MODULAZIONE DELLE RISPOSTE RECETTORIALI
|
|
- Antonia Randazzo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 MODULAZIONE DELLE RISPOSTE RECETTORIALI IL SISTEMA LIGANDO-RECETTORE È UN EQUILIBRIO DINAMICO LE CUI CONDIZIONI SONO CONTINUAMENTE REGOLATE DALLE STESSE INTERAZIONI LIGANDO- RECETTORIALI.
2 LA MODULAZIONE DELLA TRASDUZIONE DEL SEGNALE AVVIENE A 4 DISTINTI LIVELLI DI CONTROLLO: Ricaptazione e feedback (retroazione): il ligando, una volta distaccatosi dal suo recettore, può essere ricaptato dalla cellula che lo ha rilasciato. La quantità di ligando ricaptato regola il rilascio successivo di ligando stesso: se la quantità ricaptata è insufficiente, verrà sintetizzato altro ligando; se invece la quantità ricaptata è eccessiva, verrà diminuito il rilascio di ligando.
3 Fosforilazione: questo segnale agisce a livello dell'interazione ligando-recettore. Di solito, la fosforilazione del recettore induce una modificazione conformazionale nel recettore stesso il quale perde affinità per il proprio ligando.
4 DESENSITIZZAZIONE DOWNREGULATION (sottoregolazione) INTERNALIZZAZIONE : diminuire il numero di recettori che possono legarsi al ligando, senza distruggere il recettore stesso.
5 UPREGULATION: in mancanza o in difetto di ligando, la cellula espone tutti i suoi recettori nel tentativo di captare tutto il ligando possibile. MODULAZIONE DI SECONDI MESSAGGERI: Variando l'attività di secondi messaggeri, è possibile regolare la risposta. L'adenilciclasi sintetizza camp. L'attivazione di fosfodiesterasi porta alla degradazione di del camp; diminuendo il camp diminuisce la possibilità di trasdurre il messaggio.
6 Adattamento della cellula bersaglio -desensitizzazione- Permette alla cellula di rispondere a cambiamenti nella concentrazione del ligando invece che nel valore assoluto. Avviene o nella diminuzione del numero di recettori (ore)o nella loro inattivazione, (minuti). Inoltre, intervengono cambiamenti nelle proteine coinvolte nella trasduzione del segnale a valle, es prot G
7 Desensitizzazione recettoriale 1. disaccoppiamento recettore-proteine G in risposta alla fosforilazione del recettore
8 1. Il sistema più rapido di desensibilizzazione: il disaccoppiamento recettore-proteine G in risposta alla fosforilazione del recettore tramite PKA e/o PKC (DESENSIBILIZZAZIONE ETEROLOGA) P α γ β PLCβ P α β γ AC PKC PKA
9 1. disaccoppiamento recettore-proteine G in risposta alla fosforilazione del recettore tramite le GRK (G protein-coupled receptor Kinase) (DESENSIBILIZZAZIONE OMOLOGA) La fosforilazione tramite GRK spesso non è sufficiente per inattivare completamente i recettori; la completa inattivazione richiede un componente addizionale, l arrestina α β γ P P P α β γ GRK β-arrestina
10 7 geni codificano per GRK (G protein-coupled receptor Kinase): GRK1 è nota come rodopsina chinasi GRK2 è la chinasi del recettore b-adrenergico 4 geni codificano per arrestine: 2 arrestine sono espresse esclusivamente nella retina 2 arrestine sono pressocchè ubiquitarie
11 Funzioni della b-arrestina - Disaccoppia il recettore da proteina G - Interazione con numerose proteine segnale: c-src enzimi della cascata delle MAP-chinasi, facilitando alcuni processi di segnalazione - Internalizzazione del recettore mediante endocitosi dipendente da clatrina - Ubiquitinazione del recettore
12
13 La b-arrestina interagendo con proteine diverse guida il destino del recettore, favorendo l internalizzazione, il riciclo o la degradazione
14 FATTORI DI CRESCITA CELLULE DI TUTTI I TESSUTI DELL ORGANISMO. PRECURSORI: RETICOLO ENDOPLASMATICO APPARATO DEL GOLGI
15 Growth Factor Proliferazione Differenziamento cellulare G0 G1 S M
16 COMPETENZA EGF FGF PDGF G1 PROGRESSIONE INSULINA IGF
17
18 ESEMPI DI FATTORI DI CRESCITA NEUROTROFINE: -NGF (Nerve-Growth factor ) -BDNF (Brain-derived neurotrophic factor) -GDNF (Glial cell-derived neurotrofic factor) VEGF: (Vascular Endotelium Growth Factor) A-B-C-D
19 PDGF: (fattore di crescita derivato dalle piastrine, liberato dalle piastrine durante la coagulazione del sangue) FATTORI DI CRESCITA EMOPOIETICO: - EPO - GM-CSF (Granulocyte-macrophage colony stimulating factor) - G-CSF (Granulocyte-colony stimulating factor) EGF FGF (fibroblast-growth-factor)
20 NEUROTROFINE RECETTORI : - RTK - p75ntr L attività trofica neuronale mediata dalle neurotrofine è regolata dalla loro biodisponibilità nei siti d innervazione.
21 Fattori regolatori dell eccitabilità neuronale e della plasticità sinaptica 1) localmente: aumentano il rilascio di neurotrasmettitori,eccitabilità di membrana. 2) Distalmente: alterazione del fenotipo neuronale.
22 BIODISPONIBILITÀ DELLE NT GLUTAMMATO ACETILCOLINA NEUROTROFINE CALCIO DAI DEPOSITI INTRACELLULARI NO PKG
23 Studio dei meccanismi che controllano la biodisponibilità delle NT bersaglio per l intervento terapeutico su alcune malattie del sistema nervoso.
24 NERVE GROWTH FACTOR 1951: identificato 1986: Premio Nobel per la medicina.
25 Previene il danno neuronale di origine chimica, meccanica e ischemica. Trasduzione del segnale influenzata dai precursori: Pro-NGF NGF maggiore affinità p75ntr maggiore affinità TRK A
26 NGF : UTILIZZO CLINICO ALZHEIMER NGF: SOPPRIME PRODUZIONE BETA-AMILOIDE Determinare il meccanismo mediante il quale il NGF è in grado di bloccare la produzione di questo peptide tossico potrebbe avere risvolti importanti per la prevenzione e la cura della malattia.
27 BDNF Brain-derived neurotrophic factor Sopravvivenza dei neuroni già esistenti e favorire la crescita e la differenziazione di nuovi neuroni e sinapsi.
28 - p75ntr - TRKB Promuove un rapido aumento dell attività spontanea che di quella indotta da impulsi elettrici delle sinapsi. APERTURA CANALI PER IL NA++
29 GDNF Glial-derived neurotrophic factor promuove potentemente la sopravvivenza di molti tipi di neuroni e motoneuroni.
30 UTILIZZO CLINICO CONCENTRAZIONI EFFICACI GDNF SITI DI NEURODEGENERAZIONE Somministrazione intracerebrale positivi: - bradicinesia - rigidità - instabilità posturale effetti
31 LIMITI: - Impossibilità di ottenere concentrazioni efficienti nel sito primario di neurodegenerazione. - Sicurezza Es: vettori virali immunogenicità mutagenicità e
32 Determinante e necessaria la comprensione dei meccanismi che sottendono la plasticità neuronale e la patogenesi delle diverse malattie neurologiche per riuscire a proporre nuove strategie terapeutiche.
Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare
Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare Il ciclo cellulare è regolato dall azione di PROTOONCOGENI e (attivatori della proliferazione cellulare) GENI ONCOSOPPRESSORI (inibitori del ciclo
DettagliTipi di neurotrasmettitori
Tipi di neurotrasmettitori Neurotrasmettitori classici: molecole a basso peso molecolare, di varia natura: acetilcolina amine biogene (dopamina, adrenalina, noradrenalina) istamina aminoacidi (GABA, glicina,
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliL endocitosi dell EGFR
L endocitosi dell EGFR IFOM per la scuola Lo Studente Ricercatore 2011 Muzio Giulia Istituto d Istruzione Superiore Maserati Voghera Gruppo di lavoro: Determinanti della trasformazione neoplastica e della
DettagliBIOSEGNALAZIONE. La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte II
BIOSEGNALAZIONE La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte II Tipi generali di trasduttori di segnali RECETTORI CON ATTIVITA TIROSIN CHINASICA (RTK) INS: insulin VEGF: vascular
DettagliApoptosi. Copyright (c) by W. H. Freeman and Company
Apoptosi La morte cellulare e la sua regolazione La morte cellulare programmata è un processo fondamentale che controlla lo sviluppo degli organismi pluricellulari; L apoptosi porta all eliminazione di
Dettagliscaricato da www.sunhope.it
Recettori a tirosina chinasi I recettori a tirosina chinasi presentano vari domini Una regione di legame (extracellulare) Una regione transmembrana Una coda intracellulare con numerose tirosine scaricato
DettagliMECCANISMI DI COMUNICAZIONE CELLULARE
MECCANISMI DI COMUNICAZIONE CELLULARE La COMUNICAZIONE CELLULARE è cruciale negli organismi multicellulari - serve a coordinare/organizzare le attività lo sviluppo dei vari organi/tessuti -Lo scambio di
Dettagliin Terminazione Neurone Dendriti Soma Fessura sinaptica sinaptica Nucleo dendrite Segmento iniziale Sinapsi inibitoria Segmento mielinico Assone
Le funzioni del sistema nervoso si basano sull attività dei neuroni che consiste nel generare, trasmettere ed elaborare informazioni nervose, che dipendono da modificazioni del potenziale di membrana,
DettagliSegnalazione cellulare e trasduzione del segnale. Comunicazione fra le cellule
Segnalazione cellulare e trasduzione del segnale Comunicazione fra le cellule Le cellule comunicano e interagiscono tra loro tramite il fenomeno della segnalazione cellulare Una cellula segnalatrice produce
DettagliReceptors, transmitters, signaling: ovvero come comunicano le cellule tra di loro
Receptors, transmitters, signaling: ovvero come comunicano le cellule tra di loro 1 Una proteina di legame non è sempre un recettore Specificità un recettore deve essere in grado di distinguere tra segnali
DettagliTRASDUZIONE DEL SEGNALE
TRASDUZIONE DEL SEGNALE TRASDUZIONE DEL SEGNALE Specificità (specificità riconoscimento) Amplificazione e diversificazione della risposta (cascata enzimatica) Integrazione tra segnali Spegnimento del segnale
DettagliFarmacodinamica II. Mariapia Vairetti. Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare
Farmacodinamica II Mariapia Vairetti Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare Processo di riconoscimento fra farmaco e recettore TIPI DI
DettagliLa trasduzione del segnale intracellulare
La trasduzione del segnale intracellulare Chemical signaling mechanisms Amplification in signal transduction pathways Un aspetto importante è il controllo temporale del comportamento cellulare: il trasferimento
DettagliDIPARTIMENTO DI FARMACIA, CHIMICA E TECNOLOGIE FARMACEUTICHE CORSO DI BASI BIOCHIMICHE PER L AZIONE DEI FARMACI. Martina Rossetti Pisa, 17/03/2014
DIPARTIMENTO DI FARMACIA, CHIMICA E TECNOLOGIE FARMACEUTICHE CORSO DI BASI BIOCHIMICHE PER L AZIONE DEI FARMACI Martina Rossetti Pisa, 17/03/2014 Spiegazione della fisiopatologia del dolore emicranico,
DettagliComunicazione chimica
Comunicazione chimica La comunicazione tra le cellule Modalità di comunicazione cellulare: Mediante messaggi elettrici Mediante messaggi chimici In ambedue le modalità il messaggio, sia esso una variazione
DettagliFarmaci del sistema nervoso autonomo
Farmaci del sistema nervoso autonomo Farmaci colinergici Esercitano i loro effetti farmacologici sul sistema nervoso parasimpatico che utilizza Acetilcolina come mediatore chimico L acetilcolina (Ach)
Dettaglilogo.jpg 18F-FDG Vari lavori hanno dimostrato che l accumulo di FDG correla con il Ki-67 MARKER DI PROLIFERAZIONE
logo.jpg 18F-FDG 18F-FDG Entrata glucosio nelle cellule Segue due vie: diffusione facilitata (in presenza di eccesso) trasporto attivo Na-dipendente (richiede energia) logo.jpg FDG si accumula in base
DettagliProliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici
MORTE CELLULARE Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici Omeostasi tissutale (di tessuti dinamici) Sviluppo embrionale Eliminazione di strutture corporee inutili - Fasi di scultura/rimodellamento
DettagliUniversità di Pisa. Dipartimento di Farmacia. Corso di Basi biochimiche dell azione dei farmaci
Università di Pisa Dipartimento di Farmacia Corso di Basi biochimiche dell azione dei farmaci A.A. 2014/2015 Applicazioni terapeutiche delle cellule staminali mesenchimali alla SLA Borsò Marco Sclerosi
DettagliProteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che
Canali ionici Proteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che permette il passaggio selettivo di ioni.
DettagliDIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI. www.fisiokinesiterapia.biz
DIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI www.fisiokinesiterapia.biz sito dell NIH sulle cellule staminali in genere http://stemcells.nih.gov/info/basics/basics4.asp sito completo
DettagliAttivazione dei linfociti T
Attivazione dei linfociti T Attivazione linfociti T: caratteristiche generali Eventi extracellulari - Riconoscimento dell antigene - Interazione dei recettori costimolatori Eventi intracellulari - Trasduzione
DettagliSLA e mitocondri. sporadica. genetica. attività del Complesso II e IV. stress ossidativo. citosolica e mitocondriale SOD1
SLA e mitocondri sporadica attività del Complesso II e IV stress ossidativo genetica SOD1 citosolica e mitocondriale Huntington e mitocondri attività del Complesso II e III acido 3-nitropropionico (C2)
DettagliBiologia Molecolare della Cellula 08 7: Regolazione ormonale del metabolismo del glicogeno e della glicolisi Desensitizzazione
Biologia Molecolare della Cellula 08 7: Regolazione ormonale del metabolismo del glicogeno e della glicolisi Desensitizzazione camp Proteina-CHINASI camp DIPENDENTE (PKA) Proteine target : ε metabolici
DettagliRecettori di superficie
Recettori di superficie Esistono 3 classi principali di recettori di superficie 1. Recettori annessi a canali ionici 2. Recettori accoppiati alle proteine G 3. Recettori associati ad enzimi Recettori
DettagliTRASDUZIONE DEL SEGNALE LE PRINCIPALI MOLECOLE CHE PROVVEDONO ALLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA LE CELLULE SONO FATTORI SOLUBILI QUALI NEUROTRASMETTITORI, ORMONI, FATTORI DI CRESCITA, CITOCHINE. UN CASO
Dettagliforme diabetiche Diabete di tipo I o magro o giovanile (IDDM): carenza primaria di insulina, più frequente nei giovani e nei bambini. Il deficit insulinico consegue (per predisposizione ereditaria o per
DettagliStudi recettoriali. Legame ligando-recettore (binding)
Studi recettoriali Lo scopo di questa dispensa e' di spiegare come calcolare l affinita' ed il numero di siti recettoriali in esperimenti di fisiologia, farmacologia o biochimica che utilizzano farmaci
DettagliGiunzione neuromuscolare
Il calcio provoca un rimaneggiamento di membrana e la sua conseguente fusione. Questo compito è svolto dalle proteine SNARE che si agganciano tra la membrana interna pre-sinaprica e quella della vescicola.
DettagliIl glicogeno (riserva di glucosio) è immagazzinato nel fegato e nei muscoli (con finalità diverse )
Glicogeno Glicogeno...1 Glicogenolisi...3 Glicogenosintesi...7 Regolazione ormonale della glicogenolisi e delle glicogenosintesi...13 Il recettore del glucagone e quello dell adrenalina sono 2 GPCR (G-Protein
DettagliIl muscolo liscio vascolare
Il muscolo liscio vascolare La cellula muscolare liscia Giorgio Gabella, professor of histology University College, London La cellula muscolare liscia Eccitabilita : potenziale d azione o potenziali graduati
DettagliI SISTEMI NEUROTRASMETTITORI
I SISTEMI NEUROTRASMETTITORI PERCHÉ UNA SOSTANZA POSSA DIRSI NEUROTRASMETTITORE (NT) 1.1 La molecola deve essere localizzata nel neurone presinaptico IMMUNOCITOCHIMICA 1.2 La molecola deve essere sintetizzata
DettagliModellazione dinamica e strumenti per la valutazione sperimentale del comportamento della via EGFR-IGF1R per la linea cellulare H1650
Università deglistudidiperugia FacoltàdiIngegneria Tesi di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica e dell Automazione Anno Accademico 2011/2012 Modellazione dinamica e strumenti per la valutazione
DettagliIl mantenimento dell omeostasi cellulare dipende dai sistemi che permettono lo scambio di molecole tra citoplasma e liquido
Il mantenimento dell omeostasi cellulare dipende dai sistemi che permettono lo scambio di molecole tra citoplasma e liquido extracellulare e dalla loro regolazione. Membrana cellulare Ogni cellula presenta
DettagliPRP E TRAPIANTO Ciro De Sio!
Siracusa 2014 PRP E TRAPIANTO Ciro De Sio! Chirurgo Plastico MEDICINA RIGENERATIVA CELLULE STAMINALI FATTORI DI CRESCITA PRP ALOPECIA ANDROGENETICA MEDICINA RIGENERATIVA RIPARA I TESSUTI DANNEGGIATI e/o
DettagliTrasduzione del segnale
Trasduzione del segnale Modalità di segnalazione tra cellule JUXTACRINA proteine transmembrana mediatori locali ormoni Il legame di una sostanza al suo recettore di membrana porta la cellula a cambiare
DettagliI RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G
I RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G I recettori accoppiati a proteine G sono costituiti da un unica subunità formata da un filamento di aminoacidi che attraversa 7 volte la membrana plasmatica Il sito
DettagliSEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma
SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti
DettagliModello del collasso idrofobico. Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60
Modello gerarchico Modello del collasso idrofobico Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60 Le Hsp70 si legano ai segmenti idrofobici di
DettagliTrasmissione della informazione: livello cellulare
Trasmissione della informazione: livello cellulare Prof.ssa Flavia Frabetti aa.2010-11 ACCRESCIMENTO E DIVISIONE DIVISIONE CELLULARE CRESCITA CELLULARE E DUPLICAZIONE DEI CROMOSOMI SEGREGAZIONE DEI CROMOSOMI
DettagliIntegrali (transmembrana), si estendono attraverso l intera membrana. Classificate in famiglie a seconda del numero di segmenti transmembrana.
Membrana cellulare Proteine inserite nella membrana cellulare: Integrali (transmembrana), si estendono attraverso l intera membrana. Classificate in famiglie a seconda del numero di segmenti transmembrana.
Dettagli04/04/14. Fondamenti di biochimica Terza edizione. Le ghiandole principali del sistema endocrino. Capitolo 13 La segnalazione biochimica
Fondamenti di biochimica Terza edizione Donald Voet Judith G. Voet Charlotte W. Pratt La segnalazione biochimica Copyright 2013 Zanichelli editore S.p.A. Gli ormoni Conce& chiave 13.1 Gli ormoni endocrini
DettagliL'omeopatia come opzione terapeutica
L'omeopatia come opzione terapeutica alternativa Dott. Giancarlo Cavallino Nel contesto di una trattazione volta ad illustrare l'approccio medico non convenzionale alla patologia del sistema immunitario,
DettagliFonti di cellule staminali pluripotenti: Le cellule staminali possiedono 2 caratteristiche principali: -La massa cellulare interna della blastocisti.
possiedono 2 caratteristiche principali: Fonti di cellule staminali pluripotenti: -Si autorinnovano a lungo termine. -Danno origine a tutti i tipi di cellule differenziate. -La massa cellulare interna
DettagliIl ciclo cellulare La divisione cellulare
Il ciclo cellulare La divisione cellulare Il ciclo cellulare Meccanismo con cui si riproducono tutti gli organismi viventi La durata del ciclo varia moltissimo a seconda del tipo cellulare Cellule che
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
DettagliCannabis. Cannabis sativa var. indica. foglie e infiorescenze femminili. resina. marijuana. hashish
Cannabis Cannabis sativa var. indica foglie e infiorescenze femminili marijuana resina hashish Cannabinoidi 9-tetraidrocannabinolo 8-tetraidrocannabinolo cannabinolo cannabidiolo Farmacocinetica THC alta
DettagliRegolazione del metabolismo del glucosio
Regolazione del metabolismo del glucosio Regolazione coordinata di glicolisi e gluconeogenesi Glicolisi e gluconeogenesi sono regolate in modo reciproco La regolazione è a livello dei punti di deviazione
DettagliCetuximab e mutazione K-Ras nel tumore del colon-retto
Università di Pisa Dipartimento di Farmacia Corso di laurea in CTF Corso: Basi biochimiche dell azione dei farmaci Cetuximab e mutazione K-Ras nel tumore del colon-retto Pisa, 27/03/2014 Samuela Fabiani
DettagliKIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA
KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus
DettagliCome funzionano gli oligo Antisenso? RNA WORLD. mrna. Regolare l espressione genica tramite molecole di RNA. Come funzionano gli oligo antisenso?
RNA WORLD RNA Come funzionano gli oligo Antisenso? mrna Non coding RNA AAAAAAA rrna trna snrna snorna RNA Antisenso sirna Arresto della traduzione Proteina incompleta o nessuna sintesi MECCANISMO PASSIVO
DettagliDOMANDA FREQUENTE: QUALE E LA FUNZIONE DI UNA CERTA PROTEINA? SI AUMENTA O SI DIMINUISCE L ESPRESSIONE DELLA PROTEINA
DOMANDA FREQUENTE: QUALE E LA FUNZIONE DI UNA CERTA PROTEINA? OVERESPRESSIONE DELLA PROTEINA ESPRESSIONE ECTOPICA CON UN VETTORE DI ESPRESSIONE ABOLIZIONE DELLA ESPRESSIONE DELLA PROTEINA INTERFERENZA
DettagliRECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G: SPEGNIMENTO DEL SEGNALE
RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G: SPEGNIMENTO DEL SEGNALE 1. Desensibilizzazione 2. Internalizzazione 3. Riciclo 4. Degradazione / Down-regulation PP2A: fosfatasi DESENSITIZZAZIONE Riduzione o perdita
DettagliDepressione. ieri, oggi e domani. GIAN LUIGI GESSA Settembre 2008
Depressione ieri, oggi e domani GIAN LUIGI GESSA Settembre 2008 Antidepressivi - Classificazione Triciclici (TCA) e antidepressivi correlati (1, 2 o 4 anelli) Inibitori selettivi del reuptake
DettagliCOMUNICAZIONE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE
COMUNICAZIONE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE recettori (proteine recettoriali) vie di segnalazione intracellulare (molecole che elaborano il segnale e lo distribuiscono ai bersagli appropriati) recettori
DettagliLe interazioni farmacologiche come causa di reazioni avverse da farmaci
Le interazioni farmacologiche come causa di reazioni avverse da farmaci Corso per farmacisti operanti nei punti di erogazione diretta delle Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna AUSL Piacenza
DettagliAdattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali
Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali Marina Marini Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale Cosa sono i radicali? I radicali liberi
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz
www.fisiokinesiterapia.biz FARMACODINAMICA La farmacodinamica può essere definita come lo studio degli effetti biochimici e fisiologici dei farmaci e dei loro meccanismi d azione. Gli obiettivi dell analisi
DettagliAttori principali nei TCRS. Processi biologici in cui sono coinvolti sistemi a due componenti. Numero di TCRS nel genoma batterico
rocessi biologici in cui sono coinvolti sistemi a due componenti Utilizzazione di elementi necessari alla crescita (azoto); NtrC Virulenza (BvgAS di Bordetella pertussis) Resistenza a metalli pesanti (pco)
DettagliLe Distrofie muscolari colpiscono i muscoli scheletrici del paziente
Le Distrofie muscolari colpiscono i muscoli scheletrici del paziente Le Distrofie muscolari colpiscono i muscoli scheletrici del paziente Distrofia dei cingoli Le diverse distrofie dipendono da mutazioni
DettagliCellula nervosa tipo. Polarizzazione dinamica. Specificità delle connessioni. Fessura sinaptica Terminazione sinaptica. dendri te Segmento iniziale
Le funzioni del sistema nervoso, anche le più complesse, si fondano sulle proprietà funzionali dei neuroni. L attività specifica dei neuroni consiste nel generare, trasmettere ed elaborare informazioni.
DettagliL adattamento dei batteri. Strategie di adattamento
L adattamento dei batteri Strategie di adattamento mutazione trasferimento genico orizzontale regolazione dell espressione genica regolazione della trascrizione regolazione della traduzione regolazione
DettagliEspressione di geni specifici per un determinato tumore
Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa
DettagliCELLULE EUCARIOTICHE
CELLULE EUCARIOTICHE Le cellule eucariotiche sono di maggiori dimensioni, rispetto a quelle procariotiche (almeno 10 volte più grandi) Oltre a: membrana plasmatica, citoplasma, DNA e ribosomi (comuni a
DettagliComunicazione intercellulare. Negli organismi pluricellulari le cellule comunicano tramite un ampia varietà di segnali extracellulari
Comunicazione intercellulare Negli organismi pluricellulari le cellule comunicano tramite un ampia varietà di segnali extracellulari PRINCIPI GENERALI DELLA COMUNICAZIONE TRA CELLULE TRAMITE MOLECOLE SEGNALE
DettagliTIPIZZAZIONE TIPIZZAZIONE HLA
TIPIZZAZIONE Il compito dell ADMO è quello di cercare nuovi donatori ed inserirli nel registro mondiale dei donatori. A tale scopo il possibile donatore viene sottoposto a TIPIZZAZIONE HLA esame necessario
DettagliDiapositiva 3: CASPASI IAP inibitor of apoptosis
Diapositiva 1: Diapositiva 2: Nella presente presentazione vengono trattate le correlazioni scoperte e studiate tra la tecnica dei microrna e l apoptosi. Innanzitutto l apoptosi è il processo che porta
DettagliCOMUNICAZIONE INTERCELLULARE
COMUNICAZIONE INTERCELLULARE Recettore Cellula segnalante Cellula target Molecola che segnala Cellula segnalante Recettore Cellula target SEGNALI INTERCELLULARI Recettori di superficie La molecola segnalante
DettagliDESENSIBILIZZAZIONE DOWN-REGULATION E UP-REGULATION DEI RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G (GPCR)
DESENSIBILIZZAZIONE DOWN-REGULATION E UP-REGULATION DEI RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G (GPCR) DESENSIBILIZZAZIONE DEI RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G (GPCR) Riduzione o perdita della risposta di un
DettagliPropagazione e trasmissione di segnali nervosi
Propagazione e trasmissione di segnali nervosi La comunicazione tra le cellule Modalità di comunicazione cellulare: Mediante messaggi elettrici Mediante messaggi chimici In ambedue le modalità il messaggio,
DettagliLEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI. più precisamente!
LEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI più precisamente! TUMORI EVOLUZIONE E SELEZIONE CLONALE Cambiano: Velocita proliferazione Velocità di mutazione Stabilità genetica Attività telomerasica Vantaggi
DettagliTerapie a bersaglio molecolare nel tumore del polmone
Terapie a bersaglio molecolare nel tumore del polmone Indice 1. Introduzione 2. Cosa sono le targeted therapies? 3. Come funzionano le targeted therapies? 4. Perché utilizzare le targeted therapies nel
DettagliNormale controllo della crescita cellulare
Normale controllo della crescita cellulare STOP STOP Cellula normale STOP Alterato controllo della crescita cellulare X STOP STOP Cellula tumorale STOP X Le cellule tumorali presentano alterazioni cromosomiche
DettagliComunicazione Cellulare
Comunicazione Cellulare Negli organismi pluricellulari le cellule comunicano a breve medio o lungo raggio mediante molecole segnale Rilasciate da cellula che le produce e ricevute da cellula bersaglio
DettagliESISTONO DUE TIPI DI SECREZIONE
ESOCITOSI ESISTONO DUE TIPI DI SECREZIONE SECREZIONE COSTITUTIVA (modalità continua): - proteine, glicoproteine e glicolipidi di membrana - proteine, glicoproteine e proteoglicani della matrice extracellulare
DettagliMECCANISMI MOLECOLARI MEMORIA PROCEDURALE/IMPLICITA
MECCANISMI MOLECOLARI MEMORIA PROCEDURALE/IMPLICITA APLYSIA: VANTAGGI: Sistema nervoso semplice Poche e grosse (1 mm) cellule riconoscibili (20.000) MEMORIA PROCEDURALE Priming Motorie Apprendimento (abilità,abitudini)
DettagliSPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO
SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO SARA BORIN DIPARTIMENTO DI SCIENZE PER GLI ALIMENTI, LA NUTRIZIONE E L AMBIENTE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Sara.borin@unimi.it GRUPPO DI MICROBIOLOGIA
DettagliPRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA
PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA Corteccia cerebrale ed aree associate: da 12 a 15 miliardi di neuroni Cervelletto: 70 miliardi di neuroni
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DELLE NEUROSCIENZE 2014 GARE LOCALI - A VERSIONE PER I DOCENTI ISTRUZIONI PER L USO
OLIMPIADI ITALIANE DELLE NEUROSCIENZE 2014 GARE LOCALI - A ERSIONE PER I DOCENTI ISTRUZIONI PER L USO NEUROANATOMIA (prova individuale): 4 diverse tavole mute di cervello umano, con indicate 5 diverse
DettagliCorso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I A.A. 2015-16
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I A.A. 2015-16 BIOFISICA DELLE MEMBRANE Negli organismi pluricellulari, a parte i tessuti tegumentari e gli epiteli assorbenti
DettagliSclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) www.fisiokinesiterapia.biz
Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) www.fisiokinesiterapia.biz Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) La più grave fra le malattie che colpiscono il motoneurone: sclerosi atrofia gliotica laterale cordoni
DettagliDolore esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, spesso, ma non necessariamente (dolore psicogeno), associata a un danno tissutale reale/potenziale
Nocicezione processi coinvolti nella trasduzione periferica e trasmissione centrale dei segnali provenienti dal tessuto danneggiato Dolore esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, spesso, ma non necessariamente
DettagliLe cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare
Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Interfase comprende le fasi G 1, S, and G 2 Sintesi di macromolecole durante la
DettagliRNA non codificanti ed RNA regolatori
RNA non codificanti ed RNA regolatori RNA non codificanti ed RNA regolatori Piccoli RNA non codificanti RNA regolatore microrna RNAi e sirna Piccoli RNA non codificanti Gli RNA non codificanti (ncrna)
DettagliRegolazione della trascrizione. Operoni catabolici nei procarioti (controllo negativo)
Regolazione della trascrizione Operoni catabolici nei procarioti (controllo negativo) I geni possono essere accesi e spenti In un organismo pluricellulare adulto, vi sono molti tipi di cellule differenti,
DettagliEsistono tre forme di diabete
Il Diabete mellito L insulina regola la captazione del glucosio Incapacità delle cellule di captare il glucosio in circolo iperglicemia e glucosuria Disponendo di meno glucosio le cellule degradano i grassi
DettagliOmeostasi dal greco ομέο-στάσις, stessa posizione L attitudine propria dei viventi a mantenere intorno a un livello prefissato il valore di alcuni
Omeostasi Omeostasi dal greco ομέο-στάσις, stessa posizione L attitudine propria dei viventi a mantenere intorno a un livello prefissato il valore di alcuni parametri interni, disturbati di continuo da
DettagliModulo 11 biosegnalazione
Modulo 11 biosegnalazione La trasduzione del segnale Capacità di ricevere e rispondere a segnali esterni alla membrana è un processo fondamentale per la vita. Organismi pluricellulari si scambiano informazioni:
DettagliDal DNA all RNA. La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti
Dal DNA all RNA La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA MOLECOLARE Gene Regione di DNA che porta l informazione (= che CODIFICA) per una catena polipeptidica o per
DettagliIl trasporto di membrana e le proprietà elettriche delle membrane. www.fisiokinesiterapia.biz
Il trasporto di membrana e le proprietà elettriche delle membrane www.fisiokinesiterapia.biz Membrana cellulare barriera al passaggio della maggior parte delle molecole polari Permette alla cellula di
DettagliJournal Club. CORSO UNIVA 2013 Lamezia Terme. D. SURACI U.O. Geriatria Centro U.V.A. Locri
Journal Club CORSO UNIVA 2013 Lamezia Terme D. SURACI U.O. Geriatria Centro U.V.A. Locri ATTIVITA FISICA E DIETA, SOLITI TESORI ANCHE NELLA PREVENZIONE DELLE DEMENZE Prof. G. Sorrentino Docente di Neurologia
DettagliCONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA
CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA QUESTI ORMONI REGOLANO IL FLUSSO DEI METABOLITI NELLA GLICOLISI, NELLA GLICOGENO-SINTESI, NELLA GLIGENO-LISI E
DettagliMALATTIE UMANE LEGATE ALL UPP: IL MORBO DI PARKINSON
MALATTIE UMANE LEGATE ALL UPP: IL MORBO DI PARKINSON La degradazione proteica è uno dei meccanismi essenziali che regolano i livelli di proteine cellulari, coinvolto in processi cellulari cruciali dal
DettagliPRP (plasma ricco di piastrine)
PRP (plasma ricco di piastrine) MEDICINA ESTETICA CHIRURGIA ESTETICA 9 Sostanza naturale dello stesso paziente Stimola la proliferazione cellulare mesenchimali in particolare delle cellule staminali Stimola
DettagliSostanza liberata da una cellula nervosa presinaptica, in grado di agire in maniera specifica su una cellula postsinaptica. In alcune sinapsi i
Neurotrasmettitori e recettori sinaptici Neurotrasmettitore Sostanza liberata da una cellula nervosa presinaptica, in grado di agire in maniera specifica su una cellula postsinaptica. In alcune sinapsi
DettagliIo Non sono un recettore!
I recettori portano il messaggio extracellulare direttamente nel citoplasma (recettori di membrana) o nel nucleo (recettori nucleari) Io Non sono un recettore! È essenziale per la loro sopravvivenza che
DettagliLA PERCEZIONE DELL'AMBIENTE: I RECETTORI
LA PERCEZIONE DELL'AMBIENTE: I RECETTORI RECETTORE NERVOSO È una struttura costituita da una terminazione neuronale unita quasi sempre a elementi non nervosi che condizionano l'eccitabilità del neurone
DettagliSummary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information.
LA MEMORIA Summary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information. Principali regioni encefaliche con funzione regolatrice BASI MOLECOLARI DEI PROCESSI DI MEMORIZZAZIONE
DettagliLa memoria. È la capacità di immagazzinare informazioni e di recuperarle nel corso del tempo
La memoria È la capacità di immagazzinare informazioni e di recuperarle nel corso del tempo La codifica: trasformare le percezioni in ricordi Test della memoria numerica: 28 691 0473 87454 902481 5742296
Dettagli