Percorso formativo 24 crediti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche PF 24
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- Adriano Toscano
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1 Percorso formativo 24 crediti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche PF 24 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
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3 Università degli Studi di Bari Aldo Moro PF24 PROCESSI COGNITIVI, DI APPRENDIMENTO E DI SVILUPPO Modulo B Attenzione e Concentrazione Tiziana Lanciano tiziana.lanciano@uniba.it
4 Scrivete ripetutamente il vostro nome sul foglio mentre allo stesso tempo disegnate tutto quello che ricordate c è nel vostro soggiorno
5 Continuando a scrivere il vostro nome e a riportare nel disegno il vostro soggiorno, iniziate ora un viaggio mentale di consapevolezza notando le vostre sensazioni corporee, partendo da uno degli alluci, procedendo verso l alto attraverso le gambe, il torso, arrivando alla spalla opposta e giù ancora al braccio
6 Che sensazioni avvertite? Cosa siete riusciti a fare dei vari compiti? Cosa meglio? Cosa peggio?
7 Attenzione Processi Funzioni Automatici Controllati Selettiva Vigilanza Teoria del filtro A che livello avviene la selezione? Modelli di attenzione Attenzione e Apprendimento Risorsa a capacità limitata SAS
8 L Attenzione è il prendere possesso da parte della mente in chiara e vivida forma di uno fra tanti oggetti e fra tanti treni di pensieri possibili, esso comporta il ritrarsi della mente da alcune cose per poter operare su altre con grande efficienza (James, 1890, Principi di Psicologia)
9 Processi automatici e controllati Schneider e Shiffrin, 1977 L attenzione (o elaborazione dello stimolo) può essere volontaria/controllata o involontaria/automatica. Possiamo volontariamente scegliere di dirigere l attenzione verso un bersaglio; mantenendo l attenzione su un punto (orientamento/attenzione volontario) Se qualcosa ci passa davanti all improvviso la nostra attenzione involontariamente si sposta verso questo altro evento (orientamento/attenzione automatico)
10 Processi automatici e controllati Schneider e Shiffrin, 1977 I processi automatici 1. Rapidi e fluidi 2. Involontari e inconsapevoli 3. Non possono essere interrotti 4. Non subiscono interferenza da un compito secondario 5. Non richiedono risorse attentive 6. Possono essere svolti in parallelo
11 Processi automatici e controllati Schneider e Shiffrin, 1977 I processi controllati 1. Lenti 2. Volontari e consapevoli 3. Possono essere interrotti 4. Subiscono interferenza da un compito secondario 5. Richiedono e consumano molte risorse attentive 6. Possono essere svolti in serie
12 Benefici dell attenzione Monitorare le nostre interazioni con l ambiente Sintetizzare il nostro passato e il nostro presente dandoci continuità Controllare e pianificare le nostre azioni future Sensazioni + Ricordi + Processi di pensiero Attenzione Processi controllati (implicano la coscienza) + Processi automatici Azione
13 Le funzioni dell attenzione Attenzione selettiva Vigilanza Attenzione Divisa
14 Attenzione Selettiva Capacità di selezionare una o più fonti di stimolazione esterna in presenza di informazioni in competizione per dedicarsi con maggiore efficacia all elaborazione dell informazione rilevante per i nostri scopi del momento e tralasciare quella non rilevante Effetto della selezione: l informazione cui si presta selettivamente attenzione è elaborata più efficacemente dell informazione cui non si presta attenzione
15 Attenzione Selettiva - Uditiva - Fenomeno cocktail party (Cherry, 1953) Immaginiamo: Siamo ad una festa, musica, vociare, rumori vari giungono alle nostre orecchie indistintamente. La situazione è caotica, ma all'improvviso, un rumore, una voce sembra sovrastare le altre, non perché la persona stia gridando, ma all'improvviso, quella voce ci colpisce ed attira la nostra attenzione
16 Attenzione Selettiva - Visiva - Visual Search: Paradigma sperimentale che consiste nella presentazione di un insieme di stimoli in mezzo ai quali, in metà delle prove, appare uno stimolo target. Il compito del soggetto è identificare il target il più correttamente e velocemente possibile. La VI nel visual search è in genere = display size Le VD: accuratezza (AC) e Tempi di reazione (RT)
17 Attenzione Selettiva - Visiva - Facile - il target è definito da una caratteristica diversa (ricerca parallela )
18 Attenzione Selettiva - Visiva - Più difficile una congiunzione di caratteristiche definisce il target (ricerca seriale )
19 Vigilanza Riguarda la capacità di prestare attenzione per un periodo prolungato ( attenzione sostenuta ) Per "vigilanza" si intende il grado psicofisiologico di allerta che ciascun soggetto presenta in una situazione di veglia inattiva con gli occhi aperti, reagendo a stimoli improvvisi che si manifestano nell ambiente
20 Vigilanza Il grado di allerta richiesto dalla vigilanza costituisce il dispendio minimo di risorse necessario per una condizione di inerzia attiva, cioè pronta a interrompersi di fronte all'ingresso di uno stimolo Fattori Durata compito Tempo a disposizione Motivazione Interesse Noia
21 Attenzione Divisa Capacità di controllare e dividere (dislocare) le risorse attentive tra più compiti contemporaneamente Paradigma del doppio compito Siamo in grado di leggere un libro e sostenere una conversazione? Siamo in grado di guidare e sostenere una conversazione? Il problema è l interferenza fra compiti, che può essere: STRUTTURALE DI RISORSE
22 Attenzione Divisa Se due compiti utilizzano lo stesso canale allora possono interferire l uno con l altro (interferenza STRUTTURALE) Es. Non possiamo vedere con attenzione un film e conversare seriamente; masticare una gomma e contemporaneamente parlare ecc. (interferenza da doppio compito) Quando le operazioni mentali sono impegnative, esse assorbono la maggiore quota di risorse, riducendo la quota residua (interferenza da RISORSE) Es. Se stiamo imparando a guidare l auto, impegneremo quasi tutte le risorse per questa attività; non riusciremo a conversare o guardare i negozi, pedoni ecc.
23 Interferenza da doppio compito - Attenzione Divisa- In che modo il sistema attentivo riesce a dividere le risorse nello svolgimento di due compiti? 1. Effetto Simon 2. Effetto Stroop 3. Effetto Navon
24 Interferenza da doppio compito - Attenzione Divisa- Effetto Simon + se compare un cerchio rispondi con il pulsante a sinistra S punto di fissazione (centro dello schermo) D se compare un quadrato rispondi con il pulsante a destra
25 S In quali condizioni i TR + veloci? D
26 S In quali condizioni i TR + lenti? D
27 Leggi i nomi dei vari colori ROSSO GIALLO VERDE BIANCO BLU BIANCO ROSSO GIALLO VERDE ROSSO BIANCO BLU
28 Dimmi di che colore sono scritti i nomi dei colori GIALLO VERDE VERDE ROSSO VERDE BIANCO GIALLO GIALLO VERDE ROSSO NERO BLU
29 Cosa Leggete?
30 Cosa Leggete?
31 Cosa Leggete?
32 Cosa Leggete?
33 Effetto Navon (1977) Presentazione di lettere grandi (Livello globale, H o S) composte da lettere piccole (Livello locale, H o S) 4 combinazioni: 2 incongruenti (S globale con H locali e H globali con S locali) 2 congruenti (S globale con S locali e H globale con H locali) Se al soggetto viene chiesto di porre attenzione alla lettera locale, la presenza di quella globale di tipo incongruente ne rallenta i tempi di reazione
34 Attenzione nel sistema cognitivo Metafora del filtro (Broadbent) Esistenza di un filtro attentivo che seleziona alcune informazioni a discapito di altre Quando due stimoli vengono presentati contemporaneamente, solo uno dei due può passare il filtro, mentre l altro rimanendo immagazzinato nel buffer sensoriale, può essere elaborato successivamente; questo meccanismo di selezione è necessario per evitare un sovraccarico d informazione
35 Attenzione nel sistema cognitivo Teoria dell attenuazione (Treisman) Il filtro non blocca gli stimoli ma li attenua L informazione disponibile nel canale non attentivo anche se ridotta (attenuata) può essere sufficiente in alcune situazioni ad attivare delle unità del lessico mentale (es. il proprio nome di battesimo pronunciato nel canale non attentivo)
36 Attenzione nel sistema cognitivo Teoria del serbatorio (Kahneman) Le risorse attentive possono essere suddivise, modulandole tra le diverse modalità a seconda delle richieste percepite dai due compiti Il compito che ci impegna maggiormente è primario, l altro secondario Se dedichiamo l 80% al primario lasciamo il 20% al secondario (serbatoio di risorse)
37 Modello Sistema Attentivo Supervisore (SAS; Norman & Shallice)
38 Modello Sistema Attentivo Supervisore (SAS; Norman & Shallice) Selezione Competitiva degli Stimoli si attiva in modo automatico in tutti i processi di pensiero e di azione innati o appresi che non necessitano, in quel momento, di controllo attentivo (ad esempio: leggere, guidare la macchina ecc.). Ogni schema esercita una sorta di inibizione verso gli schemi concorrenti. Questo fa in modo che il processo automatico possa godere di una certa autonomia organizzativa
39 Modello Sistema Attentivo Supervisore (SAS; Norman & Shallice) Attività di controllo, modulazione e inibizione fornisce le risorse attentive necessarie a certi compiti particolarmente impegnativi e, soprattutto, mantiene il task set (lo scripts, l'ambiente contestuale all'azione o al compito programmato; Rogers & Monsell, 1995) in cui si decide di agire
40 Attenzione e Apprendimento Attenzione e concentrazione in termini scolastici sono requisiti indispensabili per l apprendimento Ogni compito scolastico, almeno nella sua prima fase richiede processamento cosciente dell informazione Solo l automatizzazione consente una elaborazione al di sotto della soglia della consapevolezza che permette quindi di rendere disponibili le risorse per compiti più complessi
41 Attenzione e Apprendimento Lavorare sulla conoscenza di sé Fattori emotivi Fattori percettivi ATTENZIONE Pensieri Fattori ambientali Ricordi
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