RELAZIONE SOCIALE 2012

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1 RELAZIONE SOCIALE 01 Gli obiettivi Il CdA continua la sua attività sempre più consapevole che le caratteristiche specifiche di un CdA e gli obiettivi che si deve proporre in forza del suo ruolo prevalentemente pedagogico sono: far crescere nella comunità - uno stile di prossimità attento alla persona, - la condivisione delle difficoltà e delle attese di chi è emarginato, - la partecipazione alla vita del territorio; la consapevolezza che compito del CdA non è risolvere tutti i problemi, ma esprimere il primato dell ascolto come strumento di promozione della persona; la convinzione che un CdA è un luogo dove preferibilmente - non si offrono dei servizi, ma si aiutano le persone ad acquisire la propria indipendenza, - si orienta verso altre realtà presso cui ricevere una risposta specifica, - l attenzione è rivolta alla persona più che al bisogno di cui è portatrice. La principale difficoltà incontrata è il rapporto con le parrocchie, anche se rispetto al passato è un po migliorato. I colloqui/utenza Nel corso dell anno 01 sono arrivate al CdA 53 persone, 31 per la prima volta. Dalla tabella e dal grafico sottostanti si nota quanto sia superiore il numero di stranieri rispetto agli italiani; inoltre, mentre per gli italiani gli uomini e le donne sono quasi uguali (7 e 8), per gli stranieri le donne sono decisamente più numerose. italiani stranieri 1 coll. nel 01 1 coll. negli anni precedenti TOTALE uomini 5 7 donne uomini 5 7 donne TOTALE uomini italiani donne italiane donne straniere uomini stranieri 1

2 Nella tabella a fianco sono presentati gli utenti divisi per nazionalità. Nazionalità 1 coll. nel 01 1 coll. negli anni precedenti TOTALE Italia Moldavia Romania Ucraina 3 5 Albania 4 Marocco 1 1 Germania India Sri Lanka TOTALE La fascia di età maggiormente rappresentata sia per gli italiani che per gli stranieri è quella dai 30 a 50 anni. 35 età italiani stranieri minore di 30 3 da 30 a da 50 a maggiore di stranieri italiani minore di 30 da 30 a 50 da 50 a 65 maggiore di 65 La tabella a fianco rispecchia la situazione al primo colloquio; in seguito può variare, soprattutto per quanto riguarda gli stranieri che spesso hanno delle occupazioni precarie. Condizione lavorativa ital. str. TOT. disoccupato/a occupato/a TOTALE Si è detto che durante il 01 sono arrivate al CdA 53 persone; bisogna però notare che un discreto numero presentava problemi riguardanti la famiglia, quindi il numero di persone coinvolte si eleva notevolmente. problematica ital. str. TOT. personale familiare 8 14 TOTALE

3 Bisogni rilevati lavoro 35 abitazione 4 famiglia 3 povertà immigrazione 1 istruzione 1 Problematiche particolari 3 La tabella a fianco mostra le richieste presentate al CdA. Le richieste di vestiario e di viveri si riesce sempre a soddisfarle. Così pure si è riusciti a soddisfare le richieste di orientamento, istruzione, sostegno socioassistenziale. Sono stati erogati sussidi economici, quando se ne è verificata la necessità. Quando vengono fatte richieste di lavoro (le più numerose) si mette in contatto la domanda con l offerta, il che qualche volta va a buon fine. Beni e servizi materiali 38 Alloggio 3 Lavoro 43 Orientamento apparecchiature e/o materiale sanitario 1 biglietti per viaggi 1 vestiario 3 viveri 1 altro 1 pronta e prima accoglienza 1 accoglienza a lungo termine part-time 1 saltuario, occasionale 1 stagionale 1 tempo pieno 7 altro a servizi socio-sanitari 1 per problemi occupazionali/pensionistici 1 Istruzione 1 sostegno scolastico 1 Sostegno socioassistenziale assistenza ospedaliera 1 assistenza al nucleo familiare 1 Sussidi economici bollette alloggio Numero di colloqui svolti nell anno 01 Gennaio 17 Febbraio 1 Marzo 9 Aprile 16 Maggio 14 Giugno 10 Luglio 14 Agosto 19 Settembre 16 Ottobre 3 Novembre 16 Dicembre 13 TOTALE 179 3

4 Residenza La residenza è quella che risulta dai documenti presentati durante il primo colloquio, ma è evidente che tutti gravitano sul nostro territorio. L équipe Comune Parrocchia Bormio Bormio Bormio 1 Valdisotto 5 Cepina Oga 1 Piatta 1 Valfurva 10 S. Nicolò 7 Madonna dei Monti 3 Semogo Valdidentro 4 Isolaccia 1 Pedenosso 1 Livigno 3 Livigno Trepalle 1 Sondalo 1 Sondalo 1 Tovo di S. Agata 1 Tovo S. Agata 1 Postalesio 1 Postalesio 1 Berbenno di Valtellina 1 Berbenno 1 Desio (MI) 1 1 Sant Angelo di Piove di Sacco (PD) 1 1 Bologna (BO) 1 1 Faenza (RA) 1 1 Castellana Sicula (PA) 1 1 TOTALE Il Cda del vicariato di Bormio è composto da un responsabile, don Serafino Barberi, e da 7 volontari-animatori, che si rendono disponibili a turno ogni lunedì dalle alle Ogni 3 settimane, salvo emergenze, ci si ritrova per il lavoro di équipe, di cui una parte è relativa ai casi specifici e una organizzativa. Vanno poi aggiunti gli incontri con Monia Copes, solitamente una volta al mese. Il compito principale del Cda è la disponibilità all ascolto. I due volontari in turno, dopo una prima accoglienza, si siedono attorno ad una tavola rotonda con l utente, prestando attenzione non solo al dialogo, ma anche al comportamento e al modo di esporre della persona. Si cerca di rendere l ambiente e la modalità del colloquio molto familiare per non creare situazioni di imbarazzo. Tranquillizzando l utente, mentre un volontario porge domande mirate a conoscere meglio la persona e la situazione che sta vivendo, l altro volontario svolge la parte più tecnica, relativa ai dati personali, con la compilazione della scheda, la fotocopia dei documenti, ecc. Terminato il colloquio, si provvede alla registrazione della scheda nel PC. La formazione Il CdA del vicariato di Bormio ha cinque anni di vita ed i suoi operatori volontari continuano a partecipare con assiduità ed interesse alle varie iniziative proposte. Quest anno ha segnato, anche nel nostro territorio, un passaggio da un benessere diffuso ad una situazione economica critica. Sebbene i pochi locali bisognosi in precedenza non fossero molto propensi a chiedere di essere ascoltati, da quest anno l utenza del centro di Bormio non è più quasi esclusivamente composta 4

5 da stranieri extracomunitari in cerca di lavoro come collaboratori o badanti, e da residenti con problemi di inserimento nel tessuto sociale, ma si sono aggiunti italiani con problemi economici, che chiedono alimenti. Rispetto all anno scorso due operatori si sono ritirati per impegni personali. La partecipazione agli incontri della Caritas Diocesana è assicurata sempre dal responsabile del Centro o da un operatore, che poi informano gli altri operatori sui contenuti e le informazioni ricevute. Durante tutto l anno gli incontri a cadenza mensile con Monia Copes ci hanno aiutato nel percorso di formazione: ci ha ascoltato durante i nostri colloqui, ci ha permesso un confronto chiedendoci di esprimere il nostro coinvolgimento, la percezione dell ascolto e le difficoltà vissute. Il lavoro di rete Il lavoro di rete, nonostante i limiti derivanti dalle diverse strutturazioni dei vari uffici dislocati sul territorio, si è rivelato necessario al fine di rendere gli interventi del Centro di Ascolto proficui ed efficaci. 1 I volontari del Centro hanno collaborato principalmente con l Ufficio di Piano di Bormio per i seguenti interventi: collaborazione all'organizzazione del corso di italiano per immigrati, sperimentato e attivato già dal 008; segnalazioni del CdA ai servizi sociali, per situazioni di disagio socio-economico, che necessitano dell'intervento di psicologi e assistenti sociali e segnalazioni allo sportello badanti di Sondrio; segnalazioni dell'ufficio di Piano al CdA per necessità materiali urgenti (bollette, pacco viveri, abiti...). Quando necessita rimane aperta la collaborazione con il «Centro di Aiuto alla Vita» di Sondrio e con i Centri di Ascolto di Sondrio e di Tirano. Le relazioni instaurate con gli enti citati e con le persone che li rappresentano sono stati improntate ad uno spirito di grande collaborazione con piena soddisfazione reciproca. Anche le richieste del CdA in merito alla formazione e all'aggiornamento dei volontari hanno sempre trovato risposte adeguate. Il CdA è riuscito a far incontrare domanda e offerta di lavoro, tuttavia le domande di lavoro sono maggiori rispetto alle offerte. Il CdA ha iniziato a verificare la possibilità dell ascolto a domicilio per avvicinarsi agli utenti che hanno difficoltà a presentarsi allo sportello. Inoltre due volontari si sono resi disponibili a seguire due utenti più da vicino. Si tratta di persone, segnalate dai Servizi Sociali, che versano in situazione disagiata e che necessitano di ascolto più frequente e di una vicinanza più continuativa, perché sole e/o incapaci di gestirsi. La comunità Un coinvolgimento della comunità è dato dalla presenza sporadica (cioè a seconda delle necessità, che quest anno in modo particolare sono aumentate) del carrello spesa, a turno nei negozi del territorio, con la chiara indicazione della necessità da parte della gente di rispondere al bi- 5

6 sogno delle persone che passano attraverso il Centro d Ascolto ( Raccolta viveri per persone bisognose sotto la tutela del Cda Bormio ). Il CdA aveva preso in considerazione la possibilità di agganciarsi al Banco Alimentare, ipotesi poi scartata a causa di difficoltà tecniche: la notevole distanza, la mancanza di un proprio mezzo di trasporto, la difficoltà a reperire sempre un volontario e soprattutto la mancanza di un locale adeguato per la conservazione e la distribuzione. Bisogni e richieste particolari arrivano inoltre alla comunità attraverso il passaparola. (Esempio: se necessitiamo di abiti, scarpe, lettini, carrozzine per bambini, si fa passaparola). Nonostante la crisi, la risposta della comunità è sempre stata soddisfacente. Le proposte per il territorio Il CdA si è dotato di un progetto operativo cioè di regole di gestione comuni, attraverso un lavoro di approfondimento con Monia Copes. Sono migliorati il lavoro di équipe e i rapporti fra i componenti, si sono definiti in modo specifico i rispettivi ruoli. Occorre inoltre approfondire la conoscenza degli enti che operano nel sociale e, quanto all acquisizione di nuovi volontari, organizzare incontri a livello informativo con la comunità. Nasce l idea di ricordare il quinto anno del Centro di Ascolto attraverso un incontro vicariale. Bilancio ENTRATE USCITE saldo al ,14 acquisto prodotti 57,50 bollette di utenti 596,06 spese bancarie 10,63 telefono 68,00 contributo ,00 offerte da privati 15,00 totali 6.56, ,19 saldo al ,95 6

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