LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE

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1 a.s LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE

2 DUE POLI IN TENSIONE: LA META E IL PUNTO DI PARTENZA Il fattore che più influenza l apprendimento è ciò che già si conosce. (Ausubel, 1968) Da dove partono i pensieri e le azioni di chi apprende? Come dimostrare apertura e fiducia verso qualsiasi punto di partenza? Il solo modo con il quale possiamo giudicare dove siamo, è legato a dove vogliamo essere. (Wiggins, 1998) Quando all inizio di un percorso di apprendimento si conosce la meta finale, si creano le condizioni affinché i processi di valutazione possano: accompagnare l intero percorso di apprendimento, offrendo feedback continui agli studenti (dove sei rispetto a dove devi arrivare) invitare a riflettere su cosa si deve migliorare per fare passi in avanti (valutazione per l apprendimento) creare un ambiente favorevole all apprendimento

3 CREARE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Ambienti di apprendimento intesi come scenari... (dove) il soggetto ha la possibilità di incidere realmente sui processi dell'apprendere... contribuire ad una definizione degli obiettivi, orientare e riorientare la programmazione delle attività, proporsi in termini di autovalutazione." M. Gineprini, A. Roncallo, La scrittura emergente, Rubettino, 2001

4 CREARE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Nuovo paradigma pedagogico di riferimento: il costruttivismo socio-culturale. L apprendimento è: costruzione: processo di costruzione a partire dalle informazioni già in possesso collaborazione: frutto di scambi, negoziazioni e attribuzione di significati condivisi all interno di una comunità situato/contestualizzato: assegnare compiti che richiedono di misurarsi con problemi reali e complessi in situazioni nuove

5 CREARE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Dove l obiettivo è far riuscire tutti creare ambienti di apprendimento dove "tutti gli studenti ricevono il sostegno e le istruzioni di cui hanno bisogno per riuscire a scuola, non che tutti gli studenti ricevono lo stesso sostegno e istruzioni" (Berry R. W., 2008).

6 EMOZIONI DI RIUSCITA Funzione proattiva della valutazione: una delle funzioni della valutazione è riconoscere ed evidenziare i progressi, anche piccoli, compiuti dall alunno nel suo cammino, gratificare i passi effettuati, cercare di far crescere in lui le emozioni di riuscita che rappresentano il presupposto per le azioni successive (Rif.: Linee guida per la certificazione delle competenze)

7 CENTRALITÀ DEI PROCESSI DI VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE Punti chiave e domande guida: 1.consapevolezza dell idea di apprendimento che applichiamo in classe. Come e quando favoriamo ambienti di apprendimento? 2.Conoscere i profili di competenza da costruire, valutare, certificare Cosa si intende per competenza? Quali elementi compongono la competenza da valutare? 3.Proporre compiti in grado di costruire e valutare competenze Quali caratteristiche deve avere un compito per dimostrare lo sviluppo di una competenza? 4.Creare le condizioni affinché gli studenti possano partecipare ai processi di valutazione Quali strumenti di valutazione adottare per valutare competenze e favorire processi di autovalutazione?

8 DEFINIZIONE DI COMPETENZA Rif.: Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio dell Unione Europea del 18 dicembre Competenza: una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriati al contesto. Poiché l attitudine è fare qualcosa verso cui si è predisposti, meglio sostituire con atteggiamenti. Confronta: Comoglio M., Insegnare per competenze, Rivista dell istruzione, n. 5, 2013

9 Confronta: Comoglio M., Insegnare per competenze, Rivista dell istruzione, n. 5, COMPETENZA Combinazione di conoscenze Non c è competenza senza conoscenze. Tuttavia, il possesso di una conoscenza, per quanto ampia e precisa, non produce di per sé competenza. Abilità: è data da una sequenza di operazioni e dalla qualità della loro esecuzione. Per l apprendimento da un testo scritto: fare una lettura veloce del testo estrarre le parole chiave sottolineare riassumere fare una mappa semantica porsi domande esprimere quanto letto ad alta voce

10 COMPETENZA «Gli atteggiamenti sono modi di essere o di attivarsi in particolari momenti quando conoscenze e abilità sono mobilitate» (Comoglio) Esempi di atteggiamenti: curiosità, interesse per l apprendimento, porsi problemi, spirito di iniziativa persistenza, controllo dell impulsività, precisione e accuratezza, volontà di riflettere, di correggersi, di cercare alternative, pensare in modo interdipendente, ascoltare con comprensione ed empatia assumersi rischi responsabili applicare conoscenze note a nuove situazioni creare, immaginare, innovare

11 Arthur L. Costa e Bena Kallick (2007, p. 47) elencano queste 16 disposizioni: 1. Persistere 2. Pensare e comunicare con chiarezza e precisione 3. Gestire l impulsività 4. Raccogliere informazioni attraverso tutti i sensi 5. Ascoltare con comprensione ed empatia 6. Creare, immaginare, innovare 7. Pensare flessibilmente 8. Rispondere con stupore e timore reverenziale 9. Pensare sul pensare (metacognizione) 10.Assumere rischi responsabili 11.Impegnarsi per l accuratezza e precisione 12.Trovare humour 13.Fare domande e porre problemi 14.Pensare in modo interdipendente 15.Applicare la conoscenza pregressa a nuove situazioni 16.Rimanere aperti all apprendimento continuo

12 LE COMPETENZE CHIAVE Nel dicembre 2006 l Unione Europea indica a tutti i Paesi membri otto competenze chiave per l apprendimento permanente. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l inclusione sociale e l occupazione [ ] nella nostra società basata sulla conoscenza. I sistemi iniziali di istruzione e di formazione degli Stati membri devono sostenere lo sviluppo di tali competenze per tutti. (Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio dell Unione Europea del 18 dicembre 2006)

13 LE COMPETENZE CHIAVE Le otto competenze chiave per l esercizio della cittadinanza attiva da conseguire al termine dell obbligo di istruzione (Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio dell Unione Europea del 18 dicembre 2006) Comunicazione nella madre lingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologie Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica Spirito d iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

14 LE COMPETENZE CHIAVE Perché devo imparare la storia, la matematica, la chimica? Tutti i saperi e le competenze culturali (discipline) devono tendere all acquisizione delle competenze chiave come orizzonte di riferimento. Le competenze chiave sono la finalità generale e il senso dell istruzione, rispondono alle domande di significato che gli alunni si fanno circa il proprio apprendimento. Le competenze chiave costituiscono il fattore unificante e di coesione del curricolo, poiché tutti i docenti sono ugualmente impegnati nel perseguirle e tale impegno sortisce tanti più risultati, quanto più l equipe docente agisce in sinergia. (Tratto da: Da Re F., Competenze. Didattica, valutazione, certificazione, Pearson, 2016)

15 LE COMPETENZE CHIAVE Le prime 4 (Comunicazione nella madre lingua, Comunicazione nelle lingue straniere, Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologie, Competenza digitale) e la n.8 (Consapevolezza ed espressione culturale): descrivono gli ambiti culturali in cui il soggetto opera e in cui realizza le proprie esperienze e indagini. Le n.5, 6, 7 (Imparare ad imparare, Competenze sociali e civiche, Spirito d iniziativa e imprenditorialità): descrivono gli strumenti metodologici, metacognitivi, progettuali e le capacità sociali e relazionali necessari per muoversi e operare nel mondo. (Tratto da: Da Re F., Competenze. Didattica, valutazione, certificazione, Pearson, 2016)

16 PROFILO DELLO STUDENTE Il conseguimento delle competenze delineate nel Profilo dello studente in uscita dal primo ciclo di istruzione costituisce l obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano. Il Profilo è costituito da dodici formulazioni che descrivono le otto competenze chiave europee. Il modello sperimentale di certificazione delle competenze (CM 3 del 2015) assume le dimensioni del Profilo come criteri per la certificazione delle competenze. (Tratto da: Da Re F., Competenze. Didattica, valutazione, certificazione, Pearson, 2016)

17 TRAGUARDI DI COMPETENZA Tratto dalle I.N.: Al termine della scuola dell infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. I traguardi sono formulati come comportamenti che manifestano un agire competente. Sono evidenze, manifestazioni di competenza, che dimostrano un agire competente. Una competenza si può vedere e sviluppare solo in azione, in un contesto concreto, proponendo agli studenti compiti in cui siano richiesti i comportamenti previsti dai traguardi di competenza. Solo una didattica incentrata su compiti autentici, contestualizzati, su problemi e sull apprendimento sociale e cooperativo, può permettere di sviluppare competenze chiave. (Tratto da: Da Re F., Competenze. Didattica, valutazione, certificazione, op. cit.)

18 Traguardi di competenza Ascoltare e comprendere testi, scrivere testi... Muoversi con sicurezza nel calcolo... Esplorare e sperimentare in laboratorio e all aperto... Elaborare e ideare messaggi musicali... Leggere e interpretare opere d arte... Praticare i valori sportivi del fair play Traguardi di competenza per l Italiano al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Lo studente produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.

19 Tratto da: Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione La progettazione deve... partire dai traguardi per lo sviluppo delle competenze, dichiarati «prescrittivi» dalle Indicazioni, e dagli obiettivi di apprendimento previsti per ciascuna disciplina

20 COMPITI E COMPETENZA La competenza non coincide con il compito richiesto, ma lo svolgimento di un compito può essere indizio di competenza (Comoglio) Competente è chi ha risorse (conoscenze,abilità, atteggiamenti) ed è in grado di mobilitarle nelle situazioni che lo richiedono.

21 COMPITI DI REALTÀ Sono reali o realistici: richiedono l utilizzo di conoscenze e abilità dentro situazioni e contesti del mondo reale Chiedono di ri-costruire la conoscenza più che ripeterla Richiedono allo studente la messa in gioco contemporanea di conoscenze, abilità, atteggiamenti Il loro svolgimento consente allo stesso tempo di dimostrare e sviluppare comprensione Non sono attività fini a se stesse!

22 ELEMENTI DI UNA COMPITO DI REALTÀ situazione: pensare a una situazione del mondo reale ruolo : attribuire agli studenti un ruolo reale nella situazione destinatario : descrivere chi è il destinatario finale della prestazione prodotto: specificare il lavoro che si dovrà fare e le caratteristiche del prodotto richiesto

23 Compito di realtà Immagina di essere un bambino egizio e racconta in una pagina di diario una tua giornata. Lo scopo di questo lavoro è far incuriosire i bambini di terza che il prossimo anno affronteranno lo studio della civiltà egizia: sentiti libero di presentare il tuo lavoro come meglio credi per suscitare il maggiore interesse possibile Compito di realtà prodotto durante il percorso di formazione all Istituto Comprensivo di Trichiana (BL)

24 Dovrai scrivere una lettera ai bambini della classe 4^ di un altra scuola. Nella lettera descriverai la tua scuola e la tua classe e aggiungerai anche qualche considerazione personale. San Bellino-Lendinara-Ramodipalo - 4^ Primaria Dovrai realizzare in gruppo un cartellone che rappresenti diverse catene alimentari. Ognuno poi dovrà spiegare il proprio prodotto agli alunni di classe prima classe 3^ Primaria IC Occhiobello- 3^ Primaria Esempi di prestazioni autentiche prodotte durante il percorso di formazione e sperimentate in classe (

25 Nella tua classe si costruisce un gioco nuovo, simile a quello dell oca. Tu devi contribuire realizzando le caselle della città di Geometropoli. Le due vie principali che attraversano la città dovranno essere parallele e attraversate da un unica strada, il resto delle vie dovrà prevedere una curva ad angolo retto, una ad angolo ottuso e una ad angolo acuto... 1^ Secondaria di primo grado Lendinara- 1^ Secondaria di primo grado Dovrai realizzare un giornale sulla prima guerra mondiale in occasione del centenario dallo scoppio del conflitto, immaginando di essere un giornalista che racconta e commenta i fatti più importanti accaduti 3^ Secondaria di primo grado Castelguglielmo- 3^ Secondaria di primo grado Esempi di prestazioni autentiche prodotte durante il percorso di formazione e sperimentate in classe (

26 IL PRIMO APPUNTAMENTO INTERRELIGIOSO Giorgio 18 anni ha conosciuto Fatima, 16 anni, e dopo numerosi tentativi riesce finalmente a strapparle il primo appuntamento. Fatima è una ragazza marocchina di religione islamica, di seconda generazione e molto legata alle sue tradizioni religiose. Giorgio da un paio di anni fa servizio di animazione nella sua parrocchia per i bambini più piccoli. Lei gli propone di uscire venerdì prossimo, il 15 marzo Giorgio allora propone una serata mangiando qualcosa insieme e vedendo un bel film. Organizzate nel dettaglio la serata (orari, film e menù), rispettando le tradizioni delle due religioni, e motivate ogni vostra scelta. Esempio di prestazione autentica realizzata durante il percorso di formazione con I.R.C. Rovigo

27 COMPITO DI REALTÀ Secondaria di primo grado Competenze chiave: comunicazione nella lingua madre, competenze sociali e civiche, imparare ad imparare Traguardo di competenza: scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Situazione Prima guerra mondiale Ruolo Sei un soldato al fronte che sta vivendo la guerra di trincea Destinatario Un tuo famigliare Prodotto Devi scrivere una lettera a casa Criteri di qualità del prodotto

28 COMPITO DI REALTÀ La tua scuola ha deciso di collaborare al progetto Dimmi come mangi e ti dirò chi sei promosso dal Ministero dell Istruzione per promuovere cambiamenti negli stili di alimentazione degli studenti. La vostra classe è stata scelta per realizzare un lavoro di ricerca e intervento all interno del vostro Istituto sulle finalità del progetto. Il Dirigente ha comunicato ai vostri genitori di aver aderito a questo progetto e di aver dato l incarico alla vostra classe di realizzare un lavoro di ricerca, che nei prossimi mesi coinvolgerà le famiglie della vostra classe. Dovrete realizzare in piccoli gruppi i seguenti prodotti: a. analizzare la dieta settimanale della vostra famiglia, con il compito di suggerire consigli per migliorare il valore nutritivo b. realizzare un depliant che illustri a tutti gli studenti della scuola gli elementi di una sana alimentazione c. ipotizzare un menù di tre giorni per un fine settimana residenziale estivo con la vostra classe.

29 COMPITO DI REALTÀ Secondaria A casa si è reso necessario l acquisto di un nuovo computer con monitor e stampante. Tu sei stato incaricato dai tuoi genitori di reperire e valutare alcuni preventivi e scegliere l offerta più conveniente. I quattro rivenditori che hai consultato ti hanno offerto prodotti dalle caratteristiche equivalenti, ma non tutti sono comprensivi dell IVA. Dovrai presentare un analisi dei costi sulla base dei preventivi forniti e individuare il rivenditore più conveniente. Dovrai considerare anche la possibilità di acquistare i pezzi da rivenditori diversi e indicare presso quale di essi è più vantaggioso l acquisto di ogni singolo componente. Infine indicherai dove fare l acquisto.

30 UN COMPITO DI REALTÀ ATTIVA... conoscenze abilità atteggiamenti in un contesto reale o realistico che richiede la realizzazione di uno o più prodotti da realizzare in modo verificabile e valutabile con un ruolo chiaro dato agli studenti con destinatari ai quali presentare il prodotto finale Altre caratteristiche: non troppo complesso non troppo dettagliato non deve indicare dati né le attività che si dovranno svolgere per realizzarlo

31 Compito di realtà generalizzato Realizza un prodotto [scrivere un testo, risolvere un problema, realizzare una presentazione attraverso cartellone, ppt, video, ecc] (traguardi di competenza disciplinari, abilità disciplinari e trasversali) che sviluppi un argomento (conoscenze disciplinari) immaginando di essere ruolo(contesto,atteggiamenti) rivolgendoti a destinatario (contesto,atteggiamenti)

32 RUBRICA DI VALUTAZIONE Strumento attraverso il quale si esplicitano i criteri di valutazione di un compito di realtà e della competenza oggetto di valutazione e si precisano i livelli di padronanza attesi. Elementi: Titolo: cosa valuta la rubrica? Dimensioni: conoscenze, abilità, atteggiamenti (combinazioni di) che saranno valutati attraverso quel compito Indicatori: trasformano le dimensioni in azioni concrete e osservabili (evidenze). Mentre le abilità e gli atteggiamenti presenti nelle dimensioni possono essere generiche e riguardare anche compiti diversi, gli indicatori sono più specifici e si riferiscono direttamente al compito che si intende valutare. Descrittori: esprimono in un linguaggio comprensibile agli studenti i criteri sui quali saranno valutati, evidenziando le differenze di valutazione per ogni livello Livelli: avanzato, intermedio, base, iniziale 32

33 Titolo Rubrica di valutazione Rubrica di valutazione DIMENSIONI INDICATORI DESCRITTORI Dimensione 1 Descrittore LIVELLO AVANZATO L.inter medio L. base L. iniziale Dimensione 2 Indicatore a Descrittore a Indicatore b Descrittore b Dimensione 3 Descrittore Dimensione 4 Descrittore

34 COME COSTRUIRE LA RUBRICA DI VALUTAZIONE Gli elementi utili all elaborazione della rubrica di valutazione sono: 1.Criteri di qualità del prodotto richiesto dal compito 2.Competenze chiave che attraverso il compito si vuole promuovere 3.Profili della scheda di certificazione delle competenze sui quali il compito agisce 4.Traguardi di competenza che si vogliono evidenziare attraverso il compito 5.Obiettivi di apprendimento (abilità e atteggiamenti)

35 Esempio di compito di realtà: al termine di questo percorso di apprendimento dovrai realizzare una presentazione in PowerPoint che ti dovrà aiutare nella spiegazione di un quadro di Caravaggio agli studenti della classe parallela. Identificare i criteri di qualità del prodotto richiesto dal compito: a. Progettazione: richiesta di progettare il lavoro prima della sua realizzazione; b. Produzione ppt: qualità del prodotto in PowerPoint (correttezza e coerenza parole chiave; quantità parole e grandezza carattere, significatività immagini; fattori di novità, ecc.); c. Esposizione: qualità dell esposizione (tempi e modalità, utilizzo di esempi, indicazioni, domande, ecc.);

36 DIMENSIONI Abilità e atteggiamenti INDICATORI Evidenze specifiche relative al compito DESCRITTORI LIVELLO AVANZATO inter med. base Iniz. Progettare un lavoro prima di iniziare a realizzarlo Costruzione storyboard prima della costruzione ppt Prima di realizzare il prodotto hai scritto lo storyboard dettagliato di ogni diapositiva, a matita, con il testo e le immagini che intendevi inserire Usare il computer per reperire e presentare informazioni Quantità parole e grandezza carattere di ogni slide Quantità e significatività immagini Per ogni slide hai utilizzato poche parole e caratteri leggibili Hai utilizzato immagini in quantità funzionale alla comprensione dell argomento e significative

37 DIMENSIONI Abilità e atteggiamenti INDICATORI Evidenze specifiche relative al compito DESCRITTORI LIVELLO AVANZATO inter medio base Iniz. Interpretare produzioni artistiche Analisi e lettura critica di un opera d arte Hai dimostrato di saper leggere e commentare criticamente un opera d arte mettendola in relazione con gli elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene Identificare e organizzare concetti chiave, inserendo informazioni non trattate in classe Correttezza parole chiave Coerenza del loro sviluppo Con le parole chiave hai saputo definire e identificare i concetti fondamentali definiti nel corso dell Unità Hai seguito un filo logico chiaro e coerente Fattori di novità Hai utilizzato conoscenze pertinenti che non sono state trattate durante le lezioni Esprimersi in modo corretto, tenendo conto dei destinatari della comunicazione Tempi e modalità di esposizione Senza leggere il testo del ppt sei riuscito per ogni slide a parlare per qualche minuto, fornendo esempi e indicazioni, verificando la comprensione di chi ascoltava

38 TRE MOMENTI FORMATIVI Elaborazione di domande all inizio del percorso (presentazione compito finale) e durante le fasi di preparazione allo svolgimento del compito Conoscenza dei criteri di qualità del prodotto richiesto e del modo in cui dovrà essere realizzato (processi) Alla fine del percorso di apprendimento, si chiede agli studenti di definire un piano di miglioramento personale confrontando il compito realizzato con la rubrica di valutazione

39

40 Come sviluppare le abilità sociali? Ipotizzare un percorso di sviluppo delle abilità sociali, attraverso il quale gli studenti, mentre lavorano sul compito, possano esercitarsi sulle abilità sociali definite come prioritarie dal consiglio/team di classe. Individuare alcuni strumenti di osservazione delle abilità sociali. 40

41 COSA SENTO parlo a bassa voce CARTA A T Abilità: saper ascoltare non interrompo chi parla interventi brevi COSA VEDO sto seduto tranquillo faccio cenni di assenso guardo in faccia chi parla mi riallaccio agli interventi fatti attenzione verso chi parla

42 SCHEDA PER OSSERVAZIONE LAVORI DI GRUPPO SCHEDA OSSERVAZIONE: ABILITÀ SAPER ASCOLTARE Comportamenti osservabili: Presta attenzione ai comportamenti non verbali (guardare in faccia chi parla, fare cenni di assenso, stare al proprio posto, ecc.) Utilizza un tono di voce adeguato alla situazione Fa interventi brevi e numericamente adeguati Quando interviene non interrompe le comunicazioni degli altri e dimostra di avere ascoltato gli interventi precedenti Incoraggia e fa interventi di apprezzamento delle comunicazioni altrui Classe: Gruppo: Lezione data: Lezione data: Lezione data: Lezione data: Lezione data: Nome Nome Nome Nome Nome

43 Revisione personale Sei soddisfatto dell attività che hai svolto? MOLTO ABBASTANZA NULLA Hai prestato attenzione ai contributi degli altri? MOLTO ABBASTANZA NULLA Sei soddisfatto del modo in cui si è lavorato in gruppo? MOLTO ABBASTANZA NULLA Cosa hai trovato di positivo nel lavoro di gruppo? Cosa dovrebbe migliorare il gruppo in cui hai lavorato?

44 Bibliografia essenziale CASTOLDI M., MARTINI M. (2011), Verso le competenze. Una bussola per la scuola, Milano, Franco Angeli COMOGLIO, M., Insegnare e valutare competenze, in Rivista dell istruzione, n. 5, 2013 COMOGLIO, M., CARDOSO, M. A., Insegnare e apprendere in gruppo, LAS, ROMA, COMOGLIO, M., Educare insegnando, LAS, ROMA, COMOGLIO, M., Insegnare e apprendere con il portfolio, FABBRI, MILANO, 2003 DA RE, F., La didattica per competenze, PEARSON, Torino, 2013 Da Re F., Competenze. Didattica, valutazione, certificazione, Pearson, 2016 GARDNER, H., Educare al comprendere, FELTRINELLI, Milano, GARDNER, H., Sapere per comprendere, FELTRINELLI, Milano, WIGGINS, G., MC TIGHE, J.,Fare progettazione, La teoria e la pratica di un percorso didattico per la comprensione significativa, LAS, 2004

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