LE LINEE DIINDIRIZZO REGIONALE
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- Orazio Ferrara
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1 CORSO DI FORMAZIONE PER FACILITATORI RISCHI CLINICO Il Rischio nelle organizzazioni sanitarie: Relazione tra rischio clinico e sicurezza degli operatori ottobre e 20 Novembre 2014 D.ssa Manuela Serva Responsabile Funzione Risk Management ASL Rieti
2 LE LINEE DIINDIRIZZO REGIONALE Funzione di Staff Risk Management 2
3 DELIBERAZIONE DI ADOZIONE DEL PARM Funzione di Staff Risk Management 3
4 RISK MANAGEMENT Funzione di Staff alla Direzione Generale OBIETTIVI Supporto alla gestione del Rischio clinico implementando sistemi di Risk Assessment. Indaga sulle inefficienze del sistema per ridisegnare e riorganizzare i processi al fine di: 1- Mitigare gli effetti dell errori 2- Rendere visibili gli errori 3- Prevenire gli errori Il Risk Management nell ottica della Qualità ualità è quindi una funzione trasversale che deve necessariamente integrarsi con i processi organizzativi esistenti e con tutte le altre funzioni aziendali demandate alle diverse variabili della sicurezza.
5 Il Risk Management è quindi considerata una delle principali componenti del sistema qualità. Ma che cosa è la Qualità?
6 Qualità: Insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto e/o servizio che conferiscono allo stesso la capacità di soddisfarei bisogni espliciti ed impliciti del cliente/utente.
7 Le tre dimensioni della Qualità: 1. Qualità Organizzativa e gestionale (necessità di organizzazione e di Management); 2. Qualità Professionale (giudizio dei professionisti sulla misura in cui il servizio soddisfa i bisogni dei pazienti, così come stabiliti dai pazienti stessi); 3. Qualità Percepita (che non riguarda solo gli aspetti più tecnici delle cure ma anche altri aspetti - relazionali es: cortesia,empatia, disponibilità)
8 Quindi parlare di Qualitàin in Sanità significa tener conto di queste tre dimensioni e di tutti quei fattori che influenzano il risultato della cura e della assistenza. Quindi: Qualità NON COME ATTIVITA BUROCRATICA ESTERNA AL PROCESSO TERAPEUTICO ED ASSISTENZIALE.
9 Il Ruolo del FACILITATORE La funzione della RETE a copertura della intera organizzazione. La funzione di RACCORDO OPERATIVO. IL PROGETTO AZIENDALE
10 LA SICUREZZA E UN PROCESSO MANAGERIALE TRASVERSALE GLOBALE SICUREZZA DEL PRODOTTO SICUREZZA PER GLI OPERATORI (La problematica del Contenzioso e delle Responsabilità)
11 L ASSISTENZA- IL PRODOTTO SALUTE RISENTE: NEGATIVAMENTE O POSITIVAMENTE DALLA MINORE O MAGGIORE ATTENZIONE CHE L ORGANIZZAZIONE DA A QUESTE TEMATICHE. TUTTE LE INIZIATIVE LEGATE AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA SONO FINALIZZATE AL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA DEL PAZIENTE.
12 DA DOVE PARTIAMO? SANITA REALTA COMPLESSA LA SANITA IL LUOGO DI LAVORO AD ALTA COMPLESSITA (OMS) Molteplici fonti di pericolo e rapida mutevolezza di queste Sinergie di azione di molti dei fattori di rischio Numerosità degli addetti e contemporanea presenza di operatori, pazienti visitatori,tirocinanti, volontari, ditte appaltatrici,... Complessità organizzativa e di funzioni Scarsa sensibilità ai problemi della sicurezza da parte dell organizzazione a partire dal top management Particolarità del prodotto - lavoro ASSISTENZA ALL UTENZA
13 in una tale organizzazione multi - prodotto multi - processo multi disciplinare E FONDAMENTALE LA NECESSITA DI GOVERNO PER EVITARE DI..
14 IL CAMBIAMENTO E NECESSARIO LA CENTRALITA DELLA RISORSA UMANA Sia in termini di doverosa attenzione da parte del Management Sia in termini di Protagonista per il cambiamento
15 EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI PROFESSIONE da a Conoscere il proprio lavoro tecnico Fare bene il proprio lavoro Lavorare in verticale Lavoro = presenza Conoscere il proprio sistema di clienti esterni ed interni Soddisfare le esigenze dei clienti Lavorare in orizzontale (team work) Lavoro = impegno vs. obiettivi
16 Implementare una nuova cultura aziendale. Radicale modifica della cultura delle persone che partecipano ATTIVAMENTE al processo.
17 GESTIONE DEL RISCHIO LA NECESSITA DEL MIGLIORAMENTO SISTEMICO IN CUI NESSUN RISULTATO è SCONTATO NESSUN CAMBIAMENTO è DEFINITIVO OGNI POSSIBILE MIGLIORAMENTO SIA AUSPICABILE
18 E UNA SFIDA IMPOSSIBILE?
19 SI PUO MIGLIORARE LA SICUREZZA IN TALI ORGANIZZAZIONI? Si possono modificare le condizioni di contesto che rendono i comportamenti meno fallaci? piu corretti? Si possono rendere le decisioni meno soggette a variabili imprevedibili? Si possono rendere le dinamiche relazionali più strutturate?
20 SUPERARE LE FORTISSIME DINAMICHE SOCIALI TIPICA DELLE ORGANIZZAZIONI CENTRATE PRINCIPALMENTE SUL LAVORO PROFESSIONALE di ÉQUIPE. Una delle criticità maggiori è proprio la scarsa/nulla abitudine a lavorare in TEAM
21 FUNZIONE SISTEMICA DI RISK MANAGEMENT Sic.paziente Sic. Operatore Sic. Visitatore Sic. Studenti Sic. Ditte esterne
22 Approccio proattivo Strutturazione di tipo globale- sistemico Strutture Impianti Aspetto igienico ambientale Sicurezza ambienti Sicurezza lavoratori Sicurezza pazienti Inf.Osp. Cadute Errate diagnosi malpractice Rischi occupazionali Attrezzature Manutenzione Procedure DPI
23 I PUNTI DI INTERFERENZA QUANDO UN PERICOLO è RISCHIO PER L UNO E PER L ALTRO. QUANDO IL RISCHIO PER L UNO è FONTE DI RISCHIO PER L ALTRO O INCREMENTA IL RISCHIO PER L ALTRO.
24 Qualche esempio I RISCHI STRUTTURALI I RISCHI DA MOV. MANUALE PAZIENTI La disergonomia degli spazi Cattiva gestione degli ausili Difficoltà operative nel lavoro ordinario Maggior rischio per il lavoratore e il paziente
25 Qualche esempio... I Rischi igienico ambientali : -il discomfort da un punto di vista microclimatico - la cattiva qualità dell aria
26 Qualche esempio... Il Rischio Biologico - La carenza di utilizzo di Dispositivi sicuri; - La carenza di corrette procedure di lavoro; - La scarsa attenzione a corrette pratiche igieniche ( es. lavaggio delle mani);
27 Quindi La carenza di comunicazione fra le diverse strutture aziendali e all interno delle singole UO; La mancanza di una visione di insieme in relazione ad obiettivi strategici; La carenza di una programmazione integrata per step con definizione di progetti condivisi con indicatori di valutazione dei risultati; La burocratizzazione che si presta alla logica della diluizione delle responsabilità (classico scaricabarile); La formazione frammentata e discontinua La necessità di Formazione Efficace La scarsa attenzione al rapporto umano che non è sostituibile da nessun esame clinico(in tema di gestione di Rischio Clinico);
28 Qualche riflessione: Il lavoro della comunicazione per mitigare la sindrome da indennizzo La centralità della relazione con il paziente, la necessità di codecisione. La necessità di lavorare in TEAM per obiettivi chiari e condivisi
29 LA PROMOZIONE DEL BENESSERE delle Organizzazioni Il coinvolgimento delle persone nella progettazione con implementazione di modelli partecipativi ( stili di gestione, valorizzazione di conoscenze,informazione, comunicazione,gratificazione ecc). La progettazione di processi organizzativi per la produzione di servizi in modo sistemico( tenendo conto del benessere degli operatori e degli utenti) La progettazione sui bisogni delle persone( la ergonomia) QUINDI PARLARE DI GESTIONE DEL RISCHIO nella sua globalità è PARLARE DI RISK MANAGEMENT.
30 GRAZIE se insieme andiamo per dove dobbiamo andare
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