III modulo Risonanza Magnetica: Sicurezza per l operatore ed il paziente
|
|
- Giovanna Andreoli
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 III modulo Risonanza Magnetica: Sicurezza per l operatore ed il paziente Dr. Paola Mangili IRCCS San Raffaele Responsabile Sicurezza RMN per l IRCCS Galeazzi
2 Definizioni Sito RM: insieme di ambienti funzionali alla diagnostica RM il cui accesso, da parte dei pazienti e delle persone occasionalmente esposte, avviene tramite unico ingresso controllato. Zone ad accesso controllato: aree in cui il campo disperso di induzione magnetica è pari o superiore a 0,5 mt Zone di rispetto: aree interessate da valori di campo disperso di induzione magnetica compresi tra 0,1 e 0,5 mt. Nessuno può accedere alle zone ad accesso controllato se non preventivamente autorizzato
3 Definizioni Per definizione il sito Risonanza Magnetica è l insieme di ambienti funzionali alla diagnostica RM il cui accesso, da parte dei pazienti e delle persone occasionalmente esposte, avviene tramite unico ingresso controllato. Le zone ad accesso controllato debbono essere precluse a soggetti portatori di pacemaker. Gli accessi a tutte le zone in cui il campo disperso di induzione magnetica supera il valore di 0,5 mt debbono essere rigorosamente controllati mediante barriere fisiche fisse, quali porte apribili liberamente solo dall interno o comunque strutture fisiche idonee ad impedire di fatto l ingresso accidentale di persone non autorizzate. Nessuno può accedere alle zone ad accesso controllato se non preventivamente autorizzato
4 Sito RM
5 Definizioni Rif. Decreto Ministeriale 2/8/1991 Decreto del Presidente della Repubblica 8/8/1994 n. 542 Gruppo A: B < 2T apparecchiature di utilità clinica convalidata e caratterizzate da protocolli d uso e applicazioni largamente consolidati Gruppo B: 2T B 4T apparecchiature di utilità clinica documentata solo in alcuni settori e caratterizzate da protocolli d uso ed applicazioni in corso di evoluzioni (richiesta l autorizzazione Ministeriale) Settoriali: B 0.5T apparecchiature dedicate agli arti utilizzanti elettromagneti e/o magneti permanenti o misti, con valori di campo statico di induzione magnetica non superiore a 0.5 T Per le installazioni di apparecchiature del gruppo B è richiesta l autorizzazione Ministeriale. La normativa è ora in progetto di modifica e farà rientrare le apparecchiature con campo statico di induzione magnetica fino a 3T nel gruppo A.
6 E buona norma che l esposizione massima giornaliera dei lavoratori non sia continua ma intervallata Protezionistica Campi magnetici statici Limiti di esposizione a campi magnetici statici per i lavoratori, come stabiliti dal D.M. 2/8/1991: Parte esposta Intensità di campo Durata max. di esposizione Corpo 200 mt 1 ora/giorno Corpo 2 T 15 min/giorno Arti 2 T 1 ora/giorno Arti 4 T 15 min/giorno
7 Protezionistica Campi e.m. a RF Limiti di esposizione a campi e.m. a RF per pazienti, volontari sani e lavoratori, come stabiliti dal D.M. 11/8/1993:
8 Protezionistica Campi e.m. a RF Limiti di esposizione a campi e.m. a RF per pazienti e volontari sani, come stabiliti dal D.M. 11/8/1993:
9 Protezionistica Campi e.m. a RF Limiti di esposizione a campi e.m. a RF per pazienti e volontari sani, come stabiliti dal D.M. 11/8/1993: Condizioni ambientali: T 22 C umidità relativa < 50% Durata dell esposizione (minuti) SAR Testa (38 C) Tronco (39 C) Arti (40 C) t< 15 min < 4 W/kg < 8 W/kg < 12 W/kg 15 min t < 30 min < [60/t(min)]W/kg < [120/t(min)]W/kg < [180/t(min)]W/kg t 30 min < 2 W/kg < 4 W/kg < 6 W/kg
10 Protezionistica Campi e.m. variabili nel tempo Limiti di esposizione a campi e.m. variabili per pazienti e volontari sani, come stabiliti dal D.M. 11/8/1993 (Prescrizione generale: db/dt < 6 T/s): Durata variazione campo Valore di picco db/dt t 120 s < 20 T/s 12 s t < 120 s < [2400/t(s)] T/s t < 12 s < 200 T/s Dove t non indica la durata della rampa, ma la durata dell esposizione del paziente alla variazione db/dt
11 Protezionistica Norma CEI EN Prescrizioni particolari di sicurezza relative agli apparecchi a RM per diagnostica medica La Norma introduce il concetto di livello di funzionamento: normale, primo e secondo livello, in base anche ai valori assunti dal gradiente di campo db/dt. Questo costituisce un passo in più rispetto al DM 3/8/93, in cui si tiene conto esclusivamente di un limite superiore per db/dt. Modo di funzionamento normale: nessuno dei parametri raggiunge un valore in grado di provocare stress fisiologico al Ptz Modo di funzionamento controllato di I livello: uno o più parametri raggiungono un valore che può provocare stress fisiologico al Ptz, che deve essere sottoposto a supervisione medica Modo di funzionamento controllato di II livello: uno o più parametri raggiungono un valore che può comportare rischi significativi per il Ptz, tali da richiedere l approvazione esplicita del Comitato Etico e non solo prevede che il valore del SAR sia controllato dal sistema e visualizzato, ma ne stabilisce anche i limiti specifici
12 Protezionistica Norma CEI EN Modo di funzionamento normale: nessuno dei parametri raggiunge un valore in grado di provocare stress fisiologico al Ptz Modo di funzionamento controllato di I livello: uno o più parametri raggiungono un valore che può provocare stress fisiologico al Ptz, che deve essere sottoposto a supervisione medica Modo di funzionamento controllato di II livello: uno o più parametri raggiungono un valore che può comportare rischi significativi per il Ptz, tali da richiedere l approvazione esplicita del Comitato Etico e non solo prevede che il valore del SAR sia controllato dal sistema e visualizzato, ma ne stabilisce anche i limiti specifici
13 Protezionistica Norma CEI EN
14 Protezionistica Norma CEI EN db / dt 1 20 exp( t s,eff / 3 db/dt (T/s) è il rateo di variazione del campo magnetico quando il gradiente è acceso T s,eff (ms) è la durata effettiva dello stimolo Il grafico mostra l andamento dei limiti per il rateo di variazione del campo magnetico in funzione dei diversi livelli di funzionamento. Si nota come i limiti si trovano ben al di sotto della curve ove è possibile una stimolazione cardiaca
15 Figure Professionali Diverse sono le figure professionali cui compete con differenti modalità la sorveglianza entro un sito RM. I riferimenti legislativi sono il DM 2/8/1991 ed il testo unico sulla sicurezza del lavoro D.Lgs. 81/2008 Medico Responsabile dell attività dell impianto Esperto Responsabile della sicurezza dell impianto Medico Responsabile dell analisi Medico Responsabile degli aspetti medici Dirigente Preposto
16 Medico Responsabile della sicurezza Attribuzioni: Stesura, conoscenza e rispetto delle norme interne di sicurezza e dell esecuzione dei controlli di qualità (in collaborazione con l Esperto Responsabile) Stesura dei protocolli per la corretta esecuzione degli esami Stesura dei protocolli per il pronto intervento sul paziente nei casi di emergenza Segnalazione degli incidenti di tipo medico D.M. del 2 Agosto 1991
17 Esperto Responsabile della sicurezza Attribuzioni: Validazione del progetto esecutivo Stesura delle regole da seguire in casi di emergenza del sito Controllo della corretta installazione dei diversi dispositivi di sicurezza Controllo dei diversi collaudi effettuati dalla ditta incaricata della installazione delle apparecchiature Verifica della corretta esecuzione del progetto ad installazione avvenuta D.M. del 2 Agosto 1991
18 Esperto Responsabile della sicurezza Attribuzioni: Verifica periodica del perdurare delle caratteristiche tecniche dell impianto Stesura, conoscenza e rispetto delle norme interne di sicurezza e della esecuzione dei controlli di qualità (in collaborazione col Medico Responsabile) Sorveglianza fisica dell ambiente Segnalazione degli incidenti di tipo tecnico D.M. del 2 Agosto 1991
19 Esperto Responsabile della sicurezza Verifiche periodiche: Dispositivi di controllo e di sicurezza del sistema a radiofrequenza Tenuta della gabbia di Faraday Nel caso di magnete superconduttore, sistema di rivelazione di ossigeno, di canalizzazione dei gas prodotti dai liquidi criogenici, di ventilazione ed espulsione dei gas Distribuzione delle curve isomagnetiche in relazione delle aree ad accesso controllato e delle zone di rispetto D.M. del 2 Agosto 1991
20 Esperto Responsabile e Medico Responsabile Incarico congiunto per gli esperti Elaborare un Regolamento scritto contenente, in forma dettagliata, tutte le norme interne di sicurezza; Rendere edotte e consapevoli tutte le categorie di persone che, per ragioni diverse, hanno accesso al sito; Mettere in atto tutte le misure necessarie affinché le norme di sicurezza siano di fatto rispettate. D.M. del 2 Agosto 1991
21 Medico Responsabile dell analisi Tutte le analisi devono essere effettuate alla presenza di almeno un medico esperto nelle metodologie di diagnostica mediante RM Attribuzioni: valutazione delle richieste di esami, e, in base alle condizioni del paziente ed effettuabilità dell esame, decisione sull opportunità di accoglimento della richiesta e sulle modalità di esecuzione dell esame. informazione ai pazienti sul tipo di esame, sugli ipotetici rischi, nonché sui possibili effetti di claustrofobia durante l effettuazione della prestazione, registrando il consenso del paziente. D.M. del 2 Agosto 1991
22 Medico Responsabile dell analisi Attribuzioni: Predisposizione di tutte le misure atte ad individuare preventivamente e ad escludere dall esame RM qualsiasi caso di controindicazione all esecuzione dell esame stesso Controfirma del questionario anamnestico Controllo della regolarità delle risposte del questionario ed esclusione della presenza di ogni possibile condizione di controindicazione all esame, mediante gli accertamenti clinici necessari (anamnestico, radiologici o altri) D.M. del 2 Agosto 1991
23 Medico Responsabile degli aspetti medici Viene a coincidere primariamente con il medico competente che controlla l idoneità allo svolgimento dell attività lavorativa ed il suo permanere mediante controlli medici almeno annuali D.M. del 2 Agosto 1991
24 Dirigente Persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro, organizzando l attività lavorativa e vigilando su di essa D.Lgs. 81/2008
25 Preposto Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. E quindi il soggetto che in concreto sovrintende all esecuzione dei lavori in un reparto fornendo istruzione tecnico-operative ai lavoratori, non solo al fine di portare a compimento il lavoro ma anche in modo che l attività sia svolta in sicurezza D.Lgs. 81/2008
26 Norme di Sicurezza Nel Regolamento di Sicurezza devono essere indicate tutte le norme di comportamento che devono essere osservate da chiunque, frequenti il sito RM, inclusi i lavoratori che prestano servizio presso il sito RM, ed il personale addetto al rabbocco dei criogeni. Tutto il personale che presta servizio presso il sito RM deve essere reso edotto, mediante specifici corsi di formazione ed informazione, circa le norme contenute nel regolamento di Sicurezza e quindi autorizzato a lavorare presso il sito RM. Il regolamento distingue tra Norme generali e Norme interne
27 Norme di Sicurezza Norme generali Misure di sicurezza per i pazienti Misure di sicurezza per i lavoratori Misure di sicurezza per i volontari Misure di sicurezza per i visitatori Per tutti gli operatori autorizzati all accesso al sito RM, il regolamento di sicurezza rappresenta lo strumento operativo finalizzato alla definizione delle regole da rispettare per la minimizzazione dei potenziali scenari di rischio. Copia del regolamento deve essere a disposizione nel locale comandi (cfr. appeso in bacheca).
28 Norme di Sicurezza Norme interne Doveri dei lavoratori Addetti alle pulizie Addetti al rabbocco dell Elio Eventi eccezionali
29 Norme di Sicurezza Per la sicurezza del paziente è necessario: -la compilazione del questionario anamnestico, da cui si possono evidenziare eventuali controindicazioni all effettuazione dell esame RM -il rispetto dei limiti di SAR e di db/dt per ovviare ad eventuali effetti biologici (importante inserire correttamente il peso del paziente affinché il sistema calcoli correttamente il rateo di assorbimento specifico) -il corretto funzionamento del Monitor ossigeno, unico presidio di sicurezza che può indicare una fuga di elio gassoso (NON si possono effettuare esami se il monitor ossigeno non è correttamente funzionante!)
30 Il questionario DEVE essere compilato per ogni paziente o volontario sano
31 Controindicazioni assolute alla RM
32 Controindicazioni generali alla RM
33 Condizioni potenzialmente limitanti le indagini RM Per i dispositivi intrauterini si consiglia alla paziente un controllo dal proprio ginecologo
34 Controindicazioni relative alla RM Gravidanza L esposizione fetale agli effetti biologici del campo magnetico statico e di gradienti di campo può avvenire nelle seguenti circostanze: la paziente, non consapevole di essere incinta, e sottoposta ad esame RM; la paziente, in stato di gravidanza, necessita una diagnosi che solo la RM può fornire; la diretta visualizzazione del feto mediante la RM può essere necessaria per dirimere dubbi diagnostici dopo screening ecografico; donne volontarie in gravidanza arruolate in protocolli di ricerca. E stato inoltre recentemente dimostrato che la RM è utile nella valutazione delle condizioni e della funzionalità della placenta, del volume di liquido amniotico e delle variazioni del flusso sanguigno cerebrale in gravidanza
35 Controindicazioni relative alla RM Gravidanza Tuttora non vi e chiarezza sui danni fetali derivanti dall esposizione a campi magnetici statici e a gradienti di campo e i dati che possediamo derivano prevalentemente da studi sperimentali su animali. Sono stati effettuati anche alcuni studi su feti umani; Baker et al. in particolare non hanno riscontrato un incremento della morbilità a 3 anni in 20 bambini studiati in utero con RM a 0,5 T, analogamente Myers et al. non hanno osservato differenze statisticamente significative nella velocità di crescita uterina tra un gruppo di 74 donne incinte sottoposte ad esame RM ed un gruppo di controllo di 148 donne non esposte. Occorrono ulteriori trials clinici su più vasta scala campionaria per determinare il reale effetto dell esposizione a campi elettromagnetici e onde di radiofrequenza sullo sviluppo endouterino.
36 Controindicazioni relative alla RM Gravidanza L esposizione fetale a radiofrequenze si traduce in un aumento della temperatura corporea che è potenzialmente dannoso. La fase in cui il prodotto del concepimento è maggiormente vulnerabile all aumento della temperatura è l organogenesi e il tessuto più sensibile all innalzamento termico è quello nervoso. Studi su esseri umani hanno stabilito che un aumento della temperatura embrionale di 2 C per più di 24 ore può determinare difetti del tubo neurale e deformazioni cranio-facciali Non disponiamo ancora di studi certi che documentino e quantifichino l aumento di temperatura fetale durante le sequenze di impulsi.
37 Controindicazioni relative alla RM Gravidanza Mezzi di contrasto contenenti gadolinio attraversano la barriera placentare sia nell uomo che nell animale, tuttavia non sono descritti in letteratura effetti teratogeni o mutageni sul feto legati alla somministrazione di mezzi di contrasto paramagnetici a donne incinte e studi effettuati su animali non hanno documentato teratogenicità o effetti sullo sviluppo post-natale dopo somministrazione di gadopentato dimeglumina, gadoteridolo, gadobenato dimeglumina o gadoversetamide.
38 Controindicazioni relative alla RM Gravidanza Tuttavia vi è una riserva che nasce dalla constatazione scientifica che il chelato di gadolinio una volta escreto dai reni fetali nel liquido amniotico, rimanendo in quel comparto viene ingerito nel tubo gastrointestinale e riescreto, numerose volte: la persistenza della molecola in un comparto chiuso come il sistema feto-placentare potrebbe portare alla dissociazione dello ione gadolinio (di per se tossico) dal chelato con un rischio di tossicità non del tutto noto, come non chiara è la possibile associazione con la NSF (Nephrogenic Systemic Fibrosis) nel bambino o nella madre.
39 Controindicazioni relative alla RM Gravidanza Tra i possibili rischi da esposizione fetale a gradienti di campo vi sono i danni acustici; il rumore e generato dalle forze di Lorentz (prodotte dalla rapida variazione di correnti nelle bobine di gradiente) che mettono in vibrazione le bobine. E stato dimostrato che l apparato uditivo fetale soffre il forte rumore; in particolare la permanenza di donne in gravidanza in ambienti molto rumorosi (>99 db) può provocare accorciamento della gravidanza, basso peso alla nascita e perdita dell udito nel feto.
40 Controindicazioni relative alla RM Gravidanza Occorrono ulteriori studi di sicurezza sull uomo per fare chiarezza sui reali rischi dell impiego della RM nella prime fasi della gravidanza per cui, allo stato attuale delle nostre conoscenze, si ritiene corretto evitare di effettuare esami di RM nel primo trimestre di gravidanza in assenza di una improcrastinabile urgenza diagnostico-terapeutica. Allo stato attuale delle conoscenze si ritiene corretto limitare l esposizione embrio-fetale e quindi l indicazione ad eseguire una RM in una paziente in gravidanza: 1. alle reali urgenze diagnostico-terapeutiche non differibili al regolare completamento dell organogenesi; 2. a patologie della madre in ambito neurologico, neurochirurgico od oncologico.
41 Norme di Sicurezza: Non deve essere dimenticato! Idoneità (cfr. questionario anamnestico) Limiti di esposizione Comunicazioni anomalie-malfunzionamenti Livello di Elio Eventi eccezionali
42 Norme di Sicurezza: Non deve essere dimenticato! Non possono essere adibite ad operazioni nelle zone ad accesso controllato donne in gravidanza, soggetti portatori di pace-maker o altre protesi dotate di circuiti elettronici, clips vascolari o preparati metallici intracranici (o comunque situati in prossimità di strutture anatomiche vitali) o schegge in materiale ferromagnetico
43 Approfondimento
44 Effetto meccanico: Momento torcente generato dal campo statico sulle componenti ferromagnetiche del dispositivo. Effetto interferente:alterazioni del corretto funzionamento del dispositivo ad opera del gradiente di campo (sensing e/o pacing inappropriato). Effetto termico: Aumento della temperatura nei tessuti causato dalle perdite resistive conseguenti al fenomeno di induzione di corrente sulle componenti metalliche del dispositivo da parte del campo RF.
45 Secondo stime recenti la percentuale di pazienti portatori di stimolatori impiantabili cardiaci candidata ad essere sottoposta ad un esame MRI, nel corso della vita utile del dispositivo, raggiunge il 40% in Europa e il 50-75% negli USA. Le stesse stime affermano che ogni 6 minuti in Europa e ogni 3 minuti negli USA, ad un paziente viene negata la possibilità di eseguire un esame MRI a causa della presenza di un pacemaker (PM) o di un defibrillatore impiantabile (detto ICD). Secondo un sondaggio condotto dalla European Heart Rhythm Association nel 2012 emerge che, su 51 strutture cliniche considerate, il 55% non esegue esami MRI in pazienti portatori di PM non MR-conditional e il 66% non li esegue in pazienti portatori di ICD. Questo dato evidenzia una disomogeneità di comportamento e la necessità di linee guida comuni
46 Istituto Superiore di Sanità, Associazione Italiana Fisica Medica, Federazione Italiana Cardiologi, Società Italiana Radiologia Medica, Associazione Italiana Aritmologia Cardiostimolazione, Associazione italiana Ingegneria Clinica
47
48 d i s a ll i n e a m e n t o
49
50
51 ..per colmare un buco normativo?
52 Emerge quindi un disallineamento tra la regolazione europea e la normativa vigente in Italia: la Direttiva Europea relativa a PM e ICD richiede infatti che vengano rimossi o minimizzati per quanto possibili i rischi associati a trattamenti medici. L esecuzione di esami MRI in pazienti con PM o ICD è possibile (ed è responsabilità del fabbricante) qualora vengano adottate soluzioni progettuali e realizzative opportune per contenere questi rischi. In Italia, invece, il D.M. di cui sopra, anteriore all entrata in vigore delle Direttive Europee, vieta esplicitamente l esecuzione di esami MRI in pazienti portatori di un qualsiasi tipo di dispositivo elettronico impiantato. Dal punto di vista medico-legale, l aderenza a linee guida o documenti di consenso elaborati da organismi scientifici o gruppi di lavoro trasversali ed indipendenti costituisce una buona dimostrazione di avere fornito un servizio seguendo le più aggiornate indicazioni condivise nell ambiente scientifico.
53 In I.O.G. NON vengono eseguiti esami a portatori di stimolatori cardiaci
54
Procedure e Dispositivi di sicurezza in RM Nuovo Ospedale Civile S.Agostino Estense
Procedure e Dispositivi di sicurezza in RM Nuovo Ospedale Civile S.Agostino Estense Marco Serafini m.serafini@ausl.mo.it Procedure e Dispositivi di sicurezza in RM il magnete superconduttore Solenoide
DettagliProcedure e Dispositivi di Sicurezza in RM
Procedure e Dispositivi di Sicurezza in RM Impianti RM Nuovo Ospedale Civile S.Agostino Estense 18 Giugno e 22 Settembre - 2014 - Pavullo Marco Serafini m.serafini@ausl.mo.it Procedure e Dispositivi di
DettagliDecreto Ministeriale 3 agosto 1993
Decreto Ministeriale 3 agosto 1993 Aggiornamento di alcune norme concernenti l'autorizzazione all'installazione ed all'uso di apparecchiature a risonanza magnetica (G.U. 11 agosto 1993, n. 187). IL MINISTRO
DettagliDECRETO MINISTERIALE 3 agosto 1993
1 of 5 14/05/2007 19.57 DECRETO MINISTERIALE 3 agosto 1993 Aggiornamento di alcune norme concernenti l'autorizzazione all'installazione ed all'uso di apparecchiature a risonanza magnetica (G.U. 11 agosto
DettagliLa normativa italiana in materia di uso diagnostico di Apparecchiature a Risonanza Magnetica
La normativa italiana in materia di uso diagnostico di Apparecchiature a Risonanza Magnetica Dr. Domenico Acchiappati Direttore SC Fisica Medica AUSL Modena Fisico Specialista in Fisica Medica Esperto
DettagliPreambolo ART. 1. APPARECCHIATURE SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE REGIONALE
DECRETO 3 AGOSTO 1993 (GU n. 187 del 11/08/1993) AGGIORNAMENTO DI ALCUNE NORME CONCERNENTI L'AUTORIZZAZIONE ALL'INSTALLAZIONE ED ALL'USO DI APPARECCHIATURE A RISONANZA MAGNETICA. ECOLOGIA. 097 IGIENE E
DettagliLa Normativa Italiana in materia di Installazione Impianti RM
La Normativa Italiana in materia di Installazione Impianti RM Bologna 18/03/10 1 Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria Esperto Responsabile Sicurezza Impianti RM Istituti Ortopedici
DettagliLegislazione, ruolo e attribuzioni dell Esperto Responsabile e del Medico Responsabile
UALITA E SICUREZZA IN RISONANZA MAGNETICA Genova, 7 Ottobre 2005 Gruppo Interregionale AIFM Piemonte-Valle d Aosta-Liguria-Sardegna Legislazione, ruolo e attribuzioni dell Esperto Responsabile e del Medico
DettagliQUARTA SESSIONE NUOVE SFIDE: LA PROTEZIONE DEI RISCHI CAMPI ELETTROMAGNETICI
1 QUARTA SESSIONE NUOVE SFIDE: LA PROTEZIONE DEI RISCHI CAMPI ELETTROMAGNETICI 2 LA PROTEZIONE DEI RISCHI DA CAMPI ELETTROMAGNETICI IL RISCHIO DA CEM NELLE RNM FISSE E MOBILI Dott.ssa Anna Botta Fisico
DettagliLA PROTEZIONE DEI RISCHI DA CAMPI ELETTROMAGNETICI
1 SECONDA SESSIONE: 2 LA PROTEZIONE DEI RISCHI DA CAMPI ELETTROMAGNETICI IL RISCHIO DA CEM NELLE RNM FISSE E MOBILI Dott.ssa Anna Botta Fisico Medico e Esperto Responsabile RM anna.botta@fismeco.it Cell.
DettagliGiuseppe Acri. (IRCCS Centro Neurolesi - Bonino Pulejo Messina)
Giuseppe Acri (IRCCS Centro Neurolesi - Bonino Pulejo Messina) Oggetto della valutazione dei rischi 1. La valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), anche nella scelta delle attrezzature
DettagliLa Normativa Italiana in materia di Installazione Impianti RM. Mirandola 20 febbraio 2012
La Normativa Italiana in materia di Installazione Impianti RM Mirandola 20 febbraio 2012 Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena D.M. 29/11/85 D.M. 02/08/91 D.M. 03/08/93
DettagliLa Normativa Italiana in materia di Installazione Impianti RM
La Normativa Italiana in materia di Installazione Impianti RM Pavullo 18 giugno 2014 Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Medica AUSL Modena D.M. 29/11/85 D.M. 02/08/91 D.M. 03/08/93
DettagliSicurezza in Risonanza Magnetica Nucleare
Corso di Formazione Sicurezza in Risonanza Magnetica Nucleare Chivasso, 17 gennaio 2017 Dr. Luca Gastaldi Fisico medico Esperto Responsabile per la Sicurezza in RMN S.S.D. Fisica Sanitaria ASL TO4 Ospedale
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 49 DEL 9 DICEMBRE 2008
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 49 DEL 9 DICEMBRE 2008 DECRETO DIRIGENZIALE N. 201 del 13 ottobre 2008 AREA GENERALE DI COORDINAMENTO ASSISTENZA SANITARIA SETTORE PREVEN- ZIONE, ASSISTENZA
DettagliAzienda USL Bologna Ospedale Bellaria. Centro Risonanza Magnetica
Pagina 1 di 8 Azienda USL Centro Risonanza Magnetica n. 2 IMPIANTI RM da 1,5 T e 3 T Relazione Tecnica Preliminare Relativa agli Aspetti di Sicurezza e Protezione per le schermature Magnetiche e di Radiofrequenza
DettagliFonti di Rischio e Norme Interne di Sicurezza
Fonti di Rischio e Norme Interne di Sicurezza Mirandola 20 febbraio 2012 Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena Campo Magnetico Statico 1 Radiofrequenza Campo Magnetico
DettagliQUARTA SESSIONE NUOVE SFIDE: LA PROTEZIONE DEI RISCHI CAMPI ELETTROMAGNETICI
QUARTA SESSIONE NUOVE SFIDE: LA PROTEZIONE DEI RISCHI CAMPI ELETTROMAGNETICI Tour Assoprev 2017 Seconda Tappa: Cisternino (BR), 16 Giugno 2017 MEDICO COMPETENTE E RSPP: LAVORARE IN TEAM 11,5 Crediti ECM;
DettagliProtezione e sicurezza in Risonanza Magnetica
CORSO DI FORMAZIONE PROTZIONE E SICUREZZA IN RISONANZA MAGNETICA COLLEGIO PROVINCIALE T.S.R.M. Messina, 21 DICEMBRE 2017 Protezione e sicurezza in Risonanza Magnetica Obiettivi del corso Felice Vitulo
DettagliStandard di Sicurezza in Risonanza Magnetica: Il Regolamento di Sicurezza
Versione aggiornata, 31/10/2013 Indicazioni Operative Standard di Sicurezza in Risonanza Magnetica: Il Regolamento di Sicurezza M. Giannelli 1, M. Mascalchi 2, M. Mattozzi 3, F. Campanella 3 1 Azienda
DettagliDevice MRI compatibili. Problemi tecnici ed organizzativi Dott. F. Caravati
Device MRI compatibili. Problemi tecnici ed organizzativi Dott. F. Caravati Dipartimento Cardiovascolare, Ospedale di Circolo e Fond. Macchi Università degli Studi dell Insubria ICD (X1000) Risonanza Magnetica
DettagliControllo dell autocontrollo in Radioprotezione. Simonetta Chierici Dipartimento di Prevenzione ASL Città di Milano
Controllo dell autocontrollo in Radioprotezione Simonetta Chierici Dipartimento di Prevenzione ASL Città di Milano Approccio ISO 9000 alla verifica della gestione in qualità del rischio radiologico da
DettagliRisonanza. Magnetica. Nucleare
Risonanza Magnetica Nucleare COME SI PRESENTA? Senza carrozzeria Il gradiente QUANTI TIPI DI MACCHINE ESISTO intensità di campo Tipologie di macchine magnete criogeni macchine B 0,5 permanente NO piccole
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 8 AGOSTO
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 8 AGOSTO 1994, n. 542 (GU n. 219 del 19/09/1994) REGOLAMENTO RECANTE NORME PER LA SEMPLIFICAZIONE DEL PROCEDIMENTO DI AUTORIZZAZIONE ALL'USO DIAGNOSTICO DI APPARECCHIATURE
DettagliI CEM in ambito sanitario DOVE cercare?
CEM E ULTRASUONI IN AMBITO SANITARIO: SORGENTI, RISCHI, PREVENZIONE E PROTEZIONE DEGLI OPERATORI DEL SETTORE Dott. Riccardo Di Liberto Direttore U.O.C. Fisica Sanitaria Fondazione IRCCS Policlinico San
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 45 DEL 10 NOVEMBRE 2008
REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 18 settembre 2008 - Deliberazione N. 1469 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria N. 19 - Piano Sanitario Regionale e Rapporti con
DettagliIl ruolo del Medico e dell Esperto Responsabile: Protocolli di sicurezza per il paziente
Il ruolo del Medico e dell Esperto Responsabile: Protocolli di sicurezza per il paziente Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Medica AUSL Modena Pavullo 18 giugno 2014 L Esperto Responsabile
DettagliDocumentazione Garanzia qualità
Documentazione Garanzia qualità Due registri Registro dei controlli di sicurezza Manuale dei controlli Misure Valutazioni Allegati Rivelatore ossigeno Impianto ricambi aria climatizzazione Rabbocchi elio
DettagliLa sorveglianza sanitaria ed il controllo medico nella nuova normativa
CNR-SPP La sorveglianza sanitaria ed il controllo medico nella nuova normativa Roberto Moccaldi Responsabile Medicina del Lavoro e Radioprotezione Medica Presidente Associazione Italiana Radioprotezione
DettagliRELAZIONE DI SICUREZZA PREVENTIVA
REGIONE CALABRIA ASP COSENZA PRESIDIO OSPEDALIERO DI ROSSANO CONVENZIONE CONSIP: FORNITURA DI TOMOGRAFI A RISONANZA MAGNETICA (RM) PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI RELAZIONE DI SICUREZZA PREVENTIVA Philips
DettagliProcedure autorizzative e gestionali relative all installazione e all uso di apparecchiature diagnostiche a RISONANZA MAGNETICA
INDICAZIONI OPERATIVE Procedure autorizzative e gestionali relative all installazione e all uso di apparecchiature diagnostiche a RISONANZA MAGNETICA Francesco Campanella, Massimo Mattozzi, Antonio Sabatino
DettagliConvenzione per l affidamento dell incarico di consulenza professionale di prestazioni di Esperto Qualificato presso i Presidi Sanitari dell Asl 7
Convenzione per l affidamento dell incarico di consulenza professionale di prestazioni di Esperto Qualificato presso i Presidi Sanitari dell Asl 7 T R A L Azienda U.S.L. 7 di Carbonia, partita IVA 02261310920,
DettagliMODULO DI VERIFICA DELL IDONEITA DEL PAZIENTE ALL ESAME RM DA COMPILARSI DA PARTE DEL VALUTATORE
MODULO DI VERIFICA DELL IDONEITA DEL PAZIENTE ALL ESAME RM DA COMPILARSI DA PARTE DEL VALUTATORE (da compilarsi da parte del Valutatore per ciascun paziente. Tale modulo andrà inviato tramite fax al Centro
DettagliASL 02 Abruzzo Lanciano Vasto Chieti
ASL 02 Abruzzo Lanciano Vasto Chieti GARANTIRE L'ESECUZIONE IN SICUREZZA DI ESAMI DI RISONANZA MAGNETICA IN PAZIENTI PORTATORI DI CIED MR CONDITIONAL: L'ESPERIENZA DELLA ASL LANCIANO VASTO CHIETI Il gruppo
DettagliIL RUOLO DEL TECNICO SANITARIO DI RADIOLOGIA MEDICA NELLA GESTIONE DI UN SITO DI RISONANZA MAGNETICA IAMONTE SANTO DAVIDE
IL RUOLO DEL TECNICO SANITARIO DI RADIOLOGIA MEDICA NELLA GESTIONE DI UN SITO DI RISONANZA MAGNETICA IAMONTE SANTO DAVIDE Le figure professionali coinvolte in un sito RM Medici Responsabili Medici Anestesisti
DettagliAPPARECCHIATURA RM FISSA
ALLEGATO 1 Standard di sicurezza per l installazione e l impiego di apparecchiature a risonanza magnetica per uso clinico con campo statico di induzione magnetica non superiore a 4 tesla. ******* Il presente
DettagliIl modello organizzativo proposto in Azienda USL Modena
DISPOSITIVI IMPIANTABILI ATTIVI MR Conditional problematiche a confronto Il modello organizzativo proposto in Azienda USL Modena Vincenzo Spina Modena 14 novembre 2013 DISPOSITIVI IMPIANTABILI ATTIVI MR
DettagliPREPARAZIONE RMN CON E SENZA MEZZO DI CONTRASTO ENDOVENOSO DI QUALSIASI DISTRETTO CORPOREO
PREPARAZIONE RMN CON E SENZA MEZZO DI CONTRASTO ENDOVENOSO DI QUALSIASI DISTRETTO CORPOREO PREPARAZIONE ALL ESAME: 1. Presentarsi a digiuno da almeno sei ore 2. Esibire al momento dell esame il seguente
DettagliRELAZIONE DI SICUREZZA PREVENTIVA
REGIONE CALABRIA ASP COSENZA PRESIDIO OSPEDALIERO DI ACRI CONVENZIONE CONSIP: FORNITURA DI TOMOGRAFI A RISONANZA MAGNETICA (RM) PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI RELAZIONE DI SICUREZZA PREVENTIVA Philips
DettagliCORSO RISCHIO RISONANZA MAGNETICA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA
CORSO RISCHIO RISONANZA MAGNETICA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA Presso l Azienda San Giovanni Addolorata sono installati tre tomografi a risonanza magnetica, tutti da 1,5 Tesla. In particolare
DettagliLa Risonanza Magnetica ad alto campo: stato dell arte ed indicazioni dell ISPESL
Dipartimento Igiene del Lavoro Laboratorio Radiazioni Ionizzanti Settore verifiche autorizzative ed ispettive nelle R.I. ed in R.M. La Risonanza Magnetica ad alto campo: stato dell arte ed indicazioni
DettagliLA NORMATIVA E GLI STRUMENTI DI CONTROLLO 1)INTERNAZIONALE 2)COMUNITARIA 3)NAZIONALE
LA NORMATIVA E GLI STRUMENTI DI CONTROLLO 1)INTERNAZIONALE 2)COMUNITARIA 3)NAZIONALE Diverse organizzazioni internazionali hanno emanato normative per la protezione della popolazione e dei lavoratori dai
DettagliCEM: EFFETTI SULLA SALUTE E SORVEGLIANZA SANITARIA. dott. Pierantonio Zanon SPISAL ULSS n. 8 Berica
CEM: EFFETTI SULLA SALUTE E SORVEGLIANZA SANITARIA dott. Pierantonio Zanon SPISAL ULSS n. 8 Berica D.Lgs. 81/08 Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per
DettagliMINISTERO DELLA SALUTE
MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 10 agosto 2018. Determinazione degli standard di sicurezza e impiego per le apparecchiature a risonanza magnetica. Acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti
DettagliCORSO PRATICO SU QUALITA E SICUREZZA IN RISONANZA MAGNETICA
CORSO PRATICO SU QUALITA E SICUREZZA IN RISONANZA MAGNETICA PROTEZIONE DEL PAZIENTE E DEI LAVORATORI Patrizia Cesana S.C. Fisica Sanitaria I D.O. A.O. San Giovanni Battista di Torino PROTEZIONE DEL PAZIENTE
DettagliSicurezza in RM Queste diapositive fanno parte di un corso completo e sono a cura dello staff di rm-online.it E vietata la riproduzione anche parziale
Sicurezza in RM Queste diapositive fanno parte di un corso completo e sono a cura dello staff di rm-online.it E vietata la riproduzione anche parziale In risonanza magnetica esistono differenti problematiche
DettagliRisonanza Magnetica Nucleare
Risonanza Magnetica Nucleare Tecnologia Componenti di un tomografo a RM Tipi di magnete Schermatura del campo magnetico e della RF Bobine di gradiente e bobine RF Componenti di un tomografo a RM Magnete
DettagliRELAZIONE DI SICUREZZA PREVENTIVA
REGIONE CALABRIA ASP COSENZA PRESIDIO OSPEDALIERO DI PRAIA A MARE CONVENZIONE CONSIP: FORNITURA DI TOMOGRAFI A RISONANZA MAGNETICA (RM) PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI RELAZIONE DI SICUREZZA PREVENTIVA
DettagliMaria Grazia Egitto. U.O.C RADIOLOGIA Ospedale Civile di Voghera A.O.Pavia
ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITÀ DIAGNOSTICA NELL UTILIZZO DELLA RISONANZA MAGNETICA COMPITI DEL PERSONALE NELLA GESTIONE DELL APPARECCHIATURA SECONDO LE NORME DI SICUREZZA Maria Grazia Egitto U.O.C RADIOLOGIA
DettagliSECONDA SESSIONE: LA PROTEZIONE DEI RISCHI DA CAMPI ELETTROMAGNETICI
1 SECONDA SESSIONE: LA PROTEZIONE DEI RISCHI DA CAMPI ELETTROMAGNETICI LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL RISPETTO DEL T.U. E DELLA DIRETTIVA 2013/35/UE Dott.ssa Anna Botta Fisico
DettagliRMN STORIA E TECNICA
www.fisiokinesiterapia.biz RMN STORIA E TECNICA F. Bloch Scoperta indipendentemente nel 1946 dai fisici Felix Bloch (Stanford University) ed Edward Purcell (Harvard University) per cui entrambi ricevettero
DettagliRUOLO DEL PREPOSTO INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI
CORSO DI FORMAZIONE PER PREPOSTI D.lgs. 81/08 RUOLO DEL PREPOSTO INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI a cura di Giuliano Pancaldi D.LGS. 81/08 TITOLO I Capo III Sezione II Valutazione dei rischi Articolo
DettagliDatore di lavoro. Dirigente
Datore di lavoro Dirigente Medico competente RSPP Incaricati soccorso RLS Incaricato antincendio Preposto Lavoratore DATORE DI LAVORO CHI E : soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
DettagliFocus sugli apparecchi per la Risonanza Magnetica nei diversi settori di impiego
Focus sugli apparecchi per la Risonanza Magnetica nei diversi settori di impiego Massimo Mattozzi (Relatore) F. Campanella, D. D Ambrogi, M.A. D Avanzo, A. Fiorelli, L. Moretti INAIL Dipartimento di Medicina,
DettagliDatore di lavoro. Dirigente RSPP RLS. Preposto DATORE DI LAVORO
Datore di lavoro Dirigente Medico competente RSPP Incaricati soccorso RLS Incaricato antincendio Preposto Lavoratore DATORE DI LAVORO CHI E : soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
DettagliRISONANZA MAGNETICA GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITA
RISONANZA MAGNETICA GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITA Quadro normativo di riferimento Agenti di rischio e strategie di sicurezza QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO 1. D.M. 1991 - Requisiti tecnici
DettagliAttività:... Via... cap Città.. Tel. /Fax... PROPRIETARIO DELL EDIFICIO Ragione sociale. Via.., n civico.. Cap, Località.
Titolo: DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTI GENERATI MODELLI MODELLO DI REGISTRO DI PREVENZIONE INCENDI Rif. Doc.: MOD.REG.INC Rev.: 0.0 Data: Luglio 2008 Modello n 06 Decreto Legislativo 9 Aprile
DettagliPREPARAZIONE RMN MULTIPARAMETRICA PROSTATA
PREPARAZIONE RMN MULTIPARAMETRICA PROSTATA PREPARAZIONE ALL ESAME: 1. Presentarsi a digiuno da almeno sei ore 2. Due ore prima dell esame praticare un clistere di pulizia tipo clisma fleet (da acquistare
DettagliLA RM IN REUMATOLOGIA TRA ALTO E BASSO CAMPO
LA RM IN REUMATOLOGIA TRA ALTO E BASSO CAMPO G. Garlaschi 1a. Cattedra di Radiologia DISSAL Università degli Studi di Genova LA RM IN REUMATOLOGIA TRA ALTO E BASSO CAMPO L ARTRITE REUMATOIDE E LE SPONDILOENTESOARTRITI
DettagliSOMMARIO STATO DATA FIRMA. IOA94 Rev. 0 Pag. 1/8. Istruzione operativa aziendale Accesso regolamentato degli operatori ai siti RM dell Azienda
Pag. 1/8 SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO... 2 1.1. OGGETTO... 2 1.2. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RESPONSABILITÀ... 3 4. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 3 5. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 3 6.
DettagliPrevenzione e Sicurezza in RM
Prevenzione e Sicurezza in RM Marco Francone Dipartimento di Scienze Radiologiche Università degli Studi di Roma La Sapienza Sicurezza in RM Legende urbane nel mondo della RM A.D. Elster 1996 Radiology
DettagliVALUTAZIONE DEI RISCHI IN AMBIENTE DI LAVORO
VALUTAZIONE DEI RISCHI IN AMBIENTE DI LAVORO DOSE ESTERNA EFFETTI DOSE INTERNA MONITORAGGIO MONITORAGGIO SORVEGLIANZA AMBIENTALE BIOLOGICO SANITARIA Sorveglianza Sanitaria La sorveglianza sanitaria è l
DettagliLe procedure di accettazione
QUALITA E SICUREZZA IN RISONANZA MAGNETICA Le procedure di accettazione Gianfranco Meleddu Fisica Sanitaria Osp. Oncologico Cagliari Genova 7 ottobre 2005 Obiettivi Verifica delle condizioni di sicurezza
DettagliDecreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione normativa sulla sicurezza; Soggetti coinvolti dal D.Lgs. 81/2008. 18/10/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione
DettagliNorme di comportamento da adottare in caso di emergenza
Corso di formazione sui rischi presenti in Risonanza Magnetica e sulle procedure di emergenza da seguire in caso di incidente Norme di comportamento da adottare in caso di emergenza 23 novembre 2016 Maria
DettagliRisonanza Magnetica e gravidanza
Risonanza Magnetica e gravidanza Alessandro Polichetti Dipartimento di Tecnologie e Salute Istituto Superiore di Sanità, Roma alessandro.polichetti@iss.it Problematiche sanitarie connesse ai campi magnetici
DettagliRISCHI ASSOCIATI ALL IMPIEGO DI IMPIANTI A RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE
Pag. 2 di 17 RISCHI ASSOCIATI ALL IMPIEGO DI IMPIANTI A RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE Le principali fonti di rischio associate all installazione e all impiego di impianti a Risonanza Magnetica Nucleare
DettagliRISONANZA MAGNETICA PROTEZIONE DEL PAZIENTE E DEI LAVORATORI
RISONANZA MAGNETICA PROTEZIONE DEL PAZIENTE E DEI LAVORATORI RISONANZA Un sistema fisico è in condizione di risonanza quando le condizioni sono tali da determinare il massimo trasferimento di potenza (energia/unità
DettagliQUARTA SESSIONE NUOVE SFIDE: LA PROTEZIONE DEI RISCHI CAMPI ELETTROMAGNETICI
QUARTA SESSIONE NUOVE SFIDE: LA PROTEZIONE DEI RISCHI CAMPI ELETTROMAGNETICI Tour Assoprev 2017 Seconda Tappa: Cisternino (BR), 16 Giugno 2017 MEDICO COMPETENTE E RSPP: LAVORARE IN TEAM 11,5 Crediti ECM;
DettagliDanno. Più esattamente il rischio è dato dal prodotto della probabilità che un certo evento si verifichi per l entità del danno.
Pericolo Il pericolo è una proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. Fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Danno Un danno è la conseguenza
DettagliRISCHIO DA CAMPI ELETTROMAGNETICI IN AMBIENTE LAVORATIVO
Dr. Giovanni Gavelli Note sui CEM RISCHIO DA CAMPI ELETTROMAGNETICI IN AMBIENTE LAVORATIVO Cosa sono i campi elettromagnetici Con il termine campo magnetico si intende una grandezza misurabile presente
DettagliINFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI
INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura
DettagliALLEGATO 1 (articolo 1, comma 1, lettera l)
ALLEGATO 1 (articolo 1, comma 1, lettera l) «A LLEGATO XXXVI Parte I - Grandezze fisiche concernenti l esposizione ai campi elettromagnetici. Le seguenti grandezze fisiche sono utilizzate per descrivere
DettagliCAMPI MAGNETICI STATICI
CAMPI MAGNETICI STATICI 3 TOMOGRAFIA A RISONANZA MAGNETICA 0.15 INTERNO DI UN TRENO CAMPO MAGNETICO TERRESTRE 0.01 0.0002 0.00005 SMAGNETIZAZIONE DI MEMORIE MAGNETICHE DISTORSIONI NEI MONITOR A COLORI
DettagliRaccomandazioni per la prevenzione in gravidanza
Raccomandazioni per la prevenzione in gravidanza Carlo Piscicelli Ospedale Cristo Re - Roma UOC di ostetricia e ginecologia Vi è un ritmo nell orario dei parti con due acrofasi giornaliere che in estate
DettagliRMN 6 SICUREZZA DEI PAZIENTI. Novembre 2015
RMN 6 SICUREZZA DEI PAZIENTI Novembre 2015 L anamnesi rappresenta l atto medico formale e sostanziale con il quale il Medico responsabile dell esecuzione dell esame è tenuto per legge a verificare direttamente
DettagliTitolo corso FORMAZIONE PREPOSTI
CORSO SICUREZZA SUL LAVORO Titolo corso FORMAZIONE PREPOSTI Ferrara, 07/03/2016 Docente: Avv. Giovanna Rosa MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE 2015 Contenuti Principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale:
DettagliIL PREPOSTO D AZIENDA
kiker IL PREPOSTO D AZIENDA Ruolo e responsabilità Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE IL PREPOSTO: UNO DEI SOGGETTI DELLA PREVENZIONE Nell ambito dell attività lavorativa
DettagliD Lgs 81/2008. Evoluzione legislativa 04/05/2014. assicurazione. Anni 30 nascita dell INAIL. Legislazione prescrittiva DPR 547/1955 DPR 303/1956
Corso Base per Operatori Volontari A1 01 Pubblicazione 05/2014 revisione D. Lgs. 81/2008 1 Evoluzione legislativa Normativa sui luoghi di lavoro Normativa sulla Protezione Civile assicurazione Anni 30
DettagliDecreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2012/2013 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 13/10/2012 1 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione
DettagliData di validità 13/12/2007
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD (POS) N SP/1-07 Revisione 13/12/2007 di validità 13/12/2007 Sostituisce N TITOLO: AGENTI CANCEROGENI E/O MUTAGENI, TERATOGENI DEFINIZIONE DEI CRITERI DI CLASSIFICAZIONE AL
DettagliAREA GENERALE DI COORDINAMENTO ASSISTENZA SANITARIA SETTORE PREVEN- ZIONE, ASSISTENZA SANITARIA, IGIENE SANITARIA
DECRETO DIRIGENZIALE N. 19 del 13 febbraio 2009 AREA GENERALE DI COORDINAMENTO ASSISTENZA SANITARIA SETTORE PREVEN- ZIONE, ASSISTENZA SANITARIA, IGIENE SANITARIA - Annullamento DD n. 201 del 13.10.2008
DettagliL importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi
L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi Lucca 10 0ttobre 2008 relatore Roberto Iacometti Art. 2 comma 1 let. q) D.Lgs 81/08 : valutazione globale
DettagliGazzetta ufficiale dell Unione europea L 179/11
29.6.2013 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 179/11 ALLEGATO I GRANDEZZE FISICHE CONCERNENTI L ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI Le seguenti grandezze fisiche sono utilizzate per descrivere le
DettagliMessa a punto e sperimentazione di protocolli di prova per la verifica delle prestazioni di apparecchiature ecografiche
"Gli Ultrasuoni in Medicina: coordinamento di gruppi attivi in Italia" mercoledì 24 novembre 2010 Dip. di Fisica dell'universita' "La Sapienza" di Roma. Messa a punto e sperimentazione di protocolli di
DettagliGAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA SOMMARIO SERIE GENERALE. PARTE PRIMA Roma - Mercoledì, 10 ottobre 2018 AVVISO ALLE AMMINISTRAZIONI
SERIE GENERALE Spediz. abb. post. - art. 45% 1, - comma art. 2, 1 comma 20/b Legge 27-02-2004, 23-12-1996, n. n. 46662 - Filiale - Filiale di Roma di Roma GAZZETTA Anno 159 - Numero 236 UFFICIALE DELLA
DettagliIstituto Superiore di Sanità
Istituto Superiore di Sanità Disposizione Operativa Generale N 3 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DEI RISCHI DA LAVORO VERSIONE DATA DI EMISSIONE PREPARATA DA APPROVATA DA 00 25
DettagliFigure coinvolte nella gestione della sicurezza. Cominciamo dalle figure generiche, ovvero senza specifici compiti di gestione della sicurezza
Figure coinvolte nella gestione della sicurezza Già il D.Lgs. 626/94 prevedeva precise misure organizzative L impostazione è stata confermata dal D.Lgs. 81/08 Analisi delle particolarità dell applicazione
DettagliGAZZETTA UFFICIALE SERIE GENERALE N. 194 DEL 20/8/1991
GAZZETTA UFFICIALE SERIE GENERALE N. 194 DEL 20/8/1991 D.M. 2 agosto 1991. Agg. G.U. 12/06/2004 Autorizzazione alla installazione ed uso di apparecchiature diagnostiche a risonanza magnetica. Pubblicato
DettagliRisonanza Magnetica.
Risonanza Magnetica Tecnica di studio tomografica che produce immagini con qualunque orientamento spaziale ed utilizza, per la formazione delle Immagini, campi magnetici ed onde radio. Risonanza Magnetica
DettagliValutazione del rischio per i portatori di DMIA
Valutazione del rischio per i portatori di DMIA Rosaria Falsaperla1, Eugenio Mattei2 1INAIL Dipartimento Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale r.falsaperla@inail.it 2ISS Dipartimento
DettagliPERMESSO DI LAVORO. 1 Informazioni relative alla ditta che effettua i lavori. 1.1 Tipologia di Lavori in Appalto. Ragione sociale.
1 Informazioni relative alla ditta che effettua i lavori Ragione sociale Sede Legale Datore di Lavoro Eventuali Aziende Sub-Appaltatrici Elenco dei dipendenti che svolgeranno i lavori: COGNOME E NOME 1
DettagliNORMATIVA ITALIANA VIGENTE
Ricordate? (a) Esposizione di pazienti nell ambito della rispettiva diagnosi o trattamento medico; (b) esposizione di persone nell ambito della sorveglianza sanitaria professionale; (c) (d) esposizione
DettagliDecreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2018/2019 19/09/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione degli infortuni)
DettagliRelatore: Giuseppe Gallina
Relatore: Giuseppe Gallina D.Lgs 81/08 Fondamenti Generali Articolo 15 n)l informazione e formazione adeguate per i lavoratori; o) l informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti; p) l
DettagliRISONANZA MAGNETICA NUCLEARE DI GRUPPO A 2 tesla
La Risonanza Magnetica Nucleare (RMN), tecnica di diagnostica per immagini, si fonda sulle modificazioni che possono essere indotte dall applicazione di un campo magnetico di elevata intensità sui nuclei
Dettagli