LE ABILITA MOTORIE IN ETA EVOLUTIVA

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1 LE ABILITA MOTORIE IN ETA EVOLUTIVA Pasquale Gallina Dottore in Fisioterapista Master in Riabilitazione dei Disordini MuscoloScheletrici OMT Orthopedic Manipulative Therapist

2 LE FASI DELL ETÀ EVOLUTIVA 1. Periodo Neonatale 2. Prima Infanzia 3. Seconda Infanzia O Fanciullezza 4. Terza Infanzia 5. Pubertà 6. Adolescenza (dal 1 al 15 giorno di vita) (dal 16 giorno al 2 anno di vita) (dai 2 ai 6 anni) (dai 6 anni alla crisi puberale: anni) (dai anni ai anni) (fino al termine dell'accrescimento somatico: 21 anni per la femmina e 25 per il maschio) Classificazione dell età evolutiva (da De Toni, Lo sport nell età evolutiva) in Luccherini, Cervini T., Cervini C. (Eds.), Medicina dello Sport, cap. XXX, Roma, Ed. SEU, 1960

3 FASI SENSIBILI DELLE CAPACITA MOTORIE NEL PERIODO EVOLUTIVO Schema delle fasi sensibili Forza Rapidità Resistenza Mobilità

4 ABILITÀ MOTORIE Sono quelle capacità di dosare gli impegni muscolari in rapporto al compito da svolgere e attraverso una opportuna distribuzione degli impegni. Tali abilità sono numerose ed è difficile distinguerle una dall altra quando si riproducono nella realizzazione di un azione motoria, e spesso sono una dipendenza diretta di aspetti psichici. Il loro sviluppo è il presupposto fondamentale per una adeguata costruzione tecnica che non sia rigida e schematica

5 . La formazione delle abilità motorie contribuisce a sviluppare le capacità coordinative e la destrezza. Le capacità coordinative sono molto importanti per l apprendimento del giovane calciatore in quanto, come per tutti gli altri sport di resistenza, le abilità specifiche sono dei mezzi di allenamento necessari per lo sviluppo delle capacità di resistenza, e poiché questi movimenti quasi esclusivamente ciclici vengono ripetuti molto spesso, si corre il pericolo di rendere stabile una tecnica difettosa, che in seguito non potrà più essere corretta o, se verrà corretta, lo sarà solo con grande dispendio di tempo.

6 LE ABILITÀ MOTORIE SONO TANTE QUANTE SE NE APPRENDONO E POSSIAMO INDIVIDUARLE PER IL GIOVANE CALCIATORE IN: Capacità di coordinazione Capacità di equilibrio Capacità di ritmo Capacità di reazione Capacità di rapidità Capacità di velocità

7 CAPACITÀ DI COORDINAZIONE E' la particolare caratteristica del sistema nervoso centrale di comporre un atto motorio finalizzato, più o meno complesso, risultante da un insieme di singoli movimenti controllati in intensità, successione e direzione. Essa è frutto di tre diverse caratteristiche: La conoscenza delle posizioni dei segmenti corporei rispetto allo spazio che ci circonda, durante le successive fasi di esecuzione di un movimento.

8 La capacità di inserire lo stimolo nervoso e quindi l intervento muscolare alla giusta intensità e con l esatta successione nel tempo. L intelligenza di comprendere la dinamica del movimento e di realizzarla nella maniera esatta nel tempo più breve

9 Normalmente un gesto si apprende provandolo più volte e correggendo via via gli errori commessi durante le varie ripetizioni. L individuo più dotato di intelligenza motoria arriverà alla corretta esecuzione del gesto in minor tempo e con minor numero di prove. Essa è una dote innata, ma comunque con un allenamento ben programmato in quantità e qualità è sempre soddisfacentemente incrementabile.

10 LA COORDINAZIONE MOTORIA si può educare allenare...? se si come?

11 LE CAPACITÀ COORDINATIVE sono l'espressione di funzioni derivanti da meccanismi neurologici e neuromuscolari tendenti ad organizzare e regolare il movimento

12 LE CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI Capacità di apprendimento motorio Capacità di controllo e regolazione Capacità di adattamento e trasformazione

13 LA CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO MOTORIO è la capacità di modificare progressivamente il proprio comportamento in relazione ad esperienze motorie

14 CONTROLLO E REGOLAZIONE DEL MOVIMENTO è la capacità di «determinare» un gesto in relazione al tempo, allo spazio e agli schemi motori acquisiti

15 LA CAPACITÀ DI ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE cioè, la capacità dì «immergersi nella situazione» e trasformarla in relazione agli avvenimenti

16 ASPETTI GENERALI DELLA RAPIDITÀ E DELLA VELOCITÀ Si intende per RAPIDITÀ la capacità di eseguire azioni motorie in un tempo minimo e senza produzione di affaticamento. Il termine RAPIDITÀ definisce la pura esecuzione del gesto da parte di un singolo segmento del corpo (es.: pugno o calcio nel Karate, lancio di una palla, ecc.)

17 VELOCITÀ indica lo spostamento dell'intero corpo (es.: corsa a piedi).

18 la RAPIDITÀ è una proprietà generale prettamente legata al sistema nervoso. La rapidità è incrementabile in maniera modesta, non oltre il 18-20% del potenziale genetico. Pertanto si può affermare che "rapidi si nasce". la VELOCITÀ è una funzione della rapidità, della forza rapida, della resistenza e della coordinazione ottimale dei movimenti in relazione all'ambiente esterno in cui si svolge l'azione. Pertanto la velocità è più facilmente incrementabile rispetto alla rapidità in quanto si può agire sul miglioramento di diverse capacità.

19 CAPACITÀ DI EQUILIBRIO Con questo termine si intende la capacità di tenere tutto il corpo in condizione di equilibrio (equilibrio statico) oppure di conservare questo stato durante e dopo azioni di movimento, oppure di ripristinare questo stato di equilibrio (equilibrio dinamico). Il grado di espressione di questo equilibrio è determinato sostanzialmente dalle dimensioni della superficie d appoggio. Nel conservare una posizione, il corpo non resta assolutamente immobile, ma oscilla per tutto il tempo in cui essa dura. Il soggetto perde, per così dire, l equilibrio per un momento e lo ristabilisce immediatamente. Il ripristino delle condizioni di equilibrio dopo movimenti rotatori del corpo mette a dura prova questa capacità ponendole condizioni particolarmente difficili.

20 Quanto più perfezionata è la funzione dell equilibrio in un soggetto, tanto più rapidamente egli può ristabilirla. La forma statica e quella dinamica dell equilibrio sono due aspetti di questa capacità che vanno però visti come un tutto unitario. Possiede un buon equilibrio non tanto chi non lo perde mai, ma chi può ristabilirlo velocemente. Il mantenimento dell equilibrio, è facilitato da una esecuzione tecnicamente esatta del movimento.

21 CAPACITÀ DI RITMO È la capacità di comprendere il mutamento dinamico caratteristico di un movimento e di realizzarlo. Le componenti di questa capacità sono la rappresentazione e la percezione di un determinato ritmo di movimento, la comprensione e la riproduzione motoria di ritmi musicali e la rielaborazione di informazioni acustiche, visive e cinestetiche.

22 CAPACITÀ DI REAZIONE Con questo termine si intende la capacità di avviare rapidamente azioni motorie finalizzate in reazione ad un determinato segnale. Può trattarsi di un segnale precedentemente atteso e di un segnale noto non atteso. L azione motoria può essere un azione prestabilita oppure un azione da selezionare fra molte possibilità. Le azioni di risposta si effettuano sulla base di programmi di azione dati, in risposta appunto a segnali adeguati oppure a combinazioni di segnali. Nel nostro caso per segnali o combinazioni di segnali si devono intendere prevalentemente i movimenti degli attrezzi e le modificazioni ambientali. Domina sempre l assimilazione e la rielaborazione degli stimoli visivi

23 METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO I metodi si dividono in induttivo (esplorazione libera o guidata e risoluzione dei problemi) e deduttivo (prescrittivi, misto e assegnazione dei compiti) E importante utilizzarli entrambi poiché il giovane riceve un input dall insegnante e reagisce a tale input sviluppando la propria creatività. Col metodo induttivo è fondamentale il processo di elaborazione delle informazioni da parte dell allievo al fine di svilupparne la competenza motoria. Col metodo deduttivo è invece importante l apprendimento e non in che modo esso si realizza. L allenatore dovrà tener conto di alcuni aspetti come: creare fiducia, mantenere alta la motivazione, eliminare situazioni conflittuali, spronare i giovani senza stressarli, rispettare la gradualità e la multilateralità dell apprendimento, considerare sempre il livello di partenza senza mettere fretta ad un allievo se il suo livello è inferiore agli altri.

24 OBIETTIVO FORMATIVO: Fondamentale sarà migliorare e perfezionare l equilibrio, la capacità di far controllare la posizione del proprio corpo, una giusta suddivisione, a livello di lavoro, dei vari gruppi muscolari e il raggiungimento di movimenti economici e corretti con i quali il giovane calciatore potrà essere artefice dei suoi movimenti e padrone del proprio corpo

25 ESERCIZI ADATTI A STIMOLARE ED A RAFFORZARE L'APPARATO DELL'EQUILIBRIO

26 IN POSIZIONE SDRAIATA 1. Muovere gli occhi aperti ripetutamente verso l'alto e verso il basso, quindi più volte a destra e sinistra 2. Fissare il dito indice di una mano posto a 10 cm dal naso e, continuando a fissarlo, allontanarlo sino a 50 cm dalla faccia. Ritornare nella posizione iniziale. 3. Con gli occhi chiusi ripetere la manovra numero 1 (occhi in alto, in basso, a destra e sinistra). 4. Prima con gli occhi aperti, poi con gli occhi chiusi, seguire anche con la testa i movimenti degli occhi come esercizio 1 (in alto, in basso, a destra e a sinistra). 5. Fissare un punto sulla parete e, mai perderlo di vista, girare la testa verso destra e verso sinistra

27 IN POSIZIONE SEDUTA 6. Con gli occhi aperti fare gli stessi esercizi dei punti 1 e 4 (occhi su e giù, a destra e sinistra; testa su e giù, a destra e sinistra). Non ripeterli a occhi chiusi. 7. Alzare le spalle e farle girare prima in avanti e poi indietro. 8. Con gli occhi aperti e diretti verso il basso piegare il più possibile la parte superiore del corpo verso il basso, come per raccogliere qualcosa dal pavimento, e ritornare lentamente nella posizione di partenza

28 DA FARE IN PIEDI 9. Fare gli esercizi dei punti 1 e 4 (solo con gli occhi aperti). 10. Con gli occhi aperti, fissare un punto su una parete quindi mettersi sulla punta dei piedi e tornare poi alla posizione di partenza, senza mai staccare gli occhi dal punto scelto. 11. Con gli occhi aperti, fare oscillare la gamba destra in avanti e indietro, mantenendo l equilibrio con la parte superiore del corpo; fare lo stesso con la gamba sinistra. 12. Fare come nell'esercizio 11, ma alternando velocemente la gamba destra e sinistra. 13. Passare una pallina da una mano all'altra, tenendo le mani sopra la testa. 14. Spostare una pallina da una mano all'altra facendola passare sotto un ginocchio

29 DA FARE IN MOVIMENTO 15. Camminare attraversando un percorso prima con gli occhi aperti e poi con gli occhi chiusi. 16. Attraversare un percorso ad ostacoli prima con gli occhi aperti e poi chiusi. 17. Camminare lanciando in aria una palla e afferrandola senza farla cadere per terra. 18. Fare giochi con la palla che obblighino a piegarsi ripetutamente e prendere la mira.

30 Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi.

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