessario ricordare che in ogni bando regionale sono stabiliti specifici requisiti di accesso, in funzione delle diverse politiche industriali che ciascuna amministrazione regionale Il processo istruttorio Il processo istruttorio espletato sulle domande di finanziamento presentate in ambito della Legge 598 da parte delle Pmi è volto a verificare: l utilità del progetto per innovazioni di prodotto e di processo in termini di accrescimento della competitività dell impresa; l idoneità/qualità del soggetto proponente per la realizzazione del progetto; i contenuti di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo del progetto di investimento; la congruità e pertinenza dei costi indicati per la realizzazione del progetto; la capacità finanziaria dell impresa beneficiaria a realizzare il progetto. Nelle verifiche e analisi dei punti a, b, c il gestore/concessionario si avvale anche della consulenza scientifica e tecnologica di docenti universitari iscritti nell'albo del MIUR I Bandi attualmente aperti sono quelli della Regione Piemonte, che ha aperto il bando il 18/01/2006 fino al 31/03/2006 mentre la Regione Liguria ha aperto il bando il 01/12/2005 che si è chiuso recentemente al 31/01/2006. La Regione Liguria ha adottato un meccanismo a bando stabilendo un periodo temporale entro il quale le imprese interessate possono presentare le domande di agevolazione complete di tutta la documentazione richiesta. La Regione Piemonte ha invece attivato la linea di intervento utilizzando una procedura d invio telematico grazie alla quale il bando potrà essere chiuso anche prima delle date stabilite (18/01/ /03/2006) qualora le agevolazioni richieste dalle imprese superino del 30% gli stanziamenti disponibili ( 70 MLN ) e contemporaneamente sia esaurita una riserva fondi (costituita nell'ambito del citato stanziamento) di 25 MLN dedicata esclusivamente alle imprese operanti nei settori del tessile, automotive e abbigliamento. E auspicabile che anche le esperienze maturate da altre Regioni, come ad esempio Marche, Lazio, Umbria, Basilicata, siano proposte nuovamente; le amministrazioni regionali si sono da sempre dimostrate molto sensibili alle esigenze delle imprese che desiderano investire in Ricerca e Sviluppo. Strumento utile per le imprese al fine di essere aggiornate sulla Legge 598 Ricerca è rappresentato dal sito internet di MCC ( e dalla «newsletter» cui è possibile iscriversi: infatti, tutta la documentazione necessaria per accedere agli incentivi, le news sulle aperture dei bandi, le informazioni tecniche, i dati statistici ecc. sono disponibili on line. Pagina 5 di 11

6 Da segnalare come particolarmente interessante il bando aperto dalla Regione Piemonte il 18/01/2006 in quanto ripropone l esperienza del precedente bando del Le domande possono essere presentate tramite invio telematico seguito poi dal necessario invio cartaceo della documentazione a corredo. Nella linea di intervento le agevolazioni alle imprese sono costituite da un «mix» di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato tale da poter garantire alle Pmi subito una copertura finanziaria del progetto di ricerca fino ad un massimo del 65% (aspetto fondamentale questo viste le difficoltà di accesso al credito incontrate dalle imprese); ovviamente il finanziamento agevolato dovrà essere restituito ad un tasso di interesse molto basso (al di sotto dell'1%) solo dopo l'erogazione a saldo dell'intervento. Le domande di intervento relative a progetti di R&S di importo compreso tra ,00 a ,00 (nel bando 2004 l importo massimo del costo del progetto era invece pari a ,00) potranno beneficiare di un intervento agevolativo non superiore a ,00 (nel precedente bando il limite era pari a ,00). La compilazione «on line» e la trasmissione via Internet delle domande permette alle imprese di avere un riscontro immediato del buon esito dell invio, ed alla Regione di monitorare in tempo reale lo stato dell assorbimento delle risorse stanziate, così come la Regione Piemonte anche la Regione Marche ha adottato tale procedura. Pagina 6 di 11

7 70 10,8 40,5 3 9,2 1,5 15,3 79,3 8,5 50,5 Tavola 1 - Situazione al 2 febbraio 2005 (in Ml di Euro) Piemonte 70 Liguria 10,8 Toscana 40,5 Umbria 3 Marche 9,2 Lazio 15,3 Molise 1,5 Campania 79,3 Puglia 50,5 Basilicata 8,5 Totale 288,6 (*) Fonte dati: MCC Spa Pagina 7 di 11

8 Nella Tavola 1 è illustrata la situazione a febbraio 2005 degli incentivi stanziati Ulteriori novità inerenti gli incentivi alla Ricerca e Sviluppo regionale possono essere di seguito riassunte tra le più recenti e rilevanti: la Regione Umbria ha stanziato contributi per 6,74 milioni di euro in R&S a fronte di progetti con un costo preventivato di 20,5 milioni di euro: la regione Umbria, con la determinazione dirigenziale n del , ha accolto 31 progetti presentati nel dicembre 2004 a valere sulla legge 598/94 ricerca industriale e sviluppo precompetitivo. La misura prevedeva inizialmente uno stanziamento di 3 milioni di euro che è stato successivamente incrementato di ulteriori 3,7 milioni, comprensivi di 1,78 milioni di fondi CIPE. Nel dettaglio sono state agevolate 16 imprese situate in Obiettivo 2, per un totale di 3,37 milioni di euro Con un decreto del 28 dicembre 2005 il Ministero dell Università e della Ricerca ha stanziato 25 milioni di euro a valere sulle risorse del FAR per progetti di ricerca, sviluppo precompetitivo, formazione, nel settore della meccanica avanzata da realizzarsi nella Regione Emilia-Romagna; attraverso tali progetti, si intendono promuovere le attività rivolte all acquisizione di nuove conoscenze finalizzate alla messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi, servizi, o al miglioramento di quelli esistenti, nonché contribuire alla promozione di piattaforme tecnologiche a rete per la ricerca industriale nei comparti produttivi della meccanica avanzata in Emilia-Romagna. In particolare i progetti dovranno riguardare uno solo dei seguenti temi: studio e progettazione di sistemi meccanici intelligenti, metodi innovativi per l ingegneria meccanica, materiali, superfici e nano-fabbricazione per la meccanica avanzata. La domanda può essere presentata da imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni e/o di servizi, imprese che esercitano attività di trasporto, imprese artigiane di produzione, centri di ricerca, consorzi e società consortili, i parchi scientifici e tecnologici, così come previsto dal decreto ministeriale n. 593 dell 8 agosto Saranno considerati ammissibili i progetti con durata massima di 36 mesi e un costo preventivato compreso tra 1 milione di euro e 2,5 milioni di euro, comprensivi di attività di formazione correlata ai progetti scientifici proposti, di costo non inferiore al 10% del totale del costo per la ricerca e di durata massima pari a 24 mesi. Le attività devono essere interamente sviluppate nell area territoriale della regione Emilia-Romagna, ad eccezione di una quota massima del 20% del costo totale a titolo di consulenza e/o prestazione di terzi, qualora vi sia la accertata impossibilità di reperire analoghe competenze nel territorio regionale. A livello nazionale sono stati altresì stanziati otto milioni di euro a favore di attività di ricerca industriale, sviluppo pre-competitivo ed alta formazione nel settore delle biotecnologie finalizzate alla valorizzazione, alla qualità e alla sicurezza delle produzioni agro-alimentari della Regione Puglia: è quanto previsto dal bando del Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca emanato con il Decreto 22 dicembre 2005; le domande possono essere presentate da imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni e/o di servizi, imprese che esercitano attività di trasporto, imprese artigiane di produzione, centri di ricerca, consorzi e società consortili, i parchi scientifici e tecnologici. I progetti devono avere durata massima di 36 mesi e costo compreso tra euro 3 milioni di euro, con almeno il 10% dedicato alla formazione attraverso specifici percorsi della durata compresa tra 12 e 24 mesi. Il Ministero delle Attività Produttive ha incrementato la dotazione finanziaria del 2 Bando PIA Innovazione con uno stanziamento aggiuntivo di 155 milioni di euro, ai sensi dell art.8 della Legge 80/05 (riforma degli incentivi). Nel dettaglio 55 milioni sono destinati alle iniziative di sviluppo pre-competitivo mentre 100 milioni andranno ad agevolare quelle di industrializzazione; il provvedimento, adottato con due decreti ministeriali del 29 dicembre 2005 in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, consentirà di agevolare le imprese che occuperanno una posizione non utile per fruire degli incentivi nelle graduatorie che stanno per essere emanate; Il 2 Bando PIA Innovazione, emanato con la circolare n del 28 aprile 2004 e chiuso il 30 luglio 2004, prevedeva inizialmente una dotazione finanziaria di 335,4 milioni di euro finalizzata a promuovere le iniziative di sviluppo pre-competitivo e i conseguenti investimenti per la industrializzazione dei risultati nell ambito di unità produttive localizzate nelle aree Obiettivo 1. Pagina 8 di 11

9 Sul fronte FIT le imprese che hanno presentato domanda per le agevolazioni previste dal FIT tra il 18 marzo gennaio 2003 (data di chiusura dello sportello) e che sono rimaste escluse per esaurimento di fondi possono richiedere l ammissione ai benefici previsti dallo stesso FIT secondo le nuove modalità operative in via di definizione.il Ministero delle Attività Produttive, con il decreto del 29 dicembre 2005 pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 7 del 10 gennaio 2006, ha infatti stabilito che le imprese menzionate entro il 9 febbraio 2006 (30 giorni dalla data di pubblicazione sulla G. U.), confermino al Ministero e per conoscenza alla banca concessionaria, pena la decadenza della domanda, il perdurare dell interesse all accesso alle agevolazioni in questione, ribadendo la volontà di svolgimento del programma, anche in relazione alla sua attualità tecnologica. Contestualmente le stesse imprese dovranno dare l assenso all eventuale concessione delle agevolazioni nelle forme che saranno previste dal MAP e dal MEF ai sensi della legge 311/04, sempre che i programmi rientrino nelle tipologie previste dall apposito decreto ministeriale. Da segnalare, infine, quale recente novità a livello nazionale per il mondo della R&S, il portale ericerca ( presentato il 14 dicembre 2005 alla presenza del Ministro dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Letizia Moratti, che nei propri obiettivi di servizio intende favorire una più completa informazione sui risultati del sistema della ricerca italiana, la promozione e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica tra i cittadini, la messa in rete delle migliori esperienze di ricerca del nostro Paese e un migliore accesso a tutti coloro che sono interessati a questo settore. Il Portale si rivolge anche al sistema delle imprese e delle PMI, favorendo l'incontro e lo scambio di conoscenze tra il mondo della Ricerca e il sistema imprenditoriale, anche concretamente, ad esempio attraverso strumenti che favoriscano il trasferimento tecnologico e attività di spin-off per diffondere sul mercato le conoscenze sviluppate nelle strutture di ricerca. Il Portale ericerca conterrà quindi, tra gli altri argomenti: comunicati stampa, il PNR gli enti ed istituzioni di ricerca, progetti internazionali, i protagonisti eccellenti della ricerca italiana, una rassegna stampa internazionale, documenti e banche dati, la normativa e i regolamenti, i decreti Direttoriali/Ministeriali, i laboratori di ricerca, i progetti di ricerca, i casi di studio, i tipi di finanziamento, i marchi e i brevetti, i distretti tecnologici, gli accordi bilaterali, gli spin-off universitari, le lauree scientifiche, manifestazioni ed eventi, i premi e i riconoscimenti, musei ed associazioni di divulgazione, l'anagrafe delle competenze, i contributi dei ricercatori, i prototipi, percorsi di formazione, le pubblicazioni scientifiche, opportunità di lavoro. Pagina 9 di 11

10 Ricerca applicata e Innovation-buy: il sostegno a ricerca e innovazione da Sanpaolo Imprese Facilitare le aziende ad affrontare gli investimenti qualificanti per la competitività. Questo l obiettivo che ha spinto il Gruppo Sanpaolo IMI a creare un offerta per l attività di ricerca nelle aziende ovvero l acquisizione sul mercato di tecnologie innovative. I finanziamenti alla Ricerca Applicata sono disponibili per le imprese di qualsiasi settore e dimensione, escluse quelle operanti nel settore difesa, impegnate in progetti quali: RICERCA APPLICATA la realizzazione di nuovi prodotti, processi produttivi e servizi tecnologicamente innovativi; il completamento dello sviluppo di nuovi prodotti, processi o servizi tecnologicamente innovativi, già in corso di realizzazione al momento della richiesta di finanziamento; il miglioramento tecnologico di prodotti, processi produttivi e servizi esistenti. Accanto all'attività di ricerca svolta internamente dall'azienda, Sanpaolo Imprese ha inoltre creato un prodotto per favorire l'acquisizione sul mercato dell'innovazione. Con Innovation-buy l'azienda ha la possibilità di affrontare: INNOVATION BUY acquisto di beni materiali ed immateriali per l'innovazione tecnologica di una o più fasi dell'attività d'impresa; commesse a terzi per studi e/o progetti volti a definire il riposizionamento strategico e organizzativo dell'impresa; commesse a terzi per studi e/o progetti diretti a realizzare interventi di innovazione tecnologica dei prodotti ovvero di una o più fasi dell'attività d'impresa; acquisto di tecnologie innovative, da trasferire nei prodotti/processi aziendali, e dei connessi interventi di trasferimento e personalizzazione; acquisto di formazione e addestramento connessi agli interventi compresi nel piano Pagina 10 di 11

11 GLOSSARIO CAPITALE DI RISCHIO E l insieme dei mezzi finanziari di un impresa il cui rimborso nei confronti dei finanziatori ha luogo in dipendenza dei risultati gestionali. Il capitale sociale costituisce la più tipica forma di capitale di rischio; vi rientrano le fonti di finanziamento il cui rimborso è oggetto di postergazione rispetto ad altri crediti, quali il prestito subordinato. SPIN-OFF Gli SPIN OFF rappresentano una strategia necessaria allo sviluppo di sistemi definiti anche come "corporate governance", capaci di aggregare Impresa ed Università ed altri Enti pubblici e privati, entro un rinnovato scenario di sviluppo distrettuale, complessivamente capace di ammortizzare, sotto il profilo finanziario e di ricerca, le nuove strategie del mercato di livello internazionale.. Documento reperibile, assieme ad altre monografie, nella sezione Dossier del sito Documento pubblicato su licenza di WKI - Ipsoa Editore Fonte: Pmi Il mensile della piccola e media impresa Copyright: WKI - Ipsoa Editore Pagina 11 di 11

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