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1 Ministero della Giustizia DIPARTIMENTO DELL AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA ISTITUTUTO SUPERIORE DI STUDI PENITENZIARI RI-CONOSCERE E VALORIZZARE LE ESPERIENZE NEL DAP MODELLO DI CANDIDATURA Istituto Superiore di Studi Penitenziari, via Giuseppe Barellai n ROMA FAX issp.dap@giustizia.it iaz-iati-az-bf- ISSP/II

2 1. CANDIDATURA Indicare rispetto all unità organizzativa centrale, regionale, locale del DAP UNITA ORGANIZZATIVA UFFICIO/ AREA DIRIGENTE UFFICIO/AREA REFERENTE PROGETTO Casa Circondariale di Ferrara Area Educativa Dr. Francesco Cacciola Dr. Francesco Cacciola - Dssa Loredana Onofri Indicare rispetto al referente operativo dell iniziativa/progetto COGNOME E NOME Gabriella Dugoni QUALIFICA Dirigente Servizio Politiche della sostenibilità e Coop.internazionale della Provincia di Ferrara TELEFONO FAX INDIRIZZO ecoidea@provincia.fe.it 2 DENOMINAZIONE DELL INIZIATIVA/TITOLO DEL PROGETTO CASA CIRCONDARIALE SOSTENIBILE L esperienza è x conclusa non conclusa, ma ha prodotto risultati concreti e verificabili Indicare i tempi di attuazione Data di inizio _1 / 10 / 2005 Data di conclusione 30 /_3 / AREA DI SELEZIONE DEL CONCORSO A CUI SI INTENDE PARTECIPARE: (barrare una sola casella; è possibile partecipare a più aree del concorso presentando schede di candidatura diverse) x AREA GESTIONALE/ ORGANIZZATIVA: migliori esperienze organizzative, gestionali e/o formative che abbiano apportato nelle strutture di riferimento un cambiamento significativo e proficuo in termini qualitativi e strategici. AREA TRATTAMENTALE E DELL INCLUSIONE SOCIALE: migliori progettualità che abbiano innescato processi trattamentali e/o di inclusione sociale particolarmente significativi e innovativi sotto il profilo della metodologia, degli strumenti utilizzati e delle collaborazioni con la comunità locale. 2

3 4. SPIEGARE IL MOTIVO PER CUI SI È SCELTO DI CONCORRERE max 15 righe Far conoscere l elemento di innovazione e sperimentazione del progetto e le prassi sperimentate, rendendole disponibili ad essere ripetute nel medesimo ambito o in altri similari. 5. BREVE DESCRIZIONE DEL CONTESTO DI PARTENZA. max 15 righe La casa Circondariale di Ferrara ospita una media di 400 detenuti, è attiva la Scuola per chi vuol conseguire la licenza elementare, la licenza Media, ed è attivo un biennio di Scuole Superiori; l analisi ambientale di partenza ha evidenziato: - esistenza di una raccolta differenziata di carta, vetro, pile; - mancanza della raccolta differenziata dell organico, pur in presenza di mensa interna; - presenza di grandi quantitativi di rifiuti pericolosi ( pile usa e getta) non sempre smaltiti correttamente 6. DESTINATARI DELL INIZIATIVA N dei destinatari dell iniziativa 80 detenuti 400 detenuti N complessivo universo di riferimento(personale/utenza) 400 detenuti 400 detenuti Breve descrizione delle caratteristiche del gruppo dei destinatari Detenuti frequentanti la Scuola più altri interessati - per il ciclo di 10 incontri ( vedi punto 8 - obiettivo 3) Tutti i detenuti - per le altre parti del progetto ( vedi punto 8) 7. FINALITÀ DELL INIZIATIVA max 5 righe Portare l educazione ambientale all interno della Casa Circondariale,mediante due percorsi : - arricchire il percorso rieducativo dei detenuti, affinché siano consapevoli dei corretti comportamenti ecologici richiesti ai cittadini, - agire sulla struttura, portando un cambiamento significativo e proficuo intermini di risparmio ambientale ed economico. 8. OBIETTIVI SPECIFICI E STRUMENTI DI REALIZZAZIONE Per ciascun obiettivo specifico indicare le azioni previste e gli strumenti predisposti per realizzarlo: 3

4 OBIETTIVO SPECIFICO AZIONI PREVISTE STRUMENTI 1) Istituzione di un tavolo di coordinamento tra i vari attori del progetto: Direttore e referenti della Casa Circondariale, Provincia, partner, Enti pubblici e privati 2) Definizione di metodologie specifiche per l educazione ambientale ai detenuti 3) Educazione ambientale ai detenuti sulle tematiche della sostenibilità 4) Sensibilizzazione dei detenuti alle tematiche della sostenibilità 5) Attivazione di un percorso esterno di formazione alle tematiche ambientali 6) Avvio di un processo spinto di differenziazione dei rifiuti Incontri periodici del tavolo di coordinamento, volti alla definizione delle azioni da realizzare e gestione di tutti gli aspetti logistici. formazione rivolta agli operatori CEA ( Centri di Educazione Ambientale) Lezioni di educazione ambientale sui - Cambiamenti climatici - Rifiuti e raccolta differenziata - Acqua, bene comune - Inquinanti e salute - I centri di educazione ambientale di Ferrara 1) Potenziamento Biblioteca 2) Concorso per la produzione di vari elaborati relativi ai temi trattati Stage nei CEA ( Centri di educazione ambientale) Potenziamento della raccolta differenziata Incontri bimensili del Tavolo di coordinamento Verbali degli incontri Corso di formazione articolato in 3 giornate, con vari relatori tra cui - il Direttore, il Commissario e un educatrice della Casa Circondariale - i referenti di diverse sperimentazioni attivate all interno ed esterno del carcere 10 incontri, realizzati nell ambito delle lezioni di scienze della Scuola Media interna; lezioni accompagnate da slide, fotocopie, Manuali e riviste, film, video documentari. Dibattito finale ricchissimo di interesse e contributi 1) invio decine di libri e riviste forniti dalla Biblioteca Comunale 2) attivazione concorso Innocenti evasioni, in cui i detenuti hanno prodotto circa 30 elaborati umoristici, letterari ed artistici sulle tematiche ambientali; tutte le opere sono state inserite in una pubblicazione distribuita ai detenuti e disponibile on-line; i vincitori hanno ottenuto in premio l abbonamento ad una rivista a carattere ambientale. Stage di un detenuto presso la LIPU Giardino delle Capinere-, dove ha partecipato alle attività di assistenza di animali feriti Stage di un detenuto presso il Museo delle Valli di Argenta, dove è stato coinvolto in attività di manutenzione dell Oasi Corso di formazione al personale addetto alla Mensa, per la raccolta 4

5 all interno della Casa Circondariale 7) Avvio di un processo di riduzione di rifiuti pericolosi quali le PILE usa e getta, molto utilizzate nelle strutture carcerarie e non sempre smaltite correttamente Dare la possibilità ai detenuti di utilizzare pile ricaricabili, sfruttabili almeno 50 volte di più, con un notevole vantaggio economico e ambientale 8) Divulgazione dei risultati Diffusione delle peculiarità del progetto e dei risultati ottenuti. differenziata del rifiuto organico Consegna di 15 contenitori per la raccolta organico. 1)Corso di formazione a tutti i detenuti relativo ai vantaggi delle pile ricaricabili; 2)distribuzione di un volantino in 4 lingue ( inglese, francese, arabo e italiano) che sottolinea i vantaggi ambientali e soprattutto economici relativi all utilizzo di pile ricaricabili; 3) acquisto di 140 ricaricabatterie ( uno per ogni cella) per 8 pile 4) acquisto di 300 set (di 2 batterie ricaricabili l uno) distribuiti ai detenuti 1)Pubblicazione Manuale Un fiore dietro le sbarre rivolto a chi vuole affrontare percorsi di Educazione Ambientale all interno di Istituti Penitenziari 2)Pubblicazione Manuale Innocenti evasioni, con gli esiti del concorso 3)Pubblicazione CD riportante il materiale utilizzato nell ambito del progetto ed un video riportante i momenti più significativi dell iniziativa. 4) Seminario conclusivo alla presenza di pubblico e stampa 9. PERSONALE COINVOLTO NELLA GESTIONE Risorse umane interne: indicare il numero degli operatori coinvolti nell iniziativa, con riferimento al numero complessivo del personale con la medesima qualifica e specificando l attività svolta. N N TOT nell unità organizzativa QUALIFICA 5 ATTIVITÀ SVOLTA 1 1 Direttore Casa Corso di formazione ai CEA Circondariale 1 1 Vice-Commissario Corso di formazione ai CEA Casa Circondariale 1 3 Educatrice Casa Corso di formazione ai CEA Circondariale 1 4 insegnante Supporto didattico Agenti di P.P. Supporto durante le lezioni interne

6 Risorse umane esterne: indicare gli operatori di altri organi dell amministrazione penitenziaria, di enti pubblici o privati operanti nella comunità locale o liberi professionisti che hanno collaborato alla realizzazione dell iniziativa. N QUALIFICA ATTIVITÀ SVOLTA ENTE DI APPARTENENZA 3 insegnanti Corso di formazione 2 Referenti cooperativa Corso di formazione 1 Direttore Teatro Corso di Nucleo formazione 2 insegnanti Commissione concorso 1 Referente Corso di Associazione formazione 1 Libero professionista Supporto all intero progetto ITI ( Istituto Tecnico Industriale) Coop. La Casona di Ferrara Teatro Nucleo di Ferrara Scuola Istituto d arte Dosso Dossi Associazione Papillon-Rebibbia Punto3 società di consulenza 10. PARTNER (compilare se presenti partner ) Indicare gli enti pubblici o privati che hanno condiviso e hanno assunto responsabilità di rilievo rispetto all iniziativa: dalla progettazione alla realizzazione. ENTE CEA ( Centro di educazione ambientale ) LIPU di Ferrara La Casona Cooperativa sociale CEA Museo delle Valli di Argenta FINALITA GENERALE ENTE Progetti di educazione ambientale Progetti di educazione ambientale Progetti di educazione ambientale COLLABORAZIONE 1 GIA ATTIVA CEA di Mesola Progetti di educazione ambientale si HERA Ferrara Azienda che a Ferrara eroga il servizio di igiene ambientale si si si si ATTIVATA AD HOC Indicare per ciascun partner : ENTE RUOLO ATTIVITA SVOLTE LIPU Partner - lezioni di educazione ambientale all interno del carcere - stage di un detenuto presso il Centro 2 N RISORSE IMPIEGATE UMANE ECONOMICHE STRUTTURALI 1 Barrare la casella corrispondente 6

7 La Casona CEA - Mesola CEA Museo delle Valli di Argenta HERA Ferrara partner Docenza al corso di formazione degli operatori CEA partner - lezioni di educazione ambientale all interno del carcere partner - lezioni di educazione ambientale all interno del carcere - stage di un detenuto presso il Centro partner - lezioni di educazione ambientale ai responsabili della mensa - rafforzamento della raccolta differenziata dell umido all interno della struttura Potenziamento cassonetti differenziata - inizio differenziata umido 11. INTEGRAZIONE Le collaborazioni hanno inciso sulla attivazione e/o sulla stabilizzazione della RETE all interno della comunità locale? Come? (max 15 righe) Il progetto ha consolidato la collaborazione all interno della struttura carceraria con - HERA( azienda per lo smaltimento rifiuti ) che ha in seguito attivato un isola ecologica all interno del carcere e si è resa disponibile per numerose iniziative nel settore, ad esempio la raccolta differenziata cella a cella; - LIPU( centro di educazione ambientale per il recupero della fauna selvatica) che ha progettato e sta realizzando all interno del perimetro carcerario un Oasi per lo stanziamento degli uccelli migratori Indicare l eventuale stipulazione di convenzioni, protocolli d intesa, contratti, altro. (max 15 righe) Descrivere la rispondenza del progetto ai bisogni rilevati e la sua correlazione rispetto alle politiche locali, anche con eventuale riferimento ai piani di zona. (max 15 righe) Il progetto ha coniugato le attività di informazione ed educazione ambientale con attività sociali, proponendo i CEA ( Centri di educazione ambientale) come attori capaci di fornire occasioni di formazione civica e servizi utili alla comunità locale. Il progetto si è rivolto ad una nuova utenza rispetto ai target classici dei CEA( Scuole, bambini ) corrispondente ad una specifica categoria sociale di adulti: i detenuti. 7

8 12. CAMBIAMENTO Indicare il cambiamento concreto e verificabile che l iniziativa ha generato : -nell organizzazione. (max 15 righe) - Il coinvolgimento attivo dei CEA ( Centri di educazione ambientale) ha portato 1) nella Scuola, all avvio di un programma di educazione ambientale curriculare, svolto anche dal personale dei CEA, attualmente parte integrante del programma scolastico 2) all attivazione attuale di stage di detenuti presso le stesse strutture: Oasi, Centri, Musei aperti - L utilizzo di pile ricaricabili da parte dei detenuti, in sostituzione delle usa e getta è stato un grosso successo sia per la diminuzione dei rifiuti, sia per il risparmio all acquisto, generando un mutamento notevole nelle abitudini non corrette dei detenuti e della stessa struttura. - L attivazione della raccolta differenziata dell umido fa parte delle corrette abitudini richieste ad ogni cittadino I cambiamenti si delineano come stabili e apportatori di un notevole miglioramento - ambientale ( meno CO2 ) - economico ( risparmio, dato dall acquisto di un numero inferiore di pile) - sociale ( introduzione dell educazione ambientale nelle carceri quale valore aggiunto) -nelle attività trattamentali e/o negli interventi finalizzati all inclusione sociale. (max 15 righe) Il progetto ha previsto lo stage di due detenuti i altrettanti CEA ( Centri di educazione ambientale) del territorio provinciale: Stage di un detenuto presso la LIPU Giardino delle Capinere-, dove ha partecipato alle attività di assistenza di animali feriti Stage di un detenuto presso il Museo delle Valli di Argenta, dove è stato coinvolto in attività di manutenzione dell Oasi L iniziativa realizzato ha creato all interno dell ufficio nuovi canali di condivisione, partecipazione, collaborazione? Quali? (max 15 righe) Il progetto Casa Circondariale Sostenibile è stato finanziato parzialmente dalla Regione Emilia Romagna tramite il Bando INFEA CEA 2005 a beneficio del CSDA A. Carpeggiani della Provincia di Ferrara. Il principale elemento di innovazione e sperimentazione del progetto Casa Circondariale Sostenibile è nella particolarità dell utenza a cui sono state rivolte attività educative dei CEA: i detenuti. L importanza di avvicinare i CEA ai detenuti è insita nel ruolo stesso che la legge italiana affida alla detenzione, ovvero la rieducazione alla cittadinanza. Far entrare l educazione ambientale negli istituti di detenzione significa quindi arricchire il percorso rieducativo dei detenuti con i principi dello sviluppo sostenibile, affinché al loro ritorno in società siano consapevoli dei corretti comportamenti ambientali che sono richiesti a tutti i cittadini. I CEA hanno saputo dare adeguata risposta alle esigenze educative (anche se latenti) di questa particolare categoria sociale di adulti, trovando metodiche didattiche appropriate, verificando le attività intraprendibili in ogni contesto carcerario del proprio territorio di riferimento. 8

9 Indicare i risultati concretamente perseguiti, descrivendone gli effetti nel breve e nel lungo periodo. RISULTATO EFFETTO NEL BREVE PERIODO Attivazione raccolta.nel 2006 non attiva differenziata umido ( dati forniti da HERA) Minore acquisto di pile usa e getta ( dati forniti dalla Casa Circondariale) Dal 1 gennaio al erano state acquistate n.2502 pile stylo n. 418 mnistylo EFFETTO NEL LUNGO PERIODO Nel 2007 il peso raccolto di organico è di circa 300Kg. a settimana Dal 1 gennaio al sono state acquistate n. 860 pile stylo ( - 66%) n. 244 ministylo ( - 42%) 13. TRASFERIBILITÀ Spiegare come le prassi sperimentate possono essere ampliate e ripetute nel medesimo ambito, o possono dar luogo a nuove iniziative. (max 15 righe) Il percorso seguito per introdurre l educazione ambientale può essere replicato per altri temi di interesse formativo, al fine di arricchire il percorso rieducativo dei detenuti con principi di educazione civica, perchè al loro ritorno in società siano consapevoli dei comportamenti corretti che sono richiesti a tutti i cittadini. Inoltre la collaborazione avviata con le cooperative sociali può stimolare la creazione di nuove convenzioni per l impiego dei detenuti che affrontano percorsi di re-introduzione al lavoro nelle attività di manutenzione e gestione dei CEA. Indicare eventuali correlazioni del progetto con azioni completate o in atto nella medesima unità organizzativa. (max 15 righe) I modelli operativi utilizzati potrebbero essere esportati in altri contesti dell Amministrazione Penitenziaria? x Si No Se si, come? (max 15 righe) 9

10 È disponibile on-line l intero progetto Casa Circondariale sostenibile : Sono state redatte 2 pubblicazioni ( Un fiore dietro le sbarre Innocenti evasioni ) e un CD sul progetto, disponibili gratuitamente sia nella pagina web : sia in cartaceo, su semplice richiesta. Il materiale è stato inviato per conoscenza alle maggiori strutture penitenziarie italiane. I modelli operativi utilizzati potrebbero essere esportati in altre Pubbliche Amministrazioni? xsi No Se si, come? (max 15 righe) Gli strumenti su citati contengono tutte le informazioni necessarie alla trasferibilità del progetto sia ad altri contesti dell Amministrazione Penitenziaria che ad altre Pubbliche Amministrazioni. 14. EFFICACIA DELL INIZIATIVA Indicare: RISULTATI ATTESI RISULTATI OTTENUTI RISULTATI INATTESI Definire metodologie specifiche rivolte ai CEA per l educazione ambientale ai detenuti Sensibilizzare i detenuti sulle tematiche dello sviluppo sostenibile -Corso di formazione rivolto agli operatori CEA -Manuale per gli operatori CEA Un fiore dietro le sbarre -Concorso Innocenti Evasioni -Potenziamento della biblioteca carceraria Avviare un processo di riduzione e differenziazione dei rifiuti al interno della casa circondariale Attivare rapporti di collaborazione tra i CEA e le associazioni/cooperative sociali che abitualmente operano con i detenuti. -Raccolta differenziata dei rifiuti organici - utilizzo ricaricabatterie Due stage per l inserimento lavorativo dei detenuti Nel corso dell esperienza si sono verificati eventi imprevisti? Si x No Se si, quali? (max 15 righe) 10

11 Sono stati individuati indicatori specifici per valutare il progetto? x Si No Se si, quali? (max 15 righe) Si, per ogni obiettivo del progetto ( punto 8) sono stati individuati indicatori specifici: obiettivo 1: istituzione e gestione di un tavolo di coordinamento e obiettivo 2: corso di formazione agli operatori dei CEA; indicatore: numero di partecipanti agli incontri rispetto agli invitati obiettivo3: educazione ambientale sulle tematiche della sostenibilità; indicatore: numero di partecipanti volontari, grado di attenzione alle attività, numero di dispense richieste. obiettivo 4: sensibilizzazione all interno della Casa Circondariale; indicatore: Numero di detenuti che frequentano la Biblioteca; partecipanti al Concorso Innocenti evasioni ; obiettivo 5:percorsi esterni, stage di esperienza; indicatore: numero di percorsi di esperienza attivati; qualità dei giudizi raccolti. Obiettivo 6: sperimentazione della raccolta differenziata dell umido; indicatore: quantità di rifiuti umidi raccolti in forma differenziata. obiettivo 7: sperimentazione della riduzione di rifiuti pericolosi ( pile usa e getta) ; indicatore: variazione del numero di pile usa e getta acquistate rispetto ad un periodo temporale definito. obiettivo 8 : divulgazione dei risultati; indicatore: accesso al pagine internet dedicate, numero di Manuali stampati, numero di partecipanti al Seminario finale, rassegna stampa dell evento. È stata realizzata un azione di monitoraggio in itinere? x Si No Il monitoraggio ha reso necessario introdurre cambiamenti in itinere? Si XNo Se si, quali? (max 15 righe) 16. SOSTENIBILITÀ Per sostenere la realizzazione delle attività sono state utilizzate, oltre a quelle già indicate al punto 9, risorse materiali ed economiche. Rispetto ad esse indicare: INFRASTRUTTURE LOGISTICHE ED INFORMATICHE 11

12 UTILIZZATE DISPONIBILI NECESSARIE REPERITE ESTERNAMENTE Pc, stampanti, diapositive, proiettore, VHS, cd, colori, pennarelli, fogli da disegno, matite e biro, ricaricabatterie, pile ricaricabili Pc, stampanti, diapositive, proiettore VHS, cd, colori, pennarelli, fogli da disegno, matite e biro, ricaricabatterie, pile ricaricabili Indicare UTILIZZATI FONDI euro DISPONIBILI NECESSARI REPERITI ESTERNAMENTE Il progetto Casa Circondariale Sostenibile è stato finanziato al 60% dalla Regione Emilia Romagna tramite il Bando INFEA CEA 2005 a beneficio del CSDA A. Carpeggiani della Provincia di Ferrara. 12

13 AUTOVALUTAZIONE Per ciascun item dare un punteggio da 0 a 5 e motiva la tua scelta INNOVATIVITA Presenza di elementi nuovi ed originali. ITEM VALUTAZION E 5 CAMBIAMENTO Produzione di cambiamento concreto, verificabile, stabile. 5 TRASFERIBILITA Sperimentazione di prassi innovative riproducibili e trasferibili. 5 EFFICACIA Sistematicità del processo e congruenza tra obiettivi e risultati. 5 SOSTENIBILITA Congruenza tra risorse, costi e benefici. 4 INTEGRAZIONE Strutturazione di collaborazioni con la comunità locale. 3 13

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