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1 /12/2006 Identificativo Atto N DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI UN ALLEVAMENTO SUINICOLO, PER UNA CAPACITA' COMPLESSIVA DI CAPI, NEL COMUNE DI ASOLA (MN). COMMITTENTE: AZIENDA AGRICOLA CERESINO DI ZANI GIANLUIGI E TIZIANO - ASOLA.PRONUNCIA DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE AI SENSI DELL'ART.1 E DEGLI ARTT. 5 E SEGG. DEL D.P.R

2 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE VISTO il d.p.r. 12 aprile 1996 Atto d indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della legge n. 146/1994, concernente disposizioni in materia di valutazione d impatto ambientale, nel seguito richiamato come atto d indirizzo"; VISTI il d.p.c.m. 3 settembre 1999 e il d.p.c.m. 1 settembre 2000, che modificano ed integrano l atto d indirizzo; VISTE le deliberazioni della Giunta Regionale in data 2 novembre 1998, n VI/39305 e 27 novembre 1998, n. VI/39975, aventi ad oggetto Approvazione del documento circa la ricognizione delle procedure amministrative previste dal d.p.r. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n 337/85/CEE e Approvazione dell e modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r. 2 novembre 1998, n VI/ Istituzione di un appos ito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati ; VISTA la legge regionale 3 settembre 1999, n. 20 avente ad oggetto Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003 n. 3; VISTA la legge regionale 23 luglio 1996, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi della VIII legislatura; PRESO ATTO che: a) in data è stata depositata presso la Struttura Valutazioni di impatto ambientale della Direzione Generale Territorio e urbanistica - da parte dell Azienda Agricola Ceresino di Zani Gianluigi e Tiziano, con sede in Asola (MN) - la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale relativa al progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo, nello stesso Comune di Asola; b) il è avvenuta la pubblicazione dell annuncio del deposito sul quotidiano La Voce di Mantova, ai sensi dell art. 8 dell atto di indirizzo; c) la tipologia del progetto in esame è prevista nell allegato I, punto 17, alla Direttiva 97/11/CE, recepita con la l.r. 3/2003, e quindi sottoposta alla procedura di Valutazione dell impatto ambientale regolata dagli artt. 5, 6 e 7 dell atto di indirizzo; d) con nota del il committente ha inoltrato documentazione integrativa del progetto; e) in merito al progetto e allo studio d impatto ambientale depositati non sono pervenute osservazioni del pubblico, ai sensi dell art. 9, comma 1, dell atto di indirizzo; VISTO il complesso della documentazione prodotta dal Committente, costituita dallo studio d impatto ambientale (s.i.a.), dalla sintesi non tecnica, dagli elaborati grafici di progetto, dal piano di utilizzazione agronomica (PUA) dei reflui zootecnici, dalla valutazione di impatto acustico e dallo studio geologico e geotecnico; RILEVATO che: riguardo alla localizzazione dell intervento ed al quadro programmatico: la sede aziendale interessata dall ampliamento dell allevamento si trova nel Comune di Asola, nella pianura occidentale mantovana, zona vocata alla produzione agricola ed alla zootecnia;

3 il sito di progetto è un lotto agricolo di proprietà del Committente, identificato al Catasto al foglio 36, mapp. 48 e 99, con superficie di circa m², di cui circa m² - tra superfici coperte ed aree scoperte pertinenziali - direttamente coinvolti dall intervento; è situato a circa m dal centro abitato di Asola, ed a circa m dalla più vicina area a destinazione diversa da quella agricola (nel caso, un area residenziale in località Quattrostrade); l allevamento insiste attualmente su una superficie complessiva di m², in zona definita dal vigente PRG E/1 - agricola ; non ricade in aree gravate da vincoli di natura ambientale di cui al d.lgs. 42/94, e non rientra in aree naturali protette così come definite ai sensi della legge 394/91; il sito è accessibile attraverso una strada privata asfaltata, che dirama dalla SP68; PRESO ATTO che: relativamente alle strutture esistenti: l azienda Committente dispone di due stalle per bovini da carne e tre stalle per suini all ingrasso, disposte su un area di proprietà, parte della quale è destinata a giardino, cortili e piazzali di manovra; l allevamento di bovini è destinato a manze e vitelli acquistati al peso di kg, allevati prima su lettiera permanente e poi su grigliato, e portati fino a kg; la gestione dell allevamento suinicolo prevede l ingresso di suinetti a kg ed il loro allevamento su fessurato totale, fino al raggiungimento del peso di 160 kg; le stalle esistenti sono parzialmente adeguate alle prescrizioni della normativa sul controllo integrato dell inquinamento (IPPC); sono previsti interventi finalizzati all applicazione della normativa stessa, con l adozione di teniche rientranti fra le migliori disponibili (MTD), con riguardo soprattutto alla gestione delle deiezioni, attraverso una modifica della frequenza dello svuotamento da settimanale a giornaliero; l azienda dispone inoltre di due barchesse per il deposito dei materiali e delle materie per l alimentazione del bestiame; il letame prodotto dall allevamento bovino viene stoccato periodicamente per la maturazione nell annessa platea, mentre il percolato e l acqua di pioggia sono inviati ad un pozzettone posto sotto la platea stessa; attualmente l allevamento, autorizzato allo spandimento dei liquami con atto n rilasciato il dal Comune di Asola, dispone di una SAU di 104,62 ha, con un carico di azoto - sulla base di una consistenza di 200 vitelloni e suini all ingrasso - pari a 201 kg di N/ha; tale superficie si estende su terreni classificati non vulnerabili nei Comuni di Asola e Acquanegra sul Chiese; vi sono praticate le colture di mais da granella, mais ceroso e frumento; la distribuzione dei reflui è attuata principalmente in periodo autunnale e primaverile attraverso l utilizzo di mezzi aziendali ed il ricorso al contoterzismo; circa le opere in progetto: l intervento prevede: - la costruzione di due nuove stalle con pavimento totalmente fessurato e pareti di tamponamento laterale Bioclima a taglio termico, destinate ad ospitare suini; la capacità complessiva dell allevamento, nella configurazione di progetto, risulta pertanto di capi, cui corrisponde un peso vivo medio di 534 t; - la realizzazione di una vasca di stoccaggio per i liquami zootecnici, con una volumetria utile (al netto di un battente libero di 30 cm) pari a m³; ciò consentirà di raggiungere una capacità complessiva di stoccaggio corrispondente al tempo di permanenza di 182 giorni, a fronte dei 180 richiesti dalla l.r. 37/1993; - la collocazione di una cella frigorifera, ad adeguata distanza dalle stalle e facilmente 3

4 accessibile, per il deposito temporaneo delle carcasse degli animali morti; le strutture per l allevamento e le modalità gestionali sono progettate in coerenza con la normativa di settore, in particolare con quanto prescritto dal d.lgs. 53/2004, che recepisce la Direttiva 2001/93/CE in materia di protezione dei suini; per contrastare le emissioni in atmosfera e la propagazione di odori sgradevoli, e per una più funzionale gestione dell allevamento, è prevista l adozione di tecniche costruttive ed operative rientranti tra le migliori disponibili [MTD v. Direttiva 96/61/CE e d.lgs. 59/2005]; nel caso specifico, si tratta sostanzialmente della rimozione dei liquami con sistema a depressione ( vacuum ), che comporta una riduzione delle emissioni di ammoniaca nell ordine del 25%, nonché dell isolamento termico delle strutture e degli ambienti e del controllo della ventilazione, per favorire il risparmio energetico; riguardo alla gestione dei reflui zootecnici: la produzione di liquame, nella situazione di progetto, è calcolata in m³/anno; per la gestione delle deiezioni delle due nuove stalle si adotterà la tecnica di asportazione dalle vasche sottogrigliato con sistema a depressione (vacuum system), con bocche di scarico poste circa ogni 10 m² sul fondo della fossa, e scarico ogni 4-7 giorni attraverso l apertura di una valvola a chiusura ermetica; per limitare le emissioni gassose in atmosfera, sulla tubazione di convogliamento alla vasca di stoccaggio verrà installata una prolunga atta a garantire l immissione del liquame fresco al di sotto del livello di quello già in fase di maturazione, per evitare la rottura della crosta superficiale; l azienda coltiva direttamente una superficie di 51,7 ha e dispone in convenzione ai fini della gestione agronomica dei reflui dell allevamento nella situazione di progetto di terreni per ulteriori 102 ha, coltivati da aziende senza allevamento e sui quali il Committente è impegnato a conferire il liquame, per una superficie catastale complessiva disponibile pari a 153,7 ha, che corrispondono a 145,6 ha di SAU; la distribuzione dei reflui avviene attraverso macchine gommate (botti) trainate da trattore ed abilitate alla circolazione stradale, sia direttamente sia attraverso contoterzisti; la quantità dei liquami da distribuire è in funzione della necessità di rispettare le norme sulla quantità di azoto (N) che può essere distribuito sui campi (170 kg/ha nel caso di terreni vulnerabili); riguardo alla fase di costruzione: il cantiere si svilupperà in parte sulle aree pertinenziali esistenti, già carrabili anche da mezzi pesanti, e in parte su suolo agrario; ciò non comporta la realizzazione di strade di accesso, in quanto si utilizzeranno quelle esistenti: l esistente piazzola di accesso alla struttura consente il passaggio e la sosta dei mezzi d opera, senza intralciare il traffico sulla strada comunale; lo stoccaggio del materiale di risulta è possibile senza particolari limitazioni, grazie alla possibilità di utilizzare un area agricola di proprietà; CONSIDERATO quanto segue, in merito al quadro ambientale ed agli impatti dell intervento, relativamente ai diversi fattori e componenti ambientali: atmosfera l azienda prevede un limitato aumento della propria capacità produttiva, senza sostanziali variazioni nella struttura complessiva, in un contesto rurale quale quello della pianura occidentale mantovana vocato all attività agricola e zootecnica; la limitazione delle emissioni in atmosfera e della propagazione di odori sgradevoli è affidata all applicazione delle segnalate MTD (compreso il carico dal basso delle vasche di stoccaggio); inoltre, la tecnica utilizzata per la distribuzione del liquame sui terreni evita la creazione di aerosol e riduce notevolmente la diffusione di odori; 4

5 la produzione di polvere è ridotta e limitata ai locali di miscelazione del mangime, mentre la distribuzione dell alimento ai truogoli degli animali avviene in forma liquida; paesaggio l area interessata dagli interventi in progetto si trova all interno della fascia della Bassa Pianura, così come definita dal Piano territoriale paesistico regionale (PTPR), nella zona definita dei paesaggi delle fasce fluviali, ove occorre perseguire la tutela dei caratteri di naturalità dei corsi d acqua; l inserimento delle nuove strutture risulta coerente con quelle esistenti, sia per tipologia che per scelta dei materiali; allo scopo di mitigare l impatto visivo, il progetto prevede la collocazione di una cortina arborea di essenze locali; rumore le fonti di rumore presenti nell allevamento sono legate alla presenza degli operatori, agli animali allevati ed ai macchinari; dai rilievi fonometrici eseguiti nello stato attuale sono stati riscontrati livelli di emissione sonora inferiori ai limiti prescritti per le zone agricole; gli ampliamenti previsti non comporteranno significativi aumenti della pressione sonora; la ventilazione interna alle porcilaie sarà di tipo naturale, senza ventilatori meccanici; inoltre, l alimentazione di tipo computerizzato a mezzo liquido non comporta la presenza di coclee o nastri trasportatori; le barriere arbustive previste su tutto il perimetro esterno dell allevamento avranno anche la funzione di limitare la diffusione delle onde sonore, oltre a concorrere alla mitigazione dell impatto visivo e limitare la diffusione dei gas di fermentazione; la disposizione delle essenze sarà effettuata in modo da alternare gruppi di piante a linee di siepe con essenze e con altezze diverse, in modo da creare barriere discontinue, dislocate specialmente sui lati ovest, nord ed est dell impianto; ambiente idrico, suolo e sottosuolo il potenziale inquinamento delle acque profonde, legato alla distribuzione dei reflui sui terreni agricoli, deriva dagli elementi nutritivi, ed in particolare dai nitrati che - non assorbiti dalle colture - possono migrare per lisciviazione nel sottosuolo in presenza di elevate precipitazioni ed elevata permeabilità dei suoli; tale impatto viene limitato con l applicazione del codice di buona pratica agricola, distribuendo le deiezioni, opportunamente maturate e stabilizzate, nelle quantità e nei periodi idonei alle esigenze delle colture, in conformità alla normativa vigente (l.r. 37/1993 e relativo Regolamento di applicazione); le acque piovane sono raccolte da linee separate, che garantiscono la loro immissione in corpo idrico superficiale, senza contaminazioni anche casuali con i reflui zootecnici o altri inquinanti; ecosistemi, vegetazione, flora e fauna il paesaggio circostante il luogo d intervento è tipicamente agrario, con l alternanza di scarse formazioni forestali lineari (soprattutto di essenze coltivate) e campi a seminativo o a prato stabile; non si riscontrano particolari effetti impattanti sulla flora e sulla fauna locale a seguito dell ampliamento in progetto; il terreno che verrà occupato dalle nuove strutture è un area a vocazione esclusivamente agricola di circa m², in adiacenza ad altri fabbricati; ciò non crea nuove barriere alla normale migrazione e spostamento della fauna selvatica presente sul territorio; salute pubblica le condizioni igienico-sanitarie della popolazione potenzialmente interessata dall intervento potranno subire indirettamente effetti negativi, quali la diffusione di odori molesti e d aerosol, contrastati attraverso l adozione di soluzioni strutturali e gestionali riconducibili alle MTD; essi sono comunque limitati anche in rapporto alla distanza dell allevamento dai centri abitati e dalle 5

6 case sparse, nonché alla direzione dei venti dominanti; DATO ATTO che gli Enti locali interessati dal progetto sono stati convocati alla conferenza di concertazione dei pareri il cui verbale è agli atti dell istruttoria tenutasi il presso la sede della Giunta Regionale, e che essi si sono così espressi ai sensi dell art. 5.2 dell atto di indirizzo: il Comune di Asola, con nota n del , ha espresso parere favorevole, fatte salve alcune osservazioni di carattere tecnico relativamente al rapporto di copertura, alla richiesta di permesso di costruire e al vincolo non aedificandi come previsto dall art. 59 della l.r. 12/2005; la Provincia di Mantova, con deliberazione di Giunta n. 218 del , ha espresso parere favorevole, con condizioni e indicazioni che vertono su aspetti legati alla gestione delle deiezioni, alla viabilità, ai controlli sulle vasche di stoccaggio ed al monitoraggio della falda, sia monte che a valle del sito d intervento; CONSIDERATO che - esaminata la documentazione depositata, visti i risultati dell esame sopralluogo, acquisiti i pareri e contributi delle Strutture componenti il Gruppo di lavoro istituito per l istruttorio, nonché i pareri espressi dagli Enti territoriali - si può concludere che lo s.i.a. è stato complessivamente condotto secondo quanto indicato dall art. 6 dell atto di indirizzo, e che le informazioni fornite dal committente consentono un adeguata comprensione delle caratteristiche del progetto, risultando analizzati gli impatti dell opera e le linee fondamentali per la loro mitigazione; è pertanto possibile esprimere una pronuncia di compatibilità ambientale positiva, con le prescrizioni ed alle condizioni elencate nella parte dispositiva del presente atto; per tutto quanto esposto, DECRETA 1. Di esprimere, ai sensi dell art. 7 del d.p.r , giudizio positivo in ordine alla compatibilità ambientale del progetto di ampliamento dell attività di allevamento di suini sito nel Comune di Asola (MN), Via Asinaria, 53, con le seguenti condizioni e prescrizioni, che dovranno essere espressamente recepite nei successivi provvedimenti autorizzativi o abilitativi: a. prima del rilascio dell autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi del d.lgs. 59/2005, il Committente dovrà predisporre: un piano di monitoraggio della soggiacenza della falda e della qualità delle acque sotterranee in almeno tre piezometri stabili di tipo aperto, di cui uno a monte e due a valle idrogeologica delle vasche di stoccaggio dei liquami, per verificare l assenza di contaminazioni dovute all esercizio dell attività zootecnica; la prima campagna di misure dovrà essere eseguita prima della realizzazione delle opere in progetto; un piano di monitoraggio delle emissioni sonore derivanti dall allevamento a regime, rispetto ai limiti assoluti (di immissione ed emissione) e differenziali, considerando eventuali ricettori sensibili ivi presenti e adottando tempestivamente adeguate misure di mitigazione qualora tali limiti non fossero rispettati; b. le caratteristiche e le modalità di conduzione delle suddette azioni di monitoraggio dovranno essere definite dal Committente in accordo con il Dipartimento ARPA di Cremona ed il Comune di Asola, ai quali dovranno essere trasmessi (oltre che conservati presso l azienda stessa) i relativi risultati, per la validazione e l eventuale assunzione di provvedimenti conseguenti; c. l immissione dei reflui nelle vasche di maturazione dovrà avvenire dal basso, per impedire la 6

7 rottura del cappello sulla superficie del liquame e limitare la propagazione di odori; dovrà inoltre attuarsi, in fase di esercizio, una periodica verifica della propagazione di odori verso recettori sensibili, valutando l eventuale opportunità di intervenire con specifici sistemi di abbattimento; d. controlli periodici dovranno essere effettuati sulla tenuta delle vasche esistenti e di quelle di nuova costruzione; e. dovrà essere prevista l incamiciatura, con pozzetti di ispezione, delle condotte interrate dei liquami dalle stalle alle vasche, data la limitata soggiacenza (1 m) della falda dal piano campagna; f. il passaggio dei mezzi di approvvigionamento in fase di cantiere e - a regime - degli automezzi di movimentazione dei mangimi e degli animali, nonché delle carrobotti per lo spandimento dei liquami sui terreni a disposizione dell azienda, dovrà essere effettuato utilizzando percorsi esterni ai centri abitati; ove ciò non risultasse possibile, dovranno essere concordati con le Amministrazioni comunali interessate specifici itinerari e/o fasce orarie di transito; g. durante la fase di costruzione dovrà essere perseguita la massima limitazione delle emissioni di rumore, gas di scarico e polvere, adottando macchine adeguatamente silenziate e le normali cautele previste nella corretta gestione di un cantiere edile; h. la creazione della cortina vegetale di mascheramento prevista all intorno del centro aziendale, dovrà avere una profondità di almeno 10 metri ed essere costituita da essenze arboree ed arbustive autoctone; i. si rammenta che: prima di procedere all utilizzo agronomico dei reflui dovrà essere acquisita specifica autorizzazione ai sensi della l.r. 37/1993; nella realizzazione del progetto dovranno essere seguiti i criteri contenuti nelle linee-guida Criteri igienici e di sicurezza in edilizia rurale, approvate con decreto regionale n del [B.U.R.L. - 3 suppl. straordinario al n. 6 del ]. 2. Di provvedere alla trasmissione di copia del presente decreto all Azienda Agricola Ceresino di Zani Gianluigi e Tiziano, Committente, al Comune di Asola e alla Provincia di Mantova. 3. Di provvedere altresì alla pubblicazione sul B.U.R.L. della sola parte dispositiva del presente decreto. Il Dirigente della Struttura Valutazioni d impatto ambientale Arch. Mauro Visconti 7

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