Si comunica che, dall'esame istruttorio eseguito, è emersa la necessità di provvedere all'integrazione delle indagini depositate.

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1 56121 loc. Ospedaletto Pisa, Via Emilia 448 Tel. 050/ Fax 050/ / pec: Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile Genio Civile Valdarno Inferiore e Costa Oggetto: L.R. 65/ D.P.G.R. n. 53/R/2011 Deposito n. 181/ Indagini geologiche di supporto alla Variante al Regolamento Urbanistico Modifica di alcune previsioni ed aggiornamento normativo del Comune di Chianni di cui alla L.R. 65/2014. Comunicazione esiti istruttoria, ai sensi dell art. 9, comma 2 del DPGR. 53/R/2011: richiesta integrazioni Al Comune di Chianni Ufficio Tecnico c.a. Geom. Marcello Granchi Come comunicato a codesto Comune con ns. Nota n del 21/11/2017, le indagini in oggetto, indicate a controllo obbligatorio, sono state sottoposte a controllo. Di seguito si illustrano gli esiti dell istruttoria eseguita. Si comunica che, dall'esame istruttorio eseguito, è emersa la necessità di provvedere all'integrazione delle indagini depositate. Aspetti connessi alle condizioni di pericolosità idraulica. Tra gli elaborati soggetti a deposito è stato incluso anche uno studio idrologico-idraulico del tratto di Fiume Cascina tra la sezione localizzata in località Bacio della Serra e la sezione in corrispondenza di località Pian di Cascina. Dall analisi istruttoria si è potuto rilevare quanto di seguito riportato: - l individuazione della pioggia lorda di progetto è stata eseguita con metodologia differente da quanto indicato nella Guida all Uso dello studio Analisi di frequenza regionale delle precipitazioni estreme aggiornato al 2012; - non risulta presente alcuna rappresentazione cartografica in scala opportuna dei sottobacini idrografici in cui è stato suddiviso il bacino del Fiume Cascina oggetto di studio, dalla quale si possa riscontrare la correttezza dei valori dei parametri morfologici, assunti per le valutazioni idrologiche, e dei punti di immissione dei relativi contributi di portata nell asta fluviale modellata; - il modello idraulico non risulta implementato anche con i tratti terminali dei principali affluenti nel tratto studiato, pertanto nei risultati vengono trascurati gli effetti locali di rigurgito di quest ultimi; - non appare giustificata e motivata l assunzione nel modello idraulico della condizione al contorno di valle di livello critico; - nella relazione si legge che la base morfologica utilizzata nello studio per l individuazione delle aree interessate da allagamenti risulta costituita dalla CTR 10k, risalente al 1993, e da un rilievo di campo, di cui non sono illustrate le metodologie adottate, ivi comprese quelle utilizzate per la caratterizzazione delle n. 17 sezioni fluviali. Tale base cartografica risulta ormai datata e contraddistinta da un elevato valore di scala; tale cartografia dunque non risulta idonea Livorno, Via A. Nardini D.M., 31 Tel Fax C.F. - P.I.: AOOGRT/31504/N del 19/01/2018 n allegati: 0 oggetto: Oggetto: L.R. 65/ D.P.G.R. n. 53/R/ Deposito n. 181/ Indagini geologiche di supporto alla "Variant

2 56121 loc. Ospedaletto Pisa, Via Emilia 448 Tel. 050/ Fax 050/ / pec: Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile Genio Civile Valdarno Inferiore e Costa ai fini della perimetrazione idraulica per il livello di dettaglio richiesto nei suddetti studi. Risulta quindi necessario far uso del più recente rilievo LIDAR eseguito nel 2008 dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a risoluzione 1m x 1m; Lo studio idrologico e idraulico risulta eseguito e implementato con metodi semplificati e formule empiriche (formula cinematica, pioggia uniforme su tutto il bacino, valutazione empirica del coefficiente di deflusso, modellazione a moto permanente, mancato inserimento nella modellazione idraulica degli attraversamenti fluviali). Pertanto i risultati ottenuti sono affetti da elevata incertezza. Ciò risulta confermato anche dallo stesso tecnico al paragrafo 5 della relazione tanto da definire la perimetrazione delle aree a pericolosità idraulica di larga massima. Alla luce di quanto sopra rappresentato si ritiene dunque che per lo studio idrologico-idraulico in argomento si debba procedere a integrazioni e modifiche tenendo conto di quanto sopra riportato. Aspetti connessi alle condizioni di pericolosità geologica e sismica. A livello di impostazione generale, risulta necessario revisionare il criterio di classificazione delle fattibilità riportato nell elaborato denominato Schede norme comparti e relative tavole di fattibilità a firma dei geologi. Ciò in quanto si rilevano incoerenze sia dal punto di vista della leggibilità grafica che dal punto di vista della corretta traduzione delle singole componenti di fattibilità in una fattibilità d insieme. Dunque le classificazioni di fattibilità devono essere ricondotte alla classe più elevata riscontrata. Sempre a livello generale, negli elaborati di progettazione urbanistica (Allegato II - Schede Norma e N.T.A.) a firma degli architetti non risulta chiaro lo stralcio dell art.89 delle N.T.A. a cui peraltro le singole schede urbanistiche comunque rimandano. Si riterrebbe inoltre opportuno l introduzione, nelle schede dell Allegato II, oltre che la parte cartografica delle schede di fattibilità redatte dal geologo, anche quella relativa alla parte prescrittiva, connessa alle condizioni di trasformazione derivanti dalla fattibilità. Inoltre nell Allegato III - Schede delle Polarità a prevalente carattere turistico-ambientale, sia per la parte delle schede modificate a seguito di Variante sia per quelle non modificate si ritiene necessario che siano comunque presenti le indicazioni di fattibilità geologica, lasciando le indicazioni della tabella di fattibilità solo per il Territorio Rurale privo di schede. Di seguito si riportano suddivisi per UTOE e comparto le situazioni di non coerenza rilevate nelle schede norma degli elaborati Livorno, Via A. Nardini D.M., 31 Tel Fax C.F. - P.I.: AOOGRT/31504/N del 19/01/2018 n allegati: 0 oggetto: Oggetto: L.R. 65/ D.P.G.R. n. 53/R/ Deposito n. 181/ Indagini geologiche di supporto alla "Variant

3 56121 loc. Ospedaletto Pisa, Via Emilia 448 Tel. 050/ Fax 050/ / pec: Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile Genio Civile Valdarno Inferiore e Costa UTOE 1 - Chianni e UTOE 3 - La Pieve rispettivamente Comparto 9 Molinaccio e Comparto C La classificazione di fattibilità geologica limitata deve essere supportata da approfondimenti e verifiche atte a determinare gli elementi di base utili per la predisposizione del progetto di interventi di messa in sicurezza che comunque vanno già individuati e definiti in sede di redazione della presente Variante; ciò tenendo presente che le aree di interesse ricadono in aree perimetrate a pericolosità di frana del PAI dell Autorità di Bacino del Fiume Arno. UTOE 4 - La Fornace Comparto 2 Da un sopralluogo effettuato, si prende atto che l intervento è in via di realizzazione e quasi praticamente concluso. Considerato quanto riportato riguardo allo studio idrologico-idraulico sul Fiume Cascina depositato, la fattibilità dell area rimane, per l aspetto idraulico, in attesa di definizione essendo di fatto necessario ricondursi ad un nuovo studio idraulico che ottemperi alle prescrizioni sopra richiamate. Allo stato attuale l area risulta soggetta a possibili allagamenti per l evento duecentennale. Già da ora si richiama la necessità di valutare attraverso un rilievo di dettaglio le quote topografiche dell area d interesse al fine di poter identificare con certezza gli eventuali battenti e le condizioni per la gestione del rischio idraulico. Inoltre, per gli aspetti sismici, chiarimenti rispetto a quanto riportato nella scheda norma Possibilità di limi alluvionali cedevoli e/o di liquefazione di depositi granulari in falda acquifera a fronte di una pericolosità sismica S2 media (Tav. 3 Carta della Pericolosità sismica) e di una fattibilità sismica S2 sempre riportata nella medesima scheda. Per l UTOE 1 - Chianni Comparto La Cella per la parte sud e Comparto E, per l UTOE 2 - Rivalto Comparto 1 Ex calzaturificio, per l UTOE 3A - La Pieve e per l UTOE 5 - Garetto - i Gulfi Comparto A e Comparto B. Si rilevano incoerenze dal punto di vista della corretta traduzione delle singole componenti di fattibilità in una fattibilità d insieme. Anche al di fuori delle Schede Norma vi sono comunque ulteriori comparti in cui sono rilevate criticità nell apposizione di una fattibilità geologica d insieme, per cui risulta necessaria una revisione completa delle Carte di fattibilità. Di seguito si elencano ulteriori aspetti rintracciati negli elaborati depositati che hanno necessità di revisione ed integrazione: - Nella Carta della pericolosità geologica di Rivalto non è riportata una frana attiva PF4 del PAI dell Arno ubicata subito ad est dell edificato. - Nella Relazione geologica illustrativa è citata una pericolosità geologica G3* di cui non si ha riscontro in altri elaborati. - Nella Tabella 3 della relazione geologica, per quanto attiene la fattibilità correlata alla pericolosità idraulica, gli interventi ricadenti in pericolosità I4, ovvero P3 del PGRA devono essere valutati in rapporto agli interventi ammessi dall art. 2 della L.R. 21/2012 nella suddetta pericolosità. Nella medesima tabella per quanto attiene la Livorno, Via A. Nardini D.M., 31 Tel Fax C.F. - P.I.: AOOGRT/31504/N del 19/01/2018 n allegati: 0 oggetto: Oggetto: L.R. 65/ D.P.G.R. n. 53/R/ Deposito n. 181/ Indagini geologiche di supporto alla "Variant

4 56121 loc. Ospedaletto Pisa, Via Emilia 448 Tel. 050/ Fax 050/ / pec: Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile Genio Civile Valdarno Inferiore e Costa fattibilità correlata alla pericolosità geologica, gli interventi ammessi devono essere coerenti con quelli consentiti dalle Norme del PAI. E dunque opportuno una verifica della tipologia degli interventi funzionalmente alle normativa sopra richiamata. Si comunica quindi che in attesa delle integrazioni sopra indicate il procedimento relativo al deposito in oggetto rimane sospeso fino al recepimento delle elaborazioni richieste. Distinti saluti Referenti istruttoria Geol. Simone Stano Ing. Federico Cioni Responsabile PO Geol. Graziella Ceravolo Il Dirigente Ing. Francesco Pistone Il documento è stato firmato da PISTONE FRANCESCO; Dirigente/i dell'amministrazione scrivente. Tale firma è stata verificata con esito positivo al momento dell'invio del documento in data 19/01/2018 Il documento informatico, da cui la copia è tratta, è stato predisposto e conservato presso l'amministrazione scrivente in conformità delle regole tecniche di cui all'art. 71 del d.lgs. 82/2005 (art. 3bis d.lgs.82/2005) Livorno, Via A. Nardini D.M., 31 Tel Fax C.F. - P.I.: AOOGRT/31504/N del 19/01/2018 n allegati: 0 oggetto: Oggetto: L.R. 65/ D.P.G.R. n. 53/R/ Deposito n. 181/ Indagini geologiche di supporto alla "Variant

5 Al Comune di Chianni Ufficio Tecnico Oggetto: L.R. 65/2014 D.P.G.R. n. 53/R/2011 Deposito n. 181/2017 Indagini geologiche di supporto alla Variante al Regolamento Urbanistico Modifica di alcune previsioni ed aggiornamento normativo del Comune di Chianni di cui alla L.R. 65/2014. Comunicazione esiti istruttoria, ai sensi dell art. 9, comma 2 del DPGR 53/R/2011: richiesta integrazioni. Integrazioni I sottoscritti Lari Giancarlo Calderini Francesco Spatola Francesco Paolo, in qualità di estensori e firmatari della documentazione geologica sismica idraulica di supporto alla Variante in oggetto, in riferimento alla richiesta integrazioni dell Ufficio Genio Civile Valdarno inferiore e Costa, con sede in Pisa via Emilia, n. 448 trasmessa a codesto spett.le ufficio il 20 gennaio 2018 e pervenutaci lo stesso giorno, argomentano e rispondono come segue. Punto 1 Aspetti connessi alle condizioni di Pericolosità idraulica. I risultati dello studio idrologico idraulico del tratto di Fiume Cascina tra la sezione in località Bacìo della Sterza e la sezione in corrispondenza della località Pian di Cascina sono stati ritenuti affetti da elevata incertezza, perciò non conformi alle specifiche tecniche del P.G.R.A.. In riferimento alla richiesta di integrazioni del Genio Civile lo studio idraulico comporterebbe una sostanziale integrazione che in questa fase l Amministrazione Comunale non reputa opportuno intraprendere per motivi strategici, dovendosi interfacciare a breve con l Autorità di Bacino distrettuale in un ottica sovracomunale (Piano Strutturale Intercomunale); in tal senso infatti con il recente avvio del procedimento per la redazione del Piano Strutturale Intercomunale, a livello di Parco Alta Valdera (P.A.V.), la problematica idraulica del Torrente Cascina potrà efficacemente essere affrontata in tale sede. Pertanto in rapporto alle condizioni critiche derivanti dalla cartografia di pericolosità idraulica del PGRA viene stralciata la previsione della Polarità turistico ambientale n XI La Gora. Di conseguenza si ritiene importante precisare che dal punto di vista urbanistico la variante non ha nuove previsioni edificatorie inerenti gli ambiti strettamente connessi con il torrente Cascina, essendo il comparto 2 dell UTOE 4b La Fornace relativo esclusivamente alla rettifica di spazi pertinenziali con esatta localizzazione delle effettive proprietà legate agli interventi già attuati secondo le previsioni del RU (intervento diretto di completamento di cui al permesso di costruire n 7 del ). Valutato inoltre che la cartografia vigente del PGRA è riferita, per l area in esame, a criteri storico inventariali, così come concordato in fase istruttoria con gli uffici, si stralciano le carte e le

6 tabelle di pericolosità e fattibilità idraulica adottate ritornando alla classificazione di pericolosità idraulica del RU vigente, fatta salva ovviamente l applicazione della L.R. 21/2012 e ss.mm.ii. Da un confronto, nell UTOE 4b della Fornace, tra le cartografie di pericolosità idraulica del RU vigente e del PGRA sono emerse delle differenze sostanziali nell attribuzione delle pericolosità che nel PGRA portano ad una classificazione più gravosa (figure 1 e 2 v. relazione geologica illustrativa). Di conseguenza in attesa dell eventuale superamento delle classificazioni di pericolosità idraulica vigenti con adeguati studi idraulici condotti in sede del Piano Strutturale Intercomunale, attualmente in itinere, le previsioni nel Piano del Torrente Cascina a valle della strada provinciale, in riferimento agli interventi ammessi per l edificato esistente (schede Allegato I n.7, 9, 10 e 11 all interno dell UTOE 4b) sono cautelativamente congelate in attesa degli approfondimenti idraulici sopra descritti. Pertanto sull edificato esistente sono ammessi interventi fino alla manutenzione straordinaria che non modifichino sagoma e volume dell edificio. Per gli interventi nel territorio rurale si fa riferimento alla matrice di fattibilità del RU vigente; per quanto riguarda gli ambiti fluviali soggetti a pericolosità idraulica, dovranno anche essere valutate le eventuali criticità derivanti dal vigente PGRA in rapporto alle specifiche condizioni di pericolosità. Punto 2 Aspetti connessi alle condizioni di pericolosità geologica e sismica. 2.1 Revisione criterio di classificazione delle fattibilità. Il criterio di classificazione di fattibilità adottato nelle Schede norma Comparti e nelle Tavole di Fattibilità è stato rivisto attribuendo la classe di Fattibilità massima delle 3 singole (geologica sismica idraulica) senza assegnare una fattibilità complessiva, attenendosi al regolamento 53R. 2.2 Allegato II Schede Norma e N.T.A. (Elaborati degli Architetti). Come richiesto dal G.C. è stata introdotta nelle schede dell Allegato II, oltre la pagina grafica della cartografia delle schede di fattibilità redatte dai geologi, anche la pagina delle prescrizioni relative alle condizioni di trasformazione derivanti dalla fattibilità. 2.3 Allegato III Schede delle Polarità T/A. In conformità a quanto richiesto dal G.C., ai singoli poligoni forniti dagli Architetti pertinenti ciascuna Polarità è stata assegnata la classe di Fattibilità geologica. 2.4 Situazioni di non coerenza rilevate nelle schede norma dei Comparti. UTOE1 Chianni Comparto 9 Molinaccio / UTOE3 La Pieve Comparto C Il Comparto 9 UTOE1 Molinaccio a seguito di ulteriori approfondimenti e in ragione della necessità di supportare tale previsione con studi e verifiche di approfondimento da realizzare in sede della presente Variante si è ritenuto opportuno e cautelativo stralciarla.

7 Comparto C UTOE3 La Pieve Comparto C. Il perimetro del poligono pertinente tale zona è contrassegnato nella scheda grafica con tratteggio a puntini di colore rosso che la legenda esplicita come area a Fattibilità limitata (classe 4): si tratta di un refuso. In realtà nel perimetro del Comparto C UTOE 3 La Pieve non esiste alcuna sottozona in classe FG.4 ma solo una sottozona in FG3. Il refuso è stato corretto nella nuova scheda norma grafica. Conclusione: per il Comparto C / UTOE 3 La Pieve la Fattibilità limitata non esiste e di conseguenza nessuna integrazione dovrà essere presentata. 2.5 Comparto 2 UTOE 4 loc. La Fornace / Polarità T/A La Gora Si veda il Punto 1 sopra. Si precisa che per quanto concerne l UTOE 4 La Fornace Comparto 2, quanto riportato nella scheda norma Possibilità di limi alluvionali cedevoli e/o di liquefazione di depositi granulari in falda acquifera è da attribuirsi ad un refuso. Infatti come riportato nella Relazione tecnicaillustrativa della Microzonazione sismica di livello 1, paragrafo 3 pg. 15: Per le aree alluvionali di fondovalle potenzialmente soggette a fenomeni di liquefazione dinamica, in prima ipotesi qualitativa, indagini e verifiche d archivio hanno evidenziato la presenza di litologie prevalentemente coesive che portano ad escludere la necessità di verifiche del potenziale di liquefazione dei terreni in caso di sisma. Si confermano pertanto tale considerazioni come si confermano le relative attribuzioni di pericolosità sismica S.2 e di fattibilità sismica F.S.2. In ottemperanza alle richieste d integrazione del Genio Civile sono state eseguite le seguenti operazioni: 2.6 Revisione Fattibilità delle seguenti Schede norma: Per quanto riguarda tutti i comparti interessati da questa variante compresi i seguenti comparti segnalati dal Genio Civile: UTOE1 Chianni Comparto La Cella parte sud e Comparto E UTOE2 Rivalto Comparto1 ex calzaturificio UTOE3A La Pieve UTOE5 Garetto/I Gulfi Comparto A e Comparto B È stata rivista la classificazione di fattibilità, riportando le 3 fattibilità necessarie (Geologica, Sismica e Idraulica), eliminando così la precedente indicazione della fattibilità complessiva. 2.7 Revisione Carte di Fattibilità Vedi punto Tavola 1A: è stata inserita la frana attiva PF4 PAI Arno ad est di Rivalto nella Tavola 1A; 2.9 Relazione geologica illustrativa pagina 8: corretta la erronea (dovuta a refuso di scrittura) doppia citazione di pericolosità geologica G3* non riscontrata in altri elaborati;

8 2.10 Confermata la Tabella 3 della Relazione geologica illustrativa R.U.2009 (tabella 1 della Relazione geologica illustrativa ) perché il territorio rurale non è stato oggetto di Variante al R.U Relativamente a quanto rilevato in rapporto allo stralcio dell art. 89 nelle NTA del RU adottato si precisa che tale articolo è stato oggetto di modifiche ed integrazioni così come evidenziato nella Relazione Geologica Illustrativa. Di conseguenza detto articolo sarà reinserito nell articolato normativo generale del RU (NTA) con la definitiva approvazione, a seguito della quale dovranno essere ricomposti gli elaborati del piano modificati. In appendice il testo dell art. 89 modificato. Data: 15 marzo Dr. Geol. Lari Giancarlo Dr. Geol. Francesco Calderini Dr. Ing. Francesco Paolo Spatola

9 Appendice Art. 89 Carta della Fattibilità Per la fattibilità di opere in rapporto alle caratteristiche geologiche e geotecniche dei terreni di appoggio delle fondazioni dovranno essere rispettati gli indirizzi e le prescrizioni contenute nelle Carte della fattibilità geologica, allegate come parte integrante e sostanziale alla presente Variante R.U. (Tavole 4A, 4B, 4C Carta della Fattibilità e carte delle fattibilità dei singoli comparti). La classificazione di Fattibilità all interno delle UTOE è stata eseguita previa revisione delle Pericolosità geologica, sismica e idraulica ridefinite adottando i nuovi criteri contenuti nelle norme generali entrate in vigore successivamente all approvazione dell attuale Regolamento Urbanistico (Del. C.C. n. 12 del 22/04/2009), ossia D.P.G.R , N. 53R Regolamento Indagini geologiche M.S. Microzonazione sismica Del. G.R , n Le condizioni di attuazione delle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali sono differenziate secondo le classi di fattibilità valutate sotto gli aspetti geologici e geomorfologici (sigla FG.), idraulici (sigla FI.) e sismici (sigla FS.), come previsto al punto 3.1 All. A al Regolamento n. 53R/2011; pertanto ogni previsione è definita da tre tipi di fattibilità. Le categorie di fattibilità riferite alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali della presente Variante al R.U., sono le seguenti: Fattibilità senza particolari limitazioni F1 Si riferisce alle previsioni urbanistiche, infrastrutturali ed edilizie per le quali non sono necessarie prescrizioni specifiche ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. Fattibilità con normali vincoli F2 Si riferisce alle previsioni urbanistiche, infrastrutturali ed edilizie per le quali possono necessitare, nel quadro della normativa di settore, specifiche prescrizioni e/o tipologie di indagini di approfondimento, per il conseguimento della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. Fattibilità condizionata F3 Si riferisce alle previsioni urbanistiche, infrastrutturali e edilizie per le quali è necessario, in rapporto ai livelli di rischio individuati con la classificazione di pericolosità e alle dimensioni dell'intervento, accertare la compatibilità dell'intervento, definendo la tipologia degli approfondimenti di indagine in sede di redazione di piano attuativo o in assenza in sede di predisposizione di progetti edilizi. Fattibilità limitata F4 Si riferisce alle previsioni urbanistiche, infrastrutturali e edilizie la cui attuazione è subordinata agli interventi di messa in sicurezza che sono stati individuati e definiti in sede di redazione del Regolamento Urbanistico, sulla base di studi e verifiche i cui risultati sono di obbligatorio riferimento alla relativa progettazione. In assenza di tali studi, opere o nuove indagini, le previsioni risultano non fattibili (N.F.).

10 La classificazione di Fattibilità delle singole previsioni della presente Variante è accompagnata da specifiche prescrizioni per il superamento o il miglioramento delle condizioni di rischio (mitigazione) per i diversi aspetti geologico idraulico e sismico. Aspetti geologici Fattibilità geologica senza particolari limitazioni (FG.1) È attribuita alle previsioni di intervento di modesta o irrilevante consistenza o ricadenti in aree senza problematiche di stabilità (classe di pericolosità G.1). Per tali opere, di norma aventi tipologia di casi soggetti a "attività di edilizia libera" e "senza rilevanza edilizia", non sono quindi indicate particolari prescrizioni, salvo comunque quanto previsto dalle discipline di settore. È sufficiente la dichiarazione del Progettista sulla tipologia dell'opera. Fattibilità geologica con normali vincoli (FG. 2) È attribuita a tutte le trasformazioni urbanistico edilizie soggette a Permesso a costruire ricadenti nelle aree pianeggianti con pericolosità geologica medio bassa G.2 e inoltre a quelli in classe G.1 aventi consistenza superiore a 500 mc. Per tali previsioni le eventuali prescrizioni sono specificate alla luce delle risultanze delle indagini geologiche e geotecniche ai sensi della DGR 36/2009 da eseguirsi in sede di progettazione Gli aspetti riguardanti scavi per fondazioni sono affrontati nella relazione geologica e geotecnica del progetto. Relativamente a ogni classe di pericolosità la fattibilità FG.2 è attribuita inoltre agli interventi di edilizia libera comportanti manufatti interrati e agli interventi urbanistico edilizi soggetti a Scia non comportanti sovraccarichi sul terreno. Fattibilità geologica condizionata (FG.3) È attribuita alle previsioni di intervento ricadenti in aree con pericolosità geologica G.2 di consistenza superiore a 1500 mc, ovvero di qualsiasi consistenza accompagnate da sbancamenti o riporti superiori a m 2,50. Le prescrizioni riferite a tali previsioni comportano la verifica dell'assenza di eventuali interferenze con il versante e/o fra edifici dello stesso comparto (comprese le urbanizzazioni) o con manufatti esterni, da accertarsi mediante indagini geologiche e geognostiche, definendo tipologia e opere di eventuali necessari consolidamenti. Nel caso di realizzazione di più edifici lo studio geologico è corredato da specifico elaborato con planimetrie e sezioni indicanti la sequenza temporale delle fasi di cantiere e finalizzato a garantirne la sicurezza. E' attribuita inoltre a tutte le previsioni ricadenti in pericolosità G.3 la cui attuazione è subordinata agli esiti di idonei e preliminari studi geologici, geognostici e sismici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità globale del versante interessato dall'intervento, e della possibile influenza sui versanti sottostanti e soprastanti, e proporzionati alle dimensioni delle opere, precisando che: a) nel caso di esiti positivi gli interventi possono essere realizzati secondo le indicazioni di tali studi ed a condizione venga dimostrato che non determinano condizioni di instabilità locali o nelle aree circostanti, o modifiche nei processi geomorfologici presenti nell'area. La sussistenza di tali condizioni è verificata dal progettista ed attestata nel titolo o atto abilitativo all'attività edilizia; b) nel caso di esiti negativi la realizzazione è subordinata alla preventiva o contestuale realizzazione degli interventi di messa in sicurezza, altrimenti non fattibile (con le modalità di FG.4). Fatte salve norme PAI ARNO PF3.

11 Fattibilità geologica limitata (FG.4) In condizioni di pericolosità geologica molto elevata (G.4), nelle varie tipologie riportate nella Carta di pericolosità geomorfologica derivante da fenomeni di instabilità in atto, la previsione di nuova edificazione o nuove infrastrutture è subordinata alla preventiva o contestuale esecuzione di interventi di consolidamento, bonifica, protezione e consolidamento secondo le modalità del punto del Reg. to 53/R/2011. In condizioni di pericolosità geologica molto elevata (G.4) derivante da fenomeni di instabilità in atto in assenza di preventiva esecuzione di interventi di messa in sicurezza sono consentiti solo interventi sul patrimonio edilizio esistente esclusivamente di carattere conservativo e di messa a norma, e senza aumento di carico urbanistico. Fatte salve norme PAI ARNO PF4 Aspetti sismici Due zone delle UTOE, di cui nessuna oggetto di Variante, ricadono all'interno delle zone classificate a pericolosità sismica molto elevata (S4). A queste si attribuisce una fattibilità sismica limitata (FS4), questa si applica nel caso di zone suscettibili di instabilità di versante attive, per le quali, oltre a rispettare le prescrizioni riportate nelle condizioni di fattibilità geomorfologica (paragrafo 3.2.1), sono realizzate indagini geofisiche e geotecniche per le opportune verifiche di sicurezza e per la corretta definizione dell azione sismica. Si consiglia l utilizzo di metodologie geofisiche di superficie capaci di restituire un modello 2D del sottosuolo al fine di ricostruire l assetto sepolto del fenomeno gravitativo. È opportuno che tali indagini siano tarate mediante prove geognostiche dirette con prelievo di campioni su cui effettuare la determinazione dei parametri di rottura anche in condizioni dinamiche e cicliche. Tali indagini sono tuttavia da rapportare al tipo di verifica (analisi pseudostatica o analisi dinamica), all importanza dell opera e al meccanismo del movimento del corpo franoso. Molte zone di variante ricadono invece nelle zone classificate a pericolosità sismica elevata S.3. A tali aree si attribuisce fattibilità sismica condizionata (FS.3). Per queste aree, in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, sono valutati i seguenti aspetti: a) nel caso di zone suscettibili di instabilità di versante quiescente (FS3f), oltre a rispettare le prescrizioni riportate nelle condizioni di fattibilità geomorfologica, sono realizzate indagini geofisiche e geotecniche per le opportune verifiche di sicurezza e per la corretta definizione dell azione sismica. Si consiglia l utilizzo di metodologie geofisiche di superficie capaci di restituire un modello 2D del sottosuolo al fine di ricostruire l assetto sepolto del fenomeno gravitativo. È opportuno che tali indagini siano tarate mediante prove geognostiche dirette con prelievo di campioni su cui effettuare la determinazione dei parametri di rottura anche in condizioni dinamiche e cicliche. Tali indagini sono in ogni caso da rapportare al tipo di verifica (analisi pseudostatica o analisi dinamica), all importanza dell opera e al meccanismo del movimento del corpo franoso b) nel caso di terreni di fondazione particolarmente scadenti, sono realizzate adeguate indagini geognostiche e geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti; c) per i terreni soggetti a liquefazione dinamica, sono realizzate adeguate indagini geognostiche e geotecniche finalizzate al calcolo del coefficiente di sicurezza relativo alla liquefazione dei terreni; d) in presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico meccaniche significativamente diverse e in presenza di aree interessate da deformazioni legate alla presenza di faglie attive e capaci (FS.3t), è realizzata una campagna di indagini geofisiche di superficie che

12 definisca geometrie e velocità sismiche dei litotipi posti a contatto al fine di valutare l entità del contrasto di rigidità sismica; è opportuno che tale ricostruzione sia tarata mediante indagini geognostiche dirette; e) nelle zone stabili suscettibili di amplificazione locali caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri, è realizzata una campagna di indagini geofisica (ad esempio profili sismici a riflessione/rifrazione, prove sismiche in foro, profili MASW) e geotecniche (ad esempio sondaggi, preferibilmente a c.c.) che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra coperture e bedrock sismico. Nelle zone di bordo della valle, per quanto attiene alla caratterizzazione geofisica, è preferibile l utilizzo di prove geofisiche di superficie capaci di effettuare una ricostruzione bidimensionale del sottosuolo (sismica a rifrazione/riflessione) orientate in direzione del maggior approfondimento del substrato geologico e/o sismico. Nelle situazioni caratterizzate da pericolosità sismica media (S2) si attribuisce una fattibilità sismica con normali vincoli (FS2) per la quale non è necessario indicare condizioni di fattibilità specifiche per la fase attuativa o per la valida formazione del titolo abilitativo all attività edilizia, salvo fornire indicazioni riferite a potenziali rischi non verificati nello studio di Microzonazione. Fattibilità sismica nelle aree non comprese negli studi di microzonazione Per tutti gli interventi posti all esterno del perimetro degli studi di microzonazione sismica valgono comunque le prescrizioni di cui alle classi FS3 e FS4 quando si verifichino le condizioni di pericolosità G3 e G4. In caso di previsioni urbanistiche, si dovranno eseguire indagini per determinare la classe di pericolosità con gli stessi criteri adottati per gli studi di microzonazione. Per quello che concerne la fattibilità sismica relativa alle aree individuate come Polarità Turistico Ambientale si specifica che per le Polarità esterne alle UTOE, quindi allo studio di Microzonazione, l attribuzione della fattibilità sismica è stata condotta a partire dall individuzione di una pericolosità sismica per analogia di profilo sismostratigrafico, secondo il metodo utilizzato nella Microzonazione, per finire con l attribuzione della fattibilità ai sensi del 53/R. Criteri generali di fattibilità per le situazioni connesse a problematiche idrogeologiche. In sede di Piano strutturale fu redatta per l intero territorio comunale di Chianni la carta della vulnerabilità idrogeologica ai sensi dell Art.20 del P.T.C. Tale carta, identificata con la Tavole H, è da ritenersi ancora valida, e rappresenta il riferimento per l individuazione di situazioni in cui la risorsa idrica appare vulnerabile. Nei paragrafi e NTA/P.S. (Salvaguardie dell assetto idrogeologico) sono dettagliate le specifiche prescrizioni da rispettare nel caso di interventi ubicati in zone a vulnerabilità idrogelogica elevata o molto elevata. Nei casi in cui la destinazione prevista possa incrementare una situazione di squilibrio in atto della risorsa idrica o generare situazioni di criticità, la sua attuazione e subordinata alla preventiva o contestuale esecuzione di interventi di eliminazione o mitigazione dello stato di rischio accertato o potenziale, tenuto conto della natura della trasformazione e delle attività ivi previste. L'attuazione può essere anche condizionata al rispetto di specifiche prescrizioni tese contenere i possibili rischi d'inquinamento.

13 Aspetti idraulici I risultati dello studio idrologico idraulico del tratto di Fiume Cascina tra la sezione in località Bacìo della Sterza e la sezione in corrispondenza della località Pian di Cascina sono stati ritenuti affetti da elevata incertezza, perciò non conformi alle specifiche tecniche del P.G.R.A.. In riferimento alla richiesta di integrazioni del Genio Civile lo studio idraulico comporterebbe una sostanziale integrazione che in questa fase l Amministrazione Comunale non reputa opportuno intraprendere per motivi strategici, dovendosi interfacciare a breve con l Autorità di Bacino distrettuale in un ottica sovracomunale (Piano Strutturale Intercomunale); in tal senso infatti con il recente avvio del procedimento per la redazione del Piano Strutturale Intercomunale, a livello di Parco Alta Valdera (P.A.V.), la problematica idraulica del Torrente Cascina potrà efficacemente essere affrontata in tale sede. Pertanto in rapporto alle condizioni critiche derivanti dalla cartografia di pericolosità idraulica del PGRA viene stralciata la previsione della Polarità turistico ambientale n XI La Gora. Di conseguenza si ritiene importante precisare che dal punto di vista urbanistico la variante non ha nuove previsioni edificatorie inerenti gli ambiti strettamente connessi con il torrente Cascina, essendo il comparto 2 dell UTOE 4b La Fornace relativo esclusivamente alla rettifica di spazi pertinenziali con esatta localizzazione delle effettive proprietà legate agli interventi già attuati secondo le previsioni del RU (intervento diretto di completamento di cui al permesso di costruire n 7 del ). Valutato inoltre che la cartografia vigente del PGRA è riferita, per l area in esame, a criteri storico inventariali, così come concordato in fase istruttoria con gli uffici, si stralciano le carte e le tabelle di pericolosità e fattibilità idraulica adottate ritornando alla classificazione di pericolosità idraulica del RU vigente, fatta salva ovviamente l applicazione della L.R. 21/2012 e ss.mm.ii. Da un confronto, nell UTOE 4b della Fornace, tra le cartografie di pericolosità idraulica del RU vigente e del PGRA sono emerse delle differenze sostanziali nell attribuzione delle pericolosità che nel PGRA portano ad una classificazione più gravosa (figure 1 e 2 v. relazione geologica illustrativa). Di conseguenza in attesa dell eventuale superamento delle classificazioni di pericolosità idraulica vigenti con adeguati studi idraulici condotti in sede del Piano Strutturale Intercomunale, attualmente in itinere, le previsioni nel Piano del Torrente Cascina a valle della strada provinciale, in riferimento agli interventi ammessi per l edificato esistente (schede Allegato I n. 7, 9, 10 e 11 all interno dell UTOE 4b) sono cautelativamente congelate in attesa degli approfondimenti idraulici sopra descritti. Pertanto sull edificato esistente sono ammessi interventi fino alla manutenzione straordinaria che non modifichino sagoma e volume dell edificio. Per gli interventi nel territorio rurale si fa riferimento alla matrice di fattibilità del RU vigente; per quanto riguarda gli ambiti fluviali soggetti a pericolosità idraulica, dovranno anche essere valutate le eventuali criticità derivanti dal vigente PGRA in rapporto alle specifiche condizioni di pericolosità. A prescindere dalle attribuzioni di fattibilità di cui al presente lavoro sono fatte salve le disposizioni e salvaguardie di cui alla normativa sovraordinata (R.D. 523/1904, PAI Arno e Toscana Costa, art. 94 D.LGS. 152/2006, L.R. 21/2012 e suoi eventuali futuri aggiornamenti).

14 Fattibilità interventi in territorio rurale La Fattibilità di ogni intervento nel territorio rurale (non interessato dalla presente Variante al R.U.) si determina utilizzando la tabella 1 a doppia entrata, nella quale sono specificate le possibili tipologie di intervento (righe) e le varie classi di pericolosità (colonne). Dall intersezione di righe (intervento) e colonne (Pericolosità) si deduce la fattibilità dell opera in progetto. La tabella 1 coincide con la tabella 3 del vigente Regolamento Urbanistico approvato con Del. C.C. n. 12 del 22/04/2009; essa fu compilata nel 2009 applicando il Regolamento regionale 26/R/2007. TABELLA 1 - FATTIBILITA TERRITORIO RURALE Pericolosità GEOMORFOLOGICA Pericolosità SISMICA Pericolosità IDRAULICA Tipo d intervento G.1 G.2 G.3 G.4 S.1 S.2 S.3 S.4 I.1 I.2 I.3 I.4 Interventi sugli edifici esistenti senza ampliamenti Restauro, manutenzione, ecc. senza sovraccarico sulle fondazioni Ristrutturazioni con aumento del carico sulle fondazioni Sostituzione urbanistica ed edilizia Nuovi edifici rurali e relative dipendenze, piscine, ecc. Nuovi annessi rurali Piccoli impianti (cabine, depositi, box), ecc Laghetti collinari con semplice scavo (pèlaghi) NF Laghetti collinari con diga di sbarramento in NF terra Scavi, sbancamenti, riporti, rilevati STRADE nuova realizzazione Impianti sportivi, Agricampeggi Condotti sotterranei (acquedotti, fognature, ecc.) NF 1 2 NF NF Scarichi di acque reflue nel sottosuolo, vasche di accumulo liquami, ecc. CLASSI DI FATTIBILITÀ (1,2,3,4) - NF: NON FATTIBILE La Pericolosità sismica conseguente alla Microzonazione effettuata durante la presente indagine non è estensibile alle Zone extra UTOE, per questo motivo non è riportata in Tabella 1. Dalla tabella è stata tolta la classificazione sismica ZMPSL del R.U perché non più attuale. Si ribadisce che per tutti gli interventi posti all esterno del perimetro degli studi di microzonazione sismica valgono comunque le prescrizioni di cui alle classi FS.3 e FS.4 quando si verifichino le condizioni di pericolosità G3 e G4. In caso di previsioni urbanistiche, si dovranno eseguire indagini per determinare la classe di pericolosità con gli stessi criteri adottati per gli studi di microzonazione.

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE N 7 OGGETTO: ADOZIONE, AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DELLA LEGGE REGIONALE 11 MARZO 2005 N. 12 E S.M.I., DELLA VARIANTE DI AGGIORNAMENTO DELLA CARTA DI FATTIBILITÀ DELLA COMPONENTE GEOLOGICA DI PIANO (PGT),

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