Un progetto di rigenerazione urbana per l area compresa tra la fermata della Metro C-Torre Angela e il Policlinico-PTV nel Campus di Tor Vergata.

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Eva Valente
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COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4 Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura (8 /10cr) Fac. di Ingegneria-Università di Roma Tor Vergata. a.a. 2016-17 Proff.

1 COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4 Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura (8 /10cr) Fac. di Ingegneria-Università di Roma Tor Vergata. a.a Proff. Antonella Falzetti, Luigi Ramazzotti LEZIONE 1 Un progetto di rigenerazione urbana per l area compresa tra la fermata della Metro C-Torre Angela e il Policlinico-PTV nel Campus di Tor Vergata. Programma dell atelier di progettazione Regole urbanistiche Inquadramento del luogo 1

2 COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4 Corso di L. M. in Ingegneria Edile-Architettura (8-10 cr) Facoltà di Ingegneria-Università di Roma Tor Vergata Proff. Antonella Falzetti, Luigi Ramazzotti PROGRAMMA di lavoro per la sperimentazione progettuale IL TEMA L esercizio progettuale richiede lo sviluppo di un programma operativo e la soluzione compositiva di un progetto di rigenerazione urbana per l area compresa tra la fermata della Metro C-Torre Angela e il Policlinico-PTV nel Campus di Tor Vergata. Si ricerca una qualità architettonico-spaziale per l infrastruttura di collegamento tra la Metro C e il Policlinico e il sistema urbano adiacente. Il dato funzionale e ingegneristico va risolto in termini di forma e di architettura di città; tenendo anche conto delle relazioni morfologiche ai margini. Si tratta ancora di intervenire sulla periferia con operazioni puntuali di ricomposizione e di ricucitura; di integrare gli elementi esistenti e le previsioni di progetto in un grande disegno urbano di insieme. SOTTOTEMI - L architettura delle connessioni tra parti urbane - Il ponte sulla Casilina - Il parco e le aree verdi - Il recupero del Casale e delle preesistenze - Il disegno dei margini - L edificio familiari dei pazienti PTV in lunga degenza -..? IL LUOGO La porzione nord del Campus dell Università di Tor Vergata ricompresa tra la via Casilina, il Policlinico e le periferie di Tor Vergata e Torre Gaia. 2

3 COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4 Corso di L. M. in Ingegneria Edile-Architettura (8-10 cr) Facoltà di Ingegneria-Università di Roma Tor Vergata Proff. Antonella Falzetti, Luigi Ramazzotti PROGRAMMA di lavoro per la sperimentazione progettuale I progetti, intesi come procedimento verificabile e che si può ricostruire passo per passo, proporranno delle soluzioni formalmente compiute dei problemi individuati alle varie scale. Lo svolgimento conoscitivo prevede i seguenti passaggi: - Organizzazione del procedimento euristico (descrizioni, rappresentazioni, compilazioni descrittive ) - Individuazione dei differenti problemi e svolgimento dei temi di progetto (i temi e sottotemi sopra descritti possono essere rivisti criticamente e ulteriormente precisati) - Ipotesi compositive generali e di dettaglio (schizzi, schemi, ideogrammi.) - Proposte per dispositivi regolatori e soluzioni compositive: d insieme e di parti formalmente compiute I punti di cui sopra verranno individuati collegialmente nell arco dei primi due mesi di lavoro all interno della struttura seminariale del corso. In sintesi si tratta di elaborare una risposta congruente al programma, che viene esplicitato nei dispositivi regolatori. Tali dispositivi sono definiti dagli stessi allievi, i quali si atterranno al codice comportamentale che si sono dati. Le decisioni, pur reagendo anche con ipotesi di lavoro provenienti da una traccia intuitiva, dovranno essere giustificate passo per passo all interno del procedimento dato: il quale è lui stesso un momento e una modalità del progetto. La comprensione del luogo, insieme al programma funzionale, divengono determinanti per individuare una corretta soluzione formalizzata con gli strumenti dell architettura. Il progetto dovrà essere riferito a più scale: La scala 1:10.000/1:5.000 per l inserimento nell ambito geografico-territoriale La scala 1:2.000/1:1.000 per l inserimento nella specificità dei luoghi-spazio e il controllo morfologico dei tessuti edilizi La scala 1:500 per il controllo dell architettura della città / parti urbane formalmente compiute La scala 1:200 per lo sviluppo e il controllo dell oggetto edilizio 3

4 ESERCITAZIONE CA 4 aa PROGRAMMA ELABORAZIONE E SVILUPPO TEMPORALE DEL PROGETTO Conoscenza, descrizione, rappresentazione dell ambito morfologico e dei luoghi-spazio - Linee Guida/Dispositivi regolatori (Elaborazione del Gruppo di lavoro) Fase 1- Lettura dei sistemi: il sistema ambientale e paesaggistico, morfologia del suolo (tracciati, altimetria), il sistema delle trasformazioni antropiche, il fascio infrastrutturale, gli elementi notevoli e nodali. La lettura del sistema ha la finalità di costruire una base di conoscenza fondata sulla espressività del linguaggio grafico e sulla critica come analisi del dato. Fase 2- Sintesi del quadro programmatico e degli apparati interpretativi-descrittivi. Fase 3- Elaborazione della base planimetrica, delle sezioni caratteristiche, degli ideogrammi e del modello dell ambito morfologico del Campus in 3D. (L insieme delle rappresentazioni grafiche costituisce anche la base per gli approfondimenti alle scale da 1:1.000 a 1:500) STEP. 1 - I punti 1, 2 e 3 saranno registrati e ricomposti con impianto grafico adeguato in una prima tavola di conoscenza e inquadramento. Scale di riferimento Tav. 1: da 1: a 1:1.000 Fase 4- Diario di progetto: ricerca sitografica e bibliografica su riviste e libri di architettura, appunti grafici e scritti, registrazione e analisi critica di riferimenti progettuali sul tema di progetto. Si consiglia una selezione mirata e ristretta dei modelli architettonici di riferimento. Il materiale va raccolto in un Album A3 rilegato. Fase 5- Criteri, ideazione e prime ipotesi di insieme. Questa fase sarà elaborata con schizzi a mano, stampa da programmi CAD, modelli di studio in cartoncino e in 3D. Le tecniche di rappresentazione sono libere. Si definisco il programma operativo e le strategie progettuali, si esplicitano i temi, i principali caratteri tipologici e morfologici, le Linee guida/dispositivi regolatori per i futuri sviluppi del progetto. Predisposizione delle prime ipotesi per le Linee guida o Dispositivi regolatori. STEP. 2 Il punto 5 richiede la definizione in via preliminare dei dispositivi regolatori e dell impianto planivolumetrico, con un impianto grafico idoneo a rappresentare gli elementi strutturanti l insieme, le proporzioni, l articolazione dei volumi principali, gli spazi pubblici, la grammatica di base per gli interventi. Ci si avvale di strumenti quali: ideogrammi, schemi, schizzi, piante, planimetrie, planivolumetrico, sezioni, rappresentazioni sintetiche con modelli di sudio e in 3D. Scale di riferimento Tav. 1: da 1: a 1:500 Le cinque fasi saranno sviluppate all interno di gruppi di lavoro, con discussioni comuni e forte integrazione dei singoli contributi. Le Fasi saranno oggetto di verifica la terza settimana di novembre La verifica avviene mediante discussione collegiale con una presentazione in Power Point di tutto il materiale elaborato (di cui ai punti precedenti 1, 2, 3, 4, 5). 4

5 ESERCITAZIONE CA 4 aa PROGRAMMA di lavoro per la sperimentazione progettuale Esplicitazione e Definizione del progetto (Elaborazione del singolo allievo) Fase 6- Le ipotesi di lavoro definite nelle fasi precedenti vengono sviluppate in modo individuale, e si concretizzano nei singoli progetti di architettura (che dovranno trovare riscontro nelle Linee Guida/Dispositivi regolatori che il Gruppo si è dato in precedenza). Si precisano: l impianto tipologico e distributivo, gli aspetti volumetrici, compositivi e linguistici, relativi alla parte urbana e ai singoli edifici. Tavv. 3_4 o più Il punto 6 richiede la definizione di tutte le componenti che concorrono a determinare i valori dell architettura alla scala della parte urbana e dell edificio. Ci si avvale di strumenti quali: pianta, sezioni, assonometrie, prospettive, render e rappresentazioni significative in 3D. Scale di riferimento Tavv. 3, 4 : da 1:500 a 1:200 Tav. 5 Tavola di sintesi finale del gruppo di lavoro con inserimento dei progetti individuali che definiscono e interpretano l ipotesi progettuale di insieme, prefigurata nelle Linee guida/dispositivi regolatori delle Tav. 2 punto 5. Scale di riferimento Tav. 5: da 1: a 1:500 Elab. 6 - Modello definitivo mono materiale al e/o al 200. (Cartone vegetale o Polyplat) In questa fase di definizione architettonica il lavoro si sviluppa attraverso il progetto individuale dei singoli componenti del gruppo. I progetti verranno ricomposti in una tavola di insieme, con la finalità di verificare ed esplicitare quanto impostato nella Tav.2. La fase 6 sarà oggetto di verifica l ultima settimana utile di dicembre 2016 mediante discussione collegiale e prevede la sola presentazione in Power Point di tutto il materiale elaborato di cui al punto 6. Il n delle tavole è puramente indicativo. Le Tavole saranno stampate in formato A1 utilizzando il Layout fornito dal Corso.. E obbligatorio iscriversi sul Totem DELPHI 5

6 Layout tavole Formato A1 in verticale ( base 594x h. 842) Vanno sempre indicati la scala grafica e l orientamento. Caratteri per disegni e intestazioni tavola : Swiss 721 Lt BT. Corpo del testo per intestazione Tavola : Swiss 721 Lt BT da 7 a 4 mm 6

7 CTR planimetria 7

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