Impiego dei prodotti fitosanitari in aree non agricole: la posizione dell'industria

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1 Impiego dei prodotti fitosanitari in aree non agricole: la posizione dell'industria «Il Piano di Azione Nazionale e l utilizzo dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione» Verona 20 marzo 2018

2 Sono considerate aree non agricole tutti gli ambienti territoriali non destinati a coltivazioni: Piazzali e tratte ferroviarie; Strade, autostrade, autostazioni; Porti, interporti e aeroporti; Aree di distribuzione carburante; Centrali elettriche; Metanodotti; Viali, bordi stradali e autostradali; Parchi, giardini e cimiteri; Siti archeologici; Campi sportivi; Aree non-agricole Golene e sponde di canali, fiumi, laghi, bacini idrici, fossi e scoline non pertinenti ad aree agricole

3 Danni da vegetazione spontanea in AREE aree non agricole DANNI AREE URBANE Danno estetico; Accumulo di sporcizia; Limitato smaltimento di acque meteoriche; Limitata visibilità; Danneggiamento manufatti; Maggior incidenza allergie. INFRASTRUTTURE CIVILI (CIMITERI) Danno estetico; Danneggiamento manufatti INFRASTRUTTURE CIVILI (RAFFINERIE) INFRASTRUTTURE CIVILI (AEREOPORTI) INFRASTRUTTURE CIVILI (FERROVIE E STRADE) INFRASTRUTTURE CIVILI (AREE ARCHEOLOGICHE) Innesco incendi; Danno estetico; Ostacolo a ispezioni e manufatti Danno estetico; Danneggiamento manufatti; Riduzione visibilità; Accumulo sporcizia Sensazione trascuratezza o abbandono impianti; Limitata visibilità; Innesco incendi (soprattutto nelle zone meridionali); Ostacolo a ispezioni e manufatti; Rischio interferenza con automatismi ( scambi); Alterazione struttura massicciata Danno estetico; Danneggiamento manufatti; Ostacolo accessibilità alle aree; accumulo sporcizia; Innesco incendi

4 La situazione attuale

5 Disponibilità di mezzi tecnici Si registrano molte difficoltà nell identificare prodotti autorizzati per l uso non agricolo e che contemporaneamente soddisfino i criteri di esclusione per questa tipologia di prodotti, cosi come indicato dal PAN Tali difficoltà sono aumentate ancora più dalla revoca dell impiego nelle aree frequentate dalla popolazione dei prodotti contenenti glifosate (D.M del 9 agosto 2016 e s.m.i.) e dalle disposizioni relative ai CAM (D.M 15 febbraio 2017)

6 Stato dell arte Pochissimi prodotti autorizzati per l uso non agricolo superano i criteri di selezione dei prodotti previsti dal PAN, rendendo particolarmente difficile il ricorso a trattamenti chimici per la gestione del verde nelle aree urbane e su strade/ferrovie Ciò ha reso tali attività di gestione più onerose in termini economici, di efficacia, di frequenza degli interventi e di sicurezza per l operatore

7 Approcci nei confronti degli usi non Divieti parziali: agricoli Legati a specifiche sostanze (es. BE/NL e Glifosate) Legati ad usi specifici: superfici asfaltate (es. DE) Legate a specifiche aree: «gruppi vulnerabili» definiti dal Regolamento 1107/2009 In generale sono però previste deroghe per: Emergenze per controllare specifiche avversità Campi sportivi Cimiteri Reti stradali Reti ferroviarie Siti industriali/infrastrutture Coincide con circa l 80% del mercato extra-agricolo

8 Cosa sta facendo e cosa può fare l industria

9 Proposte Agrofarma per la modifica del Agrofarma ha proposto l adozione di un approccio pragmatico, che tenga conto di tutti i fattori in gioco Cosa si intende: PAN Chiara definizione di piazzale ferroviario (esclusione dei trattamenti solo nelle aree realmente frequentate dalla popolazione) Distinzione tra le varie aree frequentate dalla popolazione (ad es. campi sportivi vs. aree adiacenti alle scuole) Rivedere la selezione dei prodotti basata sulla pericolosità intrinseca dei prodotti adottando un approccio fondato sulla valutazione del rischio

10 Formazione specifica per gli usi non agricoli professionali Dal 2016 gli utilizzatori professionali devono avere una formazione/certificazione specifica per l uso degli agrofarmaci. Ciò vale anche per gli operatori nell ambito non agricolo, i quali devono conoscere anche le peculiarità di tali aree oltre alla formazione prevista per gli agricoltori professionali. Tutti gli Stati Membri hanno creato sistemi di formazione per l uso degli agrofarmaci, ma pochi utilizzano moduli formativi ad hoc per gli usi extra-agricoli (il PAN italiano ammette questa possibilità)

11 Strumenti di formazione per gli usi non agricoli Moduli di formazione specifici Manuali predisposti dalle associazioni francese e spagnola ( ( Piattaforme per lo scambio di buone pratiche UK Amenity forum (

12 Strumenti regolatori per gli usi non agricoli Sono disponibili modelli di valutazione specifici e sono utilizzati in alcuni Stati membri Modello GB HardSPEC Studio della Chemical Regulation Division (GB) sul lavaggio sulle strade Modello UPJ/ANSES per l esposizione dell operatore

13 In quale contesto si inseriscono tali strumenti?

14 Reg.(CE) 1107/2009: processo di autorizzazione Sostanza attiva (s.a.) STEP 1 Autorizzazione UE Formulato (p.f.) STEP 2 Approvazione nazionale Valutazione zonale coordinata da uno stato membro relatore Autorizzazione nazionale + eventuali misure di mitigazione

15 Autorizzazione degli agrofarmaci Condizioni di autorizzazione In base ai Principi Uniformi il Prodotto Fitosanitario deve possedere le seguenti caratteristiche efficace contro l organismo bersaglio selettivo e non fitotossico non provocare effetti nocivi sulla salute dell uomo o degli animali non provocare effetti inaccettabili sull ambiente

16 Percorso di registrazione degli Società Produttrice di Agrofarmaci agrofarmaci Autorità regolatorie Presentazione di un dossier registrativo Modalità d impiego (dose, coltura, tempo) Proprietà chimico-fisiche Tossicità acuta e cronica Destino e Comportamento ambientale Rischio per l operatore Rischio per le specie non bersaglio Rischio per il consumatore Revisione ed analisi del dossier Definizione condizioni d impiego Autorizzazione alla vendita ETICHETTA Valutazione

17 La valutazione del rischio RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE Il processo di valutazione ed autorizzazione parte da: a) Individuazione della pericolosità intrinseca della sostanza (Pericolo) e delle dosi alle quali si manifesta questa pericolosità b) Valutazione dell esposizione: tempo e quantità di sostanza cui si è esposti c) Caratterizzazione del rischio: probabilità un certo effetto si manifesti in funzione dell esposizione

18 Sicurezza per l operatore Differenti scenari di esposizione

19 Studi per la valutazione ecotossicologica

20 Le misure di mitigazione del rischio Buffer zone: fascia di rispetto non trattata (suolo) Buffer zone vegetata: fascia di rispetto non trattata inerbita Utilizzo di ugelli antideriva Siepi: barriere vegetate Limitazione dose di impiego o numeri di applicazioni annue Impiego solo su suoli a basso contenuto di sabbia o esclusione di impiego in aree vulnerabili

21 SOSTANZA ATTIVA E CONCENTRAZIONE DESCRIZIONE PRODOTTO E TIPO FORMULAZIONE Etichetta dei prodotti fitosanitari PITTOGRAMMI E INDICAZIONI DI PERICOLO INFORMAZIONI PER IL MEDICO CONSIGLI DI PRUDENZA FRASI SPECIALI DITTA PRODUTTRICE O IMPORTATRICE, NUMERO E DATA DI REGISTRAZIONE DOSI, MODALITA E COLTURE AUTORIZZATE

22 Grazie per l attenzione!

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