Saperi disciplinari e competenze. di Giuseppe Bertagna

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Saperi disciplinari e competenze. di Giuseppe Bertagna"

Fabiola Zani
5 anni fa
Visualizzazioni

1 Saperi disciplinari e competenze di Giuseppe Bertagna

2 CONCEZIONE DI COMPETENZA COMPETENZA Riconducibile a un EXEMPLAR Riconducibile a un EXEMPLUM La competenza è concepita come un OGGETTO La competenza è concepita come un SOGGETTO

3 Competenza come EXEMPLAR È QUALCOSA Che sta fuori di noi, che è già esistente, che troviamo già fatto. In questa concezione l'esemplare sarebbe soltanto lo skopòs a cui mirare, il bersaglio da raggiungere, posto fuori di noi. È UN INSIEME EMPIRICO FORMALIZZABILE Tutti lo possono vedere, toccare, sentire, misurare, pesare, ordinare per grandezza... ed è riproducibile in tutte le sue componenti. HA UN PREZZO E' valutabile a livello quantitativo e gli si può attribuire un valore standard ( es.: con i voti a scuola). In quanto ha un prezzo origina una gerarchia.

4 Competenza come EXEMPLUM È SEMPRE QUALCUNO E' un qualcuno, un chi, un soggetto come ciascuno di noi, un essere umano. Ha un'identità soggettiva che che si costruisce e si riconosce nella relazione con tutto ciò che è altro da sè ( oggetti,ideali trovati nella cultura come ad esempio informazioni, conoscenze, abilità, teorie... ma anche altri soggetti) NON È MAI FORMALIZZABILE c'è qualcosa di inaccessibile, di intraducibile in ciascun exemplum, non si può standardizzare NON HA UN PREZZO E' dignità, non gli si può attribuire un valore quantitativo ma solo qualitativo. Questo però non significa che non può essere valutabile.

5 TALI COMPETENZE POSSONO ESSERE INSEGNATE? SI NO La competenza come EXEMPLAR è insegnabile in quanto ad essa possiamo attribuire un valore quantitativo e se ne può programmare la successione logica e didattico-cronologica in quanto concerne oggetti scomponibili e ricomponibili a piacimento La competenza come EXEMPLUM non è insegnabile in quanto ad essa non possiamo attribuire un valore quantitativo, non può essere programmata ma si mostra in situazione, è meno scomponibile e ricomponibile a piacimento. Sfugge riflessivamente a chi la dimostra perfino mentre la dimostra.

6 TALI COMPETENZE POSSONO ESSERE INSEGNATE? FICHTE aveva già ben colto questo problema parlando della «dottrina della scienza». Rilevava che essa «non è affatto oggetto del Sapere. Di essa si fa un oggetto soltanto per chi non la possiede ancora solo per costui la si espone in parole». Tuttavia, «chi l ha, costui, in quanto guarda soltanto se stesso, non parla più di essa, ma la vive, la fa, e l esercita. Precisamente non la si ha, ma la si è, e nessuno la possiede finché egli stesso non si sia trasformato in essa» KIERKEGARD Dice che non sono i contenuti della competenza, i pezzi del puzzle che la comporrebbero e che si tratterebbe di far condividere nei tempi e nei modo opportuni a chi non è competente. Ciò che ritiene decisivo è «l essere competenti». Essendo l'una come oggetto e l'altra come soggetto esse non posso essere comunicate allo stesso modo. DEWEY se perfino ciò che è mera informazione o sapere (conoscenza) o sapere del fare, sapere come fare qualcosa (abilità), non è possibile trasmetterlo come oggetto se non è, a pieno titolo, soggetto in chi lo trasmette e se non diventa soggetto in chi lo riceve, non lasciando più nessuna distanza tra informazione, conoscenza, abilità e sé, si può immaginare quanto la regola debba valere per la competenza.

7 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE La competenza come exemplar è certificabile in quanto ad essa è possibile attribuire un elemento quantitativo ( voto, livello...) Il problema nasce quando vogliamo certificare la competenza come exemplum in quanto essa non è certificabile in termini qualitativi ma solo in termini descrittivi, narrativi, qualitativi e per questo non è misurabile.

Documenti analoghi

Alcune definizioni...

Alcune definizioni... Da Bertagna G., Triani P. (2013), Dizionario di didattica, La scuola, Brescia CURRICOLO DISCIPLINA DI STUDIO (a cura di Daniela Maccario) CURRICOLO: definizione e distinzioni concettuali