Teoria del federalismo
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- Agnella Tosi
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1 Lezione 2 Teoria del federalismo Parte seconda Due aspetti da ricordare: Le economie di scala Costo pro capite del servizio i-esimo S1 Le economie di scala Si pone attenzione ai costi di produzione dei servizi locali Si calcolano il costo pro-capite di un servizio al variare della dimensione degli enti locali, misurata dalla popolazione Si individuano generalmente curve ad U. ottima per S1 del comune Costo pro capite del servizio i-esimo S1 S2 E una teoria più articolata che fa riferimento all analogia tra l economia di un Club e un ente locale (esempio: tennis club, ospedale) ottima per S2 ottima per S1 del comune 1
2 Variabili spiegate dal modello Popolazione del club Quantità del servizio prodotta Obiettivo Massimizzare il beneficio pro-capite netto Bn = B C Pari alla differenza tra B, beneficio pro-capite C, costo pro-capite B, beneficio pro-capite B = B(N,Q) B N < B Q > B QQ < Aumenta N, maggiore congestione Aumenta Q maggiore benessere, ma con saturazione C, costo pro-capite In assenza di economie di scale C = aq/n Aumenta N, minore costo pro-capite Aumenta Q maggiori costi B,C B,C Benefici Benefici Costi Costi a N Q 2
3 Esiste un trade-off tra Max Bn = B(N,Q) C(N,Q) Q,N Si determinano i valori ottimali di N e Q Vantaggi (al margine): Maggiore Q (decrescente per saturazione) Maggiore N [condivisione dei costi] (decrescente iperbole) Svantaggi (al margine): Maggiore Q (costante a) Maggiore N [congestione] (crescente) Alcune conclusioni IL MECCANISMO ALLOCATIVO DI TIEBOUT La teoria dei club fornisce indicazioni molto generali di cui non è facile trarre implicazioni operative Le curve a U dei costi, in presenza di molteplici servizi, portano a concludere che non esista una dimensione ottima in assoluto. Vi saranno necessariamente spill-over di benefici Con riferimento all Italia, si comprende la inadeguatezza della dimensione dei comuni in Italia rispetto a queste indicazioni teoriche Un meccanismo di rivelazione delle preferenze per i beni pubblici Votare con i piedi IL MECCANISMO ALLOCATIVO DI TIEBOUT Ipotesi implicite numero ampio di autorità locali con un uno specifico mix di servizi Non ci sono economie di scala Si adotta esclusivamente il principio del beneficio Informazione completa Non ci sono costi di mobilità IL MECCANISMO ALLOCATIVO DI TIEBOUT Implicazioni poco soddisfacenti Tendenza crearsi comunità locali con autoselezione rispetto al reddito (i ricchi con i ricchi, i poveri con i poveri) Tendenze seguenti alla migrazione dei poveri nelle comunità dei ricchi Costi di transazione Oltre che aspetti equitativi perversi 3
4 HARD BUDGET CONSTRAINT L efficienza politico-amministrativa si realizza pienamente solo se esiste una corrispondenza tra funzioni da svolgere e risorse disponibili ALTRE RAGIONI DEL DECENTRAMENTO Ideologiche Politiche Organizzative Art.3 b del Trattato dell Unione del Parlamento Europeo Quadragesimo Anno (1931) Grundgesetz tedesca (art.71 e 72) La Comunità interviene..soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi..non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri e possono dunque, a motivo della dimensioni o degli effetti dell azione.., essere realizzati meglio a livello comunitario. Verticale Orizzontale Orizzontale Valorizzare le istituzioni non statali Terzo settore, Quango, le comunità spontanee, ecc. che operano allo stesso livello 4
5 RAGIONI POLITICHE Il decentramento favorisce la partecipazione politica dei cittadini consente un controllo più stretto degli amministratori da parte dei cittadini permette di tenere conto delle differenze nella composizione sociale (differenze linguistiche, etniche, ecc.) RAGIONI ORGANIZZATIVE Vantaggi delle strutture poco burocratiche Possibilità di maggiori sperimentazioni ed innovazioni nell offerta dei servizi pubblici 5
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