SCHEDA DI PROGETTO San Giovanni - Via Corte Centrale

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1 Intervento: 4 Ubicazione: S. Giovanni SCHEDA DI PROGETTO San Giovanni - Via Corte Centrale IPR prop.: 5625/ /2013 L intervento ricade in un ambito IPR - impianti produttivi in territorio rurale. Trattasi di ambiti produttivi sorti in forma isolata nel territorio rurale al di fuori di ambiti specializzati per attività produttive Macroclassificazione: Territorio rurale Ambito PSC: IPR Destinazione urbanistica: Magazzino stoccaggio cereali(d4) e nuove torri di essiccazione cereali Modalità di attuazione: A-18 + PDC INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFIA STRUMENTI COORDINATI ASP2(3a) Estratto tav. O.3.3 del PSC. approvato il 27/11/2009 riprodotta in scala 1: ASP Estratto tav. 1.O3 del POC-RUE riprodotta in scala 1:5.000 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 123 di 284

2 Stralcio di mappa catastale A Legenda Comparto Dato cartografico aggiornato al Marzo 2013 Scala 1:5.000 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 124 di 284

3 SCHEMA DIRETTORE ASP2(3a) ASP1(7) Legenda ASP1(8) Strade esistenti Tettoie esistenti Schema direttore Area di riferimento Uffici - Centro aziendale Area di intervento Ampliamento di edificio esistente Abitazioni e magazzini aziendali Opere di mitigazione ASP2(2) Base su estratto tav del PSC.approvato con D.C.C. n. 86 il 27/11/2009 Scala 1:5.000 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 125 di 284

4 PARAMETRI URBANISTICI ST PRO - Superficie Territoriale dell area edificabile oggetto d intervento (mq.) ,00 SC PRO - Superficie complessiva per nuova edificazione (mq.) 2894,00 PARAMETRI EDILIZI H max Altezza massima capannone Allineamento esistente H max Altezza massima torri Allineamento esistente SP min - Superficie permeabile minima --- Q max - Rapporto di copertura massimo --- Distanze minima dalla strada Distanze minima tra gli edifici Distanze minima dai confini 20,00 mt. H MAX con minimo 10,00 m./in aderenza ai fabbricati esistenti 10, 00 mt. DESTINAZIONI D USO AMMESSE Sono ammessi i seguenti usi: d4 (attività di coltivazione agricola), Sono considerati inoltre compatibili, previo realizzazione della quota differenziale di dotazioni dovute ai sensi dell'art. II.6.3 del RUE, i seguenti ulteriori tipi d uso : b6 (artigianato di servizio all auto), d2 (attività commerciali all'ingrosso, mostre, magazzini, depositi), d5 (attività di allevamento), d6 (attività industriali di conservazione condizionata, lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e zootecnici), d7 (impianti di produzione di energia), g1 (mobilità), g3 (reti tecnologiche e relativi impianti), g4 (impianti per l'ambiente), g5 (impianti di trasmissione via etere), g6 (servizi tecnici della pubblica amministrazione, servizi per la sicurezza, l ordine pubblico, la protezione civile) L accordo art. 18 della L.R. 20/2000 sottoscritto in data Rep.n.19, obbliga il Proponente, in caso di cessazione o dismissione dell attività, a ricercare le condizioni per la riconversione ad altro uso eventualmente al recupero per attività turistiche, ricreative e di valorizzazione ambientale, esclusa la residenza, ovvero la demolizione degli impianti, la bonifica e il ripristino ambientale. Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 126 di 284

5 ZONIZZAZIONE ACUSTICA Legenda Comparto Estratto ZAC Scala 1:2.000 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 127 di 284

6 VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA AMBIENTALE E TERRITORIALE INFORMAZIONI DI SINTESI Descrizione dell intervento L ambito di intervento è localizzato a ridosso dell insediamento di Corte Centrale. In quest area, accessibile direttamente dall asse stradale della Ferrara-Mare, sono presenti un nucleo residenziale tutelato dal RUE e un centro aziendale costituito da uffici (all ingresso del centro aziendale) e da numerosi fabbricati per l immagazzinaggio e l essicazione del risone e dei cereali. L intervento proposto consiste nell ampliamento del magazzino dei cereali localizzato sul principale asse di penetrazione dell insediamento. Sono previste due nuove torri di essicazione nella testata dell edificio esistente. La superficie complessiva dell ampliamento proposto è di tot mq. 2894,00. L ambito di intervento è di tot mq ,00 e comprende l intero centro aziendale. Obiettivi di sostenibilità L intervento ricade in un area classificata dal PSC come impianto produttivo isolato in ambito rurale, ma il tipo di attività che vi si svolgono non sono estranee al territorio nel quale sono inserite, al contrario sono direttamente connesse con il contesto agricolo aziendale. L impatto ambientale dell impianto non è quindi quello di un attività produttiva del settore secondario; tuttavia la dimensione del centro aziendale e la vicinanza con il contesto di valore storico-testimoniale, richiedono un attenta valutazione degli interventi proposti, che si devono porre l obiettivo di migliorare la funzionalità del centro aziendale senza compromettere in modo irreversibile i caratteri del contesto. L intervento si propone di potenziare le attività di servizio al territorio rurale lavorando all interno di contesti già consolidati, ovvero di aree già edificate e interessate da attività umane. L ampliamento del magazzino si limita ad occupare un area interna all attuale pertinenza, limitando un ulteriore occupazione di territorio agricolo al di fuori del limite di ciò che è già edificato. Criticità principali Gli interventi più recenti determinano un incremento significativo dell impermeabilizzazione della superficie fondiaria. L intervento esercita effetti peggiorativi sull insediamento residenziale a carattere temporaneo di Corte Centrale, in particolare dal punto di vista dell impatto acustico. L intervento interferisce solo in parte con fasce di rispetto di elettrodotti di media tensione. Scarsa portanza del terreno e presenza dell effetto di sito della liquefazione delle sabbie con possibili cedimenti postsismici. Condizioni e prescrizioni principali Occorrerà verificare la COMPATIBILITÀ IDRAULICA DELL INTERVENTO e realizzare le eventuali opere necessarie a garantire la sicurezza idraulica. Occorrerà predisporre la DOCUMENTAZIONE DI PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO da approvare da ARPA in sede di PUA. Occorrerà realizzare un intervento di mitigazione idoneo a contenere le emissioni di polveri derivanti dall essicazione. CONDIZIONI DI SOSTENIBILITA Relazioni Integrazione con il contesto Stato di fatto: L area di intervento è contigua all insediamento di valore storico-testimoniale di Corte Centrale. L insediamento, del quale esistono schede nel censimento dei fabbricati rurali, è costituito a sud da una serie di fabbricati di servizio alle attività agricole di più recente edificazione, a nord da un complesso di edifici a bassa densità con 6 edifici residenziali soggetti a tutela per il loro valore storico-testimoniale. Condizioni: L ampliamento del fabbricato esistente si affaccia sulla strada principale (via Corte Centrale) di accesso all insediamento, asse sul quale si affacciano anche i retri e i giardini di tre dei sei edifici residenziali esistenti. Le due torri di essicazione sono sulla testata dell edificio principale. L intervento proposto densifica l insediamento esistente, per il quale sono già state realizzate alcune opere di mitigazione (filari alberati) al fine di ridurre l impatto visivo dei magazzini dall asse stradale della Ferrara-Mare. Occorrerà potenziare, laddove necessario, la vegetazione esistente sui confini più direttamente percepibili dall esterno e localizzare le torri per l essicazione in una posizione funzionale alle esigenze dell impianto congiuntamente alla loro minor visibilità dai principali punti di vista (assi stradali principali). Compatibilità funzionale con il contesto Stato di fatto: L intervento è inserito in un contesto rurale. Non presenta quindi incompatibilità con le funzioni presenti nel territorio ad eccezione del contiguo nucleo residenziale. L espansione delle attività connesse all azienda agricola potrebbero esercitare un impatto negativo dal punto di vista acustico e delle polveri. Condizioni: L intervento proposto dovrà in parte conservare le alberature già presenti e potenziare la vegetazione sul fronte strada conferendogli una forma a macchia irregolare, al fine di ridurre l impatto visivo del fabbricato, di fungere da barriera per il rumore e di frammentare la percezione uniforme del fronte edificato verso la residenza. Occorrerà, inoltre, predisporre misure atte a contenere le eventuali dispersioni di polveri/o odori tramite la progettazione di interventi di mitigazione e l adozione di best practices per le attività di settore. Per ridurre l impatto possibile dalle attività è comunque necessario realizzare un intervento di mitigazione idoneo a contenere le emissioni di polveri. Criticità ambientali esistenti Inquinamento elettromagnetico Stato di fatto: L area è solo parzialmente interessata dalla fascia di rispetto di una linea di media tensione. Condizioni: Le nuove edificazioni dovranno essere localizzate preferibilmente all esterno delle fasce di rispetto dell elettrodotto che è al margine dell area di pertinenza del complesso esistente. Tali fasce dovranno essere individuate in planimetria. Inquinamento acustico Stato di fatto: L intervento proposto è classificato in Classe acustica IV. Condizioni: Nessuna. Inquinamento atmosferico Stato di fatto: L area di intervento è localizzata ad una distanza di circa 250 m dall asse stradale della Ferrara-Mare. Condizioni: Le funzioni proposte per l intervento non sono funzioni sensibili dal punto di vista dell inquinamento atmosferico. Per questo motivo non è necessario dare condizioni particolari per l attuazione. Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 128 di 284

7 CONDIZIONI DI SOSTENIBILITA Sicurezza * Reti infrastrutturali Stato di fatto: L area di intervento è contigua ad un metanodotto. Condizioni: Il nuovo ampliamento dovrà mantenersi ad una distanza superiore alla fascia di rispetto del metanodotto, misurabile, secondo quanto indicato dall ente gestore, in 15 m per parte. Idraulica Stato di fatto: L area non presenta criticità idrauliche particolari; di fatto non è mai stata soggetta ad allagamenti persistenti in seguito a precipitazioni intense. Condizioni: Vedi condizioni per le infrastrutture di smaltimento delle acque meteoriche. Geologica Stato di fatto: L area di intervento ricade in un area geomorfologicamente complessa, dove ha avuto sede fino a circa un millennio fa, il corso del fiume Padoa-Eridano (poi Pado-Vetere), antica diramazione di quello che è poi diventato l attuale fiume Po. Le indagini eseguite hanno mostrato la presenza di una coltre di terreni sovraconsolidati per essiccamento fino alla superficie di falda. Al di sotto sono presenti sedimenti soffici fino a circa -7,5 m dal p.c.. Poi sono presenti per oltre 10 m uno strato di sabbie più o meno addensate, riconducibili al passaggio di un paleoalveo in epoche pre-etrusche. Da -18,5 m in giù si rilevano sedimenti argilloso-limosi con consistenze discretamente buone. Le caratteristiche geotecniche dei terreni sono molto scarse e pur non escludendone l edificabilità, sono limitanti. Condizioni: Vedi condizioni per la parte sismica. Sismica Stato di fatto: Analisi di I livello: La Carta dei caratteri predisponenti ai fenomeni di instabilità mostra come questa area sia caratterizzata dalla presenza di caratteri predisponenti agli effetti di sito quali l amplificazione sismica. La stratigrafia della prova SCPTU1 rif.u03-12 mostra sia la presenza di depositi coesivi soffici che di banchi sabbiosi immersi in falda più in profondità. Analisi di II livello: La stratigrafia della prova penetrometrica statica con punta elettrica e sismocono mostra sia la presenza di terreni coesivi soffici, ma anche di banchi di sabbie immerse in falda, quindi questa area potrebbe essere sia suscettibile a fenomeni di instabilità causati da liquefazione delle sabbie, sia passibile di cedimenti post-sismici dei terreni coesivi soffici. Analisi di III livello Per l analisi di III livello sono state effettuate una prova penetrometrica statica con punta elettrica e sismocono SCPTU1 spinta alla profondità di -30,90 m da p.c.. L Atto di indirizzo e coordinamento tecnico ai sensi dell art. 16, c. 1, della L.R. 20/2000 per Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale ed urbanistica, per il comune di Ostellato prevede accelerazioni massime di 0.133g. Il valore di Vs30 misurato è di 167m/sec per cui il sito è soggetto ad amplificazione sismica. Tale amplificazione è fornita dall Atto di Indirizzo 112/2007 della R.E.R. ed altresì, è calcolabile con i procedimenti dettati dal D.M. 14/01/2008. Secondo l Atto di Indirizzo regionale in ambito di pianura caratterizzato da profilo stratigrafico costituito da alternanze di sabbie e peliti (PIANURA 2), come nel caso in esame, per suoli caratterizzati da valori di Vs30 fino a 300 m/s si dovrà adottare un fattore di amplificazione sismica F.A.=1,50 per cui l accelerazione diventerà P.G.A.=0,199g. Secondo il vigente D.M. 14/01/2008 l accelerazione sitospecifica è stata calcolata in 0,144g, l amplificazione sismica Ss è stata invece calcolata in 1,8, per cui P.G.A. = 0,208g. La magnitudo massima attesa nei tempi di ritorno adottati è di 6,14 Mw, dato che l area ricade all interno della zona sismogenetica 912. Gli eventi sismici del maggio 2012 hanno dato valori di 5,9. Per la verifica della liquefazione delle sabbie è stato utilizzato un software di calcolo C-Liq che ne verifica la potenzialità di liquefazione. Dai calcoli emerge che nell area di intervento il fenomeno della liquefazione è un effetto di sito atteso. Dall elaborazione dell indagine è emerso che il sito esaminato mostra un alto indice del potenziale di liquefazione (IPL=5,43) e quindi alto. Dalle elaborazioni informatiche, si è inoltre ricavato che con una Magnitudo di 6.14, si determinano cedimenti post sismici nei terreni granulari pari a 30,62 cm. I terreni rilevati in sito, coesivi moderatamente consistenti immersi in falda presenti dalla profondità di -3,00 m da p.c. fino a -7,50 m da p.c. hanno valori di coesione media Cu pari a 33kPa per cui inferiori al valore di riferimento normativo (Cu 70kPa) e un indice plastico IP conservativamente scelto maggiore a 30% (IP 30%). Il rapporto di pressione interstiziale medio calcolato è inferiore a 0,3 (ru = u/ v0 = 0,289 < 0,30). Dall elaborazione dei calcoli il cedimento post-sismico medio risultano dell ordine di : H = 1,37 cm. Condizioni: La liquefazione non è un fattore escludente ma penalizzante, per cui occorre tenerne conto in fase di progettazione delle opere. Una prima linea guida con le tipologie di intervento per contrastare tale rischio di instabilità nei terreni di fondazione è contenuta nell Allegato 4 della Determinazione n del 02/10/2012 approvata dalla Giunta Regionale. Ai fini della progettazione le azioni sismiche dovranno essere stimate sulla base delle indicazioni delle NTC vigenti. * Ad eccezione dei rischi relativi alla presenza di un metanodotto, per l approfondimento delle analisi effettuate si rimanda interamente alla Relazione di Modellazione geologica richiesta ai privati ad integrazione della proposta candidata a POC. Questa sezione ne rappresenta una sintesi. Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 129 di 284

8 CONDIZIONI DI SOSTENIBILITA Dotazioni territoriali Accessibilità e infrastrutture per la mobilità Stato di fatto: L ambito ha un accessibilità diretta dalla strada di accesso al Centro aziendale Corte Centrale. Condizioni: Direttive L intervento dovrà limitarsi alla razionalizzazione dei percorsi interni all area pertinenziale. Per il carico e scarico dei cereali si dovrà utilizzare il percorso interno compreso tra i due fabbricati. Infrastrutture per l approvvigionamento idrico Stato di fatto: Non si registrano particolari criticità di approvvigionamento idrico vista la possibilità di allacciamento alla rete esistente. Condizioni: Nessuna. Infrastrutture per lo smaltimento delle acque meteoriche Stato di fatto: Le acque meteoriche che precipitano all interno dell area vengono dirette nei canali di scolo circostanti andando poi a confluire verso il Canale Maestro. Condizioni: Prescrizioni: L intervento incrementa considerevolmente la percentuale di superficie impermeabile valutata relativamente alla superficie territoriale del centro aziendale. Per questo motivo si prescrive l elaborazione di uno studio finalizzato a valutare la compatibilità idraulica dell intervento all interno del complesso nel quale esso è inserito. Attraverso lo studio potranno essere esaminate diverse soluzioni alternative per convogliare ed eventualmente accumulare le acque meteoriche non assorbite dal terreno. Infrastrutture per lo smaltimento dei reflui e depurazione Stato di fatto: L area di intervento non è servita dalla fognatura pubblica. L intervento proposto, trattandosi dell ampliamento di un magazzino, non richiede opere per lo smaltimento dei reflui. La sede degli uffici e gli spogliatoi del centro aziendale sono già realizzati a sud dei magazzini di raccolta. Condizioni: Nessuna. Infrastrutture per la distribuzione dell energia elettrica Stato di fatto: Non si registrano problematiche di approvvigionamento. Condizioni: Nessuna. Infrastrutture per la distribuzione del gas Stato di fatto: Non si registrano criticità per l approvvigionamento del gas. Nel caso sia necessario un potenziamento può essere concesso un aumento di potenza. Condizioni: Nessuna. Infrastrutture per le telecomunicazioni Stato di fatto: Non si segnalano criticità per l infrastrutturazione dell area. Condizioni: Nessuna. Infrastrutture per lo smaltimento dei rifiuti Stato di fatto: L attività è già esistente e segue le prescrizioni indicate dall ente gestore del servizio. Condizioni: Occorrerà attenersi allo stesso regime di prescrizioni definite per l impianto esistente. Dotazioni ecologiche e ambientali Stato di fatto: L area di intervento intercetta le fasce di rispetto degli elettrodotti e dei metanodotti. Condizioni: Non si prevede la realizzazione di dotazioni ecologico-ambientali in corrispondenza delle fasce di rispetto per la loro ridotta estensione all interno dell ambito di intervento. Prestazioni degli edifici Requisiti energetici Condizioni: Dovranno essere preferenzialmente rispettati i requisiti costruttivi equiparabili alla classe energetica richieste dalla normativa vigente. Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 130 di 284

9 IMPATTI ESERCITATI Popolazione Inquinamento acustico Effetti attesi: Le funzioni di progetto non modificano la Classe acustica che resta IV. Tuttavia l ampliamento dell attività potrebbe accrescere gli impatti già attualmente esercitati dalle destinazioni esistenti. Mitigazioni: Con l intervento ci si propone di risolvere, dal punto di vista dell impatto acustico, anche i problemi già esistenti relativi alle attuali attività sulle contigue aree residenziali (in territorio rurale) classificate con Classe acustica III. Occorrerà localizzare le torri di essicazione il più lontano possibile dalle residenze, utilizzando le tecnologie più opportune per ridurre l impatto acustico e comunque si prescrive l elaborazione della Documentazione di Previsione di Impatto Acustico. Per la mitigazione è preferibile l utilizzo di materiali vegetali, ad integrazione di quelli già presenti che verranno mantenuti. Inquinamento atmosferico Effetti attesi: L intervento potrebbe produrre un impatto negativo sull aria se le torri di essicazione utilizzano per questa fase della lavorazione combustibili fossili. L impianto potrebbe produrre polveri connesse all attività di essicazione. Mitigazioni: Per le torri di essicazione sono da privilegiare tecnologie a basso consumo energetico che, per la produzione del calore, utilizzano fonti energetiche rinnovabili (ad es: pannelli fotovoltaici sulle coperture dei magazzini). In caso di utilizzo di combustibili fossili occorrerà prevedere opportuni accorgimenti per ridurre gli inquinanti in atmosfera. Occorrerà realizzare un intervento di mitigazione idoneo a contenere le emissioni di polveri. Sistema delle risorse paesaggistico-culturali Patrimonio storico-architettonico Effetti attesi: L ambito non è contiguo a nessun complesso di pregio storico-architettonico. Mitigazioni: Nessuna. Sito Unesco Effetti attesi: L intervento ricade nelle aree tampone del Sito Unesco che attribuisce all insediamento di Corte Centrale un interesse storico-testimoniale e culturale relativamente ai paesaggi insediati della bonifica. Mitigazioni: Pur proponendo un ampliamento dell edificato, l intervento non altera la morfologia attuale dell insediamento che resta all interno dei confini di un territorio già edificato. Per le relazioni con l insediamento residenziale si veda il paragrafo seguente e il paragrafo relativo alla compatibilità con il contesto. L altezza delle torri di essicazione dovrà essere limitata dalle condizioni locali e comunque non superiori a quelle esistenti. Patrimonio storico-testimoniale Effetti attesi: L intervento ha un impatto visivo sul contiguo insediamento residenziale di Corte Centrale. Mitigazioni: La contiguità dell ampliamento con l insediamento storico residenziale di Corte Centrale - la porzione di maggior pregio dal punto di vista dell impianto - rende indispensabile una maggior attenzione per la sistemazione delle aree sul fronte strada (Via Corte Centrale) che non deve semplicemente occultare ma deve creare uno spazio che funzioni sia da barriera visiva e acustica, sia da dispositivo per rompere l omogeneità e ridurre, a livello percettivo, la dimensione del nuovo magazzino. Sistema delle risorse naturalistico-ambientali Rete ecologica Effetti attesi: L intervento non determina impatto sugli elementi della rete ecologica. Mitigazioni: Nessuna. Sic e zps Effetti attesi: L intervento non ricade né in un SIC né in una ZPS. Mitigazioni: Nessuna. Acqua Effetti attesi: Non si prevedono effetti significativi sulla risorsa idrica. Mitigazioni: Nessuna. Suolo Effetti attesi: Non si prevedono effetti significativi sulle risorse se non un incremento di consumo di suolo determinato dalla nuova edificazione che resta compresa all interno dell area pertinenziale del centro aziendale esistente. Mitigazioni: Nessuna Interferenze con i vincoli sovraordinati Dossi Effetti attesi: L ambito di pertinenza non interferisce con i dossi. Mitigazioni: Nessuna. Viabilità storica e panoramica Effetti attesi: L intervento non si attesta e non altera né la viabilità storica né quella panoramica. Mitigazioni: Nessuna Aree archeologiche Effetti attesi: L intervento non ricade in un area archeologica. Mitigazioni: Nessuna. Zone di particolare interesse paesaggistico ed ambientale Effetti attesi: L intervento non ricade in una zona di interesse paesaggistico ed ambientale. Mitigazioni: Nessuna Vincolo paesaggistico Effetti attesi: L area non è interessata da vincolo paesaggistico. Mitigazioni: Nessuna. Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 131 di 284

10 DOTT. GEOL. THOMAS VERONESE Via Roma, CODIGORO (Ferrara) Tel e fax / cell thomas.veronese@tin.it MODELLAZIONE GEOLOGICA Comune di Ostellato Provincia di Ferrara Analisi di III Livello per la mitigazione del rischio sismico per l area candidata a POC sita in loc. Corte Centrale, comune di Ostellato. Committente: Soc. Agricola F.lli Visentini di Attilio Visentini & C. s.r.l. Sede: via Corte Centrale, Ostellato FE S.S.T. - SETTORE GEOLOGIA E AMBIENTE Geotecnica; Studio terreni di fondazione; Stabilità dei versanti; Rilevamento geologico; Rilievi topografici; Geofisica - Contributi allo Studio di Impatto Ambientale; Assistenza alle pubbliche amministrazioni negli studi di fattibilità e di realizzazione dei P.R.G., cimiteri, discariche, piani attività estrattive, studi di acquiferi per la tutela e per l'utilizzo di risorse idriche sotterranee; subirrigazioni. 22 ottobre 2012 Timbro Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 132 di 284

11 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE INDICE: 1. PREMESSA CARATTERI MORFOLOGICI ED IDROGEOLOGICI ACQUISIZIONE DATI RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO... 4 I LIVELLO DI APPROFONDIMENTO... 4 II LIVELLO DI APPROFONDIMENTO... 5 III LIVELLO DI APPROFONDIMENTO... 7 Azioni simiche Delibera Assemblea Legislativa n 112/2007 della Regione Emilia Romagna... 8 Categoria di suolo di fondazione Secondo D.M. 14/01/ Magnitudo di progetto VERIFICA DELLA RESISTENZA ALLA LIQUEFAZIONE DELLE SABBIE CALCOLO CEDIMENTI POSTSISMICI NEI TERRENI GRANULARI CALCOLO CEDIMENTI POSTSISMICI IN TERRENI COESIVI CONCLUSIONI Ostellato 1 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 133 di 284

12 1. PREMESSA SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE Su incarico della Soc. Agricola F.lli Visentini di Attilio Visentini & C. s.r.l., con sede in via Argine Mezzano n. 4 a Ostellato (FE), si redige l analisi di terzo livello per la mitigazione del rischio sismico dell area candidata a POC, sita in Loc. Corte Centrale nel comune di Ostellato Fe. L area in esame è ubicata nella parte orientale del comune di Ostellato, poco più a nord del raccordo autostradale Ferrara - Mare, ed è indicata come impianti produttivi in territorio rurale. L ubicazione dell area di intervento è riportata sullo stralcio della C.T.R. di FIGURA 1.1. Per effettuare l analisi di terzo livello è stata effettuata una prova penetrometrica statica con punta elettrica e sismocono SCPTU1 spinta alla profondità di -30,90 m da p.c. con rif.u FIGURA 1.1 Ubicazione area a Corte Centrale nel comune di Ostellato 2. CARATTERI MORFOLOGICI ED IDROGEOLOGICI L area di intervento ricade in un area geomorfologicamente complessa, dove ha avuto sede fino a circa un millennio fa, il corso del fiume Padoa-Eridano (poi Pado-Vetere), antica diramazione di quello che è poi diventato l attuale fiume Po. In antichità i fiumi non erano irrigiditi in imponenti sistemi arginali come quelli antropici, e dunque divagavano con una certa facilità, cambiando spesso corso. In prossimità dei suoi possibili corsi il fiume Padoa-Eridano ha portato alla sedimentazione di terreni sabbiosi e limosi (tipici di ambienti di alta energia idrodinamica). Appena fuori da tali corsi e allontanandosi dai punti di rotta fluviale tornano a dominare sedimenti argilloso-limosi tipici di ambienti distali dal fiume, a bassa energia idrodinamica. Negli ultimi dieci secoli circa, nell area si instaura una condizione di bacino dove si sedimentano solo terreni fini, fanghi palustri, spesso organici. Ostellato 2 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 134 di 284

13 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE Al di sotto della coltre di sedimenti fini alluvionali più recenti, si rinvengono comunque le sabbie fini di origine marino costiera di epoca pre-estrusca, ribassate per effetto della subsidenza, che a loro volta sovrastano sabbie medie di divagazione fluviale. Attualmente, con l avvento della bonifica l area acquista definitivamente la condizione di terra emersa, ed i terreni fuori falda si consolidano per essicazione, con ossidazione delle componenti organiche. In FIGURA 2.1 viene riportato uno stralcio della Carta Geomorfologica della Provincia di Ferrara, dove si può notare come il sito allo studio ricada al limite esterno del paleoalveo del Padoa-Eridano. Le litologie presenti non possono comunque essere definite senza un'indagine puntuale, poiché sedimenti generalmente fini di esondazione fluviale, e sedimenti generalmente più grossolani di alveo, sono stati sovrapposti, rendendo possibile la presenza di sabbie, o limi, o argille, o torbe, o miscele binarie e ternarie degli stessi, senza il rispetto di regole fisse sulla loro presenza e sulla loro distribuzione geometrica. FIGURA Carta Geomorfologica della provincia di Ferrara L area in esame si sviluppa su quote di circa m sul l.m.m. nella parte meridionale fino a m sul l.m.m. nella parte settentrionale. La Carta delle Criticità Idrauliche, mostra come l area in esame non sia stata soggetta ad allagamenti di tipo persistente (FIGURA 2.2). Ostellato 3 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 135 di 284

14 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE FIGURA Carta delle Criticità Idrauliche Nell area è stata rilevata la quota della superficie di falda nel foro di esecuzione della prova penetrometrica statica con punta elettrica e sismocono SCPTU1 con rif.u Tale quota, in data 10/09/2012 era a -2,60 m da p.c.. Le acque meteoriche che precipitano all interno dell area che delimita il sito in esame vengono dirette nei canali di scolo che circondano l area andando poi a confluire verso un importante arteria fluviale posta a nord rispetto al sito in esame, Canale Maestro. 3. ACQUISIZIONE DATI Lo scrivente ha effettuato una prova penetrometrica statica con punta elettrica e sismocono SCPTU1 spinta alla profondità di 30,90 m da p.c., con rif.u In allegato si riportano l ubicazione della prova e l elaborazione della prova penetrometrica statica con punta elettrica e sismocono SCPTU1. 4. RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO I Livello di approfondimento La Carta dei caratteri predisponenti ai fenomeni di instabilità mostra come questa area sia caratterizzata dalla presenza di caratteri predisponenti agli effetti di sito quali l amplificazione sismica (FIGURA 4.1). La stratigrafia della prova SCPTU1 rif.u03-12 mostra sia la presenza di depositi coesivi soffici che di banchi sabbiosi immersi in falda più in profondità. Ostellato Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 4 Pagina 136 di 284

15 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE FIGURA 4.1 Carta dei caratteri predisponenti ai fenomeni di instabilità II Livello di approfondimento In virtù dell analisi del I livello di approfondimento si rende necessaria l analisi di II livello. In questo caso, come detto, la stratigrafia della prova penetrometrica statica con punta elettrica e sismocono (FIGURA 4.2) mostra sia la presenza di terreni coesivi soffici, ma anche di banchi di sabbie immerse in falda, quindi questa area potrebbe essere sia suscettibile a fenomeni di instabilità causati da liquefazione delle sabbie sia passibile di cedimenti post-sismici dei terreni coesivi soffici. Ostellato 5 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 137 di 284

16 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE Terreni coesivi soffici da 3,00 m da p.c. a -7,50 m da p.c. Terreni granulari immersi in falda da 7,50 m da p.c. a -18,50 m da p.c. FIGURA 4.2 Diagramma di resistenza della prova penetrometrica Quindi lo scrivente ha proceduto con le indagini necessarie allo sviluppo del terzo livello di approfondimento. Ostellato 6 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 138 di 284

17 III Livello di approfondimento SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE In questo studio, viste le caratteristiche dell area, si è reso necessario effettuare l analisi di III livello. Lo scrivente, come già menzionato, ha dunque eseguito una prova penetrometrica statica con punta elettrica e sismocono SCPTU1 spinta fino alla profondità di -30,90 m da p.c., con rif.u03-12 per la definizione delle Vs 30 e della categoria di suolo. Il parametro Vs 30 rappresenta la media ponderata dei valori delle velocità dell onda di taglio S nei primi 30 m di sottosuolo indagato, matematicamente espressa da (eq. 1): V s hi vi dove, Vs 30 hi Vi : velocità media ponderata delle onde di taglio S, : spessore dello strato iesimo, : velocità delle onde di taglio S nello strato iesimo. Il valore di Vs 30 viene di seguito calcolato attraverso la prova penetrometrica elettrica con sismocono SCPTU1 con rif. U03-12, che raggiunge la profondità di -30,90 m da p.c.. La prova consiste nell inserire sulla punta elettrica della prova penetrometrica elettrica dei ricevitori (geofoni) che con opportuna strumentazione e una sorgente di onde in superficie possono essere misurati, a profondità diverse, in questo caso ogni metro, i tempi di arrivo delle onde sismiche fra la superficie (sorgente) ed i ricevitori (in profondità), analogamente a quanto avviene con il metodo geofisico cosiddetto downhole. La punta utilizzata prende il nome di Piezocono G1-CPL2IN (FIGURA 4.3). FIGURA 4.3 Rappresentazione grafica della prova penetrometrica con piezocono sismico Ostellato 7 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 139 di 284

18 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE In base ai tempi di arrivo conoscendo la distanza tra la sorgente ed il ricevitore si può calcolare la velocità delle onde sismiche ed in particolare delle onde di taglio (Vs). In allegato si riporta l elaborazione della prova SCPTU1 realizzata in sito con riportato il profilo verticale delle velocità delle onde di taglio alle diverse profondità rilevate ogni metro. Il valore di Vs 30 calcolato risulta: Vs 30 = 167 m/s. Vs30 = 167 m/s Azioni simiche Delibera Assemblea Legislativa n 112/2007 della Regione Emilia Romagna L Atto di indirizzo e coordinamento tecnico ai sensi dell art. 16, c. 1, della L.R. 20/2000 per Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale ed urbanistica fornisce i valori di accelerazione massima orizzontale di picco al suolo, espressa in frazione dell accelerazione di gravità g (a refg ) per ogni comune della regione Emilia Romagna. Per il comune di Ostellato vengono previste accelerazioni massime di 0.133g. Nel medesimo atto viene specificato che in ambito di pianura caratterizzato da profilo stratigrafico costituito da alternanze di sabbie e peliti (PIANURA 2), come nel caso in esame, per suoli caratterizzati da valori di Vs 30 fino a 300 m/s si dovrà adottare un fattore di amplificazione sismica F.A.=1,50 per cui l accelerazione diventerà Amax=0,1995. Vs30 = 167 m/s F.A.=1,5 Accelerazione di progetto = 0,1995 g In FIGURA 4.4 è riportato lo spettro di risposta secondo l atto di indirizzo 112/2007. Ostellato 8 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 140 di 284

19 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE accelerazione suolo A = F.A. = 1.5 PGA(To)= g 5 accelerazione spettrale F.A.*P.G.A. (g) Periodo T (sec) Sa/a ref razione spettrale Spettro di risposta "Atto di indirizzo R.E.R." Comune di Ostellato FE acc elerazione spettrale Periodo T (sec) FIGURA 4.4 Spettro di risposta secondo atto di indirizzo con T R =475 anni, smorzamento = 5%. Categoria di suolo di fondazione Secondo D.M. 14/01/2008 La categoria di suolo dipende dal valore di Vs30. Il valore di Vs 30 misurato risulta: Vs 30 = 167 m/s e quindi secondo il D.M. 14/01/2008 la Categoria di suolo è D. Vs30 = 167 m/s Categoria di suolo D L amplificazione sismica è dunque uno degli effetti di sito attesi. Parametri sismici (calcolati con GeoStru parametri sismici) Salvaguardia della vita (SLV): Probabilità di superamento: 10 % Tr: 475 [anni] ag: 0,116 g Fo: 2,582 Tc*: 0,283 [s] Coefficienti sismici: SLV: Ss: 1,800 Cc: 2,350 St: 1,000 Kh: 0,050 Kv: 0,025 Amax: 2,045 Beta: 0,240 Ostellato 9 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 141 di 284

20 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE L amplificazione sismica è calcolata in S=S S x S T =1,8. La P.G.A. è dunque pari a: P.G.A. = a max g x S = 0,116g x 1,8= 0,208g Magnitudo di progetto La zonizzazione sismica ZS9 pone come magnitudo attesa massima nella zona sismogenetica 912 il valore di M = 6,14, per cui lo scrivente propone l assunzione di questo valore, in accordo con quanto pubblicato dalla R.E.R.: Magnitudo di progetto M 6,14 Mw Gli eventi sismici del maggio 2012 hanno dato eventi di magnitudo massima di 5, VERIFICA DELLA RESISTENZA ALLA LIQUEFAZIONE DELLE SABBIE L obiettivo della riduzione del rischio sismico passa anche per l analisi delle componenti territoriali che possono innescare fenomeni negativamente impattanti con le strutture antropiche e la loro sicurezza. Vale comunque la pena evidenziare che laddove sono presenti i caratteri predisponenti, non è detto che si possano realizzare le condizioni di cause scatenanti; ovvero un terreno sabbioso può avere tutti i requisiti granulometrici e di addensamento per liquefarsi, ma nell area non si verificherà un sisma con energia sufficiente ad indurre liquefazione. In particolare vengono ritenuti motivi di esclusione dalla verifica a liquefazione, la verifica di almeno una di queste circostanze: 1. Eventi sismici attesi di magnitudo di momento Mw inferiore a 6 e durata inferiore a 15 sec. ( La Liquefazione del terreno in condizioni sismiche Crespellani, Nardi, Simoncini Zanichelli 1988). 2. Accelerazioni massime attese al piano campagna in condizioni free-field minori di 0,1g; 3. Accelerazioni massime al paino campagna in condizioni free-field minori di 0,15g e terreni con caratteristiche ricadenti in una delle tre seguenti categorie: -frazione di fine, FC, superiore al 20%, con indice di plasticità PI>10; FC 35% e resistenza (N 1 ) 60 >20; FC 5% e resistenza (N 1 ) 60 >25 Dove (N 1 ) 60 è il valore normalizzato della resistenza penetrometrica della prova SPT. 4. Distribuzione granulometrica esterna alle zone indicate nella FIGURA 4.5 da distinguere i materiali in funzione del coefficiente di uniformità U c <3,5 o U c >3,5. 5. Profondità media stagionale della falda superiore ai 15m dal piano campagna. 6. Copertura di strati superficiali non liquefacibili con spessore maggiore di 3m, oppure con spessore maggiore di 5m per magnitudo maggiori di M>7. 7. Un ulteriore motivo di esclusione dalla verifica di liquefazione è dato dal valore della densità relativa Dr del deposito. Gibbs ha eseguito diversi studi su risultati di vari autori stabilendo che una densità relativa pari a 70% è valore limite tra terreni liquefacibili e non liquefacibili (Manuale di geotecnica per l ingegneria civile di Nunziante Marino, Maggioli Editore, 2006), di conseguenza tutti i terreni con Dr > 70% vengono automaticamente esclusi dalla verifica alla liquefazione. Ostellato 10 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 142 di 284

21 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE FIGURA Fasce granulometriche per la valutazione preliminare della suscettibilità alla liquefazione di un terreno Per la verifica della liquefazione delle sabbie si è fatto riferimento alla prova penetrometrica statica con punta elettrica e sismocono SCPTU1, spinta fino alla profondità di -30,92 m da p.c., con rif.u È stato utilizzato un software di calcolo che analizzando ogni strato da 2 cm individuato dalla prova CPTU, ne verifica la potenzialità di liquefazione. I dati di input che caratterizzano le energie sismiche adottate sono: P.G.A. = 0,133 g x 1,50 = 0,1996 g 0,20g Mw=6,14 Utilizzando i dati di input (secondo il D.M. 14 gennaio 2008) visualizzati in FIGURA 4.6, se ne deduce che nell area di studio il fenomeno della liquefazione è un effetto di sito atteso. FIGURA 4.6 Dati input e metodi di calcolo adottati SCPTU1 Ostellato 11 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 143 di 284

22 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE In FIGURA 4.7, si riporta un diagramma CSR, qc 1 N, cs, in cui si schematizzano i comportamenti di liquefazione e non liquefazione degli strati esaminati. FIGURA 4.7 Diagramma di liquefazione, da software CLiq, vers Dei calcoli effettuati si riporta solo la sintesi dei risultati finali. Inoltre è stato verificato l indice del potenziale di liquefazione, I L, definito dalla seguente relazione: 20 0 I L F( z) w( z) dz, in cui z è la profondità dal piano di campagna in metri e w(z)=10-0.5z Ad una quota z il fattore F(z)=F vale: F 1 F se F L 1.0 L F 0 se F L >1.0 dove F L è il fattore di sicurezza alla liquefazione alla quota considerata. Con il software si calcola nei primi 20,00 m da p.c. per la CPTU il valore del potenziale di liquefazione per tutti gli strati incoerenti (Metodo Iwasaki). In base alle Tabelle 4.1 e 4.2 l indice del potenziale di liquefazione risulta alto. Potenziale Liquefazione I PL Classificazione I PL = 0 Non liquefacibile 0 < I PL 2 Basso 2 < I PL 5 Moderato 5 < I PL 15 Alto I PL 15 Molto Alto Tabella 4.1 Classificazione indice potenziale liquefazione CPTU Potenziale Liquefazione I PL SCPTU1 5,43 Tabella 4.2 Indice potenziale liquefazione calcolato per la CPTU Ostellato 12 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 144 di 284

23 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE 4.2. CALCOLO CEDIMENTI POSTSISMICI NEI TERRENI GRANULARI Dell elaborazione completa dei cedimenti post sismici si riporta solo il risultato finale. Sono stati stimati i cedimenti postsismici nei banchi sabbiosi rilevati con la prova. Dalle elaborazioni informatiche, si ricava che con una Magnitudo di 6.14, solo alcuni dei livelli hanno il fattore di resistenza alla liquefazione inferiore a 1,25 (EC-8), determinando cedimenti post sismici pari a 30,62 cm per PGA = 0,20 g(tabelle 4.3). CPTU Cedimenti (cm) PGA = 0,20 SCPTU1 30,62 Tabella 4.3 Cedimenti post-sismici 4.3 CALCOLO CEDIMENTI POSTSISMICI IN TERRENI COESIVI Per l Atto di Indirizzo nr.112/2007,nei depositi coesivi molto soffici (cu 70kPa) e plastici (Ip 30%) in u cui si prevede un incremento delle pressioni interstiziali 0. 3 ' 0 durante il terremoto di riferimento deve essere stimato il cedimento di riconsolidazione conseguente alla dissipazione delle pressioni interstiziali accumulatesi durante il terremoto. Tale rapporto può essere valutato dal grafico riportato in FIGURA 4.8 in funzione della deformazione indotta dal terremoto di progetto negli strati di terreno. Tale deformazione è valutabile utilizzando la seguente espressione: 1 deformazione (%) max 0.65 ag,rif S v0 rd G eq. (4.1) a gri f= accelerazione di riferimento per il comune allo studio (Ostellato a rif =0,133g) Ostellato 13 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 145 di 284

24 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE S= fattore di amplificazione funzione della velocità di propagazione delle onde di taglio Vs e dunque della stratigrafia dei terreni (nel caso in esame F.A.=1,5); s vo = carico litostatico in termini di tensioni totali a metà dello strato considerato rd= 1-0,015z (da Atto indirizzo, n.112/2007) G= valore ridotto di Go funzione dell accelerazione a max. Go=modulo di taglio alle piccole deformazioni. FIGURA 4.8: Valore del rapporto di pressione interstiziale r u in funzione della deformazione di taglio massima indotta dal terremoto Per questo studio, viene presa come rappresentativa dell area di intervento, la prova SCPT1. La stratigrafia del lotto d indagine, è rappresentata prevalentemente da uno strato argilloso con Cu inferiore a 70kPa presente da -3,00 m fino a -7,50 m dal p.c.. Lo strato successivo di terreni coesivi si trova a -18,00 m ma a questa profondità non vengono effettuate valutazioni in quanto difficilmente gli incrementi di pressione neutra possono essere superiori al 30% del carico litostatico presente a quelle quote. In base alle caratteristiche stratigrafiche e geotecniche rilevate in sito, tale strato potrebbe essere interessato da cedimenti di riconsolidazione postsismica. Viene attribuito allo strato allo studio un indice dei vuoti e 0 =1. Già con questo parametro è possibile stimare il modulo G 0 e stabilire se il rapporto di pressione interstiziale r u sia o meno superiore a 0,3, così come previsto dall Atto di Indirizzo per poter discriminare se procedere o meno a nuovi campionamenti ed indagini di laboratorio. Il valore di Go per i terreni coesivi è stato stimato con la formula di Mayne e Rix; attraverso il valore di PGA calcolato si determina il rapporto G/Go che è pari a 0,50 (FIGURA 4.9). Ostellato 14 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 146 di 284

25 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE k 406 ARGILLE (Mayne & Rix, 1993) a 0,695 b -1, qc G0 1,13 e 0 1 ag= 0,133 e0 qc 650 kpa S= 1,5 Go kpa PGA= 0, kg/cm 2 G/Go= 0,5015 G= ,695 Fattore di riduzione del modulo di Taglio G in SABBIE funzione (Rix di & PGA Stokoe, 1991) k 1634 a 0,25 0,1 0,2 0,3 0,4 0,9 b 0,375 0,8 0,5 0,35 0,28 s'vo 104 0,8 qc 5000 kpa 12,95521 Go 78411,914 kpa 0,7 799,566 kg/cm2 0,6 G/Go 0,5 0,4 0,3 0,2 0, ,1 0,2 0,3 0,4 0,5 PGA Amax (g) FIGURA Fattore di riduzione del modulo di taglio G in funzione dell accelerazione (a g,rif ) (AGI, 2005) Mettendo in ascissa i valori calcolati di deformazione massima si valuta se la r u è tale da dover procedere o meno al calcolo dei cedimenti postsismici. In FIGURA 4.10 si ricava il valore finale del rapporto di pressione interstiziale r u. Ostellato 15 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 147 di 284

26 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE y = x ,59x - 0,0482 r u Du / s' 0 valore del rapporto di pressione interstiziale ru in funzione della deformazione massima indotta dal terremoto y = x ,22x - 0,0766 y = 3E+07x x ,3x - 0,1379 0,0001 0,0002 0,0003 0,0004 0,001 0,002 0,003 0,1 0 0,035 0,11 0,2 0,63 0,91 1,02 0 0,02 0,05 0,085 0,28 0,52 0,68 0 0, ,0275 0,0001 0,08 0,1425 0,455 0,0010,715 0,85 0,01 g gamma 1,1 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 Profondità metà strato (m): 5,25 m carico litostatico efficaces' o 74,6 kpa profondità falda da p.c. (m) 2,6m carico litostatico totales 0 101,1 kpa 0, ,289 0,289 0,289 arif S sigma vo Go G/Go G rd gamma max r u medio r u minimo r u massimo a/g kpa kpa kpa % Du/s' 0 Du/s' 0 Du/s' 0 Strato1 0,133 1,5 101, ,66 0, , , ,289 0,183 0,410 FIGURA 4.10 Valori di r u per il primo strato analizzato Come si può notare, il rapporto di pressione interstiziale medio è inferiore a 0,3: r u = u/ v0 = 0,289 < 0,30; pertanto, in base alle condizioni descritte dall Atto di indirizzo n 112/2007 non occorre determinare il cedimento post sismici. Dato che il valore del rapporto di pressione interstiziale medio r u è prossimo al valore di riferimento della normativa si riporta comunque il calcolo dei cedimenti post-sismici nei terreni coesivi soffici. log u 1 ' 0 H (mm) = 20 SH1 iniziale Cr e 0 = 0,914 1 H H 1 e Sostituendo con i seguenti valori per lo strato considerato: H = 4,50m = 1,25 (valore compreso tra 1 e 1,5) u/ 0 ) = 0,289 (come ricavabile da FIGURA 4.10) Tutto ciò adottando conservativamente Cc=0,15 da cui Cr = 0,033 ed e 0 =1,0 0 Il cedimento post-sismico medio risulta: DH = 1,37cm Ostellato 16 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 148 di 284

27 5. CONCLUSIONI SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE - Per la mitigazione del rischio sismico dell area candidata a POC, sita in Loc. Corte Centrale nel comune di Ostellato Fe è stata eseguita una campagna di indagine consistente in una prova penetrometrica statica con punta elettrica e sismocono SCPTU1 spinta alla profondità di -30,90 m da p.c. con rif.u L area di intervento ricade in un area geomorfologicamente complessa, dove ha avuto sede fino a circa un millennio fa, il corso del fiume Padoa-Eridano (poi Pado-Vetere), antica diramazione di quello che è poi diventato l attuale fiume Po. - Le indagini eseguite hanno mostrato la presenza di una coltre di terreni sovraconsolidati per essiccamento fino alla superficie di falda. Al di sotto sono presenti sedimenti soffici fino a circa -7,5m dal p.c.. Poi sono presenti per oltre 10m uno strato di sabbie più o meno addensate, riconducibili al passaggio di un paleoalveo in epoche pre-etrusche. Da -18,5m in giù si rilevano sedimenti argilloso-limosi con consistenze discretamente buone. L area non presenta criticità idrauliche particolari; di fatto non è mai stata soggetta ad allagamenti persistenti in seguito a precipitazioni intense. Nell area è stata rilevata la quota della superficie di falda. Tale quota, in data 10/09/2012 era a -2,60 m dal p.c.. Le acque meteoriche che precipitano all interno dell area che delimita il sito in esame vengono dirette nei canali di scolo che circondano l area andando poi a confluire verso un importante arteria fluviale posta a nord rispetto al sito in esame, Canale Maestro. - Lo scrivente ha effettuato una prova penetrometrica statica con punta elettrica e sismocono SCPTU1 spinta alla profondità di 30,90 m da p.c., con rif.u L Atto di indirizzo e coordinamento tecnico ai sensi dell art. 16, c. 1, della L.R. 20/2000 per Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale ed urbanistica fornisce i valori di accelerazione massima orizzontale di picco al suolo, espressa in frazione dell accelerazione di gravità g (arefg) per ogni comune della regione Emilia Romagna, per il comune di Ostellato vengono previste accelerazioni massime di 0.133g. Il valore di Vs30 misurato è di 167m/sec per cui il sito è soggetto ad amplificazione sismica. Tale amplificazione è fornita dall Atto di Indirizzo 112/2007 della R.E.R. ed altresì, è calcolabile con i procedimenti dettati dal D.M. 14/01/2008. Secondo l Atto di Indirizzo regionale in ambito di pianura caratterizzato da profilo stratigrafico costituito da alternanze di sabbie e peliti (PIANURA 2), come nel caso in esame, per suoli caratterizzati da valori di Vs 30 fino a 300 m/s si dovrà adottare un fattore di amplificazione sismica F.A.=1,50 per cui l accelerazione diventerà P.G.A.=0,199g. - Secondo il vigente D.M. 14/01/2008 l accelerazione sitospecifica è stata calcolata in 0,116g, l amplificazione sismica Ss è stata invece calcolata in 1,8, per cui P.G.A. = 0,208g. -La magnitudo massima attesa nei tempi di ritorno adottati è di 6,14 Mw, dato che l area allo studio ricade all interno della zona sismogenetica 912. Gli eventi sismici del maggio 2012 hanno dato valori di 5,9. - Per la verifica della liquefazione delle sabbie è stato utilizzato un software di calcolo C-Liq che analizzando ogni strato da 2cm individuato dalla prova penetrometrica con punta elettrica e sismocono SCPTU1, ne verifica la potenzialità di liquefazione. Dai calcoli emerge che nell area di studio il fenomeno della liquefazione è un effetto di sito atteso. Dall elaborazione dell indagine è emerso che il sito esaminato mostra un alto indice del potenziale di liquefazione (IPL=5,43). Ostellato 17 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 149 di 284

28 SST - dott. Geol. Thomas Veronese - tel. 335/ via Roma Codigoro FE Dalle elaborazioni informatiche, si è inoltre ricavato che con una Magnitudo di 6.14, si determinano cedimenti post sismici pari a 30,62 cm. - I terreni rilevati in sito, coesivi moderatamente consistenti immersi in falda presenti dalla profondità di - 3,00 m da p.c. fino a -7,50 m da p.c. hanno valori di coesione media Cu pari a 33kPa per cui inferiori al valore di riferimento normativo (Cu 70kPa) e un indice plastico IP conservativamente scelto maggiore a 30% (IP 30%). Essendo il rapporto di pressione interstiziale medio calcolato inferiore a 0,3 (r u = u/ v0 = 0,289 > 0,30), non sarebbe necessario procedere alla stima del cedimento, ma si provvede lo stesso per dimostrare che è di entità limitata. Dall elaborazione dei calcoli il cedimento post-sismico medio risulta: H = 1,37. Il fenomeno della liquefazione delle sabbie non è un fenomeno escludente l edificabilità, ma è un carattere condizionante del sito. In fase di progettazione occorre tenere conto di queste possibili instabilità dei terreni dovuti alla liquefazione, in caso di forti sismi. In verità nell area non sono previsti grossi terremoti; prima degli eventi del maggio 2012 le analisi sarebbero state condotte con Magnitudo di 5,5 (come previsto nella relazione di accompagnamento della carta sismotettonica della regione Emilia-Romagna, pubblicata nel 2004). In questa occasione invece le analisi sono condotte conservativamente con parametri sismici molto importanti, si è dunque in presenza di analisi ch contemplano energie difficilmente verificabili in questa porzione del territorio ferrarese. Codigoro, 22 ottobre 2012 Dott. Geol. Thomas Veronese Ostellato 18 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 150 di 284

29 COMUNE DI OSTELLATO Area candidata a POC ALLEGATI dott. Geol. Thomas Veronese via Roma n Codigoro FEtel Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 151 di 284

30 DOTT. GEOL. THOMAS VERONESE - Via Roma, CODIGORO (Ferrara) PROVA PENETROMETRICA STATICA CON PUNTA ELETTRICA UBICAZIONE DELLE PROVE SVOLTE - FOTO PIAZZAMENTI RIF. PROVA: CPTU n : rif.u SCPTU1 COMMITTENTE: F.lli Visentini PROFONDITA' MASSIMA DELLA PROVA (m da p.c.): CANTIERE: Corte Centrale PROFONDITA' FALDA (m da p.c.): 2.60 DATA: 9/10/2012 PREFORO (m da p.c.): 0.00 SCPTU1 SCPTU1 Comune di Ostellato - POC Scheda Progetto n.4 Pagina 152 di 284

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