Campagna Europea sulla valutazione dei rischi 2008/2009 Premio Buone Pratiche

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1 SERVIZIO di PREVENZIONE E PROTEZIONE Responsabile: dott. Francesco Calzolaio AMBULATORIO di PSICOLOGIA CLINICA Responsabile: dr.ssa Luisa Parente Campagna Europea sulla valutazione dei rischi 2008/2009 Premio Buone Pratiche Una ricerca condotta da INAIL e ISTAT nel 2007, rileva che il 44% di lavoratori individua nel proprio impiego una minaccia di tipo fisico o psicologico. L 80% dei lavoratori avverte la presenza nell ambiente di lavoro di rischi che compromettono la salute fisica; il 40% ritiene di essere sottoposto a rischi che potrebbero compromettere l equilibrio psicologico. Gli operai sono più preoccupati per la salute fisica, mentre i dirigenti per l equilibrio psicologico. In particolare, i fattori di rischio psicologico sono avvertiti maggiormente tra le persone che lavorano nella sanità, nei trasporti e nella Pubblica Amministrazione. Questi dati fanno riflettere e pongono, soprattutto gli addetti alla prevenzione e protezione e psicologi nella condizione di fare realmente qualcosa, al fine di individuare, attraverso un analisi attenta del conteso di riferimento, e di proporre strategie e pratiche innovative. Il concetto di salute non è il semplice concetto di prevenzione della malattia, cioè assenza di malattia bensì un concetto più ampio di promozione della salute che si fonda su una cultura di prevenzione.

2 La promozione della salute dovrebbe essere riscontrata nei diversi ambiti del sistema sociale e in particolar modo sui luoghi di lavoro basandosi sulla sensibilizzazione collettiva, informazione e formazione differenziata secondo i vari livelli professionali e organizzazione del lavoro. Alla luce di queste considerazioni, i servizi di Prevenzione e Protezione e Ambulatorio di Psicologia Clinica, collaborano attivamente e sul campo per ridurre tali rischi psicosociali evidenziati. In particolar modo nelle Unità Operative di Rianimazione ed altre unità Operative ad alto tasso di mortalità sono stati erogati corsi di formazione, aperti sportelli di prevenzione del mobbing e burn out. Tali interventi sono stati erogati a tappeto, ha partecipato tutto il personale ospedaliero Attualmente è in corso un monitoraggio e una prima valutazione del rischio stress lavoro- correlato su tutto il personale ospedaliero a cui seguirà una fase di intervento pianificato. Nella fase di implementazione delle buone pratiche, saranno attuate delle strategie di intervento adeguate al contesto di riferimento per una maggiore garanzia di successo. Le strategie comprendendono elementi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria e sono individuali o collettive. In particolare, si prevedono: - creazione di uno sportello di ascolto e di supporto psicologico interno all azienda, con possibilità di Buoni psicologo ; - corsi di formazione per accrescere le strategie di coping individuale; - attività esperienziali (indoor e outdoor) di gruppo; - focus Group; - corsi di formazione per accrescere la consapevolezza da parte dei dirigenti della cultura e del benessere organizzativo. L intervento proposto potrà essere individuale e/o collettivo. 1) Le strategie individuali sono mirate a rafforzare le capacità del singolo lavoratore di affrontare le criticità sul posto di lavoro e gestire lo stress attraverso programmi di formazione e di informazione (focus su concetto di stress, capacità di gestione del cambiamento, negoziazione e conflitto organizzativo).

3 L obiettivo di tali strategie sarà quello di promuovere una ristrutturazione cognitiva dell individuo che determini la messa in atto di cambiamenti positivi, quali: acquisire consapevolezza di cosa sta stressando (elencando materialmente su un foglio le possibili fonti di stress) modificare la valutazione cognitiva dell ambiente ripianificare le attività pensare positivo, cercando soddisfazioni nel proprio lavoro impegnarsi in attività esterne di gruppo, quali sport, volontariato e associazioni culturali. 2) Inoltre, le strategie individuali possono mirare a ridurre il livello di stress in persone che già ne hanno i sintomi rafforzando la capacità di risposta individuale attraverso piani di counselling ( con la possibilità di sviluppare un consultorio interno per i dipendenti). Le strategie individuali sono facilmente attuabili poiché non richiedono l interruzione dell attività lavorativa e sono modulabili in base alle esigenze dell individuo e dell organizzazione. Tuttavia, intervenendo sul singolo non eliminano le cause profonde dello stress e i risultati potrebbero dissolversi nel breve periodo. Per tali motivi, le strategie individuali dovrebbero essere affiancate da quelle collettive. 1) Le strategie collettive intervengono in modo strutturale sulle cause organizzative che possono generare stress e disagio attraverso programmi di change management su ruoli e responsabilità organizzative e interventi ergonomici (sull ambiente fisico e sugli artefatti cognitivi). 2)Inoltre, mirano ad effettuare cambiamenti radicali nell organizzazione in ottica preventiva attraverso la riprogettazione di processi/attività critiche caratterizzate da ripetitività, monotonia, pericolosità e complessità. Le strategie collettive determinano risultati più stabili nel tempo poiché rimuovono alla radice le cause dello stress, tuttavia sono più difficili da attuare poiché necessitano di un elevato coinvolgimento di tutta la dirigenza. OUTPUT ATTESI Gli output attesi sono le procedure e i protocolli di intervento atti ad incidere positivamente su particolari condizioni di stress lavoro - correlato. In generale, gli output attesi sono:

4 Individuazione dei fattori di stress presenti nella propria realtà ospedaliera Individuazione di adeguate strategie di gestione dello stress Garantire un miglioramento della qualità di vita degli operatori e dell assistenza specialistica Favorire il miglioramento della qualità di vita degli operatori e un miglioramento dei servizi Il raggiungimento di tali output permetterà di individuare un protocollo di gestione dello stress che possa essere realmente inserito nella pratica quotidiana. In tal modo si promuove un ciclo continuo di miglioramento e viene incentivato un ambiente di lavoro migliore sul piano psicosociale. Risorse impiegate Servizio Prevenzione e Protezione Dott.ssa Agresti Margherita ( progettista) dirigente Medico S.P.P., Dott. Francesco Calzolaio (dirigente responsabile S.P.P.), Giacinto Basilicata (addetto S.P.P.) C.P.S.E.: infermiere, Ingenito Anna C.P.S.E.: infermiere, Verde Umberto collaboratore amministrativo(addetto S.P.P.). Dirigente Psicologa Dott.ssa Luisa Parente, in collaborazione con un gruppo di psicologi specializzandi ( dott.ssa Rosalia D Andrea, dott.ssa Emanuela De Crescenzo, dott. Giovanni Gentile, dott.ssa Giuseppa Porzio, dott.ssa Mariangela Quinterno, dott.ssa Marina Scappaticci).

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