IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE PROGETTO 1.6: MONITORAGGIO E CONTENIMENTO DEL RISCHIO CANCEROGENO PROFESSIONALE
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1 PIANOREGIONELEDELLAPREBVENZIONE ILPIANOREGIONALEDELLAPREVENZIONE PROGETTO1.6:MONITORAGGIOE CONTENIMENTODELRISCHIOCANCEROGENO PROFESSIONALE 1
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3 3 UOSPSALdiFerrara Azioni Attività 1)Implementazionesistemainformativo regionaleperlaprevenzione Reportannualesull attivitàdivigilanza Reportsulleesposizionealivelloregionale Reportannualesullasorveglianzaexespostiadamiantoea CVM Reportsull attivitàdelregistrospecializzatosuimesoteliomi (ReNaM) Reportsull attivitàdelregistrospecializzatotumorinaso Sinusaliprofessionali(ReNaTuNS) 2)Inserimentoneiprogrammiannualidi attivitàdeglispsaldiunpianospecifico divigilanza neicompartiincuiènotala presenzadicancerogeniprofessionali, conusodichecklistregionale AttivitàdiVigilanzaeIspezionein198aziendealivello regionalenel2016,incrementatedel10%all annoneglianni successivi,conparticolareattenzionea: Valutazionedeirischi Misurediprotezioneecontenimentodelrischio Valutazionedeirischi Fumopassivo Sorveglianzasanitaria
4 4 UOSPSALdiFerrara Azioni Attività 3)Sorveglianzaepidemiologicasuitumoria frazioneeziologicaprofessionalemedioalta Mantenimentoattivitàdeiregistrispecializzati mesoteliomi(auslreggioemilia)etumorinasosinusali (AUSLImola) 4)Sorveglianzaepidemiologicasuitumoria bassafrazioneeziologicaprofessionale AttivazioneprogettopilotasuAUSLdiModena 5)SorveglianzaexespostiaCVMedexesposti adamianto,ovepresenti Mantenimentoattivitàdisorveglianzapassivaexesposti adamiantoeacvm 6)Progettazionedistrategiedicomunicazione delrischiocancerogenoprofessionale all internodellecasedellasalutee realizzazionedimaterialidivulgativiperla comunicazionedelrischio Azioneinfasediprogettazione 7)Favorirel emersionedeitumoriprofessionali el appropriatezzadeipercorsimedicolegali perillororiconoscimento Effettuazionediiniziativedisensibilizzazioneeformative sulterritorioregionaleneiconfrontideimedicidi medicinagenerale,mediciospedalieriemedici competentisulrischiocancerogenoprofessionaleesugli aspettimedicolegali Azioni Attività 8)Implementazionedellecheck listperilcontrasto delrischiocancerogenodaadottarsinell ambito dell UfficioOperativoRegionaleedapresentareal Comitatoregionaleexart.7D.Lgs81/08. Elaborazionechecklistregionalidaadottarsinell attivitàdivigilanza aifinidellaqualitàedell omogeneitàdell azionedicontrolloeda promuoverecomestrumentodiautocontrollodapartedelle imprese. 9)Programmazionenell'ambitodelComitato regionaledicoordinamentoexart.7d.lgs81/08di iniziativepromosseincollaborazioneconisoggetti dellabilateralitàintemadiinformazione,formazione eassistenzarivoltearls,rlstealtrisoggetti. Realizzazionediiniziativeinformativeeseminarialisulterritorio regionale
5 Leazionidimiglioramento sulleattivitàdivigilanza Promozionedellavigilanzaproattiva Potenziamentodellaomogeneitàdelleattivitàdi vigilanzasubaseregionaleattraverso: Utilizzodilistedicontrollodautilizzareanchecome autocontrollodapartedelleimprese; Effettuazionediauditinterniprovinciali/regionali; Assunzionediindirizziregionalisutematichespecifiche 5
6 AzioniconMMG,medicicompetentieOspedalisu emersionemalattieprofessionali Azionieprogettualitàconentibilateraliefiguredella prevenzione FormazioneoperatoriDSPealtri Leazionitrasversali Ilgrupporegionalecancerogenisaràimpegnatonelprossimotriennio sullapianificazioneerealizzazionedistrumentitecniciasupportodelle azioniavalenzaregionale(funzionedi service )esulmonitoraggio dellaloroattuazionelocale. ProposteoperativeperlaformazionedeglioperatorideiDSP Stesuradiorientamentiregionalicondivisi Definizionedeipianioperatividivigilanza Realizzazionedimateriali(checklist,opuscoli,ecc.) Proposteoperativeperlaemersionedeitumoriprofessionali (comunicazione,formazioneoperatorisanitari,ecc.) 6
7 Esposizione ad agenti cancerogeni professionali RER (dato provvisorio 2015 ) AUSL UU.LL. dicuipervenute AUSL dicui pervenute soloainail N ESPOSTI IMOLA 81 4,00% BOLOGNA ,27% FERRARA 179 8,84% MODENA ,28% REGGIOE ,70% PIACENZA 108 5,33% PARMA 159 7,85% RAVENNA ,65% FORLI' 184 9,09% RIMINI 177 8,74% CESENA 105 5,19% (0,9%PAT INAIL2015) (1,1%addetti INAIL2015) Fonte dati: archivio regionale registri degli esposti a cancerogeni professionali ex D.Lgs. 81/08 7
8 I cinque cancerogeni più rappresentati in RER (dato provvisorio 2015) CANCEROGENO N ULU.LL. NESPOSTI polveredilegno ,55% ,86% benzene ,70% ,49% cromo(vi)composti ,08% ,33% nichelcomposti ,42% ,82% amianto 89 3,58% 655 2,10% Fonte dati: archivio regionale registri degli esposti a cancerogeni professionali ex D.Lgs. 81/08 Distribuzione unità locali e addetti in base al n. di esposizioni (dato provvisorio 2015) n.esposizioni NUL N ESPOSTI Fonte dati: archivio regionale registri degli esposti a cancerogeni professionali ex D.Lgs. 81/08 8
9 Dati di rischio allegato 3 B Emilia Romagna
10 Malattie professionali denunciate in Emilia Romagna Fonte dati: open data INAIL Malattie professionali definite in Emilia Romagna Fonte dati: banca dati statistica INAIL Fonte dati: open data INAIL 10
11 L INAIL, tramite una rete completa di Centri Operativi Regionali (COR) realizza sistemi di monitoraggio dei rischi occupazionali da esposizione ad agenti chimici cancerogeni e dei danni alla salute che ne conseguono, raccoglie, registra, elabora ed analizza i dati, anche a carattere nominativo, derivanti dai flussi informativi di cui all articolo 8 e dai sistemi di registrazione delle esposizioni occupazionali e delle patologie comunque attivi sul territorio nazionale, nonché i dati di carattere occupazionale rilevati, nell ambito delle rispettive attività istituzionali, dall INPS, ISTAT, INAIL ed altre amministrazioni pubbliche. I medici e le strutture sanitarie pubbliche e private, nonché gli istituti previdenziali ed assicurativi pubblici o privati, che identificano casi di neoplasie da loro ritenute attribuibili ad esposizioni lavorative ad agenti cancerogeni, ne danno segnalazione all INAIL, tramite i Centri Operativi Regionali (COR). 11
12 1. Gli Obiettivi del COR Emilia Romagna a). Acquisire la segnalazione (anche attraverso una periodica ricerca attiva) da parte dei referenti delle Unità Operative (UU.OO.) coinvolte, dai Registri Tumori di Popolazione provinciali, dalle SDO per la AUSL di Bologna o dai COR delle altre regioni, di tutti i casi di tumore naso-sinusale certo o probabile incidenti in Regione Emilia- Romagna; b). Garantire la registrazione di tutti i casi segnalati e la corretta classificazione istologica, mediante l analisi della cartella clinica e il parere di esperti; 12
13 d). Garantire una corretta ed omogenea valutazione dell esposizione professionale sul territorio regionale attraverso il parere di un team multidisciplinare regionale; e). Garantire l invio all INAIL dei dati raccolti attraverso la registrazione delle informazioni nel software dedicato, fornito a livello nazionale; f). Garantire la trasmissione dei casi pervenuti, non residenti in Emilia- Romagna, al COR della regione di residenza. Le informazioni individuali raccolte nell ambito dell attività del registro consentono di definire l esposizione agli specifici agenti professionali associati con i TuNS, principalmente polveri di legno e cuoio, contribuendo a mettere a fuoco i differenti profili di rischio con preziose ricadute sulla progettazione e pianificazione delle attività di prevenzione nell ambito dei comparti produttivi interessati. Fonti: - Rete referenti ospedalieri - Registri tumori di popolazione provinciali/sdo Invio UO PSAL competente per territorio per intervista e prima definizione del nesso di causalità professionale Restituzione UO PSAL per azioni di prevenzione e provvedimenti medico-legali del caso Valutazione dei criteri di inclusione Valutazione esposizione e classificazione definitiva Topografia Morfologia INVIO PERIODICO DATI A INAIL (ReNaTuNS nazionale) 13
14 Tabella 1 Tasso standardizzato di incidenza media annuale di TuNS (per ), nel periodo AUSL Piacenza Parma Totale Maschi Femmine Rate LowCI HighCI Rate LowCI HighCI Rate LowCI HighCI 0,8 0,4 1,4 0,9 0,4 2,0 0,7 0,3 1,6 1,5 1,0 2,1 1,5 0,8 2,4 1,5 0,9 2,4 ReggioEmilia Modena Bologna Romagna Ferrara RER 0,7 0,4 1,2 0,9 0,5 1,7 0,6 0,2 1,2 1,3 0,9 1,7 1,3 0,8 1,9 1,2 0,8 1,9 0,7 0,5 1,0 0,9 0,6 1,4 0,5 0,3 0,9 0,9 0,6 1,1 1,3 0,9 1,7 0,5 0,3 0,8 1,9 1,4 2,7 2,5 1,6 3,8 1,4 0,8 2,4 1,0 0,9 1,2 1,3 1,1 1,5 0,8 0,7 1,0 Risultati dell attività di sorveglianza al 31/12/2016 Dall inizio dell attività del C.O.R. (Gennaio 2013) sono stati raccolti 368 casi di TuNS incidenti in Regione dal 2007 (anno di decorrenza per il calcolo dell incidenza regionale) di cui 232 di tipo epiteliale (tab. 3). PR % M O % RE % RO* % FE % PC % BO % RER % Epiteliale 30 66, , , , , , Nn Epiteliale 15 33, ,2 7 21, , , , Totale
15 DistribuzioneistologicadeicasiincidentidiTuNSepiteliali Al 31/12/2016 sono stati lavorati dalle UO PSAL regionali 142 casi, in 93 dei quali l intervistatore ha somministrato con successo il questionario al paziente o ai familiari. Per i restanti 49 casi non è stato possibile acquisire le informazioni per irreperibilità dei pazienti o rifiuto dei familiari 15
16 AUSL COPERTURA REGISTRI COPERTURA REGISTRI+ALTRE FONTI M F TOTALE CASICONITERDIVALUTAZIONE ESPOSIZIONECONCLUSOAL31/12/2016 INTERVISTE EFFETTUATE INTERVISTE FALLITE PARMA MODENA REGGIOEMILIA BOLOGNA (SDO) FERRARA PIACENZA IMOLA FORLI CESENA RIMINI RAVENNA
17 17
18 18
19 MMG(medicidimedicinagenerale) MC(medicicompetenti) MO(mediciospedalieri) PIACENZA PARMA REGGIOEMILIA MODENA FERRARA BOLOGNA 1 Corsodi Formazione con Associazione Medici Competenti dilodie Piacenza; AUSL Piacenza, INAIL,INPS 2 Corsodi Formazione con Associazione Medici Competenti dilodie Piacenza; AUSL Piacenza, INAIL,INPS 1 1 seminario 1 agg.obblig 1 seminario 1 OdMPR 1 seminario 1 seminario 1 1 seminario 1 aggobblmmg 1 1 seminario Corsodi Formazione con Associazione Medici Competenti dilodie Piacenza; AUSL Piacenza, INAIL,INPS IMOLA RAVENNA 1 seminario CESENA 1 FORLI' 1 OdM 1 RIMINI 1 unicaodm 1 unicaodm 1 unicaodm RER 19
20 Sono state ispezionale nel aziende sul territorio regionale : uu.ll. controllate % Agente cancerogeno Comparti produttivi/lavorazioni 75 33, 7 CromoNichel Saldatura inox galvanica 61 27, Polveri di legno Lavorazione primaria e 4 secondaria del legno 23 10, Benzene Rivendite carburanti terziario ,6 Silice CostruzioniCeramica 12 5,4 Formaldeide Sanità Chimico 9 4,0 vari Chimico 8 3,6 IPA Gomma plastica opere stradali 6 2,7 Aflatossine Mangimifici Porto 4 1,8 Fibre ceramiche Ceramicademolizioni refrattarie 3 1,3 Ossido di etilene Biomedicale 3 1,3 Amianto Rimozione MCA 1 0,4 Polveri di cuoio Concia pelli
21 Nel corso dell attività di vigilanza sono state effettuate le seguenti misurazioni di igiene ambientale: - 5 prelievi. n. campionamenti Tipologia campionamento Motivo campionamento 79 Misurazione velocità dell aria con anemometro 22 Valutazioni captazione con fumogeno Verifica efficacia impianti di aspirazione Verifica efficacia impianti di aspirazione 14 Campionamento con pompa Valutazione inquinamento da polveri aerodisperse e fumi 11 Valutazione inquinamento da fibre aerodisperse 1 Valutazione inquinamento da fibre amianto aerodisperse 1 radiodosimetria Valutazione inquinamento da radiazioni ionizzanti 5 Prelievi materiali tal quali 133 carenze n.violazioni (758) percentuale valutazionerischiocancerogeno 13 24,1% informazioneformazioneaddestramento 9 16,7% sorveglianzasanitaria 9 16,7% valutazionedeirischititoloi 9 16,7% requisitidisaluteesicurezzaluoghidilavoro 5 9,3% Misurediprevenzioneeprotezionerischiochimico 4 7,4% misureorganizzativo/procedurali 3 5,6% carenzeattrezzaturedilavoro 1 1,9% carenzeimpiantiattrezzatureelettriche 1 1,9% totale ,0% 21
22 * 22
23 23
24 24
25 25
26 26
27 vacatio legis 27
28 7regoleperunDVRadeguato 28
29 Completezza=valutaretuttiirischi Perilrischiocancerogeno,vuoledirevalutaretuttelesostanzeopreparatidefiniti comecancerogenidaldlgs.81/08,compresigliintermedidilavorazione Leggibilità=accessibilità IlDVRdeveesserescrittoconlinguaggiochiaroe,perquantopossibile, comprensibileatutti; debbonoesserechiaramenteindicatiipassaggitecnicicheportanoalle affermazionicontenuteneldvr laleggibilitàconsenteefacilitalacomprensioneaglirls Leggibilità=accessibilità IlDVRdeveesserescrittoconlinguaggiochiaroe,perquanto possibile,comprensibileatutti; dovrebbeesserelimitataalminimoindispensabilelaparte preliminareconiriferimentinormativi,pocoutileaifinipratici debbonoesserechiaramenteindicatiipassaggitecniciche portanoadeterminateaffermazioni laleggibilitàconsenteefacilital accessoalrls 29
30 Coerenza=efficaciadelprocessovalutativo IlDVRdeveesserecoerenteconlecondizionidellarealtàproduttivain esame. Pertantobisogna: valutareilrischiofacendoriferimentoallereali condizionidilavoro dell azienda,interminidiattivitàsvolteetempidiesposizionedei lavoratori; incasodirischiononcontinuativo,vannoconsideratelecondizionidi esposizione peggiori,aifinidellamassimatuteladeilavoratoriesposti. Questiaspetticondizionanoanchel affidabilitàdelleinformazioni contenutenelregistrodiesposizione Confrontabilità=rigorescientifico La valutazione dei singoli rischi deve essere effettuata con metodiche standardizzate, affidabili e adeguate al contesto in cui si opera, così da rendere confrontabili i risultati ottenuti con adeguati standard di riferimento o con altre valutazioni effettuate con analoga metodica. Nel caso dei cancerogeni, ci si riferisce in particolare all affidabilità dei risultati dei campionamenti, che si ottiene rispettando la norma tecnica di riferimento. La mancanza del requisito della confrontabilità fornisce imprecisione e scarsa affidabilità ai risultati della valutazione, rendendo di fatto scarsamente efficace il processo valutativo. 30
31 Propositività=orientamentoversolesoluzioni La corretta applicazione di questo requisito è legata alla competenza del valutatore. Dopoaverevalutatocorrettamenteirischi,èilmomentodi indicareleazionipereliminare oridurreirischivalutatie proporre lemisurepreventiveeprotettiveperridurre ulteriormenteilrischioresiduo; IlDVRnonèuneserciziodelRSPPodelconsulente. Debbonoesseresemprecoinvoltiildatoredilavoro(!),ilmedicocompetente el RLS. L RLShaunruolocentralenellaVDRperchéèunsensore dellarealecondizione deilavoratori,evaconsultatopreventivamenteall avviodelprocesso valutativo(oalmenoin corsod opera ) L RLSpuòanchechiederecopiadelDVRalterminedelprocessovalutativo, ricercandoinparticolare: lacompletezza, lacoerenza,.attraverso..laleggibilità deldvr lapropositività, Partecipazione=coinvolgimento 31
32 Partecipazione Ilmomentoidealeperilconfrontoèsemprerappresentatodallariunione periodicaexart.35deldlgs81/08,consentita,serichiestadell RLS,anche nelleaziendeconmenodi15dipendenti. Lariunioneperiodicadeveconcludersiconunverbalescritto,adisposizione deipartecipantiperlaconsultazione. Impegno=dallateoriaallapratica 32
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