NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
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- Ornella Rosati
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1 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE OGGETTO: in attuazione dell Ambito AN1.a1 Carpineti San Prospero 1 UBICAZIONE: Carpineti capoluogo, località Pozzotto PROPRIETA : MONTI LINA residente in Piazza Martiri del 7 Luglio n.3, Reggio Emilia (RE) ALLEGATO 02
2 Art.1 CAMPO DI APPLICAZIONE Le presenti norme tecniche di attuazione regolamentano gli interventi di urbanizzazione e l'attività edificatoria nel Sub-Ambito B-C contenuto nell Ambito denominato AN1.a1 CARPINETI SAN PROSPERO1 del vigente P.S.C. del Comune di Carpineti in provincia di Reggio Emilia, con superficie territoriale di MQ e potenzialità edificatoria di 3000 MQ di S.C., attuato a mezzo di Piano Urbanistico Attuativo. Per quanto non disciplinato dalle presenti norme, trovano applicazione i disposti delle N.T.A. del P.S.C., le Norme Urbanistiche ed Edilizie del R.U.E ed i relativi allegati, le Definizioni Tecniche Uniformi della D.G.R. n.922/2017, nella formulazione vigente alla data di approvazione del ZONIZZAZIONE L area oggetto del presente Piano Urbanistico Attuativo comprende una zona ubicata nel Capoluogo del Comune di Carpineti, contraddistinta dall ambito AN1.a1 Carpineti San Prospero 1. All interno dell ambito definito dal PSC, sono stati individuati in sede di POC Stralcio, due Sub-Ambiti contraddistinti dalle sigle A e B-C. Il PUA allegato e le presenti norme, fa riferimento unicamente al Sub-Ambito B-C del POC. 1.2 MODALITA D INTERVENTO E STRALCI FUNZIONALI DI ATTUAZIONE Il progetto planivolumetrico suddivide il Sub-Ambito B-C in due Comparti d intervento definiti B e C per uniformarsi all Atto di Accordo rep.179/2017, nonché in n.12 lotti d intervento edificatorio, definendo la quota di opere di urbanizzazione e, per ciascuno dei lotti edificabili, la numerazione d ordine, la superficie fondiaria, la superficie complessiva edificabile, l altezza massima e le distanze da osservare nell edificazione. Il Comparto B soddisfa interamente le dotazioni minime ed aggiuntive richieste per la quota parte dei lotti edificabili ivi contenuti, oltre ad assorbire parte della quota di verde pubblico di cessione richiesta per il Comparto C. Gli interventi urbanizzativi, potranno quindi procedere in due stralci funzionali.
3 Art. 2 INDICI E CALCOLO DELLE SUPERFICI Gli indici di progetto, riportati nella Planimetria Generale e riferiti all intero Ambito di PSC, ivi compresa la parte esclusa dal PUA e contraddistinta dal Sub-Ambito A, sono i seguenti: Tabella A La quota complessiva delle superfici di cessione ricadente nei Comparti B e C, comprensiva cioè della strada centrale con i relativi pedonali, dei parcheggi P1 ed adiacente area di manovra, del verde attrezzato, dei parcheggi di P2 e relativa area di manovra, risulta essere di 6 567mq. Il soggetto attuatore si è fatto carico della realizzazione delle infrastrutture per l allacciamento per i nuovi insediamenti, alla pubblica fognatura, linea elettrica, telefonica, acqua e gas.
4 Art. 3 REGIME AREE La Superficie delle aree di proprietà privata e pubblica, comprese all interno del SubAmbito denominato B-C avente una superficie territoriale pari a mq.26737, risulta così ripartita: Proprietà pubblica: Parcheggi pubblici mq. Verde pubblico mq. 2654,0 553,8 Viabilità pubblica, percorsi pedonali e spazi di manovra mq. 3359,2 Totale aree di cessione al comune mq. 6567,0 Proprietà privata: Superficie fondiaria complessiva dei lotti mq ,0 Superficie a verde complessiva dei lotti mq. 6221,0 Totale Proprietà Privata mq ,0 Art. 4 LOTTI EDIFICABILI Le zone edificabili sono le sole indicate nella Tav.A2 (Schema Lotti Edificabili e Superfici di Cessione) come "superfici fondiarie". Le altre zone sono inedificabili. La zona edificabile di proprietà privata è suddivisa indicativamente in dodici lotti in funzione delle previsioni costruttive dell'attuale proprietà ma potrà essere variata in sede di compravendita dei lotti urbanizzati e/o in previsione della costruzione dei singoli fabbricati d'abitazione nei modi previsti dalle presenti norme, meglio specificati al successivo art.6.
5 L elenco dei lotti attualmente previsti nel piano, con le relative Superfici ed Indici assegnati viene qui di seguito riportato: Tabella B N lotto Superficie lotto Superficie Fondiaria Superficie Complessiva Rapporto SC/SF B mq 4850 mq 955 mq 0,197 B2 562 mq 562 mq 120 mq 0,214 B3 562 mq 562 mq 120 mq 0,214 B mq 1107 mq 210 mq 0,190 C1 831 mq 831 mq 160 mq 0,193 C2 607 mq 607 mq 135 mq 0,222 C3 854 mq 854 mq 160 mq 0,187 C4 841 mq 841 mq 245 mq 0,291 C mq 915 mq 160 mq 0,175 C mq 963 mq 245 mq 0,254 C mq 1107 mq 245 mq 0,221 C8 750 mq 750 mq 245 mq 0, mq mq mq / Totale: All'interno dei singoli lotti verranno realizzati gli spazi di sosta e parcheggio inerenti le costruzioni, in aggiunta a quelli corrispondenti ad opere di urbanizzazione primaria già indicati nel Piano. Art.5 DESTINAZIONI D USO Gli usi consentiti, sono riportati nella tabella A dell art.2 e meglio specificati nella seguente Tabella C, ricavata da quella di calcolo delle dotazioni territoriali minime richieste contenuta in Tavola A2. La definizione degli Usi ammessi è riportata all articolo 22 dell Allegato 1 (DEFINIZIONI) al R.U.E.
6 Tabella C Per eventuali edifici con più di 6 alloggi una parte del lotto dovrà essere sistemata a verde condominiale in misura non inferiore a 10 mq/100mc. e dovrà essere dotata di attrezzature di gioco per bambini. Art.6 CRITERI PER L EDIFICABILITA DEI LOTTI Dal punto di vista statico e funzionale i fabbricati dovranno rispettare tutte le norme vigenti in materia di edilizia al momento della loro edificazione. Le tipologie proposte per la nuova costruzione dei fabbricati (allineamenti e volumi) ed indicate di massima nella Tav. A2 potranno comunque essere variate al momento della richiesta dei singoli Titoli Abilitativi, in funzione delle esigenze dei soggetti richiedenti o di una diversa suddivisione dei lotti, che potranno essere accorpati nel massimo di due. Le tipologie edilizie consentite per la residenza sono unifamiliari, bifamiliari, e plurifamiliari. Per quanto riguarda l illuminazione esterna e quella degli spazi comuni la progettazione dovrà fare particolare attenzione al risparmio energetico e al contenimento dell inquinamento luminoso (L.R. n.19/2003 e successive direttive e circolari esplicative).
7 6.1 PARAMETRI EDILIZI GENERALI DELLE EDIFICAZIONI Al fine di garantire lotti con una bassa densità fondiaria, possono essere realizzati interventi edificatori che prevedono l utilizzazione della Superficie Complessiva derivante dall accorpamento massimo di due lotti contigui. Sono inoltre possibili trasferimenti di Superficie Complessiva tra i vari lotti del Sub-Ambito B-C, fino al raggiungimento di un rapporto tra Superficie Complessiva e Superficie Fondiaria massimo pari a 0.40 mq/mq. Per tutti gli edifici con più di tre piani, compreso l interrato e seminterrato, è obbligatorio l installazione di ascensore. Sono ammessi tutti i tipi di recinzione ad esclusione di quella in materiale P.V.C. Per quanto riferito agli aspetti vegetazionali, in particolare modo per le aree destinate a verde privato, si prescrivono essenze autoctone desumibili dalle tabelle contenute nell allegato 1 alle Norme del RUE. In assenza di un Piano del Colore approvato, le cromie delle finiture degli edifici dovranno essere concordate con l Ufficio Tecnico Comunale. 6.2 COSTRUZIONE DI AUTORIMESSE INTERRATE E ACCESSI CARRABILI In luogo delle autorimesse previste al piano terra degli edifici, è possibile proporre la costruzione di autorimesse interrate o seminterrate. E ammessa una modesta modifica della posizione degli accessi carrabili visualizzati nelle cartografie di PUA, a condizione che ciò non interferisca con i parcheggi pubblici previsti. Sono comunque a carico dei soggetti richiedenti l autorizzazione, gli oneri eventualmente derivanti dall adeguamento dei marciapiedi stradali. I cancelli posti a chiusura degli accessi carrai realizzati a meno di 5 metri dalla carreggiata stradale, dovranno obbligatoriamente essere elettrificati con comando di gestione a distanza. 6.2 RECINZIONI DEI LOTTI EDIFICABILI Le recinzioni dei lotti edificabili che prospettano su spazi pubblici o di uso pubblico, dovranno essere uniformate in tutti i lotti del PUA ove le recinzioni non siano già esistenti. Le nuove recinzioni fronte strada, dovranno essere costituite da muretti in calcestruzzo e/ o pietra locale a vista per un altezza massima di ml. 0,80 e sovrastante cancellata in metallo verniciato nero o grigio scuro, a disegno semplice, con altezza complessiva
8 comunque non superiore a ml. 2,00 dal piano stradale, fatta salva la possibilità di realizzare muri di contenimento per superare eventuali dislivelli che si determinano per adeguare il piano di posa delle strade e aree cortilive al profilo naturale del terreno. E consentito porre a dimora, a tergo delle recinzioni, siepi vive in essenze autoctone, da mantenere ad altezza massima di ml. 3,00, a condizione che ciò non arrechi pregiudizio alla visibilità nella circolazione stradale. Sui fronti interni e nelle delimitazioni dei confini tra i privati, le recinzioni potranno essere realizzate indifferentemente come predetto, oppure con rete metallica plastificata, montata su paletti di ferro zincato ancorati sui plinti in cls, ovvero su muretto in calcestruzzo, eventualmente corredati da siepe viva. Art.7 Aree ed opere di urbanizzazione primaria Le aree ed opere di urbanizzazione primaria previste nel PUA in attuazione del SubAmbito B-C del POC Stralcio sono le seguenti: a) le strade e gli spazi di sosta e di parcheggio; b) le fognature per acque bianche e nere ; c) il sistema di distribuzione dell'acqua; d) il sistema di distribuzione dell'energia elettrica, forza motrice, gas, telefono; e) la pubblica illuminazione; f) il verde pubblico e attrezzato. Le opere dovranno essere realizzate in conformità agli schemi riportati nelle Tavv. A3-A4A5 (Schemi reti tecnologiche e Particolari costruttivi) fatto salve le progettazioni esecutive da definire in accordo con le aziende erogatrici dei servizi. La quota delle opere di urbanizzazione primaria di cui i proprietari delle aree dovranno farsi carico, è quella rappresentata graficamente sulle tavole di progetto. Oltre alle infrastrutture ed opere esterne al perimetro dei lotti, sono a carico degli attuatori tutti gli allacciamenti e collegamenti alle reti tecnologiche esistenti.
9 Art.8 TITOLI ABILITATIVI E VARIANTI Le opere di urbanizzazione previste di cui all Art.7 che precede, dovranno essere realizzate previo ottenimento di idoneo Titolo Abilitativo. Qualsiasi variante che modifichi, anche parzialmente, lo schema di organizzazione urbanistica approvato, dovrà essere autorizzata dal Comune. Non costituiscono variante al presente Piano, le modifiche in fase esecutiva che non alterino l impianto urbanistico, riguardanti elementi di dettaglio e/o lievi traslazioni e/o lievi variazioni planimetriche ed altimetriche. Non costituiscono altresì variante, gli accorpamenti di lotti o i trasferimenti di Superficie Complessiva tra lotti, già consentiti dalle presenti norme. Art.9 ABITABILITA ED AGIBILITA DEI FABBRICATI Il certificato di conformità edilizia e agibilità dei fabbricati potrà essere concesso qualora sia stato rilasciato il certificato di collaudo delle opere di urbanizzazione. Nel caso si realizzazione per stralci o lotti, sono consentite agibilità parziali nei limiti e con le modalità previste dall art. 25 della LR 15/2013. IL TECNICO LA PROPRIETA (Arch. Mauro Bisi) (Monti Lina)
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