Emergenze Neurologiche
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- Emilio Monaco
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1 Emergenze Neurologiche Anatomia del sistema nervoso Il cervello fa parte del sistema nervoso centrale (SNC) E contenuto nella scatola cranica ed è avvolto da una membrana formata da 3 foglietti LE MENINGI 1
2 COME SI DIVIDE IL SISTEMA NERVOSO? SNC : cervello e midollo spinale. Pensiamo al midollo spinale come ad una estensione del cervello, infatti anche il midollo è avvolto dalle meningi SNP : composto dai nervi cranici, e dai nervi spinali che si propagano dal midollo per portare gli ordini deputati ai movimenti All interno delle meningi, che avvolgono anche il midollo spinale, è presente in discreta quantità un liquido (liquor) che favorisce gli scambi chimici tra le cellule nervose. 2
3 Anatomia del SNC Il peso del cervello è di circa grammi nell uomo e 1100 grammi nella donna E diviso in due emisferi che comandano la parte controlaterale del corpo Presenta una superficie rugosa di colore grigio caratterizzata da molti solchi detti circonvoluzioni. A cosa serve? Controlla e coordina la maggior parte dei movimenti e del comportamento Controlla le funzioni omeostatiche del corpo ( battito cardiaco, respiro, pressione sanguigna, temperatura corporea e regolazione dei fluidi) Controlla le funzioni più avanzate come la coscienza, le emozioni, la memoria, l apprendimento e la pianificazione dei movimenti. 3
4 LE MENINGI Dall esterno verso l interno: 1. Dura madre 2. Aracnoide (emorragia sub aracnoidea) 3. Pia madre Dal punto di vista funzionale: Sistema nervoso centrale Somatico Autonomo Risposte motorie volontarie Risposte motorie involontarie 4
5 Tessuto nervoso al microscopio L unità funzionale del tessuto nervoso è il neurone che ha la funzione di conduzione dell impulso Tali cellule nel corso della vita non vengono rimpiazzate come numero I neuroni hanno la caratteristica di irritabilità e conducibilità. CEFALEA E un disturbo comune, spesso cronico che insorge nell infanzia o nell adolescenza, è più comune nelle donne Può essere accompagnato da nausea, vomito e fotofobia (intenso fastidio provocato dalla luce) Può essere scatenato dallo stress, dalla stanchezza, o essere favorita dall assunzione di vino (solfiti), formaggio, cacao e contraccettivi orali. 5
6 Tipologie di cefalea Cefalea ORIGINE VASCOLARE ORIGINE MUSCOLARE EMICRANIA C. MUSCOLO-TENSIVA Campanelli d allarme 1. C. comparsa dopo trauma 2. C. intensa e improvvisa in pz. con anamnesi negativa 3. Comparsa di cefalea in pz. anziano che racconta caduta a terra (ematoma sottodurale) 4. Terapia con anticoagulanti orali o eparina sottocute 5. Cefalea in bambino in età scolare accompagnata da fotofobia, febbre (>39 C) e rigidità nucale 6
7 Trattamento della cefalea Tranquillizzare il paziente, e allontanare se possibile fonti di stress o agitazione ( ad es familiari agitati) Raccolta dati ed anamnesi Trasporto in ospedale ( se sospetto MSA) Somministrare ossigeno può ridurre l intensità del dolore Non somministrare farmaci È una condizione in cui l apporto di sangue ad una parte di cervello viene improvvisamente a mancare. Le cellule nervoso soffrono per la mancanza di apporto di ossigeno danneggiandosi in modo irreversibile anche fino alla morte. 7
8 Le CAUSE possono essere di duplice natura: ISCHEMICO: dovuti ad occlusione trombotica primitiva oppure ad un intervento embolico. EMORRAGICO: la rottura di un vaso. 8
9 In genere l ictus si manifesta in pazienti gravati da fattori di rischio: IPERTENSIONE CARDIOPATIE IPERCOLESTEROLEMIA DIABETE MELLITO VASCULOPATIE PERIFERICHE Debolezza o paralisi degli arti inferiori o superiori o entrambi Comparsa di asimmetria del viso con eventuale perdita di saliva da un lato della bocca Cefalea Perdita di coscienza Confusione mentale Crisi convulsive 9
10 TRATTAMENTO Chiamare subito personale medico esperto o comunque trasportare il soggetto in ospedale il prima possibile. Intanto, se il soggetto e privo di coscienza: - valutare il livello di coscienza, l orientamento, e se necessario proteggere il soggetto da ogni possibile pericolo. - Verificare la respiazione e se necessario mantenere pervie le vie aeree, (iperestensione della testa e sublussazione della mandibola) 10
11 Se il paziente non respira iniziare respirazione bocca a bocca dopo aver posizionato correttamente il capo. In ospedale: TAC per diagnosi differenziale (emorragico-ischemico) TERAPIA MEDICA(trombolitici, antipertensivi farmaci procoagulanti) TERAPIA CHIRURGICA(indicata solo per l emorragia subaracnoidea) RIABILITAZIONE(nella fase di guarigione) 11
12 ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO Improvvisa consapevolezza che una delle normali funzioni neurologiche è compromessa % degli eventi simil-ictali. Ictus maggiori possono seguire i TIA o svilupparsi in seguito all episodio stesso. Si manifestano improvvisamente, durano da pochi secondi a meno di 24 ore. Tendono a recidivare, si presentano con intervalli di settimane o mesi. SEGNI E SINTOMI Distretto vertebro-basilare:capogiri, atassia, difetti del campo visivo, diplopia, mono-emi o tetra-paresi o disturbi del sensorio, drop attacks. Distretto carotide-cerebrale media: disfagia, mono o emiparesi, confusione, difetti visivi. 12
13 Le convulsioni, o attacchi parossistici, consistono in un susseguirsi di movimenti e di contrazioni involontari che possono interessare tutta la muscolatura o una parte, per esempio gli arti. Durante una crisi convulsiva l'infortunato può presentare o meno perdita di coscienza. Scarica neuronale parossistica che conduce a manifestazioni convulsive generalizzate o focali. Lo stato di male epilettico può essere caratterizzato da una attività epilettica continua (frequentemente con manifestazioni locali) sia da crisi epilettiche generalizzate senza ritorno ad uno stato di completa lucidità. 13
14 EZIOLOGIA: IDIOPATICHE L esordio spesso si verifica nell infanzia METABOLICHE Il paziente può riferire una storia di diabete, malattia tiroidea, nefropatia, ingestione di farmaci o alcool. FOCALI Causate da lesioni strutturali (neoplasie, malformazioni vascolari, trombosi-emorragie-embolie cerebrali, infezioni), ma anche idiopatiche. TRATTAMENTO Davanti a una crisi convulsiva è bene adagiare l'infortunato su un letto, supino o su un fianco, cercando di impedire che si ferisca durante i movimenti, slacciando gli indumenti che possono costringere facendo attenzione che le vie aeree non siano ostruite dalla lingua, da secrezioni o da altro. 14
15 Le crisi convulsive sono tipiche dell'epilessia, ma possono essere causate anche da altri fattori. Un'eccessiva febbre per esempio (iperpiressia), soprattutto nei bambini molto piccoli, può scatenare degli attacchi parossistici. In questo caso è consigliabile porre IMPACCHI FREDDI SULLA TESTA per abbassare rapidamente la temperatura. Una volta terminata la crisi posizionare il paziente in POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA 15
16 E' sempre consigliabile consultare immediatamente un medico. Se la crisi persiste o è molto violenta è meglio chiamare i soccorsi. Segni e sintomi Improvvisa perdita di coscienza seguita da irrigidimento tonico (irrigidimento muscolare),, quindi clonico, (contrazioni reiterate dei fasci muscolari) o tonico-clonico. La crisi epilettica può essere preceduta da un aura (sintomi di accompagnamento: mal di testa, nausea, vomito, alterazioni del visus). Può verificarsi incontinenza urinaria o morsicatura della lingua. In genere è presente confusione post-critica e amnesia per il perioda della crisi epilettica e per gli eventi precedenti. Questa fase ha una durata variabile e può prolungarsi fino a due ore. 16
17 Valutazione della coscienza GLASGOW COMA SCALE Apertura degli occhi: spontanea 4 Stimolo verbale 3 Risposta al dolore 2 Nessuna 1 Risposta verbale: Orientata 5 Confusa 4 Inappropriata 3 Incomprensibile 2 Nessuna 1 Risposta motoria: Risponde 6 Localizza il dolore 5 Retrazioni al dolore 4 Flessione al dolore 3 Estensione al dolore 2 Nessuna 1 TRAUMI CRANICI Traumi si dividono in : Base alla sede anatomica Base alla sintomatologia Base cranica, occipite, frontale, ecc Commotivo, non commotivo 17
18 DOMANDE? 18
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