LA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE BIM. Lorenzo Orsenigo Direttore Generale ICMQ SpA

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1 LA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE BIM Lorenzo Orsenigo Direttore Generale ICMQ SpA

2 COSA NON È IL BIM BIM non è solamente una evoluzione CAD BIM non è solamente un applicazione software

3 COSA È IL BIM BIM è completamente un nuovo approccio per la progettazione, costruzione, gestione, manutenzione, ristrutturazione e demolizione degli edifici e delle infrastrutture. È basato su - Pianificazione - Comunicazione Il software BIM non è il fine, ma è uno strumento per ottenere i risultati attesi

4 BUILDING INFORMATION MODELING

5 IL BIM DEVE ESSERE GOVERNATO Parti interessate: - Committente - Progettisti (architettonici, strutturisti, impiantisti, direttore lavori, ) - Imprese di costruzione (general contractor e subappaltatori) - Gestori di immobili Tutte queste Parti devono comunicare e cooperare. Il BIM è un processo. Come tutti i processi devono essere adeguatamente governati e controllati per evitare sovracosti. Necessità di un Sistema di Gestione

6 LA SPECIFICA TECNICA ICMQ Al momento nelle norme della serie UNI non è ancora disponibile una norma che definisca i requisiti di un Sistema di Gestione per il BIM. ICMQ ha costituito un Gruppo di Lavoro, invitando i propri Soci e buildingsmart, per elaborare una Specifica Tecnica di riferimento. - ITALFERR - ENEL - RFI - CTE - ATE - MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI - ICMQ - BUILDINGSMART

7 LA SPECIFICA TECNICA ICMQ È stata fatta un analisi dei documenti internazionali disponibili a livello ISO e PAS (1192-2) Si è deciso di affidarsi alla struttura delle norme dei sistemi di gestione definita a livello ISO 1. Scope 2. Normative references 3. Terms and definition 4. Context of the organization 4.1. Understanding the organization and its context 4.2. Understanding the needs and expectations of interested parties 4.3. Determining the scope of the XXX management system 4.4. XXX management system 5. Leadership 5.1 Leadership and commitment 5.2 Policy 5.3 Organization roles, responsibilities and authorities 6. Planning 6.1. Actions to address risks and opportunities 6.2 XXX objectives and planning to achieve them ISO High Level Structure 7. Support 7.1. Resources 7.2 Competence 7.3 Awareness 7.4 Communication 7.5 Documented information 8. Operation 8.1. Operational planning and control 9. Performance evaluation 9.1 Monitoring, measurement, analysis and evaluation 9.2 Internal audit 9.3. Management review 10. Improvement Nonconformity and corrective action 10.2 Continual improvement

8 LA SPECIFICA TECNICA ICMQ

9 LA SPECIFICA TECNICA ICMQ Il Sistema di Gestione BIM si integra bene con un Sistema di Gestione ISO 9001 La Specifica Tecnica si rivolge a tutti gli attori della filiera, a partire dal Committente La Specifica Tecnica è stata realizzata pensando a uno schema di Certificazione del Sistema di Gestione BIM

10 CONTESTO DELL ORGANIZZAZIONE L organizzazione deve comprendere il contesto in cui opera, determinando i fattori di influenza interni ed esterni sul sistema di gestione BIM (disponibilità hw e sw, infrastrutture di rete, competenze, ) Deve comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate (committente, pubbliche amministrazioni, popolazione,..) Deve determinare i confini e l applicabilità del SGBIM, in base al ruolo e alla propria specializzazione

11 LEADERSHIP È necessario un impegno dell Alta Direzione nei riguardi del SGBIM, assicurando risorse, coinvolgimento, comunicandone l importanza, promuovendo il miglioramento, Deve essere definita una Politica per il BIM (BIM Guide), appropriata alle finalità e al contesto e che sia un quadro di riferimento per fissare gli obiettivi e promuovere lo sviluppo del BIM Bisogna che siano definiti ruoli e responsabilità, con le necessarie deleghe e autorità. Alcune funzioni devono essere chiaramente definite come il modellatore delle informazioni, il coordinatore delle informazioni, il gestore delle informazioni Le funzioni non vanno confuse con le persone.

12 PIANIFICAZIONE In base al contesto l organizzazione deve pianificare le azioni per affrontare al meglio i rischi e cogliere le opportunità, valuntandone poi gli effetti Deve definire gli obiettivi per il SGBIM, definendo le risorse necessarie, le responsabilità, i tempi e i criteri di valutazione dei risultati Anche le modifiche al SGBIM devono essere pianificate, determinando anche le potenziali conseguenze

13 SUPPORTO L organizzazione deve determinare e fornire le risorse necessarie per l istituzione, l attuazione, il mantenimento e il miglioramento continuo del SGBIM Devono essere individuate le funzioni necessarie per gestire e coordinare le informazioni, modellare le informazioni, gestire la parte informatica. In allegato 2 sono descritti due possibili esempi Deve determinare e mantenere l infrastruttura necessaria (ad es. hw e sw) Ci vuole consapevolezza della propria conoscenza organizzativa, anche attraverso le analisi di esperienze fatte o basandosi su risorse esterne L organizzazione deve determinare e mantenere adeguate competenze, soprattutto per alcune figure chiave

14 SUPPORTO La certificazione professionale di esperto BIM per BIM Specialist BIM Coordinator BIM Manager è sufficiente a dimostrare il livello di competenza ICMQ ha avviato da oltre un anno uno schema di certificazione per Esperto BIM

15 SCHEMA DI CERTIFICAZIONE ICMQ PER ESPERTO BIM Con la certificazione del personale, vengono verificate le competenze (conoscenze e abilità) della singola persona e viene verificato nel tempo il mantenimento di tali competenze (Rif. UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012) REGOLAMENTO TECNICO ICMQ: definisce le competenza dell esperto BIM, le modalità e i criteri di valutazione (prove di esame) nonché i requisiti per il mantenimento della certificazione. È stato sviluppato in collaborazione con partner esperti del settore Figure professionali: BIM SPECIALIST for BUILDING/INFRASTRUCTURE BIM COORDINATOR for BUILDING/INFRASTRUCTURE BIM MANAGER

16 SCHEMA DI CERTIFICAZIONE ICMQ PER ESPERTO BIM PROVE D ESAME Prova scritta: test con domande a risposta multipla (20 domande) Caso studio: esercitazione su personal computer Prova orale: discussione delle prove svolte con approfondimento di tematiche specifiche della specializzazione richiesta

17 SCHEMA DI CERTIFICAZIONE ICMQ PER ESPERTO BIM IL CERTIFICATO

18 SCHEMA DI CERTIFICAZIONE ICMQ PER ESPERTO BIM REGISTRO ICMQ Ogni persona certificata viene iscritta nel Registro delle persone certificate, pubblicato sul sito Ciò consente di verificare lo stato della certificazione (validità, sospensione, revoca) e i dati della persona certificata

19 SUPPORTO L organizzazione deve determinare le comunicazioni interne ed esterne pertinenti al SGBIM L organizzazione deve gestire le informazioni documentate, in particolare deve creare un Ambiente di Condivisione Dati (ACDat) e deve definirne le modalità di gestione attenendosi ad alcuni requisiti specificati La Specifica definisce i requisiti per la creazione e l aggiornamento delle informazioni documentate, nonché per il loro controllo

20 ATTIVITÀ OPERATIVE Sono riportati alcuni esempi di attività operative in carico ai diversi soggetti (committente, progettista, impresa, gestore dell opera) Al fine di supportare i processi operativi l organizzazione deve mantenere e/o conservare le informazioni documentate elencate nella tabella 3

21 VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI L organizzazione deve valutare le prestazioni e l efficacia del SGBIM, effettuando monitoraggi e misurazioni Deve raccogliere ed analizzare informazioni di ritorno dagli attori coinvolti nella catena di fornitura L organizzazione deve svolgere audit interni per valutare la conformità del SGBIM e la sua efficacia L alta direzione deve riesaminare, a intervalli pianificati, il SGBIM per assicurarne l idoneità, l adeguatezza e l efficacia, nonché l allineamento agli indirizzi strategici Devono essere attuate misure per rispondere alle non conformità e deve essere perseguito un miglioramento continuo del SGBIM

22 ALLEGATO 2 ESEMPI DI DEFINIZIONE DELLE FUNZIONI AZIENDALI Sono riportati due esempi di possibile definizione delle funzioni aziendali e delle relative mansioni

23 A CHE PUNTO SIAMO? È stata redatta la Specifica Tecnica di riferimento Si è effettuato un Audit Pilota presso una società di ingegneria che svolge progettazione architettonica e coordinamento. Il test è stato positivo Siamo in attesa di svolgere a breve un secondo Audit Pilota Si prevede in giugno, al termine della Fase Pilota, di lanciare lo schema di certificazione sul mercato Se il mercato darà una risposta positiva, è intenzione di ICMQ avviare la richiesta all UNI per la pubblicazione di una Prassi di Riferimento (PdR)

24 Grazie per l attenzione LORENZO ORSENIGO DIRETTORE GENERALE ICMQ SPA

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