IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE PROGETTO 1.6: MONITORAGGIO E CONTENIMENTO DEL RISCHIO CANCEROGENO PROFESSIONALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE PROGETTO 1.6: MONITORAGGIO E CONTENIMENTO DEL RISCHIO CANCEROGENO PROFESSIONALE"

Transcript

1 PIANOREGIONELEDELLAPREBVENZIONE ILPIANOREGIONALEDELLAPREVENZIONE PROGETTO1.6:MONITORAGGIOE CONTENIMENTODELRISCHIOCANCEROGENO PROFESSIONALE 1

2 2

3 3 UOSPSALdiFerrara Azioni Attività 1)Implementazionesistemainformativo regionaleperlaprevenzione Reportannualesull attivitàdivigilanza Reportsulleesposizionealivelloregionale Reportannualesullasorveglianzaexespostiadamiantoea CVM Reportsull attivitàdelregistrospecializzatosuimesoteliomi (ReNaM) Reportsull attivitàdelregistrospecializzatotumorinaso Sinusaliprofessionali(ReNaTuNS) 2)Inserimentoneiprogrammiannualidi attivitàdeglispsaldiunpianospecifico divigilanza neicompartiincuiènotala presenzadicancerogeniprofessionali, conusodichecklistregionale AttivitàdiVigilanzaeIspezionein198aziendealivello regionalenel2016,incrementatedel10%all annoneglianni successivi,conparticolareattenzionea: Valutazionedeirischi Misurediprotezioneecontenimentodelrischio Valutazionedeirischi Fumopassivo Sorveglianzasanitaria

4 4 UOSPSALdiFerrara Azioni Attività 3)Sorveglianzaepidemiologicasuitumoria frazioneeziologicaprofessionalemedioalta Mantenimentoattivitàdeiregistrispecializzati mesoteliomi(auslreggioemilia)etumorinasosinusali (AUSLImola) 4)Sorveglianzaepidemiologicasuitumoria bassafrazioneeziologicaprofessionale AttivazioneprogettopilotasuAUSLdiModena 5)SorveglianzaexespostiaCVMedexesposti adamianto,ovepresenti Mantenimentoattivitàdisorveglianzapassivaexesposti adamiantoeacvm 6)Progettazionedistrategiedicomunicazione delrischiocancerogenoprofessionale all internodellecasedellasalutee realizzazionedimaterialidivulgativiperla comunicazionedelrischio Azioneinfasediprogettazione 7)Favorirel emersionedeitumoriprofessionali el appropriatezzadeipercorsimedicolegali perillororiconoscimento Effettuazionediiniziativedisensibilizzazioneeformative sulterritorioregionaleneiconfrontideimedicidi medicinagenerale,mediciospedalieriemedici competentisulrischiocancerogenoprofessionaleesugli aspettimedicolegali Azioni Attività 8)Implementazionedellecheck listperilcontrasto delrischiocancerogenodaadottarsinell ambito dell UfficioOperativoRegionaleedapresentareal Comitatoregionaleexart.7D.Lgs81/08. Elaborazionechecklistregionalidaadottarsinell attivitàdivigilanza aifinidellaqualitàedell omogeneitàdell azionedicontrolloeda promuoverecomestrumentodiautocontrollodapartedelle imprese. 9)Programmazionenell'ambitodelComitato regionaledicoordinamentoexart.7d.lgs81/08di iniziativepromosseincollaborazioneconisoggetti dellabilateralitàintemadiinformazione,formazione eassistenzarivoltearls,rlstealtrisoggetti. Realizzazionediiniziativeinformativeeseminarialisulterritorio regionale

5 Leazionidimiglioramento sulleattivitàdivigilanza Promozionedellavigilanzaproattiva Potenziamentodellaomogeneitàdelleattivitàdi vigilanzasubaseregionaleattraverso: Utilizzodilistedicontrollodautilizzareanchecome autocontrollodapartedelleimprese; Effettuazionediauditinterniprovinciali/regionali; Assunzionediindirizziregionalisutematichespecifiche 5

6 AzioniconMMG,medicicompetentieOspedalisu emersionemalattieprofessionali Azionieprogettualitàconentibilateraliefiguredella prevenzione FormazioneoperatoriDSPealtri Leazionitrasversali Ilgrupporegionalecancerogenisaràimpegnatonelprossimotriennio sullapianificazioneerealizzazionedistrumentitecniciasupportodelle azioniavalenzaregionale(funzionedi service )esulmonitoraggio dellaloroattuazionelocale. ProposteoperativeperlaformazionedeglioperatorideiDSP Stesuradiorientamentiregionalicondivisi Definizionedeipianioperatividivigilanza Realizzazionedimateriali(checklist,opuscoli,ecc.) Proposteoperativeperlaemersionedeitumoriprofessionali (comunicazione,formazioneoperatorisanitari,ecc.) 6

7 Esposizione ad agenti cancerogeni professionali RER (dato provvisorio 2015 ) AUSL UU.LL. dicuipervenute AUSL dicui pervenute soloainail N ESPOSTI IMOLA 81 4,00% BOLOGNA ,27% FERRARA 179 8,84% MODENA ,28% REGGIOE ,70% PIACENZA 108 5,33% PARMA 159 7,85% RAVENNA ,65% FORLI' 184 9,09% RIMINI 177 8,74% CESENA 105 5,19% (0,9%PAT INAIL2015) (1,1%addetti INAIL2015) Fonte dati: archivio regionale registri degli esposti a cancerogeni professionali ex D.Lgs. 81/08 7

8 I cinque cancerogeni più rappresentati in RER (dato provvisorio 2015) CANCEROGENO N ULU.LL. NESPOSTI polveredilegno ,55% ,86% benzene ,70% ,49% cromo(vi)composti ,08% ,33% nichelcomposti ,42% ,82% amianto 89 3,58% 655 2,10% Fonte dati: archivio regionale registri degli esposti a cancerogeni professionali ex D.Lgs. 81/08 Distribuzione unità locali e addetti in base al n. di esposizioni (dato provvisorio 2015) n.esposizioni NUL N ESPOSTI Fonte dati: archivio regionale registri degli esposti a cancerogeni professionali ex D.Lgs. 81/08 8

9 Dati di rischio allegato 3 B Emilia Romagna

10 Malattie professionali denunciate in Emilia Romagna Fonte dati: open data INAIL Malattie professionali definite in Emilia Romagna Fonte dati: banca dati statistica INAIL Fonte dati: open data INAIL 10

11 L INAIL, tramite una rete completa di Centri Operativi Regionali (COR) realizza sistemi di monitoraggio dei rischi occupazionali da esposizione ad agenti chimici cancerogeni e dei danni alla salute che ne conseguono, raccoglie, registra, elabora ed analizza i dati, anche a carattere nominativo, derivanti dai flussi informativi di cui all articolo 8 e dai sistemi di registrazione delle esposizioni occupazionali e delle patologie comunque attivi sul territorio nazionale, nonché i dati di carattere occupazionale rilevati, nell ambito delle rispettive attività istituzionali, dall INPS, ISTAT, INAIL ed altre amministrazioni pubbliche. I medici e le strutture sanitarie pubbliche e private, nonché gli istituti previdenziali ed assicurativi pubblici o privati, che identificano casi di neoplasie da loro ritenute attribuibili ad esposizioni lavorative ad agenti cancerogeni, ne danno segnalazione all INAIL, tramite i Centri Operativi Regionali (COR). 11

12 1. Gli Obiettivi del COR Emilia Romagna a). Acquisire la segnalazione (anche attraverso una periodica ricerca attiva) da parte dei referenti delle Unità Operative (UU.OO.) coinvolte, dai Registri Tumori di Popolazione provinciali, dalle SDO per la AUSL di Bologna o dai COR delle altre regioni, di tutti i casi di tumore naso-sinusale certo o probabile incidenti in Regione Emilia- Romagna; b). Garantire la registrazione di tutti i casi segnalati e la corretta classificazione istologica, mediante l analisi della cartella clinica e il parere di esperti; 12

13 d). Garantire una corretta ed omogenea valutazione dell esposizione professionale sul territorio regionale attraverso il parere di un team multidisciplinare regionale; e). Garantire l invio all INAIL dei dati raccolti attraverso la registrazione delle informazioni nel software dedicato, fornito a livello nazionale; f). Garantire la trasmissione dei casi pervenuti, non residenti in Emilia- Romagna, al COR della regione di residenza. Le informazioni individuali raccolte nell ambito dell attività del registro consentono di definire l esposizione agli specifici agenti professionali associati con i TuNS, principalmente polveri di legno e cuoio, contribuendo a mettere a fuoco i differenti profili di rischio con preziose ricadute sulla progettazione e pianificazione delle attività di prevenzione nell ambito dei comparti produttivi interessati. Fonti: - Rete referenti ospedalieri - Registri tumori di popolazione provinciali/sdo Invio UO PSAL competente per territorio per intervista e prima definizione del nesso di causalità professionale Restituzione UO PSAL per azioni di prevenzione e provvedimenti medico-legali del caso Valutazione dei criteri di inclusione Valutazione esposizione e classificazione definitiva Topografia Morfologia INVIO PERIODICO DATI A INAIL (ReNaTuNS nazionale) 13

14 Tabella 1 Tasso standardizzato di incidenza media annuale di TuNS (per ), nel periodo AUSL Piacenza Parma Totale Maschi Femmine Rate LowCI HighCI Rate LowCI HighCI Rate LowCI HighCI 0,8 0,4 1,4 0,9 0,4 2,0 0,7 0,3 1,6 1,5 1,0 2,1 1,5 0,8 2,4 1,5 0,9 2,4 ReggioEmilia Modena Bologna Romagna Ferrara RER 0,7 0,4 1,2 0,9 0,5 1,7 0,6 0,2 1,2 1,3 0,9 1,7 1,3 0,8 1,9 1,2 0,8 1,9 0,7 0,5 1,0 0,9 0,6 1,4 0,5 0,3 0,9 0,9 0,6 1,1 1,3 0,9 1,7 0,5 0,3 0,8 1,9 1,4 2,7 2,5 1,6 3,8 1,4 0,8 2,4 1,0 0,9 1,2 1,3 1,1 1,5 0,8 0,7 1,0 Risultati dell attività di sorveglianza al 31/12/2016 Dall inizio dell attività del C.O.R. (Gennaio 2013) sono stati raccolti 368 casi di TuNS incidenti in Regione dal 2007 (anno di decorrenza per il calcolo dell incidenza regionale) di cui 232 di tipo epiteliale (tab. 3). PR % M O % RE % RO* % FE % PC % BO % RER % Epiteliale 30 66, , , , , , Nn Epiteliale 15 33, ,2 7 21, , , , Totale

15 DistribuzioneistologicadeicasiincidentidiTuNSepiteliali Al 31/12/2016 sono stati lavorati dalle UO PSAL regionali 142 casi, in 93 dei quali l intervistatore ha somministrato con successo il questionario al paziente o ai familiari. Per i restanti 49 casi non è stato possibile acquisire le informazioni per irreperibilità dei pazienti o rifiuto dei familiari 15

16 AUSL COPERTURA REGISTRI COPERTURA REGISTRI+ALTRE FONTI M F TOTALE CASICONITERDIVALUTAZIONE ESPOSIZIONECONCLUSOAL31/12/2016 INTERVISTE EFFETTUATE INTERVISTE FALLITE PARMA MODENA REGGIOEMILIA BOLOGNA (SDO) FERRARA PIACENZA IMOLA FORLI CESENA RIMINI RAVENNA

17 17

18 18

19 MMG(medicidimedicinagenerale) MC(medicicompetenti) MO(mediciospedalieri) PIACENZA PARMA REGGIOEMILIA MODENA FERRARA BOLOGNA 1 Corsodi Formazione con Associazione Medici Competenti dilodie Piacenza; AUSL Piacenza, INAIL,INPS 2 Corsodi Formazione con Associazione Medici Competenti dilodie Piacenza; AUSL Piacenza, INAIL,INPS 1 1 seminario 1 agg.obblig 1 seminario 1 OdMPR 1 seminario 1 seminario 1 1 seminario 1 aggobblmmg 1 1 seminario Corsodi Formazione con Associazione Medici Competenti dilodie Piacenza; AUSL Piacenza, INAIL,INPS IMOLA RAVENNA 1 seminario CESENA 1 FORLI' 1 OdM 1 RIMINI 1 unicaodm 1 unicaodm 1 unicaodm RER 19

20 Sono state ispezionale nel aziende sul territorio regionale : uu.ll. controllate % Agente cancerogeno Comparti produttivi/lavorazioni 75 33, 7 CromoNichel Saldatura inox galvanica 61 27, Polveri di legno Lavorazione primaria e 4 secondaria del legno 23 10, Benzene Rivendite carburanti terziario ,6 Silice CostruzioniCeramica 12 5,4 Formaldeide Sanità Chimico 9 4,0 vari Chimico 8 3,6 IPA Gomma plastica opere stradali 6 2,7 Aflatossine Mangimifici Porto 4 1,8 Fibre ceramiche Ceramicademolizioni refrattarie 3 1,3 Ossido di etilene Biomedicale 3 1,3 Amianto Rimozione MCA 1 0,4 Polveri di cuoio Concia pelli

21 Nel corso dell attività di vigilanza sono state effettuate le seguenti misurazioni di igiene ambientale: - 5 prelievi. n. campionamenti Tipologia campionamento Motivo campionamento 79 Misurazione velocità dell aria con anemometro 22 Valutazioni captazione con fumogeno Verifica efficacia impianti di aspirazione Verifica efficacia impianti di aspirazione 14 Campionamento con pompa Valutazione inquinamento da polveri aerodisperse e fumi 11 Valutazione inquinamento da fibre aerodisperse 1 Valutazione inquinamento da fibre amianto aerodisperse 1 radiodosimetria Valutazione inquinamento da radiazioni ionizzanti 5 Prelievi materiali tal quali 133 carenze n.violazioni (758) percentuale valutazionerischiocancerogeno 13 24,1% informazioneformazioneaddestramento 9 16,7% sorveglianzasanitaria 9 16,7% valutazionedeirischititoloi 9 16,7% requisitidisaluteesicurezzaluoghidilavoro 5 9,3% Misurediprevenzioneeprotezionerischiochimico 4 7,4% misureorganizzativo/procedurali 3 5,6% carenzeattrezzaturedilavoro 1 1,9% carenzeimpiantiattrezzatureelettriche 1 1,9% totale ,0% 21

22 * 22

23 23

24 24

25 25

26 26

27 vacatio legis 27

28 7regoleperunDVRadeguato 28

29 Completezza=valutaretuttiirischi Perilrischiocancerogeno,vuoledirevalutaretuttelesostanzeopreparatidefiniti comecancerogenidaldlgs.81/08,compresigliintermedidilavorazione Leggibilità=accessibilità IlDVRdeveesserescrittoconlinguaggiochiaroe,perquantopossibile, comprensibileatutti; debbonoesserechiaramenteindicatiipassaggitecnicicheportanoalle affermazionicontenuteneldvr laleggibilitàconsenteefacilitalacomprensioneaglirls Leggibilità=accessibilità IlDVRdeveesserescrittoconlinguaggiochiaroe,perquanto possibile,comprensibileatutti; dovrebbeesserelimitataalminimoindispensabilelaparte preliminareconiriferimentinormativi,pocoutileaifinipratici debbonoesserechiaramenteindicatiipassaggitecniciche portanoadeterminateaffermazioni laleggibilitàconsenteefacilital accessoalrls 29

30 Coerenza=efficaciadelprocessovalutativo IlDVRdeveesserecoerenteconlecondizionidellarealtàproduttivain esame. Pertantobisogna: valutareilrischiofacendoriferimentoallereali condizionidilavoro dell azienda,interminidiattivitàsvolteetempidiesposizionedei lavoratori; incasodirischiononcontinuativo,vannoconsideratelecondizionidi esposizione peggiori,aifinidellamassimatuteladeilavoratoriesposti. Questiaspetticondizionanoanchel affidabilitàdelleinformazioni contenutenelregistrodiesposizione Confrontabilità=rigorescientifico La valutazione dei singoli rischi deve essere effettuata con metodiche standardizzate, affidabili e adeguate al contesto in cui si opera, così da rendere confrontabili i risultati ottenuti con adeguati standard di riferimento o con altre valutazioni effettuate con analoga metodica. Nel caso dei cancerogeni, ci si riferisce in particolare all affidabilità dei risultati dei campionamenti, che si ottiene rispettando la norma tecnica di riferimento. La mancanza del requisito della confrontabilità fornisce imprecisione e scarsa affidabilità ai risultati della valutazione, rendendo di fatto scarsamente efficace il processo valutativo. 30

31 Propositività=orientamentoversolesoluzioni La corretta applicazione di questo requisito è legata alla competenza del valutatore. Dopoaverevalutatocorrettamenteirischi,èilmomentodi indicareleazionipereliminare oridurreirischivalutatie proporre lemisurepreventiveeprotettiveperridurre ulteriormenteilrischioresiduo; IlDVRnonèuneserciziodelRSPPodelconsulente. Debbonoesseresemprecoinvoltiildatoredilavoro(!),ilmedicocompetente el RLS. L RLShaunruolocentralenellaVDRperchéèunsensore dellarealecondizione deilavoratori,evaconsultatopreventivamenteall avviodelprocesso valutativo(oalmenoin corsod opera ) L RLSpuòanchechiederecopiadelDVRalterminedelprocessovalutativo, ricercandoinparticolare: lacompletezza, lacoerenza,.attraverso..laleggibilità deldvr lapropositività, Partecipazione=coinvolgimento 31

32 Partecipazione Ilmomentoidealeperilconfrontoèsemprerappresentatodallariunione periodicaexart.35deldlgs81/08,consentita,serichiestadell RLS,anche nelleaziendeconmenodi15dipendenti. Lariunioneperiodicadeveconcludersiconunverbalescritto,adisposizione deipartecipantiperlaconsultazione. Impegno=dallateoriaallapratica 32

IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE MONITORAGGIO E CONTENIMENTO DEL RISCHIO CANCEROGENO PROFESSIONALE:

IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE MONITORAGGIO E CONTENIMENTO DEL RISCHIO CANCEROGENO PROFESSIONALE: PIANO REGIONELE DELLA PREBVENZIONE 205-8 IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE MONITORAGGIO E CONTENIMENTO DEL RISCHIO CANCEROGENO PROFESSIONALE: Mini workshop Convention Ambiente e Lavoro 207 Modena 3/09/207

Dettagli

GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO IN SANITÀ - PARTE 1: FOCUS FORMALDEIDE

GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO IN SANITÀ - PARTE 1: FOCUS FORMALDEIDE GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO IN SANITÀ - PARTE 1: FOCUS FORMALDEIDE Antonia Maria Guglielmin Medico del lavoro Dire&ore UOC PSAL Ci&à AUSL di Bologna 28 se&embre 2016 Milano FAST piazzale

Dettagli

D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81* Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106**

D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81* Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106** LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81* Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106** Attuazione dell articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della

Dettagli

I sistemi di sorveglianza delle malattie professionali (ReNaM, ReNaTuNS, Occam) e dell esposizione ad agenti cancerogeni

I sistemi di sorveglianza delle malattie professionali (ReNaM, ReNaTuNS, Occam) e dell esposizione ad agenti cancerogeni I sistemi di sorveglianza delle malattie professionali (ReNaM, ReNaTuNS, Occam) e dell esposizione ad agenti cancerogeni 14 ottobre 2009 ISPESL Seminario I sistemi informativi correnti Alessandro Marinaccio

Dettagli

La ricerca attiva dei Tumori Professionali. Paolo Crosignani SC Epidemiologia Ambientale e Registro Tumori Istituto Tumori, Milano

La ricerca attiva dei Tumori Professionali. Paolo Crosignani SC Epidemiologia Ambientale e Registro Tumori Istituto Tumori, Milano La ricerca attiva dei Tumori Professionali Paolo Crosignani SC Epidemiologia Ambientale e Registro Tumori Istituto Tumori, ilano Ricerca attiva tumori professionali Attività sistematica e continua Su alcune

Dettagli

Registro Mesoteliomi Regione Emilia-Romagna

Registro Mesoteliomi Regione Emilia-Romagna Registro Mesoteliomi Regione Emilia-Romagna Workshop AIRTUM-RENAM Come registrare i mesoteliomi ed analizzare i dati Reggio Emilia 23 settembre 2016 I flussi informativi C. BUZZONI, A. Romanelli C/O SERVIZIO

Dettagli

I tumori emergenti e quelli sommersi.

I tumori emergenti e quelli sommersi. I tumori emergenti e quelli sommersi. Paolo Crosignani, Roberto Audisio, Giovanni Chiappino, Plinio Amendola UO Registro Tumori ed Epidemiologia Ambientale Fondazione IRCCS Istituto dei Tumori, Milano

Dettagli

Il Piano della Prevenzione della Regione Emilia-Romagna (2019)

Il Piano della Prevenzione della Regione Emilia-Romagna (2019) AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA - DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO PRESENTAZIONE P.R.P. 2015-2019 MEDICI COMPETENTI 14 Dicembre 2018 I luoghi di lavoro sono

Dettagli

Direttore: Dr. Santo Alfonzo

Direttore: Dr. Santo Alfonzo REGIONE PIEMONTE SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO Direttore: Dr. Santo Alfonzo Aggiornamento sull attività COR-TUNS e COR-ReNaM Regione Piemonte Torino, 21.04.16 Le origini dell

Dettagli

Ho l impressione che mai come ora sia vera quella provocazione (George. 16 Aprile 2015 PRESENTAZIONE DATI DI ATTIVITA 2014 PROGETTI E ATTIVITA 2015

Ho l impressione che mai come ora sia vera quella provocazione (George. 16 Aprile 2015 PRESENTAZIONE DATI DI ATTIVITA 2014 PROGETTI E ATTIVITA 2015 AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA - DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO SERVIZIO SICUREZZA IMPIANTISTICA ANTIFORTUNISTICA Aprile PRESENTAZIONE DATI DI ATTIVITA PROGETTI

Dettagli

Malattie professionali in Emilia-Romagna

Malattie professionali in Emilia-Romagna 18 Maggio 2017 Associazione UNINDUSTRIA, Reggio Emilia Malattie professionali in Emilia-Romagna Pamela Mancuso Servizio Interaziendale di Epidemiologia, Azienda Unità Sanitaria Locale, Reggio Emilia Arcispedale

Dettagli

QUANTO E DIFFUSA L ESPOSIZIONE A SILICE? QUANTI SONO I POTENZIALI ESPOSTI? QUANTE SONO LE MALATTIE DA SILICE E IN QUALI COMPARTI?

QUANTO E DIFFUSA L ESPOSIZIONE A SILICE? QUANTI SONO I POTENZIALI ESPOSTI? QUANTE SONO LE MALATTIE DA SILICE E IN QUALI COMPARTI? QUANTO E DIFFUSA L ESPOSIZIONE A SILICE? QUANTI SONO I POTENZIALI ESPOSTI? QUANTE SONO LE MALATTIE DA SILICE E IN QUALI COMPARTI? Fulvio Ferri e Renato Di Rico, SPSAL Distretti di Scandiano e di Sassuolo,

Dettagli

POPOLAZIONE RESIDENTE MINORENNE

POPOLAZIONE RESIDENTE MINORENNE POPOLAZIONE RESIDENTE MINORENNE Popolazione residente totale e minorenne per provincia di residenza in Emilia-Romagna al 1.1.214 Provincia valori assoluti composizione % Totale di cui Minorenni Totale

Dettagli

L analisi dei dati da All. 3B: indicazioni per la programmazione degli interventi Anna Maria Di Giammarco AUSL Pescara

L analisi dei dati da All. 3B: indicazioni per la programmazione degli interventi Anna Maria Di Giammarco AUSL Pescara L analisi dei dati da All. 3B: indicazioni per la programmazione degli interventi Anna Maria Di Giammarco AUSL Pescara Ricerca attiva delle malattie professionali - Viterbo 30/10/2015 Le «dimensioni» della

Dettagli

Piano Regionale TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEL COMPARTO DELLA LOGISTICA REPORT ATTIVITA

Piano Regionale TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEL COMPARTO DELLA LOGISTICA REPORT ATTIVITA Piano Regionale TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEL COMPARTO DELLA LOGISTICA REPORT ATTIVITA 2018 INPUT 2015 Patto per il lavoro Settembre 2016 Risoluzione Boschini ( protocollo 2508) Ottobre 2016 Legge

Dettagli

IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA. Informazioni di contesto

IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA. Informazioni di contesto Programma annuale NuovaQuasco 211, D.G.R. 2316/21 Progetto C5 IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA Informazioni di contesto ottobre 211 SOMMARIO IMPRESE ATTIVE, 2 211 (II TRIMESTRE)...3 IMPRESE ATTIVE

Dettagli

I Ricoveri ospedalieri da Incidente stradale

I Ricoveri ospedalieri da Incidente stradale Aspetti significativi dello studio Incidenti stradali in Emilia-Romagna anni 1995-2007 Nicoletta Bertozzi Patrizia Vitali Dipartimento Sanità Pubblica Ausl Cesena Bologna, 9 luglio 2010 I Ricoveri ospedalieri

Dettagli

Supplemento ordinario n. 42/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 226 A LLEGATO F. Enti fornitori

Supplemento ordinario n. 42/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 226 A LLEGATO F. Enti fornitori A LLEGATO F Enti fornitori 1002 Allegato F Quadro dei Soggetti, componenti del SINP, Fornitori dei dati e delle informazioni in attuazione del complessivo quadro normativo di cui al Decreto legislativo

Dettagli

Inquadramento generale del sistema di vigilanza per la salute e sicurezza, con particolare riferimento alla Regione Emilia-Romagna: chi fa che cosa

Inquadramento generale del sistema di vigilanza per la salute e sicurezza, con particolare riferimento alla Regione Emilia-Romagna: chi fa che cosa Inquadramento generale del sistema di vigilanza per la salute e sicurezza, con particolare riferimento alla Regione Emilia-Romagna: chi fa che cosa Distribuzione percentuale delle PAT INAIL RE-R per comparti

Dettagli

L utilizzo dei flussi informativi per la ricerca attiva delle malattie professionali. Angelita Brustolin

L utilizzo dei flussi informativi per la ricerca attiva delle malattie professionali. Angelita Brustolin L utilizzo dei flussi informativi per la ricerca attiva delle malattie professionali Angelita Brustolin U.O.C. PreSAL ASL VITERBO Ricerca attiva delle malattie professionali - Viterbo 30/10/2015 Ricerca

Dettagli

Conferenza Regionale Amianto. Il Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna

Conferenza Regionale Amianto. Il Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna Conferenza Regionale Amianto Bologna 28 aprile 2017 La Prevenzione del rischio amianto: il quadro normativo, epidemiologico, le strategie per la gestione del rischio e la tutela della salute Il Piano Amianto

Dettagli

Il quadro di salute dei lavoratori: i dati sugli infortuni e le malattie professionali

Il quadro di salute dei lavoratori: i dati sugli infortuni e le malattie professionali La promozione della salute nei luoghi di lavoro Il ruolo del Medico competente Il quadro di salute dei lavoratori: i dati sugli infortuni e le malattie professionali dott. Guido Besutti Dipartimento di

Dettagli

IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA. Informazioni di contesto

IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA. Informazioni di contesto IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA Informazioni di contesto ottobre 2012 Sommario IMPRESE ATTIVE, 2000 2012 (II TRIMESTRE)...3 IMPRESE ATTIVE ARTIGIANE 2000 2012 (II TRIMESTRE)...4 IMPRESE DI COSTRUZIONI

Dettagli

Dieci anni di sorveglianza delle malattie professionali nel quadro delle attività della Regione Lombardia

Dieci anni di sorveglianza delle malattie professionali nel quadro delle attività della Regione Lombardia Dieci anni di sorveglianza delle malattie professionali nel quadro delle attività della Regione Lombardia Il registro raccoglie i casi di malattie correlate al lavoro conosciuti dai Servizi di Prevenzione

Dettagli

Tumori polmonari: ruolo ed esperienza dei Servizi PSAL delle ATS. ATS Città Metropolitana di Milano Servizio PSAL Battista Magna

Tumori polmonari: ruolo ed esperienza dei Servizi PSAL delle ATS. ATS Città Metropolitana di Milano Servizio PSAL Battista Magna Tumori polmonari: ruolo ed esperienza dei Servizi PSAL delle ATS ATS Città Metropolitana di Milano Servizio PSAL Battista Magna Malattie professionali considerati diversi aspetti Epidemiologico: diffusione

Dettagli

Analisi dei dati sull impatto dello screening dal registro di patologia regionale F. FALCINI, O. GIULIANI, S. MANCINI, A. RAVAIOLI, R.

Analisi dei dati sull impatto dello screening dal registro di patologia regionale F. FALCINI, O. GIULIANI, S. MANCINI, A. RAVAIOLI, R. 1 Analisi dei dati sull impatto dello screening dal registro di patologia regionale F. FALCINI, O. GIULIANI, S. MANCINI, A. RAVAIOLI, R. VATTIATO La casistica del Registro: 1997-2010 2 Dal 2003 *1997-2007

Dettagli

Tempi di attesa per il trattamento chirurgico dei tumori della mammella: sistemi di rilevazione regionali e nazionali e loro criticità

Tempi di attesa per il trattamento chirurgico dei tumori della mammella: sistemi di rilevazione regionali e nazionali e loro criticità Seminario di studio Tempi di attesa per il trattamento chirurgico dei tumori della mammella: sistemi di rilevazione regionali e nazionali e loro criticità Bologna, 23 marzo 2015 P Sassoli de Bianchi; M

Dettagli

Il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) Mariadonata Giaimo

Il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) Mariadonata Giaimo Il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) Mariadonata Giaimo SINP- l obiettivo Impostare gradualmente un sistema dinamico in grado di rispondere efficacemente alle

Dettagli

Presentazione del Volume Contributi n. 61

Presentazione del Volume Contributi n. 61 Incidenti stradali in Emilia-Romagna Bologna 9 Luglio 2 Presentazione del Volume Contributi n. 61 Incidenti stradali in Emilia-Romagna (1995-27) Carlo Alberto Goldoni, Karin Bonora Servizio Epidemiologia

Dettagli

I tumori del retto in ambito di screening: una criticità? Dimensione del problema

I tumori del retto in ambito di screening: una criticità? Dimensione del problema I tumori del retto in ambito di screening: una criticità? Dimensione del problema Orietta Giuliani 1, Silvia Mancini 1, Rosa Vattiato 1, Carlo Naldoni, Priscilla Sassoli de Bianchi, Alba Carola Finarelli,

Dettagli

Tumori maligni del naso e dei seni paranasali. I dati Inail Regione Piemonte

Tumori maligni del naso e dei seni paranasali. I dati Inail Regione Piemonte Tumori maligni del naso e dei seni paranasali I dati Inail Regione Piemonte Francesca Filippi, Inail direzione Piemonte Torino 24.05.2013 Centro Incontri Regione Piemonte 1 Tumori maligni del naso e dei

Dettagli

Incidenti stradali in Emilia- Romagna Progetto

Incidenti stradali in Emilia- Romagna Progetto Bologna 09 Luglio 2010 Incidenti stradali in Emilia- Romagna Progetto Marco Oppi Servizio Controllo Strategico e Statistica Regione Emilia-Romagna Contesto e Obiettivi Sottoscrizione di un protocollo d

Dettagli

ATTIVITÀ CON ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI E ATTIVITÀ IN AMBIENTI CONFINATI O SOSPETTI DI INQUINAMENTO: IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE

ATTIVITÀ CON ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI E ATTIVITÀ IN AMBIENTI CONFINATI O SOSPETTI DI INQUINAMENTO: IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE UOSPSALdiFerrara CorsoRegionaledestinatoinparticolarea: MediciCompetenti,AssistentiSanitari 12ottobre2017 c/otecnopolo dell UniversitàdiFerrara Attività con esposizione ad agenti cancerogeni: il ruolo

Dettagli

Osservatorio Regionale Infortuni sul Lavoro e Malattie Professionali

Osservatorio Regionale Infortuni sul Lavoro e Malattie Professionali Osservatorio Regionale Infortuni sul Lavoro e Malattie Professionali Roma 14-15 ottobre 2009 Workshop Coordinamento Tecnico Interregionale - Ispesl Utilizzo dei sistemi informativi correnti per la programmazione

Dettagli

Malattia lavoro correlata. Art e art. 10 D.Lgs 38. Art. 52 art

Malattia lavoro correlata. Art e art. 10 D.Lgs 38. Art. 52 art Malattia lavoro correlata Denuncia Art. 139 1124 e art. 10 D.Lgs 38 Prevenzione Referto Art. 365 cpp Repressione Certificato Art. 52 art. 53 1124 Assicurazione Denuncia Articolo 139 DPR 1124/65 articolo

Dettagli

Registro nazionale Tumori Naso-Sinusali (ReNaTuNS) Attività del Centro Operativo Regionale EMILIA-ROMAGNA

Registro nazionale Tumori Naso-Sinusali (ReNaTuNS) Attività del Centro Operativo Regionale EMILIA-ROMAGNA Dipartimento di Sanità Pubblica U.O.C. Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro C.O.R. Registro Tumori naso-sinusali Registro nazionale Tumori Naso-Sinusali (ReNaTuNS) Attività del Centro Operativo

Dettagli

RICERCA ATTIVA TUMORI PROFESSIONALI. 28/01/ REGIONE LOMBARDIA - Dott. Battista Magna

RICERCA ATTIVA TUMORI PROFESSIONALI. 28/01/ REGIONE LOMBARDIA - Dott. Battista Magna RICERCA ATTIVA TUMORI PROFESSIONALI 28/01/2016 - REGIONE LOMBARDIA - Dott. Battista Magna Piano Regionale 2014 2018 per la Tutela della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO

Dettagli

Registro Regionale Emiliano- Romagnolo dei Pazienti Uremici in Trattamento Sostitutivo Cronico. Report Anno 2010

Registro Regionale Emiliano- Romagnolo dei Pazienti Uremici in Trattamento Sostitutivo Cronico. Report Anno 2010 Registro Regionale Emiliano- Romagnolo dei Pazienti Uremici in Trattamento Sostitutivo Cronico Report Anno 2010 La popolazione regionale 4.500.000 4.400.000 Numero residenti 4.300.000 4.200.000 4.100.000

Dettagli

Enrico Pira Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche Università di Torino

Enrico Pira Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche Università di Torino CITTA METROPOLITANA DI MESSINA Seminario di informazione e promozione della salute Patologie tumorali in luoghi di lavoro e fattori ambientali Enrico Pira Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di

Dettagli

ATTIVITA DELLE AZIENDE USL IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI ANNO 2016 DATI TERRITORIALI

ATTIVITA DELLE AZIENDE USL IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI ANNO 2016 DATI TERRITORIALI ASSESSORATO POLITICHE PER LA SALUTE ATTIVITA DELLE AZIENDE USL IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI ANNO 2016 DATI TERRITORIALI Comitato Regionale di Coordinamento (D.P.C.M.

Dettagli

Il Sistema Informativo per la Prevenzione: necessità e stato dell arte

Il Sistema Informativo per la Prevenzione: necessità e stato dell arte Il Sistema Informativo per la Prevenzione: necessità e stato dell arte Milano, 22 ottobre 2018 B. Magna Indice Informazioni attualmente fruibili dai Servizi PSAL per conoscere i luoghi di lavoro Come vengono

Dettagli

Il polipo cancerizzato Dimensione del problema

Il polipo cancerizzato Dimensione del problema Reggio Emilia, 7 Aprile 2011 Il polipo cancerizzato Dimensione del problema Lucia Mangone Azienda Ospedaliera Reggio Emilia La dimensione del problema. dipende - Emilia-Romagna: Fabio Falcini - Ferrara:

Dettagli

LE MALATTIE PROFESSIONALI: UN PROBLEMA DI TUTTI A che punto siamo, quali interrogativi e problemi Castello di Bentivoglio, 26 novembre 2016

LE MALATTIE PROFESSIONALI: UN PROBLEMA DI TUTTI A che punto siamo, quali interrogativi e problemi Castello di Bentivoglio, 26 novembre 2016 A che punto siamo, quali interrogativi e problemi Il ruolo dell ASL Angelo Fioritti Direttore Sanitario Azienda USL di Bologna Il ruolo dell ASL Angelo Fioritti Direttore Sanitario Azienda USL di Bologna

Dettagli

INCONTRO ANNUALE SPISAL - MEDICI COMPETENTI Vicenza, 30 novembre Piano Regionale Prevenzione Progetto Regionale SPISAL (Obiettivo 2.

INCONTRO ANNUALE SPISAL - MEDICI COMPETENTI Vicenza, 30 novembre Piano Regionale Prevenzione Progetto Regionale SPISAL (Obiettivo 2. INCONTRO ANNUALE SPISAL - MEDICI COMPETENTI Vicenza, 30 novembre 2016 Piano Regionale Prevenzione 2014-2018 Progetto Regionale SPISAL (Obiettivo 2.7) Ricerca attiva delle neoplasie professionali, mappatura

Dettagli

Quali sono stati gli effetti sul Bilancio del Comune di Bologna della riduzione dei trasferimenti statali disposta dal D.L.

Quali sono stati gli effetti sul Bilancio del Comune di Bologna della riduzione dei trasferimenti statali disposta dal D.L. Quali sono stati gli effetti sul Bilancio del Comune di Bologna della riduzione dei trasferimenti statali disposta dal D.L. 78/2010 Confronti su base nazionale, regionale e provinciale Luglio 2012 Il D.L.78/2010

Dettagli

Ricerca attiva dei tumori polmonari e vescicali di natura occupazionale. L esperienza dell AUSL di. anamnestico

Ricerca attiva dei tumori polmonari e vescicali di natura occupazionale. L esperienza dell AUSL di. anamnestico Ricerca attiva dei tumori polmonari e vescicali di natura occupazionale. L esperienza dell AUSL di Piacenza: applicazione di un questionario anamnestico Milano 18 settembre Clinica del Lavoro Maria Teresa

Dettagli

PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE SUI CANCEROGENI OCCUPAZIONALI E I TUMORI PROFESSIONALI ATTIVITÀ

PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE SUI CANCEROGENI OCCUPAZIONALI E I TUMORI PROFESSIONALI ATTIVITÀ PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE SUI CANCEROGENI OCCUPAZIONALI E I TUMORI PROFESSIONALI ATTIVITÀ 2016-2018 Le esposizioni attuali ad agenti cancerogeni negli ambienti di lavoro Una lista anche se non esaustiva

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.1.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Ricerca attiva delle neoplasie professionali e mappatura contenimento del rischio cancerogeno negli ambienti

Dettagli

Programmazione attività Servizio PSAL

Programmazione attività Servizio PSAL Programmazione attività Servizio PSAL Milano, 2 ottobre 2012 Programmazione 2012-2014: priorità di intervento Quali settori e quali rischi? Criteri utilizzati: frequenza e gravità dei danni diffusione

Dettagli

Inail: sostegno e prospettive per il settore agricolo

Inail: sostegno e prospettive per il settore agricolo Foggia, 29 aprile 2017 Tommaso De Nicola - Direzione Centrale Prevenzione Inail: sostegno e prospettive per il settore agricolo CONVEGNO NAZIONALE LA PREVENZIONE E LA SALVAGUARDIA DI CHI LAVORA E PRODUCE

Dettagli

Tempi di attesa per il trattamento chirurgico dei tumori della mammella: sistemi di rilevazione regionali e nazionali e loro criticità

Tempi di attesa per il trattamento chirurgico dei tumori della mammella: sistemi di rilevazione regionali e nazionali e loro criticità Tempi di attesa per il trattamento chirurgico dei tumori della mammella: sistemi di rilevazione regionali e nazionali e loro criticità P. Sassoli de Bianchi; M. Vizioli; G.Tazzioli La sorveglianza epidemiologica

Dettagli

MODELLO DI ANALISI DEGLI INFORTUNI MORTALI

MODELLO DI ANALISI DEGLI INFORTUNI MORTALI MODELLO DI ANALISI DEGLI INFORTUNI MORTALI Studio degli eventi 2005-2015 a Reggio Emilia Referente: Sandra Berselli Responsabile del processo Prevenzione della Sede di Reggio Emilia Modello di analisi

Dettagli

REGISTRAZIONE TUMORI ReNaM-ReNaTuNS-OCCAM

REGISTRAZIONE TUMORI ReNaM-ReNaTuNS-OCCAM Corso di aggiornamento per RSPP/ASPP/RLS/Datori di Lavoro autonominati RSPP FOCUS SU REGISTRO DEGLI ESPOSTI A CANCEROGENI, REGISTRAZIONE DEI TUMORI E RISCHI PER LA SALUTE DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONE SOLARE.

Dettagli

Tab. 1 - Incidenti, morti e feriti in Emilia-Romagna ( )

Tab. 1 - Incidenti, morti e feriti in Emilia-Romagna ( ) Tab. 1 - Incidenti, morti e feriti in Emilia-Romagna (1978-2010) Valori assoluti Rapporti Numeri indice (2001=100) Anno Incidenti Morti Feriti RM RP RL Incidenti Morti Feriti 1978 16.161 927 20.947 5,7%

Dettagli

Le attività realizzate dall UOPSAL dell AUSL Romagna Area di Rimini per la prevenzione delle malattie professionali: Dettagli utili per i R.L.S.

Le attività realizzate dall UOPSAL dell AUSL Romagna Area di Rimini per la prevenzione delle malattie professionali: Dettagli utili per i R.L.S. MALATTIE PROFESSIONALI: Quale ruolo per l RLS? Rimini 14 novembre 214 Le attività realizzate dall UOPSAL dell AUSL Romagna Area di Rimini per la prevenzione delle malattie professionali: Dettagli utili

Dettagli

Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL di Modena

Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL di Modena Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Le neoplasie del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per tumore sia negli uomini (1 dei decessi oncologici) sia nelle donne (12) e sono

Dettagli

6 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto Anno 2008

6 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto Anno 2008 Bologna, 9 dicembre 2009 LA NASCITA IN EMILIA-ROMAGNA 6 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto Anno 2008 Camilla Lupi Regione Emilia-Romagna, Servizio Sistema informativo sanità e politiche

Dettagli

Il ruolo del medico competente..:rapporti del medico competente con il Servizio Sanitario Nazionale

Il ruolo del medico competente..:rapporti del medico competente con il Servizio Sanitario Nazionale Il ruolo del medico competente..:rapporti del medico competente con il Servizio Sanitario Nazionale La denuncia/segnalazione di malattia professionale Ferrara 28 novembre 213 Dott.ssa Maria Rosa Spagnolo

Dettagli

Le aziende IT in Emilia Romagna Il contributo per l innovazione in Regione

Le aziende IT in Emilia Romagna Il contributo per l innovazione in Regione Modena, 24 Gennaio 2012 Le aziende IT in Emilia Romagna Il contributo per l innovazione in Regione Giancarlo Capitani Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Lo scenario regionale: un confronto

Dettagli

TABELLA 1 STIMA DEI CONTRIBUTI DA ASSEGNARE PER LA REALIZZAZIONE DEL CICLO FORMATIVO, DESTINATO AL PERSONALE SANITARIO, DEL SEDICESIMO PROGRAMMA

TABELLA 1 STIMA DEI CONTRIBUTI DA ASSEGNARE PER LA REALIZZAZIONE DEL CICLO FORMATIVO, DESTINATO AL PERSONALE SANITARIO, DEL SEDICESIMO PROGRAMMA TABELLA 1 STIMA DEI CONTRIBUTI DA ASSEGNARE PER LA REALIZZAZIONE DEL CICLO FORMATIVO, DESTINATO AL PERSONALE SANITARIO, DEL SEDICESIMO PROGRAMMA AZIENDA SANITARIA A B C D Assegno di Contributo studio spese

Dettagli

IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA. Informazioni di contesto

IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA. Informazioni di contesto IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA Informazioni di contesto luglio 2013 a cura di Sommario PREMESSA... 5 1. IMPRESE... 7 1.1 IMPRESE ATTIVE EMILIA ROMAGNA E ITALIA I TRIMESTRE 2004 2013... 9 1.2

Dettagli

SCREENING UDITIVO NEONATALE E PERCORSO CLINICO ED ORGANIZZATIVO PER I BAMBINI AFFETTI DA IPOACUSIA IN EMILIA-ROMAGNA DGR 694/2011

SCREENING UDITIVO NEONATALE E PERCORSO CLINICO ED ORGANIZZATIVO PER I BAMBINI AFFETTI DA IPOACUSIA IN EMILIA-ROMAGNA DGR 694/2011 SCREENING UDITIVO NEONATALE E PERCORSO CLINICO ED ORGANIZZATIVO PER I BAMBINI AFFETTI DA IPOACUSIA IN EMILIA-ROMAGNA DGR 694/2011 TAVOLO REGIONALE DISABILITÀ UDITIVE PER AREA VASTA Compiti -Supportare

Dettagli

Il Registro tumori di patologia della Regione Emilia-Romagna: cosa è cambiato nella patologia tumorale colorettale?

Il Registro tumori di patologia della Regione Emilia-Romagna: cosa è cambiato nella patologia tumorale colorettale? Il Registro tumori di patologia della Regione Emilia-Romagna: cosa è cambiato nella patologia tumorale colorettale? Fabio Falcini, Orietta Giuliani, Silvia Mancini, Alessandra Ravaioli, Rosa Vattiato Registro

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza semestrale. Regione Emilia Romagna. Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1

Tabelle regionali con cadenza semestrale. Regione Emilia Romagna. Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1 Tabelle regionali con cadenza semestrale Regione Emilia Romagna Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1 Dati rilevati al 30 aprile 2017 Nota metodologica Sono considerate le malattie

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza semestrale. Regione Emilia Romagna. Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1

Tabelle regionali con cadenza semestrale. Regione Emilia Romagna. Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1 Tabelle regionali con cadenza semestrale Regione Emilia Romagna Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1 Dati rilevati al 31 ottobre 2018 Nota metodologica Sono considerate le malattie

Dettagli

10 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) Anno 2012

10 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) Anno 2012 Bologna, 28 novembre 2013 LA NASCITA IN EMILIA-ROMAGNA 10 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) Anno 2012 Camilla Lupi Regione Emilia-Romagna, Servizio Sistema informativo sanità

Dettagli

I risultati del Progetto Ministeriale di monitoraggio del rispetto della normativa sul fumo nei luoghi di lavoro

I risultati del Progetto Ministeriale di monitoraggio del rispetto della normativa sul fumo nei luoghi di lavoro I risultati del Progetto Ministeriale di monitoraggio del rispetto della normativa sul fumo nei luoghi di lavoro Seminario regionale Giornata Mondiale Senza Tabacco 2013 Nuovi fumatori, altre strategie

Dettagli

LA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA IN CIFRE A cura dell Ufficio Studi

LA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA IN CIFRE A cura dell Ufficio Studi LA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA IN CIFRE 2010 Popolazione residente per sesso nella provincia di Reggio Emilia, in Emilia Romagna e in Italia 01.01.2010 Maschi Femmine Totale v.a % v.a. % v.a. Reggio Emilia

Dettagli

RAPPORTO BIENNALE SULLA SITUAZIONE DEL PERSONALE NELLE IMPRESE REGGIANE CON OLTRE 100 DIPENDENTI BIENNIO

RAPPORTO BIENNALE SULLA SITUAZIONE DEL PERSONALE NELLE IMPRESE REGGIANE CON OLTRE 100 DIPENDENTI BIENNIO STEREOTIPI DI GENERE E AZIENDE REGGIANE: FACCIAMO IL PUNTO RAPPORTO BIENNALE SULLA SITUAZIONE DEL PERSONALE NELLE IMPRESE REGGIANE CON OLTRE 100 DIPENDENTI BIENNIO 2004-2005 a cura di Lamberto Melloni

Dettagli

infortuni e malattie professionali denunciate, definite e indennizzate

infortuni e malattie professionali denunciate, definite e indennizzate DIREZIONE SANITARIA Servizio Interaziendale di EPIDEMIOLOGIA Direttore Dr. Paolo Giorgi Rossi Via Amendola, 2-42122 Reggio Emilia Tel. 0522.335457 Fax. 0522.335460 OSSERVATORIO REGIONALE DI MONITORAGGIO

Dettagli

Aggiornamento sull epidemia di morbillo in Emilia-Romagna

Aggiornamento sull epidemia di morbillo in Emilia-Romagna Aggiornamento sull epidemia di morbillo in Emilia-Romagna periodo gennaio - maggio 21 Le segnalazioni trasmesse dalle Aziende Usl da gennaio a maggio 21 attraverso i sistemi regionali di segnalazione rapida

Dettagli

USO DI SOSTANZE CHIMICHE NELLE AZIENDE GALVANICHE ALLA LUCE DEGLI ADEMPIMENTI REACH E CLP: AUTORIZZAZIONE E CATENA DELLE INFORMAZIONI

USO DI SOSTANZE CHIMICHE NELLE AZIENDE GALVANICHE ALLA LUCE DEGLI ADEMPIMENTI REACH E CLP: AUTORIZZAZIONE E CATENA DELLE INFORMAZIONI USO DI SOSTANZE CHIMICHE NELLE AZIENDE GALVANICHE ALLA LUCE DEGLI ADEMPIMENTI REACH E CLP: AUTORIZZAZIONE E CATENA DELLE INFORMAZIONI Il rischio chimico e cancerogeno nelle aziende galvaniche BOLOGNA 22

Dettagli

IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA. Informazioni di contesto. Luglio 2015

IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA. Informazioni di contesto. Luglio 2015 IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA Informazioni di contesto Luglio 2015 2 Sommario PREMESSA... 5 1. IMPRESE... 7 1.1 IMPRESE ATTIVE EMILIA ROMAGNA E ITALIA I TRIMESTRE 2004 2015... 9 1.2 DISTRIBUZIONE

Dettagli

Registro di Patologia dei tumori invasivi e delle lesioni precancerose del colonretto dell Emilia-Romagna

Registro di Patologia dei tumori invasivi e delle lesioni precancerose del colonretto dell Emilia-Romagna Registro di Patologia dei tumori invasivi e delle lesioni precancerose del colonretto dell Emilia-Romagna Fabio Falcini 1, Orietta Giuliani 1, Silvia Mancini 1, Rosa Vattiato 1, Carlo Naldoni 2, Priscilla

Dettagli

Aedes albopictus e prevenzione del rischio sanitario: il controllo del vettore è strategico

Aedes albopictus e prevenzione del rischio sanitario: il controllo del vettore è strategico Aedes albopictus e prevenzione del rischio sanitario: il controllo del vettore è strategico Paola Angelini Serv. Sanità pubblica - Regione Emilia-Romagna Il suo arrivo in Italia Originaria del Sudest Asiatico

Dettagli

Confronto Regione Emilia- Romagna vs Ausl provinciali

Confronto Regione Emilia- Romagna vs Ausl provinciali Ricoveri DRG cardiovascolari regionali Confronto Regione Emilia- Romagna vs Ausl provinciali Confronto Diabetici della provincia di Modena: Gestione Integrata SI vs NO L elenco dei DRG considerati è tratto

Dettagli

DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA REGGIO EMILIA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO ATTIVITA DI VIGILANZA PRIORITA E STRUMENTI

DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA REGGIO EMILIA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO ATTIVITA DI VIGILANZA PRIORITA E STRUMENTI DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA REGGIO EMILIA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO ATTIVITA DI VIGILANZA PRIORITA E STRUMENTI Reggio Emilia, Luglio 2013 Andamento Indici di Incidenza delle

Dettagli

Progetto Pilota Rilevazione delle malattie professionali in ambito agro-zootecnico

Progetto Pilota Rilevazione delle malattie professionali in ambito agro-zootecnico Bologna, 18 gennaio 2010 Progetto Pilota Rilevazione delle malattie professionali in ambito agro-zootecnico Meri Scaringi Fabiana Scotto Paolo Lauriola INAIL Regione Emilia Romagna Assessorato Agricoltura

Dettagli

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 MORBILLO Il presente rapporto mostra i risultati del Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia

Dettagli

Dati di sintesi su medici competenti ed unità produttive;

Dati di sintesi su medici competenti ed unità produttive; L attività dei Medici Competenti in regione Piemonte nell anno 2015 secondo i dati Ferraris Fabrizio Spresal ASL Biella dell art. 40 D.Lgs 81/08 L art.40 del D.Lgs 81/08 dispone che : Entro il primo trimestre

Dettagli

8 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) Anno 2010

8 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) Anno 2010 Bologna, 25 novembre 2011 LA NASCITA IN EMILIA-ROMAGNA 8 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) Anno 2010 Camilla Lupi Regione Emilia-Romagna, Servizio Sistema informativo sanità

Dettagli

Tab. 6.1 Quadro sinottico delle superfici dei Parchi con le variazioni previste dal Programma regionale

Tab. 6.1 Quadro sinottico delle superfici dei Parchi con le variazioni previste dal Programma regionale Parchi nazionali Parchi regionali Parco Area contigua Totale Parco e Area contigua Piacenza - - 708,91 0,27% 3.334,91 1,29% 84,59 0,03% 1.507,59 0,58% 793,50 0,31% 4.842,50 1,87% Parma 3.465,34 1,01% 6.193,21

Dettagli

Modulo B6. PROGRAMMA CORSO MODULO A Il sistema legislativo: D. Lgs. 81/2008 e modifiche (D. Lgs. 106/09)

Modulo B6. PROGRAMMA CORSO MODULO A Il sistema legislativo: D. Lgs. 81/2008 e modifiche (D. Lgs. 106/09) Corso RSPP Modulo A+B+C+ per consulenti Titolo corsosettore Costo (IVA Durata ore esclusa) Modulo A 28 600 Modulo B1 Agricoltura 36 800 Modulo B2 Pesca 36 800 Modulo B3 Estrazioni Minerali e Costruzioni

Dettagli

Prevenzione del rischio cancerogeno

Prevenzione del rischio cancerogeno Prevenzione del rischio cancerogeno Piano mirato di prevenzione Applicazione del vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle attività di saldatura di acciai inox

Dettagli

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Via E. Fermi, 15 01100 VITERBO 0761-236750 FAX 0761-236748 e.mail: alessandro.selbmann@asl.vt.it http://www.asl.vt.it/staff/spp/base.php

Dettagli

Tavola Rotonda: Esperienze regionali di sorveglianza e prevenzione. L Emilia-Romagna. Maria Grazia Pascucci Servizio Sanità Pubblica

Tavola Rotonda: Esperienze regionali di sorveglianza e prevenzione. L Emilia-Romagna. Maria Grazia Pascucci Servizio Sanità Pubblica Tavola Rotonda: Esperienze regionali di sorveglianza e prevenzione L Emilia-Romagna Maria Grazia Pascucci Servizio Sanità Pubblica Coperture vaccinali - Regione Emilia-Romagna 2007 2008 2009 2010 2011

Dettagli

5 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto Anno 2007

5 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto Anno 2007 Bologna, 5 dicembre 2008 LA NASCITA IN EMILIA-ROMAGNA 5 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto Anno 2007 Camilla Lupi Regione Emilia-Romagna, Servizio Sistema informativo sanità e politiche

Dettagli

Grafico 1 - distribuzione segnalazioni malattie professionali per anno

Grafico 1 - distribuzione segnalazioni malattie professionali per anno PATOLOGIE DA LAVORO DAL 1999 AL 212 NELLA ASL di MILANO Alle ASL arrivano tutte le notizie relative alle malattie correlate al lavoro sia per finalità di tipo statistico epidemiologico e quindi preventivo

Dettagli

21 giugno MILANO Palazzo Lombardia - Sala Marco Biagi. Forum

21 giugno MILANO Palazzo Lombardia - Sala Marco Biagi. Forum 21 giugno MILANO Palazzo Lombardia - Sala Marco Biagi SELF-PORTRAIT del Gruppo Tecnico Interregionale per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori Forum Nicoletta Cornaggia Coordinamento Gruppo

Dettagli

Infortuni sul lavoro in edilizia nel 2008 e Attività Inail

Infortuni sul lavoro in edilizia nel 2008 e Attività Inail Sede di Bologna Convegno annuale CPTO IIPLE sul tema: Sicurezza sul lavoro in edilizia a Bologna e provincia: Dati e riflessioni sul 2009 Infortuni sul lavoro in edilizia nel e Attività Inail Ing. Giuseppe

Dettagli

IL SISTEMA TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI FERRARA E IL SUO POSIZIONAMENTO. Indicatori. Luglio 2017

IL SISTEMA TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI FERRARA E IL SUO POSIZIONAMENTO. Indicatori. Luglio 2017 IL SISTEMA TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI FERRARA E IL SUO POSIZIONAMENTO Indicatori Luglio 2017 Imprese attive ogni 1000 abitanti Posizione * Rimini 102 15 Forlì Cesena 95 26 Modena 94 31 Piacenza 93

Dettagli

IZSLER. Bologna. 06 agosto Sommario ...

IZSLER. Bologna. 06 agosto Sommario ... Sommario Sorveglianza del virus West Nile in Emilia Romagnaa IZSLER Sorveglianza Epidemiologica, Bologna 06 agosto 2018 1. Introduzione... 2 2. Sorveglianza sull avifauna selvatica... 3 3. Sorveglianza

Dettagli

4 RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE NELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Anno 2015

4 RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE NELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Anno 2015 Osservatorio economico, coesione sociale, legalità 4 RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE NELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Anno 2015 Provincia di Reggio Emilia 1 6. IL TERZO SETTORE 2 Le organizzazioni di volontariato

Dettagli

4 RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE NELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Anno 2015

4 RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE NELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Anno 2015 Osservatorio economico, coesione sociale, legalità 4 RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE NELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Anno 2015 Provincia di Reggio Emilia 1 2.1. ECONOMIA GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE

Dettagli

RINGRAZIAMENTI: Gruppo di Lavoro Regionale Nuovi Flussi Informativi (NFI)

RINGRAZIAMENTI: Gruppo di Lavoro Regionale Nuovi Flussi Informativi (NFI) !" ## $&''()! *+"" ##"+ RINGRAZIAMENTI: Gruppo di Lavoro Regionale Nuovi Flussi Informativi (NFI) M. Aquila - SPSAL Azienda Usl Bologna G. Besutti - SPSAL Azienda Usl Modena C. Bissi - SPSAL Azienda Usl

Dettagli

Il questionario regionale sulla gestione dei Gas medicinali

Il questionario regionale sulla gestione dei Gas medicinali Il questionario regionale sulla gestione dei Gas medicinali Alessandro Fraticelli Servizio Strutture Sanitarie e Socio-Sanitarie Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Corso Regionale LA GESTIONE

Dettagli

IL SIRP NELLA REGIONE PUGLIA

IL SIRP NELLA REGIONE PUGLIA REGIONE PUGLIA REALIZZAZIONE DI MODALITÀ E STRUMENTI PER INTEGRARE LE INFORMAZIONI CORRENTI DEL SISTEMA SALUTE E DEL SISTEMA LAVORO AI FINI DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E VIGILANZA SUL TERRITORIO DEGLI

Dettagli

Progetto ASD scuola 0-6 anni

Progetto ASD scuola 0-6 anni Progetto ASD scuola 0-6 anni Elisabetta Fréjaville, Francesca Ciceri, Sandra Benedetti Direzione generale Sanità e Politiche Sociali, Regione Emilia-Romagna Progetto ASD scuole 0-6 anni Creazione di un

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE

IL DIRETTORE GENERALE MIUR.AOODRER.Registro Decreti.0001476.14-1-016 Determinazione delle dotazioni organiche dell autonomia per il personale docente per l anno scolastico 016/017 IL DIRETTORE GENERALE VISTO lo schema di Decreto

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE ASPP / RSPP

CORSO DI FORMAZIONE ASPP / RSPP CORSO DI FORMAZIONE ASPP / RSPP MODULO A DATA ORARIO UNITA DIDATTICA LEZIONE 30 marzo 2017 4 aprile 2017 9:00 13:00 6 aprile 2017 11 aprile 2017 A1-8 ore Presentazione e apertura del corso; L'approccio

Dettagli