DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA UO IGIENE PUBBLICA
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- Albino Marino
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1 Pag. 1 di 14 PIANO ANNUALE ATTIVITA 2017 PRESENTAZIONE DELL U.O. L U.O. Igiene Pubblica è un U.O. complessa di tipo territoriale all interno della quale è collocata l Unità Operativa semplice di Igiene Ambientale. L U.O. Igiene Pubblica afferisce al Programma di Igiene e Sicurezza degli Ambienti di vita e di lavoro del Dipartimento di Sanità Pubblica. Il Personale dell U.O. è distribuito su tre sedi territoriali. La sede principale dell U.O. Igiene Pubblica è a Piacenza in Piazzale Milano 2 Blocco A, Piano 5. Le altre due sedi territoriali sono ubicate a Fiorenzuola, e a Borgonovo V.T. Tutti i servizi dell U.O. vengono erogati nella sede centrale ad eccezione dell assistenza e informazione agli utenti che avviene anche nelle sedi periferiche All UOIP sono assegnate tutte le attività concernenti la tutela della salute negli ambienti di vita aperti e confinati per la prevenzione dei rischi in riferimento a: - prevenzione dei rischi ambientali, mitigazione delle emissioni inquinanti, con particolare riguardo ed attenzione alle aree a maggior pressione ambientale; - riduzione dell esposizione ad agenti inquinanti biologici, fisici e chimici, nell ambiente di vita. Fa eccezione l attività concernente la tutela della popolazione e dei lavoratori dal rischio amianto che viene coordinata da un Referente Dipartimentale per il rischio da esposizione in amianto in ambienti di vita e di lavoro ed effettuata da personale afferente l U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro e, dal 2015, anche da personale dell U.O. Igiene Pubblica. Le attività svolte dall U.O. sono rivolte pertanto prevalentemente alla tutela popolazione generale e sottogruppi sensibili (minori e anziani). Le attività svolte dall U.O. sono di: 1) valutazione preventiva con rilascio pareri. Viene per la maggior parte effettuata su richiesta (di Comuni, Provincia, Regione e altri Enti e cittadini privati) e comprende anche la partecipazione: a) ai percorsi di pianificazione urbanistica e territoriale con lo specifico intento di contribuire ad evidenziare condizioni, limiti e criticità dello stato del territorio e delle condizioni dei suoi abitanti e fornire elementi indispensabili alle fasi successive di pianificazione; b) alle procedure di Valutazione Ambientale Strategica per contribuire alla valutazione degli impatti derivanti dall attuazione di piani e programmi al fine di contribuire alla valutazione della compatibilità ambientale degli stessi; c) alla valutazione degli strumenti di pianificazione comunale; d) alle procedure di Valutazione d Impatto Ambientale riguardanti progetti, opere e interventi con potenziali effetti sull ambiente; e) ai procedimenti di Autorizzazione Integrata Ambientale relativi a nuovi insediamenti o a insediamenti esistenti con criticità igienico sanitarie; f) ai procedimenti per il rilascio delle Autorizzazioni Uniche Ambientali relativamente alle emissioni in atmosfera di insediamenti produttivi/artigianali; g) ai procedimenti di valutazione degli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica di siti o aree inquinate. 2) vigilanza, controllo. Riguarda in particolare: a) il controllo delle acque degli impianti natatori; b) il controllo di strutture edilizia speciale e di servizio di diversa tipologia (strutture socio assistenziali e sanitarie, scuole, palestre, centri estetici, strutture turistico ricettive, collettive, ricreative e altre strutture aperte al pubblico); c) la sorveglianza di aree con segnalazione di problematiche d inquinamento ambientale. PROGRAMMAZIONE ATTIVITA 2016 PARERI
2 Pag. 2 di 14 Per il 2017 è previsto il mantenimento sia dell attività di vigilanza che dell attività di rilascio pareri su richiesta (pareri su strumenti urbanistici e pianificazione territoriale, su procedimenti di VIA, VAS, PAS, AUA, su problematiche d'igiene dell'abitato e pareri su nuovi Insediamenti Produttivi) anche attraverso la partecipazione a Conferenze Servizi/ Comitati Tecnici e Commissioni. Su tale attività l U.O. si è impegnata a garantire il rispetto dello standard di prodotto relativo ai tempi di risposta. VIGILANZA L attività programmata per il 2017 prevede di mantenere, da parte dell U.O., la vigilanza sugli impianti natatori presenti nel territorio, sulle strutture socio assistenziali, sugli studi odontoiatrici, sulle strutture ad uso pubblico, collettivo, sportivo, ricreativo, turistico ricettivo, palestre, acconciatori, estetiste e tatuatori officine prodotti cosmetici. Nel 2017 è stato programmato anche un controllo delle strutture per l infanzia (nidi). Viene inoltre ripresa l attività di vigilanza congiunta con U.O.PSAL sulle strutture sanitarie e viene mantenuta l attività di vigilanza sull applicazione del Regolamento Reach-CLP ( attività prevista anche nel Progetto PRP 2.3 Piano regionale dei controlli e della formazione sul REACH e CLP )e sulla corretta gestione relativa alla presenza di amianto sul territorio. Proseguirà la vigilanza sulle farmacie del territorio nell ambito della Commissione aziendale ex 30 L.R. 19/82. Anche per il 2017 l U.O. parteciperà con 2 Tecnici della Prevenzione all attività dipartimentale di controllo delle malattie trasmesse da Vettori attraverso la presa in carico di alcune fasi del piano di monitoraggio della zanzara tigre. La vigilanza (programmata e su richiesta) utilizzerà strumenti (check-list) e procedure concordate e verrà periodicamente monitorata attraverso la verifica del raggiungimento dei volumi di controlli programmati. Verrà inoltre effettuato un controllo a campione sul rispetto dello standard di appropriatezza e dei requisiti previsti dalla delibera Regionale 200/2013 concernete Linee guida regionali per le Aziende USL sulle metodologie di esercizio della funzione di vigilanza/controllo da parte dei Dipartimenti di Sanità Pubblica. Nel 2017 è stata inoltre programmata un attività informativa per la prevenzione del rischio legionella e per la corretta sanificazione nelle strutture dell'infanzia e nelle strutture scolastiche nonché un progetto finalizzato ad ottenere il rispristino igienico sanitario di unità immobiliari dichiarate antigieniche. E prevista infine un attività, su richiesta della Regione, di sperimentazione del Portale per il rilascio delle certificazioni d idoneità alla pratica sportiva agonistica, che potrebbe comportare, in caso di incongruenze rilevate dall integrazione dei dati relativi ai medici abilitati al rilascio della certificazione con quelli delle strutture autorizzate, la necessità di programmare nel corso dell anno, anche un controllo di alcune delle strutture autorizzate e studi professionali che rilasciano certificazione per l attività sportiva. PROGETTI PIANO REGIONALE PREVENZIONE Il Piano regionale della Prevenzione coinvolge direttamente l U.O. I.P. sui seguenti progetti Progetto 2.3 Piano regionale dei controlli e della formazione sul REACH e CLP; Progetto 2.7 Advocacy per le politiche di pianificazione urbanistica e dei trasporti orientate alla salute; Progetto 2.16 Adozione di misure di coordinamento e cooperazione tra la Regione e le altre Amministrazioni che effettuano controlli sulla filiera alimentare al fine di assicurare l'efficace coordinamento di cui all'articolo 4, paragrafo 3 del regolamento 882/2004; E previsto inoltre nel triennio la partecipazione d dell U.O. ad attività formative previste da altri progetti del PRP.
3 Pag. 3 di 14 Nell ambito delle attività di vigilanza programmata e riportate nella scheda di budget si dettagliano di seguito 4 obiettivi su cui si intende effettuare un controllo specifico dell andamento dell attività nel corso dell anno al fine di evidenziare la necessità di mettere in atto azioni correttive finalizzate al raggiungimento dei risultati programmati Format 2.8 Programmazione attività di Vigilanza e Controllo Sezione Budget B Extra Budget EB Piano di Vigilanza e Controllo: Vigilanza impianti natatori di iniziativa (Azienda USL) da indicazioni sovraordinate (D.G.R. 1092/2005 e Accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2003 contenente i requisiti igienico-ambientali) specifico N. 1 / B Verifica della presenza di requisiti documentali, strutturali, gestionali e della qualità igienica dell acqua degli impianti natatori previsti dalla normativa di settore (D.G.R. 1092/2005 e Accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2003) al fine di tutelare la salute dei fruitori Ambito di intervento: Piscine di categoria A.1 e A.3 della ( D.G.R. 1092/2005 Destinatari: Gestori degli impianti natatori e Sindaci Livello di intervento: Controlli (volumi e periodicità) Controllo su requisiti specifici Controllo su un insieme di requisiti Controllo di sistema 38 strutture nel corso del 2017 Consuntivo attività anno precedente Nel 2016 sono stati controllati tutti gli impianti natatori presenti sul territorio. Sono state effettuate ispezioni nelle strutture e campionamenti dell acqua delle vasche e dell acqua di alimentazione. Nel corso dell attività di vigilanza sono state riscontrate non sono state riscontrate problematiche strutturali. Sono stati effettuati in totale 879 misure che hanno evidenziato 61 non conformità (25 non conformità ai requisiti batteriologici e 35 non conformità ai requisiti chimici) ai limiti previsti dalla normativa vigente con conseguente emissione di prescrizioni finalizzate al ripristino delle condizioni d idoneità.
4 Pag. 4 di 14 Analisi del contesto/criticità Dai controlli effettuati negli anni precedenti emerge la necessità di mantenere in atto una sorveglianza degli impianti natatori con particolare riferimento alle caratteristi igieniche dell acqua delle vasche. Programmazione Tipologia OB di Budget AM Azione di Miglioramento A I Non Conformità Audit interno A R Non conformità Audit regionale Responsabile Risorse Strumenti Dr. Vittorio Ponti Operatori: Tecnici della Prevenzione Ravellini Tiziana, Filiberti Cinzia, Baldrighi Massimo, Ferrari Marziana, Maestri Nadia. Operatore Tecnico Marco Sala Attrezzatura: Autovettura aziendale; borsa frigorifera, PH-metro, colorimetro, termometro, attrezzature per campionamento dell acqua. Dispositivi di protezione individuale: guanti non sterili, stivali antiscivolo. Check-list allegata a I.O a e I.O per quanto concerne gli aspetti sanzionatori -predisposizione del programma di vigilanza e campionamenti sugli impianti natatori aperti tutto l anno e invio del programma a tutti i Tecnici entro 28 febbraio Azioni previste e tempistica per raggiungere l obiettivo Indicatori di monitoraggio e di risultato -predisposizione del programma di vigilanza e campionamenti sugli impianti natatori ad apertura stagionale e invio del programma a tutti i Tecnici entro 30 maggio -verifica dell avvenuto controllo di tutti gli impianti entro il 30 settembre Criteri di programmazione: controllo di tutti gli impianti presenti sul territorio con rotazione del personale su almeno il 10% degli impianti (4 impianti dovranno essere ispezionati da personale che di norma effettua la vigilanza in altri ambiti territoriali) N. strutture ispezionate rispetto al programma periodicità: annuale (ottobre) target (38/38) nella verifica al III trimestre 2017 valore soglia al : 38 strutture
5 Pag. 5 di 14 Formazione a supporto Bisogno formativo: nessuno (formazione già effettuata a supporto dell attività degli anni precedenti). formativo: Azioni: Verifica e valutazione andamento Verifica 2 ottobre Indicatore 1 (valore/i rilevato/i) decisione/azione di miglioramento Eventuali criticità rilevate durante lo sviluppo Note: Data chiusura data / / Responsabile dati rilevati: Ponti Sezione Budget B Extra Budget EB specifico N. 2 / B Piano di Vigilanza e Controllo: Controllo strutture socio assistenziali e di iniziativa (Azienda USL) da indicazioni sovraordinate
6 Pag. 6 di 14 strutture per minori Verifica della presenza di requisiti documentali, strutturali, procedurali e di attrezzature previsti dalla normativa di settore (L.R.564/200, DGR 846/07, DGR 1904/11 e 1106/14 ) e la presenza delle procedure in atto per la prevenzione del rischio legionellosi al fine di stabilirne le condizioni di sicurezza per gli ospiti Trattasi di attività in mantenimento a cui si aggiunge nel corrente anno l attività di vigilanza delle strutture per minori. L attività di vigilanza viene svolta autonomamente dall U.O. I.P. Il Dipartimento Cure Primarie interviene a supporto in caso di necessità. Le strutture socio assistenziali sono sottoposte dal 2005 a vigilanza da parte delle U.O. del Programma Igiene e Sicurezza ambienti di vita e di Lavoro del DSP e nel corrente anno verrà mantenuta dall U.O. Igiene Pubblica. L attività prevede la programmazione dei sopralluoghi con ricerca preliminare della documentazione presente in archivio; l effettuazione dei sopralluoghi a sorpresa con utilizzo delle check list specifiche; la redazione sul posto di prescrizioni immediate in caso di rilevazione di situazioni pericolose per gli ospiti e/o per il personale con adozione dei provvedimenti successivi; la valutazione dei risultati dei sopralluoghi e la predisposizione di relazione conclusiva o di richiesta di provvedimenti. Ambito di intervento: Strutture Socio assistenziali Strutture per minori della Provincia Destinatari: Legali rappresentanti delle Strutture e Sindaci Livello di intervento: Controlli (volumi e periodicità) Controllo su requisiti specifici Controllo su un insieme di requisiti Controllo di sistema 30 strutture (20 socio assistenziali e 10 per minori) da inizio Aprile a fine Dicembre Consuntivo attività anno precedente Per quanto concerne l attività di ispezione effettuata su 20 strutture socioassistenziali nel 2016, in 2 sono state riscontrate insufficienze in merito alle procedure per la prevenzione della legionellosi, in 7 sono state riscontrate insufficienze nella compilazione del PAI. Per 2 strutture sono stati chiesti invece provvedimenti ai Sindaci interessati in quanto le inadempienze erano correlate all autorizzazione al funzionamento. Le strutture per minori ispezionate sono state 13 su 15 programmate:2 strutture hanno cessato l attività. Per 11 strutture sono state inviate al Rappresentante legale note contenenti prescrizioni in quanto le carenze riscontrate non erano correlate all autorizzazione al funzionamento, mentre per 1 struttura è stata chiesta al Sindaco l emissione di Ordinanza. Analisi del contesto/criticità Nel territorio provinciale sono in funzione 100 strutture socio assistenziali autorizzate ai sensi della L.R.564/2000 e 15 strutture per minori. Dai controlli effettuati negli anni precedenti sulle strutture socio assistenziali
7 Pag. 7 di 14 emerge la necessità di mantenere in atto una sorveglianza delle stesse con particolare riferimento agli aspetti gestionali ed organizzativi e all idoneità del servizio offerto in relazione alle caratteristiche degli ospiti. Emerge inoltre la necessità di una verifica post-autorizzazione delle strutture per minori al fine di verificare il mantenimento dei requisiti previsti nell autorizzazione. Programmazione Tipologia Responsabile OB di Budget GC Governo Clinico Nominativo: TdP Ravellini Tiziana AM Azione di Miglioramento A I Non Conformità Audit interno A R Non conformità Audit regionale Operatori: Dirigenti Medici Bonini e Delmastro TdP Ravellini Risorse Attrezzatura: Autovettura aziendale Dispositivi di protezione individuale: nessun DPI specifico (solo indumenti protettivi nella stagione invernale). Strumenti Check-list allegata a I.O e I.O per quanto concerne gli aspetti sanzionatori - programmazione dei sopralluoghi e avvio attività di vigilanza entro il effettuazione dell attività di vigilanza nel 50% delle strutture programmate Azioni previste e tempistica per raggiungere l obiettivo entro il effettuazione dell attività di vigilanza nel 100% delle strutture programmate entro il Criteri di programmazione: per la programmazione dei controlli 2017 saranno scelte prioritariamente quelle strutture sulle quali sono state emesse prescrizioni nel corso della vigilanza del 2016 e secondariamente strutture oggetto di viglanza meno recente. Indicatori di monitoraggio e di risultato 1) N. strutture ispezionate rispetto al programma periodicità: verifica alla fine del III trimestre 2017 target :20/30 strutture al III trimestre Bisogno formativo: nessuno (formazione già effettuata a supporto Formazione a supporto dell attività del 2014). formativo: Azioni: Verifica e valutazione andamento
8 Pag. 8 di 14 Verifica 1 il Indicatore 1 (valore/i rilevato/i decisione/azione di miglioramento Eventuali criticità rilevate durante lo sviluppo Note: Data chiusura data / / Responsabile dati rilevati: Ravellini Sezione Budget B Extra Budget EB Piano di Vigilanza e Controllo: Vigilanza studi odontoiatrici, poliambulatori di iniziativa (interno o committenza locale) da indicazioni sovraordinate (regionali) specifico N. 3 /B Verifica del mantenimento dei requisiti strutturali, della corretta gestione delle apparecchiature e della corretta applicazione delle procedure per la prevenzione delle infezioni negli studi odontoiatrici e nei poliambulatori ai fini della tutela dei pazienti. Ambito di intervento: strutture sanitarie (studi odontoiatrici e poliambulatori) Destinatari: Legali Rappresentanti e Sindaci Livello di intervento: Controlli (volumi e periodicità) Controllo su requisiti specifici Controllo su un insieme di requisiti Controllo di sistema Verifica di 40 strutture entro il
9 Pag. 9 di 14 Durante l anno 2016 sono stati controllati 85 studi odontoiatrici, riscontrando Consuntivo attività anno precedente una situazione igienico-sanitaria complessivamente soddisfacente, sia dal punto di vista strutturale che gestionale. I controlli non hanno comp0lessivamente evidenziato criticità per quanto riguarda le procedure di disinfezione e sterilizzazione. In 2 casi sono state emesse prescrizioni. Analisi del contesto/criticità Nel territorio provinciale sono presenti 550 autorizzate (DGR 327/2004 e DGR 2520 /04). Si ritiene necessario effettuare controlli per verificare il mantenimento dei requisiti posti nelle autorizzazioni al funzionamento. Tipologia Responsabile Programmazione OB di Budget GC Governo Clinico Dr. Rigoni Giuliano AM Azione di Miglioramento A I Non Conformità Audit interno A R Non conformità Audit regionale Operatori: Dr. Ponti Vittorio, Dr. Rigoni Giuliano, TdP Ferrari Marziana, TdP Boccellino Michele Risorse attrezzatura Autovettura aziendale Dispositivi di protezione individuale: nessun DPI specifico (solo indumenti protettivi nella stagione invernale) Strumenti Check-list allegata a I.O programmazione dei sopralluoghi e avvio attività di vigilanza entro il Criteri di programmazione: scelta delle strutture non ancora controllate iniziando con gli studi dentistici (35) e proseguendo con gli Azioni previste e tempistica per raggiungere l obiettivo ambulatori odontoiatrici (5 di cui 3 scelti nel distretto di Piacenza Città, 1 nel Distretto di Levante e 1 in quello di Ponente) -effettuazione dell attività di vigilanza nel 30% delle strutture programmate entro il effettuazione dell attività di vigilanza nel 50% delle strutture programmate entro il
10 Pag. 10 di 14 Indicatori di monitoraggio e di risultato 1) N. strutture ispezionate rispetto al programma periodicità: verifica al 30 giugno e al 30 novembre 2017 target: verifica 1: 12/40 al II trimestre, verifica 2: 30 /40 al III trimestre, Formazione a supporto Verifica 1 il Bisogno formativo: (formazione già effettuata a supporto dell attività del 2014) formativo: Azioni: Verifica e valutazione andamento decisione/azione di miglioramento Indicatore 1 (valore/i rilevato/i) decisione/azione di miglioramento Verifica 2 il Indicatore 1 (valore/i rilevato/i) Eventuali criticità rilevate durante lo sviluppo Note: Data chiusura data / / Responsabile dati rilevati: Rigoni Giuliano Sezione Budget B Extra Budget EB
11 Pag. 11 di 14 Piano di Vigilanza e Controllo: Controllo strutture ad uso pubblico, collettivo, ricreativo, sportivo e turistico-ricettivo (compreso il controllo delle procedure in atto per la prevenzione del rischio legionellosi), palestre, estetiste e tatuatori. Vigilanza strutture per l infanzia. di iniziativa da indicazioni sovra ordinate (in base al D.P.R. 160/2000 i Comuni comunicano al DSP l apertura di nuove attività SCIA - per la programmazione dei controlli) specifico N. 4 / B Controllo delle strutture ad uso pubblico, collettivo, ricreativo, sportivo e turistico ricettivo, palestre, centri destinati alla cura estetica della persona e strutture per l infanzia al fine di verificare la presenza di requisiti documentali, strutturali, procedurali e di attrezzature previsti dalle normative di settore e la presenza di corrette procedure di disinfezione e sanificazione degli ambienti, delle attrezzature e degli impianti al fine di stabilirne le condizioni di sicurezza per la popolazione e per gli utenti/fruitori. Ambito di intervento/strutture ad uso pubblico, collettivo, ricreativo, sportivo e turistico ricettivo, palestre e centri destinati alla cura estetica della persona, strutture per l infanzia. Destinatari: Responsabili delle strutture, Sindaci, Titolari Ditte Controllo su requisiti specifici Livello di intervento: Controllo su un insieme di requisiti Controllo di sistema Controlli (volumi e periodicità) 120 strutture (di cui 10 strutture per l infanzia) da controllare dal al Consuntivo attività anno precedente L attività è iniziata nel 2010 e viene effettuata utilizzando procedure e strumenti di rilevazioni standardizzati. Nel 2016 l attività di controllo ha interessato complessivamente 81 strutture (23 strutture ricettive - hotel e campeggi, agriturismi, ostelli - 7 strutture sportive e 49 attività per la cura estetica della persona,, 2 strutture penitenziarie). L attività di controllo ha comportato complessivamente all emissione di 21 prescrizioni. Per quanto concerne l attività di controllo delle torri evaporative, nel 2016 sono state effettuate 12 ispezioni in Ditte con presenza di torri evaporative e presso 9 ditte sono stati prelevati 14 campioni di acqua; in un solo caso sono stati rilevati valori di contaminazione superiori a quanto previsto dalla DGR 1115/2008 che hanno comportato la richiesta d interventi di bonifica. Sono
12 Pag. 12 di 14 stati inoltre acquisiti gli autocontrolli recenti (tutti negativi) effettuati da altre 5 ditte. Dai dati emersi dai controlli degli anni precedenti e dalle segnalazioni Analisi del contesto/criticità pervenute emerge la necessità di mantenere in atto un controllo periodico delle strutture, oltre che procedere all ispezione di quelle di nuova apertura, per verificarne il rispetto dei requisiti di igiene e sicurezza. Programmazione Tipologia Responsabile OB di Budget GC Governo Clinico Nominativo : Dott.ssa Crevani Cristiana AM Azione di Miglioramento A I Non Conformità Audit interno A R Non conformità Audit regionale Operatori: TdP Bergonzi Osvaldo, Maestri Nadia, Ferrari Marziana, Filiberti Risorse Cinzia, Ravellini Tiziana, Baldrighi Massimo; Boccellino Michele Attrezzatura: Autovettura aziendale Dispositivi di protezione individuale: DPI specifici per campionamenti per la ricerca legionella Strumenti Check-list allegate a I.O I.O b I.O I.O programmazione dei sopralluoghi e avvio attività di vigilanza entro il effettuazione dell attività di vigilanza nel 50% delle strutture programmate entro il effettuazione dell attività di vigilanza nel 70% delle strutture programmate Azioni previste e tempistica per raggiungere l obiettivo entro il effettuazione dell attività di vigilanza nel 100% delle strutture programmate entro il Criteri di programmazione: in via prioritaria inserimento nel programma di vigilanza di strutture di nuova apertura e di quelle strutture oggetto in passato di segnalazioni. Secondariamente inserimento delle strutture non ancora ispezionate o oggetto di vigilanza meno recente di cui il 50% ubicato nel distretto di Piacenza, 30% ubicato nel distretto di Levante e 20% in quello
13 Pag. 13 di 14 di Ponente con scelta ( ad eccezione delle strutture per l infanzia di cui è prevista l ispezione di 10 strutture) di almeno una struttura per tipologia. Indicatori di monitoraggio e di risultato 1) N. strutture ispezionate rispetto al programma periodicità: verifica trimestrale il 2 trimestre e 3 trimestre standard: (2 trimestre: strutture 55/120 3 trimestre: strutture 70/120) valore soglia al : 100 strutture Formazione a supporto Verifica 1 il Bisogno formativo: formazione dei Tecnici della Prevenzione sulla vigilanza dei tatuatori e sulla vigilanza delle strutture per l infanzia. formativo: aggiornamento del personale tecnico requisiti documentali, strutturali, procedurali e di attrezzature previsti dalle normative di settore e sulla verifica della presenza di corrette procedure di disinfezione e sanificazione degli ambienti, delle attrezzature e degli impianti Azioni: incontro formativo con successivo affiancamento, nella prima ispezione, da parte di personale con clinical competence 4 sulla tematica specifica Indicatore 1 Verifica e valutazione andamento valore/i rilevato/i) decisione/azione di miglioramento decisione/azione di miglioramento Verifica 2 il Indicatore 1 (valore/i rilevato/i) Eventuali criticità rilevate durante lo sviluppo
14 Pag. 14 di 14 Note: Data chiusura data / / Responsabile dati rilevati: Delmastro
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