Il Il Modello di Gestione 231 e i Sistemi di Gestione Sicurezza e Ambiente: aspetti comuni e integrazione

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1 Responsabilità amministrativa degli Enti: relazione con la normativa sulla Sicurezza sul Lavoro e con il Testo Unico ambientale Il Il Modello di Gestione 231 e i Sistemi di Gestione Sicurezza e Ambiente: aspetti comuni e integrazione Roma 3 marzo 2011 DOTT.SSA MARIA MAZZEI 1

2 Articolazione intervento I Sistemi di Gestione Aziendali Emergenti e le Normative di Riferimento la Compliance Aziendale I Criteri di Implementazione dei Modelli Organizzativi Aspetti Comuni L Integrazione dei Modelli per garantire l efficacia e l efficienza La certificazione dei Modelli di Gestione - Cenni DOTT.SSA MARIA MAZZEI 2

3 I Sistemi di Gestione Aziendale e le Normative di Riferimento La Compliance Aziendale DOTT.SSA MARIA MAZZEI 3

4 Sistema di Gestione: Sistema per stabilire politica ed obiettivi di una organizzazione e per conseguire tali obiettivi riducendo i rischi Tutti i sistemi/modelli di gestione si pongono come obiettivi la riduzione dei Rischi insiti nei processi organizzativi e per tutti i modelli esiste un riferimento normativo per l applicazione l : Rischio di commissione dei reati presupposto previsti dal dlgs Impatti Ambientali Rischi per la Salute e sicurezza dei lavoratori Perdite di mercato Dlgs.. 231/2001 Responsabilità Amministrativa di impresa Dlgs.152/2006 Norme in materia ambientale e ISO 14001:2004 Testo unico Sicurezza TU 81/2008 OHSAS Linee Guida Inail Normativa sui Sistemi di Gestione qualità ISO 9001:2008 Rischi del sistema Informativo Rischi di comportamenti non Etici Privacy - Dlgs.. 196/2003 Responsabilità sociale - SA 8000 DOTT.SSA MARIA MAZZEI 4

5 Oggetto e Scopo dei diversi Modelli di Gestione Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro: capacità di soddisfare condizioni e fattori inerenti alla tutela della salute e sicurezza dei dipendenti,, del personale con cui si interagisce, dei visitatori e di ogni altra persona dell ambiente di lavoro Ambiente: Capacità di salvaguardare e tutelare il contesto nel quale una organizzazione opera, comprendente l aria, l l acqua, l il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni. Qualità : Capacità di Soddisfare i requisiti dei clienti: garantire la soddisfazione dei Clienti Sicurezza delle informazioni: Garanzia di conservazione della riservatezza, integrità e disponibilità delle informazioni Responsabilità Sociale: L insieme L di pratiche di gestione che consentono di minimizzare l impatto l negativo delle attività di una organizzazione sulla società,, massimizzandone, al contempo, l impatto l positivo. DOTT.SSA MARIA MAZZEI 5

6 Un sistema di gestione di un'organizzazione può includere : la gestione della Sicurezza nei Luoghi di Lavoro la gestione Ambientale la gestione della Privacy -Sicurezza delle informazioni la gestione della Qualità la gestione dell Etica Aziendale DOTT.SSA MARIA MAZZEI 6

7 Le Normative sui Sistemi di Gestione Dlgs.. 231/ (facoltativa) Responsabilità Amministrativa delle Imprese TU 81/2008 (obbligatoria)-> > OHSAS (volontaria) - Sicurezza nei luoghi di lavoro Linee Guida INAIL dlgs.. 152/2006 (obbligatoria) - ISO (volontaria) - Tutela Aspetti Ambientali Dlg.s 196/2003 (obbligatoria) ISO 27001(volontaria) Privacy-Sicurezza delle informazioni ISO (volontaria) Qualità Soddisfazione Cliente SA (volontaria)- Responsabilità Sociale DOTT.SSA MARIA MAZZEI 7

8 I Criteri di Implementazione dei Modelli Organizzativi Emergenti DOTT.SSA MARIA MAZZEI 8

9 L Obiettivo di tutti i Sistemi/Modelli di Gestione è gestire i diversi Rischi Rischio : combinazione di probabilità di accadimento di un evento e delle sue conseguenze Fonte di Rischio: attività o situazione che può produrre delle conseguenze Gestione del Rischio : Insieme di attività coordinate e tenute sotto controllo in merito ai Rischi; questa di solito include : la valutazione dei rischi il trattamento dei rischi l accettazione dei rischi la comunicazione in materia di rischi DOTT.SSA MARIA MAZZEI 9

10 Aspetti Comuni L'impostazione di tutti i Modelli di Gestione prescindendo dagli obiettivi è basata sul Risk Management ovvero sulla gestione dei rischi e quindi tutti i sistemi prevedono: politica /codici : definizione dei principi base del modello: - Sicurezza- Ambiente- Etica Privacy - Qualità Mappatura dei processi a rischio Identificazione e analisi dei Rischi Valutazione e trattamento dei rischi Riesame e Rivalutazione dei rischi Modello organizzativo PDCA: Plan Do Check - Act Procedure/protocolli documentati Attività di Controllo/Sorveglianza nell'ottica del miglioramento continuo DOTT.SSA MARIA MAZZEI 10

11 Plan Tutti i sistemi hanno come riferimento di base il modello PDCA (Plan Do Check Act), cioè un ciclo costruito per garantire un miglioramento continuo Act Plan (pianificare) : stabilire gli obiettivi ed i processi necessari per fornire risultati conformi ai requisiti del cliente ed alle altre politiche dell'organizzazione Do (fare) dare attuazione ai processi; fare quanto pianificato Check Do Check (controllare): monitorare e misurare i processi ed i prodotti a fronte delle politiche, degli obiettivi e dei requisiti relativi ai prodotti e riportarne i risultati Act (Agire): adottare azioni per migliorare in modo continuo le prestazioni dei processi. DOTT.SSA MARIA MAZZEI 11

12 PER QUALSIASI MODELLO ORGANIZZATIVO OCCORRE PERCI0 DEFINIRE PER CIASCUN PROCESSO : LE ATTIVITA DA SVOLGERE I COMPITI DELLE PERSONE E DELLE UNITA OPERATIVE LE RISORSE E I MEZZI DA IMPIEGARE LE RELAZIONI TRA PERSONE I LIVELLI DI AUTORITA,, RESPONSABILITA E DELEGA I SISTEMI E LE PROCEDURE PER SVOLGERE LE ATTIVITA E L IMPIEGO L DELLE RISORSE DOTT.SSA MARIA MAZZEI 12

13 Analisi dei Processi a rischio Le attività (cosa si deve fare) Le risorse (come) Le responsabilità (chi fa ) Le procedure (la documentazione ) Risorse Attività Responsabile Evidenza/documento Attività 1 Attività 2 Attività 3 Controllo Attività 4 OK Attività 4 KO Attività 5 Attività 7 Attività 6 Attività 8 DOTT.SSA MARIA MAZZEI 13

14 L AZIENDA è UNA e unici sono i suoi processi Cliente Modello di un sistema di gestione basato sui processi Cliente Ambientale Sicurezza sui luoghi di lavoro Sicurezza Informatica Qualità Responsabilità Sociale R E Q U I S I T I S T A K E H O L D E R Gestione delle Risorse Elementi in entrata Responsabilità della Direzione Produzione Misurazioni, analisi e miglioramento Elementi in uscita SODDISFAZIONE S T A K E H O L D E R - DOTT.SSA MARIA MAZZEI 14

15 Requisiti C L I E N T E S T A K E H O L D E R PROCESSI DI SUPPORTO input Reati omicidio lesioni colpose Gestione RU e Ambiente di Lavoro Sistema informativo (DPS196/03) Delitti informatici Gestione Acquisti (Reati PA e societari) Esempio di Modello per Processi PROCESSI PRINCIPALI PROCESSO DIREZIONALE Pianificazione Obiettivi Gestione Commerciale Gestione Attività Commerciali Produzione Sviluppo Nuovi Prodotti Reati PA Produzione Reati ambientali Processi di Controllo Audit, Controllo e Gestione del Miglioramento Reati PA - societari Gestione Documenti DOTT.SSA MARIA MAZZEI 15 ODV PROCESSI DI SUPPORTO Reati societari Amministrazio ne e Bilancio output Soddisfazione Flussi informativi ODV C L I E N T E S T A K E H O L D E R

16 L integrazione dei Modelli di Gestione Aziendale per garantire l efficacia l e l efficienza l aziendale DOTT.SSA MARIA MAZZEI 16

17 Le integrazioni possibili - LA COMPLIANCE AZIENDALE ETICA MODELLO DI GESTIONE EX dlgs. 231 QUALITA ISO 9001:2008 Delitti contro P.A. Reati societari, etc SICUREZZA OHSAS Reati in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro AMBIENTE ISO Reati ambientali PRIVACY Dlgs. 196/03 ISO Delitti Informatici DOTT.SSA MARIA MAZZEI 17

18 COMPLIANCE AZIENDALE Compliance è la conformità delle attività aziendali alle disposizioni normative, ai regolamenti, alle procedure ed ai codici di condotta. La compliance aziendale è quindi un attivit attività preventiva che si preoccupa di prevenire il rischio di non conformità dell attivit attività aziendale alle Norme, suggerendo ove si riscontrino disallineamenti- le più opportune soluzioni. DOTT.SSA MARIA MAZZEI 18

19 E necessario evitare la sovrapposizione dei Sistemi: Come?.alcuni esempi: I reati di omicidio colposo e lesioni colpose previsti dalla 231 per inosservanza delle norme antinfortunistiche fanno riferimento al TU 81/2008 ( obbligatorio) e possono essere gestiti con un approccio di sistema di gestione della sicurezza OHSAS (art. 30 TU 81/2008) I reati ambientali (di cui si prevede il prossimo ingresso nella 231) possono essere gestiti con un approccio di sistema di gestione ambientale ISO I reati societari possono essere gestiti attraverso le procedure del sistema di controllo interno dell attendibilità del bilancio, di tutela dei soci, degli azionisti e del mercato I delitti informatici possono essere controllati attraverso le prescrizioni contenute nel documento programmatico della sicurezza ex Dlgs 196/2003 (obbligatorio) e/o nel sistema di gestione della sicurezza delle informazioni ISO DOTT.SSA MARIA MAZZEI 19 I

20 Le normative internazionali richiamano e richiedono il rispetto dei requisiti cogenti Il rispetto dei requisiti cogenti (TU( 81/2008, Dlgs.. 152/2006, Dlgs. 196/93 etc) ) permette di ridurre i rischi reato (e non solo) ), che possono derivare da una non corretta gestione dell impresa. Integrazione delle normative nazionali obbligatorie con le normative internazionali utilizzate per lo sviluppo dei sistemi organizzativi per scelta volontaria. (art.( 30 del Dlgs.. 81/2008) DOTT.SSA MARIA MAZZEI 20

21 DECRETO LEGISLATIVO 81/08 TESTO UNICO SULLA TUTELA E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, deve essere adottato ed efficacemente attuato,, assicurando un sistema aziendale per l adempimento l di tutti gli obblighi giuridici relativi. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi. DOTT.SSA MARIA MAZZEI 21

22 Il Sistema di Gestione OHSAS 18001:2007 Il Sistema di Gestione OHSAS ha lo scopo di prevenire, eliminare e ridurre i rischi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro del personale e delle parti interessate DOTT.SSA MARIA MAZZEI 22

23 SCOPO DEI MODELLI Sistema di Gestione OHSAS 18001:2007 Modello Organizzativo ex D.Lgs 231/01 prevenire, eliminare e ridurre i rischi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro del personale e delle parti interessate prevenire i rischi connessi alla commissione degli illeciti penali previsti dal D.lgs 231/01 DOTT.SSA MARIA MAZZEI 23

24 SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Modello Organizzativo ex D.Lgs 231/01 Sistema di Gestione OHSAS 18001:2007 DOTT.SSA MARIA MAZZEI 24

25 SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO RISCHIO REATI 231/01 BASSO RISCHIO SALUTE E SICUREZZA ALTO OHSAS RISCHIO REATI 231/01 ALTO RISCHIO SALUTE E SICUREZZA BASSO OHSAS D.Lgs 231/01 D.Lgs 231/01 DOTT.SSA MARIA MAZZEI 25

26 Documentazione del Sistema Integrato MANUALE INTEGRATO 231/01- OHSAS SISTEMA INTEGRATO PROCEDURE INTEGRATE 231/01 - OHSAS PROCEDURE Dlgs 231/01 (Parti speciali A, B, C) PROCEDURE OHSAS (Parte speciale D) MODULI E REGISTRAZIONI Dlgs 231/01 MODULI E REGISTRAZIONI OHSAS SISTEMA COMBINATO ATTIVITA DI VIGILANZA DOTT.SSA MARIA MAZZEI 26

27 Modello Organizzativo ( Art. 30 TUS ) Rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge: acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge Formalizzazione delle Responsabilità ( Datore di Lavoro, Dirigenti Delegati, Preposti, RSPP, Medico Competente, Addetti Emergenze, Addetti al Primo Soccorso, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) Documento di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti Procedure Organizzative per la gestione delle emergenze e primo soccorso Procedure organizzative per la gestione dei contratti dìd appalto, d opera d e di somministrazione (DUVRI) Procedure per la gestione della Sorveglianza sanitaria Procedure per la gestione delle attività di Informazione e formazione dei lavoratori Attività di Vigilanza : periodiche verifiche dell'applicazione e dell'efficacia delle procedure adottate. DOTT.SSA MARIA MAZZEI 27

28 L integrazione dei Modelli di Gestione Aziendale MODELLO DI GESTIONE 231 E SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA E AMBIENTE DOTT.SSA MARIA MAZZEI 28

29 Aspetti Comuni nell impostazione dei Modelli Modello di Gestione 231 Obiettivo: evitare che vengano commessi reati Individuare aree/processi dove possono essere commessi reati Standardizzare e documentare i processi in procedure scritte al fine di ridurre i rischi reato Individuare indicatori di controllo e monitorare i processi Sorvegliare e Migliorare il Sistema Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente Obiettivo:ridurre i rischi dell ambiente di lavoro e l impatto l ambientale Individuare le aree/processi a rischio sicurezza e/o ambiente Standardizzare e documentare i processi in procedure scritte al fine di ridurre i rischi sicurezza e ambiente Individuare indicatori di controllo e monitorare i processi Sorvegliare e Migliorare il Sistema DOTT.SSA MARIA MAZZEI 29

30 Aspetti Comuni nell impostazione dei Modelli Modello di Gestione 231 Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente Codice Etico Sistema Organizzativo Manuali e Procedure Sistema di Controllo Comunicazione e Formazione Sorveglianza e Miglioramento Politica Sicurezza e Ambiente Responsabilità e Autorità/organigramma Documentazione del Sistema di gestione sicurezza e ambiente Monitoraggio dei Processi Comunicazione e Formazione sicurezza e ambiente Audit Interni, Azioni Correttive e Preventive e di Miglioramento DOTT.SSA MARIA MAZZEI 30

31 La documentazione del Sistema di Gestione Integrato Documenta l organizzazione, le politiche e gli obiettivi: Il Manuale Organizzativo ex Dlgs. 231 Codice etico- Politica sicurezza- Politica ambientale Protocolli esimenti altri reati 231 Procedure di gestione della sicurezza e ambiente Le Istruzioni Operative 231 Istruzioni operative sicurezza e ambiente Definiscono le attività di ogni processo con relative responsabilità e modalità operative (parti speciali del modello) Direttive operative che descrivono le modalità di esecuzione delle attività I Documenti di Registrazione Evidenze Modulistica (cartacea o informatizzata) su cui si registra l evidenza delle attività eseguite DOTT.SSA MARIA MAZZEI 31

32 La scelta di integrare i sistemi è caratterizzata da sostanziosi vantaggi: OMOGENEITA DEI MODELLI GESTIONALI ATTIVATI DALL AZIENDA AZIENDA ONERI DI PREDISPOSIZIONE DEL MODELLO PIU CONTENUTI MAGGIORE EFFICACIA DEL CONTROLLO DEL MODELLO ORGANIZZATIVO DOTT.SSA MARIA MAZZEI 32

33 Il Sistema di Gestione Integrato 231/Sicurezza/Ambiente rappresenta quindi un occasione per costruire in azienda un SISTEMA CONTINUO documentato di carattere organizzativo, operativo e gestionale, per la GESTIONE DEI PROCESSI i cui obiettivi devono essere sistematicamente ricondotti Al Miglioramento della Soddisfazione del Cliente e degli Stakeholder All Incremento dei Margini di Utile e e nel contempo al perseguimento e raggiungimento dell Etica aziendale DOTT.SSA MARIA MAZZEI 33

34 La Gestione Integrata e la sinergia dei Modelli e tra tutte le funzioni preposte al controllo dei modelli: controllo di gestione, internal audit, Organo di Vigilanza ex Dlgs. 231, permettono di: migliorare l efficienza e l efficacia delle procedure e dei processi aziendali Vigilare fattivamente sul rispetto dei regolamenti interni e della normativa cogente (evitando così eventuali sanzioni) In tal modo i maggiori costi si possono così trasformare in una Opportunità di Crescita e di Sviluppo DOTT.SSA MARIA MAZZEI 34

35 Il Modello di Gestione 231 integrato con gli altri Modelli di Gestione può essere utilizzato quale strumento gestionale -strategico per garantire L Efficacia L Efficienza IL MIGLIORAMENTO CONTINUO del SISTEMA AZIENDA (e non solo come il paracaduta contro i comportamenti illeciti) DOTT.SSA MARIA MAZZEI 35

36 La CERTIFICAZIONE DEI MODELLI DOTT.SSA MARIA MAZZEI 36

37 CERTIFICARE IL SISTEMA DI GESTIONE Significa dimostrare all esterno attraverso la valutazione di una Terza Parte le proprie capacità organizzative e il rispetto delle norme di riferimento Conferisce maggior credito alla propria struttura e può rafforzare la capacità esimente del Modello 231 come previsto dalla proposta di riforma del decreto a condizione che il modello attuato corrisponda a quello certificato. DOTT.SSA MARIA MAZZEI 37

38 Iter di certificazione di un Sistema di Gestione Una Organizzazione Cliente/Committente Chiede ad una... Terza parte indipendente Ente di Certificazione Di valutare un... Sistema di Gestione Al fine di ottenere una... Dichiarazione di conformità alle norme DOTT.SSA MARIA MAZZEI 38

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