Gestione dei pascoli e tecniche di pascolamento
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- Giulio Casadei
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1 Gestione dei pascoli e tecniche di pascolamento 1
2 Sistemi di allevamento che utilizzano il pascolamento - allevamento ovino latte e carne - allevamento bovino da carne linea vacca- vitello - allevamento bovino da latte alpeggio - allevamento equino da carne - allevamento suino 2
3 L UTILIZZO DIRETTO DELLE RISORSE FORAGGERE = PASCOLAMENTO Solo il corretto esercizio del pascolamento è in grado di apportare benefici. Sovrapascolamento desertificazione Sottopascolamento invasione macchia incendi 3
4 I pascoli del Mediterraneo si sono coevoluti con gli animali e con l uomo da oltre anni sotto la pressione del pascolamento e della coltivazione La durezza del clima, unitamente al costante sovraccarico animale, hanno selezionato la fenologia delle specie erbacee Mediterranee che sono caratterizzate da: 1) annualità 2) modalità di riproduzione garantita (semi piccoli, semi duri, maturazione dei semi sotto terra, flessibilità del ciclo vegetativo) 3) portamento prostrato ed elevata fogliosità 4) fiammata vegetativa primaverile 5) elevata competitività per le risorse (acqua, minerali) 4
5 Il clima mediterraneo consente formazioni in equilibrio di sclerofille (macchia e bosco) e se le superficie inerbite vengono abbandonate, in poco tempo vengono colonizzate da essenze spontanee che conducono alla ricostituzione dell equilibrio originario 5
6 Stagionalità produttiva dei pascoli Produzione foraggera Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Mesi stasi inv. stasi est. 6
7 Nell area del Mediterraneo non esistono pascoli erbacei naturali, ma piuttosto pascoli naturalizzati. Cioè aree a pascolo dove le essenze erbacee ed arbustive spontanee predominano rispetto a quelle coltivate. Nell area del Mediterraneo l inerbimento è sempre indotto e mantenuto attraverso tecniche agronomiche e zootecniche che collettivamente sono denominate: COLTIVAZIONE DEI PASCOLI 7
8 Pascolo naturalizzato Erba stadio vegetativo Erba stadio riproduttivo Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Pascoli coltivati Erbaio graminacee Prato-Pascolo con leguminose auto-riseminanti Prato di leguminosa bienne o cicoria Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic 8
9 Il ciclo delle foraggere mediterraneee Crescita erba (kg SS/ha/d) Inizio crescita vegetativa - accestimento Fine crescita vegetativa - botticella Riproduzione spigatura/fioritura Maturazione seme stoppia o fieno in piedi OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET 9
10 La biomassa offerta e la qualità dell erba cambiano passando dallo stadio vegetativo a quello riproduttivo Loglio rigido 17 q.li SS/ha PG 17.5% SS NDF 38.2% SS 61 q.li SS/ha PG 11.7% SS NDF 54.8% SS Medica polimorfa 17 q.li SS/ha PG 26.6% SS NDF 33.6% SS 46 q.li SS/ha PG 22.1% SS NDF 42.1% SS 10
11 Un pascolo é ben coltivato quando la sua cotica é ben equilibrata per le esigenze alimentari degli animali a cui é destinata e tale equilibrio é conservato nel tempo. L equilibrio può essere conservato con: 1) la regimazione 2) la concimazione 3) l infittimento 4) la creazione di una cotica artificiale 11
12 Miglioramento agronomico dei pascoli Le finalità da perseguire sono le seguenti: aumento della superficie destinata a specie pabulari utili spietramento decespugliamento diserbo aumento delle disponibilità dei principi nutritivi alla pianta poco utilizzate irrigazione ammendamenti concimazioni arricchimento o variazioni delle essenze pabulari riposo (autorisemina di specie preferite) trasemina (su sodo o dopo rottura del cotico) arbustimento alberatura 12
13 Dal punto di vista dell allevatore il pascolamento deve: 1) soddisfare la massima quota possibile delle esigenze degli animali 2) salvaguardare le esigenze delle specie erbacee 3) assicurare il massimo reddito sostenibile per l allevatore La complessità dei pascoli Mediterranei e l incostanza climatica rendono ciò molto difficile 13
14 Il pascolamento può essere : 1) razionale 2) razionato Il pascolamento razionale é un progetto di utilizzazione di una superficie a pascolo nel corso di una annata agraria Il pascolamento razionato é la modalità di inserimento dell erba da pascolo in una razione alimentare Il pascolamento razionale determina il carico mantenibile medio annuo per una determinata azienda. Il pascolamento razionato determina il carico mantenibile periodico per una determinata superficie. 14
15 Il pascolamento é la interazione fra due sistemi dinamici: l animale e l erba Il carico mantenibile é perciò la conseguenza di una corretta tecnica di pascolamento Cosa é il carico animale? E l entità di animali mantenibile (o mantenuta) per unità di superficie (ha per le aziende, kmq per un territorio) L entità può essere espressa in numero di capi oppure in peso corporeo mantenuti Le due modalità possono essere congiunte con l impiego di una unità convenzionale: l unità bovino adulto (1 bovino adulto del peso di 500 kg) 1 UBA = 1 bovino, 1 equino, 5 suini, 6 ovini, 6 caprini 15
16 L impatto sui suoli del carico animale é dato: 1) dall eccessiva asportazione di cotico erboso con denudamento del suolo (> UBA > ingestione di erba) 2) dal compattamento del suolo per calpestamento con riduzione della porosità ed impermeabilizzazione Specie Area podale (cm 2 ) Pressione (kg/cm 2 ) Bovini 264 0,978 Ovini 91 0,473 Equidi 196 1,097 16
17 3) Distruzione della struttura superficiale causata dalla penetrazione dei piedi degli animali (soprattutto di quelli pesanti) nei terreni umidi 17
18 4) Asportazione diretta di suolo 5) Creazione di terrazzette nei terreni acclivi e di sentieri su quelli pianeggianti 18
19 Il pascolamento razionale Per definire il carico mantenibile con il pascolamento razionale occorre conoscere: 1) l evoluzione della produzione dell erba 19
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24 Il pascolamento razionale Per definire il carico mantenibile con il pascolamento razionale occorre conoscere: 2) il momento ottimale per iniziare il pascolamento: E dato dall altezza dell erba che non ne pregiudica la ricrescita, ma che consente il maggior numero di ricrescite per anno OPTIMUM = 5-7 cm per gli ovini; cm per i bovini 3) il periodo ottimale di occupazione dell appezzamento (O): E definito come il numero dei giorni massimo di utilizzazione di un appezzamento al fine di evitare che gli animali recidano la ricrescita dell erba 24
25 4) il periodo ottimale di soggiorno del gruppo di animali (S): E definito come il numero dei giorni ottimale di utilizzazione di un appezzamento da parte di una categoria animale (es. agnelli da rimonta, pecore in asciutta, pecore in lattazione) al fine di consentire lo sfruttamento delle migliori caratteristiche dell erba da parte di ciascuna categoria (S O). 5) il periodo ottimale di riposo (R): E il tempo in giorni che deve intercorrere fra la fine di un pascolamento e il raggiungimento del momento ottimale per iniziare il successivo pascolamento 25
26 Andamento del periodo di riposo fra due successivi pascolamenti di un appezzamento in area Mediterranea. 26
27 Calcolo del numero degli appezzamenti necessari in un azienda per garantire il corretto turno di pascolamento Il numero degli appezzamenti (N) è dato dalla relazione N = (R + O) / S Esempio: In un azienda di 28 ha di superfici nette pascolative con R = 28 giorni O = 4 giorni S = 2 giorni e con 2 gruppi di animali N = (28 + 4)/2 = 16 appezzamenti di 1,75 ha ciascuno 28 ha/16=1,75 ha R = periodo ottimale di riposo (gg) O = periodo ottimale di occupazione (gg) S = periodo ottimale di soggiorno (gg) 27
28 Come sistemare le recinzioni? Due aspetti: 1) ogni appezzamento deve essere recintato 2) le recinzioni fisse comportano investimenti elevati per cui occorre utilizzare un sistema misto fisse/mobili In una azienda accorpata di 28 ha di superficie, il perimetro esterno é di circa m 28
29 Le recinzioni mobili o fisse sono efficaci barriere temporanee per il controllo a breve o a lungo termine degli animali e per la rotazione del pascolo. Possono essere elettrificate da apparecchi a rete, a batteria o solari. Schema di recinzione fissa elettrificata Schema di recinzione mobile elettrificata 29
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31 La superficie di ciascun appezzamento é di 1,75 ha. Con parcelle regolari di dimensioni 100 x 175 il perimetro é di 550 metri di cui una parte di recinzioni fisse (200 m) e una di mobili (350 m) Le recinzioni fisse sono date da: a) perimetro m b) doppia percorso m c) semplice trasversale 350 Totale m 31
32 Quanti animali è possibile tenere nell'appezzamento? Dipende da: ingestione alimentare Ø Fattori intrinseci Ø Fattori estrinseci coefficiente di utilizzazione dell erba ü Pascolo libero: 30-40% ü Pascolo razionato: >70% ü Pascolo turnato: ~60% produzione unitaria dell appezzamento v Composizione floristica v Fattori pedoclimatici v Tipo di utilizzazione 32
33 Esempio 1: una pecora ingerisce nel corso dell anno 557 kg di sostanza secca di erba (SS) La produzione cumulata con il pascolamento ottimizzato é di 3,2 t/ha Il coefficiente di utilizzazione (k) é mediamente del 75% Produzione complessiva di erba: 3,2 x 28 ha = 89,6 t di SS Produzione utilizzabile 89,6 x 0,75 = 67,2 t Carico mantenibile 67,2/0,557 = 120 pecore presenti Carico unitario 120/28 = 4,3 pecore/ha 33
34 Esempio 2: una vacca da latte ingerisce circa 22 kg di ss al giorno di cui il 40% è rappresentato da concentrato, pertanto l ingestione di foraggio fresco sarà data da 22 x (1-0.4)=13.2 kg ss Fabbisogno annuale: 13,2 x 365 = 4800 kg Coefficiente di utilizzazione dell erba al pascolo: 75% Produzione complessiva di erba: 3,2 x 28 ha = 89,6 t di SS Produzione utilizzabile 89,6 x 0,75 = 67,2 t Carico mantenibile 67,2/4,8 = 14 vacche in lattazione Carico unitario 14/28 = 0,5 vacche/ha 34
35 La stima della produzione di erba presente in campo può essere eseguita: 1) oggettivamente mediante sfalcio dell erba e successiva analisi del campione. 2) soggettivamente sulla base di un congruo numero di campionamento oggettivi 3) con l uso di relazioni matematiche La stima della produzione in campo di un pascolo erbaceo mediante equazioni: Periodo invernale P = h (r = 0,425) Periodo primaverile P = h (r = 0,69) in cui P = produzione di sostanza secca per ha in kg h = altezza dell erba in cm 35
36 Stima «a occhio» calibrata e facilitata Suola non coperta Erba al tallone Erba tra tallone e caviglia Erba alla caviglia Sovrautilizzazione Sottoutilizzazione Erba alla caviglia 3 cm 5 cm 8 cm 10 cm 13 cm 5-10 q.li SS/ha q.li SS/ha 36
37 Pascolo Relazione tra altezza e biomassa Varia con il tipo di pascolo e metodo di utilizzazione. In pascoli in fase di crescita attiva (stadio vegetativo) sono qui sotto riportati valori indicativi (altezze di erbometro). Metodo di pascolamento* Biomassa (q.li SS/ha per cm altezza) Loglio rigido rotazione Loglio italico rotazione 1.0 Medica polimorfa rotazione Sulla rotazione ** * In pascoli continui a base di graminacee considerare orientativamente valori di biomassa maggiori del 50% rispetto a quelli indicati in tabella ** Valori più elevati per altezze tra 5 e 15 cm 37
38 Pascolo naturalizzato Avena Pascolo naturale pecore gravide Inizio pascolamento H erb. 5.6 cm 3.9 q.li SS/ha H erb. 12 cm 8 q.li SS/ha Cicoria Lolium italicum H erb. 16 cm 16 q.li SS/ha H erb. 15 cm 16 q.li SS/ha 38
39 Avena Avena pecore gravide Fine pascolamento H erb. 5 cm 2 q.li SS/ha Lolium italicum Loglio italico pecore in allattamento Fine pascolamento H erb. 4.5 cm 3 q.li SS/ha Pascolo naturalizzato Pascolo naturale pecore gravide Fine pascolamento H erb. 1.2 cm 0.7 q.li SS/ha Cicoria Cicoria pecore in mungitura Fine pascolamento H erb.39 6 cm 6 q.li SS/ha
40 Tecniche di pascolamento Pascolamento continuo Pascolo a rotazione Pascolo a strisce Creep grazing Pascolo in avanti Foraggiamento (zero grazing) 40
41 Pascolamento continuo Utilizzazione ininterrotta di una determinata superficie da parte degli animali per un arco di tempo prolungato, normalmente coincidente con la stagione di pascolamento. Può essere a carico fisso o carico variabile. In quest ultimo caso si può modificare il carico in accordo alla curva della disponibilità dell erba. Tale tecnica può essere attuata tramite anche variando la superficie a disposizione tenendo fisso il numero di animali. 41
42 Pascolamento a rotazione Il pascolo è utilizzato in periodi intervallati da fasi di crescita indisturbata. Si prevede la suddivisione del pascolo in settori che vengono utilizzati in successione. Un ciclo di utilizzazione si divide in periodo di riposo e periodo di pascolamento. Se il periodo ha durata fissa il pascolamento a rotazione si dice turnato. Varianti: Strip grazing: sfruttamento intensivo con offerte razionate sulla base di esigenze giornaliere. Creep grazing: animali in accrescimento e animali adulti. Leaders followers (pascolo in avanti): animali in lattazione e animali in asciutta. 42
43 Pascolamento razionato a tempo. Si parla di pascolamento razionato a tempo quando la durata di accesso è inferiore alle 12 ore, tempo necessario per raggiungere l ingestione massima giornaliera. Applicato nel caso di animali in lattazione per i quali l accesso al pascolo è limitato dallo svolgimento delle mungiture e dal ricovero notturno. Applicato, inoltre, all inizio della stagione di pascolamento quando la disponibilità foraggera non è ancora sufficiente a soddisfare i fabbisogni nutritivi degli animali o nel caso di risorse foraggere di elevato valore nutritivo, ma di scarsa disponibilità. 43
44 Criteri di scelta Nelle normali condizioni di allevamento la scelta rigida di una sola tecnica è improbabile fornisca dei risultati ottimali. In linea generale le forme di utilizzazione sono funzione del tipo di cotico erboso. Pascoli naturali o poco migliorati prevedono, spesso, l utilizzo di tecniche di pascolamento continuo, mentre la presenza di essenze pregiate o di una limitata disponibilità temporale della produzione di biomassa porta verso tecniche di pascolamento razionato. Soluzioni miste sembrano tanto più valide quanto più è elevato il peso della risorsa erba nel bilancio alimentare in quanto consentono un maggior grado di flessibilità rispetto all adozione di una tecnica per tutte le categorie della mandria e per l intera stagione di pascolamento. 44
45 Ingestione di sostanza secca al pascolo In termini generali si può indicare: ISS = ISSP x A ISS = ingestione di sostanza secca; ISSP = ingestione potenziale di sostanza secca ( risultante dalle caratteristiche dell animale: mole, stadio fisiologico e livello produttivo); A = accessibilità espressa in %, varia da 0 a 1 a seconda che sia, rispettivamente, nulla o piena. 45
46 Ingestione di sostanza secca al pascolo (2) Poiché l accessibilità modifica il peso di ciascuna prensione, la frequenza delle prensioni e il tempo impiegato giornalmente per il pascolamento, l ISS può essere espressa anche: ISS = ingestione ss (g/d); pp = peso della prensione (g/ss); ISS = pp x fp x TP fp = frequenza delle prensioni (n prensioni/min. pascolamento); TP = tempo di pascolamento (min/d) Il prodotto pp x fp = velocità di ingestione. 46
47 Determinazione del carico mantenibile Pascolamento continuo nessuna integrazione CA = (RC/ISSP) x CU CA = carico animale (n animali/ ha); RC = ritmo di crescita dell erba per unità di superficie (kg ss/ha/d); ISSP = livello di ingestione potenziale dell animale (kg ss/d); CU = coefficiente di utilizzazione del pascolo (valore che si pone tra 0.6 e 0.7 e tiene conto delle perdite dovute al calpestamento e alle deiezioni). 47
48 Determinazione del carico mantenibile (2) CA = Pascolamento a rotazione nessuna integrazione [(Bi/D) + RC] ISSP x CU Ca = carico animale (n animali / ha) Bi = biomassa disponibile all ingresso della parcella o settore (kg ss/ha); D = durata dell utilizzazione della parcella (giorni); RC = ritmo di accrescimento per unità di superficie (kg ss/ha/d) ISSP = livello di ingestione potenziale dell animale (kg ss/d); CU = coefficiente di utilizzazione del pascolo. 48
49 Parametri per l apprezzamento della correttezza nella conduzione di un pascolo 1) Anamnesi del conduttore a) impiega turni di pascolamento? b) fa pascolare diverse specie sullo stesso appezzamento? c) introduce gli animali al pascolo con terreno intriso d acqua 2) Verifica delle condizioni del cotico erboso 3) Verifica delle condizioni del suolo: presenza di calpestamento; presenza di camminamenti o terrazzette; superfici prive di cotico erboso. 49
50 Cotico erboso rovinato dal passaggio degli animali 50
51 Livello di copertura inferiore 30%, infestato 51
52 Livello di copertura 30-70%, infestato Stadio fenologico troppo avanzato 52
53 Livello di copertura 30-70% Stadio fenologico adeguato per pecore, troppo in anticipo per bovini 53
54 Livello di copertura > 70% 54
55 Livello di copertura > 70%, infestato 55
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