Equità fiscale per la famiglia e il lavoro

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1 Riforme istituzionali e sussidiarietà: strumenti per una cittadinanza attiva Torino, sabato 5 maggio 2012 Equità fiscale per la famiglia e il lavoro Paolo Balduzzi Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

2 1. Equità fiscale: perché? La distribuzione della spesa pubblica, del reddito e della ricchezza in Italia: dati e considerazioni 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro: realtà italiana ed esperienze straniere 3. La tassazione del lavoro: confronti internazionali 4. La gestione della crisi: misure di breve periodo e interventi di lungo periodo 5. Conclusioni

3 1. Equità fiscale: perché? Lo Stato «politico» e la famiglia: cosa dice la Costituzione Lo Stato «sociale» e la famiglia: la suddivisione dei compiti Lo Stato «fiscale» e la famiglia: la distribuzione degli oneri

4 Lo Stato «politico» e la famiglia: cosa dice la Costituzione Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. [ ] Art. 30. È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. [ ] Art. 31. La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo. Art. 36. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. [ ] Art. 37. La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. [ ]

5 Lo Stato «sociale» e la famiglia: la suddivisione dei compiti Sviluppo in Italia di un modello di welfare corporativo-mediterraneo caratterizzato da: enfasi sul lavoro e non sulla cittadinanza il ruolo «positivo» della famiglia: la famiglia e i figli: accudimento, sostentamento, ammortizzatore sociale (le sentenza della Consulta); La famiglia e i genitori: accudimento, trasferimenti intrafamigliari (la pensione sostiene i nipoti e non la propria cura) ma c è anche un ruolo «negativo» della famiglia:

6 Lo Stato «sociale» e la famiglia: la suddivisione dei compiti il ruolo «negativo» della famiglia: secondo i dati dell OCSE la mobilità sociale in Italia è molto bassa. In altre parole, i figli dei poveri hanno meno opportunità dei figli dei ricchi. E ciò è grave in un contesto in cui la disuguaglianza cresce (l Italia è sesta tra i 30 membri dell OCSE per disuguaglianza)

7 Lo Stato «fiscale» e la famiglia: la distribuzione degli oneri Lo Stato «fiscale» è coerente con lo Stato «politico»? EUROSTAT, 2007 Spesa sociale /PIL Di cui: Pensioni Di cui: Famiglia, maternità, infanzia Italia 25,5 51,4 4,7 UE27 25,2 39,6 8,0 Germania 36,7 35,4 10,6 Francia 29,0 38,7 8,5 Regno Unito 24,8 41,8 6,0 Spagna 20,5 31,9 6,0

8 Più nel dettaglio: (Fonte: Ambrosanio, Balduzzi e Gori, 2011)

9 La distribuzione del reddito e della ricchezza in Italia (fonti: Bankitalia e ISTAT)

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11 Confronti internazionali: dal 2000 al 2009

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13 Redistribuzione e progressività dell imposta: Italia, 2010

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15 Evasione IVA in UE: VA (Il Sole 24 Ore, 2011)

16 Evasione IVA in UE: % (Il Sole 24 Ore, 2011)

17 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro 1. Criteri di equità: «equità verticale» ed «equità orizzontale». 2. La scelta dell unità impositiva: famiglia o individuo? Neutralità ed efficienza versus effettiva capacità contributiva.

18 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro 3. La scelta dell individuo: problemi 1. Deduzioni e detrazioni per la famiglia 4. La scelta della famiglia: problemi 1. numerosità; 2. composizione e struttura economica.

19 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro 5. Metodi: 1. la media (tassazione per cumulo); 2. lo splitting (tassazione per parti); 3. il quoziente famigliare (tassazione per parti); 4. deduzioni e detrazioni per «costi di produzione»; 5. politiche di offerta.

20 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro La realtà italiana: - La scelta «forzata» dell individuo come soggetto passivo - Il ricorso a deduzioni e detrazioni: - Perseguono la differenziazione del carico fiscale per determinare «equità orizzontale». Cinque categorie: - Detrazioni per fonti di reddito - Detrazioni per carichi famigliari - Detrazioni per oneri personali - Detrazioni per canoni di locazione e mutui prima casa - Detrazioni con finalità di incentivazione - Il problema dell «incapienza» (verso la rateizzazione o l imposta negativa) - L effetto redistributivo diverso di deduzioni e detrazioni

21 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro Le detrazioni per fonti di reddito sono decrescenti al crescere del reddito complessivo Differenziate per lavoratore dipendente pensionato pensionato ultra 75 enne lavoratore autonomo Finalità: - discriminazione qualitativa - contribuire al disegno della progressività - tenere conto delle spese di produzione di reddito - presunzione di evasione Le detrazioni per tipi di reddito presentano andamento decrescente, ma non sempre in modo lineare.

22 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro Le detrazioni per lavoratori e pensionati lavoratore autonomo e atipico lavoratore dipendente pensionato pensionato ultra75enne Fonte: Bosi, 2012

23 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro Anche le detrazioni per carichi famigliari (coniuge o figli a carico: equità orizzontale) sono decrescenti al crescere del reddito complessivo (equità verticale).

24 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro Fonte: Bosi, 2012

25 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro Esperienze internazionali (1): USA e Germania: lo splitting Il reddito famigliare è la somma dei redditi dei coniugi. Questo reddito è diviso per due e ad esso si applica l aliquota corrispondente. Si moltiplica poi per due per determinare il debito d imposta della famiglia. La presenza di figli e altri famigliari a carico è considerata attraverso deduzioni e detrazioni. Commenti: il contribuente può scegliere tra tassazione individuale e tassazione su base famigliare. Negli Stati Uniti, nell ambito della tassazione famigliare, sono previste aliquote differenziate per le diverse categorie di contribuenti. Difficoltà di valutazione degli effetti redistributivi.

26 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro Esperienze internazionali (2): FRANCIA: Il quoziente famigliare Sistema fiscale basato sulla famiglia: tiene conto di coniuge/partner, figli minorenni, conviventi invalidi. Assegna a ogni membro una quota, di valore variabile a seconda della tipologia del membro. Il reddito della famiglia non è tassato all aliquota corrispondente al suo totale ma è prima diviso per la somma delle quote. Al risultato si applica l aliquota corrispondente. Il debito d imposta così ottenuto e moltiplicato ancora per la somma delle quote per trovare il debito d imposta della famiglia. Previsione di un plafond di sconto massimo per evitare eccessive riduzioni della progressività, ma che premia le famiglie senza figli. Commenti: il quoziente famigliare tende a diminuire la progressività all aumentare della progressività stessa. Tende a premiare i redditi più elevati. Il costo del quoziente in Italia: Simulazioni ISAE: 7,8 miliardi di euro nel 2004; 9,1 miliardi di euro nel 2008.

27 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro Un confronto: Imposta individuale Cumulo dei redditi Imposta per parti (splittingo quoziente) Stato civile Neutrale Disincentiva Incentiva Equità verticale Aliquote Aliquote Ridotta/regressiva Equità orizzontale Vantaggi a nuclei bi-reddito Neutrale Neutrale Elusione Incentiva Neutrale Neutrale Scelte riproduttive Deduzioni e detrazioni Deduzioni e detrazioni Quote Offerta di lavoro Neutrale/Incentiva Disincentiva (il reddito inferiore) Disincentiva (il reddito inferiore) Elaborazioni su Morcaldo (2004) e Rapallini (2006)

28 2. Il trattamento fiscale di famiglia e lavoro Esperienze internazionali (3): UK: la National Child Care Strategy e i tax credits Riforma a seguito della NCCS (2003). I tax credits danno la possibilità di superare il fenomeno dell incapienza, trasformando le detrazioni (per lavoro o per carichi famigliari) in crediti d imposta. Previsti due crediti distinti dal 2003; prima un solo Working Families Tax Credit. Le agevolazioni sono inversamente correlate al reddito (quindi decrescenti); la natura del reddito (da lavoro o altra natura) non influenza il diritto al Child Tax Credit; il Working Tax Credit riguarda i soli redditi da lavoro dipendente. Commenti: primi effetti stimati su occupazione e sostegno alla famiglia sono positivi.

29 3. La tassazione del lavoro: confronti internazionali Come misurare il sostegno fiscale alle famiglie attraverso la tassazione del lavoro? OCSE (es.): la differenza tra le aliquote medie di un contribuente single e una famiglia monoreddito con due figli.

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32 Esiste un «premio famigliare» di circa il 10%. Più nel dettaglio, nel 2007 l aliquota media delle imposte dirette a livello famigliare (escludendo i contributi sociali) era del 18,6%; l aliquota media si abbassa all aumentare del numero di figli minori nelle famiglie con un solo percettore di reddito.

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34 Lo sconto rimane, anche se in misura inferiore, per le famiglie con due o più percettori di reddito.

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36 Il problema dell equità non sembra essere tanto quello della mancanza di un «premio per la famiglia» (che in Italia fiscalmente esiste grazie alle detrazioni e agli assegni famigliari) quanto: - quello della comunque elevatissima imposizione fiscale; - quello della mancanza di offerta di servizi adeguati a fronte di tale imposizione: pensare a un «criterio del beneficio»?

37 4. La gestione della crisi (1) Misure di breve periodo: 1. Lo strano rapporto tra casa e casa e famiglia ICI, 2008: dalla «dote fiscale per i figli» (Libro bianco IRPEF) all eliminazione dell ICI sulla prima casa IMU, 2012: la reintroduzione dell imposta sulla casa e lo sconto sui figli conviventi 2. Commenti a margine della (dimenticata) delega assistenziale Esercizi di «spending review» a fronte del taglio dei fondi per la spesa sociale, che direttamente o indirettamente sono trasferimenti alle famiglie che svolgono funzioni di welfare (Fonte: Ambrosanio, Balduzzi e Gori, 2011).

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40 4. La gestione della crisi (2) Misure di medio-lungo periodo 1. Aspetti rilevanti della recente nuova delega fiscale: assenti e presenti La rinuncia alla revisione IRPEF e la rinuncia al taglio delle imposte La riforma del catasto Misure antievasione 2. Federalismo fiscale e ruolo dei Comuni I fabbisogni standard per le funzioni comunali Criticità dell ISEE L offerta di Asili nido

41 Asili nido (ISTAT, 2010) - Fortissime differenze territoriali - Offerta pubblica insufficiente - Ricorso ISEE Utenti asili nido % spesa a carico degli utenti 17,5 17,9 % Comuni coperti dal servizio 33,7 40,9

42 4. La gestione della crisi (2) Misure di lungo periodo 3. Politiche di sostegno della «scelta famigliare»: il punto di unione tra Famiglia e Lavoro Congedi parentali Una tassazione per favorire le donne lavoratrici? La riforma delle pensioni

43 4. La gestione della crisi (2) Congedi parentali (Del Boca e Rosina, 2009): - Differenze tra primo e secondo figlio (Francia) - Differenze tre congedo materno e paterno (Paesi scandinavi) - Differenze tra periodo iniziale e finale (Italia, Germania) - Stime: aumento durata ha effetti maggiori di aumento retribuzione Durata totale (mesi) % pagata del salario Età limite del figlio (anni) Periodo di protezione del lavoro (% sul periodo totale) Italia Svezia Finlandia Francia Danimarca Regno Unito Spagna

44 4. La gestione della crisi (2) Offerta di lavoro femminile (Istat, 2010): - Differenza tra primo e secondo figlio (e seguenti) ITALIA Sud Tasso occupazione single (2004) 86,1 64,1 Tasso occupazione in coppia (2004) 74,8 48,1 Tasso occupazione in coppia con figli (2004) 52,5 34,1 Tasso occupazione single (2009) 81,0 55,8 Tasso occupazione in coppia (2009) 74,1 51,4 Tasso occupazione in coppia con figli (2009) 52,9 31,8

45 5. Conclusioni Come redistribuire il carico fiscale: efficienza, equità o certezza del gettito? Reddito o patrimonio? Non si può chiedere TUTTO a una riforma fiscale. Individuare la/e finalità principale/i e disegnare un sistema fiscale sulla base degli obiettivi. È davvero l imposta lo strumento migliore? Dipende dall enfasi data alle finalità di equità verticale (lotta alla povertà) ed equità orizzontale (carichi famigliari).

46 5. Conclusioni Più Stato o meno Stato? Ha senso continuare a insistere sull aumento delle imposte? Ma qual è l alternativa «realizzabile»? La «spending review» ci salverà? Uno sguardo alle altre dimensioni della disuguaglianza: Le «giovani» famiglie: è più o meno facile oggi formare una famiglia rispetto al passato? Le famiglie «meridionali»: è più o meno facile oggi formare una famiglia in diverse Regioni d Italia?

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