Palacongressi di Rimini Dicembre 2016

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1 Palacongressi di Rimini Dicembre 2016 LE PERSONE CON DISABILITA' INTELLETTIVA AL LAVORO: MODELLI DI SUPPORTO INCLUSIVI Dott.ssa Linda Pizzo Responsabile Agenzia Mediazione Lavoro Anffas Trentino Onlus

2 La Costituzione Italiana (art.4) promuove il lavoro come un diritto fondamentale per tutti i cittadini. Al contempo ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Il lavoro è inclusivo quando concorre a realizzare la piena emancipazione e partecipazione attiva della persona con disabilità, che deve rivestire delle funzioni utili e delle responsabilità riconosciute da tutti gli attori coinvolti nel percorso di inserimento.

3 Quando una persona con disabilità è realmente inclusa? Quando questa può essere performante nel rispetto delle proprie limitazioni e dei propri punti di forza. Quando il contesto produttivo rispetta e valorizza il potenziale residuo della persona fragile e quindi si attende una prestazione, realmente utile all azienda. Solo allora si potrà dire che la persona è trattata al pari degli altri colleghi.

4 Quando un inserimento lavorativo non e inclusione lavorativa? Quando la persona con disabilità nel lavoro non può esprimere il proprio potenziale e il lavoro svolto non è di utilità. Quando il contesto di lavoro non investe sul lavoratore affinché possa essere produttivo. Quando si esprime commiserazione, pietismo o chiusura alla persona inserita. Indagine sulla sensibilità sociale delle aziende trentine: Progetto Lavorhando, 2002 Trento Unoedizioni L inclusione lavorativa in ambiente pubblico o privato: la produttività della persona con disabilità. Testimonianze esperienze inserimenti lavorativi Anffas Trentino

5 IL RUOLO DELLA FAMIGLIA: Aspettative Approccio educativo coerente e messa in gioco responsabilizzante Il corretto supporto al figlio adulto lavoratore IL DATORE DI LAVORO E I COLLEGHI: Inclinazione/sensibilità sociale Approccio costruttivo o disfunzionale Disponibilità alla collaborazione e alla condivisione di una progettualità

6 Il giovane con disabilità che si trova a conclusione di un percorso scolastico necessita di essere sostenuto rispetto allo sviluppo dei prerequisiti lavorativi necessari per candidarsi ad un percorso ai sensi della legge 68/99, con delle credenziali di investimento della propria potenzialità lavorativa residua.

7 Quali sono i fattori determinanti la buona riuscita di un percorso di inclusione? La persona con disabilità deve potersi avviare ad un percorso di inserimento lavorativo con delle credenziali: di competenza e di progettualità (investimento personale, formativo, professionale, educativo familiare, messa in gioco come persona adulta e responsabile). L azienda/il datore di lavoro deve considerare la possibilità di assumere con delle credenziali di investimento rispetto alla progettualità della persona, entro un approccio costruttivo, compatibile con i propri standard di produttività e il senso di responsabilità sociale.

8 Per fare questo il match proficuo tra due mondi così apparentemente distanti non può realizzarsi come semplice incontro domanda/offerta. Il percorso di inclusione deve essere favorito da interventi articolati di mediazione, sensibilizzazione e supporto e da un lavoro di rete.

9 ANFFAS TRENTINO ONLUS ha un esperienza decennale nell ambito dei percorsi di inserimento lavorativo. Dal 2014 ha al proprio attivo un servizio accreditato a livello provinciale che promuove interventi di formazione, inserimento e di supporto al collocamento mirato ai sensi della legge 68/99: Agenzia Mediazione Lavoro (AML). I destinatari sono persone con disabilità intellettiva-relazionale e/o svantaggio, in cerca di occupazione o che necessitano di interventi specialistici collegati al lavoro.

10 Gli interventi erogati per favorire la piena inclusione lavorativa, sono riconducibili a 3 principi di fondo, qualificanti l operato del professionista di settore, il manager di rete: l adozione di una modalità di lavoro in rete la mediazione attiva la multidimensionalità dell intervento, in risposta ai bisogni di sostegno di lavoratore e azienda, entro una prospettiva dinamica

11 Le funzioni di supporto e mediazione nell inserimento lavorativo: il manager di rete Vissuti lavorativi Azioni di supporto e mediazione Persona con disabilità al lavoro Performance lavorativa Rapporto con colleghi e datore di lavoro Azioni di supporto e mediazione Azienda assumente ai sensi della legge 68/99 Caregivers Vissuti personali Contesto sociale di riferimento

12 Reti sociali e lavoro di rete nell inserimento lavorativo Dietro ogni percorso di inserimento lavorativo si sostanzia un lavoro di rete tra i diversi stakeholder del progetto, a partire dalla fase iniziale di tirocinio e in maniera sempre più articolata con l assunzione. Famiglia Persona con disabilità Tutor Supporti rete Anffas Reti formali Servizi sociali APSS Manager di rete Dator e di lavoro Datore di lavoro Colleghi Centro per l impiego

13 Percorso di inclusione lavorativa: la persona con disabilità e l azienda Credenziali lavoratore candidato ad un inserimento 68/99 Investimento aziendale inserimento lavorativo 68/99 1B 1A Formazione in situazione Disponibilità percorso di tirocinio 4A Progressiva estinzione supporti: dimissione Percorso lavorativo di una persona con disabilità intellettiva 2A Accompagname nto all inserimento lavorativo 4B completa autonomia di gestione da parte dell azienda Processo di inclusione lavorativa da parte dell azienda 2.B Disponibilità assunzione ai sensi della legge 68/99 3A Eventuale riqualificazione professionale 3A Mantenimento lavorativo 3B Situazione lavorativa di lungo periodo presupposti per una piena inclusione 2B Adattamento azienda post assunzione del disabile

14 SUPPORTI, SENSIBILIZZAZIONE, MEDIAZIONE FASE 1 FASE 2 FASE 3 FASE 4 A Candidato all inserimento Proposta percorso di tirocinio Accompagnamento all inserimento lavorativo Mantenimento lavorativo Progressiva estinzione supporti per una dimissione B Azienda Disponibilità percorso tirocinio Disponibilità assunzione Adattamento azienda post assunzione Situazione lavorativa di lungo periodo Completa autonomia di gestione del lavoratore da parte dell azienda -Tutor con ruolo di scaffholder -Durata consona del percorso formativo -Sensibilizzazione -Mediazione attiva Informazione e consulenza per assunzione ai sensi della legge 68/99 Sensibilizzazione dei colleghi Definizione mansionario Garanzie figure esterne Mediazione attiva Supporto al lavoratore (anche esterno) e all azienda Verifiche periodiche andamento Consulenza e mediazione al contesto di lavoro Counseling psicologico Incontri caregivers Gruppo lavoratori Diradamento supporto al lavoratore e all azienda Verifiche più allentate su andamento Counseling psicologico eventuale Gruppo lavoratori Gruppo famiglie Dimissione ufficiale del lavoratore e dell azienda con eventuale rimanente utilizzo del gruppo lavoratori e del gruppo famiglie (da parte dei caregivers) Gruppo famiglie Incontri di rete tra servizi Incontri di rete al bisogno

15 La modulazione dell intervento entro una prospettiva di osservazione multidimensionale Nel percorso di inclusione lavorativa la modulazione dell intervento tiene conto degli specifici bisogni di supporto presentati dal lavoratore con disabilità e dall azienda, esaminati entro una prospettiva di osservazione multidimensionale: persona con disabilità intellettiva inserita al lavoro ai sensi della legge 68/99 tipologia di disabilità Fattori ad alta problematicità: anello interno GRADO DI EQUILIBRIO DELLA SITUAZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO problematico contesto familiare contesto di lavoro contesto sociale andamento lavorativo durata inserimento Fattori a bassa problematicità: anello esterno

16 Situazione tipo di un progetto d inserimento lavorativo: fattori determinanti l impostazione dei supporti: persona con disabilità intellettiva, inserita di recente al lavoro, contesto famigliare problematico, contesto sociale povero, andamento lavorativo instabile Caratteristiche personali e ambientali Selezione dei supporti DEFINIZIONE DELLA SITUAZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO problematico A) Supporto al lavoratore in azienda B) Supporto al lavoratore esterno all azienda C) Supporto ai colleghi e datore di lavoro (consulenza e mediazione) D) Counseling psicologico al lavoratore E) Gruppo lavoratori F) Gruppo famiglie G) Incontri di rete tra servizi H) Incontri con caregivers del lavoratore

17 accompagnamento mantenimento dimissione L articolazione degli interventi è mutevole durante la presa in carico di un inserimento lavorativo ed è strettamente legata ai bisogni di supporto di azienda e lavoratore con disabilità, perseguendo al contempo una modalità di utilizzo ottimale degli strumenti e delle risorse a disposizione. A A Supporto al lavoratore in azienda B B B C C C Supporto al lavoratore esterno al lavoro Consulenza e mediazione al contesto di lavoro Counseling psicologico E E E E E Gruppo lavoratori F F F Gruppo famiglie G G G Incontri di rete H H H Elevati supporti Supporti a decrescere Supporto al singolo famigliare

18 Alcuni risultati rispetto alle situazioni seguite fino ad oggi Inserimenti lavorativi con successo per tipo di disabilità dal 2002_2016 in % 53 esiti in % su un totale di 62 persone inserite ai sensi della legge 68/ % inserimenti lavorativi stabili % inserimenti lavorativi venuti meno deficit intellettivi in sindrome di down commercio deficit intellettivi non associati 27 pubblica amministrazione 16 deficit intellettivi e/o disturbi psichici/psichiatrici 17 scuole dell'infanzia/asili 2 deficit intellettivi in disturbo pervasivo dello sviluppo Settori produttivi presso cui si sono realizzati gli inserimenti dal 2002 ad oggi in % 25 ristorazione collettiva

19 L orientamento professionale rappresenta uno dei principali strumenti per favorire l autodeterminazione e la consapevolezza rispetto alle scelte sul futuro. Esso va promosso con interventi ad hoc fra le strategie di decision making a supporto delle persone con disabilità. Sul tema AML di Anffas Trentino ha sperimentato un modello di intervento finalizzato a favorire la rappresentazione nei giovani con disabilità dei principali concetti di lavoro, la conoscenza delle professioni e a sviluppare riflessioni sulle proprie inclinazioni e preferenze professionali: il progetto MAPPAMONDO. Esso prevede l adozione di alcuni test standardizzati di ASTRID-OR per approfondire i livelli di consapevolezza e orientamento professionale di persone con disabilità o svantaggio. (Astrid-Or: PORTFOLIO PER L ASSESSMENT, IL TRATTAMENTO E L INTEGRAZIONE DELLE DISABILITÀ - ORIENTAMENTO, Giunti OS).

20 Mappamondo: costruiamo le nostre mappe per l orientamento

21 A supporto delle proprie scelte professionali sarebbe importante che ogni persona con disabilità prendesse in considerazione un progetto di inserimento lavorativo dopo un percorso di BILANCIO DI COMPETENZE (BDC). Il bilancio di competenze ha l obiettivo di ricostruire l esperienza formativa e lavorativa del candidato, analizzare i profili e le competenze professionali associate, individuare le competenze trasferibili in diversi contesti, rilevare gli interessi, le aspettative e le motivazioni, individuare gli ambiti di miglioramento e le modalità per realizzarlo, pianificare le strategie di raggiungimento degli obiettivi..

22 Ogni percorso prevede tre fasi di lavoro con l interessato: 1. Condivisione del percorso di bilancio 2. Raccolta dei dati: analisi delle esperienze precedenti, analisi delle acquisizioni, analisi motivazioni ed interessi, informazione sulle professioni 3. Sintesi restituzione: rielaborazione delle informazioni acquisite, stesura di un documento di sintesi, elaborazione di un progetto e piano di azione Ogni percorso di bilancio può durare ore e solitamente può essere attivato anche contestualmente ad un percorso formativo.

23 Grazie per l attenzione Agenzia Mediazione Lavoro ANFFAS TRENTINO ONLUS Via Unterveger, Trento 0461/ aml@anffas.tn.it - l.pizzo@anffas.tn.it

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