Il mercato della moneta

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1 Il mercato della moneta Dopo aver analizzato il mercato dei beni (i.e. i mercati reali) passiamo allo studio dei mercati finanziari. Ricordo che, proprio come nello studio del settore reale (IS), anche qui i prezzi sono costanti: valori nominali e reali coincidono. Qui, in particolare, Moneta nominale (M) = Moneta reale (M/P) Per studiare i mercati finanziari introduciamo il mercato della moneta. In particolare, di seguito, ci occuperemo di: Funzioni della moneta Relazione tra tasso di interesse e corso delle attività finanziarie Mercato della moneta: o Offerta (moltiplicatore della moneta) o Domanda (la trappola della liquidità) Equilibrio del mercato monetario: il tasso di interesse di equilibrio Curva LM Politica monetaria M. Bovi Pag. 1

2 Definizioni utili per studiare i mercati finanziari Risparmio: parte di reddito percepito in un certo periodo di tempo che non viene consumata (dato di flusso: ricomincia da zero ogni volta che ricomincia il periodo). Ricchezza: valore di tutte le attività finanziarie (al netto delle passività finanziarie) in un dato momento (dato di stock: ricomincia dal valore del periodo precedente ogni volta che ricomincia il periodo) Attività finanziaria (=riserva di valore): strumento che frutta interessi per trasferire valore nel tempo con possibilità di essere trasformato in attività liquide. Un individuo che acquista/possiede una riserva di valore (i.e., azioni, obbligazioni, titoli di stato ) posticipa il consumo: la utilizza per fare acquisti nel futuro (cfr. utilità scontata) Investimento finanziario: acquisto di attività finanziarie Intermediari finanziari: istituzioni che ricevono fondi e li usano per accordare prestiti e operare investimenti finanziari Banche: sono una tipologia di intermediari finanziari che hanno la particolarità di partecipare al processo di creazione dell offerta di moneta Moneta (e le sue tre funzioni): 1. Mezzo di pagamento La moneta agevola gli scambi. Pensate alle difficoltà del baratto: siamo sicuri di trovare qualcuno disposto a scambiare le sue cose con le nostre? Che cosa succederebbe se lo stipendio fosse solo in natura (es. in buoni pasto)? 2. Unità di conto. La moneta è l unità di misura con cui vengono quotati i prezzi di tutti i beni. E ovvio che nel sistema deve esserci una sola unità di misura: pensate ai problemi causati dal fatto che alcuni paesi si ostinano ad usare i pollici, i galloni 3. Riserva di valore. La moneta è una riserva di valore poiché mantiene il suo valore nel tempo. Essendo una riserva di valore, allora la moneta è un attività finanziaria? Sì e No. E un attività finanziaria così particolare da essere unica e distinta dalle altre: M. Bovi Pag. 2

3 Differenza tra moneta e le altre attività finanziarie: La moneta non frutta interessi. La moneta è immediatamente liquida (può essere usata immediatamente e senza costi per acquistare beni e servizi); Definendo titoli o obbligazioni le altre attività finanziarie, da queste differenze si può ipotizzare che esistano due differenti mercati: 1. Mercato della moneta 2. Mercato dei titoli Le decisioni di detenere moneta e titoli sono complementari e devono rispettare il vincolo di portafoglio: La somma di moneta e obbligazioni non deve essere maggiore della ricchezza del consumatore. Relazione tra tasso di interesse (i) e prezzo delle attività finanziarie (q) Esempio: t=0 Compriamo un attività finanziaria a sconto, cioè senza cedole. Gli interessi sono dati dalla differenza tra il valore di rimborso e il prezzo pagato (tipo il BOT) Il prezzo q 0 =quotazione del titolo è 91. t=1 Un anno dopo q 1 =100=valore di rimborso del BOT. Quindi: (q 1 -q 0 )/q 0 =(100-90)/90=10/90~0,11. Cioè i~11% In generale, dato che gli interessi sono dati dalla differenza tra il valore di rimborso (che di solito è pari a q 1 =100) e il prezzo pagato (q 0 ), allora la formula è: (q 1 -q 0 )/q 0 =(interessi)/q 0 => quando CRESCE q 0 allora CALA i. In generale possiamo dire che se conosciamo q allora conosciamo anche i e viceversa M. Bovi Pag. 3

4 Dunque ora abbiamo tre mercati: beni, moneta e titoli. Dobbiamo dunque studiare tutti e tre i mercati? No. Ci viene in soccorso la Legge di Walras: Se un economia è composta da n mercati e se n 1 mercati sono in equilibrio, allora anche l n-esimo mercato è in equilibrio. D altronde, l equilibrio nel mercato della moneta definisce l equilibrio nei mercati finanziari poiché, con i nostri tre mercati, i mercati di Moneta e Titoli sono speculari : offrire moneta vuol dire domandare titoli e viceversa. Inoltre, entrambi i mercati hanno lo stesso prezzo: il tasso di interesse Possiamo dunque limitarci ad analizzare l equilibrio sul mercato dei beni e su quello della moneta. Del mercato dei beni abbiamo già detto. Passiamo a quello della moneta. M. Bovi Pag. 4

5 Il Mercato della Moneta (domanda, offerta, prezzo) In questo mercato operano quattro agenti : 1) Risparmiatori 2) Imprenditori (o chiunque necessiti di credito) 3) Banca Centrale: 4) Banche: - Fanno attività di intermediazione tra risparmiatori e imprenditori - Hanno un ruolo nel processo di creazione dell offerta di moneta: la cosiddetta moneta bancaria. Nessun altro intermediario finanziario ha il diritto di creare moneta. M. Bovi Pag. 5

6 Bilancio delle banche I depositi, bancari e in c/c, sono chiaramente una passività delle banche. Le banche usano i depositi per acquisire attività : Riserve bancarie detenute presso la Banca Centrale Prestiti alle imprese Investimenti finanziari: acquisto di titoli Le banche prestano agli operatori molto più di quanto depositato dagli operatori: creano moneta bancaria (cfr. oltre). Ciò giustifica la presenza di riserve: Perché le banche tengono riserve di moneta? Riserve volontarie per motivi precauzionali: 1. Ogni giorno alcuni correntisti della banca prelevano, altri correntisti versano denaro nei propri conti correnti. I prelievi potrebbero essere maggiori dei versamenti. La banca deve tenere a disposizione del contante: cosa fareste se la vostra banca vi dicesse che non potete prelevare dal vostro c/c (che è in attivo?). Chiedetelo ai Greci: hanno esperienza. M. Bovi Pag. 6

7 2. Ogni giorno i correntisti di una banca emettono assegni a favore di correntisti di altre banche e viceversa. Non necessariamente crediti e debiti tra banche si compensano. La banca deve tenere a disposizione del contante. Riserve obbligatorie (legali): Le banche che accettano depositi sono obbligate dalla legge a detenere una frazione dei depositi sotto forma di riserve. I cosiddetti coefficienti di riserva sono normalmente fissati in rapporto ai depositi. La giustificazione teorica dell esigenza da parte della Banca Centrale di imporre alle banche una riserva obbligatoria alle banche si basa sull'ipotesi che vi possa essere un conflitto d'interesse tra il calcolo di convenienza della banca a detenere riserve e la protezione dei depositi: le banche guadagnano prestando, ma dovrebbero comunque essere caute. Nel 2012 la BCE ha fissato il coefficiente r all 1%. Prima era del 2%. Nel febbraio 2015 la People's Bank of China ha ridotto il coefficiente r di 50 punti base: dal 20 al 19,5%. Perché? Ora lo vediamo: M. Bovi Pag. 7

8 Bilancio della Banca Centrale La Banca centrale controlla la BM = CIRC + R Possibili politiche monetarie espansive: QE La BC controlla l ammontare complessivo della BM immessa nel sistema attraverso le operazioni di mercato aperto (compravendita di titoli già circolanti sul mercato finanziario, il cd mercato secondario). La BC acquista titoli => aumenta la liquidità nel sistema => aumenta BM. QE=politica di espansione dell attivo del bilancio della BCE: il QE della Bce dovrebbero far crescerne l attivo a oltre 3000 miliardi di euro entro settembre 2016 che, rispetto ai livelli attuali, si traduce in un espansione di circa il 40%. Riduzione del coefficiente di riserva obbligatoria: La BC richiede meno riserve alle banche (che => hanno più soldi per finanziare le imprese) => aumenta BM. Vediamo analiticamente: M. Bovi Pag. 8

9 Relazione tra Base Monetaria (BM) e Offerta di Moneta (M) Riporto per memoria due equazioni già viste 1) M = CIRC + DB 2) BM = CIRC + R Pertanto abbiamo un moltiplicatore che lega M a BM. Moltiplicatore della BM (cala r => aumenta il moltiplicatore): M. Bovi Pag. 9

10 Dunque: Esempio (la logica dell effetto moltiplicatore è simile a quella del mercato reale): E così via... Per chi ama la matematica, tutti gli effetti moltiplicatori individuano una serie geometrica: Sia q un numero reale. Si dice serie geometrica di ragione q la serie: - se il modulo della ragione q è minore di 1, la serie geometrica converge ed ha per somma 1/(1-q). M. Bovi Pag. 10

11 RIMETTIAMO NELLA SCENA IL CIRCOLANTE (prima era CIRC=0) Il rapporto c = CIRC/DB dipende dalle preferenze delle persone (es. gli anziani preferiscono pagare cash, i giovani con carta di credito). Dipende anche dai costi bancari (c/c, carte,...) per consumatori e imprenditori (es. negozianti e professionisti si lamentano spesso). Ricordiamoci la definizione di BM e mettiamo tutto insieme: M. Bovi Pag. 11

12 E chiaro che anche in questa relazione tra M e BM c è un moltiplicatore: Ecco il grafico dell offerta di moneta che conclude lo studio di M s : M. Bovi Pag. 12

13 L OFFERTA DI MONETA (M s ) Analizzato il lato dell offerta del mercato monetario, passiamo all altro lato: la M d. M. Bovi Pag. 13

14 LA DOMANDA DI MONETA (M d ) Ricordo che la moneta, tra l altro, serve per agevolare gli scambi e come riserva di valore. Puntualizziamo meglio queste sue funzioni per capire cosa c è dietro la M d. Abbiamo tre motivi per domandare/detenere moneta: 1. Motivo delle transazioni: si detiene moneta per effettuare acquisti con regolarità 2. Motivo precauzionale: si detiene moneta per far fronte a impegni di spesa improvvisi e inattesi 3. Motivo speculativo (legato alla moneta come riserva di valore): si detiene moneta in alternativa ad altre attività finanziarie si detiene liquidità da investire in attività finanziarie più remunerative appena risulta conveniente In effetti, dato che la moneta non frutta interessi, allora: tasso di interesse = costo opportunità di detenere moneta vs titoli D altronde, come per ogni altra domanda, c è un vincolo di bilancio: per avere più moneta dobbiamo vendere qualche titolo e viceversa. Da quanto sopra, la M d dipende dal: M. Bovi Pag. 14

15 1. livello delle transazioni (legame positivo): maggiore è il livello delle transazioni, maggiore sarà la quantità di moneta necessaria a farvi fronte: tanto più sono ricco, tanto più domando beni, tanto più domando moneta. Dato che il livello delle transazioni è difficile da misurare, si ipotizza che sia proporzionale al Pil nominale (PY). 2. tasso di interesse (M d speculativa, legame negativo): maggiore è il tasso di interesse, minore è la domanda di moneta e maggiore è la domanda di titoli. Notate che è come al solito: dovendo rispettare il vincolo di bilancio se aumenta il prezzo=costo opportunità della moneta (i.e. il tasso di interesse), allora la scambio col bene divenuto più conveniente (i.e. i titoli). Vediamo ora analiticamente - e poi graficamente - la M d M. Bovi Pag. 15

16 M. Bovi Pag. 16

17 EQUILIBRIO NEL MERCATO MONETARIO Siccome dobbiamo arrivare alla LM=coppie di equilibrio M d =M s nello spazio (Y,i), allora dobbiamo chiederci: Che cosa succede se il Pil aumenta da Y a Y? M. Bovi Pag. 17

18 Che cosa succede se l offerta di M aumenta da M 1 a M 2? M. Bovi Pag. 18

19 Vediamo ora un caso particolare, ma importante in questi anni: La trappola della liquidità: chi domanda moneta per moventi speculativi, confronta il prezzo corrente dei titoli, q, con quello che considera normale, diciamo pari a q e Orbene: se q>q e allora è lecito pensare che q in futuro diminuisca fino a q e Ovvero: oggi i prezzi dei miei titoli sono alti, in futuro saranno più bassi conviene vendere titoli (e detenere moneta) [Ovviamente, vale il viceversa se q<q e ] Sappiamo però che q è inversamente proporzionale al tasso di interesse per cui, generalizzando, possiamo dire che: M. Bovi Pag. 19

20 se molte persone pensano che i prezzi dei titoli caleranno (q>q e ) ovvero se molte persone pensano che i tassi di interesse aumenteranno allora molte persone venderanno titoli e terranno moneta(=liquidità) La trappola della liquidità scatta quando: dato un livello particolarmente basso del tasso di interesse, molte persone pensano che i tassi non possono non aumentare per cui sono disposte a detenere qualsiasi ammontare di moneta: Come vedremo dopo aver studiato il modello IS-LM, in presenza della trappola della liquidità la politica monetaria risulta inefficace. Abbiamo già la curva IS, per il modello IS-LM ci serve la curva LM. M. Bovi Pag. 20

21 La curva LM Curva LM: Coppie di Y e i compatibili con la condizione di equilibrio sul mercato della moneta. La LM risponde alla domanda: Come sono legati - dal lato monetario - i tassi di interesse e il reddito? Rappresentiamo graficamente l equilibrio di mercato nel piano (Y,i), lo stesso della IS M. Bovi Pag. 21

22 Proprietà della Curva LM Coordinate (Y,i) sulla (al di fuori) della LM identificano situazioni di equilibrio (disequilibrio) nel mercato della moneta LM ha inclinazione positiva: La posizione della LM dipende dal livello di M s (ricordo che in prezzi fissi: M s =M s /P Vediamo in dettaglio le ultime due (della prima abbiamo già detto). M. Bovi Pag. 22

23 LM ha inclinazione ( Y/ i) positiva: A parità di i, una LM più piatta implica un maggiore y M. Bovi Pag. 23

24 La posizione della LM dipende dal livello dell offerta di moneta: Già sappiamo che: M. Bovi Pag. 24

25 Dunque: M. Bovi Pag. 25

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