Il rapporto tra persona, tecnologie e ambiente: esperienze
|
|
- Gianleone Torre
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Bologna, 6 Novembre 2014 Giornata di Studio Centro Regionale Ausili ER IL CONTRIBUTO DELLE TECNOLOGIE PER IL SUPPORTO ALLA FRAGILITA IN UN APPROCCIO MULTIDIMENSIONALE Il rapporto tra persona, tecnologie e ambiente: esperienze Roberta Agusto Pedagogista Ed. Prof. ragusto@ausilioteca.org Centro Regionale Ausili tutto l arco della vita 1
2 Alcuni dati del C.R.A. 43% 8% 8% Patologie over 65 8% 8% 17% 17% 25% Richieste (over 65) NC 17% Atassia cerebellare Patologia distrofica Demenza 25% Esiti di Stroke 17% 17% Esiti di poliomielite e patologie congenite SLA 75% Trasferim. Posturali Postura Personale Domotica PersonaleAccessib. Bagno Adatt.Amb. Accessibilità Ausili Vita Q. Mobilità Quotidiana Disabilita e Fragilita La disabilita indica perdita di funzione la fragilita indica uno stato di instabilita e di rischio di perdita o di ulteriore perdita di funzione Giovanni Capobianco-Dir. UOC GERIATRIA-Osp. S. Eugenio ASL Roma C 2
3 Quando le persone si raccontano Il percorso ausili può iniziare con la percezione di qualcuno (persona, familiare, professionista)che esistono spazi, esigenze, autonomie, potenzialità, fragilità su cui è possibile intervenire. 3
4 Professionisti coinvolti insegnanti fisioterapisti educatori Terapisti occupazionali neuropsichiatri o.s.s. logopedisti fisiatri Assistenti sociali infermieri psicologi pedagogisti geriatri Salute, malattia e qualità della vita Il modello biopsicosociale è coerente con la definizione di salute dell OMS* stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia ICF* la disabilità è la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra persona e ambiente La salute ha più dimensioni Un linguaggio comune è possibile? *OMS Organizzazione Mondiale della Sanità *ICF: Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della Salute 4
5 ICF = modello bio psico sociale Obiettivi Linguaggio comune Descrivere situazioni Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) 2001 Ambiente (Contesto) La descrizione del funzionamento (ICF)e della disabilità prende in considerazione tre prospettive differenti: corpo, persona e contesto (fisico, sociale, partecipativo). Ogni persona, in conseguenza delle proprie condizioni di salute, può trovarsi in un ambiente limitante o favorevole rispetto alle proprie capacità di partecipazione sociale* Il contesto può anche essere definito lo sfondo di ogni situazione di vita 5
6 ICF fattori ambientali I fattori ambientali costituiscono gli atteggiamenti, l ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF)
7 Barriere (ICF) fattori nell ambiente della persona che, mediante la loro assenza o presenza limitano il funzionamento e creano disabilità. Essi includono aspetti come un ambiente fisico inaccessibile, la mancanza di tecnologia.. Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) 2001 Facilitatori (ICF).migliorano il funzionamento e riducono la disabilità. Essi includono aspetti come un ambiente fisico accessibile, la disponibilità di una rilevante tecnologia d assistenza o di ausili.. Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF)
8 Elementi chiave nella valutazione ausili Motivazione(all uso dello strumento, alla valutazione, al proseguimento del percorso, consapevolezza, obiettivi) Competenze ed esperienze personali Barriere e facilitatori presenti nel contesto (ambiente di vita della persona, rete sociale, care giver) Coinvolgimento dei servizi di riferimento (scuola, ospedale, servizi territoriali) Elementi comuni ad ogni valutazione e da cui non ci è possibile prescindere Non possiamo dimenticare che non si tratta solo di mettere la persona nelle condizioni di: Saper fare, e Poter fare, ma soprattutto di considerare Il Voler fare la motivazione, altrimenti, gli sforzi compiuti, potrebbero restare nell ombra dell accanimento (quando non solo narcisismo) terapeutico. Buono tecnicamente, certo, ma non fertile. 8
9 Possiamo dire che..? Lo strumento deve essere strettamente interconnesso al progetto. Es:la prestazione (assistenza domiciliare, valutazione ausili.)acquista significato solo se connessa al progetto globale Esiste un progetto che attiva risorse anche preventive? La presenza di uno strumento senza progettualità, nella nostra esperienza, si traduce spesso in un intervento in «emergenza» che è di efficacia limitata nel tempo e rischia i limiti dovuti alla fretta Quali figure professionali o servizi? Alcune domande utili nel nostro quotidiano: Gli ausili sono vissuti come. elemento di autonomia miglioramento di qualità di vita sinonimo di peggioramento e dipendenza 9
10 Strumenti (ausili) Per i care giver Facilitazione o barriera? Dalla clava all ausilio Un mezzo per raggiungere uno scopo Un prolungamento del corpo Uno stratagemma per superare ostacoli Uno strumento di abilità Franco Bomprezzi L immagine sociale e personale dell ausilio Corso di Perfezionamento Tecnologie per l autonomia a.a
11 L Ufficio dell Alto Commissariato per i Diritti Umani (OHCHR) delle Nazioni Unite (maggio 2000) descrive la violenza come un azione «esercitata tramite la forza fisica, la costrizione legale, la coercizione economica, l intimidazione, la manipolazione psicologica, i raggiri e la disinformazione» La violenza è stata oggetto di numerosi studi e, nel tentativo di descriverla, sono stati creati degli strumenti adatti a coglierne le molteplici sfumature. Uno di essi è la Ruota del potere e del controllo, sviluppata negli Anni Ottanta/Novanta all interno di un progetto di intervento sulla violenza domestica realizzato a Duluth, nel Minnesota (USA). 11
12 Il tutto ci insegna: la modestia (siamo ancora troppo spesso disarmati: dall'ebola all'alzheimer) e l'importanza delle relazioni per lenire le sofferenze e ridurre le paure (il futuro di malattia come orizzonte della nostra vita da vecchi) Marco Trabucchi 12
ASP dei Comuni Modenesi Area Nord: Azienda dei Servizi alla Persona. Il nucleo Alzheimer del CISA di Mirandola:
ASP dei Comuni Modenesi Area Nord: Azienda dei Servizi alla Persona Il nucleo Alzheimer del CISA di Mirandola: l innovazione nell assistenza alla persona con demenza tramite la stimolazione multisensoriale
DettagliL attività sportiva nel percorso riabilitativo alla luce del modello ICF. Beatrice Aiachini IRCCS Fond. Salvatore Maugeri, Pavia
L attività sportiva nel percorso riabilitativo alla luce del modello ICF Beatrice Aiachini IRCCS Fond. Salvatore Maugeri, Pavia Fontanellato 6 Giugno 2014 2001 ICF: nuovo modello concettuale per la disabilità
DettagliCorso La complessità in geriatria
Corso La complessità in geriatria Argomento La complessità dell assistenza domiciliare Materiale didattico Dott.ssa Fausta Podavitte Direttore del Dipartimento ASSI 11 marzo 2011 Dalle cure domiciliari
DettagliOBIETTIVO: coordinare l impiego di tutte le risorse e di tutti gli interventi sociosanitari e sociale in ambito domiciliare d intesa con i Comuni
CENTRO PER L ASSISTENZA DOMICILIARE (CeAD) DGR n.viii/10759 del 11.12.2009 Determinazione in ordine alla realizzazione del Centro per l assistenza domiciliare nelle Aziende Sanitarie Locali OBIETTIVO:
DettagliLa responsabilità professionale nel lavoro in équipe
La responsabilità professionale nel lavoro in équipe La responsabilità professionale nell assistenza domiciliare nelle cure palliative ASL MONZA 16-10-09 - a cura di S. Fucci - giurista e bioeticista -
DettagliESPERIENZA FORMATIVA TRIENNIO 2013-2015
Cdr Casa Madre del Buon Rimedio Gagliano del Capo Cdr Ada Ceschin Pilone Venosa Prot.: 05/2016/ecm ESPERIENZA FORMATIVA TRIENNIO 2013-2015 Provider: Provincia della Natività Beata Maria Vergine dell Ordine
DettagliIL PERCORSO ORTOGERIATRICO
Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE
DettagliCrediti ECM: richiesti per gli aventi diritto (nell edizione 2011 sono stati erogati 50 crediti ECM).
CORSO DI PERFEZIONAMENTO DIPARTIMENTALE LA PROMOZIONE MOTORIA IN NEUROLOGIA 2012 (neuroscienze in clinica) VI edizione Dipartimento di Discipline Medico-Chirurgiche della Comunicazione e del Comportamento.
DettagliL APPLICAZIONE DELL ICF NEGLI STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE
ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA International Classification of Functioning, Disability and Health L APPLICAZIONE DELL ICF NEGLI STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE Dott.ssa Monica Pradal Pedagogista,, IRCCS
DettagliPROPOSTA DI FORMAZIONE:
Centro Interdisciplinare di Promozione della Salute e Formazione Responsabile : Nadia Galler Assistente sanitaria/clinico della formazione PROPOSTA DI FORMAZIONE: IL BENESSERE PERSONALE E PROFESSIONALE
DettagliICF CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE. Prof. Emanuela D Ambos. Liceo Statale C.Porta.
ICF CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE Prof. Emanuela D Ambos. Liceo Statale C.Porta.Erba Parte I. Integrare ed includere sono sinonimi? Integrazione e Inclusione
DettagliIl counselling telefonico nella prevenzione dell'hiv e lo screening in anonimato: l' esperienza del Sud
Centro Clinico Dipendenze Patologiche Direttore: dott. Clara Baldassarre Centro Giusy INFORMAIDS Referente Dott. Maria Lanzara Il counselling telefonico nella prevenzione dell'hiv e lo screening in anonimato:
DettagliDirezione Sanitaria II Distretto. Dott. Fabio De Angelis
Direzione Sanitaria II Distretto Dott. Fabio De Angelis COMPLESSITA ORGANIZZATIVA Necessità di modelli organizzativi più coerenti ed efficaci per la gestione dei pazienti domiciliari COMPLESSITA ORGANIZZATIVA
Dettagli3 DICEMBRE 2013 PRESIDIO CORBERI LIMBIATE (MB)
3 DICEMBRE 2013 PRESIDIO CORBERI LIMBIATE (MB) ABBATTERE BARRIERE APRIRE PORTE PER UNA SOCIETÀ INCLUSIVA PER TUTTI 1 LE BARRIERE ARCHITETTONICHE SE OGGI CI RITROVIAMO AD AFFRONTARE IL TEMA DELLE BARRIERE
DettagliAntonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. antonellamrt@gmail.
Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 Il counseling inteso come scienza che: guida l individuo
DettagliIMPORTANZA DELLE VARIE FIGURE PROFESSIONALI NELLA GESTIONE DEL MALATO: IL FISIOTERAPISTA
IMPORTANZA DELLE VARIE FIGURE PROFESSIONALI NELLA GESTIONE DEL MALATO: IL FISIOTERAPISTA a.a. 2015 / 2016 STORIA DELLA MEDICINA E ANTROPOLOGIA MEDICA XII Direttore prof. Ugo Fabio Dr. Stefania Costi, Coordinatore
DettagliSafety Walkaround: efficacia delle passeggiate per la sicurezza in ostetricia e ginecologia
8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 Safety Walkaround: efficacia delle passeggiate per la sicurezza in ostetricia e ginecologia Maria Vescia UOC Sicurezza,
DettagliL équipe dell assistenza domiciliare
Corso di Formazione Specialis9ca (Mala9 Terminali) per Assisten9 Familiari L équipe dell assistenza domiciliare Barbara Rizzi Medico Pallia+vista, Dire2ore Scien+fico Associazione VIDAS 7 febbraio 2015
DettagliCentro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia
1 Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia "L'intervento breve con famiglie in difficoltà: utilizzare le potenzialità terapeutiche
DettagliIl ruolo dei determinanti di salute nella progettazione in cooperazione internazionale
Il ruolo dei determinanti di salute nella progettazione in cooperazione internazionale Mariano Giacchi U.O.C. Promozione della salute AOUS CREPS Dip. Fisiopatologia, Medicina Sperimentale e Sanità Pubblica
DettagliQUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI
Pagina 1 di 6 QUESTIONARIO PER LA DEI Satagroup srl Provider ECM - MOD.101 1 Pagina 2 di 6 Questo questionario è uno degli strumenti per l analisi delle esigenze formative dei singoli professionisti che,
DettagliICF per gli adulti e ICF CY per minori
ICF per gli adulti e ICF CY per minori La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF, dall'inglese International Classification of Functioning, Disability and
DettagliMarco Vicentini, Psy.D. http://www.marcovicentini.it/didattica. Centro Camilliano di Formazione v. 2015.11
Marco Vicentini, Psy.D. http://www.marcovicentini.it/didattica Centro Camilliano di Formazione v. 2015.11 Delegate to an Alternate Service Providers Inviare un cliente/paziente ad un collega Risultati:
DettagliICF ed INCLUSIONE PROF.SSA EMANUELA D AMBROS LICEO STATALE C. PORTA ERBA
ICF ed INCLUSIONE PROF.SSA EMANUELA D AMBROS LICEO STATALE C. PORTA ERBA La scuola oggi presenza sempre più diffusa di alunni con Bisogni Educativi Speciali. SEN SPECIAL EDUCATIONAL NEEDS Occorre ripensare
DettagliUna Rete di solidarietà Alzheimer. a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE
Una Rete di solidarietà Alzheimer a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE Attivazione di UNA RETE DI SOLIDARIETA ALZHEIMER per il miglioramento
DettagliCURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare
CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare Quali sono gli obiettivi dell assistenza domiciliare? Mantenere la persona assistita presso
DettagliGUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO
GUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO BRESCIA 17/18 Marzo 2016 Edda Porteri Coord. Inf. ASST Spedali Civili Il percorso del paziente non termina al momento della dimissione
DettagliCure Domiciliari Integrate: sperimentazione fra vincoli ed opportunità negli interventi riabilitativi
8 Happening del terzo settore AGRIGENTO, 8-9 NOVEMBRE 2007 Palacongressi AGRIGENTO-Villaggio Mosè Cure Domiciliari Integrate: sperimentazione fra vincoli ed opportunità negli interventi riabilitativi fisioterapista
DettagliPerché andare dallo psicologo?
Perché andare dallo psicologo? Idee e false credenze: Dal passato.. - Freud e il lettino: in base all'approccio teorico utilizzato ci possono essere diversi modi di entrare in relazione con l altra persona.
DettagliPROFESSIONI REGOLAMENTATE
Elenco delle professioni regolamentate ( eventuali aggiornamenti su: http://ec.europa.eu/internal_market/qualifications/regprof/index.cfm ) PROFESSIONI REGOLAMENTATE Professione Autorità competente Accompagnatore
DettagliLa valutazione della disabilità e del funzionamento: tossicodipendenza e patologie correlate Dr.ssa Giuliana Giuliani Dr.ssa Maria Cristina Davolio U.O. di Medicina legale e Gestione del Rischio (Direttore:
DettagliREGIONE UMBRIA DEFINIZIONE LINEE ORGANIZZATIVE REGIONALI SULLA RIABILITAZIONE DOMICILIARE PER LE AZIENDE SANITARIE LOCALI.
Cod. DX06140001 Modulo M/3 REGIONE UMBRIA OGGETTO: DEFINIZIONE LINEE ORGANIZZATIVE REGIONALI SULLA RIABILITAZIONE DOMICILIARE PER LE AZIENDE SANITARIE LOCALI. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 25/01/2006
DettagliI Sessione ore 9,30. La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G.
I Sessione ore 9,30 La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G. Gabriele Carbone Responsabile medico Centro Demenze Unità
DettagliCurriculum Vitae. Iscritta all Ordine degli Psicologi dell Emilia Romagna (dal 17/03/09) N 5975
Cognome: Emanuela Nome: Alfieri nata a il 14/12/1983 Curriculum Vitae Codice fiscale LFRMNL83T54G337N P.I. 02545670347 Iscritta all Ordine degli Psicologi dell Emilia Romagna (dal 17/03/09) N 5975 STUDI
DettagliATTO AZIENDALE STRUTTURA ORGANIZZATIVA
ATTO AZIENDALE Allegato n. 1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA REGIONE SICILIANA Ufficio Programmazione e Controllo di gestione- All.1 Atto Az.le def. appr.to da Ass..to 1 Ufficio Programmazione e Controllo di gestione-
DettagliRelatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA
Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione
DettagliRegolamento Regionale dell Assistenza domiciliare per trattamenti riabilitativi ex art. 26 della l. n. 833/78
R E G I O N E P U G L I A Regolamento Regionale dell Assistenza domiciliare per trattamenti riabilitativi ex art. 26 della l. n. 833/78 ART. 1 FINALITA La riabilitazione domiciliare si pone l obiettivo
DettagliCURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA Orientamento Collocare se stessi, oggetti e persone nello spazio. Seguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Linguaggio Utilizzare
DettagliCompetenze infermieristiche in Cure Palliative
Competenze infermieristiche in Cure Palliative Dott.ssa Anna Maria Marzi Responsabile Casa Madonna dell Uliveto Reggio Emilia COMPETENZE INFERMIERISTICHE IN CURE PALLIATIVE L infermiere palliativista è
DettagliSupporto e cure palliative in oncologia; la centralità degli aspetti qualitativi della cura.
Supporto e cure palliative in oncologia; la centralità degli aspetti qualitativi della cura. Dr.ssa Elena Bandieri Referente Formazione Aziendale in Cure palliative Usl Modena 18, Dicembre, 2010 Hotel
DettagliIl Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio
Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23
DettagliCome a Casa. Residenzialità leggera: esperienze, progetti e sperimentazioni. Dott.ssa Maria Assunta Pintus
Come a Casa Residenzialità leggera: esperienze, progetti e sperimentazioni Dott.ssa Maria Assunta Pintus Bologna 14 novembre 2012 La Regione Autonoma della Sardegna 377 Comuni 8 Province 8 ASL 1 Azienda
DettagliADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia
ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia CONTESTO GENERALE In Italia l 80% circa dei pazienti affetti da demenza è assistita
Dettagliuna prospettiva clinica
Vicenza, 24 maggio 2013 FAMIGLIA E SCUOLA DI FRONTE AL BAMBINO CON DISTURBO ESTERNALIZZANTE una prospettiva clinica dr.ssa Silvia Maria Radaelli psicologo psicoterapeuta UOC NPIA ULSS 4 Alto Vicentino
DettagliRESIDENZA VILLA REALE Via Della Taccona, 24-20900 Monza (MB) tel. 039.2722545 fax 039.7490369 Direttore: Manuela Devasini cell.335.
DGR 3383 DEL 10/04/2015 CURE INTERMEDIE RESIDENZIALI UNITA D OFFERTA SOCIO SANITARIA La definizione dell unità di offerta sociosanitaria cure intermedie Le cure intermedie costituiscono una tipologia di
DettagliCaregiver DayRegionale
Caregiver DayRegionale Giornata del caregiver familiare - Carpi, 25 maggio 2013 - Mariella Martini Direttore Generale Azienda USL di Modena Previsioni popolazione anziana residente in provincia di Modena.
Dettagli9-22 aprile e 6 maggio 2015, Monza (MB), Corso di formazione Fate il nostro gioco L Asl della Provincia di Monza e Brianza organizza un corso di
Newsletter N. 159 18/03/14 CORSI, CONVEGNI, EVENTI NAZIONALI 9-22 aprile e 6 maggio 2015, Monza (MB), Corso di formazione Fate il nostro gioco L Asl della Provincia di Monza e Brianza organizza un corso
DettagliIL PROGETTO PERSONALIZZATO: dalla proposizione alla verifica
IL PROGETTO PERSONALIZZATO: dalla proposizione alla verifica Cagliari, 10 dicembre 2008 Paola Mele Il PUNTO UNICO D ACCESSO D per la presa in carico Segnalazione Ospedale Front Front Office Office 1 Livello
DettagliF o r m a z i o n e e N e w L e a r n i n g L e a d e r s h i p C o a c h i n g
F i o r e n z a G u a r i n o C o n s u l t i n g 1 F o r m a z i o n e e N e w L e a r n i n g L e a d e r s h i p C o a c h i n g C o n s u l e n z a p e r l o s v i l u p p o s o s t e n i b i l e d
DettagliLaboratorio di medicina narrativa e ICF: una sperimentazione nella
Laboratorio di medicina narrativa e ICF: una sperimentazione nella ASL3 dell Umbria Dirigente servizio formazione e comunicazione ASL3 -Umbria Il contesto della rete riabilitativa ASL3 USU Cod. 56 UGCA
DettagliDistretti e Presidi Ospedalieri di appartenenza dei partecipanti Castelnuovo Monti 47 Correggio 15 Guastalla 35 Montecchio 35 Scandiano 18 TOT 150
CORSO "Sito web della Biblioteca Medica Centro Docum. Prov.le" Anno 2006 (termine corsi 26 novembre 2006) 21 edizioni: 2 incontri di due ore ciascuno, 150 Partecipanti Docenti: Rita Brevini, Donella Soncini
DettagliMa come rispondere a queste esigenze scolastiche? Come costruire risposte utili, pratiche e facilmente fruibili per gli insegnati?
IL PROGETTO IN BREVE Il progetto ICF e WEB nasce da una serie di confronti e di incontri di approfondimento con diverse istituzioni scolastiche, che hanno evidenziato alcuno punti di criticità legati principalmente
DettagliAPPELLI ORDINARI A.A. 2015-16 CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA 1 anno Corso integrato Gennaio Febbraio Giugno Luglio Settembre
Università degli Studi di Genova SCUOLA DI SCIENZE MEDICHE E FARMACEUTICHE C.L. in INFERMIERISTICA Fisica, Biologia, Genetica e Statistica Fisica medica,, statistica, radioprot, lab. Inform., biologia,
DettagliLa gestione del rischio nella assistenza domiciliare
La gestione del rischio nella assistenza domiciliare Gli aspetti metodologici della gestione del rischio nelle attività domiciliari: le peculiarità Roma, 22 maggio 2013 Dott.ssa Simona Amato La letteratura
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato DI STANISLAO. Istituzione del servizio di psicologia scolastica
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2839 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato DI STANISLAO Istituzione del servizio di psicologia scolastica Presentata il 20 ottobre 2009
DettagliAPPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE
APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE Cosa devono sapere le organizzazioni responsabili di aree protette che vogliono sviluppare un sistema di gestione ambientale per
DettagliCorte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014
Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 INDICE Contesto ed epidemiologia Il percorso del paziente Gestione appropriata e sostenibilità: - Requisiti
DettagliIL SERVIZIO INFERMIERISTICO DOMICILIARE DISTRETTO DI CARPI
IL SERVIZIO INFERMIERISTICO DOMICILIARE DISTRETTO DI CARPI Carpi 21 MAGGIO 2011 Vilma Culpo S.A.D.I. Definizione O.M.S. L'assistenza domiciliare è la possibilità di fornire a domicilio del paziente quei
Dettagli1 SAA S.c.ar.l SAA A School of Ma M nage g ment n
1 2 DALL INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE ALL ESIGENZA DELLA FORMAZIONE Avv. Carlo Majorino Torino, 26 novembre 2015 3 Premessa La tutela della persona disabile viene attualmente svolta a diversi livelli: gli
DettagliCurriculum Vitae Europass
Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Cognome / Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Cittadinanza Del Vecchio Tiziana Tizianadelvecchio69@gmail.com Italiana Data di nascita 03.03.1969 Sesso F
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail [PIERO SECRETO psecreto@ molinette.piemonte.it piero.secreto@unito.it Nazionalità
DettagliProgetto di integrazione itinerante
DI STORIA IN STORIA DI CASA IN CASA Progetto di integrazione itinerante Progetto ideato e condotto da Anna Maria Taroni Designer, atelierista, formatrice In questo progetto si ha l incontro fra il mondo
DettagliCENTRO DIURNO INTEGRATO PER IL SUPPORTO COGNITIVO E COMPORTAMENTALE AI SOGGETTI AFFETTI DA DEMENZA. Carta dei Servizi. Coniugi.
CENTRO DIURNO INTEGRATO PER IL SUPPORTO COGNITIVO E COMPORTAMENTALE AI SOGGETTI AFFETTI DA DEMENZA. Carta dei Servizi Coniugi Veneziani RSS Chi siamo 4 Centro Diurno Alzheimer Lasciati Raccontare A chi
DettagliSchede di comportamento odontoiatrico
INTERAZIONE TRA MEDICINA E ODONTOIATRIA NEL PAZIENTE A RISCHIO Schede di comportamento odontoiatrico A cura di Franco Goia Direttore S.C. Odontostomatologia Ospedale Umberto I di Torino Goia Totale DEF.indb
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AD ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO DI BARLETTA
PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AD ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO DI BARLETTA tra Comune di Barletta ASLBT Dirigente Scolastico della Scuola Secondaria di primo grado De
DettagliIL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013
UNIONE EUROPEA IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 Sentirsi protagonisti per il successo del progetto Prologo 16 luglio 2009 TU IO NOI Prologo al 1 Incontro
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza
DettagliParaparesi Spastica Ereditaria ( P.S.E. H.S.P.) Prof. Stefano Sotgiu. Sig.ra Anna Maria Cadeddu Associazione A.I.Vi.P.S. Onlus
IX GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE RARE Malattie Rare : La voce del Paziente Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari Università degli Studi di Sassari Sassari 27 Febbraio 2016 Paraparesi Spastica
DettagliCURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome MARENGO MASSIMO Data di nascita 01/03/1963 Amministrazione ASL CN 1 Incarico attuale FISIOTERAPISTA Numero telefonico ufficio 0172 719293 Fax dell ufficio 0172
DettagliLe Cure Palliative erogate in Rete
Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26
DettagliL EVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE LOMBARDO: QUALI POSSIBILITÀ PER GLI INFERMIERI BERGAMASCHI
Collegio Provinciale di Bergamo Evento Formativo L EVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE LOMBARDO: QUALI POSSIBILITÀ PER GLI INFERMIERI BERGAMASCHI 12 maggio 2016 ore 13.30 / 18.00 Sede Auditorium
DettagliAlloggi protetti abitare con servizi
Alloggi protetti abitare con servizi presentazione I membri del gruppo di lavoro sono: Ballarin Giorgio, Corradini Dolores, Fütterer Marta, Librera Carlo Alberto, Lorenzini Erwin, Pichler Arthur, Zanetti
DettagliAssistenza Domiciliare nelle persone con BPCO
Assistenza Domiciliare nelle persone con BPCO Roma, 31 maggio 2012 Le Richieste Sempre più pazienti sono affetti da malattie croniche con un aumento della sopravvivenza in ogni fascia di età I cittadini
DettagliSportello informativo - Distretto di Ostiglia 800 379177 cead.distretto.ostiglia@aslmn.it
Hai un familiare anziano o con disabilità gravissima che assisti a domicilio e ritieni di avere bisogno di essere sostenuto / aiutato? Regione Lombardia mette a disposizione dei servizi per aiutarti nel
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE "A. AVOGADRO" - SCUOLA di MEDICINA NOVARA - A.A. 2014/2015 DOCENZA S.S.N.
Corsi di Laurea in Infermieristica pediatrica - Ostetricia Corso di Laurea in Infermieristica 1 II Inglese scientifico Inglese scientifico L-LIN/12 40 Pediatrica - Corso di Laurea in Ostetricia SCUOLA
DettagliCARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016
CARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016 A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata L'ADI è un modello di cura domiciliare caratterizzata dall'azione integrata e coordinata di operatori sanitari e sociali a domicilio,
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II. Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE
DettagliGabriele Cavazza Direttore del Distretto di Bologna, Azienda USL di Bologna
CONVEGNO: NUOVA DOMICILIARITÀ Esperienze, scenari e proposte per il welfare metropolitano Venerdì 17 gennaio 2014 C/O Pubblico- Il Teatro di Casalecchio di Reno in collaborazione con Gabriele Cavazza Direttore
DettagliIl ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica
Il ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica Satta Hai Anna SDD A.O. Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi - Varese Nella legge n, 42 del 26/02/ 99 scompare la parola
DettagliIII Giornata Nazionale delle Cure a Casa FONDAZIONE ISTUD. Il distretto e l organizzazione dei servizi di cure domiciliari: quale ruolo?
III Giornata Nazionale delle Cure a Casa FONDAZIONE ISTUD Il distretto e l organizzazione dei servizi di cure domiciliari: quale ruolo? Presidente CARD Umbria e membro del Consiglio Nazionale CARD Confederazione
DettagliConvegno nazionale Infanzia, diritti, istruzione. I servizi educativi per l infanzia: l il quadro di riferimento Europeo
Convegno nazionale Infanzia, diritti, istruzione I servizi educativi per l infanzia: l il quadro di riferimento Europeo Dr. Arianna Lazzari Gruppo di lavoro tematico sull educazione e cura dell infanzia
DettagliLA LEADERSHIP EFFICACE NELLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Crediti formativi ECM n 13
LA LEADERSHIP EFFICACE NELLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Crediti formativi ECM n 13 Perchè partecipare: per apprendere l arte di superare i tradizionali e schematici modelli di leadership, spesso rigidamente
DettagliREGIONE ABRUZZO AZIENDA SANITARIA LOCALE n. 1 Avezzano-Sulmona-L Aquila ---------------------------------- Sede Legale - Via Saragat 67100 L Aquila
REGIONE ABRUZZO AZIENDA SANITARIA LOCALE n. 1 Avezzano-Sulmona-L Aquila ---------------------------------- Sede Legale - Via Saragat 67100 L Aquila Ufficio Stampa Vittorio Tucceri 333/4647018 Lunedì 18-8--2014
DettagliA-1403. Descrizione: ruota effetti opzionale con supporto/ optional effects wheel with support/ iprofile FLEX MODIFICHE. Codice assemblato:
Dettagli
Convegno 20 Maggio. 09.00 Registrazione partecipanti. 09.30 Saluti del Presidente AITO
Convegno 20 Maggio GIORNATA NAZIONALE DEL TERAPISTA OCCUPAZIONALE 09.00 Registrazione partecipanti 09.30 Saluti del Presidente AITO 09.35 Perché diventare Terapista Occupazionale: l esperienza di UNIMORE.
DettagliDott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma
Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Il modello descritto nell ICF riflette i cambiamenti di prospettiva
Dettagli2a descrivere i materiali
2a descrivere i materiali 2l descrivere i materiali 2m descrivere i materiali 2n descrivere i materiali 2o descrivere i materiali 2p descrivere i materiali 2q descrivere i materiali 2r descrivere i materiali
DettagliCorso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014
Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Lezione 8 Interventi socio assistenziali nell anziano Docenti: Claudia Onofri Ivana Palumbieri L invecchiamento
DettagliBando Volontariato 2014
Bando Volontariato 2014 Obiettivi indicati dal Bando: aderenza ai bisogni sociali del territorio, costruzione e sviluppo di reti di organizzazioni/enti efficaci sul territorio, attivazione e sviluppo della
DettagliCONFERENZA STAMPA. L ASL di Brescia presenta un progetto rivolto ai malati oncologici terminali con il sostegno della Fondazione Berlucchi.
DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE Servizio Comunicazione viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030/3838315 Fax 030/3838280 E-mail: servizio.comunicazione@aslbrescia.it
DettagliCRONICITÀ, DEMENZA, FASI AVANZATE DELLA VITA
CRONICITÀ, DEMENZA, FASI AVANZATE DELLA VITA 21 Settembre 2013 Aula Magna Ospedale Bellaria via Altura 3 - Bologna L invecchiamento della popolazione e l incremento delle patologie croniche e della disabilità
Dettaglifunzionamento cognitivo IRCCS OASI MARIA SS TROINA Dipartimento per l involuzione cerebrale senile
Approccio riabilitativo nelle compromissioni del funzionamento cognitivo funzionamento cognitivo IRCCS OASI MARIA SS TROINA Dipartimento per l involuzione cerebrale senile IRCCS Oasi Maria SS: attività
DettagliLOMBALGIA E SCIATICA CRONICA TRATTAMENTO
LOMBALGIA E SCIATICA CRONICA TRATTAMENTO TERAPIA NON FARMACOLOGICA M.VAN TULDER, B. KOES Lombalgia e sciatica cronica Ital J Rehab Med MR 2005,19:141-53 MANIPOLAZIONI RIACUTIZZAZIONI SOSPENDERE DOPO 4
DettagliRosa Sgambelluri Motricità e sport nei contesti educativi
A11 Rosa Sgambelluri Motricità e sport nei contesti educativi Analisi comparativa tra Italia, Belgio, Spagna e Regno Unito Prefazione di Maurizio Sibilio Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it
Dettagliall amore e a fare l amore. La prevenzione delle violenze sulle donne.
L educazione al rispetto, all amore e a fare l amore. La prevenzione delle IL NOSTRO TEAM - Sono una laureanda in Scienze dell'educazione sociale. L'educazione sessuale, di cui mi occuperò dopo la laurea,
DettagliFAMIGLIA E ALZHEIMER: Risposte alla solitudine dell accudire
FAMIGLIA E ALZHEIMER: Risposte alla solitudine dell accudire IL CENTRO DELLA MEMORIA ELENA ORTONE Geriatra Asl Bi ENRICA BORRIONE CPSE Asl BI FRANCO FERLISI AIMA BI CATERINA PIDELLO A.S. AIMA BI CENTRO
DettagliCi sono anche le grandi pentole per scaldare l'acqua per il the' della mattina e il pranzo a meta' giornata.
AncoraunangolodiNataleadiredellagioiadellacondivisione.Sonostoriegia'raccontatetantevolte,anno dopoanno,mahannolafreschezzacheciripeteancora,'nevalelapena'.e'lastoriadellamontagnadel Chaone,suinaltodovelenuvoletifannocompagnia.Gliantichimissionaricihannoinsegnatochela
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Cognome MICUCCI Nome ROBERTA Indirizzo VIA MANZONI 31 62012 CIVITANOVA MARCHE Numero telefonico dell ufficio 0733
DettagliIndirizzo CPS/CRA Casalmaggiore (Cr) Telefono e Fax 0375-200166 E-mail Cps.casalmaggiore@ospedale.cremona.it
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome e Cognome DANIELA ORIFIAMMI Indirizzo CPS/CRA Casalmaggiore (Cr) Telefono e Fax 0375-200166 E-mail Cps.casalmaggiore@ospedale.cremona.it
DettagliIl Caregiver: figura cardine per la sostenibilità della presa in carico del paziente complesso
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Il Caregiver: figura cardine per la sostenibilità della presa in carico del paziente complesso Maria Angela Becchi Taranto
Dettagli