PROGETTO DISAGIO e difficoltà scolastiche

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBINO con-battere il disagio PROGETTO DISAGIO e difficoltà scolastiche LA SCUOLA E L EXTRASCUOLA per DOCUMENTAZIONE E MATERIALI PRODOTTI DURANTE L ANNO SCOLASTICO con BATTERE IL DISAGIO Funzione Strumentale Prof.ssa Alibranti Angela

2 INDICE con-battere il disagio 1) Sintesi progetto disagio e difficoltà scolastiche a.s ) Organigramma 3) Premessa 4) Il nostro progetto per con-battere il disagio 5) Modulistica utilizzata nel corso dell anno 6) Mappatura alunni segnalati dai CdC 7) Riunioni della Commissione e relativi verbali 8) Progetto di consulenza psicopedagogica 9) Restituzione collegio maggio ) Scheda di passaggio informazioni alunni alla scuola secondaria di II grado 11) Commissione continuità - metodo di studio 12) Relazione finale attività svolta 13) Restituzione collegio giugno 2010

3 con-battere il disagio 1) Sintesi progetto disagio e difficoltà scolastiche a.s

4 A.S : SINTESI del PROGETTO DISAGIO, COMPITI della F.S. e COMPITI della COMMISSIONE

5 2) Organigramma con-battere il disagio

6 Organigramma a.s Componenti Commissione Disagio: Alibranti, Carcano, Conca Dini, Gelfi, Nava, Noris Ferraris. DS IC Albino Dott.ssa L. Craca Collegio Docenti FS Disagio Prof.ssa A. Alibranti FS Intercultura Prof.ssa D. Scevola FS Orientamento Prof.ssa M. Carcano Commissione Disagio Agenzie del territorio Referenti di Plesso/Oratorio Referente DSA Alibranti Conca Carcano Gelfi Ferraris Cooordinatori di Classe Docenti

7 3) Premessa con-battere il disagio

8 Premessa L Istituto Comprensivo di Albino ha attivato un progetto disagio dal settembre 2005, attraverso la nomina di una Funzione strumentale e la costituzione della relativa Commissione, composta da rappresentanti dei singoli plessi di Albino, Desenzano, Abbazia e Selvino, con l obiettivo di rispondere, in modo sempre più articolato e raccordato, ai bisogni diversificati degli alunni.

9 Premessa A seguito di una riflessione e rivisitazione della definizione di DISAGIO nei significati condivisi da tempo nell Istituto, anche attraverso l intervento del Distretto Socio-Sanitario, è stato chiarito che, con il termine DISAGIO, si indicano i ragazzi seguiti dal Servizio Socio Sanitario Nazionale o da altre strutture e/o da privati che si trovano nelle seguenti condizioni: Casi di provvedimento di Tutela Casi segnalati dalla scuola Consulenze psicologiche richieste dalle famiglie e..

10 Premessa e ragazzi che manifestano particolari problematiche sociali e/o cognitive e/o comportamentali e/o relazionali che compromettono le attività di apprendimento insegnamento e/o di relazione all interno della classe e della scuola (atteggiamenti di aggressività, atteggiamenti di passività, demotivazione scolastica, scarsa autostima, problemi emotivo-relazionali, assenza di figure adulte di riferimento, etc.).

11 Premessa Il disagio scolastico è un fenomeno complesso determinato dall'interazione di più fattori sia individuali che ambientali Fattori socioeconomici e socioculturali Fattori intrinseci all istituzione scolastica Fattori legati alle dinamiche familiari Disagio Scolastico Fattori legati alle dinamiche della classe Fattori legati al rapporto con gli insegnanti Fattori individuali

12 Premessa È convinzione del nostro Istituto che il disagio non debba essere considerato solo come un problema del singolo individuo, ma anche una condizione che appartiene all intero sistema di vita in cui il ragazzo è inserito: gruppo classe, scuola, famiglia, extrascuola.

13 con-battere il disagio 4) Il nostro progetto per con -battere il disagio

14 Il nostro progetto per con-battere il disagio Enti Locali Assessorato ai Servizi Sociali e alla Pubblica Istruzione Oratori Parroci e Curati Educatori Volontari I soggetti Scuola Ds FS Commissione CdC Agenzie educative Serv. Bibliotecario Ass. Sportive Distretto Psicologi Assistenti Sociali Servizio famiglia Scuola primaria e secondaria di I e II grado Psicopedagogista Famiglie coinvolte La presa in carico dei ragazzi che presentano difficoltà chiama in causa soggetti e competenze diverse

15 DS e FS per con-battere il disagio La DS e la FS, attraverso una periodicità di incontri, hanno realizzato un coordinamento progettuale ed organizzativo finalizzato a: ampliare il progetto disagio e difficoltà scolastiche d Istituto attraverso la proposta di intervento di consulenza psicopedagogica e la creazione, per i casi a rischio di dispersione, di una scheda di passaggio alla scuola secondaria di II grado. consolidare il confronto e la collaborazione con il Distretto Socio Sanitario per la gestione degli alunni con grave disagio. potenziare il raccordo con le altre Agenzie educative e sociali del territorio. Consolidare il confronto con la scuola primaria di Albino attraverso la commissione continuità/metodo di studio. Potenziare il raccordo, lo scambio e la collaborazione con i referenti di alcuni Istituti Secondari della Valle Seriana.

16 Attività svolte dalla FS Ha progettato e coordinato le riunioni, i lavori, le attività della commissione di istituto. Ha collaborato con le docenti FS Orientamento, Interculture e DSA per la definizione delle linee guida relative all area dell integrazione. Ha elaborato il progetto di consulenza psicopedagogica, dopo aver incontrato la dott.ssa Bordegari e il dott.morena ed essersi confrontata con colleghe referenti di alcuni istituti comprensivi che hanno attivato servizi di consulenza psicopedagogica Ha realizzato la mappatura dei casi segnalati dai CdC Ha curato il coordinamento con i responsabili degli Oratori, i referenti e gli educatori per il Progetto Compiti in Oratorio Ha curato i contatti e la collaborazione con il Distretto Socio-sanitario per la compiuta realizzazione del Progetto Ha collaborato con le altre agenzie educative e sociali del territorio Ha partecipato al progetto Adolescenti Orientamento e Dispersione Scolastica promosso da: Assemblea dei Sindaci, Comunità Montana, Servizi Sociosanitari Valseriana, scuole secondarie di I e II grado creando una scheda di passaggio informazioni per i casi a rischio di dispersione È stata referente della Commissione continuità/metodo di studio tra insegnanti di scuola primaria e secondaria

17 Commissione per con-battere il disagio La Commissione Disagio è composta da: la docente Alibranti, responsabile della FS per il disagio, con compiti di coordinamento dei lavori; la docente Ferraris, referente per la dislessia;le docenti rappresentanti dei plessi di Albino (Noris e Nava), Desenzano (Conca e Dini), Abbazia (Gelfi) e Selvino (Carcano), alcune delle quali Referenti degli oratori per il "Progetto Compiti

18 Attività svolte dalla Commissione: Raccolta dei bisogni e delle situazioni problematiche all interno di ciascun Plesso; Mappatura casi segnalati dai CdC; Discussione sulle strategie e sui possibili interventi da attuare in relazione alle risorse interne disponibili; Collaborazione con le Funzioni Strumentali Intercultura ed Orientamento e la referente DSA per progettare linee comuni di intervento didattico, per diffondere strategie, suggerimenti ed indicazioni Analisi della proposta di consulenza psicopedagogica e supporto alla FS per l attuazione del progetto.

19 Attività svolte dalla Commissione: Organizzazione, coordinamento e monitoraggio dei Progetti Compiti in Oratorio nei Plessi di Albino, Desenzano, Abbazia e Selvino tramite: Incontri di coordinamento tra FS, Docenti referenti Oratori ed Educatori. Incontri di coordinamento tra Docenti referenti Oratori ed Educatori Incontro di verifica di fine anno tra DS, FS, Docenti referenti Oratori, Parroci, Curati ed Educatori, Riunioni verifica progetti Oratori presso il Comune di Albino e quello di Selvino.

20 Attività del referente di Plesso per il disagio e/o le difficoltà scolastiche Tiene i contatti con i coordinatori di classe che hanno alunni in situazione di disagio e/o con difficoltà scolastiche per monitorare problemi di apprendimento, di socializzazione, Svolge attività di raccolta dei bisogni e delle situazioni problematiche all interno di ciascun plesso Si confronta con la FS e la commissione per segnalare casi di bisogno o problemi particolari Partecipa a 4 riunioni della commissione Si raccorda con i referenti degli Oratori e gli educatori per il progetto compiti in Oratorio

21 Quando Cosa Chi Ottobre Novembre Incontri inizio attività Progetto Compiti in Oratorio con Curati, Parroci e educatori Compilazione griglia per la rilevazione delle difficoltà in ambito scolastico Segnalazione alunni al progetto Compiti in Oratorio. Raccolta e trasmissione delle schede del plesso alla docente FS Incontro educatori Oratorio per presentazione alunni classi II e III Mappatura alunni segnalati Incontro di Commissione (primo) e avvio attività Incontro con operatori Distretto Socio Sanitario DS, FS e Referenti di plesso CdC II e III e Coordinatori CdC II e III e Coordinatori Referente plesso Coordinatori e Referente di plesso; FS FS e Commissione DS, FS Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Compilazione griglia per la rilevazione delle difficoltà in ambito scolastico Segnalazione alunni al progetto Compiti in Oratorio. Raccolta e trasmissione delle schede del plesso alla docente FS Incontro educatori Oratorio per presentazione alunni classi I Aggiornamento mappatura alunni segnalati Incontro di Commissione (secondo) Incontro di verifica con educatori Oratorio CdC I e Coordinatori CdC II e III e Coordinatori Referente plesso Coordinatori e Referente di plesso FS FS e Commissione Coordinatori e Referente di plesso Aprile Incontro con operatori Distretto Socio Sanitario DS, FS Maggio Incontro di verifica finale con educatori Oratorio Incontro di verifica finale Progetto Compiti con educatori Oratorio, Curati e Parroci Coordinatori e Referente di plesso DS, FS, Referenti di plesso Giugno Incontro finale di Commissione (terzo) FS e Commissione

22 FS e Coordinatori per con-battere il disagio Incontro di coordinamento progettuale ed organizzativo iniziale (settembre) tra la FS e i docenti coordinatori dei CdC allo scopo di: presentare il progetto disagio di Istituto e relativi sviluppi; presentare la modulistica e le procedure da seguire all interno dei CdC per la rilevazione del disagio e per la realizzazione del programma di intervento.

23 Coordinatori Il docente coordinatore del CdC, sentiti i vari colleghi: Compila la Griglia per la Rilevazione del Disagio predisposta dalla commissione Cura i contatti con le famiglie degli alunni in situazione di disagio Incontra gli educatori, i referenti dell oratorio, gli specialisti del Servizio Sanitario, i volontari Stipula i contratti formativi con gli alunni in situazione di disagio e/o con le famiglie Compila, per gli alunni in uscita dalla scuola secondaria di I grado e a rischio di dispersione, la scheda di passaggio informazioni alla scuola secondaria di II grado

24 CdC per con-battere il disagio Al fine di diminuire le difficoltà degli alunni i CdC, in un accordo consolidato interno ed esterno e mediante l utilizzo di strumenti e procedure condivise e codificate, predispongono: Attività di recupero disciplinare e di accompagnamento allo studio per piccoli gruppi di alunni. Realizzazione di progetti mirati per casi particolari mediante l utilizzo delle ore a completamento cattedra di alcuni docenti o con l affiancamento di educatori; Partecipazione al Progetto Compiti in Oratorio Interventi di prevenzione nelle classi, su tematiche educative quali le regole e il gruppo, l affettività e la sessualità, la prevenzione alle dipendenze, con il coinvolgimento delle famiglie.

25 Extrascuola per con-battere il disagio Il progetto si è caratterizzato inoltre per il coinvolgimento fattivo di altre realtà esterne attraverso la creazione di una rete di accordi e collaborazione con le altre Agenzie presenti sul territorio. Distretto Socio Sanitario Enti Locali Oratorio IC Albino Istituti superiori Scuola primaria Volontari Famiglie Ass. Sportive Biblioteche

26 con-battere il disagio 5) La modulistica utilizzata nel corso dell anno

27 Il nostro Istituto riconosce il disagio scolastico nelle sue diverse connotazioni: cognitive, metacognitive (difficoltà nell organizzazione del lavoro e dello studio), socio-culturali, socio-affettivo-relazionali e difficoltà specifiche di apprendimento. I singoli consigli di classe/équipes pedagogiche provvedono quindi all identificazione dell alunno in situazione di disagio mediante una "Griglia di rilevazione". L'intervento sull'alunno è articolato ed adeguato alle connotazioni specifiche del disagio riconosciuto. Il progetto viene formalizzato utilizzando il modello di riferimento "Sintesi del percorso educativo e didattico".

28 Gli interventi si svolgono: in orario scolastico: Stesura di un percorso individualizzato; Semplificazione dei contenuti e delle richieste; Partecipazione ad attività di recupero e/o di laboratorio e/o di studio assistito; Attività di alfabetizzazione e/o progetti mirati di recupero; Utilizzo di strategie metodologico-didattiche (piccolo gruppo, lavoro cooperativo...); Richiesta di supporto e/o intervento al Distretto Sociosanitario (Consulenza, Assistente educatore, ecc.) e all'uosmi per mediazione culturale;

29 in orario extra-scolastico: Inserimento Progetto Compiti in Oratorio, con gli Oratori di Albino, Comenduno, Abbazia e Selvino; Richiesta di supporto ad Enti o soggetti sul territorio (Caritas, Associazioni o gruppi sportivi, Volontari, Sportello Stranieri, Centro Aggregazione giovanile, Mediazione culturale UOSMI, ecc. ); Richiesta di supporto e/o intervento al Distretto Sociosanitario (Servizio Famiglia, Assistente educatore, ecc.).

30 Gli incontri periodici tra i referenti della scuola (docenti coordinatori di classe, docenti referenti di plesso, docente funzione strumentale, dirigente scolastico) e i diversi operatori coinvolti (referenti ed educatori degli Oratori, specialisti del Distretto Socio-sanitario, volontari, mediatori culturali, famiglie, ecc.) portano alla progettazione condivisa, alla verifica costante e alla valutazione conclusiva: tutte fasi che consentono di creare una cultura della responsabilità educativa condivisa nel territorio.

31 inserire: 1) griglia rilevazione difficoltà 2009_2010.doc 2) Scheda passaggio informazioni scuola_oratorio ) Scheda rilevazione compiti oratorio doc 4) Modulistica percorso individualizzato 5) Progetto attività 6) Relazione fine progetto 7) Relazione di plesso

32 con-battere il disagio 8) Progetto di consulenza psicopedagogica

33 Proposta Consulenza Psicopedagogica La proposta di creare, all interno della scuola, uno sportello di consulenza psicopedagogica per i CdC e per gli alunni che presentano situazioni molto problematiche dal punto di vista comportamentale, familiare o/o personale, è stata avanzata dalla Commissione Disagio nell incontro del 19 giugno 2009 con lo scopo di supportare i docenti con professionalità specifiche esterne alla scuola. Nell incontro del 24 novembre 2009 in Commissione Disagio si è aperta una riflessione sulla possibile attivazione di una consulenza psicopedagogica: ci si è interrogati sulle aspettative rispetto a tale intervento, sulla sua utilità e per quali situazioni e destinatari (CdC, singoli docenti, alunni, genitori). Si è discusso inoltre sui possibili esperti da interpellare quali, ad esempio, il dott. Morena e la dott.ssa Bordegari e si è sottolineata l importanza di avere come referente una figura che generi un rapporto di fiducia con i destinatari.

34 Dopo ampia discussione, all interno della quale si è anche ventilata la possibilità di un intervento formativo per i docenti, la Commissione ha deciso di avvalersi della professionalità di un esperto esterno alla scuola come sostegno per quei CdC, all interno dei quali si sono evidenziate situazioni problematiche, e che pertanto necessitano di strategie di intervento adeguate. La DS e la FS hanno preso contatto la dr.ssa Bordegari la quale si è resa disponibile all attività e ha proposto un progetto di collaborazione tra la competenza psicologica e la professionalità docente (da precisare in incontri successivi). Hanno poi incontrato (lunedì 18 gennaio 2010) il dr. Morena, che lavora insieme ad una equipe in veste di supervisore, il quale si è mostrato interessato e ha avanzato la proposta di un aggiornamentoformazione per il Collegio su tematiche educative per avere un primo approccio con i docenti e per creare un clima di fiducia e collaborazione. Si è reso disponibile ad un incontro in Commissione Istruttoria e/o in Commissione Disagio per presentare l eventuale progetto e gli specialisti coinvolti.

35 La FS ha presentato la proposta alla Commissione Convivenza in data 21 gennaio I componenti di tale commissione si sono detti favorevoli e hanno concordato sulla necessità di avere un supporto, all interno del sistema scolastico, in grado di offrire un servizio di consulenza psicopedagogico ai docenti volto sia ad acquisire una maggiore competenza nella lettura e comprensione del disagio, sia ad affrontare specifiche problematiche e tematiche educative sia a ricercare strategie comunicative, relazionali ed educative più congrue alle caratteristiche dell alunno e delle sue difficoltà. La Commissione Disagio, riunitasi il 23 febbraio 2010, ritiene che sia ora necessario definire il Progetto nei suoi ambiti di intervento, negli aspetti organizzativi, nella metodologia di lavoro e soprattutto nella scelta della figura tecnico specialista, quale quella di uno psicopedagogista competente e conosciuto.

36 Progetto di consulenza psicopedagogica per con-battere il disagio Intervento di consulenza psicopedagogica C:\Documents and Settings\angela\Documenti\Scuola\Funzione strumentale Disagio\sportello psicopedagogico\sportello Albino - consulenza psicopedagogica

37 con-battere il disagio 10) Scheda di passaggio informazioni dalla scuola secondaria di I alla scuola secondaria di II grado.

38 Durante la partecipazione al Progetto Adolescenza. Orientamento e dispersione scolastica, promosso dalla Assemblea dei Sindaci, dalla Comunità Montana, dalla Società dei Servizi Sociosanitari Valseriana e da diversi Istituti secondari di I e II grado del Distretto della Media Valseriana è stata realizzata, per i casi a rischio di dispersione, una scheda di passaggio che evidenzia i diversi tipi di problematiche che devono essere conosciute tempestivamente dalla scuola che accoglie lo studente, per la formazione delle classi e la predisposizione delle opportune strategie di accoglienza.

39 inserire: 1) Modulistica 2) C:\Documents and Settings\angela\Documenti\Scuola\Funzione strumentale Disagio\FS 2009_10\Scheda passaggio 1-2 GRADO.doc 3) Istruzioni 4) C:\Documents and Settings\angela\Documenti\Scuola\Funzione strumentale Disagio\FS 2009_10\istruzioni per l uso.doc

40 con-battere il disagio 11) Commissione continuità - metodo di studio

41 Sintesi commissione continuità metodo di studio L esigenza di confrontarsi, di condividere le problematiche relative alle materie di studio e di lavorare in verticale su temi quali: le abilità di studio e i livelli di competenze che deve possedere un alunno al termine della scuola primaria; quali strategie di studio sono autonomamente utilizzate dalla maggioranza degli alunni; l utilizzo del sussidiario e di altro materiale; la quantità e la distribuzione dello studio assegnato a casa, era già emersa nel giugno dello scorso anno durante un incontro di Commissione Continuità (12/6/2010) con alcuni insegnanti della scuola primaria. Nel corso del corrente anno scolastico è stata perciò istituita la Commissione Continuità/Metodo di studio scuola primaria e secondaria di I grado di Albino e Selvino che ha visto la partecipazione di 11 componenti del nostro istituto, rappresentativi dei vari plessi e di 10 insegnanti della scuola primaria di Albino con la supervisione della dott.ssa Segreto.

42 con-battere il disagio 13) Restituzione collegio giugno 2010

43 Restituzione Collegio Docenti Area integrazione e continuità Funzione Strumentale Disagio Prof.ssa Angela Alibranti

44 Proposta di intervento di consulenza psicopedagogica Partecipazione al progetto Adolescenza. Orientamento e Dispersione scolastica Istituzione della Commissione Continuità-Metodo di studio

45 Proposta di intervento di consulenza psicopedagogica Proposta di intervento di consulenza psicopedagogica per i CdC e per gli alunni che presentano situazioni molto problematiche dal punto di vista comportamentale, familiare e/o personale, come ulteriore strumento per con-battere il disagio. CON-BATTERE IL DISAGIO

46 Partecipazione al progetto Adolescenza Orientamento e Dispersione scolastica Il Gruppo di coordinamento formato da 24 insegnanti referenti delle scuole secondarie di I e II grado (14 istituti rappresentati) ha concluso un lavoro di approfondimento riguardante alcuni dei punti che costituiscono il Protocollo Orientativo Continuo 2-3 media 1-2 sup. 1. Iniziative informative per studenti 2. Percorsi di potenziamento di competenze orientative 3. Sportello orientamento/consulenza 4. Iniziative per genitori 5. Consiglio orientativo cdc 6. Strumenti di accompagnamento individuale 7. Accoglienza 8. Percorsi di ri-orientamento 9. Didattica orientativa curricolare

47 Particolare attenzione è stata posta alla creazione e all utilizzo, per i casi a rischio di dispersione, di una scheda di passaggio alla scuola secondaria di II grado, che evidenzia i diversi tipi di problematiche che devono essere conosciute tempestivamente dalla scuola che accoglie lo studente, per la formazione delle classi e la predisposizione delle opportune strategie di accoglienza.

48 Ambiti di lavoro di territorio per il prossimo anno scolastico: Mantenere e consolidare le funzioni di raccordo, di scambio e di conoscenza reciproca tra le iniziative portate avanti dai singoli istituti (Progetto Adolescenti,Orientamento e dispersione Scolastica ) Monitorare l applicazione del Protocollo Orientativo Continuo e in particolare l utilizzo delle schede di passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo per i casi a rischio di dispersione Mettere a punto proposte sulla didattica orientativa Monitorare,per almeno un biennio, la ricaduta delle iniziative messe in atto attraverso la raccolta e l analisi dei dati attinenti alla dispersione scolastica. A livello di Istituto la commissione Orientamento prenderà in esame la nuova struttura della Scuola Secondaria di Secondo grado e le opportunità scolastiche presenti sul territorio Il Progetto Orientamento in atto per eventuali modifiche

49 Istituzione della Commissione Continuità-Metodo di studio Prof.ssa Alibranti Prof.ssa Castelli Prof.ssa Cortinovis Prof.ssa Dini Prof.ssa Gelfi Prof.ssa Norbis Prof.ssa Noris Prof.ssa Scevola Prof.ssa Stola Prof.ssa Marchi Prof. Iaquinta

50 Temi Abilità di studio/strategie Prerequisiti per la scuola secondaria Autonomia operativa: consegne e loro comprensione Utilizzo del sussidiario e di altro materiale Quantità e distribuzione dello studio assegnato a casa

51 Riflessioni Il processo di acquisizione del metodo di studio va considerato IN FIERI: sono necessari continui interventi da parte della scuola di ogni ordine e grado. Il percorso sullo studio punta all AUTONOMIA operativa degli alunni; va sostenuto con STRATEGIE e STRUMENTI. Un alta MOTIVAZIONE ad apprendere dà significatività ed efficacia ad un percorso sul metodo di studio. E compito della scuola sostenere la motivazione.

52 Elaborazione di un questionario di rilevazione delle prassi didattiche della scuola primaria somministrato alle insegnanti delle classi quinte

53 Una rubrica di valutazione per definire i criteri di apprezzamento di una competenza La rubrica aiuta ad identificare e chiarire le aspettative specifiche relative ad una prestazione Quando diremo che un alunno è competente nello studio?

54 Caratteristiche dei testi - influenzano la comprensione e lo studio. Lessico: espressioni aggettivi negativi, espressioni polisemiche, sostantivi a basso valore di immagine, Complessità sintattica: ipotassi, frasi passive, frasi con negazione, ipotetiche/concessive/avversative Una esercitazione per confrontarci Esplicitazione dei legami tra frasi Presenza o assenza di struttura (tipologia)

55 Punti di attenzione a.s Reciproco impegno da parte degli insegnati dei due ordini di scuola a condividere criteri, strategie, livelli di competenza e di autonomia Accogliere ed accompagnare nella fase iniziale gli alunni nell approccio al testo che per molti può essere una novità Verificare l approccio allo studio per quantità e qualità Verificare in classe nei primi giorni di scuola l effettiva comprensione del testo da parte degli alunni per saggiare le conoscenze lessicali specifiche Coinvolgere i genitori nelle problematiche connesse alla autonomia e alla responsabilità in particolare per le classi prime attraverso l intervento di un esperto esterno

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