CCIAA di Milano Ref.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CCIAA di Milano Ref."

Transcript

1 Indice 1 del costo d acquisto in euro delle materie prime CCIAA di Milano Ref. Nel corso del terzo trimestre 2011, l indice generale del costo di acquisto delle materie prime CCIAA Milano - Ref. si attesta a 211,5 dimostrandosi quasi invariato rispetto al livello registrato all inizio del trimestre (Grafico 1). Infatti, a livello congiunturale si può osservare una variazione dello 0,12%, mentre la variazione tendenziale annua fa emergere un aumento pari al 21,12% confermando la percentuale del 21,85% registrata lo scorso trimestre. Ciò manifesta che il livello di costo delle materie prime, seppur costante rispetto allo scorso trimestre, è rimasto alto, rispetto allo stesso mese dell anno precedente. La dinamica nel trimestre è stata altalenante. Essa ha visto dapprima, in luglio, un aumento dell 1,99%, un calo del 2,79% in agosto e una lieve crescita in settembre dello 0,98%. 1 L indice del costo d acquisto in euro delle materie prime CCIAA Milano - Ref. è un indice di Laspeyres costruito in base alle rilevazioni di prezzo delle materie prime effettuate dalla Camera di Commercio di Milano. La struttura di ponderazione è basata sulle importazioni di materie prime dell Italia nell anno base 2004 (Indice = 100). Ufficio Informazione Economica e Statistica 1

2 Grafico 1 - Indice CCIAA Milano - Ref. del costo d'acquisto in euro delle materie prime 230,0 220,0 210,0 200,0 190,0 180,0 170,0 160,0 Il terzo trimestre 2011 è stato caratterizzato da incertezza e volatilità delle quotazioni. Se le incertezze e le strozzature dal lato dell offerta avevano spinto i prezzi delle commodities al rialzo, nella seconda metà del trimestre la situazione si è rovesciata, per via della contrazione della domanda e del peggioramento del quadro economico generale. Con l aggravarsi e l estendersi della crisi dei debiti sovrani europei, la perdita della tripla A da parte dei titoli del debito pubblico degli Stati Uniti e l altalenante pubblicazione di notizie sull economia globale, sono state alimentate grandi incertezze negli operatori, che si sono riversate in una continua volatilità delle quotazioni delle commodities. Notizie negative non sono arrivate solo dall Europa, ma anche dalla Cina, in cui la frenata dell industria manifatturiera ha avvalorato l ipotesi di un rallentamento della domanda di materie prime essendo la stessa ormai il maggior consumatore mondiale di moltissime commodities. La crescita mondiale ha, dunque, subito una frenata generalizzata e molto più marcata delle attese, anche se la sua intensità non è stata uniforme: nei Paesi Emergenti, infatti, il passo è rimasto sostenuto, anche se l industria si è contratta. Il quadro è rimasto incerto tanto da spingere alcuni economisti 2 ad affermare che «l incertezza è la nuova stabilità». Ciò è dovuto al cambio strutturale dello scenario economico globale. Se in passato i prezzi delle commodities erano dettati dalle industrie occidentali, e quindi erano correlati al ciclo economico di quei paesi, ora i motori della crescita si sono allontanati e hanno marginalizzato le vecchie economie dominanti. L andamento delle commodities non può, quindi, che risultare volatile giacché esso è policentrico e dipendente da cicli economici non necessariamente sincroni. 2 Da un intervista a Claudio Colacurcio di Prometeia su Il sole 24 ore del 28 maggio Ufficio Informazione Economica e Statistica 2

3 A tutto questo si aggiunge l utilizzo delle materie prime a fini speculativi che accentua i fattori di instabilità: basti solo pensare che attualmente un quarto delle operazioni finanziarie fatte sui mercati dei prodotti alimentari coinvolge fondi di investimento. Dalla scomposizione a livello settoriale (Tabella 1 e Grafico 2) emerge come la crescita tendenziale generale sia dovuta soprattutto al comparto degli energetici che registrano un aumento del 33,51%, mentre per i non energetici l aumento è decisamente più modesto attestandosi al 10,50%. A livello congiunturale invece i vari settori mostrano una sostanziale stabilità. Gli energetici segnano un +1,17% e i non energetici un 0,96% rispetto all inizio del trimestre, anche se quest ultimo settore nasconde una realtà più variegata. Infatti se a livello aggregato i non energetici segnano una più che modesta variazione congiunturale, al suo interno l indice relativo al comparto alimentare segna un +6,38% e quello relativo al comparto non alimentare un 2,75%. Tabella 1 - Indice CCIAA Milano - Ref. del costo d'acquisto in euro delle materie prime e indici settoriali set-10 giu-11 set-11 tendenziale congiunturale INDICE GENERALE 174,25 210,81 211,05 21,12% 0,12% Energetici 197,1 260,1 263,2 33,51% 1,17% Non Energetici 158,5 176,8 175,1 10,50% -0,96% Alimentari 122,7 138,8 147,6 20,35% 6,37% Non alimentari 170,4 189,5 184,3 8,13% -2,75% Grafico 2 - Indice CCIAA Milano - Ref. del costo d'acquisto delle materie prime e indici settoriali 300,0 280,0 260,0 240,0 220,0 200,0 180,0 160,0 140,0 120,0 100,0 ENERGY NON ALIMENTARI ALIMENTARI TOTALE Ufficio Informazione Economica e Statistica 3

4 Analizzando le variazioni dell indice e dei suoi sottogruppi dall inizio dell anno (Grafico 3), appare come l indice generale riassuma situazioni contrastanti. A fronte di una crescita generale contenuta, il comparto energetico ha visto lievitare i costi del 12,2% mentre il comparto non energetico registra una diminuzione del 4,21%. Quest ultima nasconde (Grafico 4) una forte riduzione nel comparto non alimentare del 5,84% e un modesto aumento nel comparto alimentare del 2,44%. Grafico 3 - Indice CCIAA Milano - Ref. del costo d'acquisto in euro delle materie prime. da inizio anno Indice GENERALE 3,41% Energetici 12,02% Non energetici -4,21% Grafico 4 - da inizio anno nel comparto Non energetico NON ENERGETICI -4,21% Non alimentari -5,84% Alimentari 2,44% Nel dettaglio, il comparto energetico (Grafico 5) ha assistito ad un forte incremento, dall inizio dell anno, degli oli combustibili (20,35%) e del petrolio (10,25%). Per il settore non energetico (Grafico 6 e 7), gli alimentari registrano, agli antipodi, una marcata riduzione per i cereali ( 9,21%) e un vigoroso aumento per le carni (9,11%). Modeste invece le variazioni di bevande ( 1,15%) e grassi ( 1,43%), in leggero ribasso. Nel comparto non alimentare si osserva una caduta per i Ufficio Informazione Economica e Statistica 4

5 metalli ( 9,67%) e una modesta riduzione per le fibre ( 2,83%) controbilanciata in parte da un aumento nei materiali vari per l industria (3,98%). Grafico 5 - da inizio anno nel comparto Energetico ENERGETICI 12,02% Olio combustibile 20,35% Petrolio 10,25% Grafico 6 da inizio anno nel comparto Alimentare ALIMENTARI 2,44% Grassi -1,43% Carni 9,11% Cereali -9,21% Bevande -1,15% Grafico 7 - da inizio anno nel comparto Non Alimentare NON ALIMENTARI -5,84% Metalli -9,67% Varie industria 3,98% Fibre -2,83% Ufficio Informazione Economica e Statistica 5

6 Infine, è doveroso dare uno sguardo al cambio euro-dollaro (Grafico 8) dal momento che la maggior parte delle commodities è espressa nella valuta statunitense. Nell arco del terzo trimestre il tasso di cambio tra le due valute si è mantenuto pressoché costante nei primi due mesi ( 0,76% in luglio e 0,31% in agosto) per poi cedere in settembre ( 4,08%) a causa dell aggravarsi delle prospettive sulla situazione economica statunitense. Rispetto all inizio dell anno, però, si è comunque assistito ad un incremento del 2,84% e a livello tendenziale ad un incremento del 5,04%. Nonostante la grave situazione che caratterizza l Unione Europea, l euro ha dimostrato tenere bene e, a parte il crollo del cambio registrato alla fine del trimestre, il cambio si è addirittura rafforzato da gennaio ad agosto. Ciò sembra dovuto, tra l altro, alle diverse politiche monetarie adottate dalle diverse banche centrali: la BCE in aprile ha deciso di aumentare i tassi, mentre la Fed li ha tenuti ai minimi. Grafico 8 - Andamento del cambio Euro-Dollaro 1,46 1,44 1,42 1,4 1,38 1,36 1,34 1,32 1,3 Fonte: Elab. Uff. Informazione Economica e Statistica Ufficio Informazione Economica e Statistica 6

7 ENERGETICI Il comparto energetico (Tabella 2 e Grafico 9) ha riportato un deciso aumento tendenziale del 33,51%, che corre all unisono con gli indici elementari di petrolio e olio combustibile. Al livello congiunturale, invece, questo trimestre si è assistito ad un modesto aumento dell 1,17%, anch esso in sintonia con gli indici elementari. Tabella 2 - Energetici set-10 giu-11 set-11 tendenziale congiunturale Energetici 197,1 260,1 263,2 33,51% 1,17% Petrolio 196,3 259,8 262,8 33,86% 1,15% Olio Combustibile 200,6 261,5 264,8 32,00% 1,29% Grafico 9 - Energetici 300,0 280,0 260,0 240,0 220,0 200,0 180,0 Petrolio Olio Combustibile Energetici Nel corso del terzo trimestre, le quotazioni del petrolio, e quindi anche degli oli combustibili, sono state piuttosto volatili. Il Brent ha raggiunto in luglio la quotazione massima del trimestre pari 118,99 dollari al barile e in agosto quella più bassa pari a 103,06 dollari al barile. Tutto ciò è confermato dalle variazioni mensili dell indice. Gli energetici sono saliti in luglio del 3,06%, scesi del 5,39% in agosto e risaliti in settembre del 3,76%. Ufficio Informazione Economica e Statistica 7

8 Sul lato dell offerta, ha pesato la guerra commerciale Saudita-Iraniana per il florido mercato indiano, la situazione libica ancora incerta e la riluttanza dell Opec ad aumentare l offerta per evitare un eccessivo calo dei prezzi. Sul fronte della domanda, oltre alla frenata di quella Statunitense, in Europa si è rilevato il minimo nei consumi petroliferi dal Indizio della caduta dei consumi è il crollo drastico nei noli di petroliere, sulle rotte mediorientali: benché l Opec abbia incrementato la produzione, da marzo gli operatori operano in perdita. Infine, si è assistito alla lieve flessione della domanda cinese, oltre a quella giapponese che, dopo il disastro di Fukushima, si è rivelata più bassa rispetto alle attese. Oltre a ciò, il mercato ha visto il susseguirsi di informazioni di tipo macroeconomico sia di segno positivo che contrario, le quali hanno determinato incertezze e di conseguenza tendenze rialziste e ribassiste che si sono in parte controbilanciate (di forte impatto è stata la perdita del rating di tripla A da parte degli Stati Uniti). NON ENERGETICI Non alimentari (metalli, varie industria, fibre) Il comparto dei beni non alimentari (Tabella 3 e Grafico 10) è stato segnato da un limitato calo congiunturale ( 2,75%) e da un incremento tendenziale (8,13%). Su quest ultimo hanno pesato gli incrementi dei metalli (3,86%), delle varie industria (12,43%) e delle fibre (39,04%). Come si può desumere dal grafico, si riscontra un legame tra le dinamiche di prezzo che caratterizzano i primi due settori; al contrario, l evoluzione dei prezzi delle fibre appare slegato dagli altri. Ciò è dovuto anche alla crisi che sta vivendo questo settore da ormai parecchio tempo. Tabella 3 - Non alimentare set-10 giu-11 set-11 tendenziale congiunturale Non alimentare 170,4 189,5 184,3 8,13% -2,75% Metalli 173,8 185,9 180,5 3,86% -2,90% Varie industria 170,2 192,9 191,3 12,43% -0,84% Fibre 139,3 210,3 193,7 39,04% -7,87% Ufficio Informazione Economica e Statistica 8

9 Grafico 10 - Non alimentare 250,0 230,0 210,0 190,0 170,0 150,0 130,0 Metalli Varie idustria Fibre Non alimentare Il settore dei metalli (Tabella 4 e Grafico 11), che rappresenta quello di maggior peso nel comparto sotto analisi, è stato contraddistinto da un modesto incremento tendenziale del 3,86%. A livello congiunturale, invece, si è registrato una diminuzione del 2,90%, confermando il trend ribassista che aveva già caratterizzato lo scorso trimestre. In special modo i non ferrosi hanno vissuto un trimestre di forti cali, legati soprattutto alle continue notizie economiche negative. Le turbolenze del mercato finanziario hanno raggiunto il settore dei metalli che già cominciava a vivere una fase ribassista, ma, seppur in ribasso, le quotazioni rimangono comunque relativamente elevate o a livelli pre-crisi. Tabella 4 - Metalli set-10 giu-11 set-11 tendenziale congiunturale Metalli 173,8 185,9 180,5 3,86% -2,90% Ferrosi 164,3 177,3 173,5 5,61% -2,17% Rottami acciaio-inox (media) 207,1 201,1 195,8-5,43% -2,61% Rottami ferro-acciaio (media) 134,2 167,7 161,2 20,11% -3,87% Rottami in ghisa 151,5 163,2 163,4 7,84% 0,13% Non ferrosi 188,0 193,7 185,7-1,25% -4,11% Alluminio e leghe (media) 126,4 130,8 126,1-0,22% -3,57% Nickel 129,6 117,5 111,8-13,71% -4,86% Piombo 195,3 207,4 200,6 2,69% -3,30% Rame grado A 255,2 278,0 269,2 5,51% -3,16% Stagno e leghe 241,2 254,3 235,1-2,53% -7,55% Zinco e leghe 180,6 173,8 171,3-5,15% -1,48% Ufficio Informazione Economica e Statistica 9

10 Grafico 11 - Metalli 220,0 210,0 200,0 190,0 180,0 170,0 160,0 150,0 Ferrosi Non ferrosi Metalli Seppur a livello tendenziale i metalli ferrosi (Grafico 12) abbiano riportato una crescita del 5,61%, essi hanno anche registrato una diminuzione congiunturale del 2,17%. Con l eccezione dei Rottami di ghisa rimasti pressoché costanti, tutti gli altri comparti hanno assistito a ribassi seppur modesti. Ciò pare riconducibile allo spettro della sovrapproduzione, mentre, per quanto riguarda il mercato dei rottami di ferro, l assenza di turbolenze sul lato della domanda italiana da parte dell industria siderurgica nei mesi di luglio e agosto ha favorito il mantenimento di quotazioni relativamente stabili. Mentre negli Stati Uniti la produzione di acciaio è stata da record, in Europa si è attestata ai minimi da febbraio. In Cina, il motore principale di sostegno ai prezzi internazionali, ha destato preoccupazioni la riduzione della domanda dall industria manifatturiera e, nonostante non ci sia ancora recessione, i grandi colossi legati alle commodity hanno avviato la predisposizione di piani di emergenza in previsione di un rallentamento dell economia globale. La produzione di acciaio resta alta mentre i settori che lo utilizzano rallentano rendendo difficile la riduzione dell eccesso di offerta. Ufficio Informazione Economica e Statistica 10

11 Grafico 12 - Metalli ferrosi 230,0 210,0 190,0 170,0 150,0 130,0 110,0 Rottami acciaio-inox (media) Rottami in ghisa Rottami ferro-acciaio (media) Ferrosi Per quanto riguarda i metalli non ferrosi (Grafico 13) si è registrata una diminuzione sia a livello tendenziale ( 1,25%) che a livello congiunturale ( 4,11%). Nel trimestre precedente, invece, la variazione tendenziale era stata del 15,2% mentre quella congiunturale del 10%. Pur confermando il trend in diminuzione, i ribassi in questo trimestre sembrano, comunque, essere più modesti che in quello precedente e riconducibili per lo più ad un contesto caratterizzato principalmente dalla volatilità delle quotazioni dovuta alle turbolenze dei mercati finanziari che nei primi di agosto hanno raggiunto il settore dei metalli non ferrosi, per via della ricomparsa dei timori di una doppia recessione. Il trend è stato inoltre influenzato decisamente dalla Cina, per via dell inasprimento delle politiche antinflazionistiche che ha portato ad un calo dei consumi cinesi di quasi tutti i metalli di base, e per via della condanna della WTO che ha rimosso, dopo due anni di analisi, i limiti, imposti a suo tempo dalla Cina, alle esportazioni di alcune materie prime (Bauxite, Carburo di silicio, Coke, Fluorite, Fosforo giallo, Magnesio, Mangalese, Silicio metallico e Zinco). Ufficio Informazione Economica e Statistica 11

12 Grafico 13 - Metalli non ferrosi 360,0 310,0 Alluminio e leghe (media) Nickel 260,0 210,0 160,0 110,0 Piombo Rame grado A Stagno e leghe Zinco e leghe Non ferrosi Poiché l andamento del rame è fortemente legato al ciclo economico, a fronte di un aumento tendenziale del 5,51%, nel corso del trimestre, il metallo rosso ha avuto un andamento piuttosto altalenante. Il ribasso trimestrale del 3,16% è dovuto principalmente al forte calo subito nel mese di settembre. All inizio del trimestre, le tensioni sul lato dell offerta avevano spinto il corso del rame ad aumentare (alcuni scioperi in importanti miniere e problemi climatici), ma, alla fine del trimestre, complice anche la più accorta politica degli approvvigionamenti cinese adottata negli ultimi tempi, si è avuta una spinta verso il basso dei corsi. Se rispetto all anno precedente i prezzi dell alluminio sono rimasti pressoché invariati ( 0,22%), nell arco del trimestre hanno visto una riduzione del 3,57%. Mentre per i mesi di luglio e agosto l indice si è mantenuto sui livelli di giugno, in settembre, nonostante i buoni fondamentali, ha subito un forte calo sulla scia dei ribassi che hanno investito tutti i mercati dei metalli. Malgrado il rallentamento della crescita economica mondiale, l andamento della domanda di alluminio si mostra sempre in costante crescita e alcuni analisti ritengono che nel 2020, gli impianti oggi esistenti non coprirebbero la domanda mondiale, rimanendo scoperta per 13 milioni di tonnellate. Per il nickel, nonostante la diminuzione tendenziale sia stata più marcata ( 13,71%), a livello congiunturale il calo subito è del 4,86%. Questo è essenzialmente legato ai cali che hanno investito tutti i mercati azzerando la risalita di luglio e agosto. C è però da considerare che il mercato è stato molto altalenante, con domanda in crescita solo in Cina. Lo stagno ha visto invece la peggior performance del trimestre con un calo del 7,55%, mentre la diminuzione tendenziale è del 2,53%. A pesare sulla domanda di stagno è stato soprattutto il calo previsto della produzione di banda stagnata dovuto alla scarsità dei raccolti di alcuni prodotti agricoli. Ufficio Informazione Economica e Statistica 12

13 Piombo e zinco, infine, hanno seguito il trend generale con rialzi in luglio e agosto e un tracollo nel mese di settembre. Spostando l analisi sui materiali vari per l industria (Tabella 5 e Grafico 14), si è registrata una variazione sul trimestre precedente del 0,84% e su base annua del 12,43%. Tabella 5 - Varie industria set-10 giu-11 set-11 tendenziale annua congiunturale trimestrale Varie Industria 170,2 192,9 191,3 12,43% -0,84% Cellulose bianchite al solfito 156,0 152,8 146,8-5,90% -3,95% Gomme naturali 247,2 299,7 311,0 25,83% 3,76% Gomme sintetiche 212,0 377,0 356,0 67,90% -5,59% Legnami (media) 101,4 100,5 100,5-0,96% 0,00% Pelli bovine, packers Usa 271,8 307,5 307,5 13,16% 0,00% Pelli bovine, vitelli Francia 155,5 171,0 173,0 11,25% 1,14% Grafico 14 - Varie industria 440,0 390,0 Cellulose bianchite al solfito Gomme naturali 340,0 290,0 Gomme sintetiche 240,0 Legnami (media) 190,0 140,0 90,0 Pelli bovine, packers Usa Pelli bovine, vitelli Francia set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 Varie Industria Le variazioni più vistose hanno investito le gomme sintetiche e naturali che, a fronte di una diminuzione in questo trimestre del 5,59% per le prime e un aumento del 3,76% per le seconde, sono entrambe aumentate rispettivamente del 67,90% e del 25,83% su base annua. Questo perché scontano ancora i Ufficio Informazione Economica e Statistica 13

14 continui rincari iniziati lo scorso anno causati dalla riduzione di piantagioni di caucciù oltre che, soprattutto, dalla carenza di gomma sintetica, su cui avevano pesato i continui processi di concentrazione dei produttori avvenuti in Europa. Grazie al rallentamento delle immatricolazioni di auto in Cina e alle rinfrancanti notizie sulle stime dell output di caucciù presentate dall associazione dei paesi produttori, che hanno previsto un aumento della produzione grazie ad un boom di produzione indonesiano, secondo produttore, le tensioni che hanno pesato su questo settore si sono via via allentate. Per quanto riguarda le pelli, nel corso del trimestre, si è verificato un lieve aumento dell indice delle pelli bovine francesi dell 1,14%, mentre per quelle statunitensi si è avuta una condizione di stabilità. Questo conferma l assestamento del livello del prezzo dopo i rincari vissuti all inizio dell anno a causa della scarsità di materia prima. Infatti le variazioni tendenziali sono del 13,16% per le pelli americane e dell 11,25% per le francesi. È tuttavia da considerare che, ad eccezione della pelletteria, che gode di buona salute, sia per la calzatura che, soprattutto, per l imbottito persistono difficoltà e rallentamenti, in relazione alla forte competizione estera. Per il mercato del legname, le quotazioni a livello trimestrale sono state stabili, mentre a livello tendenziale si è vista una leggera riduzione del 0,96%. È da segnalare, però, la riduzione in Italia (3000 ettari all anno) della superficie coltivata a pioppo costringendo le aziende italiane a ricorrere sempre più alle importazioni. Si è, tuttavia, assistito ad un rallentamento della domanda di legname in Europa che ha colpito anche il mercato italiano in cui hanno predominato una domanda stagnante e la mancanza di liquidità. Oltre a ciò, sulla richiesta di legname ha, però, pesato anche l aumento della domanda per biomasse per combustione. Infine, il comparto delle cellulose ha seguito un trend negativo per tutto il trimestre, chiudendo con una diminuzione del 3,95%, mentre a livello tendenziale la diminuzione è stata del 5,90%. A partire da luglio, il settore della carta ha subito un forte peggioramento, dopo la crescita del 2010 e della prima metà di quest anno sospinta principalmente dall export. Sia la fragilità della domanda interna che il brusco peggioramento del quadro economico generale hanno causato quest inversione di tendenza. Oltre a ciò, è doveroso sottolineare che le aziende italiane soffrono di un gap anticompetitivo causato principalmente da costi dell energia mediamente più elevati, vincoli normativi e dalle modalità di traporto (prevalentemente su gomma). Per il comparto delle fibre si è assistito ad un forte aumento tendenziale pari al 39,04%, mentre nel trimestre si è registrata una caduta del 7,87%. Ufficio Informazione Economica e Statistica 14

15 Tabella 6 - Fibre set-10 giu-11 set-11 tendenziale congiunturale Fibre 139,3 210,3 193,7 39,04% -7,87% Cotone Urss Pervyi 147,8 219,0 160,2 8,43% -26,83% Cotone Usa 143,5 198,1 198,1 38,04% 0,00% Wool-AWC Aus 135,3 211,4 203,1 50,09% -3,94% Per quanto riguarda il cotone, dopo l esplosione dei prezzi di inizio anno, le quotazioni hanno continuato a scendere dopo i forti ribassi dello scorso trimestre. In particolar modo il cotone russo ha segnato un 26,83% rispetto al trimestre precedente. Nello stesso periodo l Usda ha tagliato la stima del prossimo raccolto statunitense e non sono mancate le tensioni per le crescenti preoccupazioni sui raccolti per gravi danni da maltempo in Pakistan. Tutto questo ha convissuto con un continuo e forte rallentamento della domanda. Per la lana la variazione trimestrale ha segnato una diminuzione delle quotazioni del 3,94%, mentre la variazione tendenziale si è attestata su un aumento del 50,09%, lasciando intendere che i rincari dovuti alla crescente domanda ed alla ormai cronica scarsità dell offerta si sono per il momento attenuati. I prezzi record avevano risvegliato l interesse degli allevatori tanto da causare, per la prima volta da almeno vent anni, un aumento, seppur piccolo, della produzione. Anche le risolte strozzature delle forniture provenienti dal Western Australia e dal Queensland a causa dei disastri climatici hanno contribuito all andamento registrato. Alimentari (bevande, cereali, carni, grassi) Dopo il leggero calo subito nel corso dello scorso trimestre, il comparto degli alimentari ha avuto un incremento congiunturale del 6,37%, oltre che un aumento tendenziale del 20,35%. Ciò ha confermato quanto affermato nell ultimo Food Outlook del 7 giugno 2011 pubblicato dalla FAO, che prevedeva prezzi delle materie prime alimentari elevati e caratterizzati da grande volatilità per tutto l anno e per l inizio del Ufficio Informazione Economica e Statistica 15

16 Tabella 7 - Alimentari set-10 giu-11 set-11 tendenziale congiunturale Alimentari 122,7 138,8 147,6 20,35% 6,37% Bevande 101,5 108,5 105,0 3,41% -3,28% Cereali 160,5 170,7 158,8-1,06% -7,00% Carni 111,7 130,1 150,3 34,63% 15,53% Grassi 144,0 167,9 171,9 19,40% 2,41% Grafico 15 - Alimentari 190,0 180,0 170,0 160,0 150,0 140,0 130,0 120,0 110,0 100,0 90,0 Bevande Carni Cereali Grassi Alimentari Il cacao ha registrato un aumento dello 0,79% nel corso del trimestre. Le forniture sono state talmente tanto abbondanti da spingere i prezzi al ribasso, ma l Icoa ha avvertito che la domanda di lì a poco potrebbe superare l offerta poiché i consumi sono destinati ad aumentare e la produzione potrebbe incontrare difficoltà legate al maltempo e, al diffondersi, in Indonesia, di un pericoloso fungo oltre che alla controversa situazione politica in Costa d Avorio che ha allontanato molti coltivatori dai campi. La crisi, comunque, non ha frenato il consumo di cacao. La solida domanda di cioccolato ha addirittura permesso di alzare i prezzi dei prodotti finali con consumi tornati ai livelli antecedenti la recessione. Per ciò che concerne lo zucchero, da un lato sono stati presenti allarmismi riguardo la produzione brasiliana colpita dalle gelate, paese che da solo è responsabile di più della metà delle esportazioni mondiali e che per la prima volta in parecchi anni ha visto calare la produzione di canna da zucchero e di dolcificante rispetto all anno precedente, dall altro il secondo esportatore mondiale, la Thailandia, ha goduto di una stagione Ufficio Informazione Economica e Statistica 16

17 molto favorevole tale da poter effettuare esportazioni da record storico. È da osservare che il Brasile non è più il produttore più efficiente nonostante sia il maggiore per volumi: i costi di produzione sono troppo elevati e dovuti a zuccherifici con impianti troppo obsoleti, altre al fatto che le piantagioni stanno invecchiando. A fronte di ciò, altri produttori, come il Sudafrica, hanno raggiunto livelli di efficienza migliori e tutto ciò ha portato le quotazioni a scendere rispetto all inizio del trimestre ( 7%). Un ultima considerazione riguarda le difficoltà di approvvigionamento presenti in Europa sebbene a livello globale lo zucchero non manchi. I problemi sembrano dunque più di natura politica e si e proposto, quindi, da più parti, di rivedere il sistema delle quote. A livello tendenziale c è stato un incremento dell 11,47% delle quotazioni. I prezzi dei cereali, dopo i forti ribassi di luglio, hanno ripreso a crescere in agosto e settembre, concludendo comunque il trimestre con un calo congiunturale del 7%, oltre a quello tendenziale del 1,06%. Ciò che ha contribuito all aumento dei corsi agricoli sono stati sia la forte siccità estiva del Midwest americano che gli aumenti del consumo di carne. Tabella 8 - Cereali Variazioni rispetto al mese precedente tendenziale congiunturale lug-11 ago-11 set-11 Cereali -9,69% 1,98% 0,98% -1,06% -7,00% Frumento USA (Northern Spring) -7,24% 2,44% 1,74% 3,36% -3,32% Frumento tedesco -12,04% 1,61% 0,54% -5,98% -10,14% Farina di soia 2,16% 0,07% 0,50% -5,99% 2,74% Riso -15,56% 0,00% -5,26% 4,63% -20,00% Ufficio Informazione Economica e Statistica 17

18 Grafico 16 - Cereali 190,0 180,0 170,0 160,0 150,0 140,0 130,0 120,0 110,0 Frumento USA (Northern Spring) Frumento tedesco Farina di soia Riso Cereali 100,0 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 Per quanto riguarda il frumento, ad influire sugli iniziali forti ribassi sono state le previsioni in rialzo pubblicate dall Usda sia sulla produzione che sul consumo, oltre che le grandi quantità esportate dalla Russia, dopo un anno di bando alle esportazioni, che hanno sottratto importanti quote di mercato alla concorrenza visto l utilizzo di politiche di prezzo aggressive. Inoltre, dal lato della domanda, nel periodo gennaio-agosto 2011 è emersa una domanda in flessione sia per la pasta di semola che per il pane. I corsi sono, però, tornati a surriscaldarsi a causa delle avversità atmosferiche sia negli USA che in Europa dove le produzioni hanno risentito delle intense piogge. Non è stato, però, tanto il grano tout court a scarseggiare quanto quello di più alta qualità visto che l Australia e la Russia hanno ricominciato ad esportare grandi quantità di grano, ma spesso non adatte alla panificazione. In rialzo anche i prezzi dei semi di soia, che tradizionalmente sono piantati vicino ai campi di mais, per i timori sulla siccità negli Usa. I rincari si sono però attutiti a fine trimestre poiché l'effetto maltempo è sembrato meno grave del temuto. Il riso, infine, ha subito un vigoroso calo congiunturale del 20% delle quotazioni a causa della ciclicità delle transazioni sul mercato nazionale concentrate nel periodo di novembre-febbraio e poi in calo in aprile-agosto. A livello internazionale la stabilità dei prezzi è da collegarsi all offerta anch essa stabile. Le carni bovine, con l aumento sia tendenziale del 34,63% che congiunturale del 15,53%, è il comparto che ha maggiormente contribuito ai rincari registrati dagli alimentari. Il flagello della siccità del Midwest statunitense, che ha provocato l impennata dei prezzi di cereali e foraggi, si è ripercosso anche sulla carne. Inoltre, il calo sul lato dell offerta dato dalla contrazione delle consistenze delle mandrie e dagli alti costi di allevamento che erodono la redditività hanno dato il loro contributo agli aumenti. Ufficio Informazione Economica e Statistica 18

19 I grassi, infine, hanno registrato un aumento sia tendenziale, del 19,40%, che congiunturale, del 2,41%. Tra di essi, il burro ha subito una leggera flessione dovuta al calo della domanda al consumo, anche se rimangono tensioni nel mercato UE per le ridotte disponibilità. Per l olio di semi di soia, hanno inciso i rincari dovuti ai timori sugli raccolti dovuti alla siccità in USA, così come per l olio di germe di granturco, su cui hanno pesato ancora le richieste per la produzione di bioetanolo. Ufficio Informazione Economica e Statistica 19

Indice 1 del costo d acquisto in euro delle materie prime CCIAA di Milano Ref.

Indice 1 del costo d acquisto in euro delle materie prime CCIAA di Milano Ref. Indice 1 del costo d acquisto in euro delle materie prime CCIAA di Milano Ref. Nel corso del quarto trimestre 2011, l indice generale del costo di acquisto in euro delle materie prime CCIAA di Milano Ref.

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

Fibre. Approfondimento. Andamento del mercato di lana e cotone. Indice del costo d'acquisto delle commodities. per le imprese industriali

Fibre. Approfondimento. Andamento del mercato di lana e cotone. Indice del costo d'acquisto delle commodities. per le imprese industriali Indice del costo d'acquisto delle commodities per le imprese industriali Approfondimento Fibre Andamento del mercato di lana e cotone a cura dell Ufficio Informazione Economica e Statistica Settembre 2012

Dettagli

Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100)

Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100) capitolo 12 prezzi Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100) Capitoli Numeri indici Varizioni medie annue

Dettagli

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

Indice del costo d'acquisto delle commodities per le imprese industriali Approfondimento Il mercato del cacao

Indice del costo d'acquisto delle commodities per le imprese industriali Approfondimento Il mercato del cacao Indice del costo d'acquisto delle commodities per le imprese industrialii Appro ofondimento Il mercato del cacao a cura dell Ufficio Informazione Economica e Statistica Giugno 2012 Nel mese di marzo, l

Dettagli

Outlook trimestrale del Centro Studi AIB su euro/dollaro, Brent e metalli industriali Gennaio marzo 2015

Outlook trimestrale del Centro Studi AIB su euro/dollaro, Brent e metalli industriali Gennaio marzo 2015 Outlook trimestrale del Centro Studi AIB su euro/dollaro, Brent e metalli industriali Gennaio marzo 2015 Euro/dollaro Le dinamiche divergenti delle politiche monetarie di FED e BCE hanno portato nei primi

Dettagli

Lo scenario energetico in Italia

Lo scenario energetico in Italia Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

a cura dell Ufficio Informazione Economica e Statistica Maggio 2015

a cura dell Ufficio Informazione Economica e Statistica Maggio 2015 a cura dell Ufficio Informazione Economica e Statistica Maggio 2015 Totale indice 130 110 90 70 60 2009 mag set Ufficio Informazione Economica e Statistica Indice 2010 = 1 Energy-No energy 160 140 Energy

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

Indice 1 del costo d acquisto in euro delle materie prime CCIAA di Milano Ref.

Indice 1 del costo d acquisto in euro delle materie prime CCIAA di Milano Ref. Indice 1 del costo d acquisto in euro delle materie prime CCIAA di Milano Ref. Nel corso del primo trimestre 2011, l indice generale del costo di acquisto in euro delle materie prime (CCIAA Milano - Ref.)

Dettagli

Outlook trimestrale del Centro Studi AIB su euro/dollaro, Brent e metalli industriali Aprile - giugno 2015

Outlook trimestrale del Centro Studi AIB su euro/dollaro, Brent e metalli industriali Aprile - giugno 2015 Outlook trimestrale del Centro Studi AIB su euro/dollaro, Brent e metalli industriali Aprile - giugno 2015 Euro/dollaro Dopo aver toccato il livello minimo negli ultimi dodici anni, nel secondo trimestre

Dettagli

Situazione di Mercato dei Rottami non Ferrosi

Situazione di Mercato dei Rottami non Ferrosi Situazione di Mercato dei Rottami non Ferrosi Relatore: Ing. Carmelo Paolucci Presidente Sind. Metalli Assofermet Introduzione - Assofermet (Associazione nazionale dei commercianti in ferro, acciaio, metalli

Dettagli

Indice 1 del costo d acquisto in euro delle materie prime CCIAA di Milano Ref.

Indice 1 del costo d acquisto in euro delle materie prime CCIAA di Milano Ref. Indice 1 del costo d acquisto in euro delle materie prime CCIAA di Milano Ref. Nel corso del secondo trimestre 2011, l indice generale del costo di acquisto in euro delle materie prime (CCIAA Milano -

Dettagli

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia

Dettagli

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015 Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015 Le esportazioni di Vicenza e la dinamica del cambio nei mercati del made in Vicenza Tra i primi 20 mercati di destinazione dei prodotti

Dettagli

La fase di correzione caratterizzata dalla riduzione dei corsi azionari e dei volumi negoziati

La fase di correzione caratterizzata dalla riduzione dei corsi azionari e dei volumi negoziati L Andamento dei mercati Azionari La fase di correzione caratterizzata dalla riduzione dei corsi azionari e dei volumi negoziati che aveva interessato gli ultimi mesi del 2 è proseguita per tutto il 21.

Dettagli

BILANCIO ANNO 2014. MERCATO DI MODENA Prezzo medio categoria 156/176 kg: 1,469 /kg (-2,1%)

BILANCIO ANNO 2014. MERCATO DI MODENA Prezzo medio categoria 156/176 kg: 1,469 /kg (-2,1%) 01/2015 Mercato Mercati nazionali 5.1.11 di Cosmino Giovanni Basile BILANCIO ANNO 2014 MERCATO DI MODENA Prezzo medio categoria 156/176 kg: 1,469 /kg (-2,1%) Nel 2014, il prezzo medio dei suini da industria

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 9 luglio 2014 Ancora luci ed ombre I dati presentati in questo aggiornamento sono interlocutori. Da un lato, in negativo, abbiamo il credito, ancora in territorio negativo, e

Dettagli

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010 Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia Grano Italia, Bologna 30 settembre - 1 ottobre 2010 Aula Magna della Facoltà di Agraria Prof. Gabriele Canali SMEA, Alta Scuola

Dettagli

Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia. Maggio 2012

Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia. Maggio 2012 produzioni dei principali cereali in Italia Maggio 2012 1 produzioni dei principali cereali in Italia L ISTAT ha divulgato a febbraio 2012 le intenzioni di semina delle principali coltivazioni erbacee.

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 80 MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti,

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013

INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013 INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013 Le previsioni delle imprese manifatturiere liguri per il terzo trimestre 2013 hanno confermato alcuni

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI CREDITO DA PARTE DELLE FAMIGLIE A si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati Le

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 OTTOBRE 2015 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma allo stesso tempo evidenzia una sostanziale tenuta delle sue dinamiche di fondo.

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Gennaio 2014. Osservatorio Fertilizzanti

Gennaio 2014. Osservatorio Fertilizzanti Gennaio 2014 Osservatorio Fertilizzanti Frisio D. G., Casati D., Ferrazzi G. Osservatorio Economico Colture Vegetali - Dipartimento di Economia Management e Metodi Quantitativi - Università degli Studi

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report I DATI DELLA BANCA D ITALIA CONFERMANO LA SITUAZIONE DI CRITICITA PER IL COMPARTO DELLE COSTRUZIONI. ANCE SALERNO: EDILIZIA, CREDITO SEMPRE DIFFICILE Le sofferenze sui crediti totali

Dettagli

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11giugno 2014 Prime luci in fondo al tunnel I dati del mese di aprile mostrano un estensione dei segnali di miglioramento, con una graduale risalita degli impieghi dai valori

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 31/7/1 Pagina 1 Questa

Dettagli

VIEW SUI MERCATI (16/04/2015)

VIEW SUI MERCATI (16/04/2015) VIEW SUI MERCATI (16/04/2015) STOXX600 Europe Lo STOXX600 ha superato l importante resistenza toccata nel 2007 a quota 400, confermando le nostre previsioni di un mese fa. Il trend di medio-lungo periodo

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 dicembre 2015 Credito alle imprese in stallo I dati di ottobre 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la ripresa del settore creditizio, con l unica nota stonata

Dettagli

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Venezia, 10 novembre 2008 COMUNICATO STAMPA Indagine congiunturale di Unioncamere del Veneto sulle imprese manifatturiere III trimestre 2008 L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Trimestre negativo

Dettagli

Nel 2014 crescita record della domanda di mutui (+30,6%) ma calano ancora le richieste di prestiti da parte delle famiglie (-2,0%).

Nel 2014 crescita record della domanda di mutui (+30,6%) ma calano ancora le richieste di prestiti da parte delle famiglie (-2,0%). BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI CREDITO DA PARTE DELLE FAMIGLIE Nel 2014 crescita record della domanda di mutui (+30,6%) ma calano ancora le richieste di prestiti da parte delle famiglie (-2,0%). Le evidenze

Dettagli

ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL

ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL IN PROVINCIA DI PERUGIA Ottobre 2013 ooo A cura dell Ufficio Prezzi Camera di Commercio di Perugia Indice Introduzione pag. 5 I prezzi del GPL nel I semestre 2013 - Sintesi

Dettagli

MERCATO LATTIERO CASEARIO

MERCATO LATTIERO CASEARIO MERCATO LATTIERO CASEARIO Scenario mondiale e nazionale Treviso, 10 giugno 2011 1 LA PRODUZIONE MONDIALE DI LATTE Nel 2010 la produzione mondiale di latte è aumentata, grazie all incremento dell offerta

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

OSSERVATORIO PERMANENTE

OSSERVATORIO PERMANENTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE CONGIUNTURALE - I SEMESTRE

Dettagli

Agosto 2012. Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011

Agosto 2012. Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011 Agosto 2012 Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011 Aumentano le imprese con Ebitda insufficiente per sostenere oneri e debiti finanziari Alla ricerca della marginalità perduta Sintesi dei risultati

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11 Aprile 2013 Prestiti più cari PRESTITI PIÚ CARI Continuano a ridursi i flussi creditizi, ma con velocità meno pronunciata che nei mesi precedenti. Anche le sofferenze registrano

Dettagli

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2013 Pubblicato in data 30 gennaio 2014 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...

Dettagli

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Novembre 2014 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A OTTOBRE 2014 1. Genova Evoluzione delle compravendite

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Novembre 2014 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A OTTOBRE 2014 1. Genova Evoluzione delle compravendite Numero di compravendite Numero di compravendite Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Novembre 1 G E N O V A NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A OTTOBRE 1 1.. Evoluzione delle compravendite Settore

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 Maggio 2013 Più raccolta, meno prestiti PIÚ RACCOLTA, MENO PRESTITI Continuano a ridursi gli impieghi, con saggi che nel caso delle famiglie raggiungono valori di massimo

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 marzo 2015 Timidi segnali di risveglio I dati di gennaio 2015 1 confermano, al netto di alcuni salti statistici, il lento miglioramento nella dinamica delle più importanti

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2014

Il credito in Toscana. III trimestre 2014 Il credito in Toscana III trimestre 2014 Firenze, Febbraio 2015 Il contesto di riferimento Prosegue il rallentamento dei prestiti concessi dalle banche al settore privato italiano (-1,7% il dato di agosto

Dettagli

NEWSLETTER N.99 17 OTTOBRE 2012. Mercati GRANO TENERO

NEWSLETTER N.99 17 OTTOBRE 2012. Mercati GRANO TENERO NEWSLETTER N.99 17 OTTOBRE 2012 Mercati GRANO TENERO MONDO - Per la campagna 2012/13, i dati USDA dell 11 ottobre 2012 prevedono esportazioni pari a 130,9 milioni di tonnellate di grano tenero con una

Dettagli

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 -

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - L analisi congiunturale di TRENDER: indicatori di domanda fatturato totale - totale settori fatturato interno - totale settori 115 105,00 113,74 102,97 115,55 108,51

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11 Marzo 2013 Rallentano gli impieghi, aumentano le sofferenze RALLENTANO GLI IMPIEGHI, AUMENTANO LE SOFFERENZE Si protrae la fase di contrazione degli impieghi a famiglie e

Dettagli

Costruzioni, investimenti in ripresa?

Costruzioni, investimenti in ripresa? Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara

Dettagli

ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL IN PROVINCIA DI PERUGIA

ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL IN PROVINCIA DI PERUGIA ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL IN PROVINCIA DI PERUGIA Ottobre 2011 A cura dell Ufficio Protesti e Prezzi e dell Ufficio Studi e Ricerche Economiche Camera di Commercio di Perugia Indice Introduzione pag.

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE Elaborazione del 29//29 Pagina 1 Questa nota ha finalità puramente informative e

Dettagli

IL SETTORE ENERGETICO NEL 2014 E LE PROSPETTIVE PER IL 2015. I mercati energetici internazionali e le prospettive per l Italia.

IL SETTORE ENERGETICO NEL 2014 E LE PROSPETTIVE PER IL 2015. I mercati energetici internazionali e le prospettive per l Italia. IL SETTORE ENERGETICO NEL 2014 E LE PROSPETTIVE PER IL 2015 I mercati energetici internazionali e le prospettive per l Italia Vittorio D Ermo Direttore Osservatorio Energia AIEE Aprile 2015 Sommario n

Dettagli

EUROPA Il mercato delle autovetture. Aprile 2012. AREA Studi e statistiche

EUROPA Il mercato delle autovetture. Aprile 2012. AREA Studi e statistiche EUROPA Il mercato delle autovetture Aprile 2012 Nell Europa27+EFTA 1 sono state registrate complessivamente 1,06 milioni di vetture nel mese di aprile 2012, con una flessione del 6,5 % rispetto allo stesso

Dettagli

BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI PRESTITI DA PARTE DELLE IMPRESE: ANDAMENTO 2014

BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI PRESTITI DA PARTE DELLE IMPRESE: ANDAMENTO 2014 BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI PRESTITI DA PARTE DELLE IMPRESE: ANDAMENTO 2014 SIMONE CAPECCHI * Cresce ancora la domanda di credito da parte delle imprese ma si raffredda negli ultimi 2 trimestri. Al

Dettagli

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil La congiuntura italiana N. 6 LUGLIO 2015 Secondo i dati congiunturali più recenti la lieve ripresa dell attività economica nel primo trimestre sta proseguendo. Tuttavia le indicazioni degli indicatori

Dettagli

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,

Dettagli

L internazionalizzazione del sistema economico milanese

L internazionalizzazione del sistema economico milanese L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità

Dettagli

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA Dal 31/12/2007 al 30/6/20 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 8/20 Ottobre 20 Fonte dati Banca d'italia Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica

Dettagli

Sempre meno auto private

Sempre meno auto private Sempre meno auto private La struttura del vede ancora un rilevante calo del segmento dei privati: le immatricolazioni in maggio sono scese del 10,7% a 81.121 unità, con una quota che perde altri due punti

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE Elaborazione del 30/0/2009 Pagina 1 Questa nota ha finalità puramente informative

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Snam e i mercati finanziari

Snam e i mercati finanziari Snam e i mercati finanziari Nel corso del 2012 i mercati finanziari europei hanno registrato rialzi generalizzati, sebbene in un contesto di elevata volatilità. Nella prima parte dell anno le quotazioni

Dettagli

BILANCIO ANNUALE 2009

BILANCIO ANNUALE 2009 01/2010 Mercato Mercati nazionali 5.1.6 di Cosmino Giovanni Basile BILANCIO ANNUALE 2009 MERCATO DI MILANO: Prezzo medio categoria 156/176 Kg: 1,216 (-7,987%) Nel 2009, il prezzo medio dei suini della

Dettagli

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015)

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) La Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) 1 ECONOMIA IN ITALIA In Italia, dopo tre cali annuali consecutivi (2012-2,8%, 2013-1,7%, 2014-0,4%), il CSC prevede una crescita del PIL dell 1%. quest

Dettagli

Il mercato spagnolo del riciclaggio

Il mercato spagnolo del riciclaggio Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO

Dettagli

Relazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014

Relazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014 Relazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014 Presentiamo la seconda relazione trimestrale delle vendite immobiliari a Manhattan. Lo studio si basa sulle operazioni di vendita

Dettagli

Flash Industria 4.2011

Flash Industria 4.2011 15 febbraio 2011 Flash Industria 4.2011 Nel quarto trimestre 2011, sulla base dell'indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una flessione del -1,4 per cento rispetto allo stesso

Dettagli

I prezzi delle materie prime nel comparto moda (dicembre 2008)

I prezzi delle materie prime nel comparto moda (dicembre 2008) I prezzi delle materie prime nel comparto moda (dicembre 20) Lo scorso mese di dicembre, l indice SMI dei prezzi delle materie prime tessili misurato in euro ha registrato un calo congiunturale non marginale

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 maggio 2015 I primi effetti del QE! I dati di marzo 2015 del sistema bancario italiano 1 mostrano i primi effetti del Quantitative Easing della BCE. L effetto di questa misura

Dettagli

News Release. Utile ante special item in leggero calo per BASF; confermate le previsioni per il 2016

News Release. Utile ante special item in leggero calo per BASF; confermate le previsioni per il 2016 News Release Primo trimestre 2016/Assemblea annuale degli azionisti Utile ante special item in leggero calo per BASF; confermate le previsioni per il 2016 29 aprile 2016 Jennifer Moore-Braun Phone: +49

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

Prezzi e reddittività nella filiera suinicola italiana nel 2014

Prezzi e reddittività nella filiera suinicola italiana nel 2014 Prezzi e reddittività nella filiera suinicola italiana nel 2014 Prof. Gabriele Canali Direttore Crefis Milano, 17 febbraio 2015 Progetto realizzato grazie al contributo di: Provincia di Mantova CCIAA di

Dettagli

IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA. (aggiornamento maggio 2015)

IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA. (aggiornamento maggio 2015) IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA (aggiornamento maggio 2015) Il Sistema Legno-Mobile Sedia costituisce uno degli assi portanti del manifatturiero in Provincia di Udine

Dettagli

LA DOMANDA DI ENERGIA IN ITALIA

LA DOMANDA DI ENERGIA IN ITALIA Studi economici ed energetici LA DOMANDA DI ENERGIA IN ITALIA NEL PRIMO SEMESTRE 2005 Roma, settembre 2005 1. Commento 2. Consumi di energia in fonti primarie (composizione %) 3. Emissioni di CO 2 4. Equazione

Dettagli

Milano, 2 settembre 2011 COMUNICATO STAMPA La fiducia degli Italiani è in calo per il terzo mese consecutivo, mai così in basso da gennaio 2008. E lo stesso vale per la previsione sull andamento della

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

Il turismo nei primi 10 mesi del 2014. Servizio Turismo Ufficio Statistica

Il turismo nei primi 10 mesi del 2014. Servizio Turismo Ufficio Statistica Il turismo nei primi 10 mesi del 2014 Servizio Turismo Ufficio Statistica Presenze province Emilia-Romanga Serie storica Province 2012 2013 Var. % 2012-13 Piacenza 487.398 451.185-7,4 Parma 1.455.669 1.507.066

Dettagli

Dipartimento per la Regolazione del Mercato Direzione Generale per la Concorrenza e i Consumatori Ufficio B2 - Osservatorio prezzi e tariffe

Dipartimento per la Regolazione del Mercato Direzione Generale per la Concorrenza e i Consumatori Ufficio B2 - Osservatorio prezzi e tariffe Dipartimento per la Regolazione del Mercato Direzione Generale per la Concorrenza e i Consumatori Ufficio B2 - Osservatorio prezzi e tariffe LA DINAMICA DEI PREZZI DEL PANE 11 marzo 2008 Sulla base dell

Dettagli

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re Relazione Semestrale al 30.06.2012 Fondo Federico Re Gesti-Re SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.500.000 i.v. Codice Fiscale, Partita

Dettagli

Febbraio, 2015. Lo scenario energetico 2014

Febbraio, 2015. Lo scenario energetico 2014 Febbraio, 2015 Lo scenario energetico 2014 Il quadro dell energia elettrica in Italia vede persistere due elementi caratteristici: il perdurare della crisi economica con conseguente riduzione della domanda

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 31/03/201 Pagina 1 Questa

Dettagli

Nokian Tyres. Rating: BUY. Posizionamento nel Mercato. Il mercato Russo (focus) 20 ottobre 2011

Nokian Tyres. Rating: BUY. Posizionamento nel Mercato. Il mercato Russo (focus) 20 ottobre 2011 20 ottobre 2011 Rating: BUY Nokian Tyres Posizionamento nel Mercato Nokian Tyres vende I propri prodotti in tutta Europa. La società vanta un ottima diversificazione geografica: l 8% delle vendite sono

Dettagli

TRA ASPETTATIVE DI RECUPERO ED INCERTEZZE

TRA ASPETTATIVE DI RECUPERO ED INCERTEZZE TRA ASPETTATIVE DI RECUPERO ED INCERTEZZE (febbraio 2015) Il ciclo internazionale, l area euro ed i riflessi sul mercato interno Il ciclo economico internazionale presenta segnali favorevoli che si accompagnano

Dettagli

Dati dopo 6^ variazione bilancio. Dati dopo riequilibrio (7^ variazione bilancio)

Dati dopo 6^ variazione bilancio. Dati dopo riequilibrio (7^ variazione bilancio) COMUNE DI Comune di Montecatini Terme PATTO DI STABILITA' INTERNO ( Legge n. 244 del 2007 ) VERIFICA RISPETTO OBIETTIVO PROGRAMMATICO RELATIVO AL PATTO DI STABILITA' 2008 COMPRENSIVO DEL RECUPERO DELLO

Dettagli

Outlook finanziario dell agricoltura europea

Outlook finanziario dell agricoltura europea Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità

Dettagli

Reddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del

Reddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del I mercati del Reddito Fisso Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce due comparti: il Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato (Mot)

Dettagli

Vediamo un analisi della situazione Ciclica su Bund ed Euro/Dollaro (prezzi chiusura del 16 gennaio)

Vediamo un analisi della situazione Ciclica su Bund ed Euro/Dollaro (prezzi chiusura del 16 gennaio) Vediamo un analisi della situazione Ciclica su Bund ed Euro/Dollaro (prezzi chiusura del 16 gennaio) Prima un breve cenno alla situazione Macroeconomica che interessa questi 2 mercati- Anche qui ha pesato

Dettagli

VARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne

Dettagli

Il credito in Toscana. II trimestre 2015

Il credito in Toscana. II trimestre 2015 Il credito in Toscana II trimestre 2015 Firenze, Ottobre 2015 08.1 I prestiti a imprese e famiglie Arrivano segnali di distensione dal mercato del credito in Toscana, che risente del miglioramento del

Dettagli