Le opportunità per la cultura nella programmazione

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1 MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA CULTURALI E DEL TURISMO DIREZIONE GENERALE BILANCIO SERVIZI DI ASSISTENZA TECNICA E SUPPORTO ALL ATTUAZIONE DEL PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA RETE PER LA GOVERNANCE DELLE POLITICHE CULTURALI , NELL AMBITO DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE - GOVERNANCE E ASSISTENZA TECNICA (PON GAT) (OBIETTIVO OPERATIVO 2.4) RELATIVO ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA (CALABRIA, CAMPANIA, PUGLIA E SICILIA) Le opportunità per la cultura nella programmazione Napoli, 23 giugno 2015 Marco Marinuzzi Struttura Srl partner associato

2 LE POLITICHE EUROPEE PER LA CULTURA E LA CREATIVITÀ una lettura orizzontale

3 Introduzione La Strategia EUROPA 2020 La Politica di Coesione La Cooperazione Territoriale Europea la cooperazione transfrontaliera la cooperazione transnazionale la cooperazione interregionale La Cooperazione per l allargamento La Cooperazione esterna I programmi a gestione diretta (Europa Creativa, Horizon 2020, Europa per i Cittadini, Erasmus+, COSME)

4 Introduzione L EUROPA non è la panacea di tutti i mali ed EUROPA CREATIVA non è la panacea di tutti i mali culturali e creativi. Un progetto sarà finanziato se, e solo se, i suoi obiettivi contribuiscono agli obiettivi del programma finanziatore che, a sua volta, contribuisce agli obiettivi della Strategia EUROPA Un progetto, per essere finanziato da fondi europei, non deve solo essere un progetto eccellente ma deve avere anche un valore aggiunto europeo, un contributo allo sviluppo dell UE e un impatto di valenza europea. Bisogna rispondere alle domande Perché l Europa, e solo essa, può finanziare il mio progetto? Perché non può essere finanziato da fondi nazionali, regionali o locali?

5 Primi suggerimenti di inquadramento PROGRAMMAZIONE >>>>>>>>> NON RINCORRERE I BANDI INNOVAZIONE >>>>>>>>> NON CANDIDARE L ORDINARIO RESPIRO TRANSNAZIONALE NON LOCALE ELABORAZIONE CONGIUNTA, PROGETTAZIONE CONGIUNTA, GESTIONE CONGIUNTA NON ESCLUDERE NESSUNA PROGRAMMA / STRUMENTO FINANZIARIO A PRIORI

6 La Strategia EUROPA 2020 Documento di strategia per la crescita dell UE nel decennio Negli intendimenti del Presidente Barroso si tratta di più del mero superamento della perdurante crisi che continua ad affliggere molte delle nostre economie. Si tratta di affrontare le carenze del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un diverso tipo di crescita che è più intelligente, più sostenibile e più inclusiva

7 La Strategia EUROPA 2020 Perché una strategia europea? La crisi ci ha mostrato che le economie europee sono strettamente interconnesse Se si vuole contrastare la crisi e crescere globalmente, bisogna agire in manierà più coordinata A fortiori, la crisi in Grecia ha mostrato che le interdipendenze sono vieppiù maggiori nell eurozona Solo l Unione Europea può dare massa critica per sviluppare azioni che abbiano impatti rilevanti e di lungo periodo

8 La Strategia EUROPA 2020 Gli obiettivi 1. Occupazione Innalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni) 2. R&S / innovazione Aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo ed innovazione al 3% del PIL dell'ue (pubblico e privato insieme) 3. Cambiamenti climatici /energia Riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto al % del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili Aumento del 20% dell'efficienza energetica 4. Istruzione Riduzione degli abbandoni scolastici al di sotto del 10% aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria 5. Povertà / emarginazione Almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in meno 8

9 La Strategia EUROPA 2020 le 3 priorità CRESCITA INTELLIGENTE: sviluppare un economia basata sulla conoscenza e sull innovazione CRESCITA SOSTENIBILE: promuovere un economia più competitiva, efficiente e verde CRESCITA INCLUSIVA: promuovere un economia con un alto tasso di occupazione per favorire una maggiore coesione territoriale e sociale 9

10 La Strategia EUROPA 2020 Le iniziative faro Crescita intelligente Innovazione Iniziativa faro dell UE L Unione dell Innovazione per migliorare le condizioni generali e l accesso ai finanziamenti per la ricerca e l innovazione onde rafforzare la catena dell innovazione e innalzare i livelli d investimento in tutta l Unione Istruzione Iniziativa faro dell UE Youth on the move per migliorare le prestazioni dei sistemi d istruzione e aumentare l attrattiva internazionale degli istituti europei di insegnamento superiore Società Digitale Iniziativa faro dell UE Un agenda europea del digitale per accelerare la diffusione dell Internet ad alta velocità e sfruttare i vantaggi di un mercato unico del digitale per famiglie e imprese 10

11 La Strategia EUROPA 2020 Le iniziative faro Crescita sostenibile Clima, Energia e Mobilità Iniziativa faro dell UE Un Europa efficiente sotto il profilo delle risorse per contribuire a scindere la crescita economica dall uso delle risorse decarbonizzando la nostra economia, incrementando l uso delle fonti di energia rinnovabile, modernizzando il nostro settore dei trasporti e promuovendo l efficienza energetica Competitività Iniziativa faro dell UE Una politica industriale per l era della globalizzazione onde migliorare il clima imprenditoriale, specialmente per le PMI, e favorire lo sviluppo di una base industriale solida e sostenibile in grado di competere su scala mondiale 11

12 La Strategia EUROPA 2020 Le iniziative faro Crescita inclusiva Occupazione e Competenze Iniziativa faro dell UE Un agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro onde modernizzare i mercati occupazionali agevolando la mobilità della manodopera e l acquisizione di competenze lungo tutto l arco di della vita al fine di aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e di conciliare meglio l offerta e la domanda di manodopera Lotta alla Povertà Iniziativa faro dell UE Piattaforma europea contro la povertà per garantire coesione sociale e territoriale in modo tale che i benefici della crescita e i posti di lavoro siano equamente distribuiti e che le persone vittime di povertà e esclusione sociale possano vivere in condizioni dignitose e partecipare attivamente alla società 12

13 COMMISSIONE EUROPEA 67,5% 32,5% Gestione diretta Centralised management Gestione concorrente Shared management PROGRAMMI SETTORIALI EUROPA CREATIVA HORIZON 2020 EUROPA PER I CITTADINI COSME ERASMUS+. FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI FESR Sviluppo Regionale FESR Cooperazione Territoriale FSE FEASR FEAMP IPA PRE ADESIONE ENI Politica Europea di Vicinato

14 COMMISSIONE EUROPEA Gestione diretta Centralised management Gestiti dalla CE o da sue agenzie Approccio tematico (programmi monosettoriali) Finanzia l eccellenza del settore Cofinanziamento UE medio-basso Collegamento con politiche europee Territorio ammissibile: UE e oltre Ricadute e impatti a livello europeo Gestione concorrente Shared management Gestito da Regioni / Ministeri Approccio geografico (programmi plurisettoriali) Finanzia la coesione territoriale Cofinanziamento UE medio-alto Collegamento anche con politiche nazionali/locali Territorio ammissibile: parti di UE + paesi non UE Ricadute e impatti nell area programma

15 COMMISSIONE EUROPEA Gestione diretta Centralised management Gestione concorrente Shared management CONTRIBUISCONO ALLA STRATEGIA EUROPA 2020 ATTUATI ATTRAVERSO PROGETTI CON PARTENARIATI TRASNAZIONALI CONTRIBUISCONO ALLA STRATEGIA EUROPA 2020 ATTUATI ATTRAVERSO PROGETTI CON PARTENARIATI TRASNAZIONALI o LOCALI (POR FESR/POR FSE/PSR)

16 Politica di Coesione I Fondi Strutturali e di Investimento Europei FESR FSE Fondo europeo di sviluppo regionale Fondo sociale europeo FC Fondo di coesione non per l Italia FEASR FEAMP Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 16

17 I Fondi Strutturali e di Investimento Europei gli obiettivi tematici Il FESR finanzia Sviluppo regionale (tramite i PON e i POR) Cooperazione Territoriale Europea transfrontaliera transnazionale interregionale 17

18 Politica di Coesione I Fondi Strutturali e di Investimento Europei Risorse finanziarie pubbliche (comunitaria, nazionale e regionale) Orientamenti strategici che giustificano la disponibilità delle risorse e definiscono gli obiettivi di sviluppo (comunitari, nazionali e regionali) Organizzazione dei soggetti che erogano le risorse (gestione multilivello decentrata) Regole del gioco e modalità per utilizzare le risorse disponibili (programmi e progetti attraverso bandi) 18

19 I Fondi Strutturali e di Investimento Europei Organizzazione Quadro strategico comune Accordi di partenariato Programmi operativi Gestione dei programmi/ Selezione dei progetti Monitoraggio/ Relazione annuale A livello UE Tra UE e Stato Membro 1 o + per fondo Ministeri / Regioni 19

20 I Fondi Strutturali e di Investimento Europei Organizzazione Realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva Concentrazione sui risultati Ottimizzare l'incidenza dei finanziamenti dell'ue 20

21 I Fondi Strutturali e di Investimento Europei gli obiettivi tematici 1. Ricerca e innovazione 2. Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) 3. Competitività delle Piccole e Medie Imprese (PMI) 4. Transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio 5. Adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione e gestione dei rischi 6. Tutela dell'ambiente ed efficienza delle risorse 7. Trasporto sostenibile e rimozione delle strozzature nelle principali infrastrutture di rete 8. Occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori 9. Inclusione sociale e lotta alla povertà 10. Istruzione, competenze e apprendimento permanente 11. Potenziamento della capacità istituzionale e amministrazioni pubbliche efficienti 21

22 I Fondi Strutturali e di Investimento Europei gli obiettivi tematici 1. Ricerca e innovazione 2. Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) 3. Competitività delle Piccole e Medie Imprese (PMI) 4. Transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio 5. Adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione e gestione dei rischi 6. Tutela dell'ambiente ed efficienza delle risorse 7. Trasporto sostenibile e rimozione delle strozzature nelle principali infrastrutture di rete 8. Occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori 9. Inclusione sociale e lotta alla povertà 10. Istruzione, competenze e apprendimento permanente 11. Potenziamento della capacità istituzionale e amministrazioni pubbliche efficienti 22

23 I Fondi Strutturali e di Investimento Europei gli obiettivi tematici 1. Ricerca e innovazione anche per la conservazione del patrimonio culturale 2. Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nella valorizzazione patrimonio culturale 3. Competitività delle Piccole e Medie Imprese (PMI) anche culturali e creative (archeologia, restauro) 4. Transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio efficienza energetica nei contenitori culturali 5. Adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione e gestione dei rischi prevenzione antisismica nei contenitori culturali 6. Tutela dell'ambiente ed efficienza delle risorse naturali e del patrimonio culturale 7. Trasporto sostenibile e rimozione delle strozzature nelle principali infrastrutture di rete per collegare aree culturali e turistiche 8. Occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori anche dei settori culturali e creativi 9. Inclusione sociale e lotta alla povertà anche attraverso la cultura 10. Istruzione, competenze e apprendimento permanente anche nei settori culturali e creativi 11. Potenziamento della capacità istituzionale e amministrazioni pubbliche efficienti anche PA culturali 23

24 LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea

25 LA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA, TRANSNAZIONALE E INTERREGIONALE

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27 I Programmi di Cooperazione Territoriale caratteristiche

28 I Programmi di Cooperazione Territoriale caratteristiche Regolamento UE distinto Concentrazione dei programmi su un massimo di 4 obbiettivi tematici Gestione semplificata dei programmi Creazione semplificata dei Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale (GECT) E-coesione (Utilizzo obbligatorio dei sistemi informatizzati per la gestione dei programmi) Nuovi programmi e nuove geografie per intersecare le Strategie Macro Regionali europee

29 I Programmi di Cooperazione Territoriale caratteristiche Tasso di cofinanziamento comunitario dei programmi e delle operazioni (progetti) 85 % Cofinanziamento nazionale (IT) (da Fondo di rotazione nazionale e assicurato solo per soggetti pubblici ) Gli altri paesi fanno riferimento alla normativa nazionale sull eventuale cofinanziamento

30 PRINCIPIO DELLA CONCENTRAZIONE TEMATICA Per i programmi transfrontalieri e transnazionali, almeno l 80% delle risorse si concentra su un massimo di 4 obiettivi tematici; per la cooperazione interregionale possono essere selezionati tutti gli obiettivi tematici

31 I PROGRAMMI CTE in Calabria Campania, Puglia e Sicilia INTERREG EUROPE URBACT INTERACT - ESPON MED

32 LA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA

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34 I Programmi di Cooperazione Transfrontaliera in Italia Informazioni generali Italia-Austria Italia-Slovenia Italia-Croazia Italia-Grecia Italia-Francia Alpi Cooperazione tra regioni NUTS 3 di due o più stati divise da confine terrestre o marittimo (max 150 km) Italia-Francia Marittimo Italia-Svizzera Italia-Malta

35 LA COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE

36 La Commissione Europea stabilisce l elenco, ripartito per programma di cooperazione e concernente le regioni di livello NUTS 2, delle aree transnazionali che ricevono il sostegno, garantendo al contempo la continuità di tale cooperazione in aree coerenti più vaste sulla base dei programmi precedenti, tenendo conto, ove opportuno, delle strategie macroregionali e di quelle concernenti i bacini marittimi.

37 MED

38 Il Programma di Cooperazione MED Informazioni generali Budget: EUR Fondo: FESR + IPA Territori Autorità di Gestione: Sito internet: Stato: Croazia, Cipro, Grecia, Slovenia, Malta, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Albania Francia: Corse, Languedoc-Roussillon, Midi-Pyrénées, Provence Alpes Côte d'azur, Rhône- Alpes Italia: Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d Aosta, Veneto Portogallo: Algarve, Alentejo, Lisboa Spagna: Andalucía, Cataluña, Aragón, Islas Baleares, Murcia, Comunidad Valenciana, Ceuta, Melilla Gran Bretagna: Gibraltar Regione Provenza Alpi Costa Azzurra NON ADOTTATO

39 Il Programma di Cooperazione MED Area di cooperazione

40 Il Programma di Cooperazione MED Le opportunità ASSE 1. PROMUOVERE LA CAPACITÀ D INNOVAZIONE DELLE REGIONI MED PER UNA CRESCITA INTELLIGENTE E SOSTENIBILE (OT 1) ASSE 2. FAVORIRE LE STRATEGIE A BASSA EMISSIONE DI CARBONIO E L EFFICACIA ENERGETICA NEI TERRITORI MED: CITTÀ, ISOLE ED AREE REMOTE (OT 4) ASSE 3. PROTEGGERE LE RISORSE NATURALI E CULTURALI DEL MEDITERRANEO (OT 6) ASSE 4. RAFFORZARE LA GOVERNANCE NEL MEDITERRANEO (OT 11)

41 Il Programma di Cooperazione MED Le opportunità Asse III Proteggere e promuovere le risorse naturali e culturali mediterranee O.S. 3.1 Rafforzare le politiche per lo sviluppo sostenibile per una valorizzazione più efficiente delle risorse naturali e del patrimonio culturale nelle aree costiere e ad esse adiacenti Sviluppare strumenti a supporto delle decisioni; Predisporre piani d azione transnazionali e interregionali e integrare piani e strategie esistenti Predisporre politiche pubbliche Sviluppare strategie innovative e integrate per lo sviluppo di un turismo sostenibile rispettoso del patrimonio naturale e culturale Azioni pilota per conciliare il turismo di massa con la tutela del patrimonio cultural e naturale mediterraneo Valorizzazione del patrimonio culturale e in particolar modo migliorare la gestione dei siti culturali Adottare piani d azione da parte delle autorità pubbliche

42 Il Programma di Cooperazione MED I tipi di progetto TIPOLOGIE DI MODULI PREVISTE: 3 N.B. La scelta del modulo (o dei moduli) è in funzione degli obiettivi/risultati che i partners intendono perseguire

43 MODULO 1 (M1) ATTIVITA : STUDI, STRATEGIE COMUNI, NETWORKS TRANSNAZIONALI ESEMPI DI OUTPUT: joint action plans, swot, benchmarking, stati dell arte DURATA: 18 MESI BUDGET FESR: MAX N. PARTNERS: MAX.8 (ISTITUZIONALI E SCIENTIFICI)

44 MODULO 2 (M2) ATTIVITA: AZIONI PILOTA (INCLUSA SINTETICA ANALISI/STUDIO PRELIMINARE), SPERIMENTAZIONI TRANSNAZIONALI (DI STRUMENTI, STRATEGIE, PIANI DI AZIONE CONGIUNTI ETC.) ESEMPI DI OUTPUT: studi preliminari (fattibilità), metodologie comuni, test e valutazioni DURATA: 30 MESI BUDGET FESR : DA 1 A 2 MILIONI N. PARTNERS: MAX. 10 (ISTITUZIONALI E OPERATIVI)

45 MODULO 3 (M3) ATTIVITA : CAPITALIZZAZIONE DI PROGETTI FINANZIATI CON I MODULI 1 E 2 E TRASFERIMENTO DEI RISULTATI IN AREA MED, IN PARTICOLARE NEI POR REGIONALI (FESR/FSE) E NAZIONALI ESEMPI DI OUTPUTS: MoU, accordi, proposte regolamentari, procedure etc. DURATA: 18 MESI BUDGET FESR: DA A 2 MILIONI N. PARTNERS: MAX. 8 (ISTITUZIONALI O NETWORKS)

46 PROGETTI UNI-MODULO PROGETTI MULTI- MODULO PROGETTI INTEGRATI M1 M3 M2 M1 + M2 M2 + M3 M1 + M3 max 36 mesi M1+M2+M3 progetti strategici (max. 48 mesi)

47 Il Programma di Cooperazione MED Caratteristiche particolari Progetti organizzati in moduli di 12/18 mesi Modulo 1: studi / strategie comuni Modulo 2: Piani d azione / Sperimentazioni transnazionali / Trasferimento locale Modulo 3: Capitalizzazione / Trasferimento / Mainstreaming

48 LA COOPERAZIONE INTERREGIONALE

49 INTERREG EUROPE

50 Il Programma di Cooperazione Interreg Europe Informazioni generali Budget: EUR Fondo: FESR Territori: Unione Europea, Norvegia, Svizzera Autorità di Gestione: Région Nord-Pas de Calais Sito internet: Stato: APPROVATO Beneficiari: Enti pubblici e privato non profit

51 Il Programma di Cooperazione Interreg Europe Informazioni generali PROJECTS PLATFORMS Istituzioni lavorano assieme dai 3 ai 5 anni su un tema di policy condiviso Uno spazio online per l apprendimento continuo sulle politiche pubbliche Un piano d azione di ciascuna regione sarà finalizzato a migliorare lo specifico strumento di policy Partner regionali monitoreranno l attuazione dei piani d azione Soluzioni per migliorare la gestione e l attuazione delle politiche di svluppo regionale Sostegno di esperti ai governi locali e regionali per un effettiva programmazione e attuazione delle politiche

52 Il Programma di Cooperazione Interreg Europe Area geografica Area geografica Per quanto concerne la cooperazione interregionale, il sostegno da parte del FESR riguarda la totalità del territorio dell'unione.

53 Il Programma di Cooperazione Interreg Europe Le opportunità Asse I Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione O.S. 1.1 Migliorare l attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale, in particolare dei programmi di Inverstimento per la Crescita e il Lavoro e, laddove rilevante, i programmi CTE nei settori della ricerca, innovazione Interregional cooperation projects: Autorità regionali e soggetti economici condividono esperienze su strumenti finanziari per sostenere l innovazone come elemento chiave per l innovazione delle infrastrutture, risultando in piani d azione per la creazione in ciascuna regione di un fondo di rotazione per l innovazione tecnologica sia come strumento finanziario in un programma FESR/FSE o operante autonomamente Scambio di esperienze tra autorità regionali sulle politiche e programmi per creare strutture di ricerca e reti di cooperazione internazionale su Ricerca e Sviluppo nelle regioni con meno attività di ricerca e prepare la creazione di tali struture e reti attraverso piani d azione Scambio di esperienze tra agenzie di sviluppo regionale su piani di azione per migliorare l incontro tra i curricula dell alta formazione e i fabbisogni di risorse umane nei settori economici inclusi nelle strategie per la specializzazione intelligente Scambio di esperienze tra attori regionali per migliorare le politiche a sostegno dell innovazione rivolte ai settori chiave della salute, cambiamento demografico e benessere

54 Il Programma di Cooperazione Interreg Europe Le opportunità Asse I Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione O.S. 1.1 Migliorare l attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale, in particolare dei programmi di Inverstimento per la Crescita e il Lavoro e, laddove rilevante, i programmi CTE nei settori della ricerca, innovazione Piattaforme per l apprendimento di politiche su ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione: Pubblicazione di raccomandazioni sulle politiche per la creazione di centri regionali di ricerca e innovazione basati su esperienze di successo tratte da progetti finanziati dai programmi FESR/FSE Seminario rivolto ad attori regionali per rafforzare il ruolo delle università nel sistema regionale dell innovazione Peer review (revisione paritaria) tra regioni europee che hanno settori simili di specializzazione intelligente e analizzare e migliorare le loro infrastrutture regionali per l innovazione

55 Il Programma di Cooperazione Interreg Europe Le opportunità Asse I Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione O.S. 1.2 Migliorare l attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale, in particolare i programmi FESR e FSE e, laddove rilevante, i programmi CTE che sostengono la produzione di innovazione da parte di attori nelle catene regionali di innovazione nelle aree di specializzazione intelligente Piattaforme per l apprendimento di politiche su ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione: Pubblicazione di un catalogo di esempi di progetti a sostegno di cluster di successo e misure attuate attraverso programmi di crescita e occupazione in Europa Peer review tra le regioni europee (coinvolgendo le autorità e gli attori nelle loro catene di innovazione) relative all'organizzazione e alla governance della loro collaborazione tripla elica. Laboratorio per responsabili di appalti pubblici degli enti regionali per diffondere le pratiche regionali in materia di appalti pubblici per l'innovazione.

56 Il Programma di Cooperazione Interreg Europe Le opportunità Asse II Competitività delle PMI O.S. 1.2 Migliorare l attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale, in particolare i programmi FESR/FSE e, laddove rilevante, i programmi CTE, a supporto delle PMI in tutte le fasi del loro ciclo di vita per sviluppare e raggiungere crescita nell innovazione Interregional cooperation projects: Cooperazione tra autorità regionali e agenzie di sostegno alle imprese per scambiare pratiche sulla creazione e la gestione di strutture di seed-capital a sostegno delle PMI, per preparare la creazione di tali regimi di sostegno finanziario tramite i programmi dei partner di investimento per la crescita e l'occupazione o altri programmi regionali di sostegno alle imprese. Autorità regionali e attori di sostegno alle imprese condividono esperienze sulla sensibilizzazione e la costruzione di qualità imprenditoriali tra i giovani e di sviluppo di piani d'azione per l'introduzione di regimi di sostegno ai giovani imprenditori nelle loro regioni. Scambio di pratiche sull internazionalizzazione delle PMI e servizi di sostegno all esportazione tra agenzie di sviluppo regionale, con conseguente piani d'azione per stabilire nuove e migliorare le strutture esistenti di sostegno all'internazionalizzazione delle PMI in ogni regione

57 Il Programma di Cooperazione Interreg Europe Le opportunità Asse II Competitività delle PMI O.S. 1.2 Migliorare l attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale, in particolare i programmi FESR/FSE e, laddove rilevante, i programmi CTE, a supporto delle PMI in tutte le fasi del loro ciclo di vita per sviluppare e raggiungere crescita nell innovazione Piattaforme per l apprendimento di politiche su ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione: Pubblicazione di raccomandazioni per programmi regionali di sviluppo delle PMI sulla base di un'analisi delle esperienze di successo di diversi progetti e programmi FESR / FSE Seminario per le autorità regionali sulla progettazione di politiche favorevoli alle PMI, compresa la progettazione di procedure per gli appalti pubblici e la riduzione degli oneri amministrativi e degli ostacoli per le delle PMI. Revisione paritaria tra agenzie di sviluppo regionali e istituti di istruzione su programmi regionali di sviluppo dell'imprenditorialità in diverse regioni europee

58 Il Programma di Cooperazione Interreg Europe Le opportunità Asse IV Efficienza dell ambiente e delle risorse O.S. 4.1 Migliorare l attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale, in particolare i programmi FESR / FSE e, laddove rilevante, i programmi CTE, nei settori della protezione e sviluppo del patrimonio naturale e culturale Interregional cooperation projects: Scambio di pratiche tra le autorità regionali e le agenzie di gestione delle aree naturali nelle regioni urbanizzate sulla gestione della natura per preparare lo sviluppo e l'integrazione delle infrastrutture verdi regionali in zone sotto pressione urbana come parte dei programmi regionali Autorità regionali e i centri di conoscenza scambiano esperienze sui metodi per valutare la vulnerabilità degli ecosistemi regionali e transfrontalieri, individuare misure di mitigazione e pianificare la loro applicazione attraverso i programmi FESR/FSE e CTE Scambio di esperienze tra gli enti regionali e gli organismi di gestione del parco naturale su modelli di governance per i parchi naturali regionali e le aree Natura 2000 per preparare l'introduzione di nuovi modelli di gestione e di sfruttamento per i loro parchi regionali.

59 Il Programma di Cooperazione Interreg Europe Le opportunità Asse IV Efficienza dell ambiente e delle risorse O.S. 4.1 Migliorare l attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale, in particolare i programmi FESR / FSE e, laddove rilevante, i programmi CTE, nei settori della protezione e sviluppo del patrimonio naturale e culturale Piattaforme per l apprendimento di politiche su ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione: Creazione di un compendio online di misure di successo per la politica regionale e di progetti per la promozione e la conservazione della biodiversità e della natura attuati attraverso programmi regionali FESR/FSE Seminario per le autorità regionali e manager della natura per presentare e diffondere le pratiche regionali per la gestione integrata delle zone costiere in vista del nuovo regolamento quadro UE sulla pianificazione dello spazio marittimo e la gestione integrata delle zone costiere Revisione paritaria tra le regioni metropolitane europee sui loro approcci alla gestione e valorizzazione del patrimonio culturale per l'ambiente costruito

60 URBACT

61 Il Programma di Cooperazione URBACT III Informazioni generali Budget: EUR Fondo: FESR Territori: Unione Europea, Norvegia, Svizzera Autorità di Gestione: Sito internet: Commissariat Général à l Egalité des Territoires (CGET) urbact.eu Stato: APPROVATO Beneficiari: Enti pubblici o equivalenti

62 Il Programma di Cooperazione URBACT III Area geografica Area geografica Per quanto concerne la cooperazione interregionale, il sostegno da parte del FESR riguarda la totalità del territorio dell'unione.

63 Il Programma di Cooperazione URBACT III Le opportunità Asse I Promuovere uno sviluppo urbano integrato e sostenibile O.S. 1.1 Migliorare la capacità delle città di gestire politiche e pratiche urbane sostenibili in maniera integrata e partecipativa O.S. 1.2 Migliorare la progettazione di strategie e piani d azione urbani sostenibili nelle città O.S. 1.3 Migliorare l attuazione di piani integrati per lo sviluppo urbano sostenibile O.S 1.4 Assicurare che operatori e decisori politici a tutti i livelli (UE, nazionale, regionale e locale) abbiano accesso alla conoscenza tematica di URBACT e condividano il sapere su tutti gli aspetti legati allo sviluppo urbano sostenibile al fine di migliorare le politiche urbane

64 Il Programma di Cooperazione URBACT III Le opportunità 3 TIPI DI RETI TEMATICHE: 1. PER LA PIANIFICAZIONE DI AZIONI 2. PER L ATTUAZIONE DI STRATEGIE O PIANI D AZIONE 3. PER IL TRASFERIMENTO DI BUONE PRATICHE

65 Il Programma di Cooperazione URBACT III Le opportunità Una città come lead partner Un numero limitato di partner: PARTENARIATI 8-12 partner nei network di pianificazione & attuazione 6-8 partner nei network di trasferimento Una maggioranza di città massimo 3 partner che non siano città Equilibrio tra partner da regioni meno sviluppate e partners da regioni più sviluppate o in transizione

66 I PROGRAMMI DI COOPERAZIONE ESTERNA

67 La Politica Europea di Vicinato PEV European Neighbourhood Instrument (ENI) - Politica dell Unione Europea per i paesi con essa confinanti ENI Est ENI Sud Bielorussia, Moldavia, Ucraina, Azerbaigian, Armenia, Georgia Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Israele, Palestina, Siria*, Giordania, Libano Partenariato Strategico con la Russia * La cooperazione con la Siria è attualmente sospesa a causa della situazione economica

68 La Politica Europea di Vicinato PEV European Neighbourhood Instrument (ENI) Programmi Transfrontalieri Terrestri Artico/Russia Carelia/Russia Finlandia Sudest/Russia Estonia/Russia Lettonia/Russia Lituania/Russia Polonia/Russia Lettonia/Lituania/Bielorussia Polonia/Bielorussia/Ucraina Ungheria/Slovacchia/Romania/Ucraina Romania/Moldavia Romania/Ucraina Programmi Transfrontalieri Marittimi Italia/Tunisia Programmi di Bacino Marittimo Mar Baltico Mar Nero Mediterraneo Medio-Atlantico

69 La Politica Europea di Vicinato PEV European Neighbourhood Instrument (ENI)

70 La Politica di Vicinato 11 obiettivi tematici ciascun programma ne sceglie 4 1. Attività economiche e sviluppo delle PMI 2. Sostegno all istruzione, ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione 3. Promozione della cultura locale e salvaguardia del patrimonio storico 4. Promozione dell inclusione sociale e lotta alla povertà 5. Sostegno alla governance locale e regionale 6. Protezione dell ambiente, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici 7. Miglioramento dell accessibilità alle regioni, sviluppo di reti e sistemi di trasporto e comunicazione sostenibili e a prova di clima 8. Sfide comuni in materia di sicurezza e protezione 9. Promozione di e cooperazione su energia sostenibile e sicurezza energetica 10. Promozione di mobilità e sicurezza nella gestione dei confini 11. Altre aree tematiche non sopraelencate che abbiano un importante impatto transfrontaliero (richiesta una giustificazione caso per caso

71 Il Programma di Cooperazione Bacino Mediterraneo Informazioni generali Budget: EUR Fondo: FESR (paesi UE) / ENI (paesi ENI) Autorità di Gestione: Regione autonoma della Sardegna enpi.med@regione.sardegna.it Sito internet: Stato BOZZA

72 Il Programma di Cooperazione Bacino Mediterraneo Area di cooperazione Territori ammissibili: Spagna: Andalucia, Catalunia, Comunidad Valenciana, Murcia, Islas Baleares, Ceuta, Melilla Regno Unito: Gibraltar Portogallo: Algarve Francia: Corse, Languedoc-Roussillon, Provence-Alpes-Côte d Azur Italia: Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana Malta: intero stato Grecia: Anatoliki Makedonia - Thraki, Kentriki Makedonia, Thessalia, Ipeiros, Ionia Nisia, Dytiki Ellada, Sterea Ellada, Peloponnisos, Attiki, Voreio Aigaio, Notio Aigaio, Kriti Cipro: intero stato Turchia: Tekirdağ, Balikesir, İzmir, Aydın, Antalya, Adana, Hatay Marocco: Oriental, Taza-Al Hoceima-Taounate, Tanger-Tetouan Algeria: Tlemcen, Ain Temouchent, Oran, Mostaganem, Chlef, Tipaza, Alger, Boumerdes, Tizi Ouzou, Bejaia, Jijel, Skika, Annaba, El Tarf Tunisia: Madanin, Qabis, Safaqis, Al Mahdiyah, Al Munastir, Susah, Nabul, Bin Arous, Tunis, Al Arianah, Banzart, Bajah, Juridubah Libia: Nuquat Al Kharms, Al Zawia, Al Aziziyah, Tarabulus, Tarunah, Al Khons, Zeleitin, Misurata, Sawfajin, Surt, Ajdabiya, Banghazi, Al Fatah, Al Jabal Al Akhdar, Damah, Tubruq Egitto: Marsa Matruh, Al Iskandanyah, Al Buhayrah, Kafr ash Shaykh, Ad Daqahliyah, Dumyat, Ash Sharquiyah, Al Isma iliyah, Bur Sa id Giordania: Irbid, Al-Balga, Madaba, Al-Karak, Al- Tafilah, Al-Aqaba Palestina : intero stato Israele : intero stato Libano: intero stato Siria: Latakiah, Tartus

73 Il Programma di Cooperazione Bacino Mediterraneo Area di cooperazione Territori ammissibili a condizioni specifiche dettagliate nei singoli bandi: Spagna: Portogallo: Francia: Italia: Grecia: Tunisia: Egitto: Giordania: Siria: Extremadura, Castilla La Mancha. Aragon Alentejo, Lisboa (solo per progetti relativi all obiettivo trasversale Promuovere lo sviluppo economico e sociale) Rhône-Alpes, Auvergne, Midi-Pyrénées Molise, Abruzzo, Marche, Umbria, Emilia-Romagna, Piemonte Dytiki Makedonia Tataoune, Kebili, Gasfa, Sidi Bouzid, Kairouan, Zaghouan, Manouba, Le Kef, Silian Al Gharbiyah, Al Minufiyah, Al Qalyubiyah, As Suways Al-Mafraq, Ma an, Amman, Ajlun, Jarash, Az Zarqa Hama, Idlib, Homs

74 Il Programma di Cooperazione Bacino Mediterraneo Area di cooperazione

75 Il Programma di Cooperazione Bacino Mediterraneo Obiettivi Tematici selezionati di interesse per cultura e creatività OT 1a Sostenere lo sviluppo delle PMI e sostenere gli imprenditori Priorità 1.1: Sostenere start-up innovative e nuove imprese, con particolare riguardo all imprenditoria giovanile e femminile e favorire la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e la loro commercializzazione Priorità 1.2: Rafforzare e sostenere le reti euro-mediterranee, i distretti e i consorzi e le catene del valore nei settori tradizionali (agroalimentare, turismo, tessile-abbigliamento) e non tradizionali (idee innovative per lo sviluppo urbano, eco-housing, tecnologie pulite legate all acqua e non solo, energia rinnovabile, industrie creative) Priorità 1.3: Incoraggiare iniziative di turismo sostenibile e azioni finalizzate a diversificare in favore di nuovi segmenti e nicchie (turismo culturale, religioso, d avventura, storico, enogastronomico)

76 Il Programma di Cooperazione Bacino Mediterraneo Obiettivi Tematici selezionati di interesse per cultura e creatività OT 1b Sostenere l istruzione, la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l innovazione Priorità 2.1: Sostenere il trasferimento tecnologico e la commercializzazione dei risultati della ricerca, rafforzare le relazioni tra ricerca e industria Priorità 2.2: Sostenere le PMI nell accesso alla ricerca e all innovazione anche attraverso il clustering

77 ma anche.

78 Programma Operativo Nazionale PESCA Reg. 508/2014 FEAMP Art. 63 Attuazione di strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo PROMUOVERE IL BENESSERE SOCIALE E IL PATRIMONIO CULTURALE NELLE ZONE DI PESCA E ACQUACOLTURA, INCLUSI LA PESCA, L ACQUACOLTURA E IL PATRIMONIO CULTURALE MARITTIMO;

79 I PROGRAMMI A GESTIONE DIRETTA PER I SETTORI CULTURALI E CREATIVI

80 COMMISSIONE EUROPEA Gestione diretta Centralised management Gestione concorrente Shared management PROGRAMMI SETTORIALI EUROPA CREATIVA HORIZON 2020 EUROPA PER I CITTADINI COSME ERASMUS+. FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI FESR Sviluppo Regionale FESR Cooperazione Territoriale FSE FEASR FEAMP IPA PRE ADESIONE ENI Politica Europea di Vicinato

81 Programmi tematici a gestione diretta per cultura e creatività HORIZON 2020 EUROPA PER I CITTADINI EUROPA CREATIVA ERASMUS + COSME 3 priorità: Eccellenza scientifica; Leadership industriale; Sfide per la società 2 azioni: - Memoria e Cittadinanza Europea - Impegno Democratico 3 Settori: -trans-settoriale; -Cultura -Media 3 tipi di Azioni: -Mobilità individuale per l apprendimento; -Cooperazione per l innovazione e lo scambio di buone pratiche; -Sostegno alle riforme 4 azioni: - Accesso ai finanziamenti - Accesso ai mercati - Competitività - Imprenditorialità

82 I programmi a gestione diretta Declinare la cultura EUROPA CREATIVA ERASMUS PLUS EUROPA PER I CITTADINI HORIZON 2020 COSME cultura e creatività istruzione e formazione anche per cultura e creatività memoria e cittadinanza attiva anche con la cultura e creatività ricerca e sviluppo anche per la cultura e creatività competitività PMI anche dei settori culturali e creativi

83 EUROPA CREATIVA

84

85 Il Programma EUROPA CREATIVA Informazioni generali Budget: EUR Fondo: DG EAC Territori: Unione Europea, Islanda, Norvegia e paesi IPA ed ENI (da verificare di volta in volta) Autorità di Gestione: EACEA - Education, Culture and Audiovisual Executive Agency Sito internet: eacea.ec.europa.eu/creative-europe_en Stato: APPROVATO Beneficiari: Operatori culturali pubblici e privati (profit e non profit) da verificare su ciascun bando

86 Il Programma EUROPA CREATIVA Informazioni generali Il Creative Europe Desk Italia è coordinato dal Segretariato Generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ed è formato da: Ufficio Cultura (ex Cultural Contact Point Italy) di Roma responsabile del Sottoprogramma Cultura cultura.cedesk.beniculturali.it/ Uffici Media di Roma e ditorino (rispettivamente ex MEDIA Desk Italia e ex Antenna MEDIA Torino per il periodo ), oltre a quello di Bari aperto nel luglio 2014, attualmente responsabili del Sottoprogramma Media e gestiti da Mibact e Istituto Luce Cinecittà srl Nello specifico, gli uffici CULTURA e MEDIA di Roma, Torino e Bari: - forniscono consulenza agli operatori del settore sui rispettivi programmi, offrendo informazioni relativamente a: pubblicazione e scadenze dei bandi e dei risultati, modalità di partecipazione, compilazione della modulistica - pubblicano periodici, materiale informativo, cartaceo ed elettronico, e più in generale diffondono ogni informazione - in particolare attraverso il proprio sito web, la e-newsletter e i social network riguardo alla vita e alle attività dei sottoprogrammi - organizzano Creative Europe Info Days volti ad assicurare la promozione di CULTURA e MEDIA e a facilitare l accesso ai sostegni comunitari

87 Il Programma EUROPA CREATIVA Paesi extra UE aderenti al programma (marzo 2015)

88 EUROPA CREATIVA I settori culturali e creativi Tutti i settori le cui attività si basano su valori culturali e/o espressioni artistiche e altre espressioni creative, indipendentemente dal fatto che queste attività siano o meno orientate al mercato, indipendentemente dal tipo di struttura che le realizza, nonché a prescindere dalle modalità di finanziamento di tale struttura. Queste attività comprendono lo sviluppo, la creazione, la produzione, la diffusione e la conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative, nonché funzioni correlate quali l'istruzione o la gestione. I settori culturali e creativi comprendono, tra l'altro, l'architettura, gli archivi, le biblioteche e i musei, l'artigianato artistico, gli audiovisivi (compresi i film, la televisione, i videogiochi e i contenuti multimediali), il patrimonio culturale materiale e immateriale, il design, i festival, la musica, la letteratura, le arti dello spettacolo, l'editoria, la radio e le arti visive. art. 2 Reg. CE 1295/2013 che istituisce Europa Creativa

89 EUROPA CREATIVA Le industrie creative Le "industrie creative" sono le industrie che utilizzano la cultura come input e hanno una dimensione culturale, anche se i loro output hanno un carattere principalmente funzionale. Comprendono l'architettura e il design, che integrano elementi creativi in processi più ampi, e sottosettori come il design grafico, il design di moda o la pubblicità.

90 EUROPA CREATIVA Perché? Mercato frammentato Diversità linguistica europea (24 lingue ufficiali, 3 alfabeti) Difficoltà per artisti e opere ad entrare in nuovi mercati Mancanza di dati comparabili e strutturati È cambiato il modo in cui l arte si relaziona con la società (partecipazione attiva, social network, canali di diffusione). Il pubblico va coinvolto Diversità nella conoscenza e utilizzo delle TIC Difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese culturali e creative (pubblicità, architettura, arti e antiquariato, artigianato, design, stilisti di moda, film, musica, arti dello spettacolo, editoria, servizi informatici e creazione di software, radio e televisione, realizzazione video e giochi per computer)

91 EUROPA CREATIVA Quindi. Un programma unico per i settori della cultura e della creatività Unire i 3 programmi esistenti (CULTURA, MEDIA e MEDIA MUNDUS) Creare un nuovo strumento finanziario Forte impegno a concorrere al raggiungimento degli obiettivi della Strategia EUROPA 2020

92 CULTURA Obiettivo generale promozione di uno spazio culturale europeo, fondato su un comune patrimonio culturale, attraverso attività di cooperazione tra gli operatori culturali dei paesi partecipanti al Programma, con l intento di incoraggiare la creazione di una cittadinanza Europea. Obiettivi specifici - incentivare la mobilità transnazionale degli operatori in campo culturale; - sostenere la circolazione transnazionale di opere e beni artistici e culturali; - promuovere il dialogo interculturale EUROPA CREATIVA Obiettivo generale proteggere, sviluppare e promuovere la diversità culturale e linguistica europea nonché promuovere il patrimonio culturale dell'europa rafforzare la competività del settore culturale e creativo per promuovere una crescita economica intelligente, sostenibile e inclusiva. Obiettivi specifici - Sostenere la capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale; - promuovere la circolazione transnazionale delle opere culturali e creative e degli operatori culturali nonché raggiungere nuovi e più ampi destinatari; - rafforzare la capacità finanziaria dei settori culturali e creativi, in particolare delle PMI; - supportare la cooperazione politica transnazionale al fine di favorire innovazione, policy development, audience building e nuovi modelli di business.

93 CULTURA 31% MEDIA 56% Azione TRASVERSALE 13% Punta al rafforzamento del capacity building nel settore culturale e creativo e promuove la circolazione dei prodotti culturali. Prevederà un rafforzamento delle piattaforme culturali e un maggiore sostegno alle traduzioni letterarie Punta al rafforzamento delle capacità di business nel settore audiovisivo e promuove la circolazione transnazionale delle opere audiovisive. Sostiene azioni volte a sviluppare e diffondere l'uso delle nuove tecnologie e tecniche di produzione, al fine di rendere le opere audiovisive più e accessibili in tutta Europa Nuovo strumento finanziario dal carattere transettoriale per tutti i settori culturali e creativi. È composto da due componenti: la prima ha come obiettivo il supporto delle PMI tramite un fondo di garanzia. La seconda, invece, prevede il sostegno delle politiche di cooperazione transnazionale, lo scambio di esperienze tra i policy-makers e gli operatori culturali, nuovi modelli di business culturale e dei media, alfabetizzazione e raccolta dati

94 IL SOTTOPROGRAMMA CULTURA

95 EUROPA CREATIVA Le linee di finanziamento Progetti di cooperazione Reti Piattaforme Progetti di traduzione letteraria

96 I PROGETTI DI COOPERAZIONE Beneficiari Operatori culturali e creativi attivi nei settori culturali e creativi, che siano stabiliti in uno dei paesi partecipanti al sottoprogramma Cultura La partecipazione ai progetti è aperta agli operatori culturali che, alla scadenza fissata per la presentazione delle candidature, hanno una personalità giuridica da almeno 2 anni e sono in grado di dimostrare il loro stato di persona giuridica. Le persone fisiche non possono presentare la domanda di sovvenzione

97 I PROGETTI DI COOPERAZIONE Obiettivi RAFFORZAMENTO CAPACITA : Supportare azioni che forniscano agli operatori culturali e creativi competenze, capacità e know-how adeguati a contribuire al rafforzamento dei settori culturali e creativi, anche promuovendo l adattamento alle tecnologie digitali, collaudando approcci innovativi per lo sviluppo del pubblico e sperimentando nuovi modelli imprenditoriali e gestionali; Sostenere azioni che consentano agli operatori culturali e creativi di collaborare a livello internazionale e di internazionalizzare le loro carriere e attività, nell Unione europea e non solo, ove possibile mediante strategie di lungo termine; fornire sostegno per rafforzare le organizzazioni culturali e creative in Europa e la collaborazione in rete a livello internazionale, al fine di facilitare l accesso alle opportunità professionali. CIRCOLAZIONE DI OPERE E MOBILITA DI OPERATORI: Sostenere attività culturali di respiro internazionale quali mostre, scambi e festival; Supportare la circolazione della letteratura europea onde garantire la più ampia accessibilità possibile; Sostenere lo sviluppo del pubblico come strumento per stimolare interesse nei confronti delle opere culturali e creative europee, oltre che verso il patrimonio culturale tangibile e intangibile, nonché per migliorare l accesso a tale patrimonio.

98 I PROGETTI DI COOPERAZIONE Le due categorie Categoria 1 - Progetti di cooperazione piccoli, contributo UE massimo di EUR che rappresenta il 60% dei costi totali ammissibili. 3 partner provenienti da 3 paesi (ammissibili al programma) diversi. Categoria 2 - Progetti di cooperazione grandi, contributo UE massimo di EUR che rappresenta il 50% dei costi totali ammissibili. 6 partner provenienti da 6 paesi (ammissibili al programma) diversi. Per entrambe le categorie, la durata massima di un progetto è di 48 mesi.

99 LE RETI Obiettivi Supportare azioni che forniscano agli operatori culturali e creativi competenze, capacità e know-how adeguati a contribuire al rafforzamento dei settori culturali e creativi, anche promuovendo l adattamento alle tecnologie digitali, collaudando approcci innovativi per lo sviluppo del pubblico e sperimentando nuovi modelli imprenditoriali e gestionali; Sostenere azioni che consentano agli operatori culturali e creativi di collaborare a livello internazionale e di internazionalizzare le loro carriere e attività nell Unione europea e non solo, ove possibile mediante strategie di lungo termine; Fornire sostegno per rafforzare le organizzazioni culturali e creative in Europa e la collaborazione in rete a livello internazionale, al fine di facilitare l accesso alle opportunità professionali.

100 LE RETI Caratteristiche Le reti europee composte da almeno 15 organizzazioni stabilite in almeno 10 paesi che partecipano al programma. Almeno 5 di tali organizzazioni devono essere stabilite in 5 diversi paesi di cui alle categorie 1, 3 o 4 dei paesi ammissibili. (EU,CH, EFTA) Le sovvenzioni annuali specifiche aggiudicate ai sensi dell accordo quadro di partenariato non devono superare l importo di EUR, pari all 80% del bilancio annuale ammissibile.

101 LE PIATTAFORME Obiettivi promuovere la mobilità e la visibilità di creatori e artisti, in particolare i talenti emergenti e i soggetti privi di visibilità internazionale; stimolare una vera e propria programmazione europea delle attività culturali e artistiche, allo scopo di favorire l accesso a opere culturali non nazionali ma europee, attraverso tournées, eventi, mostre e festival, ecc. attuare una strategia di comunicazione e di marchio, compreso, se del caso, lo sviluppo di un marchio di qualità europeo (o di un attività di riconoscimento equivalente), che consenta di individuare e promuovere i membri delle piattaforme che abbiano dimostrato un impegno professionale forte e di elevata qualità verso il raggiungimento degli obiettivi delle piattaforme, in particolare, e degli obiettivi del programma Europa creativa, in generale; contribuire allo sviluppo di un pubblico più numeroso attraverso un ampio ricorso alle tecnologie dell informazione e della comunicazione nonché ad approcci innovativi; dare visibilità ai valori e alle diverse culture europee, sensibilizzando in tal modo il pubblico verso l Unione europea.

102 LE PIATTAFORME Caratteristiche La piattaforma è composta da: - l ente di coordinamento; - gli operatori culturali europei membri della piattaforma. Un ente di coordinamento + almeno 10 operatori culturali europei situati in almeno 10 paesi diversi che partecipano al programma. Almeno 5 di tali operatori devono essere stabiliti in paesi di cui alle categorie 1, 3 o 4 dei paesi ammissibili (UE, CH, EFTA). Le sovvenzioni massime pari a EUR l'anno. La sovvenzione richiesta non può essere superiore all 80% del bilancio annuale ammissibile.

103 LE TRADUZIONI LETTERARIE Obiettivi sostenere la circolazione della letteratura europea al fine di garantire la più ampia accessibilità possibile; sostenere la promozione della letteratura europea, tra cui l uso appropriato delle tecnologie digitali al fine sia della distribuzione che della promozione delle opere; incoraggiare la traduzione e la promozione nel lungo termine di una letteratura europea di elevata qualità.

104 LE TRADUZIONI LETTERARIE Caratteristiche Categoria 1 Progetti biennali: avere una durata massima di 2 anni; essere oggetto di una candidatura che richieda al massimo EUR, pari a non più del 50% del bilancio ammissibile; consistere nella traduzione e promozione (compresa la pubblicazione di una sintesi delle opere tradotte) di un pacchetto di 3-10 opere di narrativa ammissibili, da e verso le lingue ammissibili; essere fondata su una strategia per la traduzione, distribuzione e promozione delle opere di narrativa tradotte. Categoria 2 Accordi quadro di partenariato: contenere un piano d azione che interessi l intera durata dell accordo (3 anni). Il piano d azione deve essere fondato su una strategia di lungo termine per la traduzione, distribuzione e promozione del pacchetto di opere di narrativa tradotte. I progetti interessati dall accordo quadro di partenariato devono consistere nella traduzione e promozione di un pacchetto di 5-10 opere di narrativa ammissibili all anno, da e verso le lingue ammissibili. Per i due anni successivi, i candidati selezionati nell ambito di un accordo quadro di partenariato saranno invitati a presentare ogni anno una proposta per la traduzione e la promozione di un pacchetto di 5-10 opere ammissibili. essere oggetto di una candidatura che richieda al massimo EUR, pari a non più del 50% del bilancio ammissibile;

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