Petrarca e il Canzoniere

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1 Petrarca e il Canzoniere

2 Rerum Vulgarium Fragmenta ( ) Primo esempio di sintesi unitaria Analisi psicologica dell io poetico Nuova visione della donna amata (più terrena) Nuovo canone di eleganza medio-alto formale: stile

3 366 unità: 317 sonetti, 29 canzoni, 9 sestine, 7 ballate, 4 madrigali Bipartizione: rime in vita (1-263) e in morte ( ). Bipartizione NON cronologica di composizione, ma momento di riflessione. 9 revisioni strutturali

4 2 autografi: Vaticano latino 3195: testo originale. Ultima volontà dell autore. Trascrizione parzialmente autografa (all inizio affidata a Giovanni Malpaghini) Vaticano latino 3196: codice degli abbozzi

5 Petrarca e Petrarchismo Nel Quattrocento imitazione dei Fragmenta da parte di poeti non toscani (Giusto de Conti, Boiardo, Cariteo, Sannazaro) Centralizzazione linguistica su base toscana. 1501: Bembo cura le Rime di Petrarca per Manuzio: testo prossimo all originale (usa il Vat. Lat. 3195) Petrarchismo ortodosso: Prose della volgar lingua (1525)

6 Lingua e stile dei Rvf Idea di «unilinguismo» (Contini) plurilinguismo della Commedia dantesca Non è scorretta ma appare limitativa e parziale. Eleganza e armonia della forma finita, ma anche polimorfia, mescidanza di tratti e registri diversi; da quelli prettamente linguistici (fonologia, morfologia e sintassi) a quelli stilistici e metrici. Cfr. Trovato 1979; Santagata 1992; De Robertis 1997

7 La metrica dei Rvf Discontinuità con la tradizione del 200 e solidarietà con l innovazioni dantesche: ben nove sestine, poche ballate (7, di cui 5 monostrofiche), una forma nuova come il madrigale Elemento dantesco è la presenza importante delle rime a terminazione consonantica e spesso difficile (-aspro, -atra, -etra, -orpo, -orse, -ulse). uso intenso della sinalefe e dell apocope densità di ictus e combinazioni ben al di là dei limiti prosodici del 200

8 La lingua dei Rvf Fiorentinità fonologica del Canzoniere per ragioni letterarie e non anagrafiche (cfr. Vitale 1996 e Manni 2003): anafonesi ed evoluzione di ar- in er- nei futuri e nei condizionali. Fiorentinità NON unilaterale, ma presenza di elementi da tradizioni poetiche e linguistiche precedenti (es. Poesia Siciliana): condizionale in ia (rispetto al fiorentino corrente e prosastico ei)

9 forme monottongate nei lemmi tecnici del dominio amoroso, come foco, core, loco (influsso latino, provenzale e siciliano) alternanza di dittongo e monottongo in parole non marcate (bono / buono, véne / viene) conservazione dei prefissi de- e re- (destrutto, depigne, refugio, refulse) per influsso delle fonetiche NON fiorentine (compresa quella guittoniana)

10 La sintassi tre differenti strategie: 1) realizzazioni medie, in cui le unità periodiche non troppo ramificate collimano con le unità metriche (soluzione maggioritaria) 2) linea discorsiva lunga, trascendente i vincoli metrici interni, e artificiosa (influsso latino) interposizioni e incassature di una frase nell altra; fenomeno della prolessi della subordinata, o delle subordinate, rispetto alla principale 3) procedimenti giustappositivi e paratattici figure di ripetizione e moduli parallelistici (anafora)

11 Il lessico iuncturae ricorrenti (begli occhi, bel viso o volto, alta impresa, dolce riso, dolce vista, aura soave) dittologia soprattutto a fine verso aristocratica ristrettezza del vocabolario, ma polisemia (Vitale 1996; Manni 2003) Sulla scia di Dante: riduzione dei suffissati in -anza, -enza, -aggio, -mento, - tore (amanza, consideranza, mostramento, ecc.), che avevano caratterizzato la poesia duecentesca fino almeno a Cavalcanti; nuove classi di parole, soprattutto concrete, e di formazioni linguisticamente ardite ed espressive (es. parasintetici, cfr. Dante)

12 Studi A. Afribo, Petrarca e petrarchismo. Capitoli di lingua, stile e metrica, Roma, Carocci, G. Contini, Preliminari sulla lingua del Petrarca, in «Paragone» 2, 1951, pp (rist. in Id.,Varianti e altra linguistica, Torino, Einaudi, 1970, pp ). D. De Robertis, Memoriale petrarchesco, Roma, Bulzoni, P. Manni, Il Trecento toscano, in Storia della lingua italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino, A. Soldani, La sintassi del sonetto. Petrarca e il Trecento minore, Firenze, Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini, 2009

13 M. Santagata, I frammenti dell anima. Storia e racconto nel Canzoniere di Petrarca, Bologna, il Mulino, N. Tonelli, Varietà sintattica e costanti retoriche nei sonetti dei Rerum Vulgarium Fragmenta, Firenze, Olschki, P. Trovato, Dante in Petrarca. Per un inventario dei dantismi nei Rerum vulgarium fragmenta, Firenze, Olschki, M. Vitale, La lingua del Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) di Francesco Petrarca, Padova, Antenore, 1996.