Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico. Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI
|
|
- Camilla Bruno
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI
2 CHE COS È L INTENZIONALITÀ? Definizione (L universale di Filosofia Le Garzantine) Il riferimento interno di un atto o uno stato mentale a un determinato oggetto Storia etimologica e semantica molto lunga e complessa Oggi Intenzionalità come espressione riassuntiva in quanto impiegata per riferirsi a quattro significati (intrecciati, ma concettualmente distinguibili, tanto da poter parlare di quattro differenti regioni della più ampia intenzionalità umana)
3 I QUATTRO SIGNIFICATI DELL INTENZIONALITÀ 1. Intenzionalità come DIREZIONE (o relazione) 2. Intenzionalità come RAPPRESENTAZIONE ed ESECUZIONE DI INTENZIONI 3. Intenzionalità come ANALISI FORMALE DELLE RAPPRESENTAZIONI 4. Intenzionalità come COSCIENZA, AUTOCOSCIENZA
4 INTENZIONALITA COME DIREZIONE (o RELAZIONE) Brentano: L intenzionalità è direzione verso un oggetto, poiché ogni fenomeno psichico implica la presenza di un oggetto che sarà percepito, desiderato, ecc L intenzionalità è la caratteristica originaria degli stati mentali che li mette in relazione con oggetti diversi (cit. Bertagna p. 96) Problema: il contenuto che noi diamo all oggetto intenzionato, è indipendente dagli oggetti fisici che sono fuori dalla nostra mente?
5 INTENZIONALITA COME RAPPRESENTAZIONE ED ESECUZIONE DI INTUIZIONI Se l intenzionalità è direzione verso un oggetto, questa direzione implica un movimento Livello biologico Nel cervello umano esistono diverse aree che si occupano del movimento: - area prefrontale (decisione dello scopo del movimento) - area premotoria (pianificazione dell esecuzione per raggiungere quello scopo) - area motoria (esecuzione concreta del programma pianificato)
6 INTENZIONALITA COME RAPPRESENTAZIONE ED ESECUZIONE DI INTUIZIONI Cosa ricaviamo da quello che i neurofisiologi affermano? Importanza dello skopòs (in greco: l oggetto su si fissano gli occhi ; dunque il traguardo, la meta) È come, perciò, se il movimento umano si attivasse solo in presenza di una precisa rappresentazione del traguardo che è chiamato a raggiungere (la sua intenzione, il suo scopo).
7 INTENZIONALITA COME RAPPRESENTAZIONE ED ESECUZIONE DI INTUIZIONI Tale rappresentazione può essere: Precisa, ma inconsapevole (es: togliere la mano dal fuoco) Precisa, ma del tutto consapevole (es: abbraccio) In entrambi i casi, i nostri movimenti sono regolati dai vincoli fisici imposti dall ambiente e dal nostro stesso corpo
8 INTENZIONALITA COME RAPPRESENTAZIONE ED ESECUZIONE DI INTUIZIONI Problema: il movimento è un effetto dei neuroni delle diverse aree cerebrali oppure è la causa dell attivazione dei neuroni? 1. Si può riconoscere ai neuroni la funzione di causa delle intenzioni per quei movimenti che stanno sotto la soglia dell accorgersi e che appartengono alla sfera degli automatismi viscerali
9 INTENZIONALITA COME RAPPRESENTAZIONE ED ESECUZIONE DI INTUIZIONI 2. È molto difficile se non impossibile che l automatismo si abbia per quei movimenti che stanno sopra questa soglia e che sono deliberati da ciascuno di noi per scelta per due ragioni: - perché accorgersi di un movimento inconsapevole è già in un qualche modo un essere consapevoli di quel movimento; - perché possiamo, da una parte, inibire volontariamente e usare ad altri scopi movimenti automatici inconsapevoli e, dall altra, attribuire l esistenza di questi movimenti inconsapevoli ad un intenzionalità teleologica superiore
10 INTENZIONALITA COME RAPPRESENTAZIONE ED ESECUZIONE DI INTUIZIONI Oltre i neuroni Nell uomo (unico tra tutti gli animali) si manifesta la capacità di: Rappresentarsi mentalmente scopi da realizzare e modi diversi per realizzarli; Scegliere tra scopi diversi e realizzarli (prescindendo anche dai condizionamenti operanti in natura) Considerare l uomo solo a livello biologico = forma di riduzionismo ontologico
11 INTENZIONALITA COME ANALISI FORMALE DELLE RAPPRESENTAZIONI Livello biologico L uomo è attrezzato per due generi di operazioni: 1. Motoria (seconda regione dell intenzionalità) 2. Formale e rappresentativa (assume i concetti concepiti nella precedente operazione oppure prodotti per combinazione di precedenti e li analizza per giudicarli) L intenzionalità umana non si manifesta solo come direzione degli atti psichici (1), ma sia che si rappresenti scopi per movimenti a cui dà seguito sia che rifletta in maniera formale su tali scopi motori (2), essa si palesa come fenomeno che ha a che fare con una specie di oggetti che sono mentali alla doppia potenza, pensieri di pensieri (3)
12 INTENZIONALITA COME ANALISI FORMALE DELLE RAPPRESENTAZIONI La scoperta dell obbligazione: L intenzionalità è anche la scoperta che il pensabile non è meno reale del sensibile e che, in questa sua realtà, non solo non annulla il sensibile, ma lo modella, gli si può imporre dall esterno, ob-ligandolo ( legandolo da fuori ) Sensibile e sovrasensibile non si contrappongono, al contrario, sono regola l uno dell altro pura forma: pensare qualcosa che non abbia più in sé i residui dell empirico e del sentimentale, ma chi vive nell esperienza e nel sentimento come gli uomini non può immaginare di poter giungere al puro spirito
13 INTENZIONALITA COME ANALISI FORMALE DELLE RAPPRESENTAZIONI L incontro fra sensibile e soprasensibile avviene sul piano morale (quando ci chiediamo se ciò che abbiamo fatto è ciò che sarebbe stato bene fare) sul piano estetico (quando esprimiamo le ragioni del nostro giudizio estetico) sul piano tecnico (quando sentiamo l esigenza di costruire qualcosa secondo il nostro modello mentale)
14 INTENZIONALITA COME COSCIENZA E AUTOCOSCIENZA La quarta regione dell intenzionalità è sia causa che risultato delle tre regioni precedenti: La coscienza è il luogo in cui gli atti psichici umani, la processualità teleologica, il giudizio sulle forme mentali in rapporto all esperienza si rendono possibili e si unificano Intenzionalità come coscienza aperta a - al continuo guardare in una direzione - a continui scopi e mezzi per realizzarli - alle continue rappresentazioni formali dell esperienza e delle rappresentazioni stesse
15 INTENZIONALITA COME COSCIENZA E AUTOCOSCIENZA L intenzionalità, dunque, esige: - un soggetto - un oggetto oggetto che non si può dare se non con la direzione, il senso, l ordine e il giudizio colto dal soggetto stesso L oggetto è sempre co-originario al soggetto (coscienza, corpo e mondo sempre insieme come e in quanto coscienza del corpo e del mondo, sebbene essa non sia riducibile agli altri due)
16 INTENZIONALITA COME COSCIENZA E AUTOCOSCIENZA Tuttavia questa dimensione co-originaria si rivela non solo come coscienza di qualcosa, ma soprattutto quando l oggetto della coscienza è la coscienza stessa Autocoscienza = la coscienza che prende se stessa, come coscienza del corpo e del mondo, a proprio oggetto
17 INTENZIONALITA COME COSCIENZA E AUTOCOSCIENZA La coscienza della coscienza non può cogliere interamente se stessa (deve operare una selezione tra oggetti potenzialmente infiniti) intenzionalità come direzione Può però far diminuire un eventuale distanza fra il suo essere e il suo dover essere intenzionalità della coscienza come teleologia e come analisi formale della coscienza Soggetto (auto-coscienza) e oggetto (coscienza) generano una spirale senza soluzione di continuità.
18 Concludendo: INTENZIONALITA COME COSCIENZA E AUTOCOSCIENZA La coscienza guardata non si può dare e manifestarsi se non a volta a volta con una direzione, un intenzione, un senso e un ordine. Non conta, come non pochi hanno anche pensato nella storia, che la coscienza degli uomini possa essere comune a tutti e perfino pre-esistere a ciascuno di essi o esistere come entità anche fuori da ogni essere umano, per possederli solo temporalmente, mentre vivono, e poi tornare a se stessa, quando muoiono. Quando però la coscienza è coscienza di sé, allora si presenta talmente individua e specifica da non ammettere che ne possa esistere un altra uguale o che possa coincidere con un autocoscienza universale
19 CONCLUSIONI Problema Origine dell intenzionalità Molti sostengono la teoria di una provenienza solamente fisio-psichicobiologica - Nietzsche - Crick - Pinker Altri scienziati e filosofi sono persuasi che non si possa spiegare scientificamente la nostra coscienza razionale. E sarebbero per ora impossibili risposte chiare e condivise (carattere irriducibilmente misterioso dell intenzionalità)
20 CONCLUSIONI Altri autori restano convinti, con buoni argomenti, anche senza entrare in un ottica di fede, che le ragioni dell intenzionalità abbiano caratteristiche così eccezionali e qualitativamente diverse da qualsiasi altra manifestazione umana di matrice materiale, pur dandosi in e attraverso la materia, da esigere una spiegazione ultrasensibile di sé, ovvero trascendente. Nonostante le diverse opinioni e teorie, è indubitabile che L INTENZIONALITA SI COLLOCA AL CULMINE DELLE MANIFESTAZIONI DELLA VITA UMANA, ESSENDONE SUA PERFEZIONE E SUA CONDIZIONE
Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI
Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI Do1.ssa Mabel Giraldo CHE COS È L INTENZIONALITÀ? Storia e:mologica
DettagliLOCKE. Empirismo = teoria della ragione come un insieme di poteri limitati dall esperienza:
LOCKE L empirismo inglese e il suo fondatore Empirismo = teoria della ragione come un insieme di poteri limitati dall esperienza: - Fonte del processo conoscitivo - Strumento di certificazione delle tesi
DettagliInformation summary: Change management
Information summary: Change management - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi
DettagliCURRICOLO TRASVERSALE SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015-16
CURRICOLO TRASVERSALE SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015-16 Competenza n 1: Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. Utilizza la lingua italiana per comprendere semplici enunciati e raccontare esperienze
DettagliJohn Dewey (1859-1952) La rivoluzione copernicana in pedagogia
John Dewey (1859-1952) La rivoluzione copernicana in pedagogia Brevi cenni biografici John Dewey nacque il 20 ottobre 1859 a Baltimora, nel Vermont (USA), da una famiglia puritana di modeste condizioni
DettagliCurricolo di religione
Curricolo di religione Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado a) L alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO
ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA elaborato dai docenti di scuola primaria Coordinatore Ins. Laura Montecchiani Classe I creatore e Padre Scoprire che per la religione
DettagliDall educazione alla pedagogia
Giuseppe Bertagna Dall educazione alla pedagogia Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione Bergamo, ottobre 2010 CAPITOLO QUINTO Il discorso pubblico della ragione e le sue tipologie pp.
DettagliGEOGRAFIA - CLASSE PRIMA. Rappresentare graficamente gli posizione propria, di altri o di oggetti. termini adatti (sopra/sotto,
GEO - CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA Utilizza correttamente gli indicatori spaziali per muoversi consapevolmente nello spazio circostante. Individua le
DettagliRecensione MIND TIME. IL FATTORE TEMPORALE NELLA COSCIENZA.
Recensione MIND TIME. IL FATTORE TEMPORALE NELLA COSCIENZA. Raffello Cortina, Milano 2007 Benjamin Libet Il libro di Benjamin Libet ruota intorno alla problematica della relazione fra cervello ed esperienza
DettagliCORSO DI FORMAZIONE. IDENTITA ETICA DELL UOMO POLITICO alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa
CORSO DI FORMAZIONE IDENTITA ETICA DELL UOMO POLITICO alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa Organizzatori: MLAC di Roma, Comitato di Promozione Etica Onlus, 4METX srl OBIETTIVI: creare un occasione
DettagliDall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione
Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione Capitolo 5 IL DISCORSO PUBBLICO DELLA RAGIONE E LE SUE TIPOLOGIE Dott.ssa Mabel Giraldo La seconda condizione,
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO ( desunti dal POF e comuni a tutte le discipline) Promuovere lo sviluppo armonico della
DettagliIl pensiero di Norberto Bobbio nelle nostre ricerche. SMS Norberto Bobbio Torino Classe 3 D
Il pensiero di Norberto Bobbio nelle nostre ricerche SMS Norberto Bobbio Torino Classe 3 D Diritto e rovescio I ragazzi vivono immersi in alcuni diritti fondamentali della cui esistenza non si accorgono.
DettagliKant. Critica del Giudizio. A cura di Pietro Gavagnin
Kant Critica del Giudizio A cura di Pietro Gavagnin Critica della ragion Pura = visione della realtà in termini meccanicistici e deterministici; non trova spazio la libertà umana. Critica della Ragion
Dettagliimportanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali.
CLASSI PRIME Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini Scoprire nell ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre -Conoscere e farsi conoscere per
DettagliCURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di Primo Grado - RELIGIONE CATTOLICA- Classe Prima
CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Secondaria di Primo Grado - RELIGIONE CATTOLICA- Classe Prima COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZE SOCIALI
DettagliCURRICOLI SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA
CURRICOLI SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CLASSI PRIMA SECONDA E TERZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA INDICATORI DI COMPETENZA PER
DettagliTecnica e metodologia delle attività motorie adattate
Corsi di Insegnamento Università degli Studi di Verona Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle attività motorie e sportive A.A. 2006/2007 Tecnica e metodologia delle attività motorie adattate Crediti
DettagliRisarcimento danni: danno biologico di tipo psichico, danno morale, danno esistenziale
Risarcimento danni: danno biologico di tipo psichico, danno morale, danno esistenziale Sono molteplici gli eventi potenzialmente dannosi cui le persone sono quotidianamente esposte. Freud definì come traumi
DettagliPERCORSI FORMATIVI PER ADULTI. II/ Self Marketing. Associazione di volontariato RaccontarsiRaccontando
PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI II/ Self Marketing 1 Signore, insegnami ad intraprendere un nuovo inizio, a rompere gli schemi di ieri, a smettere di dire a me stesso non posso quando posso, non sono quando
Dettagli1. C. Wright Mills (1959)
LE SCIENZE SOCIALI LA SOCIOLOGIA È LO STUDIO SCIENTIFICO DEL COMPORTAMENTO SOCIALE UMANO, DELL ASSOCIAZIONE UMANA E DEL RISULTATO DELLE ATTIVITÀ SOCIALI 1. C. Wright Mills (1959) a) gli individui appartengono
DettagliAntonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. antonellamrt@gmail.
Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 Il counseling inteso come scienza che: guida l individuo
DettagliAUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi
AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi Psicologa Assistente educa1vo-culturale Specializzanda in Psicoterapia cogni1va autismo L autismo è una sindrome cerebrale complessa
DettagliPROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO CLIC SUL MONDO
PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO CLIC SUL MONDO Anno scolastico 2013-2014 Perché questo progetto? Per il semplice motivo che l amicizia rimane uno dei valori più nobili dell essere umano. L uomo è per sua
DettagliLa salute come costruzione sociale
La salute come costruzione sociale La salute è una realtà inventata, ovvero storicamente costruita e ridefinita nel corso del tempo da parte degli osservatori, tramite il loro stesso operare, rappresentare
DettagliLa nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente
La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente La chiusura dei manicomi, avvenuta nel 1996, ha determinato un apertura nei confronti delle persone affette da malattia
DettagliTutti i segreti per riconoscere la tua Anima Gemella
Tutti i segreti per riconoscere la tua Anima Gemella videocorso parte 2 "Chi è e chi non è un anima gemella: le verità nascoste e gli elementi concreti per non continuare a cadere in una relazione con
DettagliDagli OSA agli OBIETTIVI FORMATIVI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I
CLASSE I Dio creatore e Padre di tutti gli uomini. Gesù di Nazaret, l Emmanuele Dio con noi. La Chiesa, comunità dei cristiani aperta a tutti i popoli. 1) Scoprire nell ambiente i segni che richiamano
DettagliCURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO PER LE CLASSI I II III IV - V
ISTITUTO COMPRENSIVO 4 - CORPORENO CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO PER LE CLASSI I II III IV - V Anno scolastico 2015 2016 CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE 1^ Anno
DettagliIntroduzione alle macchine a stati (non definitivo)
Introduzione alle macchine a stati (non definitivo) - Introduzione Il modo migliore per affrontare un problema di automazione industriale (anche non particolarmente complesso) consiste nel dividerlo in
DettagliDEMATERIALIZZAZIONE DEI DOCUMENTI, DEI PROCESSI E DELLE RELAZIONI
Consulenza e Formazione DEMATERIALIZZAZIONE DEI DOCUMENTI, DEI PROCESSI E DELLE RELAZIONI. LA PROPOSTA DI VALORE TECNOLINK PER REALIZZARE IL MODELLO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DIGITALE TECNOLINK S.r.l.
DettagliEDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO RUSSO-RACITI Via Tindari, 52 90135 Palermo PROGRAMMAZIONE DI RELIGIONE CATTOLICA
ISTITUTO COMPRENSIVO RUSSO-RACITI Via Tindari, 52 90135 Palermo PROGRAMMAZIONE DI RELIGIONE CATTOLICA ANNO SCOLASTICO 2015 2016 Premessa L insegnamento della Religione Cattolica non si può ridurre ad una
DettagliIl processo di pianificazione: dalla conoscenza, alla decisione, all azione, alla comunicazione
Facoltà di Architettura di Palermo Corso di Laurea Magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale a.a. 201213 Collaboratori Arch. Daniele Gagliano Arch. Daniele Ronsivalle Corso di
DettagliProfilo delle competenze Competenza Chiave Discipline coinvolte
DECLNAZONE DELLE COMPETENZE Profilo delle competenze Competenza Chiave Discipline coinvolte L alunno ha padronanza della lingua italiana, Comunicazione nella taliano comprende enunciati e testi semplici
DettagliRiconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali
Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali Giorgio Ghelli 25 ottobre 2007 1 Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali Non sempre è facile indiduare le dipendenze funzionali espresse
DettagliCapitolo VII. La naturalizzazione non riduzionista di Gerald Edelman. DOI Code: 10.1285/i9788883051111p93
Capitolo VII La naturalizzazione non riduzionista di Gerald Edelman DOI Code: 10.1285/i9788883051111p93 93 94 Umano Versus non umano 7.1 La naturalizzazione non riduzionista di Gerald Edelman Attraverso
Dettaglin. 59 dicembre 2015 VERSO LA MOLTIPLICAZIONE NELLA CLASSE SECONDA PRIMARIA di Elena Maria Lucca *
VERSO LA MOLTIPLICAZIONE NELLA CLASSE SECONDA PRIMARIA di Elena Maria Lucca * L esperienza e la consapevolezza di un insegnante offrono un significativo esempio di laboratorio didattico in una classe di
DettagliAMA TE STESSO PUOI GUARIRE LA TUA VITA
AMA TE STESSO PUOI GUARIRE LA TUA VITA HEAL YOUR LIFE WORKSHOP 14/15 NOVEMBRE 2015 1 E il corso dei due giorni ideato negli anni 80 da Louise Hay per insegnare il metodo con cui lei è riuscita a guarire
DettagliL intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete. Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007
L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007 Lavorare in rete nei casi di maltrattamento e abuso: È necessario E complesso
DettagliRI-PARTIRE DALLE ROUTINE I PARTE
10 SEMINARIO NAZIONALE SUL CURRICOLO VERTICALE per una educazione alla cittadinanza Perugia Cosenza Potenza Pescara Roma Firenze Palermo Udine Bari aprile-maggio 2015 RI-PARTIRE DALLE ROUTINE I PARTE Barbara
DettagliIRC PROGETTAZIONE ANNO SCOLASTICO 2013-14 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
IRC PROGETTAZIONE ANNO SCOLASTICO 2013-14 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L alunno: è aperto alla sincera ricerca della verità; sa interrogarsi
DettagliBreve viaggio nella psicologia
Modelli di computazione affettiva e comportamentale Data: 05 Marzo 2010 Breve viaggio nella psicologia Docente: Prof. Giuseppe Boccignone Scriba: Lorenzo Genta 1 Inferire stati mentali Sintetizzando fortemente,
DettagliIL CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA
Istituto Comprensivo di Mazzano IL CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA GEOGRAFIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno si orienta nello spazio circostante e sulle
DettagliFINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliTrattate una persona come se fosse già quella che dovrebbe essere. e l aiuterete a diventare ciò che è capace di essere. (W.
Trattate una persona come se fosse già quella che dovrebbe essere e l aiuterete a diventare ciò che è capace di essere. (W.Goethe) Quello che gli altri credono di noi può influenzare l opinione che abbiamo
DettagliA.A. 2004-05. INDIRIZZO LA96 Analisi e intervento psicologico per l età adulta. Prof. Claudia Casadio
CORSO DI LOGICA E PSICOLOGIA DEL PENSIERO A.A. 2004-05 INDIRIZZO LA96 Analisi e intervento psicologico per l età adulta Prof. Claudia Casadio LINGUAGGIO E PENSIERO Le relazioni tra linguaggio e pensiero
DettagliPsicologia dello Sviluppo
Psicologia dello Sviluppo DESCRIVE i cambiamenti dell essere umano nei comportamenti e nelle competenze (motorie, percettive, sociali, emotive, comunicativo-linguistiche, cognitive) in funzione del trascorrere
DettagliLe aree dell informatica
Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2006/07 Le aree dell informatica Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE CATTOLICA (I R C)
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE CATTOLICA (I R C) ANNO SCOLASTICO 2012-2013 PROGRAMMAZIONE ANNUALE di RELIGIONE CATTOLICA (IRC) A.S. 2012/2013 L INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLA SCUOLA
DettagliNEI FRAMMENTI L INTERO
Per imparare a pensare altrimenti NEI FRAMMENTI L INTERO «Noi non vediamo le cose come sono Noi vediamo le cose come siamo» (Anaïs Nin) Alcuni malintesi sul concetto di disabilità intellettiva Si pensa
DettagliCorso. Re-Cordis. Il ricordo passa sempre dal cuore. Tecniche innovative per memorizzare efficacemente. Giuliano Mandotti
Corso Re-Cordis Il ricordo passa sempre dal cuore Tecniche innovative per memorizzare efficacemente Giuliano Mandotti COACHING - INFORMATICA - FORMAZIONE Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere
DettagliL INNOVAZIONE COMINCIA DAL PENSIERO
SERVITEC Polo Tecnologico Dalmine Associazione Centro Studi SPAZIO EUROMEDITERRANEO L INNOVAZIONE COMINCIA DAL PENSIERO Corsi di Formazione per addetti alle Tecnologie dell Industrializzazione Michelino
DettagliTECNOLOGIA E INFORMATICA
TECNOLOGIA E INFORMATICA COMPETENZE CHIAVE: competenza digitale, la competenza in campo tecnologico, imparare ad imparare, il senso di iniziativa e di imprenditorialità Traguardi per lo sviluppo delle
DettagliProgettazione annuale
SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA PORRANEO Via Porraneo, 5 21010 Cardano al Campo Varese Progettazione annuale - Anno scolastico 2014/2015 TITOLO DELLA PROGETTAZIONE COME SFONDO INTEGRATORE La mascotte di
DettagliPi greco. Notizie matematiche e curiosità su uno dei numeri più famosi. Dova Patrizia a.s. 2012/'13 1
Pi greco Notizie matematiche e curiosità su uno dei numeri più famosi. Dova Patrizia a.s. 2012/'13 1 Dova Patrizia a.s. 2012/'13 2 Il 14 marzo è il π-day (Pi greco day). Questo perché gli anglosassoni
Dettagli1 C i r c o l o D i d a t t i c o d i C a s a l n u o v o d i N a p o l i
1 C i r c o l o D i d a t t i c o d i C a s a l n u o v o d i N a p o l i A. D e C u r t i s V i a D e C u r t i s 1, 8 0 0 1 3 C a s a l n u o v o d i N a p o l i T e l. 0 8 1 8 4 2 3 2 3 9 F a x 0 8
Dettagli#chiamatelaneuro. NeuroComunicazione e NeuroMarketing
NEUROCOMUNICAZIONE Soprattutto attraverso l ausilio di alcune tecniche di neuroimaging cerebrale: PET, frsm, EEG Le precondizioni che rendono la comunicazione più efficace affondano le loro radici ne Cervello
DettagliPROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI FINALITA DEL PROTOCOLLO Il protocollo definisce le tappe di un percorso condiviso che favorisca l accoglienza, l inserimento e l integrazione dei bambini
DettagliPSICOLOGIA DELLO SPORT 13/11/2012
PSICOLOGIA DELLO SPORT 13/11/2012 La vittoria non dipende solo dalla prestanza fisica, ma anche da caratteristiche proprie dell atleta. 1925: Coleman Griffit istituisce il primo laboratorio di psicologia
Dettagliscienza. Quando si parla di scienza, il pensiero va immediatamente alla
PAPA FRANCESCO UDIENZA GENERALE Piazza San Pietro - Mercoledì, 21 maggio 2014 I doni dello Spirito Santo: 5. La Scienza Cari fratelli e sorelle, buongiorno. Oggi vorrei mettere in luce un altro dono dello
DettagliVIVERE (E INSEGNARE) SENZA OFFENDERSI. Come abitare e gestire emozioni e conflitti
VIVERE (E INSEGNARE) SENZA OFFENDERSI Come abitare e gestire emozioni e conflitti Chi ben immagina è a metà dell opera. Quando mi offendo io. Che cos è l offesa? L offesa è una sensazione fisica unita
DettagliLa fraternità si comincia ad imparare solitamente in seno alla famiglia.
In questo mio primo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, desidero rivolgere a tutti, singoli e popoli, l augurio di un esistenza colma di gioia e di speranza. Nel cuore di ogni uomo e di ogni
DettagliSCUOLA PARITARIA DELL INFANZIA BEATA VERGINE ADDOLORATA PROGRAMMAZIONE ANNUALE ISOLA DEI GRANDI
SCUOLA PARITARIA DELL INFANZIA BEATA VERGINE ADDOLORATA PROGRAMMAZIONE ANNUALE ISOLA DEI GRANDI ANNO SCOLASTICO 2014/2015 La Scuola dell Infanzia si propone come contesto di apprendimento e di sviluppo
DettagliAutoritratto con cappello
Autoritratto con cappello Arturo Checchi Leonardo Liguori Anno scolastico 2010/2011 Classe 5 D Indice 1. Schedatura opera principale= A.C., Autoritratto con cappello 2. Confronto con un opera dello stesso
DettagliGLI INDICATORI DI QUALITA DELL EDUCAZIONE AMBIENTALE
Intendenza Scolastica Italiana Ufficio processi educativi LE RISORSE DEL TERRITORIO E LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO DI SCUOLA Dobbiaco, 27 29 agosto 2008 GLI INDICATORI DI QUALITA DELL EDUCAZIONE AMBIENTALE
DettagliDurante una recente vacanza la vostra macchina fotografica
Durante una recente vacanza la vostra macchina fotografica digitale si è rotta: ora dovete comprarne una nuova. Avevate quella vecchia da soli sei mesi e non avevate nemmeno imparato a usarne tutte le
DettagliScuola dell Infanzia Statale Bruno Munari Torino. «I bambini di oggi sono gli adulti di domani.» Bruno Munari
Scuola dell Infanzia Statale Bruno Munari Torino «I bambini di oggi sono gli adulti di domani.» Bruno Munari Progetto Educativo anno scolastico 2014-2016 PREMESSA Il nostro progetto didattico ha come tematica
DettagliAristotele ARISTOTELE LA VITA E LE OPERE
Aristotele ARISTOTELE LA VITA E LE OPERE Vita ARISTOTELE NACQUE A STAGIRA NEL NORD DELLA GRECIA NEL 384 A.C. NEL 367, ALL'ETÀ DI 17 ANNI, ANDÒ AD ATENE AL FINE DI ENTRARE A FAR PARTE DELL'ACCADEMIA DI
DettagliLingua e linguaggi: dall immagine al film
Progetto Lingua e linguaggi: dall immagine al film Mestre, 19 maggio 2005 Centro Culturale Candiani Maria Luisa Faccin Quali ragioni per un curricolo di cinema e linguaggio audiovisivo a scuola? Perché
DettagliLINGUAGGI ESPRESSIVI
I.C. Baccarini di Russi Scheda progetto prevista dall art. 2 c. 6 D. 44 del 01/02/01 Da allegare al Programma Annuale Scheda per progetti POF A.S. 2015/2016 LINGUAGGI ESPRESSIVI conservare lo spirito dell'infanzia
Dettagli12 Il mercato del lavoro dei politici
INTroDUzIoNE La figura del politico e quella dell elettore sono alla base del concetto di democrazia rappresentativa. Ma chi è il politico? Ed è giusto considerare quella del politico una professione come
DettagliNUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE
NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE OSSERVARE COMPARARE CLASSIFICARE FORMULARE E VERIFICARE IPOTESI UTILIZZANDO SEMPLICI SCHEMATIZZAZIONI Relazione
DettagliApple e Tesla, ovvero la creatività predittiva dei mercati
Apple e Tesla, ovvero la creatività predittiva dei mercati Apple vale 467 USD e continua ad essere un azienda valutata dal mercato in termini di capitalizzazione come il PIL di una nazione di medie dimensioni.
DettagliPROGRAMMAZIONE EDUCATIVO- DIDATTICA A. S. 2015/2016. Scuola Infanzia Concordia. Novembre-Dicembre-Gennaio
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO- DIDATTICA A. S. 2015/2016. Scuola Infanzia Concordia Novembre-Dicembre-Gennaio La programmazione di quest anno scolastico vuole proporre agli alunni un percorso di educazione
DettagliPROGRAMMA ANNUALE: ANNO SCOLASTICO 2014-2015
PROGRAMMA ANNUALE: ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ISTITUTO: LINGUISTICO CLASSE: V MATERIA: FILOSOFIA Modulo n 1 KANT E LA FILOFOFIA CRITICA Il significato del criticismo come filosofia del limite. La Critica
DettagliCENTRO PER L AUTONOMIA E PER LA VITA INDIPENDENTE DI PERSONE DISABILI. independent L. FORMAZIONE
CENTRO PER L AUTONOMIA E PER LA VITA INDIPENDENTE DI PERSONE DISABILI independent L. FORMAZIONE VIVERE IN AUTONOMIA Ausili, domotica e servizi di supporto alle persone disabili e anziani independent L.
DettagliFemminilità e questione femminile in Cina all epoca di Internet
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA Corso di laurea specialistica in: Scienze della Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica Femminilità e questione femminile
DettagliMOVIMENTO MISSIONARIO CENACOLISTI PER CONOSCERE IL FONDATORE
MOVIMENTO MISSIONARIO CENACOLISTI PER CONOSCERE IL FONDATORE Per la santificazione. APOSTOLICA Eremo e missione: il massimo d azione. Francesco M. Vassallo Per la santificazione. APOSTOLICA APOSTOLO APOSTOLO
DettagliGETTARE I SOLDI NELLO SCARICO
GETTARE I SOLDI NELLO SCARICO Obiettivo/i: Far capire agli alunni che l acqua é una risorsa naturale limitata. Responsabilizzare gli alunni sul consumo d acqua limitandone lo spreco adottando semplici
DettagliMATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA
ALLEGATO N.8_b MATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA DESTINATARI gli studenti delle classi: terze e quarte nuovo ordinamento RISULTATI DI APPRENDIMENTO DELL OBBLIGO D ISTRUZIONE, CHIAVE EUROPEA Padroneggiare
DettagliAppunti per una riflessione critica sull'integrazione dei rifugiati
Percorsi plurimi l inserimento economico, che concerne in primo luogo il conseguimento di un autonomia economica, attraverso l accesso ad un occupazione dignitosa; l inserimento sociale, attraverso la
Dettaglicon specializzazione
CORSO DI FORMAZIONE COUNSELING OLISTICO con specializzazione STRUTTURA DEL PERCORSO è una scuola di formazione accreditata da SICOOL (Società Italiana di Counselor e Operatore Olistico). Il corso di counseling
DettagliMaria Antonietta CREA MANAGEMENT DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
1 MANAGEMENT DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Ci sono diversi modelli di mangement che differiscono per: Obiettivi Struttura organizzativa Strategie di leadership 2 TRA I MODELLI DI MANAGEMENT PIÙ IMPORTANTI
DettagliLa Ricerca sul Cervello: Le Risposte alle vostre Domande
COME SI SVILUPPA IL CERVELLO? Lo sviluppo del cervello è un processo che dura tutta la vita: è rapidissimo prima della nascita, mantiene un in generale non si interrompe mai. Durante la terza settimana
DettagliDISCIPLINA: ARTE E IMMAGINE SCUOLA PRIMARIA
DISCIPLINA: ARTE E IMMAGINE SCUOLA PRIMARIA Finalità: Attraverso il percorso formativo della disciplina, l alunno impara ad osservare, leggere, produrre mediante le immagini, facendo evolvere l esperienza
DettagliPROGETTO CONTINUITA Scuola primaria secondaria di I grado CONOSCERE I RISCHI DELLA COMUNICAZIONE
ISTITUTO SCOLASTICO L. Murialdo Via Anfiteatro Romano, 30 Albano Laziale RM PROGETTO CONTINUITA Scuola primaria secondaria di I grado CONOSCERE I RISCHI DELLA COMUNICAZIONE Diamo valore alla verità e identifichiamo
DettagliPSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE Classe di laurea 58/S Psicologia
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE Classe di laurea 58/S Psicologia Art. 1 Denominazione 1. È istituito presso l Università degli Studi di Firenze
DettagliDispense a cura del prof. Fabio Maria Pace
I.S.S. P. P. PASOLINI Milano FILOSOFIA CLASSI QUINTE - INDIRIZZO LINGUISTICO Dispense a cura del prof. Fabio Maria Pace anno scolastico 2010-2011 1 1 - KANT A) Introduzione generale al criticismo kantiano
DettagliProgrammazione educativo-didattica anno scolastico 2013-2014 MUSICA CLASSE PRIMA PRIMARIA
Istituto Maddalena di Canossa Corso Garibaldi 60-27100 Pavia Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di 1 grado Programmazione educativo-didattica anno scolastico 2013-2014 MUSICA CLASSE
DettagliProgetto DSA: Guida al metodo di studio
Progetto DSA: Guida al metodo di studio CESPD - Centro Studi e Ricerche per la Disabilità Scuola di Psicologia Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Scuola di Ingegneria Dipartimento di
DettagliCOME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali
COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali Cosa significa comunicare? Informazione A -----------> B Mittente Messaggio Destinatario Cosa significa comunicare? Comunicazione
DettagliI Comuni e lo sviluppo Sostenibile: L appello dell ASviS ai Candidati Sindaci
I Comuni e lo sviluppo Sostenibile: L appello dell ASviS ai Candidati Sindaci www.asvis.it @ AsvisItalia Il modello di sviluppo attuale non è sostenibile Siamo ad un bivio storico e la direzione che prenderemo
DettagliIL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2
IL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2 www.ani.ac Jared Blackburn, 1997 Cosa pensano dell Autismo le persone che hanno Autismo. I sintomi dell autismo possono variare ampiamente da un individuo all altro.
DettagliCAPITOLO V.2. PROGETTI, CENTRI COLLABORATIVI E NETWORK NAZIONALI DEL DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA
CAPITOLO V.2. PROGETTI, CENTRI COLLABORATIVI E NETWORK V.2.1. Progetti e Centri Collaborativi V.2.2. Quote di investimento progetti V.2.3. Master Plan Progetti V.2.4. Network Centri Collaborativi V.2
DettagliBasta un raggio di luce per dissipare mille oscurità San Francesco
ri-esco Basta un raggio di luce per dissipare mille oscurità San Francesco Guidare la propria vita Assumersi la responsabilità della propria salute Stile di vita Cervello Gh. Endocrine Sistema immunitario
DettagliPROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A. Scuola Primaria Classe 4^ - sez.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A Disciplina Religione Cattolica Ins. STRIKA LUCIANA Presentazione della classe Livello cognitivo
Dettagli