Il ruolo delle Mutue Sanitarie Integrative
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1 Il ruolo delle Mutue Sanitarie Integrative Matteo Lippi Bruni e Cristina Ugolini Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna Roma, 3 Ottobre 2012
2 Le motivazioni di una ricerca sulle Mutue Sanitarie Il contesto socio-economico evidenzia da tempo : una rapida modificazione dei bisogni di tutela e della domanda di assistenza; una difficoltà crescente del sistema pubblico a convogliare adeguati volumi di risorse e a proporre modelli di intervento sufficientemente flessibili. L indagine scaturisce da esigenze complementari: da un lato esiste fra gli studiosi un crescente interesse conoscitivo per soluzioni organizzative che si propongano di rinnovare il sistema di protezione sociale; dall altro, le organizzazioni mutualistiche, attraverso FIMIV, hanno manifestato l esigenza di un approfondimento analitico dell attività da esse svolta.
3 Obiettivi specifici della ricerca fornire una ricognizione aggiornata di dimensione e assetti organizzativi delle mutue sanitarie integrative. quantificare i livelli di copertura dei rischi connessi alla salute attualmente garantiti e le modalità con cui la protezione viene realizzata; comprendere le modalità operative attraverso cui sono andate definendosi le relazioni fra mutue sanitarie, i propri soci, gli stakeholders del territorio e con gli altri soggetti del terzo settore. elaborare considerazioni sul ruolo che queste svolgono all interno del più ampio sistema di protezione sociale, al fine di mettere in evidenza tanto le specificità identitarie che costituiscono elementi di forza, quanto per rilevare eventuali criticità e fattori di debolezza.
4 Struttura del lavoro Il volume è articolato su cinque capitoli Nel primo capitolo si definisce il contesto in cui opera la mutualità volontaria sintetica ricognizione storica del fenomeno assetto giuridico caratteristiche distintive e tendenze più recenti proprie dell attività delle organizzazioni mutualistiche Illustrazione resa possibile dall analisi di un ampio materiale istituzionale messo a disposizione dalle SMS (statuti, bilanci sociali etc ). Il secondo capitolo analizza il contributo che le mutue sanitarie, e più in generale le organizzazioni del terzo settore, possono apportare al rinnovamento del sistema di welfare alla luce dell odierno contesto socioeconomico.
5 Struttura del lavoro 2 Il terzo capitolo affronta i problemi relativi alla protezione contro i rischi connessi alla salute in presenza di un soggetto pubblico dominante. analisi comparativa finalizzata ad inquadrare il tema dell integrazione delle coperture sanitarie nel contesto europeo Ruolo SSN italiano e limiti delle possibilità di intervento di fronte ai vincoli macroeconomici e al differenziarsi della domanda di assistenza Evoluzione normativa sul ruolo dei fondi sanitari integrativi. Il quarto capitolo approfondisce l attività svolta dalle mutue sanitarie integrative attraverso dati raccolti con la somministrazione di un questionario alle organizzazioni attive nel settore. Il quinto capitolo si propone di analizzare il valore aggiunto sociale prodotto dalle organizzazioni oggetto di indagine (relazione S. Rago)
6 Il questionario Uno degli aspetti di maggiore innovazione della ricerca è rappresentato dalla somministrazione di un questionario strutturato alle principali Società di Mutuo Soccorso impegnate in ambito sanitario e sociosanitario gruppo di lavoro formato da membri Unibo (Ugolini, Lippi Bruni), AICCON (Rago, Venturi) e FIMIV (Putzolu, Vergassola, Piermattei). Il questionario si compone di diverse sezioni che coprono i seguenti ambiti: caratteristiche generali; prestazioni rimborsate; specificità identitarie e organizzative. Comparabilità con indagini precedenti (Nomisma-Criep, 2003, Giannoni 2001) sui fondi sanitari. Per la prima volta un indagine si focalizza in modo specifico sulle Mutue sanitarie integrative.
7 Il campione di riferimento Al fine di fornire un efficace rappresentazione dell attività di copertura dei rischi connessi alla salute in Italia dalle SMS, FIMIV ha individuato un campione di 22 Società di Mutuo Soccorso. Di queste, 18 sono state il fulcro della ricerca, in quanto fortemente impegnate nell area sanitaria. Per 14 SMS è stato possibile avere informazioni esaustive (Gruppo A), Per 4 SMS l informazione è stata fornita non è stato possibile ottenere i dati sui ai volumi di prestazioni coperti (Gruppo B). Le ulteriori 4 SMS sono attive solo in modo limitato nell area sanitaria, ma costituiscono utili esempi per comprendere forme organizzative e le azioni a sostegno dei soci messe in atto dalle Sms. Le informazioni di natura quantitativa sono però state escluse per il limitato coinvolgimento nell area di specifico interesse per la ricerca(gruppo C).
8 Caratteristiche generali: dimensione Le 18 Società di Mutuo Soccorso censite coprono oltre associati. Un organizzazione si distingue in modo marcato da tutte le altre, ovvero la Mutua Cesare Pozzo, che arriva a raccogliere sull intero territorio nazionale circa assistiti. La dimensione media per le restanti organizzazioni censite si attesta poco al di sotto della soglia dei soci, con quattro mutue, oltre alla Cesare Pozzo, che arrivano a raccogliere più di associati. Ciò conferma come molte di queste organizzazioni registrino un numero di soci contenuto. Tale caratteristica sembra in grado di produrre: vantaggi in termini di coesione della base sociale e forte profilo identitario; Non possono però essere trascurati anche i possibili svantaggi di tali limiti dimensionali scenario di crescente competizione difficoltà a ampliare la propria gamma di interventi in particolare verso aree innovative ma complesse da gestire da un punto di vista attuariale in presenza di gruppi relativamente piccoli.
9 Composizione professionale e familiari La percentuale di lavoratori dipendenti oscilla tra l 87% e il 98%. Peso molto inferiore hanno i pensionati (7%) e i lavoratori autonomi (3%). Esistono però due importanti eccezioni (Campa e MOA -Varese) in cui la maggioranza dei soci sono lavoratori autonomi. Quest ultimo dato sembra confermare come la soluzione mutualistica possa costituire un assetto organizzativo sufficientemente flessibile per rispondere ai bisogni di un ampia gamma di soggetti e categorie. L assistenza mutualistica estesa ai familiari è rilevante (oltre il 20% dei soci) solo in 5 mutue, mentre in media non si supera il 4%.
10 Caratteristiche anagrafiche Età media dei soci iscritti pari ad anni 51. Fascia più rappresentata quella anni (45%), seguita dal gruppo (39%). Meno rappresentati i minori (2%) ed i soggetti > 75 anni (4%), dato che l estensione al nucleo familiare non interessa tutte le mutue. L età media relativamente elevata suggerisce come la dichiarata avversione per politiche di scrematura dei rischi trovi un riscontro effettivo in pratica. L acquisizione di una maggiore capacità di coinvolgimento di fasce relativamente giovani della popolazione può costituire uno spazio di opportunità di futura crescita: oltre agli elevati costi delle polizze commerciali individuali, la diffusione di forme di lavoro atipico può rendere più problematico per questi l adesione a forme di natura contrattuale.
11 Distribuzione territoriale Oggi un numero molto limitato di mutue (4) segnala di conservare vincoli territoriali per l adesione, tale specificità riguarda oggi le organizzazioni di dimensione più ridotta e di conseguenza caratterizzate più di frequente da uno stretto rapporto con il territorio di origine. La massima concentrazione di soci è presente nel Centro (63%), Nord-Ovest (16%), Sud e isole (11%), Nord-Est (10%). Qualora si escluda Cesare Pozzo, il Nord Ovest si caratterizza come l area a più alta concentrazione di aderenti (56%).
12 L adesione alle Mutue La maggior parte delle adesioni (81%) avviene in modo individuale, mentre il 19% delle adesioni avviene tramite accordi di tipo collettivo. Ciò segnala come le Mutue sanitarie siano una soluzione particolarmente efficace per gruppi di individui che non hanno la possibilità di beneficiare di forme di copertura mediante accordi contrattuali. Allo stesso tempo i casi (ancora) limitati di adesione in forma collettiva, identificano una potenziale area di espansione delle organizzazioni mutualistiche.
13 L adesione alle Mutue 2 Natura aperta delle organizzazioni. trova riscontro nel fatto che il limite di età al momento dell iscrizione è presente in poco più di metà delle organizzazioni censite, soglia comunque sempre elevata e dettata dall esigenza di preservare un equilibrio attuariale ma non tale da produrre evidenza di scremature dei rischi. E prevista una quota associativa di ingresso, spesso differenziata tra i soci. I contributi associativi variano solitamente fra i soci in relazione a: programma assistenziale richiesto, età anagrafica dell assistito e dei membri del suo nucleo familiare. L ammontare medio annuo è di 403 euro, con valori massimi attorno ai 2000 euro.
14 Le prestazioni rimborsate nel 2009 Una prima indicazione delle attività svolte dalle SMS si può ricavare guardando alla tipologia di prestazioni che vengono coperte e al relativo ammontare monetario. Non sorprende, considerate le difficoltà di accesso che caratterizzano il sistema pubblico, a causa soprattutto dei tempi di attesa, che la maggioranza delle prestazioni si concentrino nella specialistica e nella diagnostica. Peso molto inferiore in termini di numero di prestazioni hanno i ricoveri ospedalieri (sia in degenza ordinaria che in regime diurno) Il dato si modifica sostanzialmente se si passa a valutare i volumi finanziari dove le 4 macro aree considerate (ricoveri, interventi chirurgici, diagnostica e specialistica). Nel complesso emerge come decisamente rilevante risulta anche il peso delle prestazioni aggiuntive.
15 Dettaglio prestazioni erogate, 2009 TOTALE % PRESTAZIONI EROGATE % Ricoveri ospedalieri ordinari e in Day Hospital % Interventi chirurgici ordinari e in Day Hospital % Visite specialistiche % Prestazioni diagnostiche % PRESTAZIONI AGGIUNTIVE % Interventi di chirurgia refrattiva con laser % Cure e protesi odontoiatriche % Medicina non convenzionale e cure termali % Prestazioni a valenza socio sanitaria % Sussidi % Diarie e assimilate % TOTALE PRESTAZIONI %
16 Spesa annua per gruppi, 2009 PRESTAZIONI EROGATE TOTALE % % Ricoveri ospedalieri ordinari e in Day Hospital % Interventi chirurgici ordinari e in Day Hospital % Visite specialistiche % Prestazioni diagnostiche % PRESTAZIONI AGGIUNTIVE % Interventi di chirurgia refrattiva con laser % Cure e protesi odontoiatriche % Medicina non convenzionale e cure termali % Prestazioni a valenza socio sanitaria % Sussidi % Diarie e assimilate % TOTALE PRESTAZIONI ,0%
17 Le prestazioni rimborsate nel 2009 Per ragioni di continuità e di confrontabilità con i risultati ottenuti dalle ricerche condotte in passato sul tema della sanità integrativa, si è preferito adottare la classificazione economica: PRESTAZIONI SOSTITUTIVE (prestazioni che rientrano nei LEA ma sono fruite in regime privato in strutture pubbliche (intramoenia) e private); PRESTAZIONI COMPLEMENTARI (prestazioni nei LEA ed erogate nel SSN da strutture pubbliche e private accreditate con rimborso del ticket) PRESTAZIONI INTEGRATIVE/AGGIUNTIVE (prestazioni escluse dai LEA).
18 Adottando una classificazione normativa (art.9 D.Lgs.229/99) gli oneri per l accesso al regime di libera professione intramoenia e per la fruizione di servizi alberghieri rientrano nel secondo gruppo. Il termine integrativo utilizzato dal legislatore risponde all obiettivo di creare ai fondi integrativi un mercato che ne consenta uno sviluppo futuro adeguato: da un lato sono integrative (aggiuntive) le prestazioni non coperte dal SSN, dall altro è integrativo anche ciò che è complementare al servizio pubblico coprendo gli oneri a carico degli utenti che si rivolgono ad esso pagando ticket, prestazioni libero professionali intramoenia e prestazioni alberghiere di maggiore comfort. Ruolo riparatorio delle Mutue sanitarie sull equità del SSN.
19 Spesa annua 2009
20 Prestazioni erogate, 2009
21 Modalità di assistenza e struttura organizzativa La modalità in convenzione diretta interessa il 72% delle mutue (84% la frequenza pesata), ovvero 13 Mutue su 18. Di queste, 11 offrono anche la modalità di assistenza in convenzione indiretta, rimborsando le prestazioni secondo formule di assistenza e remunerate mediante un tariffario predefinito. La struttura organizzativa è rappresentata per l 83% (97%) da una rete di strutture convenzionate, costituendo o partecipando alla costituzione della rete in 12 casi su 18 e in 2 casi aderendo ad una rete preesistente. Il numero di strutture convenzionate oscilla tra 3 e 20 in 5 mutue, fino a raggiungere un numero compreso tra 120 e 1000 in 3 casi. 15 Società di Mutuo Soccorso adottano una gestione autonoma sia dal punto di vista amministrativo che per quanto riguarda la liquidazione dei rimborsi, le altre hanno scelto di affidare la gestione ad un assicurazione.
22 Strategie future 7 Società di Mutuo Soccorso dichiarano di non voler modificare ulteriormente i propri pacchetti assistenziali. 13 Società di Mutuo Soccorso intendono ampliare la propria area di attività estendendola in 8 casi ad entrambe le tipologie di prestazioni previste dal decreto ministeriale, assistenza odontoiatrica e sociosanitaria, in 3 casi alle sole prestazioni sociosanitarie, in 2 casi alla sola attività odontoiatrica.
23 La mutualità integrativa oggi Lo stato sociale si trova a dover gestire un elevata complessità sociale e istituzionale. In questo scenario, le Società di Mutuo Soccorso impegnate nel settore sanitario e socio-sanitario sono chiamate ad impegnarsi attivamente, allargando i propri confini sia rispetto alle attività erogate che rispetto alla platea di soggetti coinvolti. L indagine ha evidenziato alcune criticità che sarà necessario superare ma ha anche messo in luce la forte carica identitaria che anima queste organizzazioni.
24 L obiettivo è quello di svolgere un ruolo attivo nella costruzione di un sistema di welfare plurale, potenziando il ruolo del terzo settore non solo dal lato dell offerta ma come organizzatore e collettore della domanda, consentendo ad essa di strutturarsi e ad organizzarsi per acquisire maggiore forza e rispondere così ai crescenti bisogni di tutela della popolazione. Lo scopo ultimo è quello di riaffermare un principio che muove la mutualità fin dalle sue origini: produrre valori e non semplicemente beni o servizi.
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