Il mondo degli acceleratori lineari di particelle
|
|
- Gabriella Bosco
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Legnaro, Il mondo degli acceleratori lineari di particelle F C t l Francesco Curtolo Enrico Basso
2 Obbiettivi Questo corso è nato per orientare la nostra scelta universitaria e la nostra formazione personale inducendo in noi curiosità per l'argomento, un approfondimento di preformazione alla fisica nucleare degli acceleratori, mostrandoci dei particolari lavori in cui ci potremo imbattere in un prossimo futuro. Questi lavori riguardano gli acceleratori di particelle e soprattutto imparare in maniera introduttiva il funzionamento di questi: i principi fisici che li regolano e che ne prevedono il funzionamento, la loro funzione e le applicazioni dei vari acceleratori.
3 Introduzione al modulo: introduzione alla fisica degli acceleratori di ioni
4 Concetto di campo, di carica e le linee di forza: Campo: è perturbazione dello spazio, può esser gravitazionale,magnetico,elettrico Carica : è una proprietà delle particelle, può esser positivao negativa Linee di forza: linee immaginarie che descrivono l influenza di un campo
5 La criogenia: (Modanese) l uso negli acceleratori di particelle Le formule e leggi fondamentali: leggi sulla trasmissione del calore ( Q=λA/l*(t 1 -t 2 ) Q=a c A*(t 1 -t 2 ) Q=Ea n A(t 4 1 -t 4 2 ) ), leggi della termodinamica, legge dei gas ( PV=nRT) Cos'è C 'èla criogenia: i è quella branca della fisica/ingegneria i i che studia e progetta il modo di produrre,condurre e utilizzare sistemi che utilizzano sostanze (gas liquefatti) con temperature prossime allo zero assoluto. Gli apparati criogenici in un acceleratore:i criostati (i contenitori della parte del sistema che raffredda le cavità risonanti), il sistema di trasporto dell'elio elio liquido attraverso apposita tubatura isolata, isolante quale mylar, l'impianto di raffreddamento e liquefazione dell'elio e le varie sonde e sistemi di controllo elettronico di temperatura e pressione.
6 Termine della lezione con esperianza pratica al laboratorio di criogenia dove si è venuti direttamente a contatto con le caratteristiche dell'azoto liquido attraverso prove pratiche, e si è vista dal vivo la struttura interna di un criostato in riparazione.
7 Introduzione alla fisica dei fasci (Comunian) Ripasso dei concetti di campo, carica e tensione La Forza dil Lorentz: èla forza che agisce su un oggetto elettricamente carico che si muove in un campo magnetico. Necessita di un oggetto elettricamente carico in movimento, e che questo movimento avvenga in un campo magnetico. È in grado di deviare le particelle cariche in maniera perpendicolare alla direzione del moto della particella e la sua intensità dipende dalla velocità dell'oggetto. Equivale a F=q*v B F=q* v B*sena con q=carica dell'oggetto, v=velocità (m/s) e B=campo magnetico (N/A=J/A 2 =Wb/m 2 =T) La corrispondenza massa energia: la massa è una forma dell'energia, infatti si può misurare in ev (elettronvolt) convertibili in Juole secondo la formula 1eV=1,602*10^-19 J
8 Il Bρ (bi rho):è un coefficiente che ci fornisce la rigrigidità del fascio, e cioè quanto il fascio è resistente a presunte deviazioni. Data la quantità di moto p=mc 2 / (1-B) e l'accelerazione angolare a=v 2 /r si ha: F=m*a=m*v 2 /r=q*bxv elidendo i fattori comuni si ha: Bxr=m*v/q=p/q q dato a Bxr in nome di Br si ottiene il coefficente voluto. Esercizi applicativi: presa in visione di concetti quali accelerazione, focalizzazione,deviazione in esercizi applicativi di formule acquisite quali
9 Gli acceleratori elettrostatici Gli acceleratori sono composti principalmente da 3 parti : Sorgente di ioni: un dispositivo che fornisce ioni Colonna accelerante: che crea un campo elettrico un sistema di trasporto per gli ioni Questa tipologia di accelleratori necessita di strumenti di controllo della tensione (magneti analizzatori) che servono a regolare il flusso di corrente elettrica in modo da ottenere un fascio più stabile possibile e soprattutto riducono il rischio di scariche ih elettriche lttih dovute all alta ll lt tensione presente nello strumento.
10 Sorgente di ioni Gas: vengono strappati elettroni tramite due magneti che attirano gli elettroni e spingono gli ioni positivi Piastre cariche: si mettono vicine 2 piastre di materiale voluto una che fungerà da sorgente una legermente carica strapperrà elettroni e spingerà vie lo ione carico
11 Van De Graaf Nell acceleratore van de graaf le cariche create da un campo elettrico vengono posizionate su un nastro che le accumula in un terminale posto vicino alla sorgente qui gli ioni sentendo la forza repulsiva cengono spinte giù lungo un condotto fatto di strati e di vetro sovrapposti da qui gli ioni i accelerati vengono condotti fino al target
12 Tandem Nell accelleratore tandem gli ioni escono dalla sorgente con carica negativa vengono attirati da una tensione positiva verso una lastra di carbonio chiamata stripper che priva gli ioni di alcune cariche negative questi infine vengono accelerati una seconda volta dalla stessa tensione e condotti fino al target t
13 Tecnologie del vuoto: (De Lazzari) gli apparati per acceleratori Apparati in grado di riprodurre il vuoto sono capaci di portare la pressione interna a un recipiente sotto al livello di quella atmosferica. Le basi teoriche:la pressione (forza applicata su una superficie: P=/A) e le sue unità di misura (Pascal,bar, Torricelli,millimetri di Hg,bar,atmosfere...). I I diversi i tipi i di vuoto:basso vuoto 10^5 10^2 Pa- Vuoto medio 10^2 10^-2 Pa- Alto vuoto 10^-2 10^-6 Pa- Ultra-alto vuoto < 10^-6 Pa Il flusso viscoso :dove cè c'è una breve distanza tra le molecole, la pressione supera i 0,1 mbar e il flusso avviene tramite trasferimento della quantità di moto Il flusso molecolare dove sussiste una grande distanza tra le molecole, la pressione è inferiore a 0,01 mbar, il flusso avviene attraverso moti casuali e prevalgono le collisioni con le pareti del tubo. Tra questi due flussi c'è poi un flusso di transizione che descrive il passaggio da uno all'altro flusso. Le pompe da vuoto: cioè gli apparati che rendono possibile il vuoto; -caratteristiche: la conduttanza (capacità di un foro di far fluire un gas misurata in litri a secondo), la velocità di pompaggio (quanto velocemente la pompa rimuove le molecole di gas, si misura sempre in litri al secondo).
14 -le diverse tipologie di pompe: 1)pompe a spostamento di parete (pompe rotative); 2) )pompe p molecolari (pompe p a diffusione,pompe p turbomolecolari); 3)pompe a intrappolamento (pope getter,pompe criogeniche,...). Le pompe possono essere aperte o chiuse se queste sfogano o no le molecole catturate su un altro tubo o pompa. Le perdite: le reali, le virtuali, il riflusso, la permeazione, il degasamento e la diffusione. I misuratori di pressione: - diretti di tipo meccanico/elettrico gli ioni i come rilevatori. i - indiretti che operano a bassa pressione e utilizzano Le valvole: sono elementi necessarii per isolare le diverse zone dell'acceleratore dove passa il fascio di particelle. -valvole ad angolo più sicure perché in caso di problema si chiudono automaticamente -valvole lineari pratiche e semplici, basate sullo scorrimento di due cilindri metallici collegati, sono meno sicure in quanto non si chiudono senza l'ordine del sistema di sicurezza Visita finale all'acceleratore Alpi con presentazione degli elementi illustrati
15 Gli acceleratori a radiofrequenza a cavità risonanti Sfruttano corrente alternata che consente una tensione maggiore senza incorrere in scariche Tensione alternata: V=V 0 cos (ωt+φ) Il fascio viene accelerato da un campo elettrico tra due estremità di un gap accelerante I fasci vengono ripartiti in ripple cioè pacchetti di ioni che durante il passaggio per una cavità accelerante devono essere coltra che accelerati anche compressi quindi questi devono incontrare la tensione in una certa fase la quale permette un incremento maggiore dell energia cinetica degli elettroni alla fine del fascio Questi Q acceleratori sfruttano cavità acceleranti solitamente costruite in niobio raffreddato con elio liquido Inoltre per focalizzare il fascio e deviarlo si utilizzano dei magneti quadrupolari o bipolari
16 Attività di laboratorio: utilizzo di Tracewin nella preanalisi di un fascio nelle sue varie fasi: Impostazione elementi Drift: -impostazione del programma. -Valori Medi (RMS) iniziali che caratterizzano l insieme delle particelle Impostazione Emittanza ε: - Area nella quale sono messe le particelle. -L asse z è la direzione di moto delle particelle. -La velocità lungo z (Zp) viene rapportata t all energia cinetica. -L area viene descritta dal prodotto di posizione*velocità delle particelle.
17 Progetto File di Dati Dir di calcolo
18 Definizione parametri di Twiss: -Alfa=Pendenza dell elisse -Beta=Ampiezza dell elisse Si esegue il TAB Edit: -Si mette il tubo [DRIFT L R] Run: -Si preme sul tasto verde -Si controlla in output se il run è finito. -Si trasporta l elisse nel tubo. R=raggio del tubo in mm L=lunghezza del tubo in mm
19 Charts: -Si visualizzano i risultati Bordo del fascio Centro del fascio
20 Effetto del drift: -L elisse in xxp,yyp,zzp si gira in senso orario. -L elisse mantiene la stessa area, se corrente=0. -Nello spazio reale aumenta la dimensione del fascio Prima e dopo il drift
21 Trasporto particelle: -Si può trasportare particelle per avere informazioni puntuali odi distribuzione. -Dall elisse si hanno solo informazioni medie sul fascio. Effetto del Drift: Inizio, prima del drift Alla fine dopo del drift
22 Accettanza: Quadrupolo: -Si mette in edit quad [L G R] R=raggio del quadrupolo in mm L=lunghezza del quadrupolo in mm
23 oeffetto del Quadrupolo: focalizza (avvicina le particelle all asse) in un piano ma defocalizza nell altro piano. Non cambia nulla nella direzione del fascio: come un drift. Effetto del tripletto: Si focalizza su entrambi I piani (X;Y).
24 oeffetto della direzione iniziale: Dopo il tripletto il fascio si trova fuori dall asse. Svolta la presentazione e la spiegazione delle primarie funzioni del programma si sono eseguite delle prove personali col programma, variando le carratteristiche del fascio (numero di particelle,energia e frequenza) e le caratteristiche dell acceleratore (numero di Quadripoli con le loro potenze e dimensioni, i i numero e dimensione i dei tubi), in modo da consolidare le informazioni assunte e da confermare la comprensione delle nozioni presentate.
25 Conclusioni dell esperienza di stage Da questa esperienza ciè stato possibile approfondire in modo molto accurato il mondo degli acceleratori diparticelle, rendendoci più consapevoli dellegrandi e importanti basi teoriche che stanno alla base dellaloro progettazione e sviluppo. L attività fondalmente teorica è stata poi conclusa con alcune esperienze pratiche sul campo, con presa in visione di come tutte queste nozioni siano applicate in realtà. Si può quindi concludere che tale attività svolta in un ambiente così specializzato si è svolta in modo completo,,presentando sia parti teoriche che pratiche, e costruttivo, in quanto ci è servito per approfondire le nostre conoscenze ariguardo del mondodella fisica nucleare e degli acceleratori di particelle, aiutandoci in questo a chiarire quali siano le loro peculiarità, dandoci nuvi motivi di interesse verso questa area delle scienze.
MODULO A: ACCELERATORI DI PARTICELLE
STAGE DI FISICA EDIZIONE 2011 MODULO A: ACCELERATORI DI PARTICELLE ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE LABORATORI NAZIONALI DI LEGNARO Paolo Matteo Simonetti ISIS Galileo Galilei - Belluno Benedetta
DettagliLaboratori Nazionali di Legnaro. Stage estivo
Laboratori Nazionali di Legnaro Stage estivo 28.06 9.07 072010 Modulo III Introduzione ai principi di funzionamento degli acceleratori di ioni a radiofrequenza Gruppo Morbiato Gianluca Trolese Alessandro
DettagliIl Vuoto Fisico. un invito al laboratorio. Andrea Fontana, INFN Pavia
Il Vuoto Fisico un invito al laboratorio Andrea Fontana, INFN Pavia Il più potente acceleratore di particelle: LHC LHC ha la particolarità di non avere uno solo, ma tre sistemi di vuoto: 1. vuoto per i
DettagliAcceleratori Lineari a RF
Acceleratori Lineari a RF INFN Laboratori Nazionali di Legnaro 1 Argomenti Trattati Spazio delle fasi Longitudinale e Trasversale Rappresentazione nello spazio delle fasi per studiare il moto delle particelle
DettagliIniettore PIAVE. Augusto Lombardi Iniettore PIAVE 1
Iniettore PIAVE Augusto Lombardi Iniettore PIAVE 1 Augusto Lombardi Iniettore PIAVE 2 Scopi del nuovo iniettore 1. Masse superiori al 100 AMU 2. Intensità di corrente di fascio 3. Operazione a fascio continuo
DettagliAcceleratori per la Fisica Nucleare: Catania Nuove prospettive. Luigi Campajola
Università di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Fisiche Laboratorio Acceleratore Acceleratori per la Fisica Nucleare: Catania Nuove prospettive Luigi Campajola Perché servono gli acceleratori?
DettagliAcceleratori di particelle
Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Acceleratori di particelle 21/3/2005 Spettrometro di massa Misura la massa di particelle, atomi e molecole ottenuta mediante annerimento di una lastra
DettagliTema A: acceleratori di particelle
Tema A: acceleratori di particelle Indice 1. Struttura generale dell acceleratore 2. Tecnologie del vuoto 3. Dinamica del fascio 4. Elettromagneti 5. Criogenia 6. Cavità acceleranti sorgente L acceleratore
DettagliBilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica. Principi di Ingegneria Chimica Ambientale
Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica Principi di Ingegneria Chimica Ambientale 1 I Sistemi termodinamici Un sistema è definito da una superficie di controllo, reale o immaginaria,
DettagliOttica e Trasporto in ALPI
Ottica e Trasporto in ALPI INFN Laboratori Nazionali di Legnaro 1 Argomenti Trattati Introduzione Dispersione Energetica Funzione di Dispersione Trasporto Acromatico Trasporto Isocrono (Isodromo) Le componenti
DettagliTheory Italiano (Italy)
Q3-1 Large Hadron Collider (10 punti) Prima di iniziare questo problema, leggi le istruzioni generali nella busta a parte. In questo problema è discussa la fisica dell acceleratore di particelle del CERN
Dettaglie loro sistema di controllo
Reparto Tecnologie del Vuoto Cenni sugli Apparati da vuoto e loro sistema di controllo De Lazzari Mauro Corso iniziale per operatori 11 maggio 2010 Parleremo di: Concetti fondamentali Come creare il vuoto
DettagliEsercizi di Elettricità
Università di Cagliari Laurea Triennale in Biologia Corso di Fisica Esercizi di Elettricità 1. Quattro cariche puntiformi uguali Q = 160 nc sono poste sui vertici di un quadrato di lato a. Quale carica
DettagliImpianto da vuoto del complesso Alpi/Piave Alcuni aspetti di sicurezza
Reparto Tecnologie del Vuoto Impianto da vuoto del complesso Alpi/Piave Alcuni aspetti di sicurezza De Lazzari Mauro Corso Criogenia, Criostati e Vuoto 29 giugno 2011 Elementi principali Gli elementi principali
DettagliCorso acceleratori normalconduttivi e superconduttori Problemi lezione 2 Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4 Domanda 5 Domanda 6
Domanda 1 In una sezione diritta di un sincrotrone la dimensione del fascio cresce parabolicamente lungo l orbita. Perche? a. L affermazione e falsa perche in una una sezione diritta non ci sono magneti
DettagliLa teoria cinetica dei gas
La teoria cinetica dei gas Gas: un numero grandissimo gandissimodi molecole in moto caotico. Interazione tra molecole solo in caso di urto. Calcolando la pressione come dovuta all urto di tutte le molecole
DettagliImpianti da vuoto e relativi aspetti di sicurezza. De Lazzari Mauro
Impianti da vuoto e relativi aspetti di sicurezza De Lazzari Mauro Corso di aggiornamento sull'operazione delle macchine acceleratrici - Aspetti di sicurezza degli acceleratori Piave/ALPI 21 settembre
DettagliLegge di stato dei gas ideali
Legge di stato dei gas ideali Le leggi di Boyle e Charles/Gay Lussac possono essere riunite, insieme al principio di Avogadro, in un'unica equazione che correla fra loro P, V, T e numero di moli di un
DettagliBilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica. Termodinamica dell Ingegneria Chimica
Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica Termodinamica dell Ingegneria Chimica 1 I Sistemi termodinamici Un sistema è definito da una superficie di controllo, reale o immaginaria, che
DettagliCorso H: Elementi di elettromagnetismo applicato a cavità acceleranti a RF
Corso H: Elementi di elettromagnetismo applicato a cavità acceleranti a RF Stagisti: Baraldo Marco Vighesso Mattia Tutor: Canella Stefania Chiurlotto Francesca 1 Indice Cenni sugli acceleratori Circuito
DettagliFisica ed Applicazioni degli Acceleratori di Particelle Un acceleratore tipo
Un acceleratore tipo In ogni acceleratore si trovano gli elementi: Sorgente delle particelle da accelerare Tubo a vuoto nel quale le particelle circolano fino al loro utilizzo. Il vuoto serve per evitare
DettagliEsercizi vari d esame, sulla seconda parte del corso. Esercizio 1
Esercizi vari d esame, sulla seconda parte del corso Esercizio 1 Siano date due cariche q1= 10-4 C e q2= - 5 10-5 C disposte come in figura nei punti x=- l ed x=l con l=2 m. Sia data una carica q3 = 2
DettagliConduttanza Q Δ. m s P > P 1 P 2 Q > Vuoto e Spettrometria di Massa
Conduttanza P P 2 Q > Se ΔP P 0 ; si ha flusso di gas (Q): P > P 2 Si definisce conduttanza ( C ): Q C= Δ P 3 m s Altre equazioni maestre Per dimensionare un sistema da vuoto, individuata la grandezza
DettagliAlcune esperienze di laboratorio sull elettromagnetismo
Alcune esperienze di laboratorio sull elettromagnetismo - Scarica del condensatore A - Oscilloscopio didattico Q - Motorino elettrico A - Sistema molla-magnete Q - Trasformatore didattico A P. Bernardini
DettagliFew things about Accelerators. M. Cobal, University of Udine Thanks to S. Passaggio
Few things about Accelerators M. Cobal, University of Udine Thanks to S. Passaggio Accelerazione = aumento di energia Campi Magnetici In ogni acceleratore esiste una traiettoria di riferimento, sulla quale
DettagliL1 - Come si conclude questa serie di simboli? ><, <>, <<, ][, [], [[, )(,...
Simulazione test di ingresso Ingegneria Industriale Viterbo Quesiti di Logica, Chimica e Fisica Logica L1 - Come si conclude questa serie di simboli? >
DettagliMOTO RETTILINEO UNIFORME
MOTO RETTILINEO UNIORME a = 0 v = cost v = costante ( x-x o )/t = cost x = x o + v t a v x t t x o t 51 MOTO RETTILINEO UNIORMEMENTE ACCELERATO a = costante a = cost = v - v 0 t v = v o + a t x = x o +
DettagliStudente. Matricola. Anno di corso. Esame Corso di Fisica AA /01/2017 Corso di Laurea in Scienze Geologiche
Teoria: Esercizi: Quesiti: Studente Matricola Anno di corso Esame Corso di Fisica AA. 2015-2016 16/01/2017 Corso di Laurea in Scienze Geologiche Griglia quesiti risposta multipla A B C D 1 2 3 4 5 6 7
DettagliApplicazione equazione di Bernoulli: stenosi arteriosa(restringimento arteria)
Applicazione equazione di Bernoulli: stenosi arteriosa(restringimento arteria) Applicazione equazione di Bernoulli: Aneurisma (dilatazione arteria) Liquidi reali attrito interno-viscosita' la velocita'
DettagliSussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013
Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 L'idraulica è la scienza che studia l'utilizzazione dei
DettagliMisure di pressione. Misura diretta. Misura indiretta. Lab di rivelatori LS. Misure di pressione (Ciullo G.) Lab di rivelatori LS
Misure di pressione Misura diretta» Fenomeni di trasporto Misura indiretta» Ionizzazione Misura diretta Manometri capacitivi Baratron Piezo Membranovac Diaframma capacitivo: Misuratori tra i più ال precisi
DettagliProva scritta di Fisica Scienze e Tecnologie dell Ambiente
Prova scritta di Fisica Scienze e Tecnologie dell Ambiente 8 Novembre 2007 Istruzioni: Eseguire prima i calcoli in maniera simbolica, scrivere ed incorniciare con un riquadro l espressione simbolica della
DettagliStati di aggregazione della materia. dal microscopico al macroscopico: struttura. interazioni GASSOSO. proprietà SOLIDO LIQUIDO
Stati di aggregazione della materia GASSOSO dal microscopico al macroscopico: struttura interazioni proprietà SOLIDO LIQUIDO Lo stato gassoso È uno dei tre stati di aggregazione della materia, caratterizzato
DettagliTEMA A: ACCELERATORI DI PARTICELLE. INTRODUZIONE.
TEMA A: ACCELERATORI DI PARTICELLE. INTRODUZIONE. Laboratori Nazionali di Legnaro-INFN Francesco Campagna-L.S. Fermi Padova CHE COS E UN ACCELERATORE? Un acceleratore di particelle è una macchina in grado
DettagliUnità 7. La corrente elettrica nei liquidi e nei gas
Unità 7 La corrente elettrica nei liquidi e nei gas 1. Le soluzioni elettrolitiche M. Faraday scoprì che una soluzione di acqua (di per sé isolante) con un sale, una base o un acido è conduttrice di elettricità;
DettagliCorso di Chimica Generale CL Biotecnologie
Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie STATI DELLA MATERIA Prof. Manuel Sergi MATERIA ALLO STATO GASSOSO MOLECOLE AD ALTA ENERGIA CINETICA GRANDE DISTANZA TRA LE MOLECOLE LEGAMI INTERMOLECOLARI DEBOLI
DettagliSorgenti di ioni negativi
Sorgenti di ioni negativi Fabio Scarpa INFN Laboratori Nazionali di Legnaro Fabio Scarpa 1 Argomenti Trattati Cenni di richiamo sugli ioni Affinità elettronica Metodi e procedure di ionizzazione Sputtering
DettagliProgrammazione Modulare
Programmazione Modulare 2015-16 Indirizzo: BIENNIO Disciplina: FISICA Ore settimanali previste: 3 (2 ore Teoria 1 ora Laboratorio) Classe: 2A 2B- 2C Prerequisiti per l'accesso alla PARTE C: Unità di misura,
DettagliUn modello per il gas ideale
Un modello per il gas ideale Un gas ideale consiste di particelle (atomi o molecole) che hanno le seguenti proprietà 1. Il volume proprio delle particelle è trascurabile rispetto al volume occupato dal
DettagliLA CONDUZIONE TERMICA
asdf LA CONDUZIONE TERMICA 31 January 2012 Premessa Spinto dalla lettura dell'articolo Analogia elettrotermica di admin, con il seguente articolo ho voluto riordinare gli appunti presi a lezione un (bel)
DettagliCorso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2011/12. Prova di esame del 23/7/ NOME
Corso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2011/12 Prova di esame del 23/7/2012 - NOME 1) Un pallone aerostatico è riempito di gas elio a 20 C e 1 atm di pressione. Il volume
DettagliCorso di laurea in Informatica Compito di Fisica 23 Giugno 2005 scritto A
Firma Triennale Corso di laurea in Informatica Compito di Fisica 23 Giugno 2005 scritto A Quinquennale Cognome: Nome: Matricola: Pos: 1) Precisare dimensioni e unità di misura del flusso magnetico. Risolvere
DettagliCapitolo 1 Misure e grandezze
Capitolo 1 Misure e grandezze 1. Il Sistema Internazionale di Unità di misura 2. Grandezze estensive e grandezze intensive 3. Energia, lavoro e calore 4. Temperatura e calore 5. Misure precise e misure
DettagliProprietà elettriche della materia
Proprietà elettriche della materia Conduttori Materiali in cui le cariche elettriche scorrono con facilità. In un metallo gli elettroni più esterni di ciascun atomo formano una specie di gas all interno
DettagliMOTO DI UNA PARTICELLA IN UN CAMPO ELETTRICO
MOTO DI UNA PARTICELLA IN UN CAMPO ELETTRICO Sappiamo che mettendo una carica positiva q chiamata carica di prova o carica esploratrice in un punto vicino all oggetto carico si manifesta un vettore campo
DettagliIndice. Fisica: una introduzione. Il moto in due dimensioni. Moto rettilineo. Le leggi del moto di Newton
Indice 1 Fisica: una introduzione 1.1 Parlare il linguaggio della fisica 2 1.2 Grandezze fisiche e unità di misura 3 1.3 Prefissi per le potenze di dieci e conversioni 7 1.4 Cifre significative 10 1.5
DettagliIntroduzione agli acceleratori Parte III: Emissione di sincrotrone
Introduzione agli acceleratori Parte III: Emissione di sincrotrone Gabriele Chiodini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Lecce Corso di Laurea Magistrale in Fisica dell Università del Salento
DettagliProblemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileiana Problema 1
Problemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileiana 2015-2016 Problema 1 Un secchio cilindrico di raggio R contiene un fluido di densità uniforme ρ, entrambi ruotanti intorno al loro comune asse
DettagliDiagramma di stato di H 2 O
Lezione 13 1. Pressione e temperatura 2. Leggi dei gas 3. Teoria cinetica ei gas 4. Gas ideali e gas reali 5. Miscele gassose: legge di Dalton 6. Frazioni molari Diagramma di stato di H 2 O Diagrammi di
DettagliTutor: Carlo Roncolato Luca Bellan Mario Maggiore
Stage LNL 01/07/2016 Tutor: Carlo Roncolato Luca Bellan Mario Maggiore Studenti: Monica Abram Alessandro Albarello Giulia Carbonini Luca Manganotto Alessia Masiero Davide Polato Alberto Renzo Federico
DettagliDeterminazione del coefficiente di Joule-Thomson di un gas
Chimica Fisica II Laboratorio A.A. 0-03 Anno Accademico 0 03 Corso di Laurea in Chimica Chimica Fisica II modulo B Esperienza di Laboratorio: Determinazione del coefficiente di Joule-Thomson di un gas
DettagliFISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA. OBIETTIVI U. D. n 1.2: La rappresentazione di dati e fenomeni
FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA Le competenze di base a conclusione dell obbligo di istruzione sono le seguenti: Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
DettagliLo stato gassoso gas. Caratteristiche dello stato gassoso. liquido. solido. assenza di volume proprio forma fluida
Lo stato gassoso gas liquido solido assenza di volume proprio forma fluida Caratteristiche dello stato gassoso Capacità di occupare tutto lo spazio a disposizione Distanze molto grandi tra le particelle
DettagliApparato sperimentale utilizzato durante la glow discharge
Apparato sperimentale utilizzato durante la glow discharge L'impianto da vuoto di FTU comprende 5 gruppi di pompaggio ognuno dei quali è costituito da una pompa turbomolecolare da 2200 l/s (N2) e da una
DettagliIl campo magnetico. n I poli magnetici di nome contrario non possono essere separati: non esiste il monopolo magnetico
Il campo magnetico n Le prime osservazioni dei fenomeni magnetici risalgono all antichità n Agli antichi greci era nota la proprietà della magnetite di attirare la limatura di ferro n Un ago magnetico
DettagliCLASSE: 4C LICEO SCIENTIFICO STATALE "F.SCO SBORDONE" ANNO: 2017/2018 MATERIA: FISICA DOCENTE: CIOCI VINCENZO
CLASSE: 4C LICEO SCIENTIFICO STATALE "F.SCO SBORDONE" ANNO: 2017/2018 MATERIA: FISICA DOCENTE: CIOCI VINCENZO RICHIAMI E APPROFONDIMENTI SU LAVORO E ENERGIA 1.1 Il lavoro di una forza 1.2 La potenza 1.3
DettagliInsegnare l elettricità: il circuito elettrico. Programma
Insegnare l elettricità: il circuito elettrico 1 Programma Breve introduzione teorica Esercizi pratici Discussione finale Ancora un po di teoria 2 Introduzione teorica Obiettivi minimi Produzione di elettricità
DettagliProva Scritta Completa-Fisica 9 CFU Corso di Laurea in Tossicologia dell ambiente e degli alimenti Luglio 2013
Prova Scritta Completa-Fisica 9 CFU Corso di Laurea in Tossicologia dell ambiente e degli alimenti Luglio 2013 Quesito 1 L unità di misura del momento di inerzia può essere espressa come a) J s b) N m
DettagliConoscenze FISICA LES CLASSE TERZA SAPERI MINIMI
FISICA LES SAPERI MINIMI CLASSE TERZA LE GRANDEZZE FISICHE E LA LORO MISURA Nuovi principi per indagare la natura. Il concetto di grandezza fisica. Misurare una grandezza fisica. L impossibilità di ottenere
DettagliSTAGE LNL INFN 2016 TEMA L - TECONOLOGIE PER LA TENUTA DEL VUOTO
STAGE LNL INFN 2016 TEMA L - TECONOLOGIE PER LA TENUTA DEL VUOTO Alberto Fattori; Marco Benetton; Michele Lorenzi; Silvia Visentin Tutors: Alberto Andrighetto; Enrico Boratto; Gianluca Vivian; Michele
DettagliCenni introduttivi sulle sorgenti di ioni ECR (Electron Cyclotron Resonance= risonanza elettrociclotronica)
Cenni introduttivi sulle sorgenti di ioni ECR (Electron Cyclotron Resonance= risonanza elettrociclotronica) Marco Cavenago INFN,Laboratori Nazionali di Legnaro (LNL) viale dell Universita n.2, 35020 LEGNARO
DettagliL2 - Completa la seguente frase: "L'auto sta al telaio come il corpo sta..."
Simulazione test di ingresso Ingegneria Industriale Viterbo Quesiti di Logica, Chimica e Fisica Logica L1 - Come continua questa serie di numeri? 3-4 - 6-9 - 13-18 -... a) 21 b) 22 c) 23 d) 24 L2 - Completa
DettagliPompe per vuoto a membrana con sistema di stabilizzazione pressione KNF
Pompe per vuoto a membrana con sistema di stabilizzazione pressione KNF Scheda Tecnica I 015 N 920 APE con alimentazione AC (con controllo esterno optional) N 920 APDC B con motore Brushless (con controllo
DettagliSoluzioni. Perché un oggetto neutro diventi carico positivamente occorre:.
01 02 Soluzioni Perché un oggetto neutro diventi carico positivamente occorre:. Una carica puntiforme isolata produce un campo elettrico di intensità E in un punto a 2 m di distanza. Un punto in cui il
DettagliIl vuoto è necessario per vari campi
Il vuoto è necessario per vari campi pv = 3 mv media pv = kt 3 E c = kt La temperatura è collegata all energia di movimento delle molecole. Il libero cammino medio, spazio medio percorso per avere una
DettagliCORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE II compitino di FISICA, 17 Giugno 2010
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE II compitino di FISICA, 17 Giugno 2010 1) Due cariche +2q e q sono fissate lungo l asse x, rispettivamente nei punti O = (0,0) ed A=(d,0), con d = 2 m. Determinare:
DettagliUnità di misura e formule utili. Lezione 6
Unità di misura e formule utili Lezione 6 Unità di misura Il Sistema Internazionale di unità di misura (SI) nasce dall'esigenza di utilizzare comuni unità di misura per la quantificazione e la misura delle
DettagliESAME DI AERODINAMICA 11/02/2015
ESAME DI AERODINAMICA 11/02/2015 In un profilo alare non simmetrico, al diminuire dell angolo di incidenza, la coordinata del centro di pressione: (a) tende verso il bordo di attacco (b) tende verso il
DettagliLo stato liquido. Un liquido non ha una forma propria, ma ha la forma del recipiente che lo contiene; ha però volume proprio e non è comprimibile.
I liquidi Lo stato liquido Lo stato liquido rappresenta una condizione intermedia tra stato aeriforme e stato solido, tra lo stato di massimo disordine e quello di perfetto ordine Un liquido non ha una
Dettaglib) Essendo p A V A = p C V C ne risulta T C = T A = 300 K.
2.00 moli di un gas perfetto di volume V 1 = 3.50 m 3 e T 1 = 300 K possono espandersi fino a V 2 = 7.00 m 3 e T 2 = 300 K. Il processo è compiuto isotermicamente. Determinare: a) Il lavoro fatto dal gas;
DettagliLezione 5 Moti di particelle in un campo magnetico
Lezione 5 Moti di particelle in un campo magnetico G. Bosia Universita di Torino G. Bosia - Fisica del plasma confinato Lezione 5 1 Moto di una particella carica in un campo magnetico Il confinamento del
DettagliCorso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2011/12. Prova di esame del 18/2/ NOME
Corso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2011/12 Prova di esame del 18/2/2013 - NOME 1) Un ghiacciolo di massa m = 200 g viene estratto da un frigorifero con temperatura T
DettagliIstituto Professionale di Stato Maffeo Pantaleoni di Frascati SCHEDA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE
Istituto Professionale di Stato Maffeo Pantaleoni di Frascati SCHEDA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSI 1 sez, A B C D E F G H MATERIA DOCENTEScienze Integrate: FISICA
DettagliONDE ELETTROMAGNETICHE
ONDE ELETTROMAGNETICHE ESERCIZIO 1 Un onda elettromagnetica piana di frequenza ν = 7, 5 10 14 Hz si propaga nel vuoto lungo l asse x. Essa è polarizzata linearmente con il campo E che forma l angolo ϑ
Dettaglidq dt Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dip. DiSAAT - Ing. Francesco Santoro Corso di Fisica
Corrente elettrica Consideriamo il moto non accelerato e con velocità piccole rispetto a quella della luce nel vuoto di un insieme di particelle dotate di carica elettrica: possono ritenersi valide le
DettagliDistribuzione di densità
Distribuzione di densità Distribuzione di densità in presenza di forze conservative. A F dx A La forza conservativa esterna agisce su ciascuno degli N componenti del gas all interno del volume Adx. La
DettagliFenomeni quantistici
Fenomeni quantistici 1. Radiazione di corpo nero Leggi di Wien e di Stefan-Boltzman Equipartizione dell energia classica Correzione quantistica di Planck 2. Effetto fotoelettrico XIII - 0 Radiazione da
DettagliLa Portata volumetrica Q, spesso viene misurata in m3/h con la formula: La Velocità viene poi calcolata con la formula:
SITEMAP LIBRERIA Documenti Pubblicazioni prevendita INFO Soluzioni Autore Titolo Fabio Franceschi AEROFILTRI s.r.l. Misurare la Portata d'aria in Condotte a bassa Pressione La massa d'aria (Q) in una condotta,
DettagliDati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf.
ESERCIZI 1) Due sfere conduttrici di raggio R 1 = 10 3 m e R 2 = 2 10 3 m sono distanti r >> R 1, R 2 e contengono rispettivamente cariche Q 1 = 10 8 C e Q 2 = 3 10 8 C. Le sfere vengono quindi poste in
Dettagli1. I fluidi e le loro caratteristiche. 2. La pressione in un fluido.
UNITÀ 8 LA MECCANICA DEI FLUIDI 1. I fluidi e le loro caratteristiche. 2. La pressione in un fluido. 3. La pressione atmosferica. 4. La legge di Stevino. 5. La legge di Pascal. 6. La forza di Archimede.
DettagliMISURA dell EFFETTO JOULE
MISURA dell EFFETTO JOULE attività svolta con le classi 3^D e 3^G - a.s. 2009/10 Scopo dell esperienza Le finalità dell esperimento sono: 1) Verificare che il moto degli elettroni di conduzione genera
DettagliUNIVERSITÀ DI BERGAMO FACOLTÀ DI INGEGNERIA. Pneumatica. Roberto Strada
Pneumatica Roberto Strada Calendario lezioni UNIVERSITÀ DI BERGAMO Programma UNIVERSITÀ DI BERGAMO Programma UNIVERSITÀ DI BERGAMO Programma http://mech.unibg.it/~strada/pne/pn.html L automazione pneumatica
DettagliTema F- Trasmissione del calore in vuoto e ad alta temperatura
Tema F- Trasmissione del calore in vuoto e ad alta temperatura Tutor: Alberto Andrighetto Tutor collaboratori: Alberto Monetti, Massimo Rossignoli Studenti: Nicola Dainese (Liceo A. Cornaro), Francesco
DettagliESPERIMENTI SUL COMPORTAMENTO DEI RAGGI CATODICI IN UN CAMPO ELETTRICO E IN UN CAMPO MAGNETICO MEDIANTE IL TUBO DI DEFLESSIONE
ESPERIMENTI SUL COMPORTAMENTO DEI RAGGI CATODICI IN UN CAMPO ELETTRICO E IN UN CAMPO MAGNETICO MEDIANTE IL TUBO DI DEFLESSIONE ATTENZIONE: PERICOLO! In questa esperienza si impiegano altissime tensioni
DettagliCapitolo 1 Misure e grandezze
Capitolo 1 Misure e grandezze 1. Il Sistema Internazionale di Unità di misura 2. Grandezze estensive e grandezze intensive 3. Energia, lavoro e calore 4. Temperatura e calore 5. Misure precise e misure
DettagliTECNICHE DI GESTIONE,CONDUZIONE DI MACCHINE ED IMPIANTI
TECNICHE DI GESTIONE,CONDUZIONE DI MACCHINE ED IMPIANTI APPUNTI - CLASSI QUARTE Gli appunti sono da integrare con gli argomenti e/o esercizi svolti nelle lezioni. MODULO 4- Elementi di pneumatica e oleodinamica
DettagliProtezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia. Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia
1 Principi di idraulica Definizioni MECCANICA DEI FLUIDI È il ramo della fisica che studia le proprietà dei fluidi, cioè liquidi, vapori e gas. Idrostatica Studia i fluidi in quiete Idrodinamica Studia
DettagliEsploriamo la chimica
1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 6 Le leggi dei gas 1. I gas ideali e la teoria cinetico-molecolare 2. La pressione dei gas 3.
DettagliPer casa. [ 2, N, uscente]
p.273 libro Per casa Una carica di 0,5 μc viaggia in un campo magnetico di 0,15 T con velocità di 3 m/s in una direzione perpendicolare con il campo. Trovare intensità direzione e verso della forza che
DettagliI rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta
I rivelatori Osservare il microcosmo Cose prima mai viste L occhio umano non riesce a distinguere oggetti con dimensioni inferiori a 0,1 mm (10-4 m). I primi microscopi vennero prodotti in Olanda alla
DettagliIl potenziale elettrico
Il elettrico Ingegneria Energetica Docente: Angelo Carbone Energia del elettrico e differenza di Relazione tra il elettrico e il Il elettrico dovuto a cariche puntiformi Il elettrico dovuto a una generica
DettagliStruttura e funzionamento della camera da magnetron sputtering
Struttura e funzionamento della camera da magnetron sputtering di Graziotti Stefano e Pollazzon Ivan Panoramica della camera alcune foto dell apparato sperimentale visioni laterali Componenti principali
DettagliLA PRODUZIONE DEI RAGGI X
UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia LA PRODUZIONE DEI RAGGI X A.A. 2015-2016 Tecniche di Radiodiagnostica
DettagliSoluzioni della prova scritta di Fisica Generale
Scienze e Tecnologie dell Ambiente Soluzioni della prova scritta di Fisica Generale 9 Luglio 2010 Parte 1 Esercizio 1 Un astronauta di massa m=80 Kg atterra su un pianeta dove il suo peso vale P=200 N.
DettagliCorso di Laurea in Medicina e Chirurgia Prova scritta di Fisica del 7/7/2017
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Prova scritta di Fisica del 7/7/2017 Nome: Cognome: N. matricola: * Segnare con una x la risposta corretta, svolgere i problemi nei fogli allegati scrivendo le formule
DettagliPROGRAMMA DI FISICA. CLASSE: 4^ SEZ.:A Scientifico
Viale Papa Giovanni XXIII 25 10098 RIVOLI Tel. 0119586756 Fax 0119589270 Sede di SANGANO 10090 via San Giorgio, 10 Tel. e fax 0119087184 SCIENTIFICO LINGUISTICO SCIENZE UMANE ECONOMICO SOCIALE e-mail:
DettagliGli acceleratori di particelle
Gli acceleratori di particelle terza parte Corso di valorizzazione delle eccellenze in Matematica e Fisica Liceo Statale Scientifico, Linguistico e Classico Giolitti-Gandino Acceleratori circolari Poi
Dettagli