Regolamento per il funzionamento dell UVMD

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1 Regolamento per il funzionamento dell UVMD

2 REGOLAMENTO DELL UNITA VALUTATIVA MULTIDIMENSIONALE DISTRETTUALE (U.V.M.D.) Premessa Il presente Regolamento, che disciplina l attività di valutazione multidimensionale e di presa in carico della Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale (U.V.M.D.) dell A.ULSS 14, è recepito con atto formale dalla Conferenza dei Sindaci e della stessa A.ULSS 14, in conformità a quanto previsto dalla DGR. 464 del e costituisce strumento essenziale per disciplinare l accesso alla rete dei servizi socio-sanitari territoriali. Quadro normativo regionale di riferimento. L U.O.D. entra nella terminologia dei Servizi Socio-Saniatri della Regione del Veneto con la DGR. 2034/94 ed entra nel sistema dei servizi con la DGR. 1092/96 che rende obbligatoria l attivazione dell U.O.D., in prima battuta nell area degli anziani, non escludendo un estensione anche ad altre aree di intervento socio-sanitario. Con DGR. 3242/92 si espande l applicabilità della valutazione multidimensionale alle aree di pertinenza distrettuale, modificandone la denominazione da U.O.D in U.V.M.D. (Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale). Numerose sono le norme regionali che rinviano alla U.V.M.D. e alla progettazione personalizzata: - DGR 3960/01 e DGR 3782/02 e successive integrazioni per assegni di sollievo e buoni servizio; - DRG 4194/2000, DGR 3647/01 e DGR 4022/02 e successive integrazioni per l attivazione dei progetti per l aiuto personale per le persone con disabilità; - L.R. N. 5/2001 e successive integrazioni per l intervento in favore di persone con Alzheimer; - DGR 2824/03 per la promozione di progetti di vita indipendente per persone con disabilità fisicomotorie; - GDR 3783/2002 per i progetti di inserimento sociale in contesto lavorativo. - DGR 39/06 Il piano Locale per la Domiciliarità. Disposizioni applicative. - DGR 464/06 L assistenza socio-sanitaria alle persone anziane non autosufficienti - DGR 1859/06 linee di indirizzo e disposizioni per la predisposizione del piano locale della disabilità - DGR 1414/06 Servizi residenziali per le persone con disabilità. Indirizzi attuativi. Art. 1: Definizione L U.V.M.D. rappresenta la porta d accesso alla rete dei servizi, per le persone che esprimono bisogni ad alta complessità socio-sanitaria; è costituita da un gruppo di lavoro multiprofessionale che opera con una metodologia progettuale e di valutazione multidimensionale, condivisa e codificata.in tal senso, l attività di valutazione multidimensionale e di presa in carico dell U.V.M.D. costituisce una modalità di attivazione della rete territoriale dei servizi, a fronte dei problemi di alta complessità, e va intesa come modalità di lavoro e non come organismo o servizio. Per bisogno ad alta complessità o bisogno complesso, derivante da multiproblematicità, è da intendersi la compresenza o la correlazione di più bisogni anche in aree di salute diverse, il cui trattamento richiede l investimento di risorse professionali, finanziarie /amministrative, procedurali da parte di diversi soggetti istituzionali e comunitari. E lo strumento operativo del Distretto Socio-Sanitario che, secondo la normativa regionale vigente, ha il compito di garantire l integrazione dei servizi sanitari, sociali, socio-sanitari, socioassistenziali ed educativi che costituiscono la rete territoriale. L U.V.M.D. come strumento di lavoro viene utilizzato dalle differenti Unità Operative per le specifiche aree. La Responsabilità dell U.V.M.D. è affidata dal Direttore Generale al Direttore del Distretto che può avvalersi dei Dirigenti dei servizi e/o delegare in sua vece i Dirigenti per aree specifiche, pur mantenendo la responsabilità generale dei risultati e dei processi.

3 Art 2 : Obiettivi L UVMD è orientata da indirizzi specifici stabiliti dal Piano di Zona, dal Piano Locale della Domiciliarità e dal Piano per la Non autosufficienza e li persegue per le seguenti finalità: Art. 3 : Compiti A. favorire il più a lungo possibile un idonea permanenza della persona in stato di bisogno socio-sanitario presso il proprio domicilio; B. promuovere il miglioramento continuo della qualità della vita nei servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali; C. perseguire il rientro nell ambiente di provenienza dopo l eventuale permanenza in strutture residenziali; D. effettua la valutazione della persona già ospite in struttura residenziale che, in seguito alle variazioni delle condizioni, necessità di un nuovo progetto assistenziale; E. promuovere azioni atte ad utilizzare al meglio la rete dei servizi territoriali; F. ottimizzare l utilizzo delle risorse economiche. La U.V.M.D. ha come obiettivo generale la valutazione di situazioni di bisogno socio-sanitario complesso e l individuazione del miglior progetto assistenziale possibile compatibilmente con le risorse a disposizione e la rete dei servizi esistenti (domiciliari, semiresidenziali e residenziali). L azione dell U.V.M.D. non si limita all aspetto dell autorizzazione bensì alla presa in carico globale. L UVMD svolge i seguenti compiti : valuta la situazione riguardante la persona richiedente l accesso alla rete dei servizi in stato di bisogno in modo multidimensionale e multiprofessionale utilizzando strumenti condivisi e, ove possibile, codificati e standardizzati; elabora il progetto assistenziale che definisca obiettivi, azioni, risorse da impiegare, verifiche del percorso per rispondere adeguatamente ai bisogni della persona e della sua famiglia; individua il referente del caso, in relazione ai bisogni prevalenti, tra gli operatori che interagiscono maggiormente con l interessato e con la sua rete sociale di riferimento; il referente del caso segue l esecuzione del progetto assistenziale garantendo i rapporti tra la famiglia, i servizi socio-sanitari, strutture ed enti coinvolti ed, eventualmente, propone la riattivazione dell U.V.M.D. Il referente del caso, individuato in sede di UVMD, con specifica menzione nel verbale, ha il compito di monitorare la fase applicativa del progetto e di controllare l esecuzione delle azioni concordate, coordinando le risorse impiegate L U.V.M.D. verifica l attuazione dei progetti, determina i tempi e la modalità per il controllo dei risultati; L U.V.M.D. individua le risorse economiche necessarie per la realizzazione dei progetti e dei soggetti tenuti a partecipare alla spesa (Comune, Famiglia, AULSS). L U.V.M.D. viene attivata obbligatoriamente nei seguenti casi: 1. inserimento residenziale temporaneo o definitivo di persone anziane presso case di riposo per non autosufficienti o nuclei di Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA); 2. inserimento presso Centri Diurni per anziani non autosufficienti; 3. assistenza domiciliare integrata profilo A, profilo D (ADIMED) secondo quanto definito dal regolamento ADI-SAD aziendale; 4. inserimento residenziale temporaneo o definitivo, non di pronta accoglienza, per persone disabili; 5. inserimento diurno in Struttura Semiresidenziale (CEOD o Centro Diurno) per persone con disabilità;

4 6. progetti di aiuto personale per persone disabili adulte; 7. assegni di cura e assegni di sollievo che prevedono la valutazione multidimensionale; 8. affidamento etero-famigliare di minore; 9. affidamento a Comunità Educativa di minori; 10. inserimento sociale in ambiente lavorativo, come previsto dal DGR 3787/ progetto al termine di un percorso terapeutico in comunità per soggetti tossicodipendenti 12. percorso terapeutico in comunità per soggetti affetti da disturbi psichiatrici L U.V.M.D. può essere inoltre attivata, per altre situazioni complesse, su richiesta del responsabile di uno dei servizi che compongono la rete locale. Poiché gli ingressi in struttura avvengono secondo una priorità in base alla gravità, le valutazioni a scopi cautelativi non devono essere effettuate in quanto ogni decisione della UVMD deve essere finalizzata alla realizzazione del progetto stesso. Art.4 : Ambito territoriale L U.V.M.D. competente è quella del Distretto Socio-Sanitario in cui è residente la persona interessata al momento della presentazione della domanda. Possono essere valutate anche le persone domiciliate nel territorio dell AULSS 14 previo accordo con il Distretto Socio-Sanitario di residenza. Art. 5 : Procedure di attivazione dell U.V.M.D. La domanda di accesso alla rete dei servizi può essere presentata da. A. persona in stato di bisogno socio sanitario ovvero dal tutore (in caso di interdizione) o dall amministratore di sostegno; B. soggetto civilmente obbligato o da un familiare legittimato ; C. medico curante, assistente sociale del Comune, o dai servizi che compongono la rete locale per la domiciliarità e la non autosufficienza; D. servizi ospedalieri in caso di dimissioni protette. La domanda, formulata su stampato predisposto dall A.ULSS 14, come da facsimile allegato, opportunamente motivata e completa di tutti gli allegati richiesti dalle aree di competenza, deve essere presentata e protocollata al Distretto Socio-Sanitario dell A.ULSS 14 territorialmente competente. Il Direttore di Distretto o suo delegato esamina preliminarmente la domanda, la assegna alla Unità Operativa competente che avvia la procedura per effettuare la UVMD, con le modalità definite di seguito negli allegati specifici per area. La domanda deve contenere l autorizzazione sia al trattamento dei dati personali sia alla loro diffusione agli altri soggetti della rete dei servizi per fini istituzionali, secondo la legislazione vigente. I singoli professionisti, coinvolti nella valutazione del caso, sono tenuti a presentarsi in UVMD con la documentazione attestante le condizioni della persona valutata per le rispettive competenze. Per le Unità Operative che non sono dotate di una scheda standardizzata si propone, per omogeneizzare la procedura, di integrare quella già utilizzata con la scheda SVAMA anziani, in attesa della definizione di uno strumento specifico per ogni area. La domanda può contenere l indicazione del servizio scelto dalla persona interessata. L UVMD tiene conto di tale scelta alla luce delle risorse disponibili, dei bisogni assistenziali e riabilitativi rilevati. Nel caso di richieste provenienti da persone residenti in territorio di altre Aziende ULSS ma domiciliate nell A.ULSS 14, le valutazioni delle richieste saranno autorizzate dal distretto di provenienza. Art. 6: Composizione dell U.V.M.D.

5 La U.V.M.D. è composta da: 1. Direttore del Distretto o dal Dirigente da lui delegato alla conduzione dell U.V.M.D.; 2. il Medico di Medicina Generale o il Pediatra di Libera Scelta della persona valutata; 3. l assistente sociale del Comune di residenza della persona interessata. Tutti questi operatori sono membri di diritto dell U.V.M.D. In relazione a specifiche esigenze del caso, l U.V.M.D. può essere integrata da altri professionisti o rappresentanti di altre istituzioni e/o organizzazioni del territorio e prevede l integrazione di rappresentanti dei servizi che si ritiene possano essere investiti dell attuazione del progetto assistenziale come verrà specificato negli allegati delle specifiche aree di bisogno. Laddove si preveda la definizione di un impegno di spesa per applicazione dei Lea sarà opportuno prevedere la partecipazione di un collaboratore amministrativo per la predisposizione dei successivi atti amministrativi. Le figure professionali che fanno parte dell U.V.M.D. devono avere potere decisionale proprio o delegato dal Servizio o Ente di appartenenza non solo per la definizione del progetto assistenziale ma anche su eventuali assunzioni di spesa. La composizione dell U.V.M.D. può variare secondo l area considerata (vedoi allegatoi successivi). Il presente regolamento disciplina la composizione dell U.V.M.D. nelle diverse aree in modo da definire la risposta più appropriata possibile per la persona e per la famiglia. La scheda di valutazione multidimensionale viene trasmessa ai componenti della U.V.M.D. e, su richiesta, alla persona interessata o chi ne fa le veci. Per quanto riguarda le valutazioni per l inserimento in strutture residenziali o semiresidenziali, la scheda dell UVMD va trasmessa alla U.O. preposta alla gestione del Registro Unico della Residenzialità (DGR 464/06, DGR 38/06) e altre liste di attesa che verranno successivamente regolamentate. Art. 7: Valutazione multidimensionale semplificata Per situazioni meno complesse la valutazione multidimensionale viene condotta dai professionisti in maniera semplificata, in modo da snellire le procedure e garantire la necessaria tempestività delle risposte. Tale semplificazione riguarda il numero dei professionisti e le modalità di integrazione delle informazioni, che viene affidata ad un unico servizio sulla base delle informazioni raccolte e delle valutazioni effettuate dai singoli professionisti, preferibilmente utilizzando un supporto informatico. Si effettua la valutazione semplificata dei casi: a) assistenza domiciliare integrata, con interventi sanitari di tipo infermieristico e con assistenza medica programmata; b) erogazione di pacchetti assistenziali ADI volti a supportare in condizioni di urgenza la permanenza a domicilio di una persona non autosufficiente. Per i casi di cui alle lettere a) e b) il responsabile della valutazione semplificata è il responsabile del servizio. Art. 8: Responsabilità e tempi L UVMD, si riunisce normalmente a cadenza periodica diversa a seconda dell organizzazione delle U.O. interessate, su orari concordati tra i diversi componenti. L U.V.M.D. viene convocata dalle segreterie delle singole U.O. che provvedono all espletamento di tutta l attività amministrativa connessa. L U.V.M.D. non è considerata valida in caso di assenza del Responsabile del Distretto o suo delegato, o del medico curante e contemporaneamente dell assistente sociale del Comune di residenza competente del caso. 1. L U.V.M.D., convocata in sede valutativa per la presa in carico, elabora il progetto assistenziale e riabilitativo entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento della domanda per l area anziani (DRG.

6 561/98). Per le altre Unità Operative l U.V.M.D. elabora il progetto entro tre mesi dal ricevimento della domanda. 2. Nel caso di richiesta assistenziale ADIMED, il progetto assistenziale viene elaborato entro tre giorni lavorativi, dal recepimento della domanda e l intervento ha luogo, al massimo entro le successive 48 ore. 3. Nel caso di richiesta di intervento urgente, previo accordo col Direttore di Distretto, la procedura viene avviata, se possibile, entro 24 ore dalla richiesta (vedi regolamento ADI). Il progetto coniuga i bisogni della persona e della sua famiglia con la rete distrettuale dei servizi. La risposta deve avvenire nel rispetto della libertà di scelta della persona ed essere la più efficiente nel rapporto costi-benefici, tenendo conto non solo degli oneri finanziari ma anche dei vantaggi a lungo termine, riferibili a risorse sia familiari che sociali. La persona interessata, o chi ne ha titolo, ha facoltà di richiedere la revisione del progetto assistenziale. Art. 9 Strumenti di lavoro Vengono allegate al presente regolamento le procedure e la modulistica, utilizzate dalle specifiche UU.OO. Cure Primarie, Materno Infantile, Disabilità, dal Dipartimento Dipendenze e Dipartimento Salute Mentale. Art. 11: Coordinamento delle UVMD L attività di valutazione e presa in carico funge anche da strumento di monitoraggio della rete dei servizi, in quanto raccoglie le informazioni indispensabili a sviluppare il Piano di Zona dei Servizi Sociali. L uniformità delle procedure e delle attività di valutazione multidimensionale e di presa in carico espletate dalle U.V.M.D. dell AULSS 14, viene garantita dal Coordinamento dei Direttori dei Distretti Socio-Sanitari di cui all art. 22 della L.R. 56/94, il quale informa periodicamente il Direttore dei Servizi Sociali e il Direttore Sanitario. Art. 12: Modalità operative distrettuali Ogni Distretto a seguito della approvazione del presente regolamento provvederà a definire le modalità operative che regoleranno a livello locale il funzionamento della UVDM. Art. 13: Indicatori di processo Gli indicatori di processo che servono a valutare l efficacia del servizio e che saranno oggetto di periodiche relazioni da parte del Responsabile delle U.V.M.D., vengono elaborati dagli operatori dei distretti. I principali indicatori identificati sono: rilevazione del tempo intercorrente tra la presentazione della domanda e la valutazione in U.V.M.D.; frequenza di partecipazione, alle sedute di U.V.M.D., dei professionisti che sono membri di diritto; livello di definizione del progetto assistenziale: obiettivi, tempi di realizzazione, risorse; tempo intercorrente tra definizione del progetto assistenziale e l attivazione del servizio; numero di casi valutati (sociali/sanitari); soggetti che avviano la proposta di attivazione dell U.V.M.D. (medici di famiglia, medici ospedalieri, operatori dei servizi sociali, operatori delle U.O., familiari ); rapporto fra tipologia degli interventi richiesti e di quelli autorizzati; tipologia di cittadini valutati; rapporto fra casi U.V.M.D. attivati e collaborazione dei familiari; soddisfazione dell utenza rispetto al piano assistenziale proposto; definizione delle modalità di informazione ai cittadini su procedure di attivazione e attività dell U.V.M.D.; registrazione, elaborazione dati, archiviazione pratiche su supporto informatico laddove esitente.

7 Allegato 1 MODALITA OPERATIVE SPECIFICHE UVMD UO CURE PRIMARIE L attivazione della UVMD è prevista a fronte delle seguenti richieste: 1) inserimento residenziale temporaneo o definitivo di persone anziane presso case di riposo per non autosufficienti o nuclei di Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA); 2) inserimento diurno presso Centri Diurni per anziani non autosufficienti; 3) assistenza domiciliare integrata profilo A, profilo D (ADIMED) secondo quanto definito dal regolamento ADI-SAD aziendale; 4) interventi economici, assegni di cura, che prevedono la valutazione multidimensionale. La composizione dell UVMD area anziani,relativamente ai punti succitati,deve prevedere la partecipazione di diritto dei seguenti professionisti : direttore del distretto o suo delegato come previsto al comma 1 art. 6 ; medico di medicina generale ; assistente sociale del Comune, ove la funzione non sia delegata; geriatra; responsabile di struttura residenziale o diurna o di qualsiasi altro servizio attivabile che abbia pieni poteri decisionali. Strumenti : Scheda SVAMA per la valutazione del progetto e del profilo di autonomia del soggetto valutato Scheda Benetollo per la valutazione del punteggio di accesso alla graduatoria unica per la residenzialità e semiresidenzialità. Sistema informatico di registrazione delle schede SVAMA. Regolamento di accesso alla graduatoria unica della residenzialità. Registro unico della residenzialità e semiresidenzialità Per gli interventi di cui al punto 3 succitato, si rimanda al regolamento aziendale SAD-ADI adottato secondo gli indirizzi del Piano Locale della Domiciliarità.

8 Allegato 2 MODALITA OPERATIVE SPECIFICHE UVMD DIPARTIMENTO DIPENDENZE L attivazione dell UVDM nell area delle tossicodipendenze - alcologia risulta motivata quando si rende necessaria l organizzazione di un progetto al termine di un percorso terapeutico in comunità come nei seguenti casi: - presenza di situazioni con supporto familiare non idoneo a un reinserimento del paziente dopo il percorso terapeutico comunitario. - pazienti con situazioni sociali particolarmente disagiate tanto da richiedere un intervento di più servizi. - situazioni in cui la retta della comunità rispetto al paziente deve essere integrata da altri enti ( es. madre-figlio, casi di doppia diagnosi etc) La composizione dell UVMD, nell area delle tossicodipendenze alcologia prevede la partecipazione dei seguenti soggetti: - direttore del distretto o suo delegato, come previsto al comma 4 dell art 7; - medico di medicina generale del paziente; - assistente sociale per area e territorio (appartenenza al comune e/o all ente cui è delegata la funzione del comune); - responsabile della Comunità Terapeutica in cui verrà inserito il paziente; - referenti del caso Ser.T; - referenti di altre strutture eventualmente interessate ( per es. psichiatria, internista ). Strumenti: scheda S.V.A.M.A. per le parti utilizzabili da parte del servizio e relazione scritta inerente al paziente.

9 Allegato 3 MODALITA OPERATIVE SPECIFICHE UNITA OPERATIVA HANDICAP L attivazione della UVMD nell area della disabilità è prevista nelle seguenti richieste: 1) Inserimenti disabili in strutture diurne. 2) Inserimenti in strutture residenziali temporanei e a tempo indeterminato. 3) Richieste per i progetti regionali: rinnovo o assegnazione nuovi contributi per: L. 162/98, Vita Indipendente, L. 284/97 e Sollievo alla famiglia. 4) Rivalutazione di progetti educativi-assistenziali personalizzati finalizzati alla rideterminazione del rapporto assistenziale operatore/utente in strutture diurne e residenziali. 5) Valutazione e aggiornamento su situazioni multiproblematiche che prevedono la valutazione multidimensionale. 6) Valutazione per conclusione del progetto educativo-assistenziale e dimissione dalla struttura COMPOSIZIONE DELL UVMD L area della disabilità prevede la partecipazione obbligatoria dei seguenti operatori: 1) Direttore del Distretto o suo delegato. 2) Medico di Medicina Generale. 3) Assistente Sociale del Comune di residenza. 4) Referente dell U.O.Handicap. 5) Coordinatore delle strutture diurne e residenziali interessate. 6) Referenti di altri Servizi coinvolti nella presa in carico. STRUMENTI Si allega: - Scheda SVAMDi (Si precisa che la stessa viene di volta in volta integrata da documentazione sociale, sanitaria e inerente i progetti educativi-assistenziali). - Facsimile della richiesta.

10 Allegato 4 MODALITA OPERATIVE SPECIFICHE U.O. MATERNO INFANTILE PROTOCOLLO D INTESA RELATIVO ALL ATTIVAZIONE UVDM PER L AREA MATERNO INFANTILE ETA EVOLUTIVA E FAMIGLIA CONSIDERATI: La valenza dell UVDM quale porta d accesso per i bisogni complessi nella rete integrata dei Servizi La potenzialità dell UVDM quale strumento attuativo della rete dei servizi mediante il quale e possibile la progettazione e la realizzazione degli interventi La portata dell UVDM quale strumento di gestione del budget in quanto dotata, mediante i suoi componenti, di responsabilità decisionali ed impegnative, dei diversi soggetti istituzionali e di servizio rappresentati La connotazione della UVDM quale modalità di lavoro e non di organismo o servizio La necessità di lavorare in rete in un Area tanto delicata quanto complessa come quella rivolta ai minori ed alle loro famiglie L indicazione derivante da varie fonti Istituzionali (Pubblico Tutore, Atto d Indirizzo Consultori Familiari etc) di procedere su bisogni complessi attraverso la valutazione e la definizione di un progetto assistenziale individualizzato che l UVDM per la sua composizione multiprofessionale ed interistituzionale può stilare con maggior appropriatezza. SI IMPEGNANO A: Attivare la UVDM per le proposte di affido di minori a comunità educative, per la stesura di Progetti di sostegno alla famiglia e di tutela dei minori, in ogni caso in cui ci si trovi in presenza del fattore Maltrattamento, trascuratezza, abbandono, abuso nella rilevazione dei rischi per il minore Approvare la composizione della UVDM come da allegato A Di tenere conto, per la richiesta di attivazione di UVMD dei fattori di rischio relativi al minore, alla famiglia ed al contesto sociale come da Allegato B Di ritenere appropriata l attivazione dell UVMD dell Area Materno Infantile-Minori quando siano presenti almeno 5 fattori di rischio, ad esclusione del fattore maltrattamento, trascuratezza, abbandono, abuso per il quale è riconosciuta l immediata e piena efficacia dell UVDM. PROTOCOLLO D INTESA UVDM MATERNO-INFANTILE - ALLEGATO A Composizione dell UVDM: Responsabile di Distretto Dirigente Area materno Infantile; MMG o PLS; Assistente Sociale, identificato dai Comuni con potere decisionale e parere acquisito preventivamente nel caso di possibile allontanamento del minore e/o in altri casi dove sia richiesto un intervento finanziario da parte dell Ente locale; Operatori socio sanitari secondo la problematica prevalente (Consultorio Familiare, Neuropsichiatria Infantile, ecc.); Rappresentanti di altri Servizi e strutture considerati necessari per una più approfondita valutazione del caso e come potenziali risorse entro il progetto di aiuto; Un rappresentante del Comune di residenza nel caso di possibile allontanamento del minore e/o dove sia richiesto un intervento finanziario da parte dell Ente locale. PROTOCOLLO D INTESA UVDM MATERNO-INFANTILE - ALLEGATO B

11 FATTORI DI RISCHIO RILEVABILI AL FINE DELL ATTIVAZIONE UVMD Relativi al minore 1. Nascita pretermine 2. Peso alla nascita inferiore alla norma 3. Handicap fisico-neurologici 4. Presenza di elementi psicopatologici 5. Inadempienza scolastica o frequenza scolastica discontinua 6. Frequenza scolastica priva dei supporti necessari (materiale, compiti..) 7. Devianza sociale (microcriminalità, frequentazione di pari devianti 8. Lavoro minorile 9. Occupazioni saltuarie che interferiscono con la frequenza scolastica 10. Mancanza di progettualità formativa e lavorativa Relativi alla famiglia 1. Disoccupazione adulti (lavoro nero, saltuario, poco retribuito) 2. Devianza sociale (detenzione, prostituzione furto..) 3. Separazione e divorzio dei genitori 4. Elevata conflittualità di coppia (risse, interventi reiterati delle forze dell ordine 5. Dipendenza economica prolungata (da Enti o privati) 6. Famiglia irregolare (figli allontanati, non riconosciuti) ricostruita; 7. Carenza di rete della famiglia allargata e di rete sociale 8. Maltrattamento, trascuratezza,abbandono, abuso di minori e di adulti 9. Tossicodipendenza alcooldipendenza degli adulti 10. Handicap o invalidità degli adulti e/o malattia invalidante 11. Sintomatologia psichiatrica degli adulti 12. Degrado abitativo, sociale e personale dei membri della Famiglia 13. Emarginazione e connotazione della famiglia da parte da parte della comunità locale 14. Rifiuto di collaborare con i Servizi Relativi al contesto sociale 1. Carenza di risorse formali (Servizi educativo territoriali, infrastrutture per l aggregazione), loro inadeguatezza 2. Isolamento sociale ed ambientale 3. Carenza di risorse informali (volontariato, realtà associative, aggregative) 4. Sradicamento sociale e culturale 5. Frammentazione e rigidità del mandato istituzionale dei Servizi 6. Carenza di politiche sociali e di una cultura della tutela dei minori 7. Situazione di crisi economica-occupazionale

12 Allegato 5 MODALITA OPERATIVE SPECIFICHE DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE L attivazione dell UVDM nell area della psichiatria risulta motivata solo nei seguenti casi: - Inserimento di pazienti psichiatrici presso strutture diurne territoriali escluso il Centro Diurno o il Day Hospital Psichiatrico. - Inserimento di pazienti psichiatrici presso strutture residenziali (C.T.R.P., Comunità Alloggio, ecc.) esclusa la C.T.R.P. di Cavarzere. - Altro: in questa fascia si possono inserire ad esempio situazioni psichiatriche multiproblematiche che richiedono la progettualità e la presa in carico di più servizi. La composizione dell UVMD, nell area della Psichiatria prevede la partecipazione dei seguenti soggetti: - direttore del distretto o suo delegato, come previsto al comma 4 dell art 7; - medico di medicina generale del paziente; - assistente sociale per area e territorio (appartenenza al comune e/o all ente cui è delegata la funzione del comune); - responsabile della Comunità Terapeutica o del Centro Diurno in cui verrà inserito il paziente; - referenti del caso per l area psichiatrica; - referenti di altre strutture o servizi eventualmente interessati ( per es. Ser.T, U.O. Handicap, internista ). Strumenti: scheda di sintesi di valutazione U.V.M.D., relazione di presentazione del caso e proposta di progetto d intervento (dove possibile) da parte dei referenti dell Area Psichiatrica.

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