Relazione annuale dei Nuclei di Valutazione interna (D. Lgs. 19/2012, art 12 e art.14) Università degli Studi "Mediterranea" di REGGIO CALABRIA

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1 Relazione annuale dei Nuclei di Valutazione interna (D. Lgs. 19/2012, art 12 e art.14) Università degli Studi "Mediterranea" di REGGIO CALABRIA 15/07/ :30:50 1. Valutazione del Sistema di Qualità dell'ateneo 1. Sistema di AQ Per quanto riguarda la prima sezione sul sistema di assicurazione della qualità, il Nucleo di valutazione ha verificato che si sono attivati in Ateneo, formalmente e sostanzialmente, tutte le strutture e le procedure previste dalle "Linee guida 2015 per la Relazione Annuale dei Nuclei di Valutazione del 14 aprile 2015, pagg. 8 e 9", con tutti i relativi aspetti, già a partire dall'anno scorso. Considerando la necessità evidente di un tempo più lungo ed adeguato per assimilare e maturare tutti gli aspetti da parte degli attori protagonisti e quindi per esprimere valutazioni e giudizi dettagliati e circoscritti da parte nostra, oltre ad una generica espressione di buona volontà e determinazione, si rimandano valutazioni più approfondite ad un tempo successivo adeguato a verificare quanto avvenuto. Si registrano, comunque, delle difficoltà sia in alcuni responsabili della governance didattica, sia nei docenti ad assimilare la cultura della qualità e tutti i relativi adempimenti (in realtà eccessivi e necessari sicuramente di una potatura). E' sufficiente scorrere le relazioni di sintesi di cui in allegato, elaborate dai sei Dipartimenti, per comprendere queste difficoltà. Si rimanda, comunque, alla "Relazione del Presidio di Qualità", richiesta come l'anno scorso da questo Nucleo, per evidenziare nettamente la differenza tra i ruoli ed i compiti dello stesso rispetto a quelli del Nucleo, che si allega; ed alle "Raccomandazione ed ai suggerimenti" elaborati dal nucleo nel terzo capitolo di questa relazione. Questo Nucleo non ha inteso sovrapporre, in una logica di semplificazione, molte volte ribadita, le funzioni del Nucleo con quelle del PQ, come definite per legge e come precisate molto recentemente in un documento del CONVUI "Note su Linee Guida 2015 per la Relazione annuale dei Nuclei di Valutazione maggio 2015", quindi rimanda alla relazione 2014 del Presidio di Qualità, richiesta, come per l'anno 2013, per tutto ciò che è stato possibile fare ed in particolare ai punti di forza e di debolezza, comparati tra 2013 e 2014, come descritti efficacemente alle pagine 15, 16 e 17. Questo Nucleo basa le proprie successive osservazioni e valutazioni delle politiche di AQ di Ateneo, su questa relazione del PQ e le relative Sintesi chieste ai dipartimenti, considerandolo come organismo deputato alla gestione del complessivo sistema di AQ di Ateneo e responsabile delle verifiche di primo livello; ipotizzando di separare e definire diversamente (come sottolineato più volte al recente ed importante, convegno ANVUR di Roma del 26 giugno 2015), le analisi di primo livello da quelle del Nucleo di secondo livello. Questo Nucleo ritiene che, dal punto di vista metodologico, le valutazioni hanno una più incisiva cogenza se rapportate a quelle svolte, nella articolazione dei dati (raccomandazioni, consigli e valutazioni), con quelle dell'anno precedente. E quindi, anche quest'anno, pur se i capitoli della relazione AVA 2015 (2014) sono 4 e presentano delle diversità con i tre capitoli della relazione AVA 2014 (2013), ha ritenuto, per quanto possibile, di seguire lo schema della Relazione AVA 2014 (2013), per quanto riguarda il capitolo "Raccomandazioni e Suggerimenti" a cui si rimanda per ogni aspetto ed ogni articolazione della relazione AVA di quest'anno. Si precisa, infine, che non essendo previsto nel suddetto terzo capitolo l'inserimento degli allegati, le tabelle elaborate da questo nucleo che rappresentano il fondamento delle nostre valutazioni, e che sono uguali a quelle dell'anno scorso, per compararle, sono inserite in questo primo capitolo. Relazione su attività del Presidio della Qualità_25-giugno-2015.pdf relazione di sintesi Presidio della Qualità [Inserito il: 09/07/ :38] 2. Qualità della formazione a livello di ateneo 1. Attrattività dell'offerta formativa Considerando la necessità evidente di un tempo più lungo ed adeguato per assimilare e maturare tutti gli aspetti da parte degli attori protagonisti e quindi per esprimere valutazioni e giudizi dettagliati e circoscritti da parte nostra, oltre ad una generica espressione di buona volontà e determinazione, si rimandano valutazioni più approfondite ad un tempo, successivo, adeguato a verificare quanto avvenuto: almeno nel tempo di una laurea triennale. Si rimanda, comunque, al capitolo "Raccomandazione e suggerimenti" elaborato dal Nucleo nella terza parte di questa Relazione AVA (e in particolare le relative tabelle allegate, elaborate dal Nucleo e collocate dove abbiamo potuto farlo) che contiene risposte alle richieste formulate nelle Linee Guida citate

2 di quest'anno (anche se espresse nel sito piuttosto tardi); ed alle Sintesi, che si allegano, richieste dal PQ (anche queste forse in ritardo) ai Dipartimenti. Affinché siano chiare le condizioni di base del contesto ove è ubicato l'ateneo ed ove si opera (anche questo concetto più volte ribadito al citato convegno ANVUR di Roma del 26 giugno 2015), ed affinché si valutino tutti gli elementi contenuti nelle Linee Guida alle pagg. 9 e 10, senza intenzione di sottrarsi, ma al contrario con l'intenzione di contestualizzare l'operato, si ricorda cose a tutti note: _le condizioni socio-economiche della Calabria sono le più basse, o tra le più basse dell'italia e dell'europa; _tra il 90% ed il 100% degli studenti immatricolati, nei sedici corsi di studio, proviene dalla medesima regione Calabria; _non esistono studenti stranieri nei sedici corsi di studio di Ateneo; _l'occupazione giovanile è la più bassa d'italia e d'europa; _il livello della formazione scolastica in Calabria (vedi ad esempio le prove Invalsi per le scuole superiori) è tra le più basse in Italia; _il numero delle persone laureate, all'interno della famiglia dei neo-laureti in Ateneo, è tra le più basse in Italia. Probabilmente una relazione tra questi elementi c'è, e probabilmente questi elementi incidono negli indicatori di attrattiva dell'offerta formativa dell'ateneo di Reggio Calabria. E ancora, probabilmente, la, o le, missioni di questo Ateneo dovrebbero tenerne in conto precipuo. Comunque questo Nucleo ha verificato che per tutti i sedici corsi di studio attivi in Ateneo nel 2014, di cui sette percorsi di studio per lauree triennali, sette percorsi di studio per lauree magistrali e due percorsi di studio a ciclo unico, si sono attivate formalmente e sostanzialmente le strutture e le procedure previste dal sistema AVA di riesame del 2014; e per ciascun corso di studio, svolte in maniera completa ed esauriente, certamente con diversità sia di approfondimento ma soprattutto di capacità di sintesi nell'esprimere i punti di forza e soprattutto quelli di debolezza. Questo Nucleo basa le proprie successive osservazioni e valutazioni delle politiche di AQ di Ateneo sulla relazione del PQ, (per quanto quest'anno possa contenerle) organismo deputato alla gestione del complessivo sistema di AQ di Ateneo e responsabile delle verifiche di primo livello, ipotizzando di separare e definire diversamente le analisi di primo livello da quelle del Nucleo di secondo livello ed auspica per il futuro un coinvolgimento diretto di primo livello del PQ sul monitoraggio della AQ, anche relativamente a questo punto della attrattività dell'offerta formativa. Anche le Commissioni Paritetiche, possono e devono svolgere, grazie anche alla presenza della componente studentesca un ruolo più incisivo sulla valutazione di primo livello della didattica formulando chiaramente e sinteticamente i punti di forza e quelli di debolezza. Premesso quanto sopra detto, l'indicatore di Ateneo di passaggio al secondo anno della coorte è sotto il valore di 1, e quindi negativo (rispettivamente 0,92% la percentuale degli studenti che proseguono stabili al secondo anno; 0,91% prosecuzione sistema universitario 2 anno; 0,49% gli studenti che proseguono al secondo anno avendo acquisito più di 39 crediti). Anche l'indicatore di Ateneo sull'esito dopo N + 1 anni di immatricolazione (N= durata legale del Corso di studi) è negativo (rispettivamente per i tre indici 0,62 per i laureati stabili dopo N+1 anni; 0,82 per i laureati regolari stabili; 0, 81 per i laureati e ancora iscritti nel sistema dopo N+1 anni). In particolare si segnala una percentuale molto alta, troppo alta, superiore al 50% di immatricolati inattivi al termine del primo anno per le L25, la L26, la L33 e la L8; e poi ancora la prosecuzione nello stesso corso di studio al 2 anno troppo bassa, al di sotto del 50% degli studenti, di L25 Produzione Agraria in Ambiente Mediterraneo, L33, L8; ed infine si segnala che solo la LM4cu ha una percentuale positiva superiore al 50% degli studenti che proseguono al secondo anno nello stesso corso con più di 39 cfu. Tabelle_RaccomandazionieSuggerimenti_.pdf Tabelle Raccomandazioni e Suggerimenti [Inserito il: 14/07/ :28] 2. Sostenibilità dell'offerta formativa _Si allega il dato del DID con i relativi conteggi. _Non sono state segnalate criticità particolari dai vari organi di gestione della didattica relativamente a questo punto, per quanto di nostra conoscenza ed a noi pervenuto. _Considerando la necessità evidente di un tempo più lungo ed adeguato per assimilare e maturare tutti gli aspetti da parte degli attori protagonisti e quindi per esprimere valutazioni e giudizi dettagliati e circoscritti da parte nostra sulla attrattiva dell'offerta formativa, oltre ad una generica espressione di buona volontà e determinazione, si rimandano valutazioni più approfondite ad un tempo successivo adeguato a verificare quanto avvenuto. Si rimanda, comunque, alla "Relazione del Presidio di Qualità", richiesta come l'anno scorso da questo nucleo per evidenziare nettamente i ruoli ed i compiti dello stesso rispetto a quelli del Nucleo, che si è allegata al capitolo 1_Sistema di AQ, ed alle "Raccomandazione ed ai suggerimenti" elaborati dal Nucleo nel terzo capitolo di questa relazione con le relative tabelle esplicative. Questo Nucleo non ha inteso sovrapporre, in una logica di semplificazione, molte volte ribadita, le funzioni del Nucleo con quelle del PQ, quindi rimanda alla relazione 2014 del Presidio di Qualità, richiesta, come per l'anno 2013, per quanto ritiene di competenza di primo livello del PQ (ove sia presente) ed auspica per il futuro un coinvolgimento diretto di primo livello del PQ sul monitoraggio della AQ, anche relativamente a questo punto della sostenibilità dell'offerta formativa. Per tutto quello richiesto e non presente si rimanda il giudizio di secondo livello al recepimento di tale istruttoria e quindi ad un tempo più congruo. _Comunque questo Nucleo ha verificato, per quanto di sua conoscenza, la sostenibilità dell'offerta formativa per tutti i sedici corsi di studio attivi in Ateneo nel 2014, di cui sette percorsi di studio per lauree triennali, sette percorsi di studio per lauree magistrali e due percorsi di studio a ciclo unico. DID DA BANCA DATI SUA 2015.pdf [Inserito il: 09/07/ :42] 3. Organizzazione dei servizi di supporto allo studio

3 Si rimanda alla "Relazione del Presidio di Qualità", richiesta come l'anno scorso da questo nucleo per evidenziare nettamente i ruoli ed i compiti dello stesso rispetto a quelli del Nucleo, che si è allegata al punto 1; ed alle "Raccomandazione ed ai suggerimenti" elaborati dal nucleo nel terzo capitolo di questa relazione che contengono risposte alla organizzazione dei servizi di supporto allo studio. Questo Nucleo non ha inteso sovrapporre, in una logica di semplificazione, molte volte ribadita, le funzioni del Nucleo con quelle del PQ, quindi rimanda alla relazione 2014 del Presidio di Qualità, richiesta, come per l'anno 2013, sul punto della organizzazione dei servizi di supporto allo studio (ove sia presente) ed auspica per il futuro un coinvolgimento diretto di primo livello del PQ sul monitoraggio della AQ anche relativamente a questo punto di organizzazione dei servizi di supporto. Accertata la presenza e l'attivazione di tutti i servizi di supporto allo studio, per tutto quello richiesto e non presente si rimanda il giudizio di valore di secondo livello al recepimento di tale istruttoria e quindi ad un tempo più congruo. sintesi dipartimenti.pdf [Inserito il: 14/07/ :33] 4. Adeguatezza della dotazione infrastrutturale e tecnologica dedicata Si rimanda alla "Relazione del Presidio di Qualità", richiesta come l'anno scorso da questo nucleo per evidenziare nettamente i ruoli ed i compiti dello stesso rispetto a quelli del Nucleo, che si è allegata al capitolo primo; ed alle "Raccomandazione ed ai suggerimenti" elaborati dal nucleo nel terzo capitolo (con le relative tabelle allegate e collocate dove è stato possibile farlo) di questa relazione che contengono risposte alla adeguatezza della dotazione infrastrutturale e tecnologica dedicata. Questo Nucleo non ha inteso sovrapporre, in una logica di semplificazione, molte volte ribadita, le funzioni del Nucleo con quelle del PQ, come definite per legge, quindi rimanda alla relazione 2014 del Presidio di Qualità, richiesta, come per l'anno 2013, (ove sia presente) ed auspica per il futuro un coinvolgimento diretto di primo livello del PQ sul monitoraggio della AQ anche relativamente alla adeguatezza della dotazione infrastrutturale e tecnologica dedicata Per tutto quello richiesto e non presente si rimanda il giudizio di valore di secondo livello al recepimento di tale istruttoria e quindi ad un tempo più congruo. Comunque questo Nucleo dalla documentazione in suo possesso delle relazioni del Riesame dei CdS e da quelle delle Commissioni Paritetiche, senza il filtro di valutazione di primo livello del PQ, rileva due aspetti critici particolari che segnala in forma macroscopica: 1_Tutte le biblioteche di tutti i corsi di studio o dipartimenti dovrebbero avere un orario di apertura più ampio e continuato, anche il sabato e la domenica, garantendo le condizioni di silenzio, luminosità, comodità, fresco d'estate e caldo d'inverno, come requisito di base per favorire lo studio e gli studenti, al di là di una effettiva cultura della utilizzazione totale degli stessi che può avvenire solo con una educazione, lenta ed accompagnata, svolta dai docenti; in particolare si segnalano i disagi delle biblioteche presenti alla L7, L8, L25 Scienze e Tecnologie Agrarie; 2_In ogni Dipartimento, per ogni corso di studio ci devono essere delle aule dedicate agli studenti dove è possibile studiare con il fresco d'estate ed il caldo d'inverno, aperte e disponibili; dando per scontato l'impossibilità, per i costi eccessivi, di condizionare, nel caldo e nel freddo, tutti gli spazi della didattica di Ateneo. Infine si segnalano le criticità di aule e/o di aule attrezzate con postazioni informatiche della L7, L8, L25 Scienze e tecnologie Agrarie, L26 Scienze e tecnologie alimentari, L33, LMG Qualità della formazione a livello dei CdS 1. Piano di audizione E' stato svolto nell'ateneo un piano di audizione dei singoli CdS? E' stato progettato, ma non ancora svolto. Breve descrizione della metodologia Nelle "Note sulle Linee guida 2015 per la relazione annuale dei Nuclei di Valutazione" emanate dal COnvui nel maggio del 2015, e ribadite al Convegno dell'anvur di Roma del 26 giugno 2015, si esprimono chiaramente le perplessità sulla sovrapposizione dei compiti, non perfettamente chiariti nelle "Linee Guida 2015 per la relazione Annuale dei Nuclei di Valutazione" emanata il 14 aprile 2015, tra il NdV, ed il PQ di Ateneo. Il documento COnvui esprime chiaramente la differenza tra i compiti del PQ e delle Commissioni Paritetiche, che sono "...primariamente organismi deputati alla gestione del complesso sistema AQ di Ateneo e responsabili della verifica di primo livello". Compresi gli audit, ovviamente, con i singoli Corsi di studio (solo in assenza di un PQ in Ateneo interviene il NdV). Mentre il NdV è visto come "...il momento in cui l'organo responsabile della valutazione di secondo livello nella sua funzione di supervisore del sistema di AQ porta sotto la propria responsabilità le analisi e le valutazioni di 1 livello da essi effettuate al fine di individuare le criticità e valutare le azioni correttive". Considerando che solo il 18 giugno 2015 si è aperto questo sito per la Relazione AVA 2015 (2014), con la evidenza degli adempimenti da svolgere per tutti gli attori del processo di valutazione, considerando le perplessità ancora in atto sui ruoli di ciascun attore di questo processo e considerando infine la necessità, dopo la comprensione, di svolgere nel tempo adeguato i compiti è stato progettato ma non ancora svolto un piano di audizioni dei singoli CdS

4 da parte del PQ. Alla luce di quanto sopra detto la attuale relazione del PQ si completerà in futuro di queste parti. Comunque il NdV ha monitorato i requisiti di qualità per le sedi (AQ 1,2,3,e 4) e per i corsi di studio (AQ 5) e quelli per la sostenibilità della didattica AQ7, verificandone, sulla base dei dati in suo possesso, la sussistenza. 2. Coerenza tra la domanda di formazione espressa dal sistema professionale di riferimento, obiettivi formativi dichiarati dai CdS e risultati di apprendimento previsti 1. La metodologia usata per accertare tale coerenza è ritenuta pienamente adeguata Testo: Per quanto espresso al punto 1-Piano di Audizione, la relazione del PQ, base di primo livello per le valutazioni di secondo livello del Nucleo, non contiene valutazioni su questo punto; ma il nucleo attesta che sono in corso i necessari adeguamenti agli adempimenti, articolati per la prima volta, quest'anno, con questa modalità. Il Nucleo comunque, per quanto di sua conoscenza, esprime nel capitolo "Raccomandazioni e Suggerimenti" alcune valutazioni secondo il criterio seguito per la Relazione AVA dell'anno scorso. Se non ci sono ancora cambiamenti, per la relazione AVA del 2016 (2015) si svolgeranno le nuove richieste qui formulate. Per i suddetti motivi il Nucleo per quest'anno non esprime punteggio. Punteggio: 2. Gli obiettivi formativi sono formulati secondo le Linee guida europee Testo: Per quanto espresso al punto 1-Piano di Audizione, la relazione del PQ, base di primo livello per le valutazioni di secondo livello del Nucleo, non contiene valutazioni su questo punto; ma il nucleo attesta che sono in corso i necessari adeguamenti agli adempimenti, articolati per la prima volta, quest'anno, con questa modalità. Il Nucleo comunque, per quanto di sua conoscenza, esprime nel capitolo "Raccomandazioni e Suggerimenti" alcune valutazioni secondo il criterio seguito per la Relazione AVA dell'anno scorso. Se non ci sono ancora cambiamenti, per la relazione AVA del 2016 (2015) si svolgeranno le nuove richieste qui formulate. Per i suddetti motivi il Nucleo per quest'anno non esprime punteggio. Punteggio: 3. Il sistema professionale di riferimento e gli altri stakeholder sono stati identificati con precisione, facendo riferimento al quadro normativo aggiornato e garantendo la rappresentatività a livello regionale, nazionale e/o internazionale Testo: Per quanto espresso al punto 1-Piano di Audizione, la relazione del PQ, base di primo livello per le valutazioni di secondo livello del Nucleo, non contiene valutazioni su questo punto; ma il nucleo attesta che sono in corso i necessari adeguamenti agli adempimenti, articolati per la prima volta, quest'anno, con questa modalità. Il Nucleo comunque, per quanto di sua conoscenza, esprime nel capitolo "Raccomandazioni e Suggerimenti" alcune valutazioni secondo il criterio seguito per la Relazione AVA dell'anno scorso. Se non ci sono ancora cambiamenti, per la relazione AVA del 2016 (2015) si svolgeranno le nuove richieste qui formulate. Per i suddetti motivi il Nucleo per quest'anno non esprime punteggio. Punteggio: 4. Esistono dati quantitativi sugli sbocchi occupazionali dei laureati del CdS aggiornati agli ultimi 3 anni Testo: Per quanto espresso al punto 1-Piano di Audizione, la relazione del PQ, base di primo livello per le valutazioni di secondo livello del Nucleo, non contiene valutazioni su questo punto; ma il nucleo attesta che sono in corso i necessari adeguamenti agli adempimenti, articolati per la prima volta, quest'anno, con questa modalità. Il Nucleo comunque, per quanto di sua conoscenza, esprime nel capitolo "Raccomandazioni e Suggerimenti" alcune valutazioni secondo il criterio seguito per la Relazione AVA dell'anno scorso. Se non ci sono ancora cambiamenti, per la relazione AVA del 2016 (2015) si svolgeranno le nuove richieste qui formulate. Per i suddetti motivi il Nucleo per quest'anno non esprime punteggio. Punteggio: 5. Esistono relazioni analitiche sui profili professionali in uscita provenienti da esperti o da organizzazioni esterne all'ateneo Testo: Per quanto espresso al punto 1-Piano di Audizione, la relazione del PQ, base di primo livello per le valutazioni di secondo livello del Nucleo, non contiene valutazioni su questo punto; ma il nucleo attesta che sono in corso i necessari adeguamenti agli adempimenti, articolati per la prima volta, quest'anno, con questa modalità. Il Nucleo comunque, per quanto di sua conoscenza, esprime nel capitolo "Raccomandazioni e Suggerimenti" alcune valutazioni secondo il criterio seguito per la Relazione AVA dell'anno scorso. Se non ci sono ancora cambiamenti, per la relazione AVA del 2016 (2015)si svolgeranno le nuove richieste qui

5 formulate. Per i suddetti motivi il Nucleo per quest'anno non esprime punteggio. Punteggio: 6. Sono state svolte negli ultimi tre anni attività di consultazione con soggetti del sistema professionale di riferimento e altri stakeholder, sia ai fini di ricognizione della domanda di formazione che di monitoraggio dell'efficacia dei percorsi formativi Testo: Per quanto espresso al punto 1-Piano di Audizione, la relazione del PQ, base di primo livello per le valutazioni di secondo livello del Nucleo, non contiene valutazioni su questo punto; ma il nucleo attesta che sono in corso i necessari adeguamenti agli adempimenti, articolati per la prima volta, quest'anno, con questa modalità. Il Nucleo comunque, per quanto di sua conoscenza, esprime nel capitolo "Raccomandazioni e Suggerimenti" alcune valutazioni secondo il criterio seguito per la Relazione AVA dell'anno scorso. Se non ci sono ancora cambiamenti, per la relazione AVA del 2016 (2015) si svolgeranno le nuove richieste qui formulate. Per i suddetti motivi il Nucleo per quest'anno non esprime punteggio. Punteggio: 3. Miglioramento continuo nei CdS 1. I Riesami dei CdS individuano i problemi più rilevanti, ne analizzano le cause, propongono le soluzioni e, una volta che queste vengono adottate, ne valutano l'efficacia Testo: Per quanto espresso al punto 1-Piano di Audizione, la relazione del PQ, base di primo livello per le valutazioni di secondo livello del Nucleo, non contiene valutazioni su questo punto; ma il nucleo attesta che sono in corso i necessari adeguamenti agli adempimenti, articolati per la prima volta, quest'anno, con questa modalità. Il Nucleo comunque, per quanto di sua conoscenza, esprime nel capitolo "Raccomandazioni e Suggerimenti" alcune valutazioni secondo il criterio seguito per la Relazione AVA dell'anno scorso. Se non ci sono ancora cambiamenti, per la relazione AVA del 2016 (2015) si svolgeranno le nuove richieste qui formulate. Per i suddetti motivi il Nucleo per quest'anno non esprime punteggio. Comunque, per quanto di competenza del Nucleo, le relazioni di Riesame sono state svolte con la necessaria cura ed attenzione. Naturalmente ci sono quelle più complete e più chiare e quelle meno. Sostanzialmente lo sforzo di miglioramento deve tendere ad esprimere, più semplicemente e schematicamente, i punti di forza ed i punti di debolezza del Corso di Studio. Punteggio: 4. Modalità e risultati della rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti e, se effettuata, dei laureandi 1. Obiettivi della rilevazione/delle rilevazioni La presente relazione si riferisce allindagine svolta sulla didattica dellanno accademico , ma viene elaborata nellaprile del La presente relazione è conforme, per la prima volta in questo Ateneo, alle linee guida del documento AVA del Consiglio Direttivo dellanvur del 09 gennaio 2015, per quanto riguarda larticolazione dei questionari di cui allallegato IX. Per rendere confrontabili, e quindi utili i dati, lo svolgimento della relazione 2013/14 seguirà per punti e specificazioni, dove possibile, la stessa articolazione di quella del 2012/13, segnalando, ove necessario, le discrasie dei nuovi questionari e aggiungendo le parti nuove, ed anche le parti richieste dalle nuove modalità di somministrazione dei questionari ai docenti. La presente relazione si basa sulla elaborazione dei dati a cura del Servizio Speciale Statistico e di supporto al Nucleo di Valutazione Interna delluniversità degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Gli obiettivi delle rilevazioni sono i seguenti: - produrre elementi utili per valutare i fattori che facilitano o che ostacolano il processo di apprendimento attraverso analisi delle informazioni acquisite sull'efficacia delle attività didattiche; - produrre elementi utili per valutare l'adeguatezza delle infrastrutture (aule, laboratori, attrezzature, biblioteche,...) - sensibilizzare i docenti sull'importanza della rilevazione delle opinioni degli studenti; - utilizzare i dati raccolti come riflessioni utili all'organizzazione dei singoli Corsi di Studio, nella loro articolazione, nei contenuti, nella disponibilità dei docenti all'ascolto ed al dialogo, per l'anno accademico successivo;

6 - aumentare la fiducia degli studenti nell'istituzione e sulla possibilità di operare il cambiamento in meglio. Il NVI è fiducioso ed auspica che le informazioni contenute in questa relazione diventino base e fondamento delle azioni principali degli organi di governo previsti dalla legge e cioè della Commissione Paritetica, del Presidio della Qualità, dei Consigli di Corso di Studio oltre che per tutti i responsabili istituzionali, a partire dal rettore, sino a tutti i docenti, ciascuno nel proprio ruolo, per formulare valutazioni e quindi attuare interventi: sulla capacità didattica dei docenti e dei contrattisti, sugli obiettivi della formazione, sulla definizione dei programmi, sull'aggiornamento ed il livello dei contenuti disciplinari, sul coordinamento tra gli insegnamenti ed infine sulla qualità di aule, servizi, strutture, materiali didattici. L'Università Mediterranea aderisce al consorzio Almalaurea e, pertanto, la rilevazione delle opinioni dei laureandi è svolta dal suddetto consorzio. 2. Modalità di rilevazione Organizzazione della rilevazione Dallanno accademico la rilevazione delle opinioni degli studenti e dei docenti è stata organizzata e monitorata dal Presidio di Qualità, organismo istituito a marzo 2013 che ha elaborato un documento (Allegato 1) in cui sono descritte lorganizzazione e gli strumenti della rilevazione sulla base delle indicazioni delle Linee guida dellautovalutazione, Valutazione e Accreditamento del Sistema Universitario Italiano, e dei relativi X allegati (AVA Consiglio Direttivo dellanvur del 01 gennaio 2013). Strumenti della rilevazione Per la.a , il Presidio di Qualità, in ossequio alle indicazioni dellallegato IX dellautovalutazione, Valutazione e Accreditamento del Sistema Universitario Italiano (Consiglio Direttivo dellanvur del 01 gennaio 2013), ha predisposto, per la prima volta in questo Ateneo, due questionari: uno rivolto agli studenti ed uno rivolto ai docenti (Allegato 2). Quello rivolto ai docenti è composto da 10 domande. Nove di queste domande appartenevano, in toto o parzialmente, al questionario precedentemente rivolto solo agli studenti. Quattro di queste domande (1, 4, 7, 9) coincidono nei due questionari e quindi possono essere messe a confronto. Questo NVI pur ritenendo apprezzabile lintenzione di mettere a confronto la percezione della qualità della didattica attraverso un confronto tra lopinione dei docenti e quella degli studenti esprime dubbi e ritiene non congrue né efficaci le domande n 1, 2, 3, 6, 9, 10 rivolte ai docenti ed invece corrette le domande n 4, 5, 7, 8. Il questionario per gli studenti è ben congegnato sia quando separa il tipo di domanda tra chi ha frequentato meno del 50%, e chi più; sia quando propone dei suggerimenti per migliorare la qualità attraverso le domande che vanno dalla 12 alla 17; sia quando propone la nuova domanda n 9. Tuttavia questo NVI propone, per una migliore e maggiore efficacia della valutazione di aggiungere, in sede locale, parte o tutte le domande previste nel precedente questionario, ed in particolare quella che già nelle Relazioni annuali del e aveva giudicato particolarmente importante per la percezione della qualità della didattica e cioè la D2 Sei complessivamente soddisfatto di come è stato svolto questo insegnamento? Allegato 1 - Relazione del Presidio della Qualità sulla rilevazione dellopinione degli studenti sulla qualità della Didattica a.a Allegato 2 - Questionari utilizzati per la valutazione dagli studenti e dai docenti. Allegato 1 - Relazione PQA.pdf [Inserito il: 28/04/ :34] Allegato 2 - schede studenti e docenti.pdf [Inserito il: 28/04/ :34] 3. Risultati della rilevazione/delle rilevazioni Grado di copertura degli insegnamenti nella rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti. Dal confronto tra la Tabella 1 (Allegato 3) Tasso di copertura della rilevazione per Dipartimento a.a con la Tabella 2 (Allegato 3) Tasso di copertura della rilevazione per Dipartimento a.a , è possibile rilevare percentuali in crescita di copertura della rilevazione per i Dipartimenti DIGIEC (dall82,7% al 93,8%) e PAU (dal 62,1% al 69,0%); in sostanziale parità il Dipartimento DARTE (dal 92,4% al 91,5%) ed in diminuzione per i Dipartimenti Agraria (dal 86,8% al 81,5%), DICEAM (dal 98,6% all82,6%), DIIES (dal 98,3% al 90,7%. Si sottolinea che, pur se superiore rispetto allanno scorso, il tasso di copertura degli insegnamenti rilevati sugli insegnamenti previsti dal piano di studio, è basso nel dipartimento PAU (69,0%). Con la Tabella 3 (Allegato 3) Affollamento dei corsi per Dipartimento, a.a si rileva che il Dipartimento DICEAM ha la maggiore percentuale (8,4%) di insegnamenti con meno di 6 studenti presenti in aula al momento della rilevazione. La Tabella 4 (Allegato 3) Dati relativi ai questionari per Dipartimento - a.a , consente di conoscere il numero di questionari validi compilati dagli studenti in aula, che rispetto allanno precedente mostra un dato di Ateneo in calo (da a ) Rapporto questionari compilati/questionari attesi Il numero di questionari attesi è stato calcolato moltiplicando il numero di studenti in corso per il numero medio di insegnamenti che, generalmente, uno studente riesce a frequentare con regolarità nel corso dell'anno accademico, convenzionalmente quantificato in cinque insegnamenti. La Tabella 5 (Allegato 3) Questionari rilevati per studenti in corso rivela che nell'anno accademico sono stati rilevati, mediamente, 2,51 questionari per studente in corso in Ateneo; dato lievemente superiore a quello di 2,3 dellanno precedente, ma comunque basso; ed in particolare il più basso è quello del Dipartimento DIGIEC con un valore di 1,25 questionario rilevato per studente in corso. Livelli di soddisfazione degli studenti frequentanti Le opinioni degli studenti frequentanti, e da questanno, frequentanti meno del 50%, sulla propria esperienza accademica, estrapolate dai questionari

7 somministrati, sono dettagliate nella Tabella 6 (Allegato 3) Frequenze assolute e percentuali - Ateneo - a.a e nei grafici corrispondenti alla Figura 2 (Allegato 3) Grafici delle frequenze per ogni quesito - Ateneo -a.a che le visualizzano. In dettaglio dalla Tabella 7 (Allegato 3) Giudizi positivi e negativi - valori assoluti e percentuali - Ateneo - a.a è possibile estrapolare dei dati di sintesi in percentuale con giudizio negativo (somma delle risposte decisamente no e più no che sì) che è quello che serve per rilevare criticità ai responsabili della didattica di Ateneo La percentuale di risposte negative al quesito 01 Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti dal programma desame? è stata, sempre per Ateneo del 23,2% (lanno scorso era del 22,3%). La percentuale di risposte negative al quesito 02 Il carico di studio dellinsegnamento è proporzionato ai crediti assegnati? è stata del 22,6% (lanno scorso era del 32,2%). La percentuale di risposte negative al quesito 03 Il materiale didattico è adeguato per lo studio della materia? è stata del 20,6% (lanno scorso era del 18,5%). La percentuale di risposte negative al quesito 04 Le modalità di esame sono state definite in modo chiaro? è stata del 19,9% (lanno scorso era del 20,4%). Le successive cinque domande sono state compilate dagli studenti che dichiarano di aver frequentato più del 50%, e che corrispondono a circa l89% degli studenti che hanno compilato il questionario, e che attestano, quindi, un dato attendibile. La percentuale di risposte negative al quesito 05 Gli orari di svolgimento delle lezioni e delle altre attività didattiche sono rispettate? è stata dell8,6% (lanno scorso era del 10,4%). La percentuale di risposte negative al quesito 06 Il docente stimola linteresse verso la disciplina? è stata del 13,5% (lanno scorso era del 16,9%). La percentuale di risposte negative al quesito 07 Il docente espone gli argomenti in modo chiaro? è stata del 13,3% (lanno scorso era del 14,7%). La percentuale di risposte negative al quesito 08 Le attività didattiche integrative, ove esistenti, sono utili allapprendimento della materia? è stata del8,6% (lanno scorso era del 9,4%). La percentuale di risposte negative al quesito 09 Linsegnamento è stato svolto in maniera coerente con quanto dichiarato sul sito web del corso di studio? è stata dell8,56% (lanno scorso questa domanda non cera). Le ultime due domande sono, di nuovo, rivolte a tutti gli studenti, cioè anche a quelli con una frequenza dichiarata minore del 50%. La percentuale di risposte negative al quesito 10 Il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni? è stata del 7,61% (lanno scorso era del 10,9%). La percentuale di risposte negative al quesito 11 Sei interessato agli argomenti trattati nellinsegnamento? è stata del 7,5% (lanno scorso era del 9,8%). Negli anni accademici dal 2004/2005 sino al 2011/2012, per Facoltà, e nel , per Dipartimento, a conclusione di tutte le domande, veniva elaborata una tabella che sintetizzava la domanda conclusiva: Sei complessivamente soddisfatto di come è stato svolto questo insegnamento? Pur se con tutte le riserve possibili, questa domanda consentiva una valutazione percepita sintetica, sulla didattica sulle strutture sullo stare dentro la Mediterranea, molto efficace. Forse la più efficace. Anche se è stata tolta dallanvur questo NVI ritiene che, in sede locale, vada ripristinata per consentire a tutti i responsabili della didattica di comprendere meglio la percezione degli studenti sulla didattica erogata dalla Mediterranea. Per questanno accademico quindi è possibile documentare landamento della soddisfazione non con una domanda diretta, ma in modo indiretto, attraverso la sintesi delle risposte a sei domande (D03, D04, D05, D06, D07, D10) riguardanti i comportamenti della docenza. Dalle Tabella 16 (Allegato 3) Indicatore di soddisfazione per la didattica erogata per Dipartimento e Corso di Studio - a.a risulta che il dato più basso, con 7,79, è quello del Corso di Studio del DARTE, e quello più alto, 8,83, quello dei Corsi di Studio di Agraria. Dalla Tabella 8 (Allegato 3) Percentuali di risposte positive per Dipartimento - a.a è possibile dedurre che gli unici valori negativi (cioè sotto il 50%) sono quelli relativi alla domanda 08 Le attività didattiche integrative, ove esistenti, sono utili allapprendimento della materia? Per i Dipartimenti del DARTE, DIGIEC e PAU il valore è sotto il 50%. Dalla Tabella 9 (Allegato 3) N insegnamenti con valore medio inferiore a 5 nelle singole risposte a.a si deduce che non ci sono dati significativi negativi in alcun Dipartimento. Da questanno è possibile mettere a confronto ed incrociare, in due domande, le risposte date dagli studenti e quelle date dai docenti. La prima domanda in comune nei due questionari è (la prima nel questionario degli studenti e la settima in quella dei docenti): Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti dal programma desame? Dalla Tabella 10 (Allegato 3) Confronto tra schede studenti e docenti su le conoscenze preliminari per Dipartimento a.a risulta che la percentuale maggiore di insegnamenti è compresa nella fascia che rivela che il docente ha giudicato le conoscenze preliminari possedute dagli studenti in modo superiore rispetto al giudizio fornito in merito dagli studenti stessi. La seconda domanda in comune nei due questionari è (la quarta nel questionario degli studenti e la nona del questionario dei docenti) Le modalità di esame sono state definite in modo chiaro? Dalla Tabella 11 (Allegato 3) Confronto tra schede studenti e docenti su la chiarezza delle modalità desame per Dipartimento a.a risulta che la percentuale maggiore di insegnamenti è compresa nella fascia che rivela che il docente ha giudicato la chiarezza delle modalità desame in modo superiore rispetto al giudizio fornito in merito dagli studenti stessi. Ed ancora, che mai gli studenti hanno giudicato la chiarezza delle modalità desame in modo molto superiore o superiore rispetto al giudizio fornito in merito dal docente. Indicazioni sul Questionario per i Docenti sulla qualità della Didattica In questo capitolo, non presente negli anni passati, si sottolineano alcune osservazioni desunte dalle risposte alle 10 domande poste nel questionario ai docenti. Dalla Tabella 12 (Allegato 3) Questionari docenti-percentuali di risposte per Dipartimento-a.a si deduce che le percentuali di risposte negative per i docenti, quindi critiche, sono quelle relative alla domanda 05 I locali e le attrezzature per lo studio e le attività didattiche integrative (biblioteche, laboratori, ecc.) sono adeguati? con percentuali negative che vanno dal 28,4% di Agraria, al 35,6% del DIGIEC, che però sono inferiori alla percezione negativa manifestata dagli studenti, alla stessa domanda, nei questionari di tutti gli anni passati; alla domanda 07 Le conoscenze preliminari possedute dagli studenti frequentanti sono sufficienti per la comprensione degli argomenti trattati a lezione e previsti dal programma desame? Le risposte negative, piuttosto alte, sono dei dipartimenti di Agraria DARTE, e PAU, tra il 30,5% ed il 47,06% (vedi anche Tabella 10); alla domanda 08 Sono previste modalità di coordinamento sui programmi degli insegnamenti previsti nel periodo di riferimento? ci sono la maggior percentuale di risposte negative in tutti i dipartimenti, dal 30,5% al 55,8%. Nella percezione dei docenti, alla domanda 04 Le aule in cui si sono svolte le lezioni sono adeguate (si sente, si vede, si trova posto)? le risposte positive sono nettamente superiori alle valutazioni, piuttosto negative, date allo stesso quesito dagli studenti negli anni passati. Cè comunque da rilevare a proposito della adeguatezza delle aule al problema del mancato riscaldamento invernale dei locali. Tutte le altre sei domande hanno risposte positive in tutti i dipartimenti, superiori al 90%, facendo pensare ad una certa autoreferenzialità dei docenti; evidente nella domanda 10 Si ritiene complessivamente soddisfatto/a dellinsegnamento svolto? Che ovviamente ha risposte positive nellordine del 95%. Alla domanda 09 Lillustrazione delle modalità desame è stata recepita in modo chiaro? risponde positivamente quasi il 97% dei docenti di tutti i dipartimenti, senza risposte negative. Dallincrocio con la risposta data dagli studenti alla stessa domanda, nella tabella 11, risultano dati del tutto opposti.

8 Forse queste domande, ed anche altre, devono tornare ad esser fatte agli studenti e non ai docenti. Livelli di soddisfazione e analisi degli aspetti critici della rilevazione dei Laureati Anche nella relazione di questanno si riportano alcune osservazioni sulla indagine Profilo dei Laureati 2013 (XVI Indagine 2014) dal Consorzio AlmaLaurea e relativa ai laureati dellanno solare Rispetto alle dieci categorie di domande con cui si articola lindagine abbiamo posto lattenzione, come lanno scorso, a quelle relative al Capitolo 7 Giudizi sullesperienza universitaria, perché sono quelle che più sono omogenee con le rilevazioni svolte dagli stessi soggetti da studenti, durante il corso di studio, e perché quindi danno la misura del grado di soddisfazione del periodo di studio svolto presso lateneo, ma alla fine del percorso, quindi in una situazione di giudizio critico conclusivo, a bilancio. NellAllegato 3, dalla pagina 32 alla pagina 59, con il titolo Soddisfazione dei Laureati, sono riportate le tabelle con i dati suddivisi per Dipartimento e per tipo di Laurea (triennale, magistrale, a ciclo unico) come si estraggono da AlmaLaurea. Una tabella conclusiva, elaborata per il NVI, Confronto dei dati dei laureati 2013 nei Dipartimenti della Mediterranea, (Allegato 3, pagina 60) mette in relazione i risultati tra i vari Dipartimenti di Ateneo prendendo in considerazione i corsi di studio attivi, cioè quelli cui hanno risposto gli studenti nel questionario precedentemente esaminato. Da questa ultima Tabella emerge che aggregando i due dati, tra decisamente positivo e positivo, sono complessivamente soddisfatti del corso di laurea svolto, con percentuali medie superiori all84% (poco più dellanno scorso) tutti i laureati della Mediterranea. Con il picco del 96,3% dei laureati nelle magistrali del DICEAM. In relazione diretta a questo dato della soddisfazione, e quindi verifica di veridicità, è il dato di chi risponde che si iscriverebbe allo stesso corso di Laurea nellateneo. In questo caso però le percentuali di apprezzamento e conferma sono piuttosto basse, comunque tutte superiori al 50%, tranne la triennale del PAU con il 46,8%. Appare necessario segnalare che il 32,1% (lanno scorso era del 39,5%) di laureati della magistrale a c.u. del DARTE si iscriverebbe allo stesso corso ma in un altro Ateneo; così anche il 31,75% (lanno scorso era del 20,7%) delle triennali del DICEAM; così anche del 27,7% (lanno scorso era del 26,8%) della magistrale del DIGIEC. Il valore più alto di conferma di iscrizione allo stesso corso di studio di Ateneo per i laureati, è quello dei laureati delle triennali di Agraria col 78,0% (come lanno scorso); e delle magistrali del DIIES col 65,4% (lanno scorso era del 72,8); e quelle delle magistrali del DICEAM con l83,3% (lanno scorso al 71,7%). Come abbiamo fatto notare precedentemente, a proposito del questionario degli studenti dove è anche presente, alla domanda sulla percentuale di frequenza degli insegnamenti previsti il dato nettamente più critico è quello del dipartimento del DIGIEC, dove sia la triennale con il 64% (lanno scorso era del 58,2%), sia la magistrale con il 58,4% (lanno scorso era del 45,5%) hanno i dati nettamente più bassi degli altri corsi di studio di Ateneo. Per quanto riguarda la valutazione sulla sostenibilità del carico di studio degli insegnamenti cè da rilevare che i laureati delle triennali del DIIES si esprimono positivamente nella percentuale più bassa di Ateneo con il 55% (quindi dato di criticità). Di contro i docenti del DIIES, ad una domanda simile, nel loro questionario, si esprimono con una percezione che dichiara accettabile per il 94,2% dei docenti lo stesso indicatore. Situazione simile è quella delle triennali del DICEAM dove i laureati si dichiarano soddisfatti al 61%, ed i docenti invece hanno una percezione di accettabile al 94,3%. Per la valutazione delle postazioni informatiche sono positive, con percentuali piuttosto basse e quindi un dato di criticità, quelle dei laureati della magistrale del DiGIEC con il 46,9% (lanno scorso era del 50,9%) e i laureati delle triennali del DICEAM con il 55,6% (lanno scorso era al 51,3%); gli altri corsi di studio vanno dalla sufficienza al buono, sino allottimo del DARTE col 94,4%. Per la valutazione delle biblioteche la percentuale positiva più bassa è quella dei laureati delle magistrali del DIIES con il 38% (lanno scorso era del 59,1%) e dei laureati della triennale del DIGIEC con il 42,6% (lanno scorso era del 58,3%); mentre gli altri corsi di studio sono sufficienti o discreti sino al buono della triennale del PAU con l8l,5% (lanno scorso era dell82%. La maggiore valutazione negativa dei laureati è quella relativa alla valutazione delle aule dove le percentuali più basse di laureati che si ritengono soddisfatti sono: ciclo unico del DARTE con il 25% (lanno scorso era del 24,2%) e ciclo unico del DIGIEC con il 46% (lanno scorso era del 25,1%). Ricordiamo che questanno questo quesito non viene rivolto più agli studenti, ma ai docenti, e che la loro percezione dichiara che le aule sono adeguate per tutti i Dipartimenti con percentuali superiori al 74%, che è il dato più basso, espresso dai docenti del DIIES. Analisi degli aspetti critici evidenziati dalla rilevazione Nel questionario degli studenti di questanno sono posti, alla fine, sei suggerimenti possibili per migliorare la qualità della didattica. Mediamente uno studente su quattro ha risposto a queste sei domande circa degli studenti che hanno compilato il questionario. Nelle Tabelle 13 (Allegato 3) Suggerimenti degli studenti per il miglioramento della didattica per CDS e Dipartimento le percentuali maggiori di richieste sono, con il 40,2%, quelle degli studenti del ciclo unico del DARTE che chiedono di fornire più conoscenze di base, seguono, con percentuali comunque alte, tra il 34% ed il 36%, tutti gli altri Dipartimenti. Gli studenti delle triennali del DICEAM e del DIIES, con percentuale tra il 35% ed il 38%, chiedono di aumentare lattività di supporto. Gli studenti del DIIES, con percentuale del 35%, chiedono di migliorare la qualità del materiale didattico, tutti gli altri dipartimenti seguono con percentuale intorno al 30%. Gli studenti della triennale del PAU, con percentuale del 31%, chiedono di fornire in anticipo il materiale didattico. Nella Tabella 14 (Allegato 3) La frequenza alle lezioni dichiarata dagli studenti per Dipartimento a.a si vuole evidenziare la presenza e la partecipazione (quanto meno alle lezioni) degli studenti, al periodo di formazione in Ateneo. Il dato più alto fra i Dipartimenti appare quello di Agraria con il 14,1% di studenti che frequentano meno del 50% delle lezioni. Ma se andiamo a vedere la Percentuale di frequenza degli insegnamenti previsti dei laureati, secondo i dati di AlmaLaurea (XVI indagine 2014) del profilo dei laureati del 2013 (ovviamente con una temporalità diversa), abbiamo che nel Dipartimento di Agraria i laureati dicono di aver frequentato alle triennali più del 65% ed alle magistrali più del 78% (pagine 33 e 35 dellallegato 3). Invece al Dipartimento DIGIEC la Percentuale di frequenza degli insegnamenti previsti, secondo i laureati, è superiore al 75%, solo per il 28,5% dei laureati della magistrale (pagina 49 dellallegato 3); che è il dato più basso, di oltre la metà, di tutti i corsi di studio di Ateneo. Invece nella suddetta Tabella 14 (Allegato 3) per gli studenti la percentuale più bassa di studenti frequentanti, più del 75%, è quella degli studenti del Dipartimento di Agraria con il 35%, meno della metà degli altri dipartimenti. Nelle Tabelle 15 e Figure 3 (Allegato 3) Motivo principale della frequenza ridotta alle lezioni per Dipartimento - a.a appare critica lalta percentuale di studenti che non frequenta per un motivo non ben specificato (risposta altro) del dipartimento di Agraria, con il 61.8% su 144 studenti che rispondono su un totale di 233. Una percentuale simile è irrilevante nel DARTE perché si riferisce a 23 studenti su 35 che hanno risposto a questa domanda, considerando invece che dalla Tabella 14 si evince che studenti, cioè il 71%, frequenta più del 75% delle lezioni. Anche se si tratta di piccoli numeri, va segnalata la percentuale del 43,5%, e cioè di 17 studenti su 39 nel Dipartimento PAU, che dichiarano che non possono frequentare le lezioni a causa della frequenza alle lezioni di altri insegnamenti. Percentuali piuttosto alte, su questo problema, si rilevano al DICEAM ed al DIGIEC. Allegato 3 -Presidio della Qualità - Opinione degli studenti sulla qualità della didattica - dati di sintesi a.a (da pagina 2 a pagina 31) Allegato 3 -Soddisfazione dei laureati 2013 (da pagina 32 a pagina 60)

9 Allegato 3 - dati di sintesi OSQD pdf [Inserito il: 28/04/ :35] 4. Utilizzazione dei risultati Diffusione dei risultati In ottemperanza a quanto più volte raccomandato, prima dal CNVSU e successivamente dallanvur, la divulgazione dei risultati dei questionari è affidata, secondo i livelli di aggregazione dei dati, agli organi collegiali: Consiglio di Corso di Studio, Commissioni Paritetiche, Presidio della Qualità. Raccomandazioni che dovranno essere adeguate alla nuova legislazione. Sul sito di Ateneo, nella pagina del NVI, liberamente accessibile a tutti, è inserita nella sezione in evidenza Documenti del Nucleo, la Relazione sulla valutazione della didattica da parte degli studenti redatta dal Nucleo ogni anno; così come, tempestivamente, tutti i documenti e i verbali delle sedute che svolge il Nucleo, con la cadenza di almeno una al mese. Inoltre, già da dieci anni, ciascun docente ha la possibilità di consultare le valutazioni dei propri insegnamenti alla fine di ciascun periodo didattico, nell'area riservata del sito web di Ateneo. Azioni di intervento promosse a seguito degli stimoli provenienti dal monitoraggio degli studenti A fronte degli adempimenti del NVI di diffusione della presente relazione, di cui al paragrafo precedente, è certamente compito del Presidio della Qualità, nei modi e nei tempi che deciderà, quello di intervenire e promuovere azioni a cascata presso le Commissioni Paritetiche, i Direttori dei Dipartimenti, i singoli Docenti di ciascun Corso di Studio Eventuali utilizzazione dei risultati ai fini della incentivazione dei docenti Pur nella consapevolezza dei suoi limiti (derivanti dal carattere soggettivo di tale valutazione, tipico di ogni metodica di misurazione basata sulla customer satisfaction, e dal livello di attendibilità della stessa, non del tutto soddisfacente in conseguenza del tasso di copertura, talvolta molto basso, ma in crescita, della rilevazione degli studenti degli insegnamenti per ciascun corso di studio, dovuta a volte anche ad una scarsa attenzione da parte degli organi di governo preposti dei Dipartimenti), il Nucleo ritiene utile, con le osservazioni e le rettifiche proposte, la somministrazione dei questionari, sia agli studenti che ai docenti, perché favorisce lindividuazione di modelli di riferimento per la didattica, stimola il confronto nellambito dei Corsi di Studio e fornisce agli studenti, se possono leggerli, una prova del fatto che le rilevazioni non sono meri adempimenti rituali. È anche vero che queste valutazioni debbono passare ad un vaglio critico (Presidio della Qualità e Commissioni Paritetiche), tenendo conto anche di altri fattori non evidenziati e non compresi nellindagine (il numero di esami svolti da studenti frequentanti il corso, per ciascun insegnamento, entro le sessioni di esami previste, e non fuori corso; il numero minimo più alto di studenti frequentanti per insegnamento; la percentuale dei laureati in corso). Si rammenta, infine, che i risultati delle valutazioni degli studenti sui singoli insegnamenti e quindi sui docenti, sono stati uno dei criteri di giudizio per lassegnazione dei fondi di incentivazione ai docenti. 5. Punti di forza e di debolezza relativamente a modalità di rilevazione, risultati della rilevazione/delle rilevazioni e utilizzazione dei risultati Questo NVI svolge questanno per la terza volta, e quindi per lultima volta del suo mandato, questa relazione. Nei primi due anni ha scritto: Le valutazioni più basse, che ruotano attorno al 50% della positività, sono quelle relative all'adeguatezza delle aule e delle attrezzature e che riguardano, con lievi differenze, tutte e quattro le Facoltà (oggi Dipartimenti). Considerando che tre dei quattro edifici che ospitano le Facoltà (oggi Dipartimenti) sono relativamente nuovi (Agraria, Architettura ed Ingegneria sono degli anni novanta) e che Giurisprudenza si articola in una sede ristrutturata ed in una sede nuova, e che quindi tutti sono dotati di spazi ampi e moderni, si ipotizza che le valutazioni, quasi tutte sotto la sufficienza, siano dovute ad una questione di corretta manutenzione ordinaria e straordinaria. Nel dettaglio: pulizia, funzionamento di infissi, tende, sistemi di oscuramento; riparazione o sostituzione di sedie, banchi, lavagne, tavoli; riparazione e sostituzione di luci, prese per computer e impianto elettrico; manutenzione di scale, ascensori, corridoi; climatizzazione estiva ed invernale; ed infine ottimizzazione delle aule in rapporto al numero degli studenti. E doveroso segnalare dopo tre anni, come punto di forza, che queste criticità sono state affrontate e che molte delle situazioni carenti sono state risolte o sono in via di risoluzione. Certo ancora cè da fare, ed in varie situazioni, ma il processo di miglioramento è visibile e le condizioni generali di maggior decoro appaiono evidenti. La speranza è che la cultura della manutenzione si consolidi, nei bilanci e nelle azioni continue di tutti i giorni degli attori responsabili. Al di là di tutto quello che esprimono i dati nel dettaglio e le precedenti nostre osservazioni di sintesi contenute in questa relazione che sono doverosamente oggetto di interpretazione ed azione da parte di altri organi di Ateneo, si vogliono sottolineare, in questo paragrafo finale alcune criticità che ci appaiono più evidenti: 1 La percentuale piuttosto alta, superiore al 30%, di giudizi negativi degli studenti, sulle biblioteche ed i laboratori dei Corsi di studio del DARTE, DICEAM, DIGIEC e DIIES; il PAU ed AGRARIA sono vicinissimi al 29%, quindi è una criticità di tutto lateneo; ci si deve adeguare a standard superiori sia per la qualità e quantità delle attrezzature, sia per lallargamento degli orari di fruizione al sabato ed alla domenica; 2 Solo il 35,1% di studenti del Dipartimento di Agraria dichiara una frequenza alle lezioni di più del 75%; 3 Soltanto il 25,2% dei laureati triennali e il 28,5% dei laureati magistrali del dipartimento DIGIEC dichiarano di aver frequentato più del 75% delle lezioni. Probabilmente è necessario mettere in campo tutte le azioni che evitino lidea di considerare luniversità di Reggio Calabria come un esamificio, brutta parola di uso comune; o ancora come una università telematica, senza contatti umani. 4 Infine si sottolinea che il tasso di copertura della rilevazione degli studenti per il Dipartimento PAU è ancora basso, con il 69%. Sarebbe opportuno, al fine di rendere più significativa possibile la rilevazione, che tutti i Dipartimenti superassero il 90%.

10 6. Ulteriori osservazioni 4b. Modalità e risultati della rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti e, se effettuata, dei laureandi 1. Efficacia nella gestione del processo di rilevazione da parte del PQ e livello di soddisfazione degli studenti Nelle "Note sulle Linee guida 2015 per la relazione annuale dei Nuclei di Valutazione" emanate dal COnvui nel maggio del 2015, e ribadite al Convegno dell'anvur di Roma del 26 giugno 2015, si esprimono chiaramente le perplessità sulla sovrapposizione dei compiti, non perfettamente chiariti nelle "Linee Guida 2015 per la relazione Annuale dei Nuclei di Valutazione" emanata il 14 aprile 2015, tra il NdV, ed il PQ di Ateneo. Il documento COnvui esprime chiaramente la differenza tra i compiti del PQ e delle Commissioni Paritetiche, che sono "...primariamente organismi deputati alla gestione del complesso sistema AQ di Ateneo e responsabili della verifica di primo livello". Compresi gli audit, ovviamente, con i singoli Corsi di studio (solo in assenza di un PQ in Ateneo interviene il NdV). Mentre il NdV è visto come "...il momento in cui l'organo responsabile della valutazione di secondo livello nella sua funzione di supervisore del sistema di AQ porta sotto la propria responsabilità le analisi e le valutazioni di 1 livello da essi effettuate al fine di individuare le criticità e valutare le azioni correttive". Considerando che solo il 18 giugno 2015 si è aperto questo sito per la Relazione AVA 2014, con la evidenza degli adempimenti da svolgere per tutti gli attori del processo di valutazione, considerando le perplessità ancora in atto sui ruoli di ciascun attore di questo processo e considerando infine la necessità, dopo la comprensione, di svolgere nel tempo adeguato i compiti è stato progettato ma non ancora svolto un piano di audizioni dei singoli CdS da parte del PQ. Alla luce di quanto sopra detto la attuale relazione del PQ si completerà in futuro di queste parti. Comunque, in una logica sempre richiamata di semplificazione, tutte le osservazioni sui test degli studenti, dei laureandi e sulle indagini Almalaura dei Laureati sono sufficientemente elaborate nella relazione di cui al punto 4 del capitolo Valutazione del Sistema di Qualità dell'ateneo. 2. Presa in carico dei risultati della rilevazione Nelle "Note sulle Linee guida 2015 per la relazione annuale dei Nuclei di Valutazione" emanate dal COnvui nel maggio del 2015, e ribadite al Convegno dell'anvur di Roma del 26 giugno 2015, si esprimono chiaramente le perplessità sulla sovrapposizione dei compiti, non perfettamente chiariti nelle "Linee Guida 2015 per la relazione Annuale dei Nuclei di Valutazione" emanata il 14 aprile 2015, tra il NdV, ed il PQ di Ateneo. Il documento COnvui esprime chiaramente la differenza tra i compiti del PQ e delle Commissioni Paritetiche, che sono "...primariamente organismi deputati alla gestione del complesso sistema AQ di Ateneo e responsabili della verifica di primo livello". Compresi gli audit, ovviamente, con i singoli Corsi di studio (solo in assenza di un PQ in Ateneo interviene il NdV). Mentre il NdV è visto come "...il momento in cui l'organo responsabile della valutazione di secondo livello nella sua funzione di supervisore del sistema di AQ porta sotto la propria responsabilità le analisi e le valutazioni di 1 livello da essi effettuate al fine di individuare le criticità e valutare le azioni correttive". Considerando che solo il 18 giugno 2015 si è aperto questo sito per la Relazione AVA 2014, con la evidenza degli adempimenti da svolgere per tutti gli attori del processo di valutazione, considerando le perplessità ancora in atto sui ruoli di ciascun attore di questo processo e considerando infine la necessità, dopo la comprensione, di svolgere nel tempo adeguato i compiti è stato progettato ma non ancora svolto un piano di audizioni dei singoli CdS da parte del PQ. Alla luce di quanto sopra detto la attuale relazione del PQ si completerà in futuro di queste parti. 5. Qualità della ricerca dipartimentale (parte facoltativa) Vedi Relazione del Presidio allegata al punto 1_Sistema di AQ del capitolo Valutazione del Sistema di Qualità dell'ateneo alle pagine 12, 13 e 14. Vedi anche la Relazione di sintesi degli inserimenti sul portale SUA-RD per l'anno 2013 che si inserisce in allegato a questo capitolo. SINTESI DEGLI INSERIMENTI SUL PORTALE SUA-RD.pdf [Inserito il: 10/07/ :07]

11 2. Valutazione della performance 1. Valutazione della performance La presente sezione della Relazione AVA 2015 è stata elaborata dal Nucleo di Valutazione delluniversità degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria nelle sue funzioni di OIV (in ottemperanza a quanto disposto dallart. 14, c. 4 del D. Lgs. n. 150/2009) secondo le indicazioni definite dallanvur nellambito delle competenze ad essa attribuite con il d.l. 69/2013, convertito dalla legge 98/2013. Essa contiene una breve sintesi dellattività svolta dal NdV nella funzione di OIV per lanno 2014, tenuto conto dei cambiamenti intervenuti nel corso dellanno con il passaggio delle competenze allanvur e della mancanza dellazione di indirizzo svolta in precedenza dalla CIVIT. La sezione fornirà, altresì, brevi considerazioni sul recepimento e sulle prime reazioni delluniversità Mediterranea di Reggio Calabria rispetto alle nuove Linee guida dellanvur adottate nel mese di maggio scorso sulla gestione del ciclo della performance (che dovranno essere osservate a partire dal 2016). Nella sua funzione di OIV questo Nucleo ha svolto i seguenti punti allordine del giorno nelle sedute dellanno solare 2014: -22 gennaio 2014 Valutazioni e parere di coerenza tra il Piano Triennale della Performance e il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance. Attestazione assolvimento obblighi di pubblicazione Parere sul Codice di comportamento di Ateneo. Calendario rilevazioni Benessere Organizzativo. -23 aprile 2014 Attestazione assolvimento obblighi di pubblicazione dati degli organi di governo. Censura sulla scarsa partecipazione allindagine sul Benessere Organizzativo. -26 maggio 2014 Approvazione Relazione sul funzionamento del Sistema di Valutazione, Trasparenza ed Integrità dei controlli interni luglio 2014 Rinvio della validazione del raggiungimento degli obiettivi del Piano della Performance Segnalazione di mancanza di completezza degli obblighi di pubblicazione, vedi art. 22, c. 2 del Dlgs 33/2013. Avvio seconda rilevazione del Benessere Organizzativo. -28 luglio 2014 Elaborazione schede istruttorie degli obiettivi dei Responsabili strutture e dei Dipartimenti. -15 ottobre 2014 Validazione della Relazione sulla Performance novembre 2014 Nota con Riflessioni, raccomandazioni e sollecitazioni sul ciclo di gestione della Performance (inviata solo a Rettore e Direttore generale). Riflessioni e indicazioni sul Benessere Organizzativo. -15 dicembre 2014 Parere sul Piano della Performance Al fine di contestualizzare lattività svolta dal NVI-OIV per lanno 2014, occorre evidenziare che la stessa si riferisce ad una fase ancora caratterizzata dagli impegni relativi allentrata in vigore del nuovo modello istituzionale conseguente allattuazione della riforma di cui alla L. 240/2010, fase che ha visto lateneo proteso in un fisiologico processo di metabolizzazione e di individuazione di nuove strategie gestionali, attraverso ladozione del Piano triennale della Performance e di un nuovo Sistema di misurazione e valutazione della performance. Ciò premesso, il primo atto posto in essere dal NVI-OIV nel corso del 2014, ha riguardato proprio la valutazione di coerenza tra il Piano Triennale della Performance e il nuovo Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance. In quelloccasione, il Nucleo-OIV non ha mancato di formulare agli organi di governo le proprie sollecitazioni e osservazioni finalizzate al miglioramento del Piano della Performance, nellottica del raggiungimento di più adeguati livelli di compliance con il nuovo Sistema e con la normativa vigente, con lobiettivo di assicurare effettiva efficacia allo strumento, quale leva per lo sviluppo dellateneo reggino. Il NVI-OIV ha, contestualmente, svolto le opportune azioni di monitoraggio rivolte ad analizzare e valutare, ad ampio spettro, il complessivo funzionamento del Sistema di valutazione e controllo, così come previsto dalla normativa. Di tale attività è stata data evidenza nella Relazione sul funzionamento complessivo del Sistema di Valutazione, Trasparenza e Integrità dei controlli interni 2013, approvata dal NVI-OIV in data 26 maggio 2014 in ottemperanza a quanto disposto dallart. 14, c. 4 del D. Lgs. N. 150/2009 e dalle linee guida della delibera ANAC (già Civit) n. 23/2013, cui si rinvia: In siffatto quadro di attività, il NVI-OIV, rilevati i ritardi con i quali lamministrazione ha proceduto nella elaborazione del Piano annuale relativo al 2014, ha posto in essere una costante attività di sollecitazioni e verifica dello stato di avanzamento della elaborazione del Piano stesso, con lobiettivo prioritario di attenuare i ritardi rispetto alla tempistica prescritta dalla normativa e dalle deliberazioni ANAC, evidenziando di volta in volta, attraverso confronti e note scritte indirizzate allorgano politico-amministrativo e allamministrazione, le proprie preoccupazioni nonché gli ambiti di miglioramento necessari. In particolare, il Nucleo, pur consapevole delle notevoli difficoltà affrontate dallamministrazione impegnata ancora nelliter di riorganizzazione istituzionale dellateneo, ha rilevato e segnalato il mancato rispetto delle scadenze previste dalla Civit-Anac con riferimento agli adempimenti del ciclo della performance, in primis quello riguardante il Piano annuale della Performance il quale, sebbene da adottarsi entro il 31 gennaio, veniva sottoposto allapprovazione degli organi di governo dellateneo soltanto nel mese di dicembre 2014, quale formale stralcio ex post del Piano triennale di cui mutuava le linee e gli obiettivi strategici integrandoli e armonizzandoli con le dimensioni degli obiettivi strategici e operativi collegati ai processi presidiati dal personale contrattualizzato. Nello stesso, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente, venivano riportate e declinate in termini di

12 obiettivi strategici e operativi le misure previste nel Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e nel Programma Triennale per la Trasparenza e lintegrità Nellambito di tali attività, finalizzate alla costante rilevazione del livello di raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano della Performance , il NVI-OIV, malgrado le criticità del contesto istituzionale, ha svolto ogni necessario e opportuno lavoro istruttorio di acquisizione e controllo della documentazione comprovante i risultati e, per come previsto allart. 14 c. 6 del d.lgs. 150/2009, il NVI-OIV ha proceduto, in data 8 giugno 2015, alla Attestazione del grado di raggiungimento degli obiettivi del Piano della Perfomance , secondo quanto disposto dal Sistema di Rilevazione e Misurazione adottato dallateneo. Parallelamente alle attività di cui sopra attinenti il ciclo della performance, il NVI-OIV ha curato gli adempimenti inerenti la trasparenza e lintegrità di cui al d.gls. 150/2009 art. 14 c. 4 lett. g). Nello specifico, esso ha svolto gli accertamenti finalizzati allattestazione sullassolvimento degli obblighi di pubblicazione relativi allanno 2013, di cui alla delibera A.N.A.C. n. 77/2013: effettuando verifiche sulla pubblicazione, sulla completezza, sullaggiornamento e sullapertura del formato di ciascun documento, dato ed informazione elencati nellallegato 1Griglia di rilevazione al 31 dicembre 2013-della delibera n. 77/2013. A seguito della pubblicazione degli avvisi ANAC del 14 marzo 2014 e del 27 maggio 2014, il NVI-OIV ha proceduto alle verifiche finalizzate allattestazione del successivo assolvimento degli obblighi di pubblicazione dei dati relativi agli organi di indirizzo politico, trasmettendo allanac e allautorità amministrativa competente allavvio del relativo procedimento sanzionatorio, lelenco del nominativi dei soggetti per i quali non risultavano pubblicati i dati previsti dallart. 14 del d. lgs. 33/2013. In occasione dellelaborazione della succitata Relazione sul funzionamento complessivo del Sistema di Valutazione, Trasparenza e Integrità dei controlli Interni, il NVI-OIV ha svolto unattività di analisi e monitoraggio con riferimento al sistema di organizzazione del flusso delle informazioni, formulando agli organi di governo raccomandazioni per concretare: a) una più efficace interazione tra il Responsabile della trasparenza e i diversi soggetti coinvolti negli obblighi di pubblicazione; b) un sistematico monitoraggio da parte del Responsabile della trasparenza; c) la sollecita adozione dellatto organizzativo interno cui il Programma Triennale rinvia ai fini della individuazione dei profili di accesso alla sezione Amministrazione Trasparente; d) la realizzazione delle iniziative divulgative di cui alle previste Giornate della trasparenza. A seguito della pubblicazione dellavviso ANAC del 6/6/2014, il Nucleo-OIV ha svolto le correlate verifiche, comunicandone lesito al Responsabile della Trasparenza e della Prevenzione della Corruzione per lo svolgimento dei previsti adempimenti. In relazione agli adempimenti previsti dallart. 54, c. 5, d.lgs. 165/2001, il Nucleo-OIV ha esaminato ed espresso parere sulla proposta di adozione del Codice di comportamento. Infine, nellambito delle funzioni attribuite al NVI-OIV ai sensi dellart. 14 c. 5 d.lgs. 150/2009, è stata curata la realizzazione di n. 3 indagini sul benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione, nonché la rilevazione della valutazione del proprio superiore gerarchico sulla base dei modelli indicati dallanac, provvedendo alla comunicazione del relativo esito attraverso la prevista procedura telematica, nonché alla pubblicazione nella sezione Amministrazione Trasparente dellateneo Considerata, però, la scarsa partecipazione del personale alle indagini, il NVI-OIV ha promosso alcuni incontri con il personale dirigente ed EP dellateneo per approfondire leventuale sussistenza di condizioni di disaffezione alle quali ricondurre la scarsa partecipazione alle rilevazioni. Con riferimento, poi, alla richiesta di relazionare sul recepimento e le prime reazioni dellateneo rispetto alle nuove Linee Guida dellanvur sulla gestione del ciclo della performance delle università statali italiane pubblicate nel maggio 2015, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 22 giugno 2015 ha preso atto del nuovo documento e ne condivide lesigenza di ricondurre i numerosi interventi di programmazione a un disegno unitario, collocando le diverse azioni allinterno di una logica integrata, confidando negli auspicabili effetti di semplificazione e alleggerimento adempimentale. Sottolinea, inoltre il medesimo verbale, che Gli indirizzi enunciati danno conto dellapproccio valutativo che lagenzia intende adottare a partire dal 2016 e del ruolo rinnovato dei Nuclei nella loro funzione di Organismi Indipendenti di Valutazione (OIV). 3. Raccomandazioni e suggerimenti 1. Raccomandazioni e suggerimenti RELAZIONE AVA 2015 (riferita allanno accademico ) Raccomandazioni e Suggerimenti Si ritiene opportuno al terzo anno del nostro mandato, e quindi alla scadenza dello stesso, ma soprattutto dopo aver maturato esperienza, di svolgere questa parte della relazione AVA 2015 (riferita al 2014) sulle tracce della relazione dello scorso anno. Crediamo sia più efficace svolgere delle riflessioni su una struttura di criticità già espressa che possa servire da confronto. Riteniamo, comunque, che i risultati dei cambiamenti abbiano necessità di un tempo più lungo di maturazione che non il singolo anno accademico. Rispetto ad un quadro legislativo e normativo non ancora stabile e considerando che LINEE GUIDA 2015 per la relazione Annuale dei Nuclei di Valutazione è stato pubblicato, da parte dellanvur il 14 aprile 2015, e che il 4 giugno del 2015 abbiamo appreso, dal sito dellanvur, una proroga al 20 luglio della scadenza della relazione AVA, e che solo il 18 giugno si è aperto il sito della Relazione AVA 2015 dove si capivano meglio e bene gli adempimenti da svolgere da ciascun attore del ciclo della valutazione, riteniamo, pur nella sostanziale adesione alle indicazioni delle medesime linee guida, di mantenere il canovaccio della relazione dellanno scorso: Al fine di delineare prospettive di miglioramento dellintero sistema di valutazione da perseguire per il futuro come recitano le citate Linee Guide a pag. 13. Si è operati con un criterio che, almeno per questanno (che è lultimo di questo Nucleo) mette a confronto le criticità esposte nel capitolo della relazione AVA 2014 (relativo al 2013) Indicazioni e Raccomandazioni con quelle inserite in questo capitolo Raccomandazioni e suggerimenti del 2015 (relativo al 2014). Dal confronto con la relazione del 2014 si evidenziano criticità e miglioramenti. Suddividiamo, come lanno scorso, in tre capitoletti le nostre osservazioni:

13 1_Il futuro, cioè le osservazioni sullandamento delle iscrizioni al primo anno dei vari corsi di studio; 2_Lefficienza, cioè osservazioni su alcuni aspetti del percorso formativo; 3_Lottimizzazione, cioè osservazioni sul rapporto qualità/quantità dei corsi di studio. Si fa notare che le tabelle da noi elaborate e per noi particolarmente significative, non potendosi inserire in allegato in questa parte, come l'anno scorso, sono inserite nel capitolo 2.Qualità della formazione a livello di Ateneo. 1_Il futuro Il futuro prossimo, a breve termine, dei Dipartimenti, e quindi dellateneo, per quanto riguarda la didattica nei prossimi anni (da un anno per le magistrali, a due anni per le triennali, a quattro anni per i cicli unici), è determinato dagli iscritti al primo anno di ogni anno accademico. Fotografia destinata, nel tempo, a peggiorare perché sono più probabili gli abbandoni che le nuove acquisizioni. Abbiamo elaborato la Tabella 1_Andamento degli iscritti al 1 anno (immatricolati + iscritti), svolta a partire dallanno accademico dalla quale si deduce: a) Su 17 corsi di studio (lanno scorso erano 16) nove hanno un incremento di iscrizioni rispetto allanno precedente, con un dato migliorato rispetto ai cinque dellanno precedente; b) La ripresa, molto evidente del 70%, rispetto al calo percentuale molto alto dellanno scorso, del Corso di studio in LM4_Architettura a c.u.; la ripresa del 25% di iscritti di LM23_Ingegneria civile; la sostanziale tenuta degli iscritti in LM27_Ingegneria informatica che lanno scorso erano in calo; ed infine una leggera ripresa degli iscritti in LM29_Ingegneria elettronica; c) La ripresa degli iscritti al Corso di studio LM29_Ingegneria elettronica dopo anni di calo; d) Landamento negli ultimi quattro anni accademici sempre decrescente degli iscritti al Corso di studio LM27_Ingegneria Informatica che però si è arrestato ed è aumentato di una unità nellanno scorso; e) La conferma dellandamento decrescente, per tutti e sei gli ultimi anni, ma con numeri sempre molto alti, delle iscrizioni alla LMG/01_Giurisprudenza; f) Rispetto al requisito dellallegato D_numerosità minima, della legge 47/2013, la LM4_Architettura-Restauro ha portato a 20 studenti il numero degli iscritti; g) Rispetto al requisito dellallegato D_numerosità massima, della legge 47/2013, la L25_Scienze agrarie, la L26_Scienze Alimentari e la LMG/01 Giurisprudenza superano la soglia della numerosità massima; h) I dipartimenti DARTE e PAU, che hanno in comune il percorso che conduce alla stessa figura professionale dellarchitetto A, hanno aumentato il numero di iscritti al primo anno: il DARTE 120 (rispetto a 68 dellanno scorso) sul ciclo unico ed il PAU 74 (rispetto a 23 dellanno scorso) al primo anno della triennale e 20 (rispetto a 5 dellanno scorso) al primo anno della magistrale; i) Agraria, rispetto allanno scorso, diminuisce gli iscritti complessivi alla triennale e aumenta quelli alla magistrale, ma di poco; l) La triennale in L17 del PAU, rispetto allanno scorso, ha più che triplicato i propri iscritti; m) La L25 Scienze forestali ed ambientali, la L26 Scienze e Tecnologie alimentari la LM69 Scienze e tecnologie alimentari, la L33 Scienze e economiche, la LM/G01 Giurisprudenza, la L7 Ingegneria civile ambientale e la L8 Ingegneria dellinformazione perdono immatricolati al primo anno, in qualche caso in modo significativo. LAteneo, complessivamente, è passato da immatricolati-iscritti del , a immatricolati-iscritti del , perdendo 14 studenti, pari a poco più del 10%, percentuale inferiore alle perdite dei precedenti tre anni accademici. 2_Lefficienza della didattica E sicuramente positivo rilevare che negli ultimi dieci anni il numero dei laureati è cresciuto sino ad arrivare a poco più di mille nel 2013, rispetto ad un dato abbastanza costante, negli ultimi tredici anni, di circa studenti iscritti (in corso e fuori corso) ad anno. Se guardiamo alla Tabella 2_1_ Numero dei laureati divisi per facoltà ed alla Tabella 2_2_Numero dei laureati divisi per Dipartimento, facendo attenzione alla non perfetta corrispondenza nel passaggio da facoltà a dipartimento, il numero dei laureati delle triennali, nel loro insieme, del 2013 rispetto allanno precedente, registra la conferma di un aumento per Agraria e invece una diminuizione per Economia. Osserviamo che per i laureati delle specialistiche, sommati alle magistrali, si registra un aumento per quelle di Agraria ed una diminuizione per quelle di Ingegneria. Ingegneria registra anche un calo dei laureati nelle triennali rispetto allanno scorso. Osserviamo anche che per i due corsi a ciclo unico di Giurisprudenza ed Architettura si registra un aumento notevole dei laureati, come lanno precedente. Abbiamo elaborato una Tabella 3_1_Percentuale laureati in corso, 1 f.c, 2 f.c. per facoltà ed una Tabella 3_2_Percentuale laureati in corso, 1 f.c, 2 f.c. per dipartimento, escludendo gli anni fuori corso successivi, riferita agli ultimi quattro anni solari (secondo lelaborazione dei dati di Almalaura). Da questa tabella è possibile far emergere alcune riflessioni che potrebbero portare a delle azioni migliorative di Ateneo per ciascun Dipartimento. Il dato più rilevante che emerge è quello dei laureati triennali in corso, dato che per tutto lateneo è della percentuale dell11,5%, contro un valore medio italiano che è del 39%, per il 2012: nel 2013 questa percentuale è lievemente migliorata al 12,6%. Ma anche per i laureati delle specialistiche/magistrali il confronto è negativo, il 22,3% degli studenti si laurea in corso a Reggio Calabria contro il 48% mediamente degli atenei italiani: nel 2013 questa percentuale è migliorata al 28,6%. Solo per i laureati del 2012 nei corsi di studio a ciclo unico il dato di Reggio Calabria del 31% degli studenti laureati in corso, è vicino a quello del 34% italiano: nel 2013 questa percentuale è peggiorata scendendo al 28,6%. Anche al primo anno fuori corso le percentuali di laureati di Reggio Calabria nella tre categorie, triennali, specialistiche-magistrali e ciclo unico, sono il 19,5%, 36,5%, 21,8% contro quelle italiane medie che sono rispettivamente 64%, 81%, 58%: nel 2013 queste percentuali sono rispettivamente: 22,1%, 31,3%, 28,6%. Sempre dati presi dalle indagine Almalaura e dai loro report. Ciò significa che nellateneo Reggio ci si laurea in misura preponderante oltre il 2 anno fuori corso. Unaltra riflessione va fatta sulla qualità dellofferta didattica. Sono da evitare, perché terreni piuttosto scivolosi, delle valutazioni che si possono ricavare sia dai risultati della abilitazione scientifica nazionale, che da quelli relative alla valutazione della qualità della ricerca. Pur se strumenti che hanno e avranno effetti precisi sia in termini di promozione di carriera che di assegnazione di fondi. In termini molto generici e generali, ed in presenza di una condizione economica di grande contrazione di risorse degli ultimi anni, valutando soltanto col buon senso, piuttosto che la quantità, cioè la molteplicità dei corsi di studio, sarebbe preferibile la qualità, cioè la contrazione dei corsi di studio. Questo Nucleo nelle Indicazioni e Raccomandazioni contenute nella Relazione annuale della didattica del 2013, a cui si rimanda, aveva fatto emergere qualche criticità. Comunque il Nucleo non intende la contrazione eventuale di corsi di studio come mortificazione, bensì come aumento della qualità intesa come disponibilità e ricchezza dei docenti per le materie di base e caratterizzanti di ciascun corso di studio; di disponibilità di aule, aule attrezzate, laboratori, biblioteche per gli studenti; di concentrazione delle risorse, sia per la didattica che per la ricerca, per poche iniziative, ma di livello. Nella relazione dellanno scorso, relativa al 2013, scrivevamo: col decreto n 1051, il 20 dicembre 2013, si sono ripartiti i fondi di finanziamento ordinario (FFO) delle università statali per lanno 2013, che come è noto, secondo lallegato 1 e 2 del medesimo decreto, divide i fondi in percentuale del 34% per la didattica e del 66% per la ricerca. Gli aspetti economici interessano didattica e ricerca in quanto queste quote vengono suddivise secondo criteri ed indicatori premiali della qualità dellofferta formativa e dei risultati dei processi formativi e secondo la qualità della ricerca scientifica. Quindi tutta la filiera della assicurazione della qualità della didattica e della ricerca interna agli Atenei è coinvolta: Commissioni paritetiche, Presidi della qualità e Nucleo di valutazione. Questi organi devono interessarsi e occuparsi, e quindi migliorare i risultati di Ateneo, di questi criteri che ricordiamo sono: 1_Per i fondi destinati alla didattica:

14 A1_Percentuale di studenti iscritti regolari nella.a. 2011/2012 che abbiano conseguito almeno 12 crediti nel 2012 (quindi un minimo di crediti conseguito al primo anno di studi); A2_Rapporto tra CFU effettivamente acquisiti nel 2012 e CFU previsti per gli studenti iscritti nella.a.2011/2012 (quindi ancora per gli studenti del primo anno quanti crediti hanno conseguito rispetto a quelli previsti dal manifesto degli studi al primo anno). 2_Per i fondi destinati alla ricerca: B1_Risultati della VQR in relazione allindicatore finale di struttura IRFS1; B2_Qualità della produzione scientifica dei soggetti reclutati nel periodo come risultante dellindicatore IRAS3. Sempre in ambito di fondi da destinare allateneo e di incentivazione economica, messa in relazione a prestazioni di qualità, e quindi ancora una volta a promozione della qualità e dimensionamento sostenibile del sistema universitario si rammenta tutto il contenuto dellart. 2_Linee guida e Obiettivi di sistema del decreto n 827 del 15 ottobre 2013, pubblicato il 10 gennaio 2014, sulla Definizione delle linee generali di indirizzo della programmazione delle università per il triennio Questanno, in relazione al 2014, con il Decreto Ministeriale 4 novembre 2014 n. 815, il MIUR ha definito i criteri di Ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università per lanno Le novità hanno riguardato sia gli interventi sulla quota base del FFO sia le assegnazioni destinate per le finalità premiali. In particolare, per lanno 2014, le risorse complessivamente disponibili (pari ad , a fronte dei disponibili per il 2013), fatte salve le assegnazioni di routine (obbligazioni relative a precedenti esercizi, assegnazioni determinate da specifiche disposizioni legislative, consorzi, ecc), vengono ripartite tra le Università come segue: _Quota base: a) 20% in proporzione al peso di ciascuna università come risultante dal modello del Costo standard di formazione per studente in corso; b) 80% in proporzione al peso di ciascuna università. _Quota premiale (pari a circa il 18% del totale delle risorse disponibili, a fronte del 13.5% del 2013): a) 70% in base ai risultati conseguiti nella Valutazione della qualità della ricerca (VQR ); b) 20% in base alla Valutazione delle politiche di reclutamento; c) 10% in base ai risultati della didattica con specifico riferimento alla componente internazionale. Lindicatore a) è coincidente con i risultati della VQR in relazione allindicatore finale di struttura IRFS1 di cui al Rapporto finale ANVUR del 30 giugno 2013 determinato secondo quanto previsto alla Sezione LIRFS1 è determinato al netto del parametro IRAS3 il cui peso va ad incrementare il peso del parametro IRAS1. Lindicatore b) è coincidente con la qualità della produzione scientifica dei soggetti reclutati (inclusi i passaggi di ruolo interni) da ciascun ateneo nel periodo come risultante dallindicatore IRAS3 (qualità della produzione scientifica) determinato secondo quanto previsto alla Sezione del Rapporto finale ANVUR del 30 giugno Lindicatore c) è coincidente il valore medio del peso sul sistema dei seguenti indicatori: _Numero studenti in mobilità ERASMUS in ingresso, a.a. 2012/13; _Numero studenti in mobilità ERASMUS in uscita, a.a. 2012/13; _CFU conseguiti all'estero nella.a. 2012/13 dagli studenti iscritti entro la durata normale del corso di studi; _Numero di laureati dellanno solare 2013 entro la durata normale del corso di studi che hanno acquisito almeno 9 CFU allestero. Come è evidente dalle regole di ripartizione sopradescritte, a decorrere dallanno 2014, viene inserita per la prima volta la variabile del costo standard per studente che incide nella misura del 20% (tendente a crescere per gli anni successivi) nella distribuzione della quota base del FFO. Cambiano le regole di ripartizione anche in riferimento alla quota premiale sul versante della didattica rispetto alla quale vengono presi in considerazione solo indicatori di internazionalizzazione mentre quelli per così dire interni (rapporto tra CFU acquisiti e previsti, n studenti iscritti con almeno 12 CFU ecc) sono ininfluenti rispetto alla ripartizione della quota premiale. _Quota perequativa: (pari a circa l1.5% del totale delle risorse disponibili, come per il 2013), destinata a ricondurre lentità del FFO 2014 di ogni università entro la soglia minima del -3,5% rispetto al FFO Dai vari allegati A del quarto capitolo di questa relazione AVA Questionario mobilità internazionale degli studenti, e dalle Tabelle 5, che abbiamo elaborato rispetto allandamento degli ultimi tre anni, si evincono chiaramente le difficoltà, e non poteva essere diversamente considerando il contesto socio-economico, sia di una internazionalizzazione delle varie figure, sia in entrata che in uscita. Probabilmente si può tentare, realisticamente, di migliorare il dato degli studenti, neolaureati e dottorandi in uscita con esperienze all'estero, piuttosto che ipotizzare una attrattività internazionale improbabile dell'ateneo. Questo Nucleo raccomanda e suggerisce, a tutti i responsabili di Ateneo e di Dipartimento, di prestare attenzione ai nuovi criteri di ripartizione dei fondi ed alle modalità possibili per migliorare le prestazioni complessive dellateneo, pur nella assoluta convinzione che le politiche di Ateneo non devono e non possono solo perseguire obiettivi di confronto nazionale o internazionale, ma misurarsi e qualificarsi, anche, con condizioni di contesto. 3_Ottimizzazione Lanno scorso scrivevamo che in data 6 febbraio 2014 i rettori degli Atenei di Reggio Calabria e di Messina hanno inviato una nota relativa proprio al decreto sopra menzionato, 827/2013, in cui si esprime lintenzione di collaborare attorno a due aspetti: quello della ricerca e quello della didattica per incrementare la qualità e la capacità di attrazione dei due Atenei e quello dei servizi per migliorare lazione di supporto. Il 16/VI/2015, questo nucleo apprende che tali protocolli vanno sviluppandosi positivamente. Questo Nucleo nella precedente seduta del gennaio 2014, al punto 4_Sostenibilità Offerta Formativa , ha posto lattenzione, nel punto d), e nel relativo Allegato 4, sulla necessità di risolvere alcune questioni di qualità dellesistente e di progettualità per il futuro attraverso una collaborazione tra i due Atenei dello Stretto. Sempre questo Nucleo in occasione della Relazione Annuale della didattica del 2013, approvata nella seduta del 3 giugno 2013, riporta nel capitolo Indicazioni e Raccomandazioni, alcune criticità relative ai dipartimenti di Giurisprudenza ed Ingegneria e suggerisce già in quella sede delle possibilità di sinergie con gli Atenei vicini. Qualità dellesistente può significare ottimizzazione della qualità degli insegnamenti e dei servizi; che significa non solo lavorare con le classi di studio analoghe, nei due atenei, di Ingegneria, Giurisprudenza ed Economia, ma anche coinvolgere Architettura (nelle due divisioni attuali), considerando che a Messina esiste un Corso di studio in L7-L23_Ingegneria civile e dei sistemi edilizi che prosegue con una magistrale in LM24_Ingegneria Edile per il Recupero, certamente affine, almeno negli scopi, ad una LM4_Architettura-Restauro presente a Reggio (vedi Tabella 4). Se invece pensiamo ad un futuro a breve termine, non si può non collegare le due proposte per il di nuovi corsi di studio in L9_Ingegneria Industriale ed LM23_Ingegneria civile-trasporti, non attivati dal nostro Ateneo, ma su cui ha espresso un parere favorevole questo nucleo sulla base del rispetto dei requisiti di accreditamento (vedi larticolo 8, comma 4 del DL 19/2012) con la possibilità di trovare applicazione e futuro in una strategia congiunta con lateneo di Messina dove queste due classi di laurea sono presenti.

15 A questo proposito non si può non richiamare quanto espressamente detto dal decreto citato 827/2013 che allarticolo 2, 3 capitolo, al punto III_Riassetto dellofferta formativa recita: a) accorpamento o eliminazione di corsi di laurea e di laurea magistrale su base regionale, macro regionale o nazionale in funzione della domanda, della sostenibilità e degli sbocchi occupazionali; b) riduzione del numero dei corsi di laurea e di laurea magistrale attivati presso sedi universitarie decentrate non sorretti da adeguati standard di sostenibilità finanziaria, numerosità di studenti, requisiti di docenza, delle infrastrutture e di qualità della didattica e della ricerca; c) trasformazione o soppressione di corsi di laurea con contestuale attivazione di corsi ITS (Istruzione tecnica superiore) affini. La Tabella 4 mette a confronto classi di studio uguali o affini nei due Atenei di Messina e Reggio Calabria, e li mette a confronto rispetto alle immatricolazioni degli ultimi cinque anni accademici. Crediamo che se si vuole perseguire, non leccellenza accademica che ci sembra termine esagerato se confrontato a termini globali dellistruzione universitaria nel mondo, ma piuttosto significativi miglioramenti di strutture e di conoscenze di base, sia necessario unire le due obiettive debolezze dello Stretto, piuttosto che metterle in competizione ravvicinata, piuttosto organizzando strategie e sinergie molto più profonde ed articolate. A tal proposito, in data 16/VI/2015 apprendiamo che da protocollo di intesa tra lateneo di Messina e quello di Reggio Calabria, lateneo di Messina ha disattivato la Laurea Magistrale LM 29 in Ingegneria Elettronica, presente anche nellateneo di Reggio Calabria, eliminando il doppione esistente tra Atenei vicinissimi. LAteneo di Messina ha anche disattivato la Laurea Magistrale LM 53 in Ingegneria dei Materiali non presente nellateneo di Reggio Calabria. Questo Nucleo auspica che questo virtuoso comportamento, pur se difficile e complesso, porti ad altri frutti.

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