PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE STUDI GEOLOGICI VERIFICHE DI COMPATIBILITA' IDROGEOLOGICA

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1 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA COMUNE DI MASSERANO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE STUDI GEOLOGICI VERIFICHE DI COMPATIBILITA' IDROGEOLOGICA RELAZIONE AREE DI NUOVO INTERVENTO ELABORATO G9 Aggiornamento Settembre 2014 Brunello Maffeo - geologo Stefano Maffeo - geologo Studio associato di geologia Maffeo - Biella - Salita di Riva 3 - tel/fax

2 OGGETTO E SCOPI INDAGINE La presente relazione riporta i risultati di un'indagine geologico-tecnica attuata nelle aree situate nel territorio comunale di Masserano (Biella), interessate da una nuova destinazione urbanistica nell'ambito di Variante al PRGC. L'indagine, attuata tenendo conto di quanto indicato dalla circolare del Presidente della Giunta Regionale n.16/ure del "L.R. 5 dicembre 1977, n. 56. Le procedure, gli atti amministrativi e gli elaborati tecnici richiesti per l'approvazione degli strumenti urbanistici", ha lo scopo di predisporre l'allegato tecnico richiesto dalla L.R n. 56 (articolo 14 punto 2 b). Essa costituisce la "terza fase" degli studi geologici a corredo della pianificazione comunale, essa pertanto fa stretto riferimento agli elaborati delle fasi di analisi e di sintesi, oggetto di condivisione al tavolo tecnico interdisciplinare, dati da: G1 Relazione e schede G2 Carta dell'acclività G3 Carta geologica G4 Carta geomorfologica e dei dissesti G5 Carta geoidrologica e delle opere idrauliche G6 Carta litotecnica G7 Carta di sintesi e dell'idoneità all'utilizzazione urbanistica G8 Dati pericolosità idraulica AREE INDAGATE Sono state prese in considerazione le aree interessate da una destinazione urbanistica che può dare luogo ad una incidenza fisica sul territorio. Per esse è stata innanzitutto verificata la classe di edificabilità (elaborato G7); si è quindi attuato un esame puntuale delle condizioni geomorfologiche del sito e dell'intorno, con analisi delle possibile interazioni che potrebbero verificarsi tra gli interventi previsti ed i fattori idrogeologici, principalmente riguardo la possibilità di dinamiche idriche o gravitative e quindi per quando attiene alle problematiche d'ordine geotecnico (fondazioni). Le aree sono state quindi raggruppate in base al contesto geomorfologico predisponendo per ogni gruppo di aree con caratteristiche simili una scheda dove sono riassunte le condizioni litologiche ed idrogeologiche, con indicazioni di tipo applicativo. Nel corso dell'iter di approvazione del Piano alcune aree che erano state previste sono state stralciate sia per considerazioni urbanistiche che d'ordine geologico. SCHEDA CARATTERISTICHE AREE 1 Piana interessata dal ciglio dell incisione del T. Ostola H 2 Piana alluvionale (San Giacomo) A-B-C-D-E-L-M-N-P-Q-R-S-T-U-9 3 Dorsale in roccia Pianalto alluvionale / Superficie strutturale: - lembo di Masserano - lembo di Achino e San Vito - lembo di Rongio Inferiore Versante / Morfologia articolata SP 6 Piana di San Giacomo ed incisione del T. Ostola Autostrada "Pedemontana"

3 NORMATIVE E VINCOLI RIGUARDANTI IL TERRITORIO VINCOLO IDROGEOLOGICO Il vincolo idrogeologico di cui al R.D n interessa ampi settori del territorio in esame; in tali aree ogni intervento di modificazione del suolo è regolamento dalla L.R n.45 "Nuove norme per gli interventi da eseguire in terreni sottoposti a vincolo idrogeologico" e dalle relative norme applicative (Deliberazione Giunta Regionale sulla documentazione; Circolare del Presidente della Giunta Regionale del ). PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO Il territorio di Masserano non è interessato dalle fasce fluviali individuate dal Piano di assetto idrogeologico del bacino del fiume Po, esso non comprende aree "a rischio idrogeologico molto elevato". RISCHIO SISMICO Con Deliberazione della Giunta Regionale 19 gennaio 2010, n Aggiornamento e adeguamento dell'elenco delle zone sismiche (O.P.C.M. n. 3274/2003 e O.P.C.M. 3519/2006) il territorio comunale di Masserano è stato inserito nella zona 4. In tale zona «I nuovi edifici strategici e le nuove opere infrastrutturali importanti, compresi gli interventi sulle costruzioni esistenti, devono essere progettati con la nuova normativa». D. M La presente indagine ha carattere di indicazioni generale di pianificazione. A livello esecutivo dovranno essere seguite le richieste del D. M "Norme tecniche per le costruzioni". ACQUE PUBBLICHE E DEMANIALI Nell'ambito del territorio di Masserano sono presenti i seguenti corsi d'acqua inseriti nell'elenco delle acque pubbliche: numero d'ordine corso d'acqua confluente in 112 torrente Aostola [Ostola] torrente Cervo 114 rio Osterla torrente Ostola 116 rivo Cacciano torrente Ostola 117 rivo Busingana e Foriano [Bisingana] torrente Ostola 118 rio Garabione torrente Cervo Oltre ai precedenti risultano essere demaniali i seguenti corsi d'acqua rio del Padre rio Chieri rio Derboglia rio Scaffa rio Valle rio Alemanno Sui fianchi di tutti i corsi d'acqua pubblici e/o demaniali dovranno essere seguiti i disposti del Testo Unico di Polizia Idraulica (R.D n. 523), in particolare quanto indicato dall'art. 96 lettera f. a riguardo delle distanze di fabbricati e manufatti dagli alvei. Inoltre gli interventi ricadenti nella fascia di 10 metri dalle sponde dovranno essere compatibili con tale normativa ed accordati con autorizzazione idraulica.

4 Scheda 1 Piana interessata dal ciglio dell incisione del Torrente Ostola Area H UBICAZIONE - DESTINAZIONE URBANISTICA Settore meridionale della piana di San Giacomo al limite con il fianco sinistro dell'ampia valle percorsa dal torrente Ostola, sui fianchi della strada provinciale per Castelletto-Buronzo. La destinazione urbanistica prevista è di tipo produttivo e terziario. VINCOLI - NORMATIVE NORMATIVA GEOLOGICA PRG L area H è inserita in classe 1 ( aree prive di limitazioni all utilizzo urbanistico ). VINCOLO IDROGEOLOGICO ACQUE DEMANIALI Non presente Assenti in prossimità

5 MORFOLOGIA Porzione marginale della estesa superficie pianeggiante della Baraggia di Masserano, interessati da infrastrutture stradali e da edificazione ad uso produttivo. L'area è disposta in posizione discosta rispetto alla scarpata di terrazzo presente verso Ovest e che costituisce transizione alla piana attuale bordante il torrente Ostola. GEOLOGIA La superficie di interesse è impostata su depositi di genesi alluvionale con ghiaie e ciottoli in matrice sabbiosa, ove elementi maggiori risultano intensamente alterati. E' presente un a coltre di copertura data da limi eolici (loess) o di risedimentazione, che localmente possono giungere ad uno spessore di alcuni metri. IDROGRAFIA - ACQUE SOTTERRANEE L'area in esame è ubicata sulla pianalto in sinistra del torrente Ostola, pianalto nettamente rilevato rispetto all'attuale livello di base del reticolo idrografico e discosto dall'alveo d'incisione. La posizione morfologica non favorisce la creazione di acquiferi prossimi alla superficie. INDICAZIONI GEOLOGICO-APPLICATIVE Azione delle acque: assente. Falda freatica: nei limi costituenti il primo sottosuolo è possibile la presenza di una falda temporanea, direttamente legata al regime delle precipitazioni. Stabilità versanti: assenza di rotture di pendenza e problematiche di tale ordine. Opere di fondazione: fatta esclusione per le coltri fini superficiali i materiali sottostanti dovrebbero presentare caratteristiche geomeccaniche idonee alla posa di fondazioni dirette. Deve essere verificata puntualmente, con indagini geognostiche, lo spessore e le caratteristiche dei materiali fini superficiali. Sono comunque da evitare i materiali di riporto conseguenti a modifiche antropiche.

6 Scheda 2 Piana alluvionale (San Giacomo) Aree A-B-C-D-E-L-M-N-P-Q-R-S-T-U-9

7 UBICAZIONE - DESTINAZIONE URBANISTICA Settore nord-occidentale della piana di San Giacomo in ambito ampiamente interessato da edificazione, prevalentemente di tipi produttivo, sui fianchi della strada provinciale 142. Le destinazioni urbanistiche previste sono di tipo produttivo e terziario, eccetto che per l'area 9 che è di tipo residenziale. VINCOLI - NORMATIVE NORMATIVA GEOLOGICA PRG Tutte le aree ricadono in classe 1 ( aree prive di limitazioni all utilizzo urbanistico ) VINCOLO IDROGEOLOGICO ACQUE DEMANIALI Non presente Assenti in prossimità MORFOLOGIA Superficie subpianeggiante, con lievi ondulazioni tipiche dei settori di alta pianura del Quaternario medio. La piana si sviluppa ad un'altitudine compresa tra 260 e 240 metri in posizione rilevata rispetto al reticolato idrografico principale (torrenti Ostola e Bisingana), digradando verso SSW con pendenza dell'ordine dell'uno per cento. GEOLOGIA Sulla superficie della Baraggia si hanno depositi propri delle piane alluvionali, con elementi grossolani alterati, ghiaioso-ciottolosi in matrice sabbiosa con coltre di copertura data da limi eolici (loess) o di risedimentazione, che localmente possono giungere ad uno spessore di alcuni metri. Localmente presenza di materiali di riporto, compresi rilevati stradali. IDROGRAFIA - ACQUE SOTTERRANEE Terrazzi in sinistra del torrente Bisingana, rilevati rispetto all'attuale livello di base del reticolo idrografico e discosti dall'alveo d'incisione. Presenza di fossati di sgrondo. Acquifero freatico non superficiale, mentre nelle coperture fini possono instaurarsi acquiferi temporanei. INDICAZIONI GEOLOGICO-APPLICATIVE Azione delle acque: assente. Falda freatica: non superficiale, nei limi è possibile la presenza di una falda temporanea, direttamente legata al regime delle precipitazioni. Stabilità versanti: aree pianeggianti. Opere di fondazione: fatta esclusione per le coltri fini superficiali i materiali sottostanti dovrebbero presentare caratteristiche geomeccaniche idonee alla posa di fondazioni dirette. Deve essere verificata puntualmente, con indagini geognostiche, lo spessore e le caratteristiche dei materiali fini superficiali. Sono comunque da evitare i materiali di riporto conseguenti a modifiche antropiche.

8 Scheda 3 Area di dorsale in roccia Area 2 UBICAZIONE - DESTINAZIONE URBANISTICA Settore nord-occidentale del territorio comunale, alle pendici dei rilievi collinari più elevati, sui fianchi di strade comunali che collegano nuclei abitati di antica formazione. L'aree ha destinazione residenziale. VINCOLI - NORMATIVE NORMATIVA GEOLOGICA PRG L'area è interamente compresa nella classe 2 ( aree idonee all utilizzo urbanistico con adozione di limitati accorgimenti tecnici") VINCOLO IDROGEOLOGICO ACQUE DEMANIALI Area soggetta al vincolo Assenti in prossimità

9 MORFOLOGIA Rilievo collinare caratterizzato da dorsali con sommità subpianeggianti e versanti estesamente modellati nella fascia superiore da terrazzamenti agricoli, mentre verso il basso versanti acclivi costituiscono i fianchi di impluvi incisi dal reticolo orografico minore. L'area si sviluppa a monte della strada comunale in corrispondenza di una serie di terrazzamenti a vigneto, con presenza di accenno di impluvio sul fianco orientale. GEOLOGIA Substrato roccioso presente a limitata profondità quando non affiorante. Esso è dato da litotipi cristallini del Massiccio Granitico del Biellese; si tratta di graniti a grana medio-grossa (anche se non mancano ammassi a grana fine ed apliti) di colorazione da biancastra a rossastra. Caratteristica la coltre di alterazione (arcose) sabbionacea che può raggiungere uno spessore consistente. IDROGRAFIA - ACQUE SOTTERRANEE Al limite orientale dell'area presenza du linea di drenaggio del versante. E' possibile la venuta a giorno di acquifero freatico, comunque con deflussi di entità molto modesta. INDICAZIONI GEOLOGICO-APPLICATIVE Azione delle acque: presenza di linea di grondo delle acque meteoriche sul suo fianco orientale (condizione che non deve essere impedita a seguito degli interventi di edificazione). Falda freatica: da verificare la condizione puntuale esistente nell'area. Stabilità versanti: è necessaria una verifica puntuale delle condizioni di stabilità dei versanti a seguito degli interventi di modificazione morfologica previsti. In linea generale sono da limitare i riporti, mentre tutti gli scavi devono essere protetti da opere di sostegno, munite di efficienti drenaggi. Opere di fondazione: la roccia lapidea o il suo regolite, che si rinvengono a limitata profondità, presentano ottime caratteristiche per l'impostazione di normali strutture di fondazione di tipo diretto.

10 Scheda 4.1 Pianalto alluvionale / Superficie strutturale Lembo di Masserano Aree UBICAZIONE - DESTINAZIONE URBANISTICA Settore centrale dell'ambito collinare, in prossimità o poco ad Ovest del concentrico comunale. Le aree hanno destinazione residenziale. Si evidenzia che l'area 13 è stata notevolmente ridimensionata rispetto alla precedente previsione. VINCOLI - NORMATIVE NORMATIVA GEOLOGICA PRG Le aree sono interamente comprese nella classe 2 ( aree idonee all utilizzo urbanistico con adozione di limitati accorgimenti tecnici") VINCOLO IDROGEOLOGICO ACQUE DEMANIALI Aree soggette al vincolo Assenti in prossimità

11 MORFOLOGIA Lembi di altopiano formati da porzioni arealmente limitate, che caratterizzano il rilievo collinare compreso tra le incisioni del torrente Ostola ad Est e del torrente Osterla ad Ovest, su cui si impostano gli abitati che compongono il concentrico di Masserano. Tali superfici sono legate sia a processi di deposizione che erosivi ed in genere vi è assenza di attivi processi morfologici, fatta esclusione per le scarpate perimetrali. Le aree comprendono porzioni pianeggianti poste sulla sommità di dorsale e la fascia immediatamente sottostante dei versanti, ove in genere sono presenti terrazzamenti creati in passato per scopi agricoli. GEOLOGIA Sulle dorsali presenza di coperture, con spessori sino a 1-1,5 m, di limi eolici (loess) profondamente alterati, che celano depositi alluvionali grossolani ad elementi alterati, aventi una potenza massima di qualche metro e talora mancanti. Segue il substrato granitico verso NW e porfiritico verso SE, talora subaffiorante spostandosi verso i fianchi delle dorsali, con diffusa alterazione sabbiosa passante alla roccia litoide. Possibile presenza, in posizione intermedia tra i due complessi sopra indicati, di sabbie giallastre pliocenico-villafranchiane. IDROGRAFIA - ACQUE SOTTERRANEE Assenza di corsi d'acqua, data la posizione morfologica rilevata e facilità di sgrondo delle acque meteoriche. Acquifero freatico non superficiale. INDICAZIONI GEOLOGICO-APPLICATIVE Azione delle acque: aree non interessate da dinamica morfologica collegata a fenomeni erosivi o ad esondazioni. Buone condizioni di drenaggio superficiale. Falda freatica: acquifero non superficiale Stabilità versanti: porzioni delle aree interessano i versanti che limitano le superfici sommitali delle dorsali. E' opportuno che gli interventi edificativi si localizzino sulle porzioni pianeggianti o poco acclivi (settore superiore dell'area 5, porzione meridionale dell'area 7). E' comunque necessaria una verifica puntuale delle condizioni di stabilità dei versanti a seguito degli interventi di modificazione morfologica previsti. In linea generale sono da limitare i riporti, mentre tutti gli scavi devono essere protetti da opere di sostegno, munite di efficienti drenaggi. Opere di fondazione: fatta esclusione per le coltri fini superficiali, i materiali granulari grossolani costituenti il primo sottosuolo presentano caratteristiche idonee alla posa di fondazioni di tipo diretto.

12 Scheda 4.2 Pianalto alluvionale / Superficie strutturale Lembo di Achino e San Vito Area 15 UBICAZIONE - DESTINAZIONE URBANISTICA Dorsali pedecollinari che caratterizzano il territorio comunale nella sua parte occidentale, ove sono numerosi nuclei abitati sono disposti sulle sommità. L'area ha destinazione residenziale. VINCOLI - NORMATIVE NORMATIVA GEOLOGICA PRG Area comprese nella classe 2 ( aree idonee all utilizzo urbanistico con adozione di limitati accorgimenti tecnici") VINCOLO IDROGEOLOGICO ACQUE DEMANIALI Area soggette al vincolo Assenti in prossimità

13 MORFOLOGIA Lembi di altopiano costituenti strette dorsali allungate Nord-Sud che caratterizzano il rilievo collinare compreso tra le incisioni del torrente Ostola ad Est e del torrente Osterla ad Ovest. La dorsale più ampia si sviluppa dal concentrico di Masserano verso San Vito, mentre ad Ovest è presenza la dorsale più ristretta di Benanchietti-Achino. Tali superfici sono legate sia a processi di deposizione che erosivi ed in genere vi è assenza di attivi processi morfologici, fatta esclusione per le scarpate perimetrali. L'area è data da porzione pianeggiante posta sulla sommità di dorsale e dalla fascia immediatamente sottostante dei versanti, essa è stata in passato interessata da regolarizzazione della porzione pianeggiante, anche con riporti. GEOLOGIA Presenza di coperture, con spessori sino a 1-1,5 m, di limi eolici (loess) profondamente alterati, che celano depositi alluvionali grossolani ad elementi alterati, aventi una potenza massima di qualche metro e talora mancanti. Seguono sedimenti sabbiosi di età pliocenica poggianti direttamente sul substrato. Quest ultimo, granitico verso NW e porfiritico verso SE, si presenta talora subaffiorante spostandosi verso i fianchi delle dorsali, con diffusa alterazione sabbiosa passante alla roccia litoide. IDROGRAFIA - ACQUE SOTTERRANEE Assenza di corsi d'acqua, data la posizione morfologica rilevata dei lembi di pianalto e facilità di sgrondo delle acque meteoriche. Acquifero freatico non superficiale. INDICAZIONI GEOLOGICO-APPLICATIVE Azione delle acque: area non interessata da dinamica morfologica collegata a fenomeni erosivi o ad esondazioni. Buone condizioni di drenaggio superficiale. Falda freatica: acquifero non superficiale Stabilità versanti: porzione dell'area interessa i versanti sottostanti, in prossimità dei quali sono stati realizzati riporti. E' necessaria una verifica puntuale delle condizioni di stabilità dei versanti a seguito degli interventi di modificazione morfologica previsti. In linea generale sono da limitare i riporti, mentre tutti gli scavi devono essere protetti da opere di sostegno, munite di efficienti drenaggi. Opere di fondazione: fatta esclusione per le coltri fini superficiali, i materiali granulari grossolani costituenti il primo sottosuolo presentano caratteristiche idonee alla posa di fondazioni di tipo diretto.

14 Scheda 4.3 Pianalto alluvionale / Superficie strutturale Lembo di Rongio Area 20 UBICAZIONE - DESTINAZIONE URBANISTICA Settore nord-orientale del territorio comunale sulla dorsale collinare dove sono ubicati i due abitati di Rongio. Le aree hanno destinazione residenziale. VINCOLI - NORMATIVE NORMATIVA GEOLOGICA PRG Area interamente compresa nella classe 2 ( aree idonee all utilizzo urbanistico con adozione di limitati accorgimenti tecnici") L'area ha destinazione residenziale. VINCOLO IDROGEOLOGICO ACQUE DEMANIALI Area soggette al vincolo Assenti in prossimità

15 MORFOLOGIA Dorsale nettamente rilevata allungata Nord-Sud che separa le incisioni del torrente Ostola ad O- vest e del torrente Bisingana ad Est, su cui si impostano gli abitati di Rongio Inferiore e Superiore. Tali superfici sono legate sia a processi di deposizione che erosivi ed in genere vi è assenza di attivi processi morfologici, fatta esclusione per le scarpate perimetrali. L'area risulta di poco discoste rispetto alla dorsale principale ed è caratterizzata da un settore subpianeggiante che transige a pendii terrazzati artificialmente GEOLOGIA Presenza di coperture, con spessori sino a 1-1,5 m, di limi eolici (loess) profondamente alterati, che celano depositi alluvionali grossolani ad elementi alterati, aventi una potenza massima di qualche metro e talora mancanti. Seguono sedimenti sabbiosi di età pliocenica poggianti direttamente sul substrato porfiritico, talora subaffiorante spostandosi verso i fianchi delle dorsali, con diffusa alterazione sabbiosa passante alla roccia litoide. IDROGRAFIA - ACQUE SOTTERRANEE Assenza di corsi d'acqua, data la posizione morfologica rilevata dei lembi di pianalto e facilità di sgrondo delle acque meteoriche. Acquifero freatico non superficiale. INDICAZIONI GEOLOGICO-APPLICATIVE Azione delle acque: area non interessata da dinamica morfologica collegata a fenomeni erosivi o ad esondazioni. Buone condizioni di drenaggio superficiale. Falda freatica: acquifero non superficiale Stabilità versanti: porzioni dell'area interessa i versanti che limitano le superfici sommitali delle dorsali. E' necessaria una verifica puntuale delle condizioni di stabilità dei versanti a seguito degli interventi di modificazione morfologica previsti. In linea generale sono da limitare i riporti, mentre tutti gli scavi devono essere protetti da opere di sostegno, munite di efficienti drenaggi. Opere di fondazione: fatta esclusione per le coltri fini superficiali, i materiali granulari grossolani costituenti il primo sottosuolo presentano caratteristiche idonee alla posa di fondazioni di tipo diretto.

16 scheda 5 Versante / Morfologia articolata Aree SP UBICAZIONE - DESTINAZIONE URBANISTICA Settore centrale del territorio comunale alle pendici delle dorsali che caratterizzano la zona compresa tra il concentrico e gli abitati di Baltera e Mombello. Le aree hanno destinazione residenziale. VINCOLI - NORMATIVE NORMATIVA GEOLOGICA PRG Aree comprese nella classe 2 ( aree idonee all utilizzo urbanistico con adozione di limitati accorgimenti tecnici"), fatta eccezione per la porzione centrale dell area SP che ricade nella classe 3A ( aree nelle quali l utilizzo urbanistico non è consentito") VINCOLO IDROGEOLOGICO ACQUE DEMANIALI Aree soggette al vincolo Assenti in prossimità

17 MORFOLOGIA Rilievo collinare articolato dalle incisioni dei corsi d'acqua secondari, che determinano la presenza di dorsali subpianeggianti limitate da versanti acclivi, con stretti ed incisi fondovalle. Le aree di interesse sono ubicate su pendii in genere di limitata acclività, sempre prospicienti la rete stradale esistente. L'area 14 si sviluppa in prossimità di ampio impluvio. GEOLOGIA Presenza di coperture, con spessori sino a 1-1,5 m, di limi eolici (loess) profondamente alterati, che celano depositi alluvionali grossolani ad elementi alterati, aventi una potenza massima di qualche metro e talora mancanti. Seguono sedimenti sabbiosi di età pliocenica poggianti direttamente sul substrato. Quest ul-timo, granitico verso NW e porfiritico verso SE, si presenta talora subaffiorante, con diffusa alterazione sabbiosa passante alla roccia litoide. Per l'area 18 probabile presenza di eteropia tra depositi colluviali prevalentemente sabbiosi e alluvioni ciottolose recenti. IDROGRAFIA - ACQUE SOTTERRANEE Localmente possono aversi concentrazioni di acque di ruscellamento lungo impluvi ed avvallamenti, tale condizione è in particolare presente sul fianco occidentale dell'area 14. Possibile emergenze puntuali dell'acquifero nella fascia inferiore dei versanti. INDICAZIONI GEOLOGICO-APPLICATIVE Azione delle acque: è necessario mantenere le condizioni naturali di sgrondo, evitando alterazioni o sversamenti incontrollati che possano generare ruscellamenti concentrati. Falda freatica: da verificare puntualmente la situazione specifica Stabilità versanti: versanti acclivi od articolati ove la stabilità locale deve essere puntualmente verificata in dipendenza delle modificazioni previste nella situazione di progetto. In linea generale tutti gli scavi devono essere protetti da opere di sostegno munite di efficienti drenaggi. Opere di fondazione: possono aversi materiali con caratteristiche assai differenti dal punto di vista geotecnico, da roccia lapidea (presentante caratteristiche ottime per fondazioni dirette) a coltri sciolte superficiali (con caratteristiche geotecniche scadenti). E' indispensabile una verifica puntuale con adeguate indagini geognostiche. Si evidenzia che parte dell'area SP (Servizi Pubblici) ricade nella Classe 3A, settore che deve essere escluso da eventuali interventi edificatori. Per quanto riguarda l'area 14 la sua porzione più occidentale (prossima ad ampio impluvio che potenzialmente può essere interessato da sgrondo di acque concentrate) non dovrà essere interessata da edificazione

18 scheda 6 Piana di San Giacomo e incisione del Torrente Ostola Autostrada Pedemontana UBICAZIONE - DESTINAZIONE URBANISTICA Piana a meridione del'abitato di San Giacomo e fianco sinistro della valle del torrente Ostola. Qui è prevista la realizzazione dell'autostrada Pedemontana, il cui tracciato utilizza per il tratto di attraversamento del torrente Ostola, l'attuale Strada Regionale 142. VINCOLI - NORMATIVE NORMATIVA GEOLOGICA PRG Sviluppo prevalente in classe 1 ( aree prive di limitazioni all utilizzo urbanistico ) con ridotta porzione, in prossimità del torrente Ostola, in classe 2 o in classe 3A. VINCOLO IDROGEOLOGICO ACQUE DEMANIALI Non presente Viene attraversato il torrente Ostola, corso d'acqua demaniale e pubblico

19 MORFOLOGIA Superficie subpianeggiante, con lievi ondulazioni tipiche dei settori di alta pianura del Quaternario medio. La piana si sviluppa ad un'altitudine compresa tra 260 e 240 metri in posizione rilevata rispetto al reticolato idrografico principale (torrenti Ostola e Bisingana), digradando verso SSW con pendenza dell'ordine dell'uno per cento. A Sud-Ovest è troncata dalla valle percorsa dal torrente Ostola, che presenta una serie di terrazzamenti che bordano l'ampio fondovalle GEOLOGIA Sulla superficie della Baraggia si hanno depositi propri delle piane alluvionali, con elementi grossolani alterati, ghiaioso-ciottolosi in matrice sabbiosa con coltre di copertura data da limi eolici (loess) o di risedimentazione, che localmente possono giungere ad uno spessore di alcuni metri. Sui fianchi del torrente Ostola i depositi sono costituite ad ghiaie e ciottoli, con possibile eteropie con coltri sciolte di origine colluviale, derivanti dallo smantellamento della scarpata di raccordo con il terrazzo superiore. IDROGRAFIA Sul pianalto di San Giacomo sono presenti esclusivamente fossi colatori, senza un vero e proprio reticolato idrografico. Il torrente Ostola, che è interessato al limite occidentale del territorio comunale, è il corso d'acqua principale della zona; al'altezza dell'attraversamento autostradale sottende un bacino di circa 54,4 kmq. INDICAZIONI GEOLOGICO-APPLICATIVE Stante la morfologia prevalentemente pianeggiante dell'area interessata dal tracciato autostradale in progetto e (oltre al torrente Ostola) l'assenza di corsi d'acqua, non si evidenziano limitazioni o problematiche particolari. Nella piana dovrà essere posta particolare attenzione alla rete dei fossati di scolo, sia per quanto riguarda le modifiche di quelli esistenti, sia per gli aggravi dei deflussi conseguente alla impermeabilizzazione del suolo. Per quanto riguarda l'attraversamento del torrente Ostola il progetto preliminare dell'autostrada ha analizzato la condizione dell'attuale ponte della Strada Regionale, ampiamente verificato sotto l'aspetto idraulico. Nella relazione G1 del presente studio è riportato (pagg ) stralcio di tali verifiche idrauliche.

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