07 novembre 2014

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1 LE MISURE DI ISOLAMENTO 07 novembre 2014

2 SITUAZIONE ATTUALE Drammatico e progressivo aumento delleinfezioniantibioticoresistenti Comparsa di resistenze, al momento, più veloce dello sviluppo di nuove molecole Oggi vera e propria priorità di sanità pubblicaineuropaenelmondo

3 IMPATTO CLINICO MDROs inducono manifestazioni sovrapponibili clinicamente a quelle delle stesse specie sensibili, ma con opzioni terapeutiche estremamente ridotte Determinano incremento di: morbosità e mortalità durata della malattia possibilità di sviluppo complicanze ed epidemie

4 RICADUTA ECONOMICA INCREMENTO DELLA SPESA SANITARIA PER: impiego di farmaci e procedure più costose aumento delle giornate di degenza aumento contenzioso e richieste di risarcimento aumento delle invalidità

5 CONSEGUENZE Necessità di adottare specifici e rigorosi comportamenti assistenziali, atti a ridurre, quanto più possibile, la circolazione e la trasmissione di questi microrganismi

6 STRATEGIE DI LOTTA Controllo diffusione nosocomiale MDROs strategia di intervento multimodale APPROCCIO GLOBALE CHE PREVEDA L'APPLICAZIONE SIMULTANEA DI MOLTEPLICI MISURE

7 STRATEGIE DI LOTTA I vari tipi di interventi utilizzati possono essere raggruppati in alcune categorie: sorveglianza igiene delle mani Misure di isolamento igiene ambientale formazione / informazione operatori, pazienti, visitatori screening di pazienti e personale sanitario politica degli antibiotici

8 FONTI

9 MISURE DI ISOLAMENTO RIDURRE RISCHIO DI TRASMISSIONE INTERROMPERE CATENA DI TRASMISSIONE precauzioni standard basate sulla via di trasmissione

10 PRECAUZIONI STANDARD Sono un insieme di misure che devono essere adottate nell assistenza di tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro diagnosi o dal presunto stato infettivo. L orientamento di queste precauzioni mira essenzialmente ad interventi di carattere preventivo che rappresentano il modo più efficace per ridurre il rischio di trasmissione di microrganismi in ospedale.

11 PRECAUZIONI STANDARD Igiene delle mani Uso dei guanti Utilizzo di barriere protettive Corretta gestione delle attrezzature Igiene dell ambiente Gestione di biancheria e stoviglie Collocazione del paziente Educazione sanitaria Formazione degli operatori

12 PRECAUZIONI BASATE SU VIE DI TRASMISSIONE Le precauzioni basate sulla via di trasmissione si aggiungono a quelle standard e prevedono misure addizionali, sia di barriera, che relative al paziente. TRASMISSIONE DA CONTATTO TRASMISSIONE TRAMITE DROPLET TRASMISSIONE PER VIA AEREA

13 CONTATTO È LA PIÙ IMPORTANTE E FREQUENTE MODALITÀ DI TRASMISSIONE DELLE INFEZIONI. AVVIENE PER: 1) Trasferimento DIRETTO di germi da una persona colonizzata o infetta ad un ospite suscettibile. 2) Trasferimento INDIRETTO di germi da un oggetto contaminato o dalle mani contaminate degli operatori ad un ospite suscettibile.

14 DROPLET Droplets: goccioline prodotte attraverso tosse, starnuti, fonazione o durante l esecuzione di aspirazione bronchiale o broncoscopie. Sono di grandi dimensioni (Ø > 5 µm). Espulse a breve distanza, pesanti non rimangono sospese nell aria ma si depositano sulle superfici poste nelle immediate vicinanze (tra 0.92 ~ 3 mt. in relazione alla t e all umidità). LA TRASMISSIONE AVVIENE QUANDO: goccioline prodotte da soggetto infetto e quindi contenenti microrganismi, si depositano su congiuntive, mucose nasali, cavo orale di un ospite suscettibile.

15 DROPLET FONTE 1 METRO Il tragitto dei droplet nuclei dipende da diversi fattori quali: la velocità e il meccanismo di espulsione dalla sorgente fattori ambientali (temperatura e umidità) densità delle secrezioni respiratorie

16 VIA AEREA AVVIENE PER disseminazione di droplet nuclei (residui di piccole particelle, Ø < 5 µm, di goccioline evaporate contenenti microrganismi che, a differenza dei droplet, rimangono sospese nell'aria per lunghi periodi di tempo). disseminazione di particelle di polvere trasportanti l'agente infettivo I microrganismi trasportati in questo modo possono essere largamente dispersi dalle correnti d'aria e venire inalati da un ospite suscettibile, nella stessa stanza o a più lunga distanza dalla fonte.

17 TRASMISSIONE DEI MDR MDROs si trasmettono principalmente per contatto (diretto o indiretto) implementare le PRECAUZIONI DA CONTATTO per tutti i pazienti noti o sospetti di essere colonizzati o infetti.

18 COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE collocareilpazientein camera singola, con bagno o comoda ad usopersonale priorità ai soggetti in condizioni facilitanti la trasmissione (secrezioni o escrezioninoncontenute)

19 COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE se la stanza singola non fosse disponibile, collocare nella stessa stanza pazienti infetti o colonizzati dallo stesso MDROs(isolamentopercoorte)

20 COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE Quando la coorte di pazienti non è attuabile, posizionare il paziente in camere con soggetti a basso rischio di acquisire infezioni ed alta probabilità di esseredimessiabreve

21 COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE in questo caso, è necessario, per lo meno, attuare un isolamento funzionale o spaziale : delimitare un area all interno della stanza approntare nell area tutto il materiale (monouso o dedicato) necessario all assistenza rendere attuabile l igiene delle mani nelle immediate vicinanze

22 INFORMAZIONE segnalare sul frontespizio della cartella clinica ed infermieristica la positività al microrganismo e allertare tutti coloro che potrebbero avere contatto con il paziente (studenti, visitatori, addetti allasanificazione,consulenti,ecc.

23 INFORMAZIONE segnalare con reminder la necessità di utilizzare le precauzioni da contatto, sia sul frontespizio della cartella, che sulla porta della stanza o sulla testata delletto

24 TRASPORTO DEL PAZIENTE Limitare i movimenti del paziente al di fuori della stanza di degenza allo stretto indispensabile, notificando la criticità al reparto di trasferimento o al servizio per le indagini diagnostiche assicurandosi che vengano mantenute la precauzioni volte a prevenire la trasmissione di microrganismi ad altri degenti e la contaminazione dell ambiente e delle attrezzature.

25 IGIENE DELLE MANI Lavare le mani con antisettico oppure eseguire la frizione con la soluzione alcolica prima e dopo ogni eventuale contatto con il paziente o con l ambiente circostante microrganismo sporigeno no alcol) *N.B.: Attenzione a non ricontaminare le mani toccando la maniglia della porta in uscita dalla stanza. (Se

26 MISURE BARRIERA Utilizzare camice e guanti per tutte le operazioni che prevedono il contatto con ilpazienteol ambientecircostante indossarli prima di entrare nella camera e rimuoverli in uscita, porre particolare attenzione alla procedura di rimozione, al fine di evitare l autocontaminazione, igienizzare le mani.

27 MISURE BARRIERA La mascherina non è raccomandata, per usodiroutine: essa deve essere utilizzata ove le precauzioni standard lo richiedano durante l'esecuzione di procedure che generano aerosol

28 ASSISTENZA Impiegare personale dedicato (referente dicasoostaffcohorting): In presenza di un solo caso, individuare un In presenza di un solo caso, individuare un infermiere referente che garantisca, all interno di ogni turno di lavoro, l assistenza al paziente e l adesione alle precauzioni da contatto da parte di tutti gli operatori e visitatori a contatto con il caso. In presenza di più casi, raccomandare uno staff cohorting

29 ATTREZZATURE Per l assistenza, se possibile, utilizzare dispositivi monouso, altrimenti dedicare al singolo paziente le attrezzature necessarie, da conservare all interno della stanza o nell area delimitata intorno all unità di degenza, fino alla sua dimissione Se non sono disponibili attrezzature da dedicare assicurare un ricondizionamento sicuro e tracciabile

30 BIANCHERIA Raccogliere la biancheria in sacchi idrosolubili da inserire nei sacchi di polietilene «rossi» e chiuderli prima diusciredallastanza.

31 TRATTAMENTO STOVIGLIE Le stoviglie monouso ed i residui alimentari dei malati in isolamento devono essere eliminati nei contenitori per rifiuti sanitari pericolosiarischioinfettivo.

32 SMALTIMENTO RIFIUTI I contenitori per i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo devono essere presenti all interno della stanza o nell area delimitata intorno all unità di degenza; devono essere chiusi all interno dei locali in cui sono stati utilizzati, prima del loro trasferimento all esterno, presso l apposito locale di raccolta

33 EDUCAZIONE SANITARIA Fornire al paziente e ai suoi visitatori informazioni adeguate su finalità e modalità di attuazione dell isolamento. Consentire la visita di una sola persona per volta, adeguatamente protetta e istruita.

34 BUNDLE Isolamento con precauzioni da contatto: stanza singola o coorte, uso di guanti e camice, materiale dedicato, rientranelleindicazionidibundle(*) (*) Insieme di 3-6 indicazioni, di forte evidenza scientifica, la cui realizzazione, contemporanea e completa nell assistenza al paziente, si è dimostrata efficace nel controllo del problema in questione

35 VALUTAZIONE ADESIONE monitorareperiodicamentel aderenzadel personale sanitario alle precauzioni da contatto, fornendo feedback dei dati raccolti

36 MANTENIMENTO PRECAUZIONI DURATA PRECAUZIONI DA CONTATTO PROBLEMA ANCORA IRRISOLTO: Durante un focolaio epidemico, la prudenza vorrebbe che le precauzioni da contatto fossero utilizzate a tempo indeterminato, per tutti i pazienti infettati o colonizzati. Se sono utilizzate colture di sorveglianza attiva: sospendere precauzioni se tre o più culture sono negative ripetutamente

37 APPROCCIO PERSONALIZZATO Difficile gestione applicare TUTTEle misure sistematicamente a TUTTIi pazienti colonizzati/infetti costruire approccio assistenziale basato su applicazione misure di prevenzione della trasmissione personalizzate, tenendo conto delle specificità del paziente

38 APPROCCIO PERSONALIZZATO STRATIFICAZIONE LIVELLO RISCHIO: ALTO -MEDIO -BASSO: Localizzazione infezione e pratiche assistenziali correlate Grado dipendenza/collaborazione dell assistito Rivalutare spesso condizioni paziente

39 CONCLUSIONI Continuo incremento del fenomeno Gravità della minaccia No introduzione nuove molecole Impone che, nelle strutture sanitarie, pazienti MDRO + siano necessariamente gestiti mediante adozione di specifici e rigorosi comportamenti assistenziali, atti a ridurre, quanto più possibile, circolazione e trasmissione di questi patogeni

40 CONCLUSIONI UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTO approccio globale, fondato su adozione simultanea di misure semplici, ma fortemente raccomandate essenziale per il successo nel controllo della diffusione nosocomiale di PATOGENI MULTIRESISTENTI

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