PROGETTO RELATIVO A DERIVAZIONE DI ACQUE SUPERFICIALE ED OPERE CONNESSE A SCOPO IDROELETTRICO DAL TORRENTE OGLIOLO, IN COMUNE DI MONNO (BS).

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1 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA PROGETTO RELATIVO A DERIVAZIONE DI ACQUE SUPERFICIALE ED OPERE CONNESSE A SCOPO IDROELETTRICO DAL TORRENTE OGLIOLO, IN COMUNE DI MONNO (BS). Committente: Azienda Elettrica Valcamonica S.r.L. Breno PRONUNCIA DI COMPATIBILITÀ AMBIENTALE DELLA REGIONE LOMBARDIA AI SENSI DEGLI ARTT. 1 E 5 DEL D.P.R E ART. 1 DELLA L.R. 20/99.

2 IL DIRIGENTE DELL UNITA ORGANIZZATIVA VISTO il d.p.r. 12 aprile 1996 Atto d indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della legge n. 146/1994, concernente disposizioni in materia di valutazione d impatto ambientale, nel seguito richiamato come atto d indirizzo"; VISTO il d.p.c.m. 3 settembre 1999, Atto d indirizzo e coordinamento che modifica ed integra il precedente atto d indirizzo e coordinamento per l attuazione dell art.40, comma 1, della legge 22 febbraio, n. 146 concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale ; VISTE le deliberazioni della Giunta Regionale in data 2 novembre 1998, n. VI/39305 e 27 novembre 1998, n. VI/39975, aventi ad oggetto Approvazione del documento circa la ricognizione delle procedure amministrative previste dal d.p.r. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n. 337/85/CEE e Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Istituzione di un apposito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati ; VISTA la deliberazione del 5 febbraio 1999 n. VI/41269, recante modifiche alla citata d.g.r. n. VI/39975; VISTA la legge regionale 3 settembre 1999, n. 20 avente ad oggetto Norme in materia d impatto ambientale e successive modifiche ed integrazioni; VISTO il Decreto del Segretario Generale n del 21 giugno 2004 con il quale sono state adeguate le strutture organizzative e relative competenze ed aree di attività delle Direzioni Generali ivi indicate, ai sensi dell'art. 11, comma 4, l.r. 16/1996; VISTA la d.g.r. VII/17904 del 28 giugno 2004 recante "Disposizioni a carattere organizzativo (2 provvedimento 2004); PRESO ATTO che: - in data (prot. Z ) è stata depositata presso la Struttura Valutazione Impatto Ambientale dell'u.o. Pianificazione e Programmazione Territoriale - D.G. Territorio e Urbanistica - da parte della Società Azienda Elettrica Vallecamonica S.r.L. di Breno (BS), istanza e documentazione riguardante la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale per il progetto inerente la derivazione d acqua superficiale ad uso idroelettrico dal torrente Ogliolo in Comune di Monno (BS), - la stessa Società provvedeva a pubblicare in data , sul quotidiano "Il Giornale di Brescia", un secondo annuncio 1 di avvenuto deposito di richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale, per la pubblica consultazione; 1 Il primo annuncio di avvenuto deposito era stato pubblicato in data , antecedentemente al deposito dell istanza e documentazione presso la scrivente U.O., 2

3 - l'opera in esame, ricompresa nel punto 7 lett. d) Derivazione di acque superficiali ed opere connesse che prevedano derivazioni superiori a 200 litri minuto secondo o di acque sotterranee che prevedano derivazioni superiori a 50 litri al minuto secondo dell allegato B all atto di indirizzo, è stata assoggettata - con decreto n del della D.G. Territorio e Urbanistica ed a seguito di specifica procedura di cui all art. 1, comma 6, ed all art. 10 del d.p.r. sopra citato,- alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, - in data (prot.n. Z ) è stata inoltrata da parte della scrivente U.O.,una nota alla Provincia di Brescia UOS Derivazioni Acqua, Opere Ecologiche, e per conoscenza al Committente, con cui si chiedeva di voler esprimere il proprio intendimento in merito alla prosecuzione o meno dell iter autorizzativo, onde raccordare conseguentemente le determinazioni relative alla procedura di VIA, essendo emerso che il progetto in oggetto interferiva con ambiti sottoposti a vincoli di immodificabilità temporanea ai sensi del d.lgs 11 giugno 1998, n.180, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 1998, n.267 (Aree a rischio idrogeologico molto elevato). Nel contempo, si sospendevano i termini procedimentali indicati dalla normativa vigente in materia di VIA, - in data (prot.n. Z ), mediante comunicazione della UOS Derivazioni Acqua, Opere Ecologiche, la Provincia affermava che la procedura di VIA poteva essere ripresa e conclusa, in seguito all acquisizione dei pareri di competenza dell Autorità di Bacino del fiume Po, dell AIPO e della Regione Lombardia Sede Territoriale di Brescia, - in data (prot.n. Z ), a seguito della trasmissione di copia dei pareri di competenza dell Autorità di Bacino del fiume Po e della Regione Lombardia Sede Territoriale di Brescia - e preso atto della deliberazione del Comitato istituzionale dell Autorità di Bacino n.4/2004, pubblicata sulla G.U. n. 174 del 27 luglio 2004, all interno della quale viene adottato un Progetto di Piano Stralcio di Integrazione al Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) Integrazioni alla cartografia di cui all allegato 4.1 dell Elaborato 2 (Aree a Rischio Idrogeologico Molto Elevato), la presente U.O. comunicava agli Enti territorialmente interessati dal progetto ed al Committente la riattivazione della procedura mediante la convocazione di Conferenza di Concertazione degli Enti Territoriali, ai sensi dell art. 5 dell atto di indirizzo e dei successivi regolamenti regionali; VISTA la documentazione depositata con la richiesta di compatibilità ambientale, articolata in: - progetto di piccola derivazione d acqua, composto da n. 5 relazioni e n.11 elaborati tecnicoprogettuali, - studio di impatto ambientale, comprensivo di n.10 elaborati grafici, - sintesi non tecnica RILEVATO che, circa la localizzazione dell intervento e le sue interazioni con gli strumenti di pianificazione e programmazione: - le aree interessate dal progetto sono poste lungo l asta del torrente Mortirolo e del torrente Ogliolo, nel tratto compreso fra la località Rasica e la località Iscla, - il torrente Ogliolo, in cui confluisce il Mortirolo, sede dell opera di presa, è tributario di destra del fiume Oglio nell alta Valle Camonica, alla quota di 845 m s.l.m. - Il Comune di Monno risulta collegato alla S.S. 42 mediante l ex Stada Statale del Mortirolo. I siti di interesse risultano raggiungibili percorrendo strade comunali, vie secondarie e la S.S. 42, - l ambito territoriale interessato dal progetto risulta: 3

4 - incluso in ambito geografico e Unità Tipologiche di Paesaggio Fascia Prealpina: paesaggi della montagna e delle dorsali, - ricadere, ai sensi del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Brescia, approvato dal Consiglio Provinciale in data , in: zona di controllo: Ambiti che presentano particolari problematiche circa le trasformazioni e Ambiti a statuto particolare proposti, ambiti di elevato valore percettivo connotati dalla presenza di fattori fisico-ambientale e/o storico-culturali che ne determinano le qualità d insieme. Tali ambiti svolgono un ruolo essenziale per la riconoscibilità del sistema dei beni storico-culturali e delle permanenze insediative, nonché per la salvaguardia di quadri paesistici di elevata significatività, un area di frana attiva in corrispondenza dell asta del torrente Ogliolo, - ricadere, ai sensi del Piano settoriale Provinciale Rete ecologica, in: matrici naturali interconnesse (parte di tracciato della condotta ed edificio di centrale) e core areas (opera di presa e parte alta della condotta), ambito parzialmente insediato dell Alta Valle dell Oglio. Rapporti con il progetto di rete ecologica: Core areas, ambiti ad alta naturalità/bassa antropizzazione della Carta della Qualità e della Criticità Ambientale, - classificato dal vigente Piano Regolatore Generale come Zona G2 di salvaguardia ambientale e paesaggistica (per opera di presa e tratto superiore della condotta), zona agricola E1 seminativa e a prato e zona agricola E2 agricolo piantumato e/o pascolo montano (per tratto della condotta rimanente ed edificio di centrale), - parzialmente classificato come area a rischio idrogeologico Molto elevato, aree 139-LO-BS frana di Picè, Zona 1 e Zona 2 (buona parte della condotta forzata ed edificio di centrale) e sottoposto a quanto previsto dalla deliberazione n. 4/2004 del Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino (pubblicata sulla G.U. n. 174 del 27 luglio 2004), la quale adotta il Progetto di Piano Stralcio di Integrazione al Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) Integrazioni alla cartografia di cui all allegato 4.1 dell Elaborato 2. Alla fine del suo iter di approvazione, le aree in oggetto saranno sottoposte all art. 50 delle Norme Tecniche di Attuazione del P.A.I., per cui è consentita la realizzazione di infrastrutture lineari e a rete riferite a servizi pubblici essenziali non altrimenti localizzabili, previo studio di compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente validato dall'autorità competente. Gli interventi devono comunque garantire la sicurezza dell esercizio delle funzioni per cui sono destinati, tenuto conto delle stato di dissesto in essere ; - sottoposto a vincolo idrogeologico ai sensi del r.d. 3267/23, - sottoposto a vincolo paesaggistico ai sensi del d.lgs , n. 42; RILEVATO che, relativamente al quadro progettuale fornito nella documentazione depositata con la richiesta di compatibilità ambientale, così come modificato durante l iter istruttorio: - il progetto prevede lo sfruttamento a scopo idroelettrico di un tratto dei torrenti Mortirolo ed Ogliolo, situati in Comune di Monno (BS), e si compone di: - opera di presa, a valle dello scarico dell esistente centrale, costituita da una traversa subalveo a soglia derivante delle dimensioni di 11 m, di cui 8,90 m occupati dalla griglia di captazione e 2,10 m dalla scala di risalita dei pesci. Il primo tratto di alveo a valle della 4

5 traversa sarà pavimentato con una massicciata in pietrame lunga 10/15 m, con funzioni dissipatrici dell'energia della lama tracimante. Tra il canale di raccolta e la vasca di scarico, in sinistra orografica del corso d acqua della Valle del Mortirolo, saranno realizzati lo sghiaiatore, il canale derivatore ed il dissabbiatore. Il dissabbiatore e la vasca di carico sono previsti interrati. E' prevista altresì una presa invernale (80x80 cm), che verrà utilizzata in caso di temperature rigide che ghiaccino la griglia, - condotta forzata in acciaio del diametro di 850 mm, interrata, ubicata in sinistra orografica dei torrenti Mortirolo ed Ogliolo fino all attraversamento presso il ponte esistente e in destra orografica fino alla centrale. Nei pressi del ponte e dell attraversamento del torrente Re di Monno, il tracciato sarà fuori terra (aereo), - edificio centrale, in sponda orografica destra, parzialmente interrato con pareti portanti verticali in c.a. e/o mattoni e rivestito in materiali tipici locali; completa l opera il condotto di scarico dell acqua turbinata, completamente interrato e di lunghezza pari a 21 m,. - linea elettrica di collegamento alla rete ENEL a 15 kv/50 Hz, - l opera presenta i seguenti dati tecnici: Caratteristica tecnica unità di misura Valore Quota sbarramento m s.l.m Quota asse turbina m s.l.m. 851,60 Salto m 264,79 Lunghezza condotta forzata m (circa) Portata turbinabile di concessione l/s 520 Portata turbinabile massima l/s 1650 Superficie bacino utile Km 2 22,60 Portata riservata per DMV l/s 50 Potenza nominale kw Produzione media annua Kwh/anno (circa) la fase di cantierizzazione prevede: - l utilizzo di strade comunali e secondarie esistenti, nonché l apertura di piste di cantiere. - il taglio della vegetazione arbustiva esistente ove necessario, - il reimpiego del materiale di risulta proveniente dall'attività di scavo per i reinterri, mascheramento delle strutture in elevazione, stabilizzazione dell alvei, costruzione di scogliere e murature a vista, la realizzazione di opere di ingegneria naturalistica e la regolarizzazione delle aree posto all intorno degli edifici in progetto. Gli esuberi verranno trasportati in discarica autorizzata, - lo stoccaggio delle tubazioni e carpenterie metalliche in piazzali di fondo valle e nei dintorni del paese di Monno e loro trasporto nei luoghi di posa, all occorrenza, VALUTATI i seguenti pareri degli Enti interessati, pervenuti durante l iter istruttorio regionale della procedura di V.I.A. ai sensi dell art.5. del succitato atto d indirizzo: - Comune di Monno (BS): nota a firma dell allora sindaco Adele Caldinelli depositata in data (ns. prot. n. Z ) avente oggetto: Osservazioni allo studio di impatto ambientale (SIA) sul progetto di piccola derivazione ad uso idroelettrico lungo il torrente ogliolo in comune di Monno e comunicazione a firma dell attuale Sindaco di Monno Melotti p.i. Ugo, depositata in originale in sede di Conferenza di Concertazione degli Enti territoriali in data ed avente oggetto Richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale relativa alla Derivazione di acque superficiali ed opere connesse a scopo idroelettrico dal Torrente Ogliolo, 5

6 in comune di Monno Integrazioni alle osservazioni del 30 marzo 2004 Prot.n. 896 all interno delle quali si esprime parere negativo alle opere in progetto, formulando osservazioni come di seguito riassunte: - il tracciato della condotta interessa aree a rischio idrogeologico molto elevato, classificate dal Piano Stralcio di integrazione al Piano stralcio per l Assetto idrogeologico (PAI) come Zona 1 e Zona 2. Il progetto non dimostra come il tracciato sia l unico possibile, né tanto meno prevede l adozione di opere di attenuazione del rischio idrogeologico. Considerato inoltre che il Progetto di Piano Stralcio di integrazione al Piano stralcio per l assetto idrogeologico risulta essere adottato, ma non approvato definitivamente, si ritiene vigente il regime di salvaguardia più restrittivo e cioè quello del PS 267, per cui la parte bassa della condotta e l edificio adibito a centrale non risultano essere realizzabili, - l opera di presa non è stata rappresentata in maniera esaustiva: risultando mancante un adeguata documentazione fotografica con inserimento del manufatto, - il progetto depositato non consente di valutare l effettivo funzionamento della scala di risalita dei pesci, in quanto non vi sono elaborati progettuali che rappresentino in maniera chiara tale manufatto, - la soluzione proposta per l attraversamento del torrente Re, in località Framonno, da parte della condotta (passaggio aereo) risulta non adeguata e il progetto dove essere corredato da un suo studio idraulico, vista la presenza di fenomeni erosivi lungo le sponde di tale torrente e il bacino idraulico che lo alimenta. Inoltre, non risulta alcun particolare indicante le modalità tecniche e costruttive di attraversamento del torrente Ogliolo (da sponda sinistra a sponda destra), - l edificio di centrale risulta posizionato e rappresentato graficamente senza l analisi e rappresentazione delle opere di sistemazione esterna che si renderanno necessarie a causa degli sbancamenti indispensabili per poterlo realizzare, né risultano definite nel dettaglio le reali condizioni di rischio cui la centrale potrebbe essere soggetta a seguito del verificarsi dei fenomeni alluvionali che hanno caratterizzato il torrente Ogliolo negli ultimi 50 anni (centrale collocata in area esondabile), - la documentazione depositata non permette un analisi del progetto dal punto di vista paesistico/ambientale, considerato il fatto che le aree interessate dai lavori sono gravate da vincolo paesistico ed in parte monumentale; - Provincia di Brescia: comunicazione del Settore Assetto Territoriale, Parchi e VIA (ns.prot. n. Z del ) recante parere di competenza avente ad oggetto Progetto di derivazione di acque superficiali a scopo idroelettrico dal torrente Mortirolo in Comune di Monno (BS), proposto dall Azienda Elettrica Vallecamonica, con la quale si esprime, sotto il profilo della Valutazione di Impatto Ambientale, giudizio di non eseguibilità dell opera, mettendo in evidenza la fragilità idraulica e geologica della zona. Tutto l impianto ricade in aree individuate dal PAI come interessate da consistenti dinamiche di versante ed idrauliche. Dall analisi degli studi presentati e dalla verifica in loco si evincono due ordini di problemi: - l assenza di garanzie sulla sicurezza complessiva dell impianto riferita all operatività dello stesso. Si rileva che la carta inventario dei dissesti della Regione Lombardia, recepita dal PTCP approvato con DCP del 21 aprile 2004 n. 22 pone in evidenza, nella zona interessata dall intervento, la presenza di diversi fenomeni d instabilità del versante riguardanti lo strato colluviale. Anche il PAI individua l area su cui è stato progettato l impianto come soggetta a pericolosità elevata in quanto interessata da frane attive, così come l ambito definito dal PS 6

7 267, in recepimento dal PAI e del quale sarà è parte integrante, individua parte del fondovalle (da poco a monte della confluenza della valle Dorena fino all intero conoide), come zona 1 e zona 2 (l intero versante in sinistra idraulica, quindi direttamente interessato dall intervento). Di fatto si può affermare che tutto il versante che dovrebbe essere attraversato dalla condotta è sensibilmente instabile. Risulta evidente che la condotta interrata si troverebbe a dover sopportare spinte e conseguenti deformazioni al momento difficilmente quantificabili, comunque certamente in grado di porre a repentaglio la sicurezza funzionale dell impianto. Per poter ovviare a ciò, sarebbe necessario un approfondimento tecnico in ordine alle caratteristiche geomeccaniche dei terreni interessati ed alla loro profondità. Ciò consentirebbe l individuazione di adeguate soluzioni progettuali. Considerata la situazione sopra illustrata, si ritiene indispensabile che detti approfondimenti siano effettuati già in fase di progettazione preliminare e di studio di impatto ambientale; - la presenza di possibili aggravamenti di una situazione già precaria di sicurezza idraulica e geomorfologica delle zone interessate. Si deve rilevare che l impianto previsto sottende la confluenza con la Val Dorena, nota per la sua elevata instabilità geologica. e già oggetto di diverse progettazioni e conseguenti interventi di sistemazione idraulica e di versante che, però, non hanno mai sortito effetto risolutivo. Gli stessi estensori del progetto, nel corso del sopralluogo, hanno ammesso che la captazione delle acque della Val Dorena, inizialmente prevista, non è stata neppure oggetto di progettazione, perché l elevatissimo trasporto solido determinerebbe una difficile gestione dell opera di presa. La riduzione della portata nel corso d acqua principale, stimata nell 87% circa del deflusso medio, comporterebbe sicuramente l accumulo di rilevanti quantità di materiale alla confluenza per riduzione della capacità erosiva da parte del fluente, effetto aggravato dalla netta perdita di pendenza dell alveo che si ha subito a valle di detta confluenza. Tutto ciò si traduce in un sensibile peggioramento delle condizioni di pericolosità già poste in evidenza in quanto, in occasione delle inevitabili piene, si avrebbe movimentazione del materiale con conseguenze difficilmente gestibili sulla successiva confluenza con il fiume Oglio. Si ritiene, di conseguenza che la zona interessata dal progetto non sia idonea alla realizzazione di un impianto del tipo di quello proposto; - Comunità Montana di Valle Camonica: comunicazioni a firma del Direttore del Servizio Agricoltura e Bonifica Montana (ns. prot. n. Z del ), successivamente depositata in originale in sede di Conferenza di Concertazione, avente oggetto Richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale relativa alla Derivazione di acqua superficiale ed opere connesse a scopo idroelettrico dal Torrente Ogliolo, in Comune di Monno nella quale si evidenziano le seguenti problematiche: - l intero tratto insiste in ambito caratterizzato da versanti incisi dal torrente Ogliolo, caratterizzati da scadente grado di coesione. In particolare, l area sottostante l abitato di Monno è caratterizzata da abbondanti venute idriche, che nell anno 2000 hanno generato numerosi movimenti franosi, - in sponda destra, la frana del Picè contribuisce ad accrescere la pericolosità complessiva del bacino idrico del torrente; in particolare, si ritiene che l edificio di centrale non possa trovare collocazione nella posizione prevista poichè, pur essendo protetto da scarpata in roccia, in caso di ostruzione a monte del torrente verrebbe interessato da eventuali ondate con elevato trasporto solido. Il torrente Dorena, affluente di destra dell Ogliolo, interessa un area caratterizzata da estesi fenomeni franosi; il conseguente trasporto solido accresce il grado di 7

8 dissesto dell intero bacino e pregiudica la stabilità di numerose difese trasversali e spondali esistenti, - in località Framonno, la condotta attraversa il torrente Re di Monno, caratterizzato da vari fenomeni di erosione spondale, mediante un tracciato aereo che si ritiene inadatto sotto il profilo sia idrogeologico che estetico-ambientale, - gli elaborati prodotti denotano varie imprecisioni e mancanze di dettaglio a livello planimetrico, non consentendo, in numerosi tratti, una corretta individuazione del tracciato della condotta, - lo studio di impatto ambientale risulta carente nell individuare eventuali percorsi alternativi della condotta ed una eventuale diversa localizzazione dell edificio della centrale, al fine di attenuare l impatto idrogeologico e ambientale delle opere. In particolare, non viene analizzata la possibilità di un tracciato che, restando in quota, eviti il versante sottostante l abitato per attestarsi lungo la strada provinciale di accesso al paese; CONSIDERATO che il Gruppo di Lavoro regionale, a seguito dell'esame della documentazione depositata dal Committente, dei pareri formali espressi dagli Enti territoriali interessati, delle osservazioni pervenute e dei risultati del sopralluogo istruttorio, è giunto alle seguenti considerazioni conclusive: - il progetto si inserisce in un quadro territoriale caratterizzato da condizioni di rischio idrogeologico particolarmente elevato. Nella fattispecie si rileva che: - dall analisi dello Atlante dei rischi idraulici ed idrogeologici (foglio 41 sez.iii) del Piano per l Assetto Idrogeologico (PAI), l area oggetto del progetto risulta ricadere parzialmente in un area di frana attiva, - sulla base di quanto riportato nello Inventario delle frane e dei dissesti idrogeologici della Regione Lombardia e nell Archivio Storico, l intero bacino dell Ogliolo è interessato dalla presenza di fenomeni franosi. In particolare, limitando le osservazioni alle zone riguardanti il tracciato della condotta, si rileva: un area a franosità diffusa, che comprende tutta la parte posizionata a sud-ovest dell abitato di Monno fino al torrente di fondovalle, una serie di piccoli fenomeni superficiali, riattivatisi a seguito dell alluvione del novembre 2000, una frana di scivolamento (frana di Picè), riattivatasi in occasione degli eventi sopra citati, posizionata in destra orografica del torrente Ogliolo, località Misericordia, - in sede di sopralluogo istruttorio è stato rilevato e sottolineato come l intera area, in particolare alla confluenza con la Val Dorena, sia caratterizzata da rilevanti fenomeni erosivi e di trasporto solido fluviale che, con la riduzione della portata media naturale, possono determinare forti accumuli di materiale detritico lungo l asta fluviale sottesa all opera e la relativa possibilità di messa in movimento in caso di piene improvvise, interessando pericolosamente le zone poste più a valle, - lo Studio di Impatto Ambientale non analizza dati relativi allo stato di qualità delle acque, con particolare riferimento all asta fluviale sottesa all opera: non sono adeguatamente esplicitati i criteri in base ai quali sono stati valutati gli aspetti impattanti inerenti la qualità ambientale del corso idrico;, lo studio non richiama alcuna valutazione dello stato ecologico e chimico del torrente Ogliolo da cui si possa dedurre, confrontando le situazioni ante operam e post operam, l entità degli effetti sullo stato di qualità ambientale e sulla sua capacità autodepurativa, 8

9 - non risulta definito, a seguito di differenti calcoli per la stima delle portate naturali medie annue, delle portate disponibili e del Deflusso Minimo Vitale in alveo, il valore da considerare. I suddetti valori, comunque, dovranno essere rivisitati secondo quanto previsto dallo Atto di indirizzi per la politica di uso e tutela delle acque in Regione Lombardia..., approvato in data 28 luglio 2004 mediante Deliberazione di Consiglio Regionale n.7/1048, - in merito alle componenti flora, fauna ed ecosistemi, la documentazione presentata non fornisce gli elementi necessari a valutare la compatibilità degli interventi. Non risultano infatti adeguatamente esaminati e/o individuati: - gli aspetti relativi all analisi della qualità e della sensibilità ambientale del bacino idrografico e del sito, con particolare riferimento all ecosistema acquatico interessato dalla derivazione, - l analisi delle specificità locali e potenzialmente interessate dall intervento, con riferimento in particolare ad endemismi, flora e fauna protetta, ai sensi della normativa comunitaria, nazionale e regionale, - gli interventi di mitigazione e compensazione degli impatti sulle componenti sopra esposte e le attività di monitoraggio delle componenti ambientali interessate, - non si forniscono elementi di valutazione in ordine alla previsione d impatto acustico derivante dalla realizzazione dell opera; RITENUTO pertanto che la realizzazione di derivazione di acque superficiali ed opere connesse a scopo idroelettrico dal torrente Ogliolo, in Comune di Monno (BS), comporta elementi di indeterminatezza e criticità territoriale ed ambientale tali da non potersi ritenere ambientalmente compatibile, allo stato della documentazione prodotta e nella configurazione progettuale riportata negli elaborati depositati dal Committente; DECRETA 1. di esprimere, per quanto sopra riportato, ai sensi dell'art. 7 del d.p.r 12 aprile1996, giudizio interlocutorio negativo circa la compatibilità ambientale del progetto di Derivazione di acque superficiale ed opere connesse a scopo idroelettrico dal torrente Ogliolo, in comune di Monno (BS), così come presentato dalla Società Azienda Elettrica Vallecamonica S.r.L.; 2. qualora il Committente intendesse richiedere una nuova pronuncia di compatibilità ambientale regionale, occorrerà che: - la documentazione da depositare contenga quanto previsto dall art. 50 delle Norme di Attuazione del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI), - sia valutato il trasporto solido e/o in massa nel torrente, con particolare riferimento agli apporti dovuti alla Val Dorena, e siano individuati i potenziali effetti producibili, nonchè le necessarie mitigazioni e compensazioni da attuare al fine eliminare/ridurre le possibili conseguenze, - risultino superate tutte le criticità e indeterminazioni evidenziate nelle premesse del presente atto; 3. il nuovo Studio di Impatto Ambientale dovrà essere depositato e pubblicato ai sensi dell'art. 8 del d.p.r ; 9

10 4. di provvedere alla trasmissione di copia del presente decreto a: - Società Elettrica Vallecamonica - Comune di Monno - Provincia di Brescia Settore Ambiente, Servizio acque - Comunità Montana Valle Camonica 5. di provvedere altresì alla pubblicazione sul B.U.R.L. della sola parte dispositiva del presente decreto. U.O. Pianificazione e Programmazione Territoriale Arch. Gian Angelo Bravo 10

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