DIVERSAMENTE. Laboratorio di Prevenzione alla Violenza Razziale, di Genere e delle Diverse Abilità
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- Cipriano Poli
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2 DIVERSAMENTE Laboratorio di Prevenzione alla Violenza Razziale, di Genere e delle Diverse Abilità
3 CHE COS E DIVERSAMENTE è un laboratorio filosofico formativo di Prevenzione alla Violenza razziale, di genere e delle diverse abilità, che affronta in maniera innovativa il problema dell educazione alle differenze Non adotta teorie filosofiche, né psicologiche preconfezionate, ma si fonda sulla promozione del dialogo come mezzo per raggiungere una migliore consapevolezza di Sé e dell Altro Attraverso una riflessione guidata con l utilizzo di testi, immagini e la condivisione di esperienze il laboratorio proposto accompagna i giovani in un percorso di analisi dei propri pensieri e insieme dei propri vissuti emotivi e relazionali, utile a conoscersi in modo più profondo e ad acquisire importanti strumenti per comprendere l origine delle proprie chiusure mentali e dei pre-giudizi infondati che trasformano le diversità in etichette e le relazioni interpersonali in soprusi e violenze, dimenticando la risorsa inscritta nella differenza e la ricchezza dello scambio e della cooperazione.
4 GLI OBIETTIVI DiversaMente dà modo agli studenti di acquisire nuovi strumenti e arricchire le proprie competenze per: ascoltarsi ed ascoltare in modo attivo e consapevole confrontarsi e mettersi in gioco nella relazione con altri essere più consapevoli di sé e della propria visione del mondo e dell Altro scoprire la capacità di superare lo stereotipo con l uso della buona ragione poter essere più attenti osservatori dei vissuti emotivi e delle credenze propri e degli altri riconoscere nei propri comportamenti elementi potenzialmente negativi/distruttivi migliorare il clima e la cooperazione all interno del gruppo-classe acquisire strategie per affrontare il disagio emotivo e le situazioni di difficoltà in classe e in società
5 DURATA E SVOLGIMENTO Il Laboratorio di Prevenzione alla Violenza razziale, di genere e delle diverse abilità, si articola in n.2 incontri di n.2 ore con ciascuna classe. Un incontro sarà condotto sui medesimi temi e con le stesse modalità per tutte le classi; l altro sarà invece «tarato» sulle esigenze della singola classe.
6 Nello specifico verranno proposti al gruppo classe: I LABORATORI Interventi di carattere teorico sul tema della diversità e del pre-giudizio; Esercitazioni pratiche e giochi d aula; Esercizi all Empatia Radicale (metodo dell antitetiké dynamis, per imparare ad immedesimarsi nell opinione diversa e contraria); Dialoghi socratici; Comunità di ricerca; VIDEOPRATICHE FILOSOFICHE (Laboratorio di Estetica Pratica e CinePhilo)
7 PARTIRE DAI PRE-GIUDIZI In un mondo sempre più articolato sembra quasi inevitabile la tentazione di semplificare i processi cognitivi, applicando lo schema rigido e rassicurante dello stereotipo. Lo stereotipo sembra funzionale alla protezione della nostra identità ed è invece gravemente diminutivo della nostra capacità di conoscere. È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio, diceva Einstein. Il pregiudizio è oggetto stesso di pregiudizio, perché generalmente tutti pensano di esserne esenti. Il bisogno di ordine nel mondo e di sicurezza nell identità che contrassegna l età evolutiva rende i giovani ancora più esposti al pregiudizio, ma la loro ancora non compiuta formazione li rende sensibili a un altro modo di conoscere e di relazionarsi.
8 LA FILOSOFIA DEL MARTELLO Per questo il primo passo necessario da compiere insieme ai giovani è l esplicitazione del pregiudizio, per far uscire allo scoperto convinzioni ed esperienze che lo sostengono e procedere quindi a una valutazione collettiva dei contenuti emersi. È solo un primo passo utile a sviluppare un ragionevole dubbio sulla validità del pregiudizio, che troverà applicazione poi nel vissuto quotidiano. Il valore aggiunto fornito da questo Progetto di Prevenzione ad orientamento Filosofico è quello di allenare la mente dei giovani a riconoscere e disattivare almeno temporaneamente gli schemi precostituiti per disporsi ad accogliere informazioni più ricche e sfaccettate. Smantellare i pre-giudizi per accogliere le differenze.
9 SIAMO TUTTI UGUALI O TUTTI DIVERSI? Di fatto gli individui sono fra loro tanto diversi quanto uguali ed è quindi un pregiudizio affermare solo una cosa o l altra. Il principio di uguaglianza degli esseri umani, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell uomo ha ispirato l educazione di molte generazioni, ma per essere recepito pienamente deve essere integrato dal principio di differenza o diversità, che promuove il diritto di ogni persona a essere rispettata per la propria specificità umana e culturale. Valorizzare la differenza vuol dire quindi dare l occasione per esplicitare i timori per il diverso e impegnare al confronto su ciò che nella realtà quotidiana mette in contraddizione il siamo tutti uguali dichiarato con il siamo tutti diversi verificato.
10 E POI, DIVERSI DA CHI? La conoscenza nasce nel rapporto fra un io e un non io, individuale o culturale, e quindi nello spazio di una relazione. In questo senso la differenza dà significato alla nostra esistenza, ci dà un identità e ci permette di conoscere il mondo che ci circonda, ma anche nuovi aspetti di noi stessi. Capire che identità e alterità sono concetti complementari è importante e altrettanto importante è imparare a riconoscere differenza e diversità, affrontandole come strumenti di scambio e crescita e non come ostacoli. Nell età in cui ci si sta costruendo un identità è importante sperimentare un confronto dinamico con la diversità, in cui differenze e somiglianze si mettono continuamente in gioco, grazie all adozione di più punti di vista. La dimensione più ampia dell essere tutti comunque portatori e ricevitori di differenze offre una nuova visione che ammorbidisce la conflittualità per aprirsi a un incontro più sereno, fondato sulla curiosità e sul dialogo.
11 IDENTITA DIFFERENZA È nella scuola che nasce la curiosità e l interesse per l altro, unica arma capace di combattere l intolleranza, senza annullare le differenze e soprattutto senza appiattirle con l indifferenza, espressione deteriore dell incapacità di ascolto e confronto civile. È più che mai indispensabile formare menti critiche animate da un pensiero forte della propria identità e cultura, ma aperto positivamente al confronto con altri modi di essere e di vivere. Solo così si può raggiungere la convivenza democratica e pacifica, arricchita da quel dibattito di idee che rende vitale la democrazia, costruttivo il confronto e creativa la società. Relazionarsi democraticamente significa anche mantenere le proprie idee, conoscendo meglio quelle degli altri.
12 SOCRATE AL CINEMA DIVERSA-MENTE E LE VIDEOPRATICHE FILOSOFICHE
13 LA FILOSOFIA E IL VIDEO IL CINE-PHILO IL LABORATORIO DI ESTETICA PRATICA (o Dialogo Socratico Per Immagini)
14 FINE Grazie per la Vostra attenzione!
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