DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA"

Transcript

1 Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 4 A cura di G. Barone, R. Bonasso, R. Ruffolo, A. Servidio, A. Tricoli

2 MASTER PLAN AREA 4 Indice STUDIO METEOMARINO pag. 3 RELAZIONE TECNICA 1 Introduzione pag Quadro d insieme del litorale pag Suddivisione in tratti del litorale pag Analisi dello stato di fatto, pericolosità e obiettivi pag. 17 AREA 4-1:Analisi del litorale di Crucoli pag. 18 AREA 4-2:Analisi del litorale di Cirò pag. 18 AREA 4-3:Analisi del litorale di Cirò Marina pag. 18 AREA 4-4:Analisi del litorale di Melissa pag. 20 AREA 4-5:Analisi del litorale di Strongoli pag Piano degli interventi pag. 23 AREA 4-1: Piano degli interventi litorale di Crucoli pag. 23 AREA 4-3: Piano degli interventi litorale di Cirò Marina pag. 25 AREA 4-4: Piano degli interventi litorale di Melissa pag. 28 2

3 STUDIO METEOMARINO Lo studio meteomarino seguente, ricalca totalmente, nelle modalità e procedure di calcolo, quanto riportato in premessa alla sezione CARATTERIZZAZIONE DEL CLIMA ONDOSO LUNGO LE COSTE DELLA CALABRIA, paragrafo CARATTERISTICHE DEL MOTO ONDOSO AL LARGO. L AREA 4 ricade nella macro-area ionica dello studio meteomarino e precisamente delle Aree AS5 e AS6 che si estendono da Foce Fiume Nicà a Punta Alice e fino a Foce Neto (ved. Tab. 1 Aree di studio in cui è stato suddiviso il litorale calabrese, della suddetta sezione. La tabella sottostante illustra le corrispondenze tra Aree Studio, Denominazioni Masterplan e Nome dei Comuni interessati: AREA DI STUDIO DENOMINAZIONE MASTERPLAN AS5 CRU-1 AS5 CIR-1 AS5 CIM-1 AS6 CIM-2 AS6 MEL-1 AS6 STR-1 NOME DEL COMUNE CRUCOLI CIRO' CIRO' MARINA CIRO' MARINA MELISSA STRONGOLI Caratterizzazione del clima ondoso Le registrazioni, per tutte le aree di studio, sono state ripartite in gruppi d altezza d onda per ciascuna delle quali è stata definita la frequenza percentuale d apparizione per settore. I livelli d altezza significativa sono raggruppati per classi di 0.5 m, l ampiezza dei settori direzionali è stata fissata pari a θ = 10. Frequenze di apparizione. Il valore della frequenza relativa ad un fissato settore di provenienza dipende dal numero delle classi d altezza significativaa prese in esame, dal numero di registrazioni dell i-esima altezza significativa per il settore di provenienza e dalla frequenza totale. AS5. Il grafico a sinistra mostra un massimo del 16,6% in direzione N. Onde alte provengono da soprattutto dal primo quadrante e da direzione E e SE. AS6. Il grafico a destra mostra un massimo del 27.0% per onde provenientii da NNE. Si osserva che le onde più alte provengonoo da direzione E e SE. 3

4 Altezza significativa media per settore. Nota la frequenza per settore di provenienza, si è proceduto al calcolo calcolo dell altezza significativa media di largo per ogni settore e si sono ottenute le seguenti distribuzioni Hs0/θ. AS5. I settori con altezza significativa media più rilevante sono quelli del primo quadrante e di direzione E-SE, SE, con un picco a 120 N pari a circa 1.25m. AS6. Anche in questo caso i settori con altezza significativa media più rilevante sono quelli del primo quadrante e di direzione E-SE, con massimo a 120 N pari a circa 1.50m. 4

5 Periodo di picco medio per settore. Nota la frequenza d apparizione è possibile valutare il periodo di picco di un fissato settore di provenienza Tp/θ, ottenendo i diagrammi seguenti. AS5.. Si osservano periodi di picco medio con un massimo a 120 N, con un Tpmax pari a circa 4,7 s. AS6.. Si osservano periodi di picco medio con un massimo a 120 N, con un Tpmax pari a circa 5,1 s. 5

6 Flusso di energia per settore. L energia associata al moto ondoso di largo dipende da vari fattori quali l altezza significativa, la celerità dell onda al largo o e il peso specifico dell acqua di mare. Flusso di energia - Area di studio AS5 Settori [ N] Flusso(N/s) Flusso di energia - Area di studio AS6 Settori [ N] Flusso(N/s) AS5.. Si è ottenuto un valore massimo del flusso di energia del moto ondoso proveniente dal settore (105 N-135 N) pari a 2462 N/s. AS6.. Si è ottenuto un valore massimo del flusso di energia del moto ondoso proveniente dal settore (135 N-165 N) pari a 1977 N/s. Si è ottenuto un valore similare pari a 1911N/s dal settore settor adiacente (105 N-135 N). 6

7 Settore di traversia principale. E il settore che comprende le direzioni delle agitazioni ondose più intense. Inclinazione settore traversia principale AS5 AS6 120 N 120 N Analisi statistico-deterministica. Avendo determinato precedentemente, per ogni direzione di provenienza del moto ondoso, le serie storiche delle mareggiate e le relative grandezze caratteristiche medie e significative (altezze d onda e periodi), è stata di seguito eseguita un analisi statistico - probabilistica di tali dati, tesa essenzialmente a valutare i massimi valori delle caratteristiche del moto ondoso associati a fissati periodi di ritorno. Probabilità di superamento omnidirezionale. La probabilità di superamento omnidirezionale è rappresentata da una legge tipo Weibull che dipende dai parametri u (adimensionale) e w (espressa in metri): Parametri omnidirezionali AS5 AS6 u w [m] u w [m] Dal punto di vista fisico w è il fattore scala e caratterizza i livelli di agitazione ondosa: aumenta con l aumentare dell altezza delle onde; u, invece, regola il rapporto tra le altezze significative a diversi livelli di probabilità: tale rapporto è tanto più grande quanto più u è piccolo. Probabilità di superamento direzionale. La probabilità di superamento direzionale può essere rappresentata dalla differenza di due Weibull (Boccotti, 1997) e fornisce lo stesso parametro u della probabilità di superamento omnidirezionale e due parametri w α, w β caratteristici del settore. Parametri direzionali Area di studio AS wβ [m] wα [m] wβ [m] wα [m] wβ [m] wα [m] wβ [m] wα [m] wβ [m] wα [m] wβ [m] wα [m] wβ [m] wα [m] wβ [m] wα [m] wβ [m] wα [m] wβ [m] wα [m] wβ [m] wα [m] wβ [m] wα [m] Area di studio AS I valori massimi w α e w β da considerare sono quelli evidenziati nella tabella soprastante. Il valore di u invece è lo stesso per tutti i settori ed è pari a valore ottenuto dall analisi omnidirezionale. Da ricordare che il settore di traversia dal quale proviene il mare più forte, è quello caratterizzato dal valore più alto di w α, se esistono più settori con lo stesso valore di w α allora il mare più forte, è quello che presenta il valore minore di w β. 7

8 Periodo di ritorno omnidirezionale. Il periodo di ritorno omnidirezionale R rappresenta il periodo di ritorno di una mareggiata in cui l altezza significativa massima supera una soglia h. AS5 - Livelli di altezza significativa eguagliati o superati mediamente ogni R anni. h (0.1) [m] h (1) [m] h (5) [m] h (10) [m] h (20) [m] h (50) [m] h (100) [m] h (200) [m] h (500) [m] [m] Il diagramma sottostante evidenzia il legame R/h e si può osservare come per un periodo di ritorno pari a 10 anni il valore di soglia è pari a 5,14 m, mentre a un periodo di ritorno di 50 anni corrisponde una soglia di altezza d onda pari a 5,96 metri R (Hs > h) [anni] h [m] AS6 - Livelli di altezza significativa eguagliati o superati mediamente ogni R anni. h (0.1) [m] h (1) [m] h (5) [m] h (10) [m] h (20) [m] h (50) [m] h (100) [m] h (200) [m] h (500) [m] [m] Il diagramma sottostante evidenzia il legame R/h e si può osservare come per un periodo di ritorno pari a 10 anni il valore di soglia è pari a 4,87 m, mentre a un periodo di ritorno di 50 anni corrisponde una soglia di altezza d onda pari a 5,71 metri R (Hs > h) [anni] h [m]

9 Persistenza media. La persistenza media D al di sopra di una certa soglia h rappresenta la durata di tempo media in cui l altezza significativa si mantiene al di sopra della soglia fissata. AS5. Dal diagramma soprastante si può cogliere il fatto che all aumentare del valore di soglia la persistenza diminuisce rapidamente: ad esempio a una soglia di altezza significativa di 6 metri corrisponde onde una persistenza media di circa 5,3 5 ore. AS6. Dal diagramma soprastante si può cogliere il fatto che all aumentare del valore di soglia la persistenza diminuisce rapidamente: ad esempio a una soglia di altezza significativa di 6 metri corrisponde una na persistenza media di circa 5,2 ore. 9

10 Classificazione del moto ondoso. L analisi dei risultati ottenuti dallo studio meteomarino nelle diverse località è uno strumento utile a comprendere quali siano i litorali maggiormente esposti al moto ondoso. Indice caratteristico del moto ondoso. E stato calcolato un indice caratteristico del moto ondoso, che tiene conto delle caratteristiche meteomarine e morfologiche quali: flusso, inclinazione settore traversia principale, pendenza etc. Per i comuni ricadenti nell AREA 4 si sono ottenuti i seguenti indici: ADS DENOMINAZIONE COMUNE I I λ I α I Ф I h (R) AS5 CRU-1 CRUCOLI ,03 0,89 0,17 0,42 AS5 CIR-1 CIRO' ,03 0,88 0,17 0,42 AS5 CIM-1 CIRO' MARINA ,03 0,88 0,17 0,42 AS6 CIM-2 CIRO' MARINA ,03 0,89 0,17 0,42 AS6 MEL-1 MELISSA ,03 0,89 0,17 0,42 AS6 STR-1 STRONGOLI ,03 0,93 0,18 0,42 Sintesi dei risultati dello studio meteomarino. L AREA 4 comprende i comuni di Crucoli (KR), Cirò (KR) e Cirò Marina (KR) e Melissa (KR) e Strongoli (KR). CRU-1, CIR-1, CIM-1 Per quanto riguarda i territori comunali di Crucoli (KR) e Cirò (KR) ed una porzione del territorio di Cirò Marina (KR), essi ricadono in AS5. Si tratta di un area priva di costa alta e caratterizzata da significativi valori del flusso di energia, che si distribuiscono intorno a due differenti direzioni: una proveniente da sud-est, caratterizzata da fetch di notevole estensione (superiori a mille chilometri), ed una proveniente da nord, caratterizzata da fetch di limitata estensione a causa della presenza delle coste lucane e pugliesi. Riguardo quest ultima direzione, è possibile osservare che i valori elevati del flusso di energia sono dovuti ad un moto ondoso di elevata frequenza (superiore al 15%) ma di modesta entità. L analisi probabilistica ha confermato che il settore di traversia principale proviene da sud-est, in quanto i valori dei parametri direzionali dei settori provenienti da nord sono sensibilmente inferiori rispetto a quelli dei settori provenienti da sud-est. Riguardo i parametri omnidirezionali, è possibile osservare che il valore del fattore scala w è, dopo quello dell area AS1, il maggiore calcolato ma la presenza di un valore elevato del parametro u (il maggiore calcolato in Calabria), comporta variazioni dell altezza significativa al variare del periodo di ritorno di modesta entità: in particolare, per periodi di ritorno pari a 0.1 anni si ottiene un altezza significativa di 2.5 m mentre, per periodi di ritorno di 500 anni, si ottiene un altezza significativa di 7.08 m, con una variazione di 4.58 m. Questi territori sono caratterizzati da un alternanza tra fondali di modesta pendenza, circa 1%, e fondali di pendenza significativa, superiore a 8%. L indice caratteristico del moto ondoso assume valori compresi tra 0.22 e Il valore massimo caratterizza il territorio di Crucoli (KR), esposto al moto ondoso proveniente da sud-est, mentre il valore minimo caratterizza il territorio di Cirò Marina CIM-1 (KR), esposto al moto ondoso proveniente da nord e protetto parzialmente dalla morfologia della costa dal moto ondoso proveniente dai fetch di maggiore estensione. CIM-2, MEL-1, STR-1 Per quanto riguarda la rimanente porzione del territorio comunale di Cirò Marina CIM-2 (KR) e gli interi territori di Melissa (KR) e Strongoli (KR), questi ricadono nell area di studio AS6. Si tratta di un area caratterizzata quasi totalmente da costa bassa, è presente solo un breve tratto di costa alta in corrispondenza del confine tra i comuni di Melissa e Strongoli. In tale area sono stati calcolati significativi valori del flusso di energia, che si distribuiscono intorno a due differenti direzioni: una proveniente da sudest, caratterizzata da fetch di notevole estensione (superiori a mille chilometri), ed una proveniente da nord- 10

11 est, caratterizzata da fetch di limitata estensione a causa della presenza delle coste lucane e pugliesi. Riguardo quest ultima direzione, è possibile osservare che i valori elevati del flusso di energia sono dovuti ad un moto ondoso di elevatissima frequenza (superiore al 25%) ma di modesta entità. L analisi probabilistica ha confermato che il settore di traversia principale proviene da sud-est, in quanto i valori dei parametri direzionali dei settori provenienti da nord-est sono sensibilmente inferiori rispetto a quelli dei settori provenienti da sud-est. Riguardo i parametri omnidirezionali, è possibile osservare che il valore del fattore scala w è elevato ma la presenza di un valore elevato del parametro u comporta variazioni dell altezza significativa al variare del periodo di ritorno di modesta entità: in particolare, per periodi di ritorno pari a 0.1 anni si ottiene un altezza significativa di 2.23 m mentre, per periodi di ritorno di 500 anni, si ottiene un altezza significativa di 6.87 m, con una variazione di 4.64 m. L area AS6 è caratterizzata da un alternanza tra fondali di modesta pendenza, inferiore a 1%, e fondali di pendenza significativa, superiore a 9%. L indice caratteristico del moto ondoso assume valori compresi tra 0.35 e Il valore massimo caratterizza il territorio di Cirò Marina (KR), esposto direttamente al moto ondoso proveniente da sud-est, mentre il valore minimo caratterizza il territorio di Strongoli (KR), in quanto la morfologia della costa protegge parzialmente dal moto ondoso proveniente dai fetch di maggiore estensione. 11

12 RELAZIONE TECNICA 1 Introduzione La presente relazione si riferisce all AREA 4, tratto costiero di circa 40 km compreso tra la foce del Fiume Nicà e la foce del Fiume Neto nel territorio della provincia di Crotone. Il litorale è stato suddiviso, ai fini della presentazione, in sub-aree coincidenti con i seguenti limiti comunali: 4-1 Crucoli (Fiume Nicà) 4-2 Cirò 4-3 Cirò Marina 4-4 Melissa 4-5 Strongoli (Fiume Neto) I comuni costieri dell AREA 4 hanno una forte valenza paesaggistica ed ambientale, sono caratterizzati tra Crucoli e Cirò da un sistema di dune costiere tutelato come area SIC IT (dune di Marinella). Anche alla foce del Fiume Neto è presente l area SIC IT Di seguito è riportato il quadro di sintesi del lavoro di analisi e di programmazione svolto. 2 Quadro d insieme del litorale I Comuni costieri dell'area 4 sono caratterizzati da un tipo di costa "bassa" con spiaggia di ampiezza differenziata a granulometria prevalentemente sabbioso-ghiaiosa. In particolare dalla foce del F. Nicà fino a Punta Alice si rinvengono sedimenti molto grossolani in battigia e fini fino alla profondità -2 m; segue un ampia fascia di sabbie medie e quindi sabbie fini alle maggiori profondità. Nel tratto Punta Alice - Fiume Neto, dalla battigia fino alla 2 m sono presenti ghiaie e sabbie grossolane, cui fanno seguito sabbie medie fino alla 3 m e quindi sabbie fini fino alla 7 m. In relazione alla caratterizzazione del trasporto litoraneo potenziale, con riferimento all Indagine conoscitiva 2003, il litorale crotonese da Crucoli a Strongoli rientra nelle seguenti unità fisiografiche: - unità Capo Trionto-Punta Alice; la direzione del trasporto netto è da NW a SE, con la sola eccezione dell ala sinistra della foce del Nicà, dove il trasporto si inverte. L entità netta del trasporto è tuttavia molto ridotta ( m 3 /anno). Questo andamento del trasporto è localmente confermato dagli effetti creati dal porto di Cariati. - unità Punta Alice - Foce Neto; il trasporto ha una marcata risultanza verso nord; l entità è dell ordine di m 3 /anno nella zona sud del territorio di Strongoli e tende quindi a ridursi verso nord a m 3 /anno, sia pure con forti oscillazioni locali. L andamento calcolato è in buon accordo con quanto deducibile dagli effetti creati dal porto di Cirò e dalla conformazione della battigia in corrispondenza dei pennelli di Torre Melissa. Tali unità sono definite sulla base della presenza di elementi morfologici(punte, capi, foci di fiumi) che costituiscono punti di discontinuità del trasporto litoraneo, separando zone con limitati scambi. 12

13 Unità fisiografiche e trasporto solido (Indagine conoscitiva 2003) 13

14 Unità fisiografiche e trasporto solido (Indagine conoscitiva 2003) 14

15 Il quadro complessivo del RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA del litorale dell Area 4 definito dal PAI Regione Calabria (riferito al confronto tra la linea di costa de 1954 e quella del 1998) è il seguente: Area 4 Comune costiero Rischio per abitazioni e strutture collettive Lunghezza litorale Km Lunghezza litorale in erosione Km Superficie Erosa mq CRUCOLI R2 5,642 2, CIRO R2 4,551 2, CIRO MARINA R3 16,6 8, MELISSA R3 3,567 0, STRONGOLI R3 9,563 4, Totale area 4 39,923 13, I dati aggiornati al 2013 sono riportati nella Relazione di Piano Stralcio da Erosione Costiera. 15

16 3 Suddivisione in tratti del litorale Il litorale dell AREA in esame ha una lunghezza complessiva di circa 40 km dalla foce del Fiume Nicà alla foce del Fiume Neto. Il litorale è compreso nei seguenti tratti omogenei definiti dall Indagine conoscitiva 2003 : Da A tratto Comuni Indagine conoscitiva 2003 Fiume Nicà Punta Alice 10 Crucoli-Cirò-Cirò Marina Punta Alice Fosso Torrazzo 11 Cirò Marina-Melissa Fosso Torrazzo Fosso Petraro 12 Melissa -Strongoli Fosso Petraro Fiume Neto 13 Strongoli Ai fini del piano degli interventi del Master Plan il litorale è stato ulteriormente suddiviso in sub-aree e sottotratti in relazione alle caratteristiche naturali e alla presenza di opere. I tratti sono i seguenti: AREA 4 TRATTO MASTER PLAN KM 40 Tratto Indagine conoscitiva CRU LITORALE DI CRUCOLI 5,6 1 Fiume Nicà Fosso Favizzotaglio 5, CIR LITORALE DI CIRO 4,6 1 Fosso Favizzotaglio Torrente San Nicola 4, CIM LITORALE DI CIRO MARINA 16,6 1 Torrente San Nicola - Punta Alice 5,5 2 Punta Alice-Canale Lagaritta/Vallone Saldi Comunali 11, MEL LITORALE DI MELISSA 3,6 1 Canale Lagaritta/Vallone Saldi Comunali Fosso Torrazzo 2,6 2 Fosso Torrazzo - Fosso Punta Petrara I 1, STR LITORALE DI STRONGOLI 9,6 1 Fosso Punta Petrara I Fosso Petraro 0,85 2 Fosso Petraro- Fiume Neto 8,

17 4 Analisi dello stato di fatto, pericolosità e obiettivi AREA ANALISI LITORALE DI CRUCOLI Il tratto è a costa bassa con spiagge e si estende dal Fiume Nicà al Fosso Favizzotaglio per uno sviluppo di circa 5,6 km. Nella parte meridionale di tale tratto è presente l abitato di Torretta. Il trasporto solido litoraneo potenziale, come evidenzia l Indagine conoscitiva 2003, ha direzione da nord-ovest verso sud-est. In questo tratto di litorale l influenza dei venti da scirocco e levante è maggiore rispetto a quelli da grecale e tramontana. Il litorale si presenta come una spiaggia differenziata che in alcuni tratti ha la morfologia di spiaggia larga anche 50 mentre, in altri tratti si riduce significativamente come nel caso della fraz. Torretta dove la linea di riva lambisce le strutture del lungomare. Le zone di attenzione interessate dal fenomeno erosivo, evidenziate sia dall Indagine conoscitiva 2003 sia dal PAI, comprendono una fascia di 3 km che si sviluppa a partire dal confine nord del tratto costiero. Per il tratto di litorale più a sud, dove è presente l abitato di Torretta, il PAI non evidenzia una tendenza all arretramento negli anni; in tale tratto tuttavia la spiaggia è molto ridotta e linea di riva lambisce le strutture del lungomare che sono quindi particolarmente esposte alle mareggiate; per contrastare tali fenomeni sono stati realizzati due distinti interventi di ripascimento protetto negli anni Il primo consiste, in n. 4 barriere parallele soffolte, in massi naturali, ciascuna lunga 90 m circa, collegate tra loro da varchi. Le barriere soffolte sono poste, parallelamente alla linea di costa, ad una distanza media di 130 m, di fronte il tratto nord del lungomare; il secondo, ubicato al limite sud dell abitato di Torretta, consistente in due scogliere soffolte parallele alla costa ed in una scogliera semisoffolta di raccordo, radicata alla terra ferma. Allo stato attuale, mentre per il tratto di litorale a sud, l intervento ha determinato un rapido accrescimento della linea di riva, per il tratto a nord e quello centrale scoperto, compreso tra i due interventi, la linea di riva rimane ancora prossima alle infrastrutture del lungomare. Va infine segnalato che la linea ferroviaria, per un tratto di circa 0,5 km immediatamente a sud di Torretta, è a ridosso della costa. ALIMENTAZIONE TORRENTI La Fiumara "Nicà", non alimenta sufficientemente il litorale e, pertanto, si rende urgente intervenire con opere di protezione mirate a favorire il riequilibrio sedimentario del litorale. STATO EROSIONE ED INTERVENTI In questo tratto le spiagge assumono valenza turistica. Lungo il litorale della frazione Torretta le spiagge sono strette ed il caseggiato e le infrastrutture lungomare retrostanti sono direttamente esposte all'azione dei marosi. Negli anni è stato realizzato in 2 lotti funzionali, rispettivamente con fondi APQ e L.R. 13, un intervento di difesa dall'erosione costiera mediante opere foranee trasversali e parallele alla linea di riva completate da ripascimento di spiaggia che ha consentito di conseguire un notevole miglioramento dello stato del litorale e di recuperare una fascia di spiaggia emergente nel tratto meridionale. Tuttavia le campagne dei monitoraggi della linea di riva hanno mostrato la necessità di integrare il sistema difensivo con ulteriori opere in parte emergenti ed in parte sommerse accompagnate da un ulteriore ripascimento di spiaggia. PERICOLOSITA' E PRIORITA Il tratto costiero è soggetto a progressiva erosione. Stante le geometrie dei profili trasversali della spiaggia emersa e sommersa in alcuni tratti del litorale, ed i valori di risalita dell'onda sulla battigia, che in alcune zone risultano ancora abbastanza elevati anche per mareggiate di media intensità, mettendo a repentaglio le infrastrutture ed il caseggiato retrostante, si rende necessario intervenire con urgenza. OBIETTIVI Tra gli obiettivi generali di questo tratto rientrano la protezione e l ampliamento della linea di riva della fraz. Torretta e la protezione della linea ferroviaria. 17

18 AREA ANALISI LITORALE DI CIRO Il tratto, a costa bassa con spiagge, si estende dal Fosso Favizzotaglio al Torrente San Nicola per uno sviluppo di circa 4,6 km e tranne alcune strutture ricettive poste al confine nord (loc. Cappellieri), risulta scarsamente antropizzato. Il trasporto solido litoraneo potenziale, come evidenzia l Indagine conoscitiva 2003, ha direzione da nord-ovest verso sud-est. In questo tratto di litorale l influenza dei venti da scirocco e levante è maggiore rispetto a quelli da grecale e tramontana. Le zone di attenzione interessate dal fenomeno erosivo, evidenziate sia dall Indagine conoscitiva 2003 sia dal PAI, comprendono una fascia di circa 2,7 km, a partire dal confine nord; in tale tratto, negli anni , è stata realizzata una scogliera radente, in massi naturali, parallelamente al bordo della scarpata che limita verso monte la spiaggia emersa, per uno sviluppo complessivo di circa 125 m, a protezione delle strutture ricettive di loc. Cappellieri. ALIMENTAZIONE TORRENTI Sia i torrenti a nord del tratto in esame sia quelli che vi sfociano, alimentano in maniera minima alcune parti del litorale. PERICOLOSITA' E PRIORITA Il tratto costiero è soggetto ad una lenta, ma progressiva erosione. Sarebbe opportuno provvedere a versamenti periodici di materiale proveniente dall'alveo del fiume "Nicà" e dal Torrente S. Venere per favorire il riequilibrio sedimentario del litorale. OBIETTIVI Gli obiettivi generali individuati per tale tratto sono essenzialmente riconducibili al controllo dell erosione di spiagge. AREA ANALISI LITORALE DI CIRO MARINA Il litorale di Cirò Marina ha una lunghezza di 16,6 km ed è stato suddiviso in 2 tratti: CIM-1: Tratto da T.San Nicola a Punta Alice (5,5 km) Il tratto è a costa bassa con spiagge a tratti a fascia media ed a tratti a fascia stretta, e risulta scarsamente antropizzato. Il trasporto solido litoraneo potenziale, come evidenzia l Indagine conoscitiva 2003, ha direzione da nord-ovest verso sud-est. In questo tratto di litorale l influenza dei venti da scirocco e levante è maggiore rispetto a quelli da grecale e tramontana. Le zone di attenzione interessate dal fenomeno erosivo, evidenziate sia dall Indagine conoscitiva 2003 e sia dal PAI, comprendono una fascia di circa 3 km che arriva fino a Punta Alice. In tale tratto la linea ferroviaria, a sud-est del Vallone Ferraina, è a ridosso della costa. ALIMENTAZIONE TORRENTI Il torrente S. Nicola e i corsi d acqua a Nord, alimentano soltanto in maniera minima alcune parti del litorale. PERICOLOSITA' E PRIORITA Il tratto costiero è soggetto a progressiva erosione. Stante gli elevati valori di risalita dell'onda sulla battigia, che nel tratto a sud-est del vallone Ferraina, antistante la località Madonna di Mare, per condizioni di mareggiate estreme risultano non compatibili con la sicurezza del rilevato ferroviario retrostante si rende necessario intervenire con opere trasversali alla linea di battigia integrate da ripascimenti di spiaggia per favorire il ripristino del bilancio sedimentario ed il controllo dell'erosione costiera. Il pericolo immediato per la linea ferroviaria viene tuttavia mitigato dai continui presidi, posti in opera dall'ente Ferrovie, costituiti da scogliere radenti. OBIETTIVI Gli obiettivi generali individuati per tale tratto sono essenzialmente riconducibili al controllo dell erosione di spiagge e alla protezione della linea ferroviaria. 18

19 CIM-2: Tratto da Punta Alice a Canale Lagaritta-Vallone Saldi Comunali (11,1 km) Il tratto si estende da Punta Alice fino al confine sud di Cirò Marina, posto tra il Canale Lagaritta e il Vallone Saldi Comunali, e risulta densamente antropizzato nella parte centrale dove è ubicato l abitato di Cirò Marina. Il trasporto litoraneo potenziale lungo tale tratto ha direzione da sud verso nord. Questo tratto di litorale è interessato dall azione delle onde provenienti dal 1 e 2 quadrante, con settore di traversia principale inclinato a 120. L Indagine conoscitiva 2003 ha individuato per tale tratto un unica area di attenzione interessata dal fenomeno erosivo che si estende per 8 km a sud di Punta Alice. Un elemento fondamentale che ha influito nell ultimo decennio sull evoluzione e sull assetto del litorale di questo tratto è il Porto Turistico di Cirò, il cui molo costituisce un ostacolo al naturale processo di trasporto litoraneo diretto verso nord - come evidenziato dall'accumulo di materiale formatosi a sud del porto e dalla presenza delle opere di difesa (scogliere emerse) di fronte a Cirò, oltre il porto. In quest'area è inoltre presente un canyon sottomarino (con asse di orientamento approssimativo 60 N) che si avvicina notevolmente alla costa appena a nord del porto e che potrebbe interagire con la modifica del flusso del trasporto litoraneo dovuta alla presenza del molo di sopraflutto fungendo da trappola dei sedimenti deviati verso il largo. I flussi di sedimenti nel canyon avvengono probabilmente in occasione di mareggiate più severe e possono determinare variazioni della configurazione della linea di battigia e conseguenza sulla stabilità delle opere portuali e delle opere di difesa costiera esistenti. Nell area antistante il molo principale del porto i fondali hanno pendenza molto accentuata (dell ordine di 1:5) tanto da suscitare preoccupazione per la stabilità dell opera. La conformazione caratteristica complessiva del litorale di questo tratto è antecedente alla costruzione del porto, che sembra non avere esercitato in tal senso un ruolo determinante, ed è invece in stretta relazione con la geometria del canyon. L abitato di Cirò Marina ed in particolare il lungomare è protetto lungo quasi tutto il suo sviluppo dalle opere del porto e da una serie di scogliere emerse per un tratto di 750 m circa. La presenza del molo principale del porto ha probabilmente accentuato le problematiche del tratto più a nord, deviando su fondali profondi la parte di trasporto litoraneo che avviene nella fascia interessata dalla radice del molo stesso. Questa parte del trasporto, se catturata, potrebbe essere utilizzata con sicuri benefici per la conservazione delle spiagge nel tratto in esame Il tratto di litorale che si estende a sud del porto per circa 1Km è caratterizzato da un ampia spiaggia che si è potuta mantenere per effetto dell interruzione del trasporto solido litoraneo indotto dalla costruzione del porto. Il tratto di litorale successivo, passando per la foce del F. Lipuda, fino al T. Petraro è invece interessato da evidenti fenomeni erosivi. Di recente, in tale tratto, sono state realizzate tra il 2008 e il 2010 n. 2 barriere frangiflutti soffolte, intervallate da un varco di 35 m. realizzate in massi naturali di 3a categoria, ubicate lungo il tratto di costa prospiciente alla località Torrenova, circa 400 m a nord dalla foce del Fiume Lipuda, per un sviluppo complessivo di 195 m. L utilizzazione di una tipologia di ripascimento combinato con opere di stabilizzazione appare senz altro adeguata per raggiungere gli obiettivi in questa zona. L area di Cirò Marina, richiede cautele particolari sia per l estensione dei fenomeni di erosione, sia per la complessità dell ambiente fisico e la presenza del porto. Per ottenere gli obiettivi di salvaguardia senza rischi di introdurre perturbazioni in un equilibrio molto delicato è necessario dosare diverse componenti: - interventi di ripristino del flusso dei sedimenti per contenere gli effetti delle opere di difesa del porto; - rifornimenti alla spiaggia combinati con opere di difesa nel tratto a nord delle scogliere parallele. PERICOLOSITA' E PRIORITA Il tratto costiero è soggetto ad uno squilibrio sedimentario, indotto sia dalla costruzione del molo di sopraflutto del porto, sia dalla scarsa alimentazione dei corsi d'acqua sfocianti a sud. Il litorale è oggetto di un grave e delicato problema di erosione costiera; pertanto è necessario intervenire nei tratti maggiormente 19

20 esposti con opere mirate sia alla riduzione dell'energia ondosa incidente, e sia al ripristino del bilancio sedimentario in modo da mitigare i fenomeni di instabilità morfodinamica del litorale. OBIETTIVI Gli obiettivi generali da raggiungere complessivamente in tale tratto sono i seguenti: protezione di aree urbane (Cirò Marina); protezione di infrastrutture (porto di Cirò Marina); controllo dell erosione di spiagge; ripristino del flusso di trasporto litoraneo (eventuale by pass verso nord del trasporto solido longitudinale interrotto dal porto di Cirò Marina). AREA ANALISI LITORALE DI MELISSA Il litorale di Melissa ha una lunghezza di 3,6 km ed è stato suddiviso in 2 tratti. Me-1: Tratto Canale Lagaritta /Vallone Saldi Comunali Fosso Torrazzo (2,6 km) Il tratto è a costa bassa con spiagge; si estende dal confine nord di Melissa, posto tra il Canale Lagaritta e il Vallone Saldi Comunali, fino al Fosso Torrazzo per uno sviluppo di circa 2,6 km e risulta completamente antropizzato nel tratto compreso tra il Torrente S. Giacomo e il Fosso Torrazzo, dove sorge la fraz. Torre Melissa. La direzione netta del trasporto litoraneo potenziale lungo tale tratto ha direzione da sud verso nord. Questo tratto di litorale è interessato dall azione delle onde provenienti dal 1 e 2 quadrante, con settore di traversia principale inclinato a 120. L intero litorale di Melissa risulta interessato dai fenomeni erosivi. In particolare per quanto riguarda la situazione del litorale della frazione Torre Melissa si evidenzia come nell ultimo decennio siano stati realizzati estesi interventi a difesa delle abitazioni e delle infrastrutture; il primo intervento è stato realizzato ad opera del Genio Civile OO.MM. nel 2002 e comprende 9 scogliere emerse abbinate al ripascimento della spiaggia antistante l abitato; gli altri due sono stati realizzati tra il 2008 e il 2010 a nord e a sud di quello esistente; l intervento ubicato a nord consiste in n. 4 scogliere sommerse parallele alla linea di riva, in un pennello inclinato semisommerso di chiusura e nel ripascimento della spiaggia esistente realizzato con materiale sabbioso contenuto da n. 6 piccoli pennelli; l intervento ubicato a sud consiste in tre pennelli semisoffolti della lunghezza di 50 m e in due barriere longitudinali soffolte separate da varchi, eseguiti in massi naturali. Allo stato si evidenziano accentuati fenomeni erosivi immediatamente a nord del tratto di litorale protetto. ALIMENTAZIONE TORRENTI Sia i principali corsi d'acqua (T. San Giacomo e T. Perticara) che sfociano in questo tratto, sia quelli a sud alimentano in maniera non sufficiente il litorale. STATO EROSIONE ED INTERVENTI Nel tratto di litorale compreso tra il Torrente S. Giacomo e il Fosso Torrazzo, dove sorge la fraz. Torre Melissa, le spiagge assumono particolare valenza turistica. Esse, nonostante gli interventi realizzati, non sempre risultano di ampiezza sufficiente a garantire la dissipazione in sicurezza del moto ondoso residuo nella fascia protetta dalle opere foranee antistanti. Pertanto è necessario completare la protezione del litorale già avviata negli anni scorsi, mitigando lo squilibrio sedimentario, messo in luce dai monitoraggi dell'evoluzione della linea di riva, mediante un ulteriore ripascimento di spiaggia, protetto da modeste opere di contenimento trasversali e parallele alla linea di riva di tipo semisommerso. PERICOLOSITA' E PRIORITA Il tratto costiero è ancora soggetto ad uno squilibrio sedimentario, evidenziato da accentuati fenomeni erosivi immediatamente a nord del tratto di litorale protetto con i precedenti interventi, in parte indotto da una insufficiente alimentazione sedimentaria dei corsi d'acqua sfocianti a sud. 20

21 OBIETTIVI Tra gli obiettivi generali di questo tratto rientrano la protezione del litorale di Torre Melissa (prevedendo in particolare l estensione a nord dell intervento esistente) e l ampliamento della spiaggia mediante ripascimento. Me-2: Tratto Fosso Torrazzo Fosso Punta Petrara I (1 km) La direzione netta del trasporto litoraneo potenziale lungo tale tratto ha direzione da sud verso nord.questo tratto di litorale è interessato dall azione delle onde provenienti dal 1 e 2 quadrante e con settore di traversia principale inclinato a 120. In tale tratto, esteso circa 1 Km, le propaggini del promontorio di Punta Petrara scendono direttamente in mare e pertanto la spiaggia è assente; sia la SS 106 sia la linea ferroviaria in particolare, sono a ridosso della costa. Il pericolo immediato per la linea ferroviaria viene tuttavia mitigato dai continui presidi, posti in opera dall'ente Ferrovie, costituiti da massicce scogliere radenti. Tra gli obiettivi generali da raggiungere in tale tratto rientra la protezione delle infrastrutture (linea ferroviaria). AREA ANALISI LITORALE DI STRONGOLI Il litorale di Strongoli ha una lunghezza di 9,6 km ed è stato suddiviso in 2 tratti. STR-1: Fosso Punta Petrara I Fosso Petraro (0,85 km) La direzione netta del trasporto litoraneo potenziale lungo tale tratto ha direzione da sud verso nord. Il clima ondoso al largo di riferimento per l analisi del moto ondoso locale è quello rappresentativo per il litorale tra Punta Alice e Capo Rizzuto, il cui settore di traversia principale inclinato a 120. In tale tratto, esteso circa 0,85 Km, le propaggini del promontorio di Punta Petrara scendono direttamente in mare e pertanto la spiaggia è assente o trascurabile (max 20 mt); sia la SS 106 sia la linea ferroviaria in particolare sono a ridosso della costa. Il pericolo immediato per la linea ferroviaria viene tuttavia mitigato dai continui presidi, posti in opera dall'ente Ferrovie, costituiti da massicce scogliere radenti. Tra gli obiettivi generali da raggiungere in tale tratto rientra la protezione delle infrastrutture (linea ferroviaria). STR-2: Fosso Petraro Fiume Neto (8,75 km) Il tratto è a costa bassa con spiagge e risulta densamente antropizzato nella parte settentrionale e centrale, dove sono ubicate rispettivamente la fraz. Tronca e la Marina di Strongoli. Il clima ondoso al largo di riferimento per l analisi del moto ondoso locale è quello rappresentativo per il litorale tra Punta Alice e Capo Rizzuto, il cui settore di traversia principale inclinato a 120. La direzione netta del trasporto litoraneo potenziale lungo tale tratto ha direzione da sud verso nord. La granulometria dei sedimenti è piuttosto uniforme nel tratto di litorale in esame, mantenendo valori di D50, sulla battigia, di circa 0,6 mm e, sui fondali, di circa 0,2 mm. Complessivamente erano 3 le zone di attenzione individuate sul tratto in esame dall Indagine conoscitiva La prima, a nord tra il Fosso Petraro e il T. Foresta, è una zona con tendenza all erosione dove la spiaggia presenta una larghezza ridotta e in cui sono presenti abitazioni esposte all'azione del mare. 21

22 La seconda è costituita da 1 km della spiaggia della Marina di Strongoli (tra il T. Vergadiro e il Fosso destra di Susanna II) anch'essa con presenze di abitazioni a rischio, mentre la terza è una fascia non antropizzata che si sviluppa per una lunghezza di 3 km tra il T. Vergaro e la Foce del Neto, soggetta ad arretramento. Tali zone coincidono all incirca con i tratti di litorale in arretramento individuati dal PAI per il periodo L evoluzione del litorale ed in particolare l elevata dinamica che lo caratterizza dipende principalmente dagli apporti solidi dal fiume Neto e dai corsi d acqua che sfociano in tale area. In proposito si evidenzia che il fiume Neto, con una superficie del bacino di circa 1000 km 2 rappresenta il secondo fiume della Calabria. E stato stimato un trasporto solido lungo il fiume Neto di circa metri cubi all anno. Pertanto i processi erosivi, messi in evidenza sia da PAI che dall Indagine conoscitiva 2003, sono da attribuire essenzialmente ad una presunta riduzione degli apporti solidi dai corsi d acqua. Allo stato attuale, per il tratto di litorale che va da Fosso Petraro al limite sud della Marina di Strongoli, si registra un apparente attenuazione dei fenomeni erosivi con parziale accrescimento della spiaggia (si raggiungono ampiezze di 50 mt); tale temporanea inversione di tendenza è da associare ai notevoli apporti solidi provenienti dal Fiume Neto in seguito agli eventi meteo eccezionali che si sono registrati nelle ultime stagioni invernali. Il territorio nei pressi della Foce del fiume Neto è un ambiente umido di pregio ambientale caratterizzato dall insieme degli ambienti ripari, fluviali, palustri e litoranei. Nel 1976 la Regione Calabria ha emanato un decreto, n.2022, con il quale viene istituita un oasi di protezione faunistica di circa 1500 ettari che rappresenta quindi un'area di pregio da salvaguardare. Oltre a quanto sopra specificato, il fiume Neto necessita di un ripristino del trasporto solido fluviale, indispensabile per contrastare il fenomeno di erosione costiera nei pressi della sua foce. OBIETTIVI Gli obiettivi generali da raggiungere in questo tratto sono i seguenti: protezione di aree urbane (Tronca, Marina di Strongoli); controllo dell erosione di spiagge; protezione di ambienti litoranei e marini di pregio (foce fiume Neto); ripristino del trasporto solido (fiume Neto). La conservazione del litorale ed in generale dell ambiente della Foce Neto non può prescindere dal tentativo di aumentare per quanto possibile l apporto solido mediante provvedimenti normativi od interventi specifici di manutenzione dell alveo e trasporto di materiali alla foce. 22

23 5 Piano degli interventi AREA 4-1 Piano Interventi del litorale di Crucoli Gli interventi riguardano la spiaggia antistante l'abitato di Torretta di Crucoli. Data l esposizione della spiaggia antistante l'abitato di Torretta di Crucoli alle mareggiate del settore di traversia principale, provenienti da scirocco e levante e stante l'entità del trasporto solido litoraneo in direzione nord-ovest verso sud-est, si prevedono opere soffolte parallele alla linea di riva, ed in opere trasversali di chiusura del sistema per il contenimento del ripascimento di spiaggia. Inoltre sono previsti studi di bacino per il ripristino degli apporti solidi fluviali dei principali corsi d acqua che alimentano le spiagge nel territorio comunale che sono strategici per la salute delle spiagge. Il ripristino degli apporti solidi fluviali potrà avvenire compiutamente con un piano di sistemazione del bacino ai fini dell alimentazione del litorale. DESCRIZIONE INTERVENTO L intervento consiste nell' estensione e nel completamento del sistema di difesa esistente realizzato in due stralci successivi negli anni (fondi APQ e L.R. 13) a protezione del litorale della fraz. Torretta. Gli interventi da realizzare, contrassegnati con apposita simbologia appresso riportata, consistono in due tronchi di opere; il primo, nella zona centrale del litorale, di estensione pari a circa 530 m, costituito da n. 4 barriere soffolte (ciascuna pari a 95 m) intervallate da varchi, compreso tra le scogliere esistenti; il secondo, posto a nord, di estensione pari a 260 m, costituito da una scogliera semi-soffolta di raccordo (circa 135 m), radicata alla terra ferma, e da una scogliera soffolta (circa 100 m) parallela alla costa, intervallate da varchi. L'intervento di progetto, oggetto del presente Master Plan, è completato dall integrazione di un ripascimento di spiaggia per complessivi mc da attuarsi mediante il versamento di materiale, proveniente dagli alvei del fiume Nicà e degli altri corsi d'acqua, avente caratteristiche granulometriche e cromatiche simili a quello della spiaggia emergente del litorale di Crucoli. CRU-1:spiaggia antistante l'abitato di Torretta di Crucoli 01 - BS Barriera sommersa da progetto (P) BS 4 Barriere sommerse (lunghezza complessiva di circa 400m) da progetto (P) 10 - RI Ripascimento per mc (P) TABELLA DI SINTESI OPERE ESISTENTI ED INTERVENTI Area Comune N E/R/ P Tipo 04 CRU-1 01 P BS E BS P BS 10 P RI 11 E MS Descrizione Spiaggia abitato di Torretta TORRENTI Il presente Piano ritiene strategici gli interventi per il ripristino dell apporto solido a mare dei torrenti/fiumi che sfociano nel tratto costiero che potranno tuttavia essere programmati solo in presenza dei 23

24 dati scientifici conoscitivi sui bacini fluviali ed integrando gli interventi programmati sugli stessi per il rischio alluvione. Il prelievo dei sedimenti dagli accumuli nelle aste terminali fluviali per il ripascimento delle spiagge dell area è un intervento compatibile al riequilibrio complessivo. Per gli interventi ed il prelievo sono state individuate le seguenti aste fluviali: F. Nicà; Torrenti Giardino, Mortiletto, Melocampo-Vota Grande. DEPOSITI PER IL RIPASCIMENTO DEI LITORALI Sono state individuate nel Master Plan le aree di deposito delle sabbie fluviali e costiere da utilizzare in via prevalente per i ripascimenti delle spiagge dell Area 04. Le aree di deposito sono connesse ai processi di alimentazione fluviali e alle dinamiche costiere e sono di tre tipi: DC DF DM Depositi costieri (accumuli su moli portuali, foci fluviali, conformazioni naturali ecc.) Depositi fluviali (aste terminali, a monte briglie/sbarramenti ecc.) Depositi marini (barre sottocosta oltre la linea di frangenti) MANUTENZIONE OPERE ESISTENTI Tutte le opere esistenti rientrano in un Piano di Manutenzione delle Opere esistenti che ha carattere di ordinarietà. Le manutenzioni seguono i necessari monitoraggi e non possono essere definite a priori in un piano di riequilibrio come il Master Plan. Esse sono realizzate in continuità con tutti gli interventi in corso e da realizzare attraverso un fondo manutentivo specifico da inserire se possibile nei quadri economici e/o da finanziare separatamente. 24

25 AREA 4-3 PIANO INTERVENTI DEL LITORALE DI CIRO' MARINA TRATTO CIM-1 Gli interventi sono localizzati nel tratto di spiaggia antistante Madonna di Mare. Data l esposizione del litorale di che trattasi alle mareggiate del settore di traversia principale (inclinato a 120 N), stante l'entità del trasporto solido litoraneo in direzione nord-ovest verso sud-est, gli interventi si sono concentrati nel progetto di un meccanismo difensivo mediante pennelli in parte emergenti ed in parte sommersi a tipologia di "pennelli lunghi" integrati con il ripascimento di spiaggia. Inoltre sono previsti studi di bacino per il ripristino degli apporti solidi fluviali dei principali torrenti (Santa Venere-Vota Grande) che alimentano le spiagge nel territorio comunale che sono strategici per la salute delle spiagge. Il ripristino degli apporti solidi fluviali potrà avvenire compiutamente con un piano di sistemazione del bacino ai fini dell alimentazione del litorale. DESCRIZIONE INTERVENTO L intervento consiste nella realizzazione di tre pennelli semisommersi a tipologia di "pennelli lunghi e nel ripascimento delle celle e del tratto a sud di queste ultime consistente in cospicui versamenti di materiale, per un volume complessivo corrispondente alla capacità di trattenimento delle celle in modo da non introdurre squilibri nella dinamica sedimentaria, valutato in circa mc. Il ripascimento sarà attuato mediante il versamento di materiale, proveniente dagli alvei del fiume Nicà e dei corsi d'acqua T. Santa Venere (o Vota Grande), avente caratteristiche granulometriche e cromatiche simili a quelle della spiaggia in posto. CIM-1: spiaggia antistante Madonna di Mare MS 3 Pennelli semisommersi (estensione complessiva =360) (P) RI Ripascimento complessivo per mc (P) TRATTO CIM-2 Gli interventi sono localizzati: tra il Canale Olivetta e il Porto; in corrispondenza del Porto; tra Torre Nuova e il Fiume Lipuda. Il tratto di litorale è interessato dall azione delle onde provenienti dal 1 e 2 quadrante, con settore di traversia principale inclinato a 120,con attacchi ondosi trasversali alla linea di costa alquanto rilevanti. Il trasporto in direzione longitudinale alla linea di riva (in direzione sud-nord) assume una certa rilevanza. Pertanto gli interventi sono risultati opere soffolte parallele alla linea di riva, opere trasversali di chiusura del sistema per il contenimento del ripascimento di spiaggia. Un elemento fondamentale che ha influito nell ultimo decennio sull evoluzione e sull assetto del litorale è costituito dal Porto Turistico di Cirò Marina, il cui molo costituisce un ostacolo al naturale processo di trasporto litoraneo diretto verso nord - come evidenziato dall'accumulo di materiale formatosi a sud del porto e dalla presenza delle opere di difesa (scogliere emerse) di fronte a Cirò Marina, oltre il porto. In quest'area è inoltre presente un canyon sottomarino (con asse di orientamento approssimativo 60 N) che si avvicina notevolmente alla costa appena a nord del porto e che potrebbe interagire con la modifica del flusso del trasporto litoraneo dovuta alla presenza del molo di sopraflutto fungendo da 'trappola' dei sedimenti deviati verso il largo. I flussi di sedimenti nel canyon avvengono probabilmente in occasione di mareggiate più severe e possono determinare variazioni della configurazione della linea di battigia e conseguenza sulla stabilità del molo di sopraflutto del porto in considerazione anche della notevole ripidità dei fondali ad esso antistanti (dell ordine di 1:5). Si rende pertanto necessario aumentare il livello di sicurezza della stabilità idraulica della diga foranea mediante interventi mirati alla riduzione della sovrapressione dinamica agente sulla mantellata di protezione in condizioni di mareggiate estreme. 25

26 La presenza del molo principale del porto ha probabilmente accentuato i fenomeni di erosione del tratto costiero situato a nord del porto, deviando sui fondali profondi l'aliquota del trasporto sedimentario litoraneo che avviene nella fascia interessata dalla radice del molo stesso. Tale aliquota, se opportunamente intercettata, potrebbe essere utilizzata con sicuri benefici per la conservazione delle spiagge nel tratto in esame. Il tratto di litorale che si estende a sud del porto per circa 1Km è caratterizzato da un ampia spiaggia che si è potuta mantenere per effetto dell interruzione del trasporto solido litoraneo indotto dalla costruzione del porto. Data l esposizione del litorale e le caratteristiche del trasporto litoraneo e trasversale alla linea di riva, nonché gli elementi caratteristici del litorale sopra evidenziati, gli interventi si sono concentrati nel progetto di un meccanismo difensivo mediante barriere sommerse e ripascimenti di spiaggia nel tratto a sud del porto completato da un pennello in parte emergente ed in parte sommerso di contenimento dei volumi di materiale di versamento, dal salpamento e traslazione verso il largo di due delle quattro scogliere a nord del porto, e di un intervento di ricarica della mantellata foranea del molo di sopraflutto. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI In particolare il presente Master plan prevede i seguenti interventi di progetto: - ampliamento dell intervento realizzato a Nord della foce del Fiume Lipuda mediante la realizzazione di n. 2 scogliere soffolte, ubicate una a nord e l altra a sud di quelle esistenti, un pennello semisommerso di contenimento del flusso sedimentario lato nord accompagnato da versamenti di materiale proveniente dal torrente "Lipuda" a formazione di ripascimento di spiaggia. Il pennello, in parte emergente ed in parte sommerso, stante il suo sviluppo trasversale, 40 metri nel tratto emergente e 20 m nel tratto soffolto, è di tipo "permeabile" al trasporto sedimentario lungo riva. Esso ha cioè la funzione di trattenere in parte i volumi di materiale versati nella cella, senza tuttavia intercettare completamente il transito dei sedimenti verso nord. A tal fine i volumi dei materiali versati per il ripascimento della cella dovranno eguagliano la capacità di trattenimento delle opere soffolte parallele alla linea di riva. - Salpamento delle due scogliere emergenti poste più a nord e recupero del materiale lapideo per la ricollocazione a largo, in allineamento alla testata del foraneo, delle stesse. Ripascimento di spiaggia attuato mediante versamenti di modesti quantitativi di materiale proveniente dal "Lipuda" con finalità di rettifica, nel brave termine, della linea di riva. TRATTO CIM-2: dal canale Olivetta al Fiume Lipuda BE 5 Barriere emerse esistenti (lunghezza complessiva 600 m) (E) 12- BE 1 Barriera con utilizzo del materiale salpato (lunghezza complessiva 200 m) (P) 13 RI Ripascimento di spiaggia per mc (P) 14 - RI Ripascimento di spiaggia per mc (P) 15 - PE Pennello emergente (lunghezza 40 m) (P) BE 4 Barriere emerse (lunghezza complessiva 400 m) (P) BE 2 Barriere emerse esistenti (lunghezza complessiva 200 m) (E) 26

REL. 2 REGIONE CALABRIA PROGETTO NUOVO MARINA PORTO NUOVO DI CROTONE RELAZIONI. Studio meteomarino ed agitazione interna COMUNE DI CROTONE

REL. 2 REGIONE CALABRIA PROGETTO NUOVO MARINA PORTO NUOVO DI CROTONE RELAZIONI. Studio meteomarino ed agitazione interna COMUNE DI CROTONE REGIONE CALABRIA Autorità Portuale di Gioia Tauro COMUNE DI CROTONE Provincia di Crotone PROGETTO NUOVO MARINA PORTO NUOVO DI CROTONE Data : Gennaio - 2018 Revisione : Scala : 1. 1 000 Tavola/elaborato

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 2 A cura di G Barone, M. De Luca, P. Papalino, G. Petrungaro

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 1 A cura di G. Barone, D. D Ambrosio, M. De Luca, P. Papalino,

Dettagli

PREMESSE ANALISI STORIOGRAFICA DELLA LINEA DI COSTA Assetto costiero ed unità fisiografica... 3

PREMESSE ANALISI STORIOGRAFICA DELLA LINEA DI COSTA Assetto costiero ed unità fisiografica... 3 PREMESSE... 2 1. ANALISI STORIOGRAFICA DELLA LINEA DI COSTA... 3 Assetto costiero ed unità fisiografica... 3 Analisi dell evoluzione storiografica del litorale nel periodo 1954 2006.... 4 2. INTERVENTI

Dettagli

Registro protocollo Regione Abruzzo

Registro protocollo Regione Abruzzo Registro protocollo Regione Abruzzo Archivio Codice Registro Tipo Documento Progressivo Annuo Data Protocollo Trasmissione Mittente/Destinatari Annullato PROTOCOLLO UNICO RA RP001 Posta in arrivo 0012382/18

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 14 A cura di T. La Pietra, P. Mancuso MASTER PLAN AREA 14 Indice

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 7 A cura di L. de Ferrariis, V. Pirrò, O. Saraco MASTER PLAN

Dettagli

STUDIO DI INSERIMENTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO

STUDIO DI INSERIMENTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO STUDIO DI INSERIMENTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO 1. Premessa Il presente studio di inserimento ambientale e paesaggistico ha il compito di analizzare e determinare le misure atte a mitigare e compensare

Dettagli

Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 17

Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 17 Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 17 A cura di G. Chiodo, F. Crispino, V. Mazzara, A. Rino MASTER

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 3 A cura di G Barone, P. Papalino, G. Petrungaro, A. Servidio

Dettagli

MASTER PLAN AREA 8. Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA

MASTER PLAN AREA 8. Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 8 A cura di V. Pirrò, O. Saraco, A. Sicilia MASTER PLAN AREA

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA (Ass.to Territorio, Ambiente e Prot.Civile 13 Settore Geologia)

PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA (Ass.to Territorio, Ambiente e Prot.Civile 13 Settore Geologia) PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA (Ass.to Territorio, Ambiente e Prot.Civile 13 Settore Geologia) PROGETTO DEFINITIVO PER LA RICOSTRUZIONE DELLA SPIAGGIA COMPRESA TRA PUNTA ZAFAGLIONE E SCOGLITTI NEL COMUNE

Dettagli

CAPITOLO 7: Ambiente costiero

CAPITOLO 7: Ambiente costiero CAPITOLO 7: Ambiente costiero 154 7.1: Difesa costiera Presentazione: L' ambiente costiero rappresenta un sistema naturale assai complesso e strettamente connesso alla rete fluviale retrostante che con

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 6 A cura di G. Barone, R. Bonasso, L. de Ferrariis, T. Marsico,

Dettagli

Evoluzione della costa: studi eseguiti

Evoluzione della costa: studi eseguiti Evoluzione della costa: studi eseguiti Analisi della posizione della linea di riva dal 1954 ad oggi Caratteristiche della sabbia nel tratto dal porto a Pian d Alma (Dipartimento di Scienze della Terra)

Dettagli

L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina

L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina Regione molise Direzione Generale IV Servizio Opere Idrauliche e Marittime Fase preliminare di studio e di sperimentazione

Dettagli

1.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO

1.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO 1.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO 1.20.1. STATO DI FATTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 6,75 km interamente ricadenti nel Comune di San Benedetto del

Dettagli

MASTER GESTIONE DEI SERVIZI PORTUALI

MASTER GESTIONE DEI SERVIZI PORTUALI MASTER GESTIONE DEI SERVIZI PORTUALI GESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE PORTUALI E MARITTIME FRANCESCO GRANATA 1 Equilibrio dei litorali 2 L Italia possiede circa 8000 km di coste Il valore di 1 mq di spiaggia

Dettagli

2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE ONDOSE ALL IMBOCCATURA... 3

2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE ONDOSE ALL IMBOCCATURA... 3 PREMESSE... 2 2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE ONDOSE ALL IMBOCCATURA... 3 3. TRASFERIMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL MOTO ONDOSO ALL IMBOCCATURA DELL AREA PORTUALE... 5 Risultati delle simulazioni

Dettagli

STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICO-MARITTIMA E SEDIMENTOLOGICA

STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICO-MARITTIMA E SEDIMENTOLOGICA STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICO-MARITTIMA E SEDIMENTOLOGICA Aprile 2018 Relazione di compatibilità idraulico-marittima e sedimentologica 1/6 Relazione di compatibilità idraulico-marittima e sedimentologica

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 5 A cura di R. Bonasso, L. de Ferrariis, T. Marsico, A. Tricoli

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 12 Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale Master Plan

Dettagli

Clima meteomarino 2/3

Clima meteomarino 2/3 Clima meteomarino 2/3 Dati ondametrici di Luglio-Agosto-Settembre La linea rossa evidenzia le mareggiate che hanno raggiunto o superato i 3m di altezza significativa 8 Clima meteomarino 3/3 Dati ondametrici

Dettagli

L utilizzo dei sedimenti fluviali per il ripascimento degli arenili: il caso del Fiume Cecina in provincia di Livorno (interventi 2006 e 2008)

L utilizzo dei sedimenti fluviali per il ripascimento degli arenili: il caso del Fiume Cecina in provincia di Livorno (interventi 2006 e 2008) L utilizzo dei sedimenti fluviali per il ripascimento degli arenili: il caso del Fiume Cecina in provincia di Livorno (interventi 2006 e 2008) Unità di Servizio Pianificazione, Difesa del suolo e delle

Dettagli

Il presente studio di inserimento ambientale e paesaggistico ha il compito di analizzare e determinare le misure atte a mitigare e compensare gli

Il presente studio di inserimento ambientale e paesaggistico ha il compito di analizzare e determinare le misure atte a mitigare e compensare gli Il presente studio di inserimento ambientale e paesaggistico ha il compito di analizzare e determinare le misure atte a mitigare e compensare gli effetti dell'intervento sull'ambiente e sulla salute, e

Dettagli

Le spiagge del Molise

Le spiagge del Molise Studi costieri - 2006-10: Lo stato dei litorali italiani Le spiagge del Molise Lunghezza del litorale Costa alta Costa bassa Spiagge in erosione 36 km 14 km 22 km 20 km Il litorale molisano è caratterizzato

Dettagli

Progetto CReIAMO PA Competenze e Reti per l Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA

Progetto CReIAMO PA Competenze e Reti per l Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA Progetto CReIAMO PA Competenze e Reti per l Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA Linea di intervento LQS1 Valutazioni ambientali Azioni per il miglioramento dell

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 10 A cura di L. Mollica, R. Ruffolo,E. Tripodi MASTER PLAN AREA

Dettagli

1.18. UNITA' FISIOGRAFI CA N.24 - DALLA FOCE DEL FIUME ASO ALLA FOCE DEL TORRENTE TESINO

1.18. UNITA' FISIOGRAFI CA N.24 - DALLA FOCE DEL FIUME ASO ALLA FOCE DEL TORRENTE TESINO 1.18. UNITA' FISIOGRAFI CA N.24 - DALLA FOC DL FIUM ASO ALLA FOC DL TORRNT TSINO 1.18.1. STATO DI FATTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 14,27 Km ricadente nei Comuni di Pedaso (4,06 km),

Dettagli

APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici. Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste

APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici. Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste CAPITOLO 3 IL CLIMA ONDOSO A LARGO DELLE COSTE ITALIANE

Dettagli

Studio di morfodinamica trasversale della spiaggia tramite modello matematico

Studio di morfodinamica trasversale della spiaggia tramite modello matematico Regione Sardegna Comune di Capoterra (CA) Sistemazione e rinaturazione delle difese litoranee Bonifica e sistemazione della fascia costiera Progetto definitivo-esecutivo delle opere marittime Protezione

Dettagli

Le spiagge del Molise

Le spiagge del Molise Le spiagge del Molise Lunghezza del litorale Costa alta Costa bassa Spiagge in erosione 36 km 14 km 22 km 20 km Il litorale molisano è caratterizzato da un orientamento prevalente ca. NW-SE e dall alternarsi

Dettagli

3.10. UNITA' FISIOGRAFICA N.13 - PROMONTORIO DEL MONTE CONERO STATO DI FATTO

3.10. UNITA' FISIOGRAFICA N.13 - PROMONTORIO DEL MONTE CONERO STATO DI FATTO 3.10. UNITA' FISIOGRAFICA N.13 - PROMONTORIO DEL MONTE CONERO 3.10.1. STATO DI FATTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 19,86 Km ricadenti nei Comuni di Ancona per 13,12 km, nel Comune di Sirolo

Dettagli

Tratto: 3. porto di Pesaro. Il porto di Pesaro. Vista del porto di Pesaro da Baia Flaminia

Tratto: 3. porto di Pesaro. Il porto di Pesaro. Vista del porto di Pesaro da Baia Flaminia 3 porto di Pesaro Il porto di Pesaro Vista del porto di Pesaro da Baia Flaminia D. 2 5 4 dal porto di Pesaro al porto di Fano D. 2 6 SCHEDA n.4 dal porto di Pesaro al porto di Fano Tratto: 4 Comuni interessati:

Dettagli

Prof. Paolo Veltri - Università della Calabria La programmazione regionale e lo stato dell arte sulla difesa delle coste in Calabria

Prof. Paolo Veltri - Università della Calabria La programmazione regionale e lo stato dell arte sulla difesa delle coste in Calabria Prof. Paolo Veltri - Università della Calabria La programmazione regionale e lo stato dell arte sulla difesa delle coste in Calabria Il dissesto e la difesa del suolo e delle acque devono essere considerati

Dettagli

La pianificazione e la gestione dei sedimenti costieri in Toscana

La pianificazione e la gestione dei sedimenti costieri in Toscana La pianificazione e la gestione dei sedimenti costieri in Toscana Luigi E. Cipriani Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile - Regione Toscana CONOSCERE, APPROFONDIRE E CONDIVIDERE I TEMI DELLA PREVENZIONE

Dettagli

REGIONE CALABRIA - ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI

REGIONE CALABRIA - ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI 1 00 Settembre 03 Technital Technital Technital REV. N DATA DESCRIZIONE ELABORATO VERIFICATO APPROVATO SOSTITUISCE L ELABORATO N SOSTITUITO DALL ELABORATO N REGIONE CALABRIA - ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI

Dettagli

PREMESSA OBIETTIVI DELLO STUDIO SIMULAZIONI ESEGUITE...4

PREMESSA OBIETTIVI DELLO STUDIO SIMULAZIONI ESEGUITE...4 INDICE 1. PREMESSA...2 2. OBIETTIVI DELLO STUDIO...3 3. SIMULAZIONI ESEGUITE...4 5. CONSIDERAZIONI SULL AGIBILITA NAUTICA NELLA SITUAZIONE DI PROGETTO...5 6. ANALISI CRITICA DEI RISULTATI E CONCLUSIONI...8

Dettagli

(0,46 km), scogliere radenti (2,90 km), opere miste (1,04 km).

(0,46 km), scogliere radenti (2,90 km), opere miste (1,04 km). 1.17. UNIT' FISIOGRFIC N.23 - DL PORTO PORTO SN GIORGIO LL FOCE DEL FIUME SO 105/278 1.17.1. STTO FTTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 7,15 Km ricadente nei Comuni di Fermo per 4,06 km e

Dettagli

INTERPROGETTI. Comune di Marciana Marina

INTERPROGETTI. Comune di Marciana Marina INTERPROGETTI Comune di Marciana Marina APPRODO TURISTICO DI MARCIANA MARINA VARIANTE AL P.R.P. STUDIO DELL INSABBIAMENTO DELL IMBOCCATURA PORTUALE INDICE 1) Introduzione... 1 2) Analisi dello stato dei

Dettagli

Master Plan degli interventi di mitigazione del rischio di erosione costiera in Calabria

Master Plan degli interventi di mitigazione del rischio di erosione costiera in Calabria Studi costieri 2016-23: 61-68 Master Plan degli interventi di mitigazione del rischio di erosione costiera in Calabria Giuseppe Barbaro Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento

Dettagli

Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA

Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA 12 Erosione Costiera ed Interventi in Difesa delle Coste Sergio G. Longhitano

Dettagli

Relazione Finale di Ricerca Ripascimenti in ghiaia e ipotesi progettuali per il riequilibrio della spiaggia del Pozzale, isola Palmaria

Relazione Finale di Ricerca Ripascimenti in ghiaia e ipotesi progettuali per il riequilibrio della spiaggia del Pozzale, isola Palmaria Università degli Studi di Parma Dipartimento di Ingegneria e Architettura Dipartimento di Scienze della Terra MASTER UNIVERSITARIO INTERSEDE IN SCIENZE COSTIERE APPLICATE ANNO ACCADEMICO 2010-11 Relazione

Dettagli

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA:

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: STATO DEL FENOMENO EROSIVO IN ITALIA Luigi E. Cipriani Regione Toscana Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile In collaborazione con: Angela Barbano, Matteo

Dettagli

La determinazione dell altezza d onda di progetto delle opere di difesa è stata effettuata assumendo

La determinazione dell altezza d onda di progetto delle opere di difesa è stata effettuata assumendo 1 1. Determinazione dell altezza d onda di progetto La determinazione dell altezza d onda di progetto delle opere di difesa è stata effettuata assumendo quale mareggiata di progetto quella proveniente

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO ELENCO ELABORATI. N. Sub. Descrizione Scala. Relazione tecnica studio morfodinamico a 30 anni

PROGETTO DEFINITIVO ELENCO ELABORATI. N. Sub. Descrizione Scala. Relazione tecnica studio morfodinamico a 30 anni ELENCO ELABORATI N. Sub. Descrizione Scala 01_RELAZIONI R.01 Relazione generale R.02 Relazione geologica R.03 Relazione sedimentologica R.04 Relazione tecnica studio meteomarino R.05 Relazione tecnica

Dettagli

LITORALE DI MARINA DI MASSA EFFETTO DELLA COSTRUZIONE DI OPERE PORTUALI SULLA VARIAZIONE DI RIVA

LITORALE DI MARINA DI MASSA EFFETTO DELLA COSTRUZIONE DI OPERE PORTUALI SULLA VARIAZIONE DI RIVA LITORALE DI MARINA DI MASSA EFFETTO DELLA COSTRUZIONE DI OPERE PORTUALI SULLA VARIAZIONE DI RIVA Il litorale di Marina di Massa è compreso nell unità fisiografica i cui estremi sono rappresentati da Punta

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 9 Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale Master Plan

Dettagli

G3-Giornate Giovani GNRAC Quartiere Fieristico di Ferrara, 21 Settembre 2012

G3-Giornate Giovani GNRAC Quartiere Fieristico di Ferrara, 21 Settembre 2012 3 SALONE SULLA TUTELA DELLA COSTA COAST PROTECTION EXHIBITION 2 ND EDITION G3-Giornate Giovani GNRAC Quartiere Fieristico di EVOLUZIONE DI UN RIPASCIMENTO SOMMERSO (ALTO ADRIATICO) Dipartimento Scienze

Dettagli

Stato del litorale emiliano-romagnolo erosione e interventi di difesa

Stato del litorale emiliano-romagnolo erosione e interventi di difesa Stato del litorale emiliano-romagnolo erosione e interventi di difesa Ravenna, 30 Novembre 2016 M. Aguzzi, N. De Nigris, M. Morelli, T. Paccagnella, S. Unguendoli Unità Mare Costa - Servizio IdroMeteoClima

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 18 A cura di G. Barone, S. Leonetti, P. Papalino, G. Petrungaro

Dettagli

1.4. UNITA' FISIOGRAFICA N.4 - DAL PORTO DI PESARO AL PORTO DI FANO

1.4. UNITA' FISIOGRAFICA N.4 - DAL PORTO DI PESARO AL PORTO DI FANO 1.4. UNIT' FISIOGRFIC N.4 - DL PORTO DI PESRO L PORTO DI FNO Le prime opere di difesa nella zona sottoflutto al porto di Fano comparvero intorno agli anni 20, mentre il molo al centro di Pesaro risale

Dettagli

STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA

STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA Dott.ssa Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Giovanni

Dettagli

MASTER PLAN AREA 11. Regione Calabria. Autorità di Bacino Regionale DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA

MASTER PLAN AREA 11. Regione Calabria. Autorità di Bacino Regionale DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 11 A cura di A. La Torre, A. Pellegrino, M. Sterrantino MASTER

Dettagli

G3-GNRAC Quartiere Fieristico di Ferrara, 19 Settembre 2014

G3-GNRAC Quartiere Fieristico di Ferrara, 19 Settembre 2014 G3-GNRAC Quartiere Fieristico di MARINA DI PISA: RIPRISTINO DELLA FUNZIONALITA DIFENSIVA DELLE BARRIERE EMERSE Provincia di Pisa Ilaria Nieri INTRODUZIONE Il litorale pisano si estende dalla foce del canale

Dettagli

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA:

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA DINAMICA COSTIERA Roberto Montanari Regione Emilia-Romagna Direzione Generale Ambiente Difesa del Suolo e della Costa Servizio

Dettagli

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA:

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: STATO DEL FENOMENO EROSIVO IN ITALIA Luigi E. Cipriani Regione Toscana Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile In collaborazione con: Angela Barbano, Matteo

Dettagli

Studio del trasporto solido alla foce della Fiumara Sfalassà e analisi idromorfodinamica del tratto costiero di Bagnara Calabra

Studio del trasporto solido alla foce della Fiumara Sfalassà e analisi idromorfodinamica del tratto costiero di Bagnara Calabra EVENTO FINALE PON SIGIEC - SIstema di Gestione Integrata per l Erosione Costiera Studio del trasporto solido alla foce della Fiumara Sfalassà e analisi idromorfodinamica del tratto costiero di Bagnara

Dettagli

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 01_MOR

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 01_MOR a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (km) 0700800801 Confine stato (Comune Ventimiglia) Punta della Rocca (Comune Ventimiglia) 7,9 * Il codice è costruito con

Dettagli

Le spiagge della Calabria

Le spiagge della Calabria Le spiagge della Calabria Lunghezza del litorale Costa alta Costa bassa Spiagge in erosione 736 km 44 km 692 km 300 km Le spiagge della Calabria si affacciano su due mari, il Tirreno e lo Ionio, con differenti

Dettagli

INTERVENTI DI DIFESA SULLA COSTA ROMAGNOLA

INTERVENTI DI DIFESA SULLA COSTA ROMAGNOLA Ravenna 30 novembre 2016 INTERVENTI DI DIFESA SULLA COSTA ROMAGNOLA Ing. Mauro Vannoni - Ing. Sanzio Sammarini Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile Servizio Area Romagna

Dettagli

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA:

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: STATO DELL ARTE DINAMICA DEI LITORALI e FABBISOGNO DI SEDIMENTI Luigi E. Cipriani Regione Toscana Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile Settore Difesa

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA

PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA Assessorato Territorio, Ambiente e Protezione Civile Settore Geologia e Geognostica PROGETTO PRELIMINARE DI 1.906.475,00 RICOSTRUZIONE DELLA SPIAGGIA DI CASUZZE, IN TERRITORIO

Dettagli

PROVINCIA DI LIVORNO. Baia del Quercetano Stato dell arte al 17/11/2009

PROVINCIA DI LIVORNO. Baia del Quercetano Stato dell arte al 17/11/2009 PROVINCIA DI LIVORNO Baia del Quercetano Stato dell arte al 17/11/2009 Introduzione al progetto di ripascimento del Quercetano 1/3 La Baia del Quercetano è inserita nel contesto urbano di Castiglioncello

Dettagli

1.16. UNITA' FISIOGRAFICA N.21 - DALLA FOCE DEL FIUME TENNA AL PORTO DI PORTO SAN GIORGIO

1.16. UNITA' FISIOGRAFICA N.21 - DALLA FOCE DEL FIUME TENNA AL PORTO DI PORTO SAN GIORGIO 6. UNITA' FISIOGRAFICA N.21 - DALLA FOCE DEL FIUME TENNA AL PORTO DI 6.1. STATO DI FATTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 7,74 Km ricadente nei Comuni di Fermo per 4,06 km e Porto San Giorgio

Dettagli

Le mappe di pericolosità e rischio per l ambito costiero

Le mappe di pericolosità e rischio per l ambito costiero Le mappe di pericolosità e rischio per l ambito costiero Luisa Perini, Lorenzo Calabrese, Giovanni Salerno, Paolo Luciani "Attuazione della Direttiva Alluvioni 2007/60/CE in Regione Emilia Romagna" La

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA FACOLTÀ DI INGEGNERIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA FACOLTÀ DI INGEGNERIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale TESI DI LAUREA TRIENNALE Anno Accademico 2013 2014 Studio sull'evoluzione del profilo trasversale

Dettagli

1.1 PREMESSA PARAMETRI DI PROGETTO TEMPO DI RITORNO DI PROGETTO MOTO ONDOSO DIMENSIONAMENTO DELLE SEZIONI...

1.1 PREMESSA PARAMETRI DI PROGETTO TEMPO DI RITORNO DI PROGETTO MOTO ONDOSO DIMENSIONAMENTO DELLE SEZIONI... 1.1 PREMESSA... 2 1.2 PARAMETRI DI PROGETTO... 3 1.3 TEMPO DI RITORNO DI PROGETTO... 3 1.4 MOTO ONDOSO... 3 1.5 DIMENSIONAMENTO DELLE SEZIONI... 5 1.6 VALUTAZIONE DELL ENTITÀ DELLA TRACIMAZIONE... 10 ALLEGATI

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 20 A cura di G. Barone, P. Papalino, G. Petrungaro, G. Spadafora

Dettagli

RELAZIONE GENERALE 1. Premesssa

RELAZIONE GENERALE 1. Premesssa RELAZIONE GENERALE 1. Premesssa Il Comune di Cetraro, nell ambito dell Accordo di Programma Quadro- Difesa del suolo Erosione delle coste -, è beneficiario di un finanziamento di 2.000.000, per l intervento

Dettagli

Le spiagge della Liguria

Le spiagge della Liguria Studi costieri - 2006-10: Lo stato dei litorali italiani Le spiagge della Liguria Lunghezza del litorale Costa alta Costa bassa Aree urbane e portuali Spiagge in erosione 446 km 256 km 94 km 116 km 31

Dettagli

COMUNE DI PAOLA (REGIONE CALABRIA)

COMUNE DI PAOLA (REGIONE CALABRIA) COMUNE DI PAOLA (REGIONE CALABRIA) Oggetto: PIANO COMUNALE DI SPIAGGIA Variante al Piano di Utilizzazione dell'arenile Art. 12 L.R. n 17 del 21-12-2005 Elaborato: STUDIO IDROGEOLOGICO E DI COMPATIBILITA'

Dettagli

LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA DIFESA DELLA COSTA DALL EROSIONE E DAGLI EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA DIFESA DELLA COSTA DALL EROSIONE E DAGLI EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI TAVOLO NAZIONALE EROSIONE COSTIERA LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA DIFESA DELLA COSTA DALL EROSIONE E DAGLI EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI Allegato 2 Opere di difesa e misure di mitigazione dei fenomeni

Dettagli

Ricostruzione e protezione di tratti del litorale del Comune di Acquappesa RELAZIONE GENERALE

Ricostruzione e protezione di tratti del litorale del Comune di Acquappesa RELAZIONE GENERALE RELAZIONE GENERALE 1. Premessa. La presente relazione accompagna il progetto per la realizzazione dei lavori di Ricostruzione e protezione di tratti di litorale del Comune di Acquappesa che verranno realizzati

Dettagli

INDICE 1. PREMESSA CONDIZIONI ONDOSE DI LARGO DI RIFERIMENTO... 3

INDICE 1. PREMESSA CONDIZIONI ONDOSE DI LARGO DI RIFERIMENTO... 3 INDICE 1. PREMESSA... 2 2. CONDIZIONI ONDOSE DI LARGO DI RIFERIMENTO... 3 3. MODELLO DI CALCOLO UTILIZZATO... 5 3.1 SW (Spectral Wave)... 5 3.3 Periodo di simulazione e passo di integrazione... 9 3.4 Risultati

Dettagli

Le spiagge della Toscana

Le spiagge della Toscana Studi costieri - 2006-10: Lo stato dei litorali italiani Le spiagge della Toscana Lunghezza del litorale Costa alta Costa bassa Spiagge in erosione 440 km 241 km 199 km 77 km Le spiagge della Toscana costituiscono,

Dettagli

Ravenna 15 marzo 2011 Monitoraggio del sistema costiero in Emilia-Romagna. Il monitoraggio dei danni da mareggiata

Ravenna 15 marzo 2011 Monitoraggio del sistema costiero in Emilia-Romagna. Il monitoraggio dei danni da mareggiata Il monitoraggio dei danni da mareggiata Luisa Perini,, Paolo Luciani,, Lorenzo Calabrese morfologici: erosione della duna e della spiaggia gli impatti erosione della spiaggia e danneggiamento delle strutture

Dettagli

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA

DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale MASTER PLAN DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA AREA 16 A cura di T. La Pietra, P. Mancuso 1 MASTER PLAN AREA 16 Indice

Dettagli

RELAZIONE PAESAGGISTICA

RELAZIONE PAESAGGISTICA RELAZIONE PAESAGGISTICA COMUNE DI FERMO 1 INFORMAZIONI RELATIVE AL PROPONENTE La relazione è redatta secondo le indicazioni del DPCM del 12/12/2005 e dell accordo ai sensi dell art. 15 della legge 7 agosto

Dettagli

Corso di REGIME E PROTEZIONE DEI LITORALI (A. A ) ESERCITAZIONE N 6. Trasferimento delle onde estreme alla costa

Corso di REGIME E PROTEZIONE DEI LITORALI (A. A ) ESERCITAZIONE N 6. Trasferimento delle onde estreme alla costa Corso di REGIME E PROTEZIONE DEI LITORALI (A. A. 013 014) ESERCITAZIONE N 6 Trasferimento delle onde estreme alla costa Nella costa sud-orientale della Sardegna si deve realizzare un opera di difesa mediante

Dettagli

COMUNE DI SANTO STEFANO DI CAMASTRA

COMUNE DI SANTO STEFANO DI CAMASTRA IDVIP (3844) Istruttoria V.I.A. Santo Stefano di Camastra (ME), realizzazione del porto turistico e opere connesse Proponente Comune di Santo Stefano di Camastra (ME) Richiesta di integrazioni Punto 6

Dettagli

DIFESA COSTIERA CON TECNICHE NATURALISTICHE NELLA REGIONE CALABRIA(STATO DELL ARTE)

DIFESA COSTIERA CON TECNICHE NATURALISTICHE NELLA REGIONE CALABRIA(STATO DELL ARTE) Ing. Salvatore SIVIGLIA (sostituito da ING. Giovanni SPADAFORA) L ultimo intervento per dovere di sintesi e per ruolo istituzionale all ing. Giovanni SPADAFORA in rappresentanza dell Ing. Salvatore SIVIGLIA,

Dettagli

La difesa della costa in Regione Toscana: programmazione e realizzazione degli interventi. Ing. Gianfranco Boninsegni Regione Toscana

La difesa della costa in Regione Toscana: programmazione e realizzazione degli interventi. Ing. Gianfranco Boninsegni Regione Toscana La difesa della costa in Regione Toscana: programmazione e realizzazione degli interventi Ing. Gianfranco Boninsegni Regione Toscana La difesa della costa in Regione Toscana La Regione Toscana, in base

Dettagli

Arturo Gallia Facoltà di Lettere e Filosofia Dottorato di ricerca in Storia

Arturo Gallia Facoltà di Lettere e Filosofia Dottorato di ricerca in Storia Psicologia Arturo Gallia Facoltà di Lettere e Filosofia Dottorato di ricerca in Storia Claudia Caronti Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale per la protezione dai rischi naturali Un esempio:

Dettagli

PREMESSA Il presente documento costituisce la Relazione Paesaggistica, elaborata ai sensi dell art. 146 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.

PREMESSA Il presente documento costituisce la Relazione Paesaggistica, elaborata ai sensi dell art. 146 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. PREMESSA Il presente documento costituisce la Relazione Paesaggistica, elaborata ai sensi dell art. 146 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., da allegare ai documenti progettuali al fine di ottenere l autorizzazione

Dettagli

NODO CRITICO: SL01 Robassomero

NODO CRITICO: SL01 Robassomero CORSO D ACQUA: Stura di Lanzo TRATTO: da località Fornelli, a valle di Villanova Canavese, alla località Bruneri di Sopra, a monte di Caselle Torinese LUNGHEZZA DEL TRATTO: 7,5 km SUPERFICIE FASCIA FLUVIALE

Dettagli

Evoluzione del territorio litorale molisano

Evoluzione del territorio litorale molisano Evoluzione del territorio litorale molisano Ente per le Nuove Tecnologie, l Energia, e per l Ambiente Italia Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Climatici e Sviluppo Sostenibile S. Cardinali, E. Valpreda,

Dettagli

1.3. UNITA' FISIOGRAFICA N.2 - PROMONTORIO DEL COLLE SAN BARTOLO STATO DI FATTO

1.3. UNITA' FISIOGRAFICA N.2 - PROMONTORIO DEL COLLE SAN BARTOLO STATO DI FATTO . UNITA' FISIOGRAFICA N.2 - PROMONTORIO DEL COLLE SAN BARTOLO 1.. STATO DI FATTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 12,20 Km ricadente nel Comune di Gabicce Mare per 1,30 km, e nel Comune di

Dettagli

Piano Regolatore Portuale 2008

Piano Regolatore Portuale 2008 2008 Modellistica numerica per la stima degli effetti indotti sul litorale dalle dighe foranee del porto di Piombino e dei porti turistici previste nel Nuovo Indice 1 Premessa...2 2 Sintesi dei risultati

Dettagli

AUTORITA PORTUALE DI PIOMBINO E DELL ELBA PORTO DI RIO MARINA ADEGUAMENTO TECNICO FUNZIONALE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE

AUTORITA PORTUALE DI PIOMBINO E DELL ELBA PORTO DI RIO MARINA ADEGUAMENTO TECNICO FUNZIONALE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE AUTORITA PORTUALE DI PIOMBINO E DELL ELBA PORTO DI RIO MARINA ADEGUAMENTO TECNICO FUNZIONALE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE ADEGUAMENTO DELLA CONFIGURAZIONE DELE OPERE ALLE PRESCRIZIONI CONTENUTE NEL PARERE

Dettagli

MANUTENZIONE DELLE SCOGLIERE EMERSE IN COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA (AN) DALLA LOCALITÀ VILLANOVA ALLA LOCALITÀ PALOMBINA VECCHIA PROGETTO ESECUTIVO

MANUTENZIONE DELLE SCOGLIERE EMERSE IN COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA (AN) DALLA LOCALITÀ VILLANOVA ALLA LOCALITÀ PALOMBINA VECCHIA PROGETTO ESECUTIVO GIUNTA REGIONALE Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia Comune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona) MANUTENZIONE DELLE SCOGLIERE EMERSE IN COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA (AN) DALLA LOCALITÀ

Dettagli

Il tratto di litorale compreso tra la foce del Metauro ed il porto di Fano ha una lunghezza totale di 3.6 km.

Il tratto di litorale compreso tra la foce del Metauro ed il porto di Fano ha una lunghezza totale di 3.6 km. INDICE 1. INTRODUZIONE... 1 2. DESCRIZIONE DEL PARAGGIO... 1 3. PROGETTO GENERALE ALTERNATIVE... 3 4. STRALCI FUNZIONALI... 6 5. DESCRIZIONI DELLE OPERE E DEI MATERIALI... 7 6. STIMA DEI COSTI DELLE OPERE...

Dettagli

ELENCO PRINCIPALI OPERE COSTIERE LAZIALI ( )

ELENCO PRINCIPALI OPERE COSTIERE LAZIALI ( ) Montalto di Castro Tombolo di paglieto Somma urgenza Rhode Nielsen (Copenhagen) 2004 2004 4,000 4,600 sabbie da cava marina 30.000 Montalto di Castro Punta Morelle Somma urgenza Cicinelli ARDIS ARDIS 2005

Dettagli

Configurazione della bocca di porto di Lido con le opere di difesa. In giallo, i cantieri in corso, in arancione, quelli ultimati.

Configurazione della bocca di porto di Lido con le opere di difesa. In giallo, i cantieri in corso, in arancione, quelli ultimati. BOCCA DI PORTO DI LIDO Configurazione della bocca di porto di Lido con le opere di difesa. In giallo, i cantieri in corso, in arancione, quelli ultimati. INTERVENTI IN CORSO: PORTO RIFUGIO 1. bacino lato

Dettagli

Esperienze ed interventi pregressi nella spiaggia di S. Margherita di Pula

Esperienze ed interventi pregressi nella spiaggia di S. Margherita di Pula Relatore: Ing. Andrea Ritossa Pag.1/3 Luglio 2017 Giugno 2017 LUGLIO 2018 FOTO DEL 11/10/2018 PRECEDENTI INTERVENTI: Progetto di ripristino del litorale antistante il Forte Village Resort (2003) che

Dettagli

INQUADRAMENTO TERRITORIALE

INQUADRAMENTO TERRITORIALE INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il territorio comunale di Montebello Jonico ha una estensione di 55,67 Kmq ed è posizionato al margine meridionale dello spazio geografico che da secoli viene denominato con

Dettagli

Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado

Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado laguna di Marano Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado Origine delle lagune: condizioni geologiche e idrologiche Costa bassa: pianura alluvionale e ampia piattaforma continentale Escursione

Dettagli

TRATTO BP LOCALITA Bib. Spiaggia LUNGHEZZA 872 m AZIMUT 90 N TIPOLOGIA DIFENSIVA. QUOTE La sommità dell argine raggiunge una quota di 2.7 m.

TRATTO BP LOCALITA Bib. Spiaggia LUNGHEZZA 872 m AZIMUT 90 N TIPOLOGIA DIFENSIVA. QUOTE La sommità dell argine raggiunge una quota di 2.7 m. TRATTO BP LOCALITA Bib. Spiaggia LUNGHEZZA 872 m AZIMUT 90 N Rilevato in sabbia, con pista ciclabile e pedonale, entrambe pavimentate. QUOTE La sommità dell argine raggiunge una quota di 2.7 m. Assenti.

Dettagli

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA:

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: Regione Calabria TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: Analisi delle misure di adattamento e/o mitigazione rispetto al fenomeno erosivo Coordinamento Gruppo di lavoro 2 REGIONE CALABRIA Salvatore Siviglia

Dettagli