Piano di Miglioramento (PdM)
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- Nicoletta Boscolo
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1 SCUOLA PRIMARIA PARITARIA BAMBIN GESU Via Cesare Battisti 33, GUALDO TADINO (PG) Codice Meccanografico: PG1E00500A Tel. 075/ Piano di Miglioramento (PdM) a.s ( approvato il 18 giugno 2018 dal Collegio docenti) 1
2 Indice SEZIONE 1 - SEZIONE 2 - SEZIONE 3 - SEZIONE 4 - Scelta degli obiettivi di processo prima rilevanti e necessari Decisione dele azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo Pianificazione delle azioni di ciascun obiettivo di processo Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento APPENDICE A - Obiettivi del Piano Triennale dell'offerta formativa della legge 107/2015 APPENDICE B - L'innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative 2
3 SEZIONE 1 Scelta degli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorita strategiche Area di processo Curricolo, progettazione e valutazione Obiettivi di processo Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi nei diversi ambiti disciplinari. Stendere gliglie di valutazione in base ai ciriteri evidenziati. Proporre nelle classi, con maggiore frequenza, metodologie didattiche innovative. E' connesso alle priorita x x Ambiente di apprendimento Rinnovare l'arredo della classe 1 primaria in base anche alle metodoglie didattiche individuate. x --- Monitoraggio trimestrale dei PDP. Inclusione e differenziazione Individuazione precoce dei BES e loro monitoraggio. x x Continuita e orientamento Stendere un calendario degli incontri relativi alla continuità e all'orientamento con la scuola dell'infanzia e la scuola secondaria di primo. --- x Orientamento strategico e organizzazione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
4 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Pubblicazione del bilancio sociale della scuola. x --- TABELLA 2 - Calcolo della necessita dell'intervento sulla base di fattibilita ed impatto Obiettivo di processo elencati Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi nei diversi ambiti disciplinari. Stendere gliglie di valutazione in base ai ciriteri evidenziati. Proporre nelle classi, con maggiore frequenza, metodologie didattiche innovative. Rinnovare l'arredo della classe 1 primaria in base anche alle metodoglie didattiche individuate. Monitoraggio trimestrale dei PDP. Individuazione precoce dei BES e loro monitoraggio Stendere un calendario degli incontri relativi alla continuità e all'orientamento con la scuola dell'infanzia e la scuola secondaria di primo. Pubblicazione del bilancio sociale della scuola. Fattibilita (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell'intervento = nullo/2= poco/3= abbastanza/4= molto/5= del tutto 4
5 Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggio Obiettivo di processo in via di attuazione Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi nei diversi ambiti disciplinari. Stendere gliglie di valutazione in base ai ciriteri evidenziati. Proporre nelle classi, con maggiore frequenza, metodologie didattiche innovative. Rinnovare l'arredo della classe 1 primaria in base anche alle metodoglie didattiche individuate. Monitoraggio trimestrale dei PDP. Individuazione precoce dei BES e loro monitoraggio Stendere un calendario degli incontri relativi alla continuità e all'orientamento con la scuola dell'infanzia e la scuola secondaria di primo. Pubblicazione del bilancio sociale della scuola. Risultati attesi Realizzazione dell obiettivo proposto Realizzazione dell obiettivo proposto Avvio della sperimentazione delle nuove metodologie didattiche Realizzazione dell obiettivo proposto Realizzazione dell obiettivo proposto Realizzazione dell obiettivo proposto Continuità con la secondaria di primo grado Realizzazione dell obiettivo proposto Indicatori di monitoraggio Individuare almeno 2 criteri per ambiti disciplinari Realizzare una griglia di valutazione in una materia Attivazione nei progetti proposti dalla scuola Verifica dei preventivi Inizio intermedio finale Avvalesri di esperti Incontro con il referente e pianificazione Analisi e compilazione Modalità di rilevazione Confronto tra docenti negli incontri di programmazione Confronto tra docenti negli incontri di programmazione Confronto tra docenti negli incontri di programmazione Pagamento della merce Nel consiglio di classe Nel consiglio di classe Contatto dei referenti Collegio docenti e Consiglio d Istituto 5
6 SEZIONE 2 Descrizione delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni Azione prevista Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi nei diversi ambiti disciplinari. Stendere gliglie di valutazione in base ai ciriteri evidenziati. Proporre nelle classi, con maggiore frequenza, metodologie didattiche innovative. Rinnovare l'arredo della classe 1 primaria in base anche alle metodoglie didattiche individuate. Monitoraggio trimestrale dei PDP. Individuazione precoce dei BES e loro monitoraggio Stendere un calendario degli incontri relativi alla continuità e Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Miglioramento della della valutazione Miglioramento della della valutazione Miglioramento della Miglioramento della Miglioramento della Miglioramento della Miglioramento dell orientamento Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Difficoltà di trovare criteri comuni alle cinque classi Difficoltà di trovare criteri comuni alle cinque classi Difficoltà legate alla sperimentazione dei docenti Non presenti Difficoltà legate alla tempestica Difficoltà legate alla tempestica Difficoltà legate alla tempestica 6 Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Miglioramento della della valutazione Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Non presenti Miglioramento della Non presenti della valutazione Miglioramento della Non presenti Miglioramento della Non presenti Miglioramento della Non presenti Miglioramento della Non presenti Miglioramento dell orientamento Non presenti
7 all'orientament o con la scuola dell'infanzia e la scuola secondaria di primo. Pubblicazione del bilancio sociale della scuola. Presa di coscienza della realtà educativa dell Istituzione Difficoltà legate alla raccolta di dati dei questionari Maggior coinvolgimento dei dipendenti Non presenti Tabella 5 - Caratteri innovativi Caratteri innovativi dell'obiettivo Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi nei diversi ambiti disciplinari. Stendere gliglie di valutazione in base ai ciriteri evidenziati. Proporre nelle classi, con maggiore frequenza, metodologie didattiche innovative. Rinnovare l'arredo della classe 1 primaria in base anche alle metodoglie didattiche individuate. Monitoraggio trimestrale dei PDP. Individuazione precoce dei BES e loro monitoraggio Stendere un calendario degli incontri relativi alla continuità e all'orientamento con la scuola dell'infanzia e la scuola secondaria di primo. Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B A o A o A i /B 1/ B5 B 3 A n A n A q Pubblicazione del bilancio sociale della scuola. A k/ B 6 7
8 SEZIONE 3 Pianificazione delle azioni di ciascun obiettivo di processo Tabella 6 - Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria Docenti docenza nessuna Costo di contratto Ente gestore Personale ATA Segreteria portineria nessuna Costo di contratto Ente gestore Altre figure esperti nessuna Costo di contratto Ente gestore Tabella 7 - Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria Formatori Formazione dei dipendenti Ente gestore Consulenti Consulenza lavorativa Ente gestore Attrezzature Manutenzione Ente gestore Servizi Erogazione di serivizi Ente gestore 8
9 Tabella 8 - Tempistica delle attivita Attivita Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi nei diversi ambiti disciplinari. Stendere gliglie di valutazione in base ai ciriteri evidenziati. 1 Set 2 Ott 3 Nov Pianificazione delle attivita 4 Dic 5 Gen 6 Feb 7 Mar 8 Ap 9 Mag x x x x x X x x x x x X 10 Giu Proporre nelle classi, con maggiore frequenza, metodologie didattiche innovative. Rinnovare l'arredo della classe 1 primaria in base anche alle metodoglie didattiche individuate. x x x x x x x x x Monitoraggio trimestrale dei PDP. x x x Individuazione precoce dei BES e loro monitoraggio Stendere un calendario degli incontri relativi alla continuità e all'orientamento con la scuola dell'infanzia e la scuola secondaria di primo. Pubblicazione del bilancio sociale della scuola. x x X x x x x x x x x x x x TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticita rilevate Progressi rilevati Modifiche/ necessità di aggiustamenti 9
10 SEZIONE 4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento Tabella 10 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI (da verificare a giugno 2019) Priorità 1 Esiti degli studenti (della sez. 5 del RAV) Traguardo (della sez. 5 del RAV) Data rileva -zione Indicatori scelti Risultati attesi Risultati riscontrati Differenza Considerazion i critiche e proposte di integrazione e/o modifica Priorità 2 Esiti degli studenti (della sez. 5 del RAV) Traguardo (della sez. 5 del RAV) Data rileva -zione Indicatori scelti Risultati attesi Risultati riscontrati Differenza Considerazion i critiche e proposte di integrazione e/o modifica Tabella 11 - Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento Strategie di condivisione del PdM all'interno della scuola Momenti di condivisione interna Persone coinvolte Strumenti Considerazioni nate dalla condivisione Collegio docenti Docenti Collegio docenti Da verificare 10
11 Tabelle 12 e 13 - Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla scuola Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno della scuola Metodi/Strumenti Destinatari Tempi Collegio docenti Condivisione Docenti Luglio 2018 Azioni di diffusione dei risultati del PdM all esterno della scuola Metodi/Strumenti Destinatari Tempi Sito Stakeholder enterni ed interni Luglio 2018 Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione Nome Prof.ssa Elsa Collarini Ins. Ercoli Pamela Ins. Villa Rita Ruolo Legale Rappresentante Coorinatrice Didattica Primaria Coordinatrice Didattica Infanzia 11
12 Caratteristiche del percorso svolto Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualche fase del Piano di Miglioramento? (collegata a 15.2) o SI x No 15.2 Se si chi è stato coinvolto? o Genitori o Studenti (di che classi):... o Altri membri della comunita scolastica (specificare quale): La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? (collegata a 15.4) o SI x No 15.4 Se si da parte di chi? o INDIRE o Universita (specificare quale):... o Enti di Ricerca (specificare quale):... o Associazioni culturali e professionali (specificare quale):... o Altro (specificare): II Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso di Miglioramento? x SI o No II Dirigente ha monitorato l'andamento del Piano di Miglioramento? x SI o No 12
13 APPENDICE A - Obiettivi del Piano Triennale dell'offerta formative della legge 107/2015 La legge 107/2015 individua degli obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono inserire nel Piano triennale, avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti, in base alle esigenze formative prioritarie individuate. Infatti, in base al comma 7 dell'art. 1 della legge 107, le istituzioni possono inserire nel loro Piano triennale dell'offerta formativa alcuni tra i seguenti obiettivi: a. valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL; b. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c. potenziamento delle competenze nella musica, nell'arte, nel cinema; d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilita, l'educazione all'autoimprenditorialita; e. rispetto della legalita, della sostenibilita ambientale; f. alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; g. potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano; h. sviluppo delle competenze digitali degli studenti; i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attivita di laboratorio; j. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati; k. valorizzazione della scuola intesa come comunita attiva, aperta al territorio; I. apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario; m. incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; n. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni; o. individuazione di percorsi funzionali alla premialita e alla valorizzazione del merito degli alunni; p. alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda; q. definizione di un sistema di orientamento. 13
14 APPENDICE B - L'innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative Nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative, vengono individuati sette "orizzonti" coinvolti nel processo innovativo delle scuole, che sono riassunti nei seguenti punti: 1. Trasformare il modello trasmissivo della scuola 2. Sfruttare le opportunita offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare 3. Creare nuovi spazi per l'apprendimento 4. Riorganizzare il tempo del fare scuola 5. Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della societa della conoscenza 6. Investire sul "capitale umano" ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pan, scuola/azienda,...) 7. Promuovere l'innovazione perche sia sostenibile e trasferibile Le idee e il manifesto sono descritti al sito: 14
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