Economia e finanza dei distretti industriali

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1 Economia e finanza dei distretti industriali I distretti industriali tra continuità e rinnovamento Presentazione Undicesimo Rapporto Annuale Direzione Studi e Ricerche Milano, 12 marzo 2019

2 Agenda 1 1 I contenuti del Rapporto 2 L evoluzione dei distretti industriali 3 Filiere, tecnologie 4.0, capitale umano

3 I contenuti del Rapporto 2 Analisi sui bilanci di aziende, appartenenti a 156 distretti industriali, a confronto con quelli di imprese non distrettuali. Esaminate complessivamente circa imprese con un fatturato aggregato pari a 765 miliardi, di cui 236 miliardi riferiti a imprese distrettuali. Presentata la classifica dei migliori 20 distretti per crescita e redditività e fornite valutazioni di benchmarking su 107 distretti (per cui si dispone di almeno 45 bilanci). Focus sui distretti agro-alimentari e della meccanica, punti di forza del nostro sistema distrettuale. Mappatura dei territori specializzati nella cosmetica e nella componentistica auto, comparti che per organizzazione e struttura richiamano i distretti.

4 I principali approfondimenti 3 Analisi dei rapporti di filiera attraverso un database unico, che mappa gli acquisti effettuati nel 2017 dai clienti di Intesa Sanpaolo; Grado di apertura del Consiglio di Amministrazione a soggetti nati al di fuori della regione di operatività delle imprese o all estero; Presenza di imprese locomotive campioni di crescita e redditività; Investimenti diretti in entrata; Distanza «percorsa» dalle nostre esportazioni nei diversi settori di specializzazione; Diffusione delle tecnologie 4.0, competenze digitali delle imprese e difficoltà nel trovare personale specializzato in ambiente 4.0; Sviluppo startup e PMI innovative nei centri urbani e nelle periferie, nei distretti e nelle aree non distrettuali; Diffusione delle imprese familiari e presenza di esternalità positive nei territori distrettuali.

5 Agenda 4 1 I contenuti del Rapporto 2 L evoluzione dei distretti industriali 3 Filiere, tecnologie 4.0, capitale umano

6 Premessa: il punto sul ciclo macroeconomico 5 Lo scenario globale è ancora positivo ma divenuto più complesso, a causa delle molte incertezze politiche. E in atto un rallentamento della crescita (come mostrano gli indicatori anticipatori del ciclo e la decelerazione del commercio globale). Il consenso prevede un rimbalzo in corso d anno che non può essere dato per scontato. L inflazione globale è la variabile chiave: non ci aspettiamo un rialzo oltre a quanto determinato dal rimbalzo del prezzo del petrolio. La Fed è vicina alla chiusura del ciclo restrittivo: è una buona notizia per i mercati emergenti. LaBCE concluderà la politica dei tassi negativi nel 2020, dopo il rinvio determinato dal rallentamento dell attività economica di fine 2018-inizio 2019.

7 I due volti dell economia italiana Numerosi problemi strutturali condizionano l economia italiana: bassa concorrenza nei servizi, burocrazia, incertezza cronica, deficit infrastrutturale. Il nostro tessuto manifatturiero, più esposto alla concorrenza internazionale, è però vitale. Grazie alle strette relazioni sui territori e nelle filiere, il modello italiano ha retto la forte pressione concorrenziale dei paesi emergenti, mantenendo il saldo manifatturiero in positivo e su livelli tra i più elevati al mondo. Emerge un nucleo di soggetti vincenti che punta su un insieme di strategie evolute in termini di internazionalizzazione einnovazione e valorizza competenze e talenti. Di fronte al rallentamento in atto, occorre rafforzare ulteriormente i fattori alla base di questi successi, moltiplicando le storie di successo anche con una crescita dimensionale. Saranno cruciali: investimenti materiali e immateriali, creazione di startup e PMI innovative, dialogo con Università e centri di ricerca, formazione, rinnovo generazionale. 6

8 La produttività del lavoro ristagna Italia ( ): +0,4 medio annuo Germania ( ): +1,6 medio annuo PIL per ora lavorata (1995=100; a prezzi costanti) Germania Francia 131,7 125, Italia 106, Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati OCSE

9 ma non per il manifatturiero Produttività del lavoro (valore aggiunto a prezzi costanti per ora lavorata, 2008=100) Totale Manifatturiero * (*) 2017 stimato per il settore manifatturiero. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati ISTAT

10 Un contributo importante dalle imprese dei distretti... 9 Produttività del lavoro (valore aggiunto per addetto: migliaia di euro a prezzi correnti; valori mediani) Distretti 55,2 56,1 51,3 Variazione tra 2008 e 2017: Aree non distrettuali 50,9 50,6 49, Distretti: + 9,5% - Aree non distrettuali: +2% Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID)

11 grazie anche alla crescente presenza di multinazionali estere Imprese a controllo estero per localizzazione e data di entrata (%) Aree non distrettuali Distretti Imprese a controllo estero nei distretti con data di entrata successiva al 1990 per nazionalità dell investitore(%) 12,8 23,4 24,5 17,3 23,1 27,9 32,7 36,1 16,4 23,3 40,0 20,0 Altri paesi USA Germania Francia Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID)

12 con un profilo strategico evoluto e alta produttività Diffusione delle leve strategiche nelle imprese distrettuali per nazionalità del controllante (%) Produttività del lavoro nei distretti per nazionalità del controllante (migliaia di euro per addetto, 2017, valori mediani) Meccanica 64,0 73,3 80, Sistema moda 42,3 62,2 58,8 0 Certificazioni ambientali Certificazioni di qualità Marchi internazionali Brevetti EPO Imprese a controllo italiano Multinazionali a controllo estero Multinazionali a controllo italiano Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID)

13 Grazie ai distretti, Italia saldamente al quinto posto al mondo per avanzo commerciale Avanzo commerciale distretti: 79 miliardi di dollari Saldo commerciale con l estero 2017 (miliardi di dollari correnti, export-import*) USA Regno Unito Francia *Al netto del commercio di prodotti petroliferi Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su Comtrade Hong Kong Paesi Bassi Italia Giappone Corea Germania Cina

14 E cresciuto il raggio d azione sui mercati esteri 13 Distretti: la distanza media delle esportazioni (km; ) Distretti: la distanza media delle esportazioni (var. assoluta in km) Pdt. materiali costruzione Meccanica Moda - intermedi Moda - consumo Mobili Totale distretti Alimentari e bevande Elettrodomestici Pdt. materiali costruzione Meccanica Moda - intermedi Moda - consumo Mobili Totale distretti Alimentari e bevande Elettrodomestici Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat

15 con un peso crescente dei paesi lontani avanzati ed emergenti Distretti: la composizione delle esportazioni tra paesi emergenti e avanzati (%) Emergenti vicini Avanzati vicini Emergenti lontani Avanzati lontani Distretti: i mercati in cui l export è cresciuto di più tra il 2008 e il 2017 (milioni di euro) Stati Uniti Svizzera Germania Cina e Hong Kong Francia Regno Unito Polonia Turchia Canada Messico Rep. Corea Nota: in arancio i paesi extra-europei. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat

16 Un buon biennio : trainante la metalmeccanica Nel decennio il differenziale di crescita rispetto alle aree non distrettuali ha superato i 5 punti percentuali Evoluzione del fatturato (variazione % a prezzi correnti, valori mediani) 2,5 4,3 3, Nota: 2018 stime. Aree non distrettuali: a parità di settore. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID) Evoluzione del fatturato nel 2017 per settore (variazione % a prezzi correnti, valori mediani) Metalmeccanica Beni intermedi Agro-alimentare Totale Sistema casa Sistema moda 0,7 0,8 3,2 2,9 2,5 4,3 4,3 4,0 5,5 5,3 Distretti 7,5 6,8 Aree non distrettuali

17 che conta 25 distretti Mecc. strumentale Monza e Milano Metalmeccanica di Lecco Meccatronica di Reggio Emilia Meccanica strumentale di Vicenza Meccatronica del barese Meccanica strumentale di Bergamo Meccanica strumentale di Brescia Meccatronica di Trento Macchine per l'imballaggio Bologna Macc. utensili e robot industriali Torino Meccatronica dell'alto Adige Metalmeccanico basso mantovano Food machinery di Parma Meccanica strumentale di Varese Macc. agricole Modena-Reggio Emilia Termomeccanica scaligera Termomeccanica di Padova Macchine agricole di Padova-Vicenza Macc. ind. ceramica MO e RE Macc. utensili e per legno Pesaro Macchine per il legno di Rimini Macchine utensili di Piacenza Frig. industriali Casale Monferrato Macchine tessili di Biella Macc. lav. e prod. calzature Vigevano Distretti Meccanica, Metalmeccanica e Meccatronica: numero addetti Nota: in arancio i distretti che abbiamo iniziato a monitorare da questa edizione del Rapporto. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database distretti metalmeccanica: unità locali, addetti, 34,9 miliardi di euro di export e 70 miliardi di fatturato

18 ad alto tasso di innovazione 17 Diffusione di brevetti tra le imprese della metalmeccanica per dimensione aziendale (% imprese) Primi 10 distretti della metalmeccanica per propensione a brevettare (brevetti domandati all EPO ogni addetti) Grandi imprese 44,8 61,2 Macc. per imballaggio Bologna Macchine legno di Rimini Medie imprese 38,1 27,1 Macc. utensili e per legno Pesaro Food machinery di Parma Macc. ceramica MO e RE Piccole imprese 13,3 8,7 Macc. lavor. calzature Vigevano Mecc. Strum. Milano e Monza Micro imprese 3,3 2,2 Distretti Aree non distrettuali Termomeccanica scaligera Mecc. strumentale Bresciano Macchine utensili di Piacenza Nota: analisi limitata alle imprese manifatturiere. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

19 Tra i 20 distretti migliori, molti sono della metalmeccanica I distretti migliori per performance di crescita e redditività (min=0; max=100) Gomma del Sebino Bergamasco 2. Pelletteria e calzature di Firenze 3. Dolci di Alba e Cuneo 4. Termomeccanica scaligera 5. Meccatronica di Reggio Emilia 6. Metalli di Brescia 7. Vini dei colli fiorentini e senesi 8. Meccanica strumentale di Vicenza 9. Meccatronica dell'alto Adige 10. Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene 11. Macch. lavor. calzature Vigevano 12. Occhialeria di Belluno 13. Meccatronica del barese 14. Mat. plastiche Treviso, Vicenza, Padova 15. Macchine agricole di Padova e Vicenza 16. Alimentare di Avellino 17. Meccanica strumentale del Bresciano 18. Metalmeccanica di Lecco 19. Meccatronica di Trento 20. Macchine per l'imballaggio di Bologna Nota: in blu i distretti del sistema moda; in giallo i distretti specializzati in gomma e plastica; in verde i distretti agro-alimentari; in arancione i distretti della metalmeccanica. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database 77,9 85,0 76,5 75,6 74,7 73,4 72,7 72,2 72,2 71,1 70,9 70,9 70,8 70,4 69,9 69,2 68,7 68,5 68,4 68, Criteri utilizzati per la selezione dei top performer: 1. EBITDA margin Evoluzione EBITDA margin 3. Evoluzione fatturato nel Evoluzione export nei primi 9 mesi del Evoluzione fatturato ed export

20 Più di locomotive, particolarmente diffuse tra le aziende medio-grandi 19 Le locomotive distrettuali per dimensione aziendale Incidenza % Numero Totale 9,8 Micro imprese 455 Micro imprese 6,5 Piccole imprese 656 Piccole imprese 10,3 Medie imprese 16,9 Medie imprese 408 Grandi imprese 13,6 Grandi imprese Nota: limiti di fatturato: 2015 > 400 mila euro; 2016 e 2017 > 150 mila euro; Variazione fatturato > 15%; Variazione fatturato 2017 > 0; EBITDA margin 2016 > 6%; EBITDA margin 2017 > 8%; Variazione addetti nel periodo >= 0 o non disponibile (sono state considerate anche le aziende per le quali non erano disponibili le informazioni sugli addetti); Patrimonio netto su totale attivo 2017 > 20%; Aziende non classificate a incaglio, sofferenza o in liquidazione; Aziende investment grade per il gruppo Intesa Sanpaolo; aziende manifatturiere. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID)

21 e nella metalmeccanica 20 Le locomotive distrettuali: incidenza % per macro-settore Incidenza % Numero Totale 9,8 Metalmeccanica 735 Metalmeccanica 14,4 Intermedi 140 Intermedi 11,9 Sistema casa 216 Sistema casa 8,6 Agro-alimentare 7,1 Agro-alimentare 116 Sistema moda 6,8 Sistema moda Nota: analisi limitata alle imprese manifatturiere; nel grafico non è riportato il dato sui settori manifatturieri con una bassa numerosità di imprese. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

22 Agenda 21 1 I contenuti del Rapporto 2 L evoluzione dei distretti industriali 3 Filiere, tecnologie 4.0, capitale umano

23 Nei distretti rapporti di fornitura ravvicinati 22 Distanze medie degli acquisti (km medi ponderati per gli importi delle transazioni), 2017 Per dimensione Per macro-settore Grandi imprese Totale Medie imprese Piccole imprese Micro imprese Elettrodomestici Mobili Alimentare e bevande Totale Sistema moda Meccanica Distretti Aree non distrettuali Distretti Aree non distrettuali Nota: analizzate oltre 7 milioni di transazioni per un controvalore pari a circa 59,5 miliardi di euro, un quarto circa del totale degli acquisti di beni e servizi delle imprese analizzate. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

24 Il caso del settore agro-alimentare 23 Alimentare e bevande: distanze medie degli acquisti delle imprese (km medi ponderati per importo delle transazioni) Nord-Est Centro Nord-Ovest Aziende del Sud penalizzate dalla necessità di ampliare il raggio di approvvigionamento di macchinari e imballaggi da imprese del Nord. Distretti alimentari relativamente più propensi di altre aree a rifornirsi presso altri distretti Sud Distretti Aree non distrettuali Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

25 I distretti con le filiere più vicine e più «lontane» 24 Le distanze medie degli acquisti delle imprese distrettuali per regione (km medi ponderati per importo delle transazioni) Distretti con filiere «vicine» Distretti con filiere «lontane» Concia calzat. S. Croce 57 Mobile della Murgia 381 Tessile abbigliamento PO 58 Meccatronica del barese 286 Meccanica strumentale VI 61 Abbigliamento del barese 262 Seta-tessile di Como 61 Abbigliamento napoletano 209 Macchine imballaggio BO 67 Maglieria abb.to PG 189 Rubinett. Cusio-Valsesia 67 Cappe elettrod. Fabriano 174 Legno e arredo Brianza 71 Meccatronica Alto Adige 142 Mobile del Livenza 72 Meccatronica di Trento 128 Termomeccanica PD 76 Tessile abb.to Treviso 127 Meccatronica RE 79 Elettrodom. Inox valley 126 Nota: i colori delle barre rappresentano le macro aree (arancione: Sud; verde: Centro; giallo: Nord Ovest; nero: Nord Est). Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

26 Sistema moda: Prato e Bari a confronto 25 Tessile e abbigliamento di Prato Abbigliamento del barese Nota: l intensità del colore varia in funzione dell importo degli approvvigionamenti. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

27 L effetto distretto esiste ancora: vantaggi anche in termini di internazionalizzazione e innovazione 26 Distretti conciari e orafi: le relazioni tra le imprese del distretto per dimensione aziendale (% aziende che ha dichiarato un grado di consenso discreto o elevato ) La società ha rapp. commerciali con altre aziende del distretto L'appart. al distretto genera cond. commerciali vantaggiose L'appartenenza al distretto è importante per innovazione L'appartenenza al distretto favorisce l'internazionalizzazione Condivide informazioni con altre imprese del distretto Medio/Grandi Imprese Piccole imprese Micro imprese Fonte: Intesa Sanpaolo, survey su 158 imprese appartenenti ai distretti conciari e orafi

28 Tecnologia e innovazione disponibili nel territorio 27 Le forniture di tecnologia: distanze medie per macro tipologia (km medi ponderati per gli importi delle transazioni), 2017 Presenza di startup e PMI innovative nei capoluoghi e fuori dai capoluoghi, 2018 (ogni unità locali delle società di capitale attive) Commercio ICT Hardware Startup e PMI innovative nel capoluogo 15,0 14,7 Tecnologia totale R&S Servizi intangibili Startup e PMI innovative fuori capoluogo 4,6 5,7 Distretti Aree non distrettuali Distretti Aree non distrettuali Servizi intangibili (software, tlc, consulenza informatica, elaborazione dati, ecc.). Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID) Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Registro delle imprese, ISTAT, Movimprese

29 La vicinanza favorisce l adozione di tecnologie 4.0 nei distretti della meccanica Macro-settore Imprese che adottano tecnologie 4.0 (%) Meccanica: dimensioni aziendali 28 Meccanica Totale Agro-alimentare Medio-grandi imprese Piccole imprese Mobili Moda Micro imprese Distretti Aree non distrettuali Distretti Aree non distrettuali Fonte: Intesa Sanpaolo, survey su gestori

30 Più capitale per finanziare gli investimenti 29 Patrimonio netto in % del Passivo (valori mediani) Patrimonio netto in % del Passivo: differenza tra 2008 e 2017 (valori mediani) 26 25,6 5, ,9 23,6 23,9 24,6 24,8 5,0 4,8 5,0 22 4,6 4,4 4, Aree non distrettuali Distretti 4,2 4,0 Aree non distrettuali Distretti Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID)

31 Va superato il ritardo in termini di competenze digitali, affrontando il mismatch tra domanda e offerta, 30 Imprese con competenze digitali scarse (%) Imprese con difficoltà a reperire personale specializzato in ambiente 4.0 (%) Moda Mobili Mobili Agro-alimentare Agro-alimentare Totale Totale Sistema moda Meccanica Meccanica Distretti Aree non distrettuali Distretti Aree non distrettuali Fonte: Intesa Sanpaolo, survey su gestori

32 anche rivisitando i canali di assunzione 31 Distretti conciari e orafi: forme di assunzione del personale adottate in funzione della presenza di un responsabile delle risorse umane (% imprese) Distretti conciari e orafi: quota imprese con presenza di un responsabile risorse umane per dimensioni aziendali (%) Procedure informali Agenzie interinali Totale 30,4 Istituti tecnici, professionali Imprese medie e grandi 44,4 ITS Network distrettuali Piccole imprese 30,2 Università, centri di ricerca 3 10 Micro imprese 22,0 Con responsabile RRUU Senza responsabile RRUU Nota: possibile più di una risposta Fonte: Intesa Sanpaolo, survey su 158 imprese appartenenti ai distretti conciari e orafi

33 Può aiutare una maggiore apertura della governance 32 Composizione del Consiglio di Amministrazione (%) Distretti: composizione del Consiglio di Amministrazione per dimensione aziendale (%) Imprese con tutti gli amministratori nati in regione 75,5 70,0 Imprese con tutti gli amministratori nati in regione Imprese ibride 14,9 16,3 Imprese ibride Imprese senza amministratori nati in regione 9,5 13,7 Imprese senza amministratori nati in regione Distretti Aree non distrettuali Grandi imprese Medie imprese Piccole imprese Micro imprese Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID)

34 delle molte imprese familiari diffuse nei distretti 33 La distribuzione delle aziende intervistate per tipologia di detenzione della quota di maggioranza del capitale sociale (%) Per settore Per dimensione Imprenditore di riferimento Imprenditore di riferimento Più persone con rapporti di parentela Più persone con rapporti di parentela Più persone senza rapporti di parentela Più persone senza rapporti di parentela Oreficeria Totale Concia Medio-grandi imprese Micro imprese Piccole imprese Fonte: Intesa Sanpaolo, survey su 158 imprese appartenenti ai distretti conciari e orafi

35 La frontiera dei «nuovi» distretti: la cosmetica 34 Distanze medie degli acquisti aziende di cosmetica nelle province specializzate (Km; ponderati per valore transazioni) La cosmetica di Cremona: gli acquisti da imprese localizzate al di fuori della provincia Firenze Roma Totale province specializzate Torino ITALIA Parma Padova Milano Bergamo Province Lombarde specializzate Como Bologna Lodi Cremona 73,9 66,4 65,5 56,8 38,2 80,5 74,7 124,6 124,0 123,1 104,0 95, ,5 199,4 Nota: l intensità del colore varia in funzione dell importo degli approvvigionamenti. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

36 e la componentistica auto Nelle 5 province specializzate nella componentistica operano 651 unità locali e addetti, con un export superiore ai 6 miliardi di euro. Componentistica auto: addetti delle province italiane specializzate, 2016 Componentistica auto: peso delle province specializzate (%) 35 Torino Export ,3 Brescia Cuneo Addetti ,3 Bologna Asti Unità locali , Nota: in blu le province piemontesi. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat

37 Conclusioni 36 I distretti continuano a offrire vantaggi localizzativi: è, infatti, confermato il ruolo delle filiere di prossimità come fattore competitivo nei distretti. Il legame con il territorio è importante anche per le imprese capofila, che considerano il distretto come luogo che agevola i processi di innovazione e internazionalizzazione. La vicinanza favorisce l adozione di tecnologie 4.0, già oggi maggiormente diffuse nei distretti della meccanica. Il tema del capitale umano: le imprese distrettuali faticano a trovare operai specializzati e addetti con competenze legate a tecnologie 4.0. I vantaggi delle filiere integrate sul territorio si stanno estendendo ad altre specializzazioni meno tipiche del mondo distrettuale: i casi della cosmetica lombarda e della componentistica auto nel torinese e nel bresciano.

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