PIANCOGNO ROCCE CON ALFABETI CAMUNI

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1 CORPUS INSCRIPTIONUM CAMUNNARUM work in progress curato da Adolfo ZAVARONI in collaborazione con il Dipartimento Valcamonica e Lombardia del Centro Camuno di Studi Preistorici PIANCOGNO ROCCE CON ALFABETI CAMUNI PC-30 (Roccia dell alfabetario camuno): a p h g d e f (o v) z k θ i h l n m u 2 o p ś o 2 r t s θ 2 t i u s 2 þþ (apografo di Tibiletti Bruno 1990 corretto in base alle foto in Priuli 1993 concernenti le lettere da e a θ 2 ) Alfabeto destrorso lungo circa 610 mm. Lettura precedente: aβγδe?χ 1?ihlnmχ 1 opþqrzt 1 t??tt t 1 u?š (Tibiletti Bruno (1990: 65). Il 6 grafo è del tipo (f di recentissima acquisizione è più probabile di v). Il grafo successivo mostra l angolo della freccia, ma l asta è poco visibile. L 8 grafo è k che è cambiato di posto con h (qui 11 grafo). Segue il θ a puntini. Com è più frequente, n

2 precede m. Dopo m dovremmo attenderci un u 2 del tipo : esso è stato erroneamente sostituito da tre aste che sembrano convergere (ma il vertice non è visibile). Seguono i grafi consueti per o, p, ś, o 2, r, mentre manca il sigma ad alberello, a meno che esso non sia stato posposto a t. Molto piccolo è il successivo θ 2 (croce di S. Andrea). I grafi successivi non sono verificabili. La riga orizzontale proposta da Tibiletti Bruno (vedi apografi) è del tutto improbabile. Invece la sequenza +I, che si trova anche nell alfabeto di Zurla, può essere un digrafo per denotare una palatalizzata -t y - /tsi/. La penultima lettera,, nelle iscrizioni vale /s/. PC-31 (Roccia delle iscrizioni): probabili segni grafici nel settore 1 della roccia. In basso si può leggere, da sinistra a destra, uθ 2 iki. In alto, in senso sinistrorso, ih. Quindi la prima e la terza riga sarebbe connesse, come generalmente avviene con l andamento bustrofedico. Le sovrapposizioni indicano che le lettere intermedie sarebbero state aggiunte successivamente. Esse potrebbero essere lette AVVI (*avui: preterito non usato di *aveō) che poteva avere un area semantica vicina a quelle di iχ e uθ 2 i(ki). Ret. uθi < *au-dh- ha, a nostro avviso, la stessa radice di *aveō. (da un rilievo di Priuli 1993: 209) Lunghezza in orizzontale dello spazio con segni: 90 mm. PC-32 (Roccia delle iscrizioni): possibili segni grafici nel settore 2 della roccia. (da un rilievo di Priuli 1993: 212)

3 PC-33 (Roccia delle iscrizioni, settore 4): a p h g d e f (o v) z h θ i k l n m o 3 o p ś o 2 r s t u t 2 θ 2 θ 3 u 3 þ? þþ (revisione dell apografo di Tibiletti Bruno 1990) Alfabeto destrorso lungo, relativamente ai segni che riteniamo alfabet ici, 350 mm. Lettura precedente aβδγe?χh?i?lnmχ 1 opþqrzt 1 u ttθst 2?š[?] (Tibiletti Bruno (1990: 76). Il k è del tipo, mai attestato nelle iscrizioni. i due archi del grafo o 2 non convergono sulla mediana inferiormente. Il segno dopo il sigma sembra una semplice linea verticale e Tibiletti Bruno lo riproduce come tale, ma da alcune foto sembra presente un circoletto circa a metà dell asta. Potrebbe trattarsi di un t particolare che richiama quello sudpiceno con il puntino sulla sommità dell asta. Dpo l u capovolto ci sono due segni a croce. Uno potrebbe essere un t del tipo + e l altro, più inclinato, un θ 2 (X). Il penultimo segno appare soltanto qui: quindi il suo valore è ignoto. L alfabeto termina, a nostro avviso, con il segno a farfalla (qui è verticale). PC-34 (Roccia delle iscrizioni, settore 4): is simia (per l apografo vedi PC-33) Iscrizione sinistrorsa alla fine dell alfabetario, un poco più in basso. Lunghezza: 53 mm. Altezza massima delle lettere: 19 mm. Lettura precedente: iz zimia (Tibiletti Bruno 1990: 78); is simia (Zavaroni 2003). La scritta non presenta problemi epigrafici. La vicinanza all alfabeto attesta che simia vale serie, concatenazione (alfabetica), da *sei- (col)legare come anord. sīmi corda, fune, aing. sīma asx. sīmo legame, fune, gr. ἱμάς cinghia, correggia, redini, guinzaglio ecc. Essendo is un deittico, e mancando il verbo essere come in etrusco, il senso è : questa (è) la serie (alfabetica). A Zurla, serie è espresso dal sinonimo ren.

4 PC-34 (Roccia delle iscrizioni, settore 4): zerau (per l apografo vedi PC-33) Iscrizione sinistrorsa, lunga 90 mm., situata sotto la parte posteriore dell alfabetario. Lettura precedente: iχervu o iχerau (Tibiletti Bruno 1990: 76). Secondo Tibiletti Bruno l asta verticale più corta che si vede davanti a z appartiene alla scritta. Ma quest asta è a sua volta preceduta da altri tratti verticali, comprese tre coppie di aste, che non sono allineati e che certamente non hanno a che fare con la scritta. Siccome la base *zer- è presente in zeriau di Seradina ed è ben attestata anche in retico ed etrusco, la lettura zerau ci sembra più attendibile. PC-35 (Roccia delle iscrizioni, settore 4): ] d e f (o v) s h Iscrizione emergente da una frattura, sinistrorsa, lunga circa 36 mm. Lettura precedente: ]γe?χh (Tibiletti Bruno 1990: 77). Spezzone di serie alfabetica sbagliata, con s al posto di z e k al posto di h; quindi abbandonata. PC-36 (Roccia delle iscrizioni, settore 4): ] IDA / R P

5 (apografo di Tibiletti Bruno 1990: 68) Iscrizione al di sopra dell alfabetario, destrorsa, in caratteri latini. La riga superiore è lunga 60 mm. con un A alto circa 30 mm. Lettura precedente: ra / rr (Tibiletti Bruno 1990: 69). Tibiletti Bruno dà due apografi diversi ed entrambi differiscono da quello di Priuli (1993: 215). Non avendo ancora ritrovato la roccia, è l esame degli apografi che ci induce a preferire quello di Tibiletti Bruno 1990: 68. Poiché sia Priuli sia Tibiletti Bruno indicano la presenza di un asta davanti al segno D, riteniamo che l iscrizione sia latina e si debba leggere IDA come in Lu-16. Il cfr. con IDO > OM sulla roccia 81 di Foppe di Nadro ci induce a supporre che le due lettere della riga inferiore, che sembrano separate da un punto, siano le iniziali di due epiteti (ad es. Rota Pater secondo quanto emerge sulle divinità camune). PC-37 (Roccia delle iscrizioni, sett. 3): ul Nel settore 3 della Roccia delle iscrizioni è disegnato un antropomorfo itifallico (Priuli 1993: 213). Davanti ad esso sono leggibili due segni apparentemente grafici: Λ /ul/ in senso sinistrorso. Siccome u (2) l sembra essere un nome divino (Luine, Campanine, Garda), è possibile che qui indichi il dio itifallico.

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