PAZIENTE CON SOSPETTA MENINGITE: GESTIONE DELL ESPOSIZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PAZIENTE CON SOSPETTA MENINGITE: GESTIONE DELL ESPOSIZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI"

Transcript

1 pag. 1/16 PAZIENTE CON SOSPETTA MENINGITE: GESTIONE DELL ESPOSIZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI File: Redazione : Stefania Bertoldo, Emanuela Bissolo, Antonio Bressan Data applicazione : 13 maggio 011 Verifica: CIO del 4 marzo 011 Copia: CONTROLLATA Approvazione: Dr Francesco Buonocore, Direttore Sanitario

2 pag. /16 INDICE 1. Introduzione pag. 4. Scopo pag Campo di applicazione pag Riferimenti normativi e bibliografici pag Terminologia, abbreviazioni, simboli pag Responsabilità pag Descrizione delle attività pag Registrazione ed archiviazione pag Allegati: Allegato 1: Precauzioni standard pag. 10 Allegato : Precauzioni aggiuntive di tipo d per le patologie a trasmissione attraverso droplet pag. 11 Allegato 3: Scheda di denuncia obbligatoria di malattia infettiva pag. 1 Allegato 3 bis: Scheda sorveglianza meningiti batteriche pag. 13 Allegato 3 ter: Scheda sorveglianza meningiti virali pag. 14 Allegato 4: Criteri per l identificazione dei contatti a rischio pag. 15 Allegato 5: Profilassi post - esposizione pag. 16 Allegato 6: Scheda di verifica dell applicazione pag. 17

3 pag. 3/16 1. Introduzione La meningite è la più nota infezione del Sistema Nervoso Centrale accompagnata ancora oggi da morbidità e mortalità elevate. Tale sindrome clinica può essere causata da differenti microrganismi, di cui solo Neisseria menigitidis ed Haemophilus influenzae richiedono misure di prevenzione. Le meningiti batteriche si presentano in modo sporadico ed epidemico e sono caratterizzate da esordio brusco, in rari casi e nelle forme invasive è presente delirio e coma. EZIOLOGIA: batterica (le forme più comuni sono sostenute da H. influenzae, N. meningiditis, Streptococcus pneumoniae) e/o virale CLASSIFICAZIONE Le meningiti si possono distinguere in: 1. Meningite a liquor limpido = generalmente ad eziologia virale Non necessario alcun tipo di isolamento ed alcun tipo intervento nei confronti dei contatti. Meningite a liquor torbido = in caso di sospetta eziologia da N. meningitidis e da H. influenzae Adottare le misure d isolamento aggiuntive per malattie a trasmissione attraverso i droplet nuclei (vedi allegato ). SERBATOIO: l uomo nelle meningiti batteriche. Per le meningiti virali occorre fare riferimento all agente eziologico specifico. SINTOMATOLOGIA: I principali sintomi nell adulto sono rappresentati da: - cefalea continua, intensa, di tipo gravativo, accentuabile se il paziente è sottoposto a stimoli (contatti, movimenti, luci, rumori) - vomito di tipo cerebrale - contratture muscolari (decubito a canne di fucile, opistotono, rigidità nucale), Inoltre possono essere presenti altri sintomi neurologici (convulsioni, strabismo, turbe sensoriali vasomotorie, ecc.) Tutti i pazienti con febbre e cefalea e almeno uno degli altri segni o sintomi devono essere considerati come casi clinici sospetti. MODALITA DI TRASMISSIONE: la trasmissione avviene per contatto diretto ed attraverso le goccioline nasali e faringee (droplets) espulse da persone infette con la fonazione, la tosse e gli starnuti. Nelle forme ad eziologia virale la trasmissione può avvenire attraverso le feci. rcarino\documenti\pri-doc\p_meningite004.doc/04/10/04 PERIODO DI INCUBAZIONE: per la meningite meningococcica varia da a 10 giorni (solitamente 3 4 giorni), mentre per la meningite causata da Haemophilus influenzae il periodo di incubazione è breve ( 4 giorni). Nella meningite virale il periodo di incubazione varia in funzione dell agente eziologico. Nel soggetto immunocompetente, le forme più comuni di meningite batterica sono quelle sostenute da Pneumococco, da H. influenzae e Meningococco.

4 pag. 4/16 La meningite da Pneumococco è in genere conseguenza di interessamento meningeo secondario a propagazione di processi infettivi a partenza dalle vie aeree o dall orecchio, e come tale non è trasmissibile da persona a persona. La meningite da H. influenzae è di pertinenza quasi esclusiva dell età pediatrica. La meningite da Meningococco (Neisseria meningitidis) è quindi l unica che può rappresentare un rischio reale per l operatore sanitario. NOTIFICA: La malattia, virale o batterica, è soggetta a notifica come malattia infettiva di Classe II, da parte del medico che pone la diagnosi, entro 1 ore dall osservazione del caso (moduli di notifica in allegato 3 e 3 bis). La malattia ad eziologia da Haemophilus influenzae è soggetta a notifica come malattia infettiva di Classe V, da parte del medico che pone la diagnosi, entro 1 ore dall osservazione del caso (moduli di notifica in allegato 3 e 3 ter).. Scopo Fornire agli operatori sanitari: 1. indicazioni e norme di comportamento per individuare ed isolare precocemente i casi di meningite allo scopo di limitare la trasmissione interumana della malattia. indicazioni e norme di comportamento da adottare in caso di esposizione a pazienti con sospetta meningite. 3. Campo di applicazione Operatori Sanitari esposti a pazienti con meningite contagiosa. 4. Riferimenti normativi e bibliografici 1. Center for Disease Control Guideline for Isolation Precautions: PerventingTransmission of Infectious Agents in Healthcare Settings Atlanta, U.S.A Control and Prevention of meningococcal Disease: Recommendations of the Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP). MMWR, vol Abram S. Benenson Manuale per il controllo delle malattie trasmissibili sedicesima edizione, DEA editore, Decreto Ministero Sanità 15 dicembre 1990 Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive 5. Circolare Ministero della Sanità n. 4 del 13 marzo 1998 Misure di profilassi per le esigenze in sanità pubblica. Provvedimenti da adottare nei confronti dei soggetti affetti da alcune malattie infettive e nei confronti dei loro conviventi. 6. Regione Piemonte ASL 3 Torino Procedura operativa da adottare in caso di esposizione a paziente con sospetta meningite, Procedura Aziendale Precauzioni per la trasmissione di agenti infettivi in ambito sanitario Rev

5 pag. 5/16 5. Terminologia, abbreviazioni, simboli Caso clinico: persona che presenta i segni ed i sintomi della malattia oggetto dello studio. Contatto (in senso lato): persona che in seguito a vicinanza con una persona infetta, abbia avuto la possibilità di acquisire l infezione. Contatti stretti: soggetti che frequentano regolarmente (quotidianamente) il domicilio del paziente, partners sessuali, compagni di classe, colleghi di lavoro che condividano la stessa stanza, operatori sanitari esposti. Conviventi: tutti coloro che condividono con il paziente la stessa abitazione. Coorti: Sistemazione spaziale per medesima condizione patologica DPI: dispositivo di protezione individuale. E tale qualsiasi dispositivo, indossato dal lavoratore durante la propria attività, atto a proteggerlo dall esposizione a rischi lavorativi (biologici, chimici, fisici, ecc.). Droplets: goccioline con diametro maggiore di 5 micron, emesse parlando starnutendo e tossendo, provenienti dalla faringe e dalle alte vie respiratorie, destinate a depositarsi nel raggio di circa un metro. Notifica: segnalazione da parte del medico, alle autorità Sanitarie competenti, di qualsiasi malattia infettiva e diffusiva pericolosa per la salute pubblica Precauzioni standard: (CDC 007) sono tali tutte le misure protettive a carattere generale che l operatore sanitario deve mettere in atto sistematicamente quando assiste un paziente, indipendentemente dalla conoscenza dello stato infettivo del paziente stesso (es. lavaggio mani, uso dei guanti, ecc) ( allegato 1). Precauzioni Aggiuntive: (CDC 007) sono precauzioni da applicare, in aggiunta alle precauzioni standard, durante l assistenza a pazienti con infezione trasmissibile per via aerea, attraverso droplets nuclei, per contatto (allegato ). SISP: Servizio Igiene e Sanità Pubblica Triage: metodo con il quale si effettua la scelta e l assegnazione di priorità assistenziali ai pazienti di un area critica (area di accoglienza di un Pronto Soccorso) C.I.O.: Comitato Infezioni Ospedaliere SNC: Sistema Nervoso Centrale Sorveglianza sanitaria: obbligo di sottoporsi a controlli da parte dell Autorità sanitaria, senza restrizione dei movimenti, per un periodo di tempo pari a quello massimo di incubazione della malattia. Sorveglianza clinica: ricerca giornaliera, in conviventi e contatti di un paziente affetto da malattia trasmissibile, di segni e sintomi riferibili ad essa.

6 pag. 6/16 6. Responsabilita L adozione delle misure descritte nel presente documento deve avvenire in maniera sistematica da parte di tutto il personale sanitario infermieristico e medico, nel rispetto delle specifiche competenze professionali ed in relazione alle singole attività descritte nel documento. In dettaglio: Attività Figure professionali Medico Infermiere Operatore di supporto Valutazione segni e sintomi R R C Esecuzione rachicentesi R C C Applicazione misure di isolamento R R C Notifica di malattia infettiva su apposito modulo R C Identificazione dei contatti R R Segnalazione alla Dirigenza Medica Ospedaliera e al Servizio di Sorveglianza Sanitaria R R Legenda R = Responsabile C= coinvolto 7. Descrizione delle attivita

7 pag. 7/16 Allegato 3 e Allegato 3 bis o 3 ter Paziente in terapia antibiotica da più di 48 ore? Sospetta eziologia batterica SI Segnalazione a Dirigenza Medica Ospedaliera e Servizio Sorveglianza Sanitaria L U.O. di Malattie Infettive propone la profilassi postesposizione (P.E.P) agli operatori sanitari esposti Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica individua i contatti a rischio (familiari,etc.) dell operatore esposto e propone la chemioprofilassi. /04

8 pag. 8/16 8. Archiviazione 8.1 Presso i reparti e servizi ospedalieri dell AULSS 1 Il presente documento deve essere presente presso tutte le UU.OO. ed i servizi degli ospedali dell AULSS 1, ed archiviato in luogo facilmente accessibile a tutti gli operatori sanitari. Il documento deve essere reso disponibile durante le visite di controllo effettuate dalla Dirigenza Medica, dal C.I.O., dal Servizio di Prevenzione e Protezione. 8. Presso il C.I.O. dell AULSS 1 Il presente documento deve essere presente presso l ufficio dedicato alla sorveglianza e controllo delle infezioni ospedaliere (C.I.O.) dell AULSS Allegati Allegato 1: precauzioni standard Allegato : precauzioni aggiuntive per le patologie a trasmissione attraverso droplet Allegato 3: scheda di denuncia obbligatoria di malattia infettiva Allegato 3 bis: scheda sorveglianza meningiti batteriche Allegato 3 ter: scheda sorveglianza meningiti virali Allegato 4: criteri per l identificazione dei contatti a rischio Allegato 5: profilassi post esposizione Allegato 6: scheda di verifica dell applicazione

9 pag. 9/16 Allegato 1 PRECAUZIONI STANDARD Si applicano a tutti i pazienti ricoverati in ospedale senza tenere conto del sospetto o della diagnosi di infezione: si applicano al sangue, a tutti i liquidi organici, secrezioni ed escrezioni, cute non intatta e mucose. L operatore deve: ѵ Lavare le mani dopo aver toccato sangue e liquidi biologici, secrezioni, escrezioni; l aver indossato i guanti non riduce la frequenza del lavaggio delle mani ѵ Lavare le mani dopo aver rimosso i guanti ѵ Scegliere tra il lavaggio semplice ed antisettico in relazione al tipo di manovre che si intende compiere o che si è compiuta ѵ Utilizzare appropriati Dispositivi di Protezione (DPI) per le manovre in cui si prevede di contaminarsi (guanti, mascherina, mascherina con visiera, visiera, camici) ѵ Rimuovere i DPI con attenzione ed eliminarli nei rifiuti speciali ѵ Decontaminare gli strumenti riutilizzabili prima di inviarli al processo di disinfezione e/o sterilizzazione ѵ Allontanare la biancheria contaminata proteggendo se stessi e l ambiente ѵ Smaltire correttamente i rifiuti tutelando se stessi, gli altri e l ambiente (non reincappucciare gli aghi, non sraccordare ago-siringa, ecc.) ѵ Impiegare dispositivi per la rianimazione del paziente adeguatamente trattati ѵ Ricorrere alla camera singola se il paziente non è collaborante o può contaminare l ambiente

10 pag. 10/16 Settings\marcarino\Documenti\PRI-DOC\P_meningite004.doc/04/10/04 Allegato C and PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PATOLOGIE TRASMESSE ATTRAVERSO DROPLETS In aggiunta alle precauzioni standard, in caso di assistenza a paziente con sospetta o accertata meningite contagiosa, è necessario: Sistemare il paziente in camera singola o con paziente affetto da stessa patologia. Tenere la porta chiusa e aprire frequentemente le finestre della stanza (almeno 1 volta/ora), per favorire il ricambio d aria, in assenza di ricambio forzato dell aria. Provvedere alla disinfezione di tutte le superfici con clorossidante elettrolitico,8% di cloro attivo libero diluito al 5%. L operatore deve indossare un facciale filtrante FFP in caso di contatto ravvicinato con il paziente; il facciale deve essere eliminato, immediatamente dopo l uso, in contenitore per rifiuti sanitari a rischio infettivo. Limitare i trasporti e lo spostamento del paziente; se possibile far indossare al paziente,durante gli spostamenti, una mascherina chirurgica. C:\Documents and Settings\marcarino\Documenti\PRI-DOC\P_meningite004.doc/04/10/

11 pag. 11/16 Scheda di denuncia obbligatoria di malattia infettiva 04Allegato 3 REGIONE DEL VENETO Comune. Provincia.. SEGNALAZIONE DI MALATTIA INFETTIVA BARRARE LA CASELLA CHE INTERESSA Malattie prevenibili con vaccinazione Difterite Malattia invasiva da H. Inlfluenzae Morbillo Parotite* Pertosse* Poliomielite/Paralisi flaccida acuta< 15 anni Rosolia* Rosolia congenita* Tetano Epatiti virali acute Epatite virale A Epatite virale B Epatite virale C * Altre epatiti virali acute* Malattie gastrointestinali e malattie di origine alimentare e idrica Botulismo Campilobatteriosi* Colera* Criptosporidiosi* Febbre tifoide* Giardiasi* Listeriosi* Malattia da E.coli Patogeno* Paratifo* Salm onellosi* Shigellosi* Tossinfezione alim entare Toxoplasmosi* Trichinosi* Yersinosi* Malattie trasmissibili per via aerea Legionellosi* Malattia invasiva da meningicocco Malattia invasiva da pneumococco* Meningite batterica Tubercolosi* Micobatteriosi non tubercolare* * Varicella* Malattie trasmesse da vettori o altre zoonosi anche importate Brucellosi* Echinoccosi* Encefalite trasmessa da zecche* Encefaliti virali* Febbre gialla Febbre ricorrente epidemica Leishmaniosi* Leptospirosi* Malaria* Malattia di Lyme* Rabbia Rickettsiosi* DATI RELATIVI AL PAZIENTE Codice SSN Cognome Nome. Sesso: M F Comune o Stato Estero di nascita... Provincia. Data di nascita Età. Domicilio: Comune o Stato Estero. Provincia.. Indirizzo:.. Residenza (se diversa dal domicilio) Comune o Stato Estero. Provincia.. Indirizzo:.. Senza fissa dimora Recapito telefonico Collettività frequentata.. Gravidanza SI (mesi ) NO non noto Data inizio sintomi.. Ricovero in luogo di cura SI NO Criterio diagnostico: clinico sierologico microscopico colturale altro materiale. Altri casi correlati SI (n ) NO non noto Commenti. Altre malattie gravi e importanti Antrace Febbri emorragiche virali Malattia di Creutzfeldt-Jacob* Peste Tifo esantematico Tularemia* Vaiolo Telefono Fax sisp1@aulsslegnago.it DATI RELATIVI AL MEDICO Cognome.. Nome Telefono Data Altro* ATTENZIONE: * Comunicazione per via ordinaria non oltre le 48 ore al Servizio Copia della Segnalazione di Malattia Infettiva Igiene e Sanità Pubblica, via Frattini Legnago (VR) deve essere inviata alla Dirigenza Medica (fax Comunicazione immediata non oltre le 1 ore al Servizio Igiene e :\ Sanità Settings\marcarino\Documenti\PRI-DOC\P_meningite004.doc/04/10/04 Pubblica 644) e al Servizio Igiene Pubblica (fax 08)

12 pag. 1/16 Allegato 3 bis Scheda di denuncia obbligatoria Settings\marcarino\Documenti\PRI-DOC\P_meningite004.doc/04/10/04 Istituto Superiore di Sanità Lab. B.M.M. V.le R. Elena Roma Tel (06) Regione Veneto Dipartimento Igiene Pubblica S.Croce Venezia Tel. (041)79100 Fax (041) Sorveglianza delle Meningiti batteriche Ministero della Salute D.G.S.I.P. Via Sierra Nevada Roma Tel. (06) Regione: VENETO ULSS d d data compilazione dddddd gg mm aa Nome compilatore Ospedale di: Informazioni sul paziente Cognome Recapito Tel. Reparto: Nome Sesso M F Età d d Se inferiore ad un anno, in mesi d d Indirizzo domicilio abituale Occupazione 1 Studente Militare 3 Sanitario 4 Altro (..) Vaccinato contro la specifica patologia: SI NO I Ignoto Data ricovero d d d d d d Stato di immunodepressione gg mm aa SI NO Contatto con un caso di meningite nei 30 giorni prima dell inizio dei sintomi SI NO Quadro clinico 1 Meningite Meningite+sepsi 4 Altro (.) Liquor 1 Purulento Torbido 3 Limpido 4 Non eseguito Diretto 1 Neg. Pos. (.) 4 Non eseguito Coltura 1 Neg. Pos. (.) 4 Non eseguito Ricerca antigeni nel liquor e/o nel sangue HIB 1 Negativo Positivo 4 Non eseguito Meningococco 1 Negativo Positivo 4 Non eseguito Pneumococco 1 Negativo Positivo 4 Non eseguito Streptococco 1 Negativo Positivo 4 Non eseguito 1 Agente eziologico (* specificare il sierogruppo) HIB Meningococco* (..) 3 Pneumococco*(.) 4 Streptococco Listeria Micobatterio tubercolare Altro (.) Non identificato Materiale di isolamento 1 Liquor Sangue 3 Altro (.) Condizioni del paziente 1 Deceduto Guarito 3 Esiti (..) Profilassi dei contatti per il Meningococco Profilassi dei contatti N Non eseguita Se sì 1 Entro 4 h Tra 4 e 48 h 3 Oltre 48h Con: Sulfamidici Rifampicina Altro (.) 1 3 Per Meningococco Haemophilus influenzae Pneumococco sensibilità a: Penicillina Cefotaxime Ceftriaxone Ampicillina Amoxiclavulanico CAF Rifampicina Vancomicina

13 pag. 13/16 Allegato 3 ter Istituto Superiore di Sanità Lab. B.M.M. V.le R. Elena Roma Tel Regione Veneto Dipartimento Igiene Pubblica S.Croce Venezia Tel. (041)79100 Fax (041) Sorveglianza delle Meningiti virali Ministero della Salute D.G.S.I.P. Via Sierra Nevada Roma Tel. (06) Regione: VENETO ULSS d d data compilazione dddddd gg mm aa Nome compilatore Ospedale di: Informazioni sul paziente Cognome Recapito Tel. Reparto: Nome Sesso M F Età dd Se inferiore ad un anno, in mesi dd Indirizzo domicilio abituale Occupazione 1 Studente Militare 3 Sanitario 4 Altro (..) Vaccinato contro la specifica patologia: SI NO I Ignoto Data ricovero ddd ddd Stato di immunodepressione gg mm aa SI NO Contatto con un caso di meningite nei 30 giorni prima dell inizio dei sintomi SI NO Quadro clinico 1 Meningite Meningite+sepsi 4 Altro (.) Liquor 1 Purulento Torbido 3 Limpido 4 Non eseguito Diretto 1 Neg. Pos. (.) 4 Non eseguito Coltura 1 Neg. Pos. (.) 4 Non eseguito Ricerca antigeni nel liquor e/o nel sangue HIB 1 Negativo Positivo 4 Non eseguito Meningococco 1 Negativo Positivo 4 Non eseguito Pneumococco 1 Negativo Positivo 4 Non eseguito Streptococco 1 Negativo Positivo 4 Non eseguito 1 Agente eziologico (* specificare il sierogruppo) HIB Meningococco* (..) 3 Pneumococco*(.) 4 Streptococco Listeria Micobatterio tubercolare Altro (.) Non identificato Materiale di isolamento 1 Liquor Sangue 3 Altro (.) Condizioni del paziente 1 Deceduto Guarito 3 Esiti (..) Profilassi dei contatti per il Meningococco Profilassi dei contatti N Non eseguita Se sì 1 Entro 4 h Tra 4 e 48 h 3 Oltre 48h Con: Sulfamidici Rifampicina Altro (.) 1 3 Per Meningococco Haemophilus influenzae Pneumococco sensibilità a: Penicillina Cefotaxime Ceftriaxone Ampicillina Amoxiclavulanico CAF Rifampicina Vancomicina

14 pag. 14/16 Allegato 4 CRITERI PER L IDENTIFICAZIONE DEI CONTATTI A RISCHIO Sono da ritenersi CONTATTI A RISCHIO solo quelli ravvicinati e ripetuti e che abbiano esposto l operatore a secrezioni orali del paziente, ovvero: - conviventi - amici o familiari con contatti intimi o con condivisione dello stesso ambiente per 4 ore al giorno per almeno 5 dei 7 giorni che hanno preceduto l insorgenza dei sintomi. - persone che abbiano eseguito manovre rianimatorie (ventilazione bocca a bocca, intubazione endotracheale, gestione di cannula endotracheale) - personale di laboratorio E controindicata la ricerca sistematica dei portatori sani nel personale sanitario.

15 pag. 15/16 Allegato 5 PROFILASSI POST-ESPOSIZIONE (P.E.P.) Meningite Meningococcica Ai contatti identificati come a rischio deve essere offerta la profilassi post esposizione (P.E.P); questa va iniziata entro 4 ore e mai oltre 14 giorni. Rifampicina 600 mg per os ogni 1 ore per giorni (non utilizzare in gravidanza) oppure Ciprofloxacina 500 mg. per os in unica somministrazione (non utilizzare nei bambini ed in gravidanza) oppure Ceftriaxone 50 mg i.m. in unica somministrazione oppure Azitromicina 500 mg 1 cpr per os in unica somministrazione Vaccinazione: Esiste un vaccino antimeningococcico polisaccaridico tetravalente, somministrabile s.c. in dose unica; la vaccinazione per il personale sanitario non e indicata, tranne che in particolari situazioni (focolai epidemici). La vaccinazione può essere offerta al personale di laboratorio che manipoli abitualmente sostanze contaminate. Il vaccino evoca una risposta protettiva dal 7 al 10 giorno e la risposta anticorpale è relativamente breve (3 anni).

16 Paziente con sospetta meningite: gestione pag. 16/16 Allegato 6 Paziente con sospetta meningite: gestione Rev.01 del 5 febbraio 011 pag. 1/1 SCHEDA DI VERIFICA DELL IMPLEMENTAZIONE DELLA ISTRUZIONE OPERATIVA DIPARTIMENTO di REPARTO/SERVIZIO DIRETTORE/DIRIGENTE Firma COORDINATORE /REFERENTE Firma DATA 1 semestre semestre METODOLOGIA UTILIZZATA Osservazione diretta N Intervista N Altro (specificare): N La ISTRUZIONE OPERATIVA E DA CONSIDERARSI: TOTALMENTE APPLICATA PARZIALMENTE APPLICATA Motivazione: NON APPLICATA Motivazione: PUNTI CRITICI RILEVATI NELL APPLICAZIONE: La seguente scheda, compilata in ogni sua parte, deve essere trasmessa al Servizio Prevenzione Protezione almeno volte all anno (entro 30 giugno e 31 dicembre).

ELABORAZIONE Dott. Macor A.; ICI Bonfanti M., ICI Fanton C. Data: luglio 2004

ELABORAZIONE Dott. Macor A.; ICI Bonfanti M., ICI Fanton C. Data: luglio 2004 SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Cso. Svizzera, 164 10149 TORINO Tel. PROCEDURA OPERATIVA DA ADOTTARE IN CASO DI ESPOSIZIONE A PAZIENTE CON Pag. 1 di Pag. 16 TIPO DI DOCUMENTO Procedura Operativa ELABORAZIONE

Dettagli

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,

Dettagli

Prevenzione generale delle malattie infettive

Prevenzione generale delle malattie infettive Prevenzione generale delle malattie infettive la sorveglianza epidemiologica l indagine epidemiologica isolamento e contumacia disinfezione e sterilizzazione Sorveglianza epidemiologica: definizione La

Dettagli

Le esperienze dei CCIO locali: ESPERIENZA DELL AZIENDA 18

Le esperienze dei CCIO locali: ESPERIENZA DELL AZIENDA 18 Convegno La prevenzione delle infezioni nelle strutture sanitarie della Regione Veneto: i progetti regionali e le esperienze locali Castelfranco Veneto, 18 novembre 2005 Le esperienze dei CCIO locali:

Dettagli

Denuncia di Malattia Infettiva

Denuncia di Malattia Infettiva Denuncia di Malattia Infettiva Strumento determinante per la sorveglianza sulle malattie infettive insorgenti sul territorio con applicazione delle misure di profilassi e controllo al fine di impedire

Dettagli

Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive

Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive Aggiornamento alla GU 06/09/98 209. MALATTIE INFETTIVE E SOCIALI A) Malattie infettive e diffusive - Norme generali D.M. 15 dicembre 1990 (1). Sistema

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 novembre 2001, n.465 Regolamento che stabilisce le condizioni nelle quali è obbligatoria la vaccinazione antitubercolare, a norma dell'articolo 93, comma 2, della

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DA ADOTTARE IN CASO DI ESPOSIZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI A PAZIENTE CON SOSPETTA MENINGITE

PROCEDURA OPERATIVA DA ADOTTARE IN CASO DI ESPOSIZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI A PAZIENTE CON SOSPETTA MENINGITE DA ADOTTARE IN CASO DI ESPOSIZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI A PAZIENTE CON SOSPETTA MENINGITE REV. 0 Dirigenza Medica Ospedaliera U.O. Malattie Infettive - Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale

Dettagli

U.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DIRETTORE

U.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DIRETTORE RISCHIO BIOLOGICO Gestione Aziendale di caso di influenza da virus A/H1N1 percorso di biosicurezza PIACENZA 4 16 Settembre 2009 U.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE D.Lgs 81/08 Titolo X DIRETTORE

Dettagli

PROTEZIONE DAL RISCHIO DI PATOLOGIE A

PROTEZIONE DAL RISCHIO DI PATOLOGIE A pag. 1/11 IMPIEGO DEL FACCIALE FILTRANTE PER LA PROTEZIONE DAL RISCHIO DI PATOLOGIE A TRASMISSIONE PER VIA AEREA CE EN 149 FFP2 CE EN 149 FFP2 File: Redazione : Stefania Bertoldo, Emanuela Bissolo Data

Dettagli

PRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v

PRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v PRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v Cesena, 12 settembre 2009 Direzione Infermieristica e Tecnica Paola Ceccarelli PRECAUZIONI DA ADOTTARE Popolazione: misure

Dettagli

m.valeria.torregrossa@unipa.it RACCOMANDAZIONI MISURE DI PROFILASSI VIRUS INFLUENZALI PER VIA AEREA

m.valeria.torregrossa@unipa.it RACCOMANDAZIONI MISURE DI PROFILASSI VIRUS INFLUENZALI PER VIA AEREA DSP U.O. Prevenzione e Sorveglianza delle Infezioni ospedaliere (85.02.3) Responsabile Prof. M.Valeria Torregrossa Tel. 0916555214 / 0916553609 / Tel.-Fax 0916555226 e-mail: m.valeria.torregrossa@unipa.it

Dettagli

Sono di importanza fondamentale:

Sono di importanza fondamentale: La Pandemia influenzale H1N1 2009 Misure di protezione per operatori sanitari Paola Bertoli - Resp. Servizio Prevenzione Protezione Azienda USL di Parma Sono di importanza fondamentale: 1) Per tutta la

Dettagli

Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma

Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEGLI OPERATORI

Dettagli

Sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale

Sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale Sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale Regione Emilia-Romagna Deliberazione della Giunta Regionale N 186/2005 del

Dettagli

CONTROLLO DELLA TRASMISSIONE DELLLA SCABBIA

CONTROLLO DELLA TRASMISSIONE DELLLA SCABBIA pag. 1/18 File PT 10 Redazione Stefania Bertoldo, Emanuela Bissolo Data applicazione 7 ottobre 2010 Verifica CIO 7ottobre 2010 Copia CONTROLLATA Approvazione Dr Francesco Buonocore Direttore Sanitario

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

R e g i o n e L a z i o

R e g i o n e L a z i o (La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del Progetto o del programma: R e g i o n e L a z i o Progetto per il miglioramento delle coperture vaccinali con particolare

Dettagli

LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio

LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA Meningite Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio L'obiettivo di questo opuscolo è di fornire informazioni semplici ai cittadini su alcune malattie infettive, su

Dettagli

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni 2000D0096 IT 05.09.2012 006.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 dicembre 1999 relativa

Dettagli

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 UO RISK MANAGEMENT PROCEDURA PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE NEI PRESIDI OSPEDALIERI DELLA

Dettagli

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI ISTRUZIONE OPERATIVA N 1/2005 PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI RATIFICATO DALLA COMMISSIONE AZIENDALE PER LA SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

Dettagli

SCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI INFEZIONE DA VIRUS DELLA ROSOLIA IN GRAVIDANZA. Primo invio Aggiornamento

SCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI INFEZIONE DA VIRUS DELLA ROSOLIA IN GRAVIDANZA. Primo invio Aggiornamento SCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI INFEZIONE DA VIRUS DELLA ROSOLIA IN GRAVIDANZA (riservato al Ministero della Salute) Codice identificativo Primo invio Aggiornamento Regione Provincia Comune ASL Sezione 1

Dettagli

Ordinanza concernente le dichiarazioni di medici e laboratori

Ordinanza concernente le dichiarazioni di medici e laboratori Ordinanza concernente le dichiarazioni di medici e laboratori Modifica del 15 dicembre 2003 Il Dipartimento federale dell interno ordina: I L ordinanza del 13 gennaio 1999 1 concernente le dichiarazioni

Dettagli

5. Istruzione operativa. IOP 21 Gestione della chiamata per utenti a possibile contatto con virus Ebola Rev. 2 del 02.09.

5. Istruzione operativa. IOP 21 Gestione della chiamata per utenti a possibile contatto con virus Ebola Rev. 2 del 02.09. HEPA = High Efficiency Particulate Air MSA/B/I = Mezzo di Soccorso Avanzato/di Base/Intermedio MVE = Malattia da Virus Ebola SOREU = Sala Operativa Regionale Emergenza Urgenza UO = Unità Operativa 5. Istruzione

Dettagli

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Campo di applicazione Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Definizioni Agente Biologico (a.b.) Qualsiasi microorganismo

Dettagli

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Campo di applicazione Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Definizioni Agente Biologico (a.b.) Qualsiasi microorganismo

Dettagli

KPC Le domande piùfrequenti. Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza

KPC Le domande piùfrequenti. Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza KPC Le domande piùfrequenti Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza Perchédobbiamo adottare le misure di controllo? A parità di criticità aumento mortalità Lasciano poche

Dettagli

Linee guida. Precauzioni per il controllo. delle malattie trasmissibili Pagina di 1/15

Linee guida. Precauzioni per il controllo. delle malattie trasmissibili Pagina di 1/15 delle malattie trasmissibili Pagina di 1/15 Cod. LG 1/DS ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Premessa... 2 2. Riferimenti... 4 3. Precauzioni standard (S)... 4 3.1. Igiene delle mani... 4 3.2. Guanti... 5 3.3.

Dettagli

Attività di sorveglianza e controllo delle infezioni ospedaliere a livello aziendale: risultati di un indagine conoscitiva.

Attività di sorveglianza e controllo delle infezioni ospedaliere a livello aziendale: risultati di un indagine conoscitiva. Attività di sorveglianza e controllo delle infezioni ospedaliere a livello aziendale: risultati di un indagine conoscitiva. Mario Saia CIO: Normativa Italiana Circolare Ministeriale 52/1985 Lotta contro

Dettagli

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ;

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; g) al paragrafo 3.1. Alimentazione del Sistema informativo, la tabella 2: alimentazione

Dettagli

PROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8. Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio

PROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8. Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio PROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8 Stato delle Modifiche Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Lo scopo della presente

Dettagli

sanità Avvertenze Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) interruzioni volontarie di gravidanza malattie infettive

sanità Avvertenze Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) interruzioni volontarie di gravidanza malattie infettive capitolo 3 sanità Avvertenze Le informazioni statistiche contenute nel presente capitolo provengono dall Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio e riguardano dati rilevati presso le strutture sanitarie

Dettagli

Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola. Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco

Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola. Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco 15 Novembre 2014 Migranti che arrivano con gli sbarchi via mare 1- La grande

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA

ISTRUZIONE OPERATIVA LT 0 Pag. : 1 di 6 Redatta da: Giancarlo Paganico Verificata da: Giancarlo Paganico Approvato da: DUO COPIA N... N. REV. PAGG. PRINCIPALI MODIFICHE DATA 1 2 3 4 5 Pag. : 2 di 6 INDICE 1. PREMESSA 3 2.

Dettagli

LA REALTA PIEMONTESE

LA REALTA PIEMONTESE LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.

Dettagli

04/11/2014. Convegno HSF 25-26 ottobr e 2014

04/11/2014. Convegno HSF 25-26 ottobr e 2014 Virus Ebola: 15 cose da sapere Continuano ad aumentare le vittime della malattia emorragica in Africa. Come si previene? Come si cura? È sicuro viaggiare? Procedure tecniche e operative Convegno HSF 25-26

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

PERCORSI PRE TRIAGE E TRIAGE NEL DEU

PERCORSI PRE TRIAGE E TRIAGE NEL DEU PERCORSI PRE TRIAGE E TRIAGE NEL DEU Cagliari, 21 Dicembre 2009 Medicina e Chirurgia d Urgenza e Accettazione P.O SS. Trinità Coordinatore Infermieristico Ilenia Piras 1 MASS MEDIA E INFORMAZIONE 2 OMS

Dettagli

GESTIONE IN SICUREZZA: ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

GESTIONE IN SICUREZZA: ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI Pag. 1/5 SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO... 2 2. CAMPO E LUOGO DI APPLICAZIONE... 2 3. RESPONSABILITÀ... 2 3.1. Responsabilità di applicazione... 2 3.2. Responsabilità di redazione... 2 3.3. Responsabilità

Dettagli

MENU MALATTIA INFETTIVA/CONTAGIOSA INDICAZIONI E FORME DI ISOLAMENTO VIE DI TRASMISSIONE BUONE ABITUDINI

MENU MALATTIA INFETTIVA/CONTAGIOSA INDICAZIONI E FORME DI ISOLAMENTO VIE DI TRASMISSIONE BUONE ABITUDINI MALATTIA MENU INFETTIVA/CONTAGIOSA INDICAZIONI E FORME DI ISOLAMENTO VIE DI TRASMISSIONE BUONE ABITUDINI MALATTIA INFETTIVA/CONTAGIOSA Malattia infettiva : Insieme di manifestazioni anatomo-funzionali,

Dettagli

Promozione delle vaccinazioni

Promozione delle vaccinazioni Promozione delle vaccinazioni Francesca Russo Servizio Sanità Pubblica e Screening Regione Veneto Formatore Azienda Ospedaliera: Dott.ssa Silvana Lauriola Vaccinazione Azione cardine della prevenzione

Dettagli

E almeno uno dei seguenti sintomi:

E almeno uno dei seguenti sintomi: In relazione al verificarsi di epidemie da Virus Ebola presso gli Stati Africani, la nostra Azienda Ospedaliera ritiene opportuno informare i cittadini sulle procedure operative messe in atto per la gestione

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9

Dettagli

CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA?

CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA? MALATTIE INFETTIVE CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA? E IL RISULTATO DEL CONTATTO TRA UN SOGGETTO SANO E UN MICRORGANISMO I MICRORGANISMI POSSONO ESSERE DI DIVERSI TIPI: BATTERI VIRUS FUNGHI BATTERI Posseggono

Dettagli

Il Rischio Biologico Relatore Dr. Mattia Gargano Cosa è il Rischio Biologico? E la possibilità di contrarre durante l espletamento della propria attività lavorativa: INFEZIONI (penetrazione e la moltiplicazione

Dettagli

La rete integrata per le emergenze e per contrastare l influenza aviaria

La rete integrata per le emergenze e per contrastare l influenza aviaria La preparazione e la gestione della risposta alle emergenze sanitarie Genova 12-13 dicembre 2006 La rete integrata per le emergenze e per contrastare l influenza aviaria Sergio Caglieris Dirigente medico

Dettagli

IL RISCHIO BIOLOGICO

IL RISCHIO BIOLOGICO LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO BIOLOGICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico

Dettagli

MENINGITE MENINGOCOCCICA

MENINGITE MENINGOCOCCICA MENINGITE MENINGOCOCCICA PROTOCOLLO INFORMATIVO La meningite meningococcica è una malattia acuta ad esordio improvviso, caratterizzata da febbre, cefalea intensa, rigidità nucale, nausea, vomito e spesso

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 52/28 DEL 23.12.2014

DELIBERAZIONE N. 52/28 DEL 23.12.2014 Oggetto: Piano regionale vaccinazioni. Assegnazione alle Aziende Sanitarie regionali delle risorse disponibili nel Bilancio Regionale 2014 ( 800.000 - UPB S05.01.001 capitolo SC 05.0023). L Assessore dell

Dettagli

Esposizione ad agenti biologici

Esposizione ad agenti biologici Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

La gestione di un caso di morbillo

La gestione di un caso di morbillo La gestione di un caso di morbillo Eziologia del morbillo L agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA) Il virus è rapidamente inattivato dal calore e dalla luce L uomo è l unico ospite Patogenesi

Dettagli

Azienda Unità Locale Socio Sanitaria

Azienda Unità Locale Socio Sanitaria Regione del Veneto Azienda Unità Locale Socio Sanitaria OVEST VICENTINO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro S.P.I.S.A.L. Indicazioni Operative per

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA IL TRIAGE TELEFONICO LA GESTIONE

Dettagli

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio

Dettagli

VACCINI PER L'ADULTO- ANZIANO. Carlo Calzetti U.O. Malattie Infettive ed Epatologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Parma

VACCINI PER L'ADULTO- ANZIANO. Carlo Calzetti U.O. Malattie Infettive ed Epatologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Parma VACCINI PER L'ADULTO- ANZIANO Carlo Calzetti U.O. Malattie Infettive ed Epatologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Parma TETANO - Anatossina - Tempi 0, 1, 6 mesi - Richiami ogni 10 anni dopo almeno

Dettagli

Rischi da esposizione ad agenti biologici

Rischi da esposizione ad agenti biologici Rischi da esposizione ad agenti biologici Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione D.Lgs. 81/08 Titolo X Esposizione ad agenti biologici Campo di applicazione Tutte le attività lavorative nelle quali

Dettagli

Decontaminazione alcolica delle mani

Decontaminazione alcolica delle mani E.O. OSPEDALI GALLIERA - GENOVA Decontaminazione alcolica delle mani PREPARATO VERIFICATO APPROVATO ARCHIVIATO Nadia Cenderello Paola Fabbri Carla Fraguglia Mauro Nelli Ufficio Qualità Servizio Prevenzione

Dettagli

strutture private. Funzioni, compiti e responsabilità del Direttore Sanitario/Tecnico

strutture private. Funzioni, compiti e responsabilità del Direttore Sanitario/Tecnico Corso per Direttori Sanitari di strutture private. Funzioni, compiti e responsabilità del Direttore Sanitario/Tecnico ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI MODENA 8 MAGGIO 2007 Dr

Dettagli

La Cartella Infermieristica. Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova

La Cartella Infermieristica. Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova La Cartella Infermieristica Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova Ruolo infermieristico Profilo professionale, DM 17 gennaio 1997 n 70 Codice deontologico/ patto

Dettagli

IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia e Virologia U Città della Salute e della Scienza di Torino

IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia e Virologia U Città della Salute e della Scienza di Torino IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia e Virologia U Città della Salute e della Scienza di Torino Torino 17 febbraio 2016 RISULTATI DI 11 ANNI DI ATTIVITÀ (2005-2015)

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

07 novembre 2014 daniela.panigati@ao-sanpaolo.it

07 novembre 2014 daniela.panigati@ao-sanpaolo.it LE MISURE DI ISOLAMENTO 07 novembre 2014 daniela.panigati@ao-sanpaolo.it SITUAZIONE ATTUALE Drammatico e progressivo aumento delleinfezioniantibioticoresistenti Comparsa di resistenze, al momento, più

Dettagli

REPORT SINTETICO dei casi di MALATTIA INFETTIVA notificati nell Asl Roma C nel 2010

REPORT SINTETICO dei casi di MALATTIA INFETTIVA notificati nell Asl Roma C nel 2010 REPORT SINTETICO dei casi di MALATTIA INFETTIVA notificati nell Asl Roma C nel 2 Il presente rapporto sintetico deriva dall elaborazione dei dati relativi alle notifiche di malattia infettiva pervenute

Dettagli

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Data 01-03-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 8 ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Documento unico formato da 8 pagine Ddl RSPP RLS MC INDICE ISTITUTO

Dettagli

Approccio al paziente in Emergenza

Approccio al paziente in Emergenza Approccio al paziente in Emergenza Come Proteggersi, Come Comportarsi, Come Relazionarsi Luca Golinelli, Infermiere specialista U.O. Pronto Soccorso / 118 Ospedale B. Ramazzini - Carpi Autoprotezione e

Dettagli

CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE

CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE SCARLATTINA Ex ASL NA 2 Nord AREA DI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE una raccolta di schede informative relative alle principali malattie infettive per

Dettagli

Nella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio)

Nella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio) La Spezia 08/11/2005 critica Al Direttore Sanitario Ai Dirigenti Dipartimenti Ai Direttori Area Medica, specialistica e OGGETTO : Legionellosi Premessa La sorveglianza della legionella permette di effettuare

Dettagli

OBBLIGO E MODALITA' DI NOTIFICA DELLE MALATTIE INFETTIVE: LINEE-GUIDA SCHEDE DI NOTIFICA MALATTIE INFETTIVE OPUSCOLI INFORMATIVI

OBBLIGO E MODALITA' DI NOTIFICA DELLE MALATTIE INFETTIVE: LINEE-GUIDA SCHEDE DI NOTIFICA MALATTIE INFETTIVE OPUSCOLI INFORMATIVI OBBLIGO E MODALITA' DI NOTIFICA DELLE MALATTIE INFETTIVE: LINEE-GUIDA SCHEDE DI NOTIFICA MALATTIE INFETTIVE OPUSCOLI INFORMATIVI A CURA DI: dr.ssa Giuseppina Bartolomei Servizio Igiene e Sanità Pubblica

Dettagli

CONTENUTI DELLA ISTRUZIONE OPERATIVA

CONTENUTI DELLA ISTRUZIONE OPERATIVA Pagina 1 di 6 CONTENUTI DELLA ISTRUZIONE OPERATIVA 1 TITOLO...2 2 AMBITO DI APPLICAZIONE...2 3 DECRIZIONE DELLE ATTIVITA'...2 3.1 Introduzione...2 3.2 Criteri generali di individuazione dei microrganismi

Dettagli

Misure di prevenzione e controllo delle infezioni da CPE Indicazioni del Ministero della Salute

Misure di prevenzione e controllo delle infezioni da CPE Indicazioni del Ministero della Salute Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi: un problema emergente di sanità pubblica Roma, 5 giugno 2012 - ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' Misure di prevenzione e controllo delle infezioni da CPE Indicazioni

Dettagli

Come e quando fare i test. Antonino Di Caro INMI

Come e quando fare i test. Antonino Di Caro INMI Come e quando fare i test Antonino Di Caro INMI Come e quando fare il test Antonino Di Caro, antonino.dicaro@inmi.it Maria Rosaria Capobianchi, maria.capobianchi@inmi.it Concetta Castilletti, concetta.castilletti@inmi.it

Dettagli

4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE

4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 136 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.5 ELENCO DOCUMENTAZIONE 137 ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE E MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ AC 190903 00 SGRS1.1A040 a 01 atto formale con il quale viene identificato

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

SCTA 00 PROCEDURA SCTA. DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome. DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome. DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome

SCTA 00 PROCEDURA SCTA. DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome. DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome. DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome Pagina 1 di 9 Documento Codice documento SCTA 00 DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome Pagina 2 di 9 1. Generalità... 3 1.1 Scopo

Dettagli

Indice. PARTE I Igiene generale. Autore. Prefazione

Indice. PARTE I Igiene generale. Autore. Prefazione Indice I Autore Prefazione XI XIII PARTE I Igiene generale CAPITOLO 1 Medicina clinica, preventiva e predittiva 1 1.1 Concetto di salute 1 1.2 Determinanti della salute 3 1.2.1 Modelli concettuali 3 1.3

Dettagli

Prof. Tarcisio Niglio LE VACCINAZIONI

Prof. Tarcisio Niglio LE VACCINAZIONI Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre LE VACCINAZIONI Troverete copia gratis di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net

Dettagli

REGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE -

REGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE - 110 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.3 111 Le attività da svolgere per soddisfare i requisiti relativi alle risorse umane e tecnologiche consistono nella: 4.3.1 identificazione di un referente per

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

ECOLOGICI INTERVENTI VOLTI A NEUTRALIZZARE L AMBIENTE INTERVENTI VOLTI A NEUTRALIZZARE LA FONTE IMMUNOPROFILASSI. primaria CHEMIOPROFILASSI

ECOLOGICI INTERVENTI VOLTI A NEUTRALIZZARE L AMBIENTE INTERVENTI VOLTI A NEUTRALIZZARE LA FONTE IMMUNOPROFILASSI. primaria CHEMIOPROFILASSI ECOLOGICI ambiente INDIRETTA (mediata) Educazione sanitaria DELLA PERSONA Informazione sanitaria Formazione sanitaria DIRETTA (immediata) disinfezione sterilizzazione GENERICA INTERVENTI VOLTI A NEUTRALIZZARE

Dettagli

PROTOCOLLO COMPORTAMENTALE a SEGUITO di ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE a RISCHIO BIOLOGICO

PROTOCOLLO COMPORTAMENTALE a SEGUITO di ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE a RISCHIO BIOLOGICO ASS 4 MEDIO FRIULI PROTOCOLLO COMPORTAMENTALE a SEGUITO di ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE a RISCHIO BIOLOGICO Dr.ssa Mauro Katia Dipartimento di Prevenzione DEFINIZIONI Incidente a Rischio Biologico: si definisce

Dettagli

LE DENUNCE SANITARIE

LE DENUNCE SANITARIE LE DENUNCE SANITARIE DENUNCIA SANITARIA E l atto con cui il medico informa una pubblica Autorità di fatti o notizie appresi nell esercizio della professione, di cui è obbligato a riferire per disposizione

Dettagli

Procedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella

Procedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella Pagina di 1/5 ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Scopo...2 2. Campo di applicazione...2 3. Diagramma di flusso...2 4. Responsabilità...2 5. Descrizione delle attività...2 5.1. Definizione di Evento Sentinella...2

Dettagli

Azienda Sanitaria Firenze. Dorella Donati - Infermiere Coordinatore - RTI SMN

Azienda Sanitaria Firenze. Dorella Donati - Infermiere Coordinatore - RTI SMN Azienda Sanitaria Firenze Dorella Donati - Infermiere Coordinatore - RTI SMN Percorso Sepsi 2011 aumentare il livello di attenzione 2012 - Giornata Mondiale per la Prevenzione della Sepsi Attivazione di

Dettagli

LA MENINGITE Sintomi e diagnosi

LA MENINGITE Sintomi e diagnosi LA MENINGITE La meningite è una infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva e può essere virale o batterica.

Dettagli

SOMMARIO PREMESSA... CAMPO DI APPLICAZIONE... SCOPO... ISTRUZIONE OPERATIVA PER CORSI DI STUDIO, MASTER, SCUOLA SPECIALIZZAZIONE...

SOMMARIO PREMESSA... CAMPO DI APPLICAZIONE... SCOPO... ISTRUZIONE OPERATIVA PER CORSI DI STUDIO, MASTER, SCUOLA SPECIALIZZAZIONE... SOMMARIO PREMESSA... CAMPO DI APPLICAZIONE... SCOPO... ISTRUZIONE OPERATIVA PER CORSI DI STUDIO, MASTER, SCUOLA SPECIALIZZAZIONE... DIAGRAMMA DI FLUSSO PER CORSI DI STUDIO, MASTER, SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE...

Dettagli

U.O.A. PREVENZIONE RISCHIO INFETTIVO SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL APPLICAZIONE DELLE PRINCIPALI MISURE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

U.O.A. PREVENZIONE RISCHIO INFETTIVO SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL APPLICAZIONE DELLE PRINCIPALI MISURE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE U.O. DATA Rilevatori Sono presenti i seguenti DPI: PRECAUZIONI STANDARD ED ISOLAMENTI GENERALI SPECIFICI in rapporto alla prevalenza del rischio infettivo Mascherine chirurgiche triplo/quadruplo strato

Dettagli

La rosolia nella donna in gravidanza

La rosolia nella donna in gravidanza La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione

Dettagli

IGIENE AMBIENTALE DECONTAMINAZIONE IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DI LIQUIDI BIOLOGICI

IGIENE AMBIENTALE DECONTAMINAZIONE IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DI LIQUIDI BIOLOGICI S.C. Prevenzione Rischio Infettivo IGIENE AMBIENTALE DECONTAMINAZIONE IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DI LIQUIDI BIOLOGICI BIONIL GRANULI Sodio Dicloro-isocianurato Panno assorbente monouso Guanti monouso

Dettagli

03/02/2013. Bartonella henselae Toxoplasma Campylobacter Cryptosporidium Salmonella Giardia Toxocara Coxiella. Dermatofiti

03/02/2013. Bartonella henselae Toxoplasma Campylobacter Cryptosporidium Salmonella Giardia Toxocara Coxiella. Dermatofiti Bambini e cuccioli Il gatto di casa e la futura mamma Dott.ssa Nadia Gussetti Azienda Ospedaliera Padova ZOONOSI MALATTIE TRASMISSIBILI DALL ANIMALE ALL UOMO PER CONTATTO DIRETTO O PER VIA INDIRETTA Padova,

Dettagli

A cura di: Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Medica di Polo Ospedaliero Comitato Infezioni Ospedaliere (C.I.O.)

A cura di: Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Medica di Polo Ospedaliero Comitato Infezioni Ospedaliere (C.I.O.) A cura di: Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Medica di Polo Ospedaliero Comitato Infezioni Ospedaliere (C.I.O.) Si espongono, per opportuna conoscenza, gli ultimi aggiornamenti disponibili al 12/10/2014

Dettagli

SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI.

SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. Protocollo Operativo UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP, ASL Roma A Dr.ssa Andreina Ercole Misure di prevenzione, ricerca attiva

Dettagli

BISCEGLIE, 22 23 NOVEMBRE

BISCEGLIE, 22 23 NOVEMBRE CONGRESSO REGIONALE ANìMO PUGLIA BISCEGLIE, 22 23 NOVEMBRE 2013 DIDM LUCIA LUCCI Il settore sanitario impiega circa il 10% dell'intera forza lavoro a livello di Unione europea. Il 45% sono donne. (Agenzia

Dettagli

PROCEDURA IDENTIFICAZIONE DEL NEONATO

PROCEDURA IDENTIFICAZIONE DEL NEONATO 17.01.2013 1 di 5 LISTA DI DISTRIBUZIONE Direttori Presidi Ospedalieri Direttori di Dipartimento Servizio Infermieristico Direttori UU.OO. Coordinatori Infermieristici UU.OO. Rev. Data Causale Redazione

Dettagli

ROLE PLAYING: SIMULAZIONE DI SITUAZIONI DI RESPONSABILITA DEL DIRIGENTE IN VARI AMBITI DELLA SICUREZZA SUL LAVORO IN SANITA.

ROLE PLAYING: SIMULAZIONE DI SITUAZIONI DI RESPONSABILITA DEL DIRIGENTE IN VARI AMBITI DELLA SICUREZZA SUL LAVORO IN SANITA. ROLE PLAYING: SIMULAZIONE DI SITUAZIONI DI RESPONSABILITA DEL DIRIGENTE IN VARI AMBITI DELLA SICUREZZA SUL LAVORO IN SANITA. Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in sanità: norme, interpretazione

Dettagli

Rischio Biologico: la prevenzione per il personale della Marina Militare

Rischio Biologico: la prevenzione per il personale della Marina Militare Rischio Biologico: la prevenzione per il personale della Marina Militare C.A. (SAN) Gennaro BANCHINI Capo del 1 Ufficio Studi e Dottrina Ispettorato di Sanità M.M. RISCHIO BIOLOGICO: LA PREVENZIONE RISCHIO

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. HACCP- RSO

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. HACCP- RSO La presente istruzione operativa dettaglia una specifica attività/fase di un processo descritto dalla procedura Piano Interno di Intervento Emergenza Migranti. La sanificazione ambientale viene intesa

Dettagli

MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 -

MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2012- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Il controllo reale della diffusione delle

Dettagli

CONTRATTO DI TIROCINIO Studenti II anno A.A. 2013 2014 Elaborato da: Coordinatori e Tutori del Corso di Laurea in Infermieristica

CONTRATTO DI TIROCINIO Studenti II anno A.A. 2013 2014 Elaborato da: Coordinatori e Tutori del Corso di Laurea in Infermieristica Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea in Infermieristica Ancona Ultima revisione: 15.01.2013 CONTRATTO DI TIROCINIO Studenti II anno A.A. 2013 2014 Elaborato da: Coordinatori e Tutori del

Dettagli

TRASPORTO DEL SANGUE E DEI CAMPIONI BIOLOGICI MEDIANTE CONTENITORI IDONEI

TRASPORTO DEL SANGUE E DEI CAMPIONI BIOLOGICI MEDIANTE CONTENITORI IDONEI TRASPORTO DEL SANGUE E DEI CAMPIONI BIOLOGICI MEDIANTE Via San Carlo, 13 Arluno (Milano) 4 marzo 2014 2 Introduzione Le attività connesse con la spedizione ed il trasporto di sostanze infettive o potenzialmente

Dettagli